Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il “Joyce” aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, “L’albero dei diritti”, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull’inclusione e sulle pari opportunità di bambini e adolescenti.
Ogni anno, in Italia, più di 120 donne vengono uccise da uomini che conoscevano e che spesso dicevano di amarle. Per definire queste morti oggi si parla di femminicidio; nel 2013 è stata approvata una legge nazionale che porta questo nome. Ma quanto il quadro normativo italiano è efficace nel contrastare il fenomeno? Come ha risposto il nostro legislatore ai numerosi obblighi imposti a livello internazionale?
La violenza di genere non ha passaporto, non ha residenza, né fede religiosa: la violenza contro le donne è una manifestazione delle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne e produce danni e sofferenze fisiche, sessuali e/o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione e la privazione arbitraria di qualunque forma di libertà, fino ad arrivare al furto irreparabile della vita stessa.
Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il “Joyce” aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, “L’albero dei diritti”, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull’inclusione e sulle pari opportunità di bambini e adolescenti.
Ogni anno, in Italia, più di 120 donne vengono uccise da uomini che conoscevano e che spesso dicevano di amarle. Per definire queste morti oggi si parla di femminicidio; nel 2013 è stata approvata una legge nazionale che porta questo nome. Ma quanto il quadro normativo italiano è efficace nel contrastare il fenomeno? Come ha risposto il nostro legislatore ai numerosi obblighi imposti a livello internazionale?
La violenza di genere non ha passaporto, non ha residenza, né fede religiosa: la violenza contro le donne è una manifestazione delle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne e produce danni e sofferenze fisiche, sessuali e/o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione e la privazione arbitraria di qualunque forma di libertà, fino ad arrivare al furto irreparabile della vita stessa.
14 Lavori di presentazione realizzati nel laboratorio di informatica avanzata condotto dal prof. Alessandro Gemo nell' a.s. 2008-09 con sis. op. e software Open Source nella S.M.S. “G. Carducci”
L’architettura Romanica si diffuse tra l’XI e il XII secolo in Italia, Francia, Spagna e in molte aree dell’Europa Occidentale. La sua grande diffusione avviene grazie ai pellegrinaggi verso luoghi che conservavano reliquie di Santi. Le principali vie di pellegrinaggio erano quelle che portavano al Santo Sepolcro di Gerusalemme
Quelle per Roma alle tombe di S. Pietro e S. Paolo e quelle per Santiago de Compostela , nella Spagna nord-occidentale. ( Nel 1994 la via Francigena è stata dichiarata dal Consiglio d’Europa “Itinerario culturale europeo “, nel tratto italiano attraversa 140 comuni ) Gli edifici ecclesiastici oltre alla naturale destinazione religiosa assumono anche quella di luogo laico di riunione, diventando centri propulsori della vita economica delle città. Tutto questo rende più che mai necessario la costruzione di chiese nuove sempre più capienti. L’architettura Romanica si manifesta con diverse espressioni in Europa e in Italia.
Questo è un lavoro in PPT in cui troverete informazioni sull' Africa in generale.
-Territorio
-Etnie
-Clima
-Popolazione
-Economia
Ecc... 20 slide compresa bibliografia.
Buono studio!
Ho fatto un video su esso e se volete guardarlo cercate SamuChannel su YouTube e lo troverete, se volete iscrivetevi.
Presentazione di approfondimento sulla diffusione di alcol e fumo tra i giovani e sulla pericolosità di queste sostanze
realizzata da Claudia Taloni, Mariangela Cianfriglia e Matteo Lauri della classe IIIA Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II Affile (Rm)
14 Lavori di presentazione realizzati nel laboratorio di informatica avanzata condotto dal prof. Alessandro Gemo nell' a.s. 2008-09 con sis. op. e software Open Source nella S.M.S. “G. Carducci”
L’architettura Romanica si diffuse tra l’XI e il XII secolo in Italia, Francia, Spagna e in molte aree dell’Europa Occidentale. La sua grande diffusione avviene grazie ai pellegrinaggi verso luoghi che conservavano reliquie di Santi. Le principali vie di pellegrinaggio erano quelle che portavano al Santo Sepolcro di Gerusalemme
Quelle per Roma alle tombe di S. Pietro e S. Paolo e quelle per Santiago de Compostela , nella Spagna nord-occidentale. ( Nel 1994 la via Francigena è stata dichiarata dal Consiglio d’Europa “Itinerario culturale europeo “, nel tratto italiano attraversa 140 comuni ) Gli edifici ecclesiastici oltre alla naturale destinazione religiosa assumono anche quella di luogo laico di riunione, diventando centri propulsori della vita economica delle città. Tutto questo rende più che mai necessario la costruzione di chiese nuove sempre più capienti. L’architettura Romanica si manifesta con diverse espressioni in Europa e in Italia.
Questo è un lavoro in PPT in cui troverete informazioni sull' Africa in generale.
-Territorio
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-Clima
-Popolazione
-Economia
Ecc... 20 slide compresa bibliografia.
Buono studio!
Ho fatto un video su esso e se volete guardarlo cercate SamuChannel su YouTube e lo troverete, se volete iscrivetevi.
Presentazione di approfondimento sulla diffusione di alcol e fumo tra i giovani e sulla pericolosità di queste sostanze
realizzata da Claudia Taloni, Mariangela Cianfriglia e Matteo Lauri della classe IIIA Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II Affile (Rm)
Oggi, 18 novembre 2014, alla Camera dei Deputati, Nando Pagnoncelli presenta i risultati di una ricerca sugli stereotipi di genere. L'incontro apre la settimana dedicata alle azioni contro la violenza di genere ed è promosso da WeWorld Intervita Onlus.I bambini e le donne sono i protagonisti dei progetti e delle campagne di WeWorld Intervita in cinque aree di intervento strategico: istruzione, salute, parità di genere e diritti delle donne, protezione e partecipazione
Un'analisi psicologica della violenza. Vi si attua una distinzione fra aggressività, rabbia e violenza. Si analizzano i rapporti fra la fisiologica aggressività, collegata al sistema agonistico-rituale, alla violenza disfunzionale ed i rapporti fra questa, la patologia psichica, la tossicodipendenza e la cultura.
La percezione della violenza di genere in Italia: una tipologia di approccio ...Nando Pagnoncelli
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre, WeWorld propone anche nel 2015, per il terzo anno consecutivo, l’indagine Rosa Shocking sugli strumenti utili alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne.
La pubblicazione contiene i risultati dell’indagine Ipsos che per il secondo anno collabora con WeWorld per entrare a fondo di questa tematica. I risultati fotografano un’Italia ancora parzialmente ancorata a luoghi
comuni ma con delle interessanti sfumature in chiave generazionale.
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#Quellavoltache - genesi di una campagnaGiulia Blasi
Note sulla campagna #quellavoltache, la sua ideazione e il suo sviluppo, e il libro che ne è scaturito.
"#quellavoltache - Storie di molestie, pubblicato da Manifesto Libri, esce l'8 marzo 2018 in tutte le librerie e sarà disponibile anche in formato e-book su www.manifestolibri.it.
I proventi della vendita saranno destinati alla Casa Internazionale delle Donne di Roma.
Convegno Donna oltre il silenzio - Riflessione multidisciplinare sul fenomeno della violenza sulle donne
Roma, Mercoledì 11 aprile 2018 Auditorium di Cassa Forense "Riccardo Scocozza" via Ennio Quirino Visconti n. 6
Seminario “La violenza contro le donne. Dai dati statistici ai nuovi strumenti di contrasto e prevenzione” 6 marzo 2019
Università IUSVE
Via dei Salesiani, 15 Venezia Mestre
La giornata mondiale contro la violenza sulle donne è stata indetta nel 1999 dall’ONU ed ogni anno torna per ricordarci che le donne sono sempre più vittime di maltrattamenti, abusi e violenze.
Ma mai come quest’anno la giornata mondiale contro la violenza sulle donne è cruciale per dire basta a questo fenomeno di cui sentiamo sempre più parlare: non passa giorno in cui non leggiamo sui giornali la parola ‘femminicidio’, il tremendo epilogo di storie che nella maggior parte dei casi nascono proprio da atti di violenza. Solo in Italia, 1 donna su 3 ne è vittima; Si registrano 74.000 stupri all’anno, tra tentati e consumati: questo comporta una media di 200 al giorno; 7 casi di violenza su 10 avvengono fra le mura domestiche per opera del partner o dell’ex partner. Solo l’1% di questi alla fine viene condannato. Si tratta di fenomeni in crescita, che spesso nascono tra le mura di casa e vedono come protagonisti perdono e negazione. “Non lo farà più”, “era molto nervoso”, “è stata colpa mia, lui non voleva farlo”, sono frasi che le donne dicono per ovviare al problema, per non vedere, per convincersi che non si sono sbagliate su quella persona; ma vanno al di là dell’ingenuità e sono spesso dette per cercare di salvare la famiglia, non far sì che i figli si allontanino dal padre perché, dopotutto, è pur sempre il padre. Ma non è così: un uomo che ci ama, e che ama la sua famiglia, non ci mette le mani addosso: ed anche il più piccolo atto di violenza, se riconosciuto, è cruciale al fine di evitare una tragedia.
Presentazione di approfondimento sul rapporto dei giovani con la violenza, e sul fenomeno del bullismo realizzata da Michela Pantini, Riccardo Mancini, Valerio Rossi della classe IIIA Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II Affile (Rm)
Centri antiviolenza e percorsi di uscita dalla violenzaOdgToscana
Slides di Giovanna Zitiello per il corso “Comunicare la violenza di genere. Fonti, linguaggi e dati per un racconto giornalistico corretto” che si è tenuto a Pisa il 24 ottobre 2017, organizzato da Casa della donna e Ordine dei Giornalisti della Toscana
2. É una violenza di genere,ritenuta una violazione dei diritti umani. Solo da pochi anni la violenza sulle donne è diventato tema e dibattito pubblico e, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ,almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita.
4. A partire dagli anni settanta il movimento delle donne e il femminismo in occidente hanno iniziato a mobilitarsi contro la violenza di genere sia per quanto riguarda lo stupro che per quanto riguarda il maltrattamento e la violenza domestica. Le donne hanno messo in discussione la famiglia patriarcale e il ruolo dell'uomo nella sua funzione di "marito/padre-padrone", non volendo più accettare alcuna forma di violenza esercitata su di loro fuori o dentro la famiglia.
5. La violenza alle donne, in qualunque forma si presenti, ma in particolare quando si tratta di violenza intrafamiliare, è uno dei fenomeni sociali più nascosti, è considerato come punta dell'iceberg dell'esercizio di potere e controllo dell'uomo sulla donna e si mostra in diverse forme come violenza fisica, psicologica e sessuale, fuori e dentro la famiglia.
6. Già negli anni settanta le donne hanno creato i primi Centri antiviolenza e le Case delle donne per ospitare donne che hanno subito violenza e che potevano trovare ospitalità nelle case rifugio gestite dalle associazioni di donne. Ad oggi sono varie le organizzazioni che lavorano sui vari tipi di violenza di genere. I Centri antiviolenza in Italia si sono riuniti nella Rete nazionale dei Centri antiviolenza e delle Case delle donne. Nel 2008 è nata una federazione nazionale che riunisce 54 Centri antiviolenza in tutta Italia dal nome "D.i.Re: Donne in Rete contro la violenza alle donne".
7. L’ultima “novità”: lo “Stalking” Il fenomeno dello “stalking” è in realtà strettamente connesso al tema della violenza psicologica. Si tratta di comportamenti persecutori ai danni delle donne (e sono due milioni e 77mila quelle che in Italia hanno subito tali forme di violenza) da parte dei partner al momento della separazione o in seguito ad essa.
8. Ora vediamo in pratica cosa sono costrette a subire queste donne: il 68,5% dei partner cerca insistentemente di parlare con contro la loro volontà; il 61,8% chiede ripetutamente appuntamenti per incontrarle; il 57% le aspetta fuori casa, o a scuola, o al lavoro; il 55,4% invia loro messaggi, telefonate, e-mail, lettere o regali indesiderati; il 40,8% le segue o le spia; l’11%, infine, adotta altre strategie.
9. Conclusioni.. Inutili ulteriori considerazioni a questo dramma nazionale. Donne e uomini, madri e padri, amici e parenti omertosi (oltre, evidentemente, ai mass media, a chi governa, e alle autorità che dovrebbero garantire la sicurezza di ogni cittadino) possono solo rendersi conto in fretta di quanto fino ad oggi è accaduto. E da qui ripartire.