la quarta ed ultima parte su un laboratorio pedagogico-didattico tenuto da me per l'Università degli Studi di Catania al fine di educare/formare al tema della sostenibilità ambientale e come coinvolgere gli studenti dalla scuola dell'infanzia alle secondarie
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
Progettazione. 4
1. Come realizzare un progetto
didattico-pedagogico nella scuola
dell’Infanzia
TEMA:
Educazione alla sostenibilità
ambientale
Dott.ssa Stella Rita Emmanuele
Dipartimento di Scienze della Formazione
Università degli Studi di Catania
2. Il nostro compito è guardare
il mondo e vederlo intero.
“Occorre vivere più semplicemente
per permettere agli altri
semplicemente di vivere”
(E.F. Schumacher)
3. Educazione ambientale
Un percorso didattico su agricoltura e
sostenibilità ci permette di affrontare
tematiche molto diverse ma intimamente
connesse fra di loro e ci consente di
cogliere le relazioni che ci uniscono al
resto del mondo, nell’ottica di un destino
comune
4. Le nuove generazioni, nate e
cresciute in ambiente urbano
•ignorano l’origine
degli alimenti,
•non conoscono
il mestiere dell’agricoltore,
•non colgono il rapporto esistente tra
agricoltura, ambiente, alimentazione
e salute.
5. L’orto didattico biologico
principi dell’agricoltura biologica;
cenni sulle tecniche di coltivazione;
scelta delle specie e delle varietà di piante orticole,
officinali e floricole secondo i cicli stagionali;
tecniche di monitoraggio degli insetti dannosi;
modalità di raccolta, conservazione e trasformazione
6. E se a scuola il terreno non c’è...allora adottiamo un orto
per trasformare il gesto banale di procurarsi il cibo quotidiano
in un gesto di sostenibilità colturale e culturale
il progetto “adotta un orto” della Cascina Santa Brera
Grande (San Giuliano Milanese)
Community Supported Agriculture negli USA, Canada,
Australia, Nuova Zelanda
il concetto di raccolta diretta in Europa (cueillette à la
ferme, pick your own, filiera corta)
7. Adesso tocca a voi….
….realizzare un
progetto pedagogico-
didattico
sull’eco-sostenibilità
rivolto all’infanzia
10. LA SCUOLA DELL’EDUCAZIONE
Luogo di costruzione di VALORI e SAPERI, elabora cultura individuale e collettiva,
influenza il contesto sociale, politico, valoriale e da esso è influenzato
SOGGETTIVITÀ
DIFFERENZA
PARTECIPAZIONE
APPRENDIMENTO
GIOCO
DIVERTIMENTO
EMOZIONI
SENTIMENTI
12. INSEGNANTE In ascolto, non invadente, vicino, sintonico, lontano dall’equilibrio, ma
vicino all’intreccio tra oggetti, pensieri
Non esecutore di meri programmi e modellamento come passaggio tra
diversi stati, ma partecipi alla costruzione della conoscenza di ogni
bambino
Fare riflettere teoria e prassi, emozioni e conoscenze: pensare ed agire
in riferimento al divenire
13. INSEGNANTE Ampia formazione in più campi del sapere, formazione al cambiamento
Apprendere ad insegnare attraverso ascolto e ricerca nella collegialità e nel
lavoro di gruppo
Individuare cosa sia rilevante in una situazione ed ipotizzare cosa sia adatto:
comprensione e sensibilità alla conoscenza, partecipazione al processo come
persona
RICERCA CONTINUA per dare senso ai fenomeni che lo coinvolgono
(COMPRESENZA) ponendo condizioni di ricerca
Responsabilità nel progettare e costruire contesti che sostengano i processi
conoscitivi dei bambini e favoriscano relazioni, aspettative, contagi e presti
di competenze («io do agli altri e gli altri danno a me»)
RICERCA, OSSERVAZIONE, DOCUMENTAZIONE, RIFLESSIONE,
RICOGNIZIONE, COLLEGIALITÀ
14. PEDAGOGISTA Sostegno al lavoro di ricerca dell’insegnante, aiutandoli ad esplorare i
diversi ambiti di interesse dei bambini, a riflettere sui loro processi
cognitivi, metodologie, tematiche e problematiche emergenti.
Incontri di aggiornamento, riflessione, approfondimento, formazione,
discussione, comunicazione, dialogo e confronto
15. PEDAGOGISTA
ED
EDUCATORE
Propongono attività che si integrano con quelle della sezione e riguardano
l’educazione visiva, espressiva ed estetica
Potenziare i diversi linguaggi dei bambini alla costruzione del loro sapere
Esperienze artistiche, estetiche espressive capaci di creare collegamenti nella
realtà attraverso una relazione autentica ed empatica
Creazione di mappe che collegano i diversi fenomeni e tematiche tra di loro:
unione tra emozioni e logica
Garanzia della complessità dei processi di conoscenza attraverso la creazione di
diversi legami tra differenti linguaggi ed esperienze
Supporta l’immaginazione, il piacere e la fantasia con nessi saperi e scenari
16. Come si costruisce un progetto?
1.Fase di Qualificazione
2.Fase di Definizione
3.Fase di Realizzazione
4.Fase di Chiusura
17. Fase di Qualificazione:
È la fase iniziale in cui si definiscono gli obiettivi e se ne analizza
la fattibilità
• Presentazione del caso in équipe
• Fase di osservazione ( del contesto )
• Individuazione della situazione problema, per rispondere ad esso e
non al mero bisogno!
• Definizione degli obiettivi
• Verifica della fattibilità ( gli obiettivi che ho pensato possono
essere raggiunti effettivamente? )
18. Fase di definizione:
Prima di dare inizio alle attività, si procede ad identificare
le possibili azioni da realizzare per programmarle in
durata, sequenza, risultati attesi.
• Definizione dell’attività
• Programmazione
• Declinazione delle azioni e dei loro collegamenti
( a livello interdisciplinare )
19. Fase di Realizzazione:
È il momento in cui viene attuato quanto previsto
precedentemente, con opportune revisione dettate da un
lavoro di controllo continuo.
• Realizzazione dell’attività
• Verifica in itinere
• Rivelazione costante di indizi e segnali ( tutto procede
secondo le ipotesi? ) grazie al monitoraggio continuo
20. Fase di Chiusura:
È la fase in cui si ripensa a ciò che è stato fatto,
si verifica la coerenza tra gli obiettivi e i risultati.
• Verifica finale
• Chiusura del progetto
N. b. Relativamente all’impiego di risorse ( materiali ecc..)
quelle già presenti nel setting d’intervento, rappresentano
una costante interrogazione nel processo di costruzione del
progetto e nella sua declinazione
22. PROGETTODI EDUCAZIONE AMBIENTALE
Il progetto ha previsto l’occasione per i bambini
di conoscere e fare esperienza dell’acqua.
Il progetto si è ispirato a
Uniti per natura: kit didattico per
promuovere i diritti dell'infanzia
attraverso l'educazione ambientale
Manuale per docenti della scuola
dell’infanzia
Target
15 Bambini di età compresa tra i 4 e 5
anni della scuola dell’infanzia Maria
Immacolata di Valverde
23. OBIETTIVI
1. Essere consapevoli che l’acqua è
indispensabile per la vita delle
persone, degli animali e delle
piante, conoscendone i principali
usi.
2. Conoscere il ciclo dell’acqua e i
molteplici «Stati» di
presentazione
3. Acquisire corretti comportamenti
per il risparmio idrico e per
evitare lo spreco
24. TEMPI e MATERIALI
Tempo impiegato: 3 giorni di attività
didattica dalle ore 10:00 alle ore 11:30
Materiali utilizzati: schede didattiche,
colori, bicchieri d’acqua, bottiglie,
ghiaccio, polvere di gesso, libri con
letture stimolo
25. PERCORSODI APPRENDIMENTO
FASE n. 1 GLIUSI DELL’ACQUA
Facciamo leva sulla necessità di bere
che i bambini manifestano più volte
nelle ore di scuola e suscitiamo un
BRAINSTORMING,
ponendo in successione due domande
stimolo:
“A chi serve l’acqua?”,
“A che cosa serve l’acqua?”.
Da dove viene l’acqua?
L’acqua serve per
lavarci, per innaffiare
le piante, per
mangiare, per lavare i
vestiti
26. PERCORSODI APPRENDIMENTO
partendo da esperienze pratiche, come la
realizzazione di una struttura di gesso, (regalo
Pasquale) abbiamo spiegato la presentazioni
degli «stati» dell’acqua in natura
STATOLIQUIDO
29. PERCORSODI APPRENDIMENTO
FASE n. 2 Acquada dove?
Abbiamo avviato insieme ai bambini un
dialogo che ha avuto come tema da
«dove venisse l’acqua»…
le loro risposte: le più divertenti
30. PERCORSODI APPRENDIMENTO
Dopo l’input iniziale, avviato anche con
la lettura della storia di Gocciolina,
abbiamo spiegato il ciclo dell’acqua e le
sue proprietà
32. LE PROPRIETA’ DELL’ACQUA
COLORE
Dal bicchiere trasparente a quello
blu e infine a quello bianco… e poi,
viceversa..
LIMITE REVERSIBILITÀ
PIAGETIANA
36. LE PROPRIETA’ DELL’ACQUA
FASE n.3 NONSPRECAREL’ACQUA
Regole
VERSARE QUANTO BASTA
IN UN BICCHERE
dell’ACQUA SE SI SA CHE
NON LA SI BEVE TUTTA
CHIUDERE IL RUBINETTO
QUANDO CI
INSAPONIAMO SOTTO LA
DOCCIA O QUANDO CI
LAVIAMO I DENTI
BUTTARE L’ACQUA DELLE
VERDURE PER INAFFIARE
IL GIARDINO
37. Per realizzare un progetto pedagogico è necessario
sempre:
• Realizzare un piano teorico;
• Stabilire il Tema: «eco-sostenibilità»;
• A chi è rivolto: scuola dell’infanzia;
• Ipotesi ( perché realizzo questo progetto e come penso di
attivarmi per risolvere la situazione-problema );
• Tenere con degli obiettivi da raggiungere e dei sotto-
obiettivi che si sviluppano in itinere;
• L’équipe di lavoro ( multidisciplinare );
• Stabilire i tempi di svolgimento e conclusione del progetto;
• Materiali necessari e i costi;
• La valutazione in itinere e finale
BUON LAVORO…