Pancia Asia-La vita di Steve Jobs-Adriano Olivetti-Bill Gates.pptx
ricerca.pdf
1. COME ABBIAMO
INQUINATO IL NOSTRO
SANGUE
I PFAS: Sostanze Perfluoro Alchiliche
Andrea di Sante di Luca
articolo informativo sui pfas i loro rischi e la loro storia
2. Il nemico PFAS:
PFAS è un acronimo inglese di PerFluorinated Alkylated Substances, ovvero
sostanze che contengono almeno un atomo di carbonio completamente
fluorurato. Le classi di PFAS più diffuse sono il PFOA (acido
perfluoroottanoico) e il PFOS (perfluorottanosulfonato): quest'ultimo è usato
per esempio nelle schiume antincendio. PFOA e PFOS (8 atomi di carbonio)
hanno un'elevata persistenza nell'ambiente (oltre 5 anni). Le sostanze
perfluoroalchiliche vengono utilizzate per rendere resistenti ai grassi e
all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti ma anche per
la produzione di pellicole fotografiche, detergenti per la casa inoltre
possono essere presenti in pitture e vernici, farmaci e presidi medici.
Il caso Dupont:
La DuPont, azienda chimica, è presente in oltre 70 paesi e produce una
vasta gamma di prodotti e servizi destinati a una varietà di mercati che
includono agricoltura e alimentazione, arredamento e costruzioni,
elettronica e comunicazioni, sicurezza e protezione e trasporti.
Nel 1951, la legge degli Stati Uniti non richiedeva ai produttori di sostanze
chimiche di presentare informazioni riguardanti la sicurezza per l’ambiente e
la salute umana prima della loro commercializzazione.
Nei 10-20 anni seguenti alla sua introduzione nei processi di produzione la
Dupont aveva avuto dei dati che indicavano come il PFOA si accumuli nel
sangue umano, non si distrugga facilmente nell’ambiente, e possa causare
gravi problemi di salute, tra cui danni al fegato, difetti di riproduzione e dello
sviluppo del feto, e diversi tipi di tumori. La DuPont pur conoscendo questi
allarmanti dati non avviso la US Environmental Protection Agency (EPA).
Ad oggi è dimostrato come ad alte concentrazioni i PFAS sono tossici non
solo per l'uomo, ma per tutti gli organismi viventi: queste sostanze tendono
infatti ad accumularsi nell'organismo attraverso processi di
bioamplificazione. Gli effetti sulla salute sono ancora sotto indagine ma al
momento, sono considerati tra i fattori di rischio per un'ampia serie di
patologie. Si ritiene che i PFAS intervengano sul sistema endocrino, e che
siano sostanze cancerogene. Non si tratta di sostanze dagli effetti
immediati: si ritiene invece che la lunga esposizione sia in relazione con
l'insorgenza di tumori a reni e testicoli, lo sviluppo di malattie tiroidee,
ipertensione gravidica e coliti ulcerose.
3. I campionamenti effettuati in seguito su centinaia di pozzi privati e fonti
pubbliche hanno dimostrato che, persino dopo la drastica riduzione
dell’immissione da parte degli impianti chimici, la contaminazione delle
acque potabili da parte dell’acido perfluoroottanoico persisteva e
continuava ad aumentare negli anni in alcuni distretti situati in prossimità
delle fabbriche.
I PFAS in italia:
L’assenza di conoscenze e di regole per gestire l’eventuale rischio ha fatto sì
che gli Pfas siano stati dispersi nei decenni scorsi infatti In molte aree
dell’Alta Italia e della Toscana come il bacino dell’Adda, la zona di
Alessandria oppure l’Arno pisano sono contaminate da Pfas, i quali
contaminano le acque del Veneto centrale, soprattutto la zona
pianeggiante compresa tra le province di Vicenza, Padova e Verona, ma in
Italia la maggiore contaminazione da Pfas si riscontra in tutte le zone di
produzione e di utilizzo di questi composti. Ed emerge una contaminazione
la cui fonte non è ancora stata individuata lungo il bacino del fiume Serio,
nella provincia di Bergamo.
Scoperta la contaminazione pochi anni fa, in Veneto sono partite
campagne di controllo della cittadinanza. Altissima in Veneto la paura delle
persone, soprattutto per i bambini nel sangue di molti dei quali sono scoperti
livelli impressionati di composti del fluoro, e ai primi di dicembre
l’associazione ecologista Greenpeace ha organizzato proteste a Venezia
4. per sollecitare il risanamento della fabbrica chimica del Vicentino da cui più
si è diffusa la contaminazione.