La presentazione è articolata in tre parti: nella prima sono illustrate le innovazioni introdotte nell’edizione 2013 dell’annuario Istat-Ice, che risulta ora molto più fruibile anche per utenti non specializzati, e i principali dati sull’internazionalizzazione del sistema produttivo italiano nel 2012; la seconda parte approfondisce l’analisi congiunturale delle esportazioni, con un focus articolato sulla performance e i comportamenti delle imprese esportatrici; infine, sono presentate alcune innovazioni che l’Istat sta introducendo nella diffusione di dati di commercio estero, con particolare riferimento alla possibilità, per le imprese esportatrici, di disporre attraverso il Portale delle imprese realizzato dall’Istituto, di dati dettagliati e tempestivi sulla loro posizione competitiva.
Conferenza-evento presentazione di Roberto Monducci Rapporto sulla competitività dei settori produttivi. Quinta edizione
Aula Magna Istat, Roma 3 marzo 2017
17° appuntamento annuale dei CIO italiani -
Oltre i confini della trasformazione digitale: le sfide di un mondo in versione beta
Baveno, 22-25 giugno 2017
La presentazione è articolata in tre parti: nella prima sono illustrate le innovazioni introdotte nell’edizione 2013 dell’annuario Istat-Ice, che risulta ora molto più fruibile anche per utenti non specializzati, e i principali dati sull’internazionalizzazione del sistema produttivo italiano nel 2012; la seconda parte approfondisce l’analisi congiunturale delle esportazioni, con un focus articolato sulla performance e i comportamenti delle imprese esportatrici; infine, sono presentate alcune innovazioni che l’Istat sta introducendo nella diffusione di dati di commercio estero, con particolare riferimento alla possibilità, per le imprese esportatrici, di disporre attraverso il Portale delle imprese realizzato dall’Istituto, di dati dettagliati e tempestivi sulla loro posizione competitiva.
Conferenza-evento presentazione di Roberto Monducci Rapporto sulla competitività dei settori produttivi. Quinta edizione
Aula Magna Istat, Roma 3 marzo 2017
17° appuntamento annuale dei CIO italiani -
Oltre i confini della trasformazione digitale: le sfide di un mondo in versione beta
Baveno, 22-25 giugno 2017
l 2014, pur con qualche segnale positivo, è stato un anno ancora difficile per l’economia pisana. I dati finora disponibili indicano il 2015 come l’anno della svolta. Il manifestarsi della tanto auspicata ripresa dipenderà non solo dagli imprenditori e dalla loro capacità di investire sul futuro ma anche dalla capacità del territorio e delle Istituzioni che lo rappresentano, di creare valore accanto alle imprese.
Ice - Roma, 19 luglio 2012
Presentazione del Rapporto Ice 2011-2012 e dell'Annuario statistico Istat-Ice 2011 "Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2011", che consente un accesso approfondito ai dati sugli scambi con l'estero delle merci e dei servizi, oltre a quelli relativi agli investimenti diretti esteri
Istat Conferenza evento, Aula Magna, Roma, 24 febbraio 2016
La ripresa della domanda di lavoro in Italia: tendenze aggregate, comportamenti delle imprese, effetti delle politiche
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014.Camera Monza e Brianza
PER LA MANIFATTURA DELLA BRIANZA IL 2014 SI APRE ALL’INSEGNA DELLA PRUDENZA - Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014. Rispetto al IV trimestre del 2013 positivo il fatturato (+0,3%), in lieve calo la produzione (-0,2%). In un anno gli ordini esteri crescono del 4,5% e tiene anche la domanda interna (+1%). Migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza sulla produzione ma resta ancora negativo il dato sul lavoro con un saldo occupazionale di -0,16%
IL 2013 SI CHIUDE CON PRODUZIONE E ORDINI IN AUMENTO. MA NON BASTA PER TORNA...Camera Monza e Brianza
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: IV trimestre 2013. Rispetto al III trimestre cresce la produzione (+0,6%), in calo il fatturato (-0,4%). Segnali confortanti dagli ordini: quelli esteri fanno registrare +6,2%, quelli interni +1,6% rispetto a un anno fa. Resta invece ancora di segno negativo il saldo occupazionale (-0,2%). Per il 2014 migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza.
Scenari Economici 2016 - La risalita modesta e i rischi di instabilitàConfindustria
Le slide proiettate alla presentazione del rapporto Scenari Economici del Centro Studi Confindustria il 01/07/2016 a Milano presso la sede di Assolombarda
l 2014, pur con qualche segnale positivo, è stato un anno ancora difficile per l’economia pisana. I dati finora disponibili indicano il 2015 come l’anno della svolta. Il manifestarsi della tanto auspicata ripresa dipenderà non solo dagli imprenditori e dalla loro capacità di investire sul futuro ma anche dalla capacità del territorio e delle Istituzioni che lo rappresentano, di creare valore accanto alle imprese.
Ice - Roma, 19 luglio 2012
Presentazione del Rapporto Ice 2011-2012 e dell'Annuario statistico Istat-Ice 2011 "Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2011", che consente un accesso approfondito ai dati sugli scambi con l'estero delle merci e dei servizi, oltre a quelli relativi agli investimenti diretti esteri
Istat Conferenza evento, Aula Magna, Roma, 24 febbraio 2016
La ripresa della domanda di lavoro in Italia: tendenze aggregate, comportamenti delle imprese, effetti delle politiche
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014.Camera Monza e Brianza
PER LA MANIFATTURA DELLA BRIANZA IL 2014 SI APRE ALL’INSEGNA DELLA PRUDENZA - Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014. Rispetto al IV trimestre del 2013 positivo il fatturato (+0,3%), in lieve calo la produzione (-0,2%). In un anno gli ordini esteri crescono del 4,5% e tiene anche la domanda interna (+1%). Migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza sulla produzione ma resta ancora negativo il dato sul lavoro con un saldo occupazionale di -0,16%
IL 2013 SI CHIUDE CON PRODUZIONE E ORDINI IN AUMENTO. MA NON BASTA PER TORNA...Camera Monza e Brianza
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: IV trimestre 2013. Rispetto al III trimestre cresce la produzione (+0,6%), in calo il fatturato (-0,4%). Segnali confortanti dagli ordini: quelli esteri fanno registrare +6,2%, quelli interni +1,6% rispetto a un anno fa. Resta invece ancora di segno negativo il saldo occupazionale (-0,2%). Per il 2014 migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza.
Scenari Economici 2016 - La risalita modesta e i rischi di instabilitàConfindustria
Le slide proiettate alla presentazione del rapporto Scenari Economici del Centro Studi Confindustria il 01/07/2016 a Milano presso la sede di Assolombarda
Pile, batterie, accumulatori: chi li ha inventati, come funzionano, usi, vantaggi e svantaggi dei diversi tipi. Presentazione di Alessandro Z., 2^ ist. tecn. A.F.&M., 2016.
Legnano (MI) - 15 Luglio 2015
Esportare negli Emirati Arabi Uniti
Relatrice: Dott.ssa Cristina Piangatello
Quadro politico-economico finalizzato alle reali opportunità di business
Nell’intervento sono esposte alcune riflessione di carattere macro economico, legate alla contabilità nazionale e ai problemi di confronto internazionale e alcune considerazioni più microeconomiche riferite ai dati di impresa
“La vera faccia dell’Italia” è un documento di analisi redatto attraverso la raccolta di una serie di
articoli, pubblicati nella sezione Impresa&Territori e nell’inserto Moda24 de Il Sole 24 Ore. Il materiale preso in considerazione ha permesso di rilevare una serie di dati riguardanti la capacità produttiva e competitiva del
tessuto economico italiano, dominato da piccole e medie imprese produttrici ed esportatrici.
Inoltre, attraverso un’indagine sviluppata dall’UE sarà possibile capire quale sia la capacità delle
industrie italiane di contribuire all’aumento dell’occupazione e del Pil nell’Unione.
Sblocca Italia: piano straordinario Made in ItalyParma Couture
Questa presentazione a cura del MISE fa riferimento al Piano di promozione straordinaria per il Made in Italy previsto al Capo VII art. 30 del Decreto "Sblocca Italia" (n. 133/2014) convertito in Legge. Il piano mira a favorire l'internazionalizzazione delle PMI italiane e l'attrazione di investimenti esteri in Italia.
Nell’intervento sono messi in evidenza i numerosi miglioramenti sia nelle stime sia nelle analisi che sono condotte attualmente in Banca d’Italia consentiti dalla disponibilità del nuovo indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali consentirà
Convegno presentazione Annuario statistico Istat-Ice “Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2019”
Napoli, 23 luglio 2019 Auditorium Hotel Royal Continental
Via Partenope 44
Interscambio economico Italia / Germania: anche il 2017 è da recordJoerg Buck
Tra import ed export, nello scorso anno la partnership commerciale ha raggiunto la cifra record di 121,2 miliardi di euro. La Germania si conferma primo partner commerciale per l’Italia.
Performance particolarmente positive per le regioni del Nord Italia e per i settori industriali.
- Tutti i dati sono disponibili nelle slide succesive -
Fabrizio Guelpa - Responsabile Servizio Industry & Banking Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo - 18° Meeting Nazionale ACEF - 27 settembre 2018 a Bologna
Intervento di Luca Paolazzi, Direttore del Centro Studi di Confindustria, al "17° Meeting Nazionale ACEF - Evoluzione dei Servizi Professionali della Consulenza", tenutosi a Bologna, presso la sede della Regione Emilia Romagna, nei giorni 30 e 31 ottobre e 9 e 10 novembre 2017.
Internet of Things e Industria 4.0: quali policy per il Made in ItalyData Driven Innovation
Stefano Da Empoli - Di fronte ad una quarta Rivoluzione Industriale legata all’impiego massivo delle tecnologie digitali nei processi manifatturieri, intendiamo incentrare la nostra discussione sul potenziale che l’Internet delle Cose e la Data Driven Innovation, costituiscono congiuntamente per l’industria. Analizzeremo alcune variabili di mercato rilevanti, con l'obiettivo di mostrare lo stato dell'arte e quantificare l'impatto in termini economici per l'Europa e l'Italia in particolare, della capacità di partecipare o meno al processo di digitalizzazione che sta investendo il settore manifatturiero.
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
R. Monducci - Le informazioni statistiche sul commercio estero e sulle attività internazionali delle imprese
1. Annuario Istat-Ice 2015
Roberto Monducci
Dipartimento per i conti nazionali e
le statistiche economiche
Istituto nazionale di statistica
Le informazioni
statistiche
sul Commercio estero
e sulle Attività
internazionali
delle imprese
2. ■ Le novità dell’Annuario 2015
■ Tendenze recenti del commercio
estero dell’Italia
■ Analisi della performance economica
delle imprese esportatrici a partire da
una nuova base dati micro integrata
(TEC-FrameSBS)
■ L’accesso ai microdati dell’annuario a
fini di ricerca
Roma, 29 luglio 2015
2
Il Rapporto Ice 2014-2015 e l’Annuario statistico Istat-Ice 2015
3. Roma, 29 luglio 2015
• Nuove tavole statistiche su imprese
esportatrici (nuova base dati micro:
TEC-FrameSBS)
• È ora possibile: analizzare
produttività e redditività delle
imprese esportatrici, mapparle per
propensione all’export
• Piena integrazione in
approfondimento geografico tra dati
FDI e FATS
• Nella USB card 1.035 fra tavole e
figure prima incluse nel Rapporto ICE
• Ampliamento di alcune sezioni del
volume a stampa a supporto
dell’analisi dei dati, approfondimento
dei fenomeni emergenti, ad esempio
le catene internazionali del
valore(GVC)
Piastrelle in ceramica per pavimenti e
rivestimenti tra i prodotti che hanno
trainato di più la crescita dell’export
nazionale nel 2014: +5,8%
Cartografia mappa i mercati a seconda
della crescita e competitività dell’export
• Confermato approfondimento
cartografico, prosegue il focus su
prodotti “vincenti” del Made in Italy:
Le novità dell’Annuario edizione 2015
3
4. • 2010-2014: traino delle aree extra-Ue per crescita dell’export
italiano, in linea con la media dell’area euro, più della Francia, poco
meno della Germania e meno della Spagna F1
• Effetti su quote di export dell'Ue28: stabile per Italia, in calo per
Francia, aumento per Germania e Spagna F2
• Propensione all’export: dopo la netta flessione del 2009, recuperati
livelli pre-crisi. Negli anni di recessione aumento dovuto a flessione
del prodotto e della domanda interna F3
• 2014: propensione all’export elevata (oltre 50% della produzione) per
farmaceutici, macchinari, mezzi di trasporto, apparecchi elettrici,
computer, apparecchi elettronici e ottici, prodotti chimici F4
• Profittabilità relativa dell’export: +1,5%. In crescita profittabilità
insieme a esportazioni per Apparecchi elettrici; Alimentari, bevande e
tabacco; Tessili, abbigliamento e calzature; Legno carta e stampa,
Gomma e materie plastiche) F5
Tendenze recenti del commercio estero (1)
4Roma, 29 luglio 2015
5. • Primo trimestre 2015: torna positivo contributo alla crescita della
domanda interna (grazie a scorte e investimenti); negativo quello
della domanda estera netta, soprattutto per crescita import. F6
• Primi cinque mesi del 2015: +4,1% per export italiano (oltre il
doppio del tasso medio di crescita del 2014).
• Area extra-Ue: +6,6% nei primi sei mesi. Lieve crescita
congiunturale nel secondo trimestre (+0,5%), ma -1% al netto
energia. F7
• Forte concentrazione geografica della crescita: sale contributo
USA, area Ue traina meno, frenano Cina e paesi emergenti
dell’Asia. Forte calo della Russia. F8
• Forte concentrazione settoriale della crescita: quasi 50%
spiegata da mezzi di trasporto; crescono anche settori «tradizionali»
del made in Italy (tessile, abbigliamento pelli e accessori, alimentari
e bevande, altri prodotti). Rispetto al 2014, si attenua il peso di
macchine e apparecchi e della farmaceutica. F9
Tendenze recenti del commercio estero (2)
5
Roma, 29 luglio 2015
6. • 2014: crescita export trainata da operatori grandi e medio grandi
(fatturato estero superiore a 15 milioni di euro)
• Crescita lieve per operatori con fatturato estero inferiore a 50
milioni di euro (+1,2%), più sostenuta (+2,7%) per operatori più
grandi (oltre 50 milioni di euro)
• Il 42,9% degli operatori (in tutto 212.023) esporta merci verso un
unico mercato, il 15,4% opera in oltre dieci mercati
• Primi mesi 2015: crescita diffusa per tutte le tipologie di operatori,
ruolo propulsivo degli operatori più piccoli, minore effetto di traino
degli operatori più grandi F10
• Sui mercati extra-Ue impulso notevole da operatori grandi; sui
mercati Ue spinta da operatori medio-grandi e soprattutto da
demografia lorda delle imprese esportatrici (entrate e uscite
da mercati esteri) F11
Tendenze recenti del commercio estero (3)
6
Roma, 29 luglio 2015
7. • FrameSBS: risultati economici su ogni impresa attiva in Italia
(4,4 milioni di unità, 16 milioni di addetti, 700 miliardi di valore
aggiunto)
• TEC-FrameSBS: integrazione tra base dati commercio
estero (TEC: Trade by Enterprises Characteristics) e quella su
risultati economici imprese (FrameSBS: Structural Business
Statistics)
• Informazioni da nuove tavole statistiche nell’Annuario:
Propensione all’export delle imprese aumenta al crescere della
dimensione aziendale: già elevata per micro-imprese (25%),
pari o superiore al 40% per medie e grandi F12
Ampi differenziali positivi per imprese esportatrici rispetto a
quelle non esportatrici, in termini di costo del lavoro e, in misura
più ampia, di produttività del lavoro (valore aggiunto per
addetto) F12
TEC-FrameSBS: analisi performance imprese esportatrici (1)
7
Roma, 29 luglio 2015
8. • Poco meno di 90 mila imprese manifatturiere esportatrici:
producono circa 200 miliardi di valore aggiunto (82% del
totale manifatturiero)
• Sistema esportatore molto articolato, a elevato
potenziale: molte imprese ancora poco esposte, pur
essendo già presenti sui mercati esteri F13
• Oltre un terzo vendono all’estero meno del 5% del fatturato,
oltre 10 mila ne esportano più della metà, generando il 35%
del valore aggiunto
• 8% dell’export generato da imprese che esportano meno
del 25% del fatturato; 23% da quelle che vendono all’estero
il 25-50% del fatturato; 32% da quelle che esportano il 50-
75%; il 37% da quelle che esportano più di tre quarti del
fatturato
TEC-FrameSBS: analisi performance imprese esportatrici (2)
8
Roma, 29 luglio 2015
9. • «Premio» di profittabilità alto per imprese esportatrici
• Stima mark-up: 21% per le non esportatrici, 27% per le
esportatrici. A livello settoriale, premio elevato per alcune
produzioni (strumenti musicali, materiali da costruzione in
terracotta, molti alimentari, alcuni prodotti del legno,
bevande)
• Mark-up sale al crescere della propensione all’export: dal
25% per imprese che esportano meno di un quarto del
fatturato al 36% per quelle che ne esportano oltre i tre quarti
• Per le imprese esportatrici la quota di profitti lordi su
valore aggiunto:
È più elevata di quella delle imprese non esportatrici in tutte le
classi dimensionali
sale all’aumentare della propensione all’export, soprattutto nelle
piccole imprese (circa 8 punti percentuali tra imprese meno
esposte e quelle più esposte)
TEC-FrameSBS: analisi performance imprese esportatrici (3)
9
Roma, 29 luglio 2015
10. • Nuova base integrata di dati micro (191.262 imprese
esportatrici) coerente con le politiche Istat di valorizzare i
sistemi informativi integrati di dati d’impresa a fini di ricerca
• Principali variabili a livello di impresa: valore aggiunto, costo
del lavoro, acquisti di beni e servizi, fatturato, valore export e
import (totali, valori per aree geografiche e principali
raggruppamenti di merci), numero prodotti e settori
• Le procedure di accesso, vincolate al rispetto del quadro
normativo, prevedono il ricorso esclusivo al Laboratorio per
l’Analisi dei Dati ELEmentari (ADELE), presso la sede di
Roma e gli uffici regionali Istat
• Contenuti informativi (con descrizione delle variabili e nota
informativa) e modalità di accesso sono al seguente link:
http://www.istat.it/it/informazioni/per-i-ricercatori/laboratorio-adele
TEC-FrameSBS: accesso a microdati per fini di ricerca
10
Roma, 29 luglio 2015
11. Roma, 29 luglio 2015
• Accordo TTIP su ampio spettro di fattori
(scambi merci e servizi) con implicazioni
per trasferimento tecnologico e FDI
• Quota USA su export italiano: 7,5% nel
2014 (+1,4 punti nel periodo 2010-2014),
8,9% a gennaio-maggio 2015. Export
+27,8% grazie anche a cambio
favorevole, superato livello pre-crisi
• Multinazionali USA in Italia: fatturato di
105.241 milioni di euro (2012) e 263.118
addetti. USA primo paese di investimento
per addetti nella manifattura e secondo
nei servizi. Circa 6mila addetti in più nel
periodo 2010-2012
• Multinazionali italiane negli USA:
settorialmente differenziate, fatturato di
98.241 milioni di euro e 225.454 addetti.
Attori italiani coinvolti negli scambi
con gli USA
• 36.643 operatori all’export nel 2014
(+4.887 nel periodo 2010-2014)
• 21.642 imprese esportatrici
manifatturiere che vendono negli
USA (2013)
• 20.680 PMI manifatturiere
esportatrici
• 8.285 imprese esportatrici
commerciali che vendono negli
USA
• 2.214 affiliate di multinazionali
USA in Italia
• 2.066 affiliate italiane negli USA
(+445 nel periodo 2007-2012)
USA e Italia: relazioni commerciali e presenza di multinazionali
11
12. Performance estera italiana: aspetti positivi, criticità e rischi
• Rispetto al quadro congiunturale nazionale, buona crescita
dell’export nel 2014 e nei primi mesi 2015
• Vendite all’estero in aumento in molti settori, migliora la
profittabilità relativa delle esportazioni
• Primi mesi 2015: crescita diffusa per tutti gli operatori, ruolo
propulsivo di quelli più piccoli
• Propensione media all’export ancora in crescita, a livello
d’impresa è sempre associata a migliori risultati economici
• Sistema esportatore a elevato potenziale: molte imprese, pur
presenti, ancora poco esposte sull’estero
• Nel 2015 forte concentrazione della crescita, geografica e
settoriale
• Segnali di rallentamento nei mesi recenti, specie in alcuni settori
• Instabilità in diverse aree di sbocco delle esportazioni italiane
Conclusioni
12
Roma, 29 luglio 2015
13. Annuario statistico sul Commercio estero
e le attività internazionali delle imprese
Ha un ruolo fondamentale per l’analisi
della performance internazionale dell’Italia
È un prodotto informativo in continua
evoluzione e con una forte propensione
innovativa, fondato su processi e risorse
umane di elevata qualità
Conclusioni
13
Roma, 29 luglio 2015
14. F1. Esportazioni dell’Italia e dei principali paesi dell’Area euro per
aree geografiche di destinazione - media anni 2010-2014
(variazioni medie in percentuale)
Roma, 29 luglio 2015
Fonte: Eurostat
15. F2. Quote di mercato dell’Italia e dei principali paesi europei
rispetto all‘export dei paesi Ue28 - Anni 2010, 2013 e 2014
in percentuale
Roma, 29 luglio 2015
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
16. Roma, 29 luglio 2015
15
17
18
20
21
23
24
26
27
29
30
08
I
II III IV09
I
II III IV10
I
II III IV11
I
II III IV12
I
II III IV13
I
II III IV 14
I
II III IV 15I
Propensione a esportare: beni e servizi
Propensione a esportare: beni
Fonte: Istat
Propensione a esportare di
prodotti trasformati e manufatti
Anni 2010-2014
Rapporto tra esportazioni e Pil, valori concatenati, anno
di riferimento 2010, in percentuale
F3. Ciclo economico e propensione all’esportazione
17. F4. Propensione all'esportazione per prodotto
Anno 2014 rapporto tra esportazioni e valore della produzione, calcolato su valori
concatenati a prezzi 2010
Roma, 29 luglio 2015
Fonte: Istat
18. F5. Profittabilità all'esportazione e dinamica delle esportazioni per
settore di attività manifatturiera – Anno 2014
Fonte: Istat
Roma, 29 luglio 2015
19. F6. Contributo della domanda estera netta alla crescita del Pil
Anni 2010 -2015 dati trimestrali destagionalizzati
Roma, 29 luglio 2015
Fonte: Istat
20. F7. FLUSSI COMMERCIALI CON I PAESI EXTRA UE
Giugno 2013-Giugno 2015, dati destagionalizzati, milioni di euro
Roma, 29 luglio 2015
Fonte: Istat
10.000
11.000
12.000
13.000
14.000
15.000
16.000
17.000
G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G
Importazioni
m.m. 3 termini
Esportazioni
m.m. 3 termini
21. F8. Contributo dei mercati alla crescita delle esportazioni nazionali
Confronto 2013-2014 e periodo gennaio-maggio 2015, punti percentuali
Roma, 29 luglio 2015
Fonte: Istat
22. F9. Contributo dei settori alla crescita delle esportazioni nazionali
Confronto 2013-2014 e periodo gennaio-maggio 2015, punti percentuali
Fonte: Istat
Roma, 29 luglio 2015
23. F10. Contributo degli operatori alla crescita delle esportazioni
Confronto 2013-2014 e periodo gennaio-maggio 2015, punti percentuali
Roma, 29 luglio 2015
Fonte: Istat
24. F11. Contributo degli operatori alla crescita delle esportazioni
italiane per aree Ue ed extra Ue
periodo gennaio-maggio 2015, punti percentuali
Fonte: Istat
Roma, 29 luglio 2015
25. F12. Principali indicatori di performance economica delle imprese
esportatrici rispetto alle non esportatrici per dimensione aziendale
- Anno 2013
Fonte: Istat
Roma, 29 luglio 2015
(a) Rapporto tra fatturato estero nella vendita di merci e fatturato complessivo dell’impresa esportatrice. (b) Numero medio di addetti per impresa. (c) I risultati
risentono della ridotta numerosità delle imprese non esportatrici per questa classe di addetti.
26. F13. Distribuzione delle imprese per classi di addetti e propensione
all'esportazione (a) delle imprese esportatrici manifatturiere - 2013
Micro= 0-9 addetti
Piccole =10-49 addetti
Medie= 50-249 addetti
Grandi= 250 e oltre (a) Rapporto in percentuale tra il valore delle
esportazioni e il fatturato dell'impresa.
Fonte: Istat
Roma, 29 luglio 2015
Editor's Notes
11
I mercati più dinamici e competitivi (ossia incremento export nazionale + incremento quote di mercato Italia) sono stati, tra gli altri:
- Stati Uniti
- Cina
- Argentina
- Australia e, in Europa, Germania e Regno Unito
Più in difficoltà (aumento export nazionale ma non quote di mercato) sono:
-Belgio
-Turchia
-Taiwan
-Vietnam
Tra le micro e piccole imprese la metà delle unità esportano meno del 10% del fatturatol La disponibilità dei