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Qualità e quantitàQualità e quantità
in Medicina Generalein Medicina Generale
due sguardi complementaridue sguardi complementari
CSeRMEG
Seminario di Primavera 2009
Costermano del Garda, 18/4/2009
Massimo TombesiMassimo Tombesi
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
2
Qualità e quantitàQualità e quantità
il contesto del seminarioil contesto del seminario
• Un’esplorazione delle qualità della MG:
– le caratteristiche che sono correlate al suo ruolo e alle specificità,
in particolare quelle che la distinguono dalle altre specialità
mediche;
– il “modo”, lo stile in cui il MMG lavora (soggetto a variabilità)
– Le qualità (positive o negative) descrivibili, potenzialmente
valutabili, ma spesso non misurabili …
• Non solo qualità della MG, ma anche dei fenomeni
complessi con cui la MG si rapporta
• Gli aspetti quantitativi sono invece misurabili, in termini di
prestazioni o esiti (anche intermedi), e sulla base di
appositi indicatori
– Qualità e quantità sono aspetti complementari della pratica
medica
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
3
Ci siamo più volte occupati di qualitàCi siamo più volte occupati di qualità
• La qualità in medicina generale
(F. Valcanover)
• Protocolli, linee guida e pratica
quotidiana (M. Tombesi)
• Salotto sull’organizzazione del
lavoro in medicina generale
(V. Caimi)
•Qualità
•Conoscenze, EBM
•Organizzazione
Un “triangolo” già ben
identificato da tempo
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
4
Sul piano della conoscenzaSul piano della conoscenza
• Il “tormentato” rapporto tra
MG ed EBM esprime la
complementarietà dei due
sguardi:
– quantitativo/qualitativo;
– processi/esiti
– misurabile/non misurabile;
– scientifico/professionale
• La Medicina delle prove di efficacia.
Il Pensiero Scientifico, 1997
• Etica, conoscenza e sanità.
Il Pensiero Scientifico, 2005
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
5
Più di recente …Più di recente …
• Seminario di
primavera 2004, Lodi
• XVII Congresso,
Costermano, 2004
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
6
In quale occasioneIn quale occasione
• Il “New Contract” dei GPs inglesi, con il suo
corredo di indicatori di qualità
– In gran parte indicatori di performance centrati sulle
patologie (per lo più croniche): che cosa ottengo
– Alcuni (es. la durata delle visite, i survey) centrati
sulla “esperienza del paziente”: come lo faccio
• Il New Contract suscitò un grande interesse
nella MG italiana, che ancora perdura
– La SIMG vi ha dedicato il suo 25° congresso, ed ha
elaborato set di indicatori centrati su patologie e fattori
di rischio
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
7
L’interesse della MGL’interesse della MG
• Forse per il bisogno
di ritrovare ruolo e
identità della MG
italiana …
• ma col rischio di
“caricare di significati
eccessivi e impropri
l’uso degli indicatori”
Tombesi, 2004
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
8
Indicatori di performance clinicaIndicatori di performance clinica
• In ambito clinico, è facile dare indicatori di
“qualità” misurabili
– per lo più di processo e performance del medico
– centrati sulla (singola) patologia
– quasi sempre incompatibili con le multimorbidità
– di incerta correlazione con gli esiti clinici (arbitrarietà)
– indifferenti rispetto al setting (MMG o specialista)
• la qualità desiderata è l’obbedienza a linee guida
– (se qualità = EBM, perché allora scomodare la qualità?)
• Tuttavia, indicatori di questo genere hanno senso
- sia pure entro certi limiti - anche nella MG
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
9
Tombesi, 2004
Quando usare in MG indicatoriQuando usare in MG indicatori
centrati sulle patologie?centrati sulle patologie?
• Possono essere utili e
concorrere a definire un tipo
di qualità delle cure in MG
• Ma la loro maggiore utilità
sta nello svelare criticità, più
che nel valutare la pratica!
– I pazienti “fuori standard”
– Quelli a cui non si applicano
– Quelli in cui non si può, non
si deve, o non si riesce a
raggiungere gli obiettivi
– Quelli per cui non esistono
indicatori di nessun tipo
A patto che non divengano
A patto che non divengano
obiettivi autonomi!
obiettivi autonomi!
A patto che non divengano
A patto che non divengano
obiettivi autonomi!
obiettivi autonomi!
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
10
Take the case of a single patient with hypertension.
However, she also has bronchiectasis after many years of
smoking and has just had cancer of the oesophagus
diagnosed. She has a child with severe learning difficulties
and she is fearful, not only for herself but also about what
will happen to her child. She is married and the relationship
is difficult. Her sister is already very ill. It is a story with
multiple components, each of which interacts with the
others unpredictably. To what extent does the achievement
of a blood pressure of less than 150/90 mm Hg assess the
quality of this patient’s care?
There will surely come a point
when we need to restrain our contemporary
obsession with measurement.
I Heath. BMJ 2009;338:b1242
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
11
Controlli di qualità nella professioneControlli di qualità nella professione
• Una valutazione esterna della qualità richiederebbe:
1. definizione del prodotto (ma in MG è incerto perché dipende dai
bisogni, dalla domanda e va personalizzato)
2. definizione delle procedure di fornitura del servizio (ugualmente
incerte per gli stessi motivi)
3. La qualità non può essere assicurata dal controllo burocratico
(perché richiederebbe che fosse definita la procedura di
erogazione del servizio), né dalla competizione nel mercato
(perché richiederebbe che fosse definito il prodotto)
• La garanzia di qualità in MG può essere solo interna
alla professione, che deve rendere espliciti gli attributi
della pratica clinica che fanno parte dello spirito e della
tradizione della MG e vengono trasmessi all’interno della
comunità professionale I Heath. BMJ 2009;338:b1242
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
12
Identità, ruolo, cambiamenti …Identità, ruolo, cambiamenti …
• Nei rapporti con le istituzioni, i cambiamenti
auspicati, temuti, proposti, in corso …
vedono oggi molto più la MG come oggetto che
non come soggetto attivo - dalla base - del
proprio miglioramento
– Si rischia di essere definiti anziché autodefinirsi, e di
vedere definiti sia il prodotto, sia le procedure
• La MG dovrebbe essere capace di identificare e
dichiarare la qualità che può e vuole esprimere
(ed eventualmente i propri indicatori correlati)
– Ricerca, valori professionali, qualità degli esiti
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
13
La Definizione di Wonca del 2002La Definizione di Wonca del 2002
come fonte di indicazioni sulla qualitàcome fonte di indicazioni sulla qualità
• Specificità della MG e suo
valore aggiunto rispetto ad
indicatori puramente bio-
medici
• Ma va riconosciuto che:
–ci vuole “qualità” anche
per raggiungere standard
elevati rispetto ad indicatori
puramente clinici
–il “come”, che attiene agli
aspetti qualitativi della
pratica, va esplorato e
giustificato in termini di
motivazioni e obiettivi
Caimi, 2004
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
14
La formazioneLa formazione
come fonte di indicazioni sulla qualitàcome fonte di indicazioni sulla qualità
• Nella formazione, le
qualità della MG – nel
senso di caratteristiche,
competenze e abilità –
divengono obiettivi
formativi valutabili
• I programmi formativi
riguardano quindi qualità
desiderate del MMG e
della MG e meritano di
essere perciò esplorati
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
15
Sul piano dell’organizzazioneSul piano dell’organizzazione
• L’organizzazione
– La MG come professione a
centralità organizzativa
– Le nuove forme di
aggregazione della MG
– Le équipes multiprofessionali
– Il sistema informativo
interno e le agende
– La “clinica di popolazione”
col consenso del paziente
• La qualità organizzativa
della MG può influire su
esiti misurabili
Bernabè, 2008
Valcanover,Parisi,2004
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
16
Sul piano della soggettivitàSul piano della soggettività
• “Le dimensioni macro-
biologiche dell’individuo
e delle sue relazioni col
mondo esterno dovrebbero
poter trovare adeguati
metodi di osservazione e
appropriati strumenti di
misurazione” (1999)
• Il paziente: non solo un
soggetto biologico o
psicologico, ma anche
un soggetto di diritto
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
17
Qualità per chi? I diversi punti di vistaQualità per chi? I diversi punti di vista
• La qualità delle cure
del MMG valutata con
le migliori misure di
performance clinica,
non sembra correlata
alla qualità valutata
dal paziente
• Questo non ci autorizza a stabilire un primato del
“non misurabile” sul “misurabile”: entrambi contano …
• ma i determinanti della qualità dal punto di vista
del paziente non possono essere ignorati
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
18
Orientamento al pazienteOrientamento al paziente
• Byrne e Long nello studiare lo
stile relazionale dei MMG,
hanno individuato 7 stili
diagnostici e 4 prescrittivi,
usando il criterio del “potere”.
• Il compito del medico è capire e
gestire la malattia e il paziente,
più facile con una medicina
“patient oriented”.
• W. Roesser individua la “Patient
Oriented Evidence” (POEMs) e
ne fa un uso contrattuale tra
MMG e paziente (PPPP)
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
19
Adattamento e presa in caricoAdattamento e presa in carico
• La salute come capacità
dinamica di adattamento
• e la presa in carico da
parte del MMG
“… non è per definizione misurabile,
ma una domanda mossa da scarsa
consapevolezza, da dipendenza dai
medici e sentimenti di incertezza, ansia
o preoccupazione per la propria salute,
è troppo poco razionale e sarebbe
ingovernabile senza una figura di
riferimento come quella del MMG.”
BMJ 1999;319:738–43
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
20
Soggettività e negoziazione:Soggettività e negoziazione:
la qualità “goal-oriented”la qualità “goal-oriented”
• Riconoscimento e
distinzione dei ruoli
• Giusta distanza medico-
paziente
• Conflitto e negoziazione
• La capacità di ascolto
• Il paziente come esperto
• Il paziente si autodefinisce
• Riconoscimento di verità
diverse su piani diversi
• La condivisione di obiettivi
Tombesi, 2000
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
21
Qualità “goal-oriented”, ma con obiettiviQualità “goal-oriented”, ma con obiettivi
a loro volta “orientabili”a loro volta “orientabili”
• le specificità della MG non si trovano molto nei
processi clinici orientati alle patologie
– benché necessari, spesso sub-ottimali, trascurati e
disorganizzati, specie sulle cronicità
• ma nella capacità dei MMG di costruire, in un
ambito negoziale con i pazienti, un interesse
personale dei pazienti a quei processi ed obiettivi
– questo influisce sicuramente su esiti misurabili
• La stessa cosa che cerchiamo di fare quando
parliamo di ricerca in termini di progetto condiviso
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
22
Qualità ‘soggettive’ (del SSN e dei MMG)Qualità ‘soggettive’ (del SSN e dei MMG)
Come si può
assicurare
qualità di
processi (ed
esiti) in un
contesto
senza una
adeguata
qualità di
struttura?
Caimi, 2004
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
23
Come praticare la qualità?Come praticare la qualità?
E. Parma
• Ciascun MMG ha un suo stile individuale di lavoro
– L’interesse in un ambito clinico si associa (è un indicatore) ad una
migliore qualità delle performance
– Lo stile non si può insegnare, va coltivato e sviluppato nella pratica
(e prima ancora nella formazione tutoriale?)
• Ciascun team di MG ha un suo stile “globale” di lavoro
– Feifer ha individuato tre stili esaminando gruppi di “top performers”:
il “tecnofilo”, quello del “team motivato”, e quello “imprenditoriale”
– C. Feifer et al. Different Paths to High-Quality Care: Three Archetypes of Top-Performing
Practice Sites. Ann Fam Med 2007;5:233-241.
• Diversi stili professionali
possono essere idonei a
perseguire la qualità nella
pratica della MG
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
24
““Qualità totale”, “ricerca & sviluppo” …Qualità totale”, “ricerca & sviluppo” …
• Ma è soprattutto la MG nel suo complesso che
come comunità scientifica e professionale può
produrre indicazioni valide per la pratica
• Superando i limiti degli indicatori fondati su linee
guida e ricongiungendo qualità e quantità grazie a:
– orientamento al paziente
– negoziazione
– presa in carico
• Con la ricerca, perché la qualità e le specificità
della MG non rimangano, oltre che non misurabili,
anche ineffabili, e non siano confinate nel limbo
della sola relazione individuale medico-paziente
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
25
Qualità e quantità …Qualità e quantità …
M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009
26
“Scusate, non vorrei disturbare, ma
la signora satura il 91% e ha una
frequenza di 192… forse è meglio
che la portiamo via subito …”
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  • 2. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 2 Qualità e quantitàQualità e quantità il contesto del seminarioil contesto del seminario • Un’esplorazione delle qualità della MG: – le caratteristiche che sono correlate al suo ruolo e alle specificità, in particolare quelle che la distinguono dalle altre specialità mediche; – il “modo”, lo stile in cui il MMG lavora (soggetto a variabilità) – Le qualità (positive o negative) descrivibili, potenzialmente valutabili, ma spesso non misurabili … • Non solo qualità della MG, ma anche dei fenomeni complessi con cui la MG si rapporta • Gli aspetti quantitativi sono invece misurabili, in termini di prestazioni o esiti (anche intermedi), e sulla base di appositi indicatori – Qualità e quantità sono aspetti complementari della pratica medica
  • 3. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 3 Ci siamo più volte occupati di qualitàCi siamo più volte occupati di qualità • La qualità in medicina generale (F. Valcanover) • Protocolli, linee guida e pratica quotidiana (M. Tombesi) • Salotto sull’organizzazione del lavoro in medicina generale (V. Caimi) •Qualità •Conoscenze, EBM •Organizzazione Un “triangolo” già ben identificato da tempo
  • 4. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 4 Sul piano della conoscenzaSul piano della conoscenza • Il “tormentato” rapporto tra MG ed EBM esprime la complementarietà dei due sguardi: – quantitativo/qualitativo; – processi/esiti – misurabile/non misurabile; – scientifico/professionale • La Medicina delle prove di efficacia. Il Pensiero Scientifico, 1997 • Etica, conoscenza e sanità. Il Pensiero Scientifico, 2005
  • 5. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 5 Più di recente …Più di recente … • Seminario di primavera 2004, Lodi • XVII Congresso, Costermano, 2004
  • 6. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 6 In quale occasioneIn quale occasione • Il “New Contract” dei GPs inglesi, con il suo corredo di indicatori di qualità – In gran parte indicatori di performance centrati sulle patologie (per lo più croniche): che cosa ottengo – Alcuni (es. la durata delle visite, i survey) centrati sulla “esperienza del paziente”: come lo faccio • Il New Contract suscitò un grande interesse nella MG italiana, che ancora perdura – La SIMG vi ha dedicato il suo 25° congresso, ed ha elaborato set di indicatori centrati su patologie e fattori di rischio
  • 7. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 7 L’interesse della MGL’interesse della MG • Forse per il bisogno di ritrovare ruolo e identità della MG italiana … • ma col rischio di “caricare di significati eccessivi e impropri l’uso degli indicatori” Tombesi, 2004
  • 8. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 8 Indicatori di performance clinicaIndicatori di performance clinica • In ambito clinico, è facile dare indicatori di “qualità” misurabili – per lo più di processo e performance del medico – centrati sulla (singola) patologia – quasi sempre incompatibili con le multimorbidità – di incerta correlazione con gli esiti clinici (arbitrarietà) – indifferenti rispetto al setting (MMG o specialista) • la qualità desiderata è l’obbedienza a linee guida – (se qualità = EBM, perché allora scomodare la qualità?) • Tuttavia, indicatori di questo genere hanno senso - sia pure entro certi limiti - anche nella MG
  • 9. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 9 Tombesi, 2004 Quando usare in MG indicatoriQuando usare in MG indicatori centrati sulle patologie?centrati sulle patologie? • Possono essere utili e concorrere a definire un tipo di qualità delle cure in MG • Ma la loro maggiore utilità sta nello svelare criticità, più che nel valutare la pratica! – I pazienti “fuori standard” – Quelli a cui non si applicano – Quelli in cui non si può, non si deve, o non si riesce a raggiungere gli obiettivi – Quelli per cui non esistono indicatori di nessun tipo A patto che non divengano A patto che non divengano obiettivi autonomi! obiettivi autonomi! A patto che non divengano A patto che non divengano obiettivi autonomi! obiettivi autonomi!
  • 10. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 10 Take the case of a single patient with hypertension. However, she also has bronchiectasis after many years of smoking and has just had cancer of the oesophagus diagnosed. She has a child with severe learning difficulties and she is fearful, not only for herself but also about what will happen to her child. She is married and the relationship is difficult. Her sister is already very ill. It is a story with multiple components, each of which interacts with the others unpredictably. To what extent does the achievement of a blood pressure of less than 150/90 mm Hg assess the quality of this patient’s care? There will surely come a point when we need to restrain our contemporary obsession with measurement. I Heath. BMJ 2009;338:b1242
  • 11. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 11 Controlli di qualità nella professioneControlli di qualità nella professione • Una valutazione esterna della qualità richiederebbe: 1. definizione del prodotto (ma in MG è incerto perché dipende dai bisogni, dalla domanda e va personalizzato) 2. definizione delle procedure di fornitura del servizio (ugualmente incerte per gli stessi motivi) 3. La qualità non può essere assicurata dal controllo burocratico (perché richiederebbe che fosse definita la procedura di erogazione del servizio), né dalla competizione nel mercato (perché richiederebbe che fosse definito il prodotto) • La garanzia di qualità in MG può essere solo interna alla professione, che deve rendere espliciti gli attributi della pratica clinica che fanno parte dello spirito e della tradizione della MG e vengono trasmessi all’interno della comunità professionale I Heath. BMJ 2009;338:b1242
  • 12. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 12 Identità, ruolo, cambiamenti …Identità, ruolo, cambiamenti … • Nei rapporti con le istituzioni, i cambiamenti auspicati, temuti, proposti, in corso … vedono oggi molto più la MG come oggetto che non come soggetto attivo - dalla base - del proprio miglioramento – Si rischia di essere definiti anziché autodefinirsi, e di vedere definiti sia il prodotto, sia le procedure • La MG dovrebbe essere capace di identificare e dichiarare la qualità che può e vuole esprimere (ed eventualmente i propri indicatori correlati) – Ricerca, valori professionali, qualità degli esiti
  • 13. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 13 La Definizione di Wonca del 2002La Definizione di Wonca del 2002 come fonte di indicazioni sulla qualitàcome fonte di indicazioni sulla qualità • Specificità della MG e suo valore aggiunto rispetto ad indicatori puramente bio- medici • Ma va riconosciuto che: –ci vuole “qualità” anche per raggiungere standard elevati rispetto ad indicatori puramente clinici –il “come”, che attiene agli aspetti qualitativi della pratica, va esplorato e giustificato in termini di motivazioni e obiettivi Caimi, 2004
  • 14. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 14 La formazioneLa formazione come fonte di indicazioni sulla qualitàcome fonte di indicazioni sulla qualità • Nella formazione, le qualità della MG – nel senso di caratteristiche, competenze e abilità – divengono obiettivi formativi valutabili • I programmi formativi riguardano quindi qualità desiderate del MMG e della MG e meritano di essere perciò esplorati
  • 15. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 15 Sul piano dell’organizzazioneSul piano dell’organizzazione • L’organizzazione – La MG come professione a centralità organizzativa – Le nuove forme di aggregazione della MG – Le équipes multiprofessionali – Il sistema informativo interno e le agende – La “clinica di popolazione” col consenso del paziente • La qualità organizzativa della MG può influire su esiti misurabili Bernabè, 2008 Valcanover,Parisi,2004
  • 16. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 16 Sul piano della soggettivitàSul piano della soggettività • “Le dimensioni macro- biologiche dell’individuo e delle sue relazioni col mondo esterno dovrebbero poter trovare adeguati metodi di osservazione e appropriati strumenti di misurazione” (1999) • Il paziente: non solo un soggetto biologico o psicologico, ma anche un soggetto di diritto
  • 17. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 17 Qualità per chi? I diversi punti di vistaQualità per chi? I diversi punti di vista • La qualità delle cure del MMG valutata con le migliori misure di performance clinica, non sembra correlata alla qualità valutata dal paziente • Questo non ci autorizza a stabilire un primato del “non misurabile” sul “misurabile”: entrambi contano … • ma i determinanti della qualità dal punto di vista del paziente non possono essere ignorati
  • 18. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 18 Orientamento al pazienteOrientamento al paziente • Byrne e Long nello studiare lo stile relazionale dei MMG, hanno individuato 7 stili diagnostici e 4 prescrittivi, usando il criterio del “potere”. • Il compito del medico è capire e gestire la malattia e il paziente, più facile con una medicina “patient oriented”. • W. Roesser individua la “Patient Oriented Evidence” (POEMs) e ne fa un uso contrattuale tra MMG e paziente (PPPP)
  • 19. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 19 Adattamento e presa in caricoAdattamento e presa in carico • La salute come capacità dinamica di adattamento • e la presa in carico da parte del MMG “… non è per definizione misurabile, ma una domanda mossa da scarsa consapevolezza, da dipendenza dai medici e sentimenti di incertezza, ansia o preoccupazione per la propria salute, è troppo poco razionale e sarebbe ingovernabile senza una figura di riferimento come quella del MMG.” BMJ 1999;319:738–43
  • 20. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 20 Soggettività e negoziazione:Soggettività e negoziazione: la qualità “goal-oriented”la qualità “goal-oriented” • Riconoscimento e distinzione dei ruoli • Giusta distanza medico- paziente • Conflitto e negoziazione • La capacità di ascolto • Il paziente come esperto • Il paziente si autodefinisce • Riconoscimento di verità diverse su piani diversi • La condivisione di obiettivi Tombesi, 2000
  • 21. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 21 Qualità “goal-oriented”, ma con obiettiviQualità “goal-oriented”, ma con obiettivi a loro volta “orientabili”a loro volta “orientabili” • le specificità della MG non si trovano molto nei processi clinici orientati alle patologie – benché necessari, spesso sub-ottimali, trascurati e disorganizzati, specie sulle cronicità • ma nella capacità dei MMG di costruire, in un ambito negoziale con i pazienti, un interesse personale dei pazienti a quei processi ed obiettivi – questo influisce sicuramente su esiti misurabili • La stessa cosa che cerchiamo di fare quando parliamo di ricerca in termini di progetto condiviso
  • 22. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 22 Qualità ‘soggettive’ (del SSN e dei MMG)Qualità ‘soggettive’ (del SSN e dei MMG) Come si può assicurare qualità di processi (ed esiti) in un contesto senza una adeguata qualità di struttura? Caimi, 2004
  • 23. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 23 Come praticare la qualità?Come praticare la qualità? E. Parma • Ciascun MMG ha un suo stile individuale di lavoro – L’interesse in un ambito clinico si associa (è un indicatore) ad una migliore qualità delle performance – Lo stile non si può insegnare, va coltivato e sviluppato nella pratica (e prima ancora nella formazione tutoriale?) • Ciascun team di MG ha un suo stile “globale” di lavoro – Feifer ha individuato tre stili esaminando gruppi di “top performers”: il “tecnofilo”, quello del “team motivato”, e quello “imprenditoriale” – C. Feifer et al. Different Paths to High-Quality Care: Three Archetypes of Top-Performing Practice Sites. Ann Fam Med 2007;5:233-241. • Diversi stili professionali possono essere idonei a perseguire la qualità nella pratica della MG
  • 24. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 24 ““Qualità totale”, “ricerca & sviluppo” …Qualità totale”, “ricerca & sviluppo” … • Ma è soprattutto la MG nel suo complesso che come comunità scientifica e professionale può produrre indicazioni valide per la pratica • Superando i limiti degli indicatori fondati su linee guida e ricongiungendo qualità e quantità grazie a: – orientamento al paziente – negoziazione – presa in carico • Con la ricerca, perché la qualità e le specificità della MG non rimangano, oltre che non misurabili, anche ineffabili, e non siano confinate nel limbo della sola relazione individuale medico-paziente
  • 25. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 25 Qualità e quantità …Qualità e quantità …
  • 26. M. Tombesi - Seminario di primavera CSeRMEG 18/4/2009 26 “Scusate, non vorrei disturbare, ma la signora satura il 91% e ha una frequenza di 192… forse è meglio che la portiamo via subito …”