Per la "3° Giornata del Metano", convegno promosso e sponsorizzato da NGV Italy, Assogasmetano, Federmetano, Consorzio Italiano Biogas, nell’ambito di Oil&nonOil (Verona, 27-29 maggio 2014) è stato commissionata un’indagine su “La percezione del metano sui trasporti - Awareness e opinioni degli automobilisti italiani”.
Per la "3° Giornata del Metano", convegno promosso e sponsorizzato da NGV Italy, Assogasmetano, Federmetano, Consorzio Italiano Biogas, nell’ambito di Oil&nonOil (Verona, 27-29 maggio 2014) è stato commissionata un’indagine su “La percezione del metano sui trasporti - Awareness e opinioni degli automobilisti italiani”.
"Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"Marco Vagnozzi
Intervento al Seminario Franco-Italiano di Didattica ed Educazione (SFIDE - IX), tenutosi a Genova, al Dipartimento di Lingue e Culture Moderne, venerdì 29 novembre 2013.
Tema principale della presentazione è il rapporto tra i social media e la professione dell'educatore, con particolare riguardo all'educazione intesa come promozione della salute e prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza. L'intervento contiene riflessioni teoriche e spunti tratti da una ricerca sull'uso del Web 2.0 nella promozione della salute.
Si presenta il progetto di avvio di un intervento di peer education di territorio. L'intervento è al momento nella sua fase centrale di sviluppo (gennaio 2014). E' stato costituito il gruppo di lavoro e coordinamento, e si è nella fase di individuazione dei peer educator. La peculiarità del progetto consiste nel fatto che l'ambito di realizzazione non è limitato ad una scuola, ma esteso ad preciso territorio: quello relativo ai comuni si Gassino, San Mauro Torinese, Rivalba, San Rafaele Cimena.
Materiale presentato nel corso dell’incontro svoltosi presso l’UST di Brescia il 22 marzo 2018 dalla relatrice dott.ssa Rita Garlaschelli, Referente regionale Service learning e componente del Gruppo di Lavoro Nazionale sul SL.
Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus. G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Traccia dei temi trattati al workshop Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus tenuto nell'ambito di G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
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Convegno “APP & GAME Il benessere dei giovani verso comunità media-educative” 9-10 Giugno 2014 Ex Convento S. Francesco Pordenone
1. Associazione Salusmundi
Progetto Meeting: ti racconto la mia salute
A.S. 2012-2013
dott.ssa Laura Prosdocimo Psicologa
App&Game Il benessere dei giovani
verso comunità media-educative
9-10 Giugno 2014
Ex Convento San Francesco Pordenone
3. PEER EDUCATION è una strategia educativa
volta ad attivare un processo naturale di
passaggio “di conoscenze, d’emozioni e
d’esperienze” da parte di alcuni membri del
gruppo ad altri membri di pari status.
4. La peculiarità della peer education è di essere
“un’esperienza di giovani tra i giovani”: il fatto
importante è che non c’è una relazione di
potere (Harvey, 1996 e Kranzer, 1999)
7. «Se tratti una persona come se fosse ciò che
potrebbe essere, diventerà ciò che potrebbe
essere» J.W. Goethe
8. Fare Peer Education significa riconoscere un valore
alle esperienze di vita e alle idee degli adolescenti
9. La Peer Education è un intervento che nasce
all’interno dell’ambiente fisico, sociale, in cui vivono i
destinatari cui si rivolge, quindi può essere un
intervento tagliato su misura rispetto a questi ultimi,
alle loro peculiari necessità e problematiche.
10. Tre diversi modelli :
il modello puro
il modello misto
il modello dell’Empowered Peer Education
11. Empowerment
Costrutto che comprende l’insieme di
conoscenze, competenze, modalità relazionali
che permettono a individui e a gruppi di porsi
obiettivi, di elaborare strategie per raggiungerli,
utilizzando risorse esistenti.
12. Nel progetto sono presenti le tre pietre miliari
dell’empowerment:
Empowerment
Influenzamento
Visione critica
della realtà
Partecipazione
13. ž Il Peer Educator viene
scelto dai compagni in base
a schede di autovalutazione
ž progetta un percorso da
condividere con il gruppo
ž fa ricerca nel contesto
ž elabora dei contenuti da
discutere con il gruppo
ž svolge un ruolo attivo nella
scuola come “agente di
cambiamento”
14.
15. 32,4 % degli italiani
cercano informazioni
sulla salute in internet
(Censis 2012)
16. “Il mondo dei social network influenza spesso la nostra vita e ci
portano ad omologarci: con lo stesso stile, abitudini, interessi,
invece noi crediamo che sia importante essere se
stessi…” (Marco e Michele)
19. Un individuo media literate...
Ø usa i mezzi di comunicazione in modo accorto ed efficace
Ø utilizza il pensiero critico quando valuta i messaggi dei mezzi di
comunicazione
Ø valuta la credibilità delle diverse fonti
Ø comprende l’enorme potere delle immagini ed è in grado di
decifrarle
Ø è consapevole dell’ampiezza dell’universo comunicativo e sa
apprezzarne le diverse prospettive
Ø è in grado di esprimersi in modo chiaro e creativo utilizzando
differenti mezzi di comunicazione
Ø riconosce l’influenza dei mezzi di comunicazione sulle credenze,
sui valori e sui comportamenti delle persone
Center for Media Literacy
20. Attività educativa e didattica, finalizzata a
trasmettere competenze critiche, interpretative e
creative relative all’utilizzo dei media. Lo scopo :
offrire alle nuove generazioni non solo le chiavi
per la comprensione dei media, ma anche
suscitare nuovi ‘artigiani’ per una migliore qualità
dei media e per un apporto costruttivo della loro
cultura alla civiltà degli uomini."
21. Non è:
fare un video …professionale
realizzare un prodotto multimediale
non è solo saper usare le nuove tecnologie
avere la app o strumenti digitali ultimo modello
22.
23. Il blog del progetto
ž Contatto e interazione tra tutti i soggetti coinvolti
ž Possibilità di comunicare in tempi rapidi
ž Opportunità di consultare e scaricare materiali
ž Trovare informazioni affidabili riguardanti la salute
ž Memoria degli sviluppi del progetto e dei materiali
raccolti
24. " Enti coinvolti: 7 Istituti scolastici, classi 2°, 7
Agenzie educative, ragazzi : 250
" Peer educators Insegnanti formati : 31 + 16
" Realizzati 2 Blogs
" DVD
" Rivista Pensieri dentro il Meeting annuale
" Questionari HBSC elaborati 118
" Partecipazione evento finale : 400 studenti
Progetto Meeting Ti racconto la mia salute : risultati
25. Progetto Meeting Ti racconto la mia salute : punti di forza
Ø Buona attività di rete tra enti
Ø Utilizzo efficace dei ragazzi degli strumenti social
Ø Valutazione dello stato di salute dei ragazzi (hbsc)-
valutazione del progetto finale
Ø Modello partecipativo e disponibilità a mettersi in gioco
Ø Formazione docenti/educatori e peers sulla peer e media
education
@@@
Ø Incontro tra adulti e ragazzi di provenienza diversa e
gruppi formali/informali
Ø Opportunità per collaborare con il gruppo classe per
attività extradidattiche
Ø Opportunità per dar voce ai loro bisogni, alla creatività e al
pensiero critico
26. u Impossibilità di rilevare nel breve periodo eventuali
variazione di stile di vita
u Difficoltà a riconoscere i rispettivi ruoli (facilitatore/
peer) nel breve periodo
u Diffidenza degli adulti nell’utilizzo del blog
u Programmazione impegnativa per i docenti ?
u Scarsi strumenti informatici nelle scuole
u Incognita sulla continuità del progetto (quali
docenti referenti ? quali gruppi ? quale sostegno
economico ?)
Progetto Meeting Ti racconto la mia salute : criticità
29. I pilastri SHE
Approccio globale alla salute nel contesto scolastico
Partecipazione :esiste un senso di appartenenza tra gli
studenti, il personale scolastico e i genitori.
Qualità scolastica le Scuole che Promuovono Salute
favoriscono migliori processi di insegnamento e di
apprendimento e migliori risultati, con alunni in salute che
imparano meglio e un personale in salute che lavora meglio.
Evidenza :Si sviluppano nuovi approcci e pratiche basati sulla
ricerca esistente ed in corso.
Scuola e comunità: Le scuole sono viste come soggetti attivi
per lo sviluppo di comunità
LA DICHIARAZIONE DI ODENSE:
IL NOSTRO ABC PER EQUITÀ, ISTRUZIONE/EDUCAZIONE E SALUTE
30.
31. Obiettivi generali
Acquisire
consapevolezza
della qualità dello
stile di vita
socialmente diffusa
attraverso i media
Favorire l’interazione
tra mondo adulto e
adolescenti e tra
pari.
Obiettivi specifici
Sviluppare un
pensiero critico sui
comportamenti che
possono ostacolare
il proprio benessere;
Esperire le
competenze
multimediali per un
utilizzo consapevole
dei media;
Potenziare le
capacità di vita per
la vita (life skills).
Obiettivi trasversali
Promuovere la
partecipazione attiva
Fare esperienza
dell’apprendere facendo
(learning by doing)
Sperimentare
l’autonomia dei giovani
Progetto MEETING :
32. FASE 1 Presentazione
del progetto/
individuazione referenti
FASE 2 : Formazione
docenti- nomina dei
peer-Valutazione ex
ante
FASE 3: Formazione
Peer /attività di gruppo
FASE 4: Realizzazione
di una ricerca
intervento/Valutazione
in itinere e condivisione
fine 1°anno
FASE 5 (2°anno):
Realizzazione del
progetto ideato-
Valutazione ex post
Durata 2 anni
3°anno possibile
continuità nel
tempo
33. Risultati attesi:
q Addozione da parte delle scuole coinvolte della
metodologia Peer e Media Education anche per
altre finalità interne
q Cambiamenti nello stile di vita
q Acquisizione di maggiori competenze multimediali
q Sviluppo delle abilità di coping e empowerment
q Migliore qualità di vita percepita