SEMPRE “CARO” MI FU QUESTO COLLE: QUANTO VALE UN POETA?
CRESCONO GLI ORDINI INTERNI E GLI IMPRENDITORI DELLA BRIANZA RIPRENDONO A SPERARE
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Congiuntura III trimestre 2013.
Rispetto al II trimestre, tiene il fatturato (+0,3%), la produzione in lieve calo (-0,2%)
CRESCONO GLI ORDINI INTERNI
E GLI IMPRENDITORI DELLA BRIANZA
RIPRENDONO A SPERARE
Gli ordini interni si allineano con quelli esteri e registrano +4,6% rispetto al III trimestre
del 2012. Tornano a sperare gli imprenditori della Brianza, più possibilisti sul futuro
sull’aumento della produzione, meno sull’occupazione, anche se diminuisce il ricorso alla
cassa integrazione guadagni (dal 22,8% al 17,1%)
Monza, 20 novembre 2013. Il III trimestre 2013 si apre con gli ordini interni che si allineano con quelli
esteri e tornano a crescere sia su base congiunturale +1,2%, vale a dire rispetto allo scorso trimestre, che
su base tendenziale (+4,6%), rispetto cioè al medesimo trimestre del 2012. Era dal 2010 che gli ordini
interni non registravano entrambe le variazioni positive.
La produzione registra a livello congiunturale un calo, seppur lieve, del -0,2% rispetto al II trimestre
2013. Anche a livello tendenziale il dato è negativo, attestandosi a -0,9% rispetto allo stesso trimestre
dello scorso anno.
Il fatturato regge meglio della produzione, con una variazione sul fronte congiunturale del +0,3%
rispetto al II trimestre 2013, e tendenziale del +1,0% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Si tratta di segnali di miglioramento che si riflettono anche sulle aspettative per il futuro degli
imprenditori dell’industria manifatturiera brianzola: per la prima volta da più di due anni, si registra un
saldo positivo tra gli imprenditori che si aspettano un aumento nella produzione e coloro che prevedono
diminuzioni (+11,1 punti percentuali).
Un sentiment che non si riflette anche sulle prospettive che riguardano il mercato del lavoro: le
aspettative peggiorano leggermente rispetto a quelle di tre mesi fa.
Del resto, si registra in questo trimestre un tasso di uscita dal mondo del lavoro ancora superiore all’1%
per un saldo occupazionale che si attesta a -0,4%. Continua, tuttavia, a diminuire il ricorso alla cassa
integrazione guadagni, con la quota di imprese che ne fa ricorso in calo dal 22,8% dello scorso trimestre
al 17,1% dell’attuale. Sono alcuni dati che emergono dalla Analisi congiunturale trimestrale
dell’industria manifatturiera della Brianza, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di
Monza e Brianza e dall’Ufficio Studi di Confindustria Monza e Brianza.
“Dopo una lunga fase di stallo, gli ordini interni sono tornati a crescere e si sono allineati con il dato
relativo alla domanda estera – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di
commercio di Monza e Brianza. Questo rappresenta sicuramente un segnale molto rilevante per la
nostra economia, perché consente agli imprenditori brianzoli di intravedere una possibilità di ripresa,
fino ad ora sostenuta solo dagli ordini esteri. Ecco perché gli imprenditori brianzoli si dimostrano più
possibilisti nei confronti del futuro, anche se ci sono ancora indicatori economici, come la produzione,
con segno negativo”.
2. “Valorizzare il nostro territorio rendendolo capace di attrarre gli investimenti che arrivano dall’estero
-afferma Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria Monza e Brianza – e rimettere al centro il
manifatturiero come settore trainante della nostra economia. Sono questi i due obiettivi che imprese,
istituzioni e società civile dovrebbero perseguire per riagganciare i, seppur timidi, segnali d’ottimismo
che arrivano dall’andamento economico della Brianza. Ognuno deve fare la propria parte affinché si
generi un clima di fiducia e si possa intravedere grazie anche ad alcuni indicatori positivi come il
fatturato delle imprese, una possibilità di crescita”.
Alcuni indicatori dell’andamento economico dell’industria in Brianza
Produzione
Var. congiunturale Var. tendenziale
-0,2%
-0,9%
Monza e Brianza
Fonte: Indagine congiunturale III trimestre 2013
Fatturato totale
Var. congiunturale
Var. tendenziale
+0,3%
+1,0%
L’andamento economico dell’industria in Brianza (III trimestre 2013)
Le variabili dell’evoluzione congiunturale: produzione, fatturato, ordinativi
PRODUZIONE INDUSTRIALE
Nel trimestre in esame la produzione dell’industria manifatturiera brianzola non conferma i segnali
positivi dello scorso trimestre, che aveva registrato una leggera crescita. In particolare nel trimestre in
esame la produzione risulta in calo del -0,2% rispetto allo scorso trimestre e del -0,9% rispetto allo
stesso trimestre dello scorso anno. Il valore dell’indice destagionalizzato (costruito con base 2005=100)
mostra dunque il perdurare della fase di ristagno della produzione registrata tra 2012 e 2013 attestandosi
a quota 96,9. Osservando i dati grezzi distinti per classi dimensionali, si conferma il dato dello scorso
trimestre per cui il calo della produzione è più sensibile per le grandi imprese (200 addetti e più) rispetto
alle medie (50-199 addetti) e alle piccole imprese (10-49 addetti); per tutte e tre le classi dimensionali
registriamo comunque una diminuzione sia su base congiunturale che tendenziale. L’analisi tendenziale
per settori di attività mette in evidenza difficoltà diffuse, tra le quali si distingue però la meccanica, che
è in leggera crescita rispetto al terzo trimestre di un anno fa. Insieme alla produzione, nel trimestre in
esame diminuisce il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime l’impiego dei macchinari in relazione
alla quantità massima producibile, passato dal 63,7% al 62,6%, di segno opposto il dato sui giorni di
produzione assicurata, che grazie alla crescita degli ordinativi aumentano fino a quasi 65 giorni.
FATTURATO
L’indicatore del fatturato totale a prezzi correnti registra nel trimestre in corso un andamento migliore di
quello della produzione, facendo segnare rispettivamente +0,3% rispetto allo scorso trimestre e +1,0%
rispetto ad un anno fa. Le esportazioni rimangono una componente fondamentale nel garantire il
recupero dei livelli produttivi, nonostante una riduzione della quota del fatturato estero che scende al
34,9%.
ORDINI
Osservando l’andamento degli ordini, è possibile intuire la dinamica futura della produzione e del
fatturato. Come già evidenziato dal dato positivo dei giorni di produzione assicurata, gli ordini sono in
crescita, soprattutto rispetto allo scorso anno. Significativa soprattutto la crescita degli ordini interni, che
nel trimestre in esame è allineata a quella degli ordini esteri sia su base congiunturale (+1,2%) che
tendenziale (oltre il +4% per entrambi).
OCCUPAZIONE
Sul fronte del mercato del lavoro continua invece la perdita occupazionale dell’industria manifatturiera
brianzola, che in questo trimestre registra un tasso di uscita ancora superiore all’1% per un saldo
occupazionale del -0,4%. Riguardo al ricorso alla cassa integrazione guadagni, nel trimestre in esame si
attestano sui valori più bassi degli ultimi due anni sia la quota di imprese che ne fa ricorso (scesa al
17,1%) che la quota percentuale sul monte ore trimestrale (1,5%).
ASPETTATIVE
Le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre migliorano sensibilmente sui fronti della
produzione e degli ordinativi. Per la produzione si registra per la prima volta da più di due anni un saldo
positivo tra chi si aspetta un aumento (sono il 28,7%) e una diminuzione (17,6%), pressoché invariata la
quota di chi si aspetta stabilità (53,7%). Le aspettative sull’occupazione peggiorano invece leggermente
3. rispetto a quelle di tre mesi fa: il saldo tra ottimisti e pessimisti è sempre negativo (-10,9 punti
percentuali), mentre il 77,5% si aspetta una situazione stabile.
Le aspettative sulla domanda si confermano più ottimistiche per gli ordini provenienti dall’estero,
tuttavia il dato più confortante del trimestre è il miglioramento registrato anche dalla domanda interna.
Per l’estero, il 32,1% degli imprenditori manifatturieri brianzoli si aspetta una domanda in crescita nei
prossimi tre mesi contro il 12,5% che si aspetta un calo. Per quanto riguarda la domanda interna, cresce
la quota di chi prevede una stabilità rispetto a chi prevede un calo; il saldo tra aspettative di aumento e
diminuzione rimane negativo ma migliora (da -30,9 a -14,4 punti percentuali).
Elaborazione Uffici Studi Camera di Commercio di Monza e Brianza e Confindustria Monza e Brianza
(novembre 2013)