Efficacia del Product Placement attraverso l'analisi di market research Rosanna Perrone
All'interno del discorso sul processo di realizzazione del product placement, abbiamo strutturato una piccola indagine per il controllo di alcuni stimoli di PP inseriti nel film "Benvenuto Presidente!", attraverso la somministrazione di un questionario su un campione casuale di spettatori in uscita dalle sale cinematografiche di Napoli.
Efficacia del Product Placement attraverso l'analisi di market research Rosanna Perrone
All'interno del discorso sul processo di realizzazione del product placement, abbiamo strutturato una piccola indagine per il controllo di alcuni stimoli di PP inseriti nel film "Benvenuto Presidente!", attraverso la somministrazione di un questionario su un campione casuale di spettatori in uscita dalle sale cinematografiche di Napoli.
Dal native adv all'influencer marketingBuzzoole LTD
Il Native Advertising è una delle opzioni che sono offerte ai brand intenzionati ad intraprendere azioni di ADV online. E' un formato pubblicitario creato specificatamente per un determinato media, che va a "confondersi" con i posizionamenti editoriali. Il panorama dell'Advertising, come quello del digital marketing in generale, è in continua evoluzione ed i brand per raggiungere il successo hanno bisogno di tenersi aggiornati e di conoscere le nuove dinamiche. Cosa ha a che fare l'influencer marketing con il Native Advertising? Questi due concetti sono in realtà più vicini di quanto sembra. Per saperne di più non perderti il nostro webinar in collaborazione con Layla Pavone, AD @Digital Magics ed honorary president di IAB Italia.
Relatrice: Layla Pavone
Moderatrice: Claudia Spaziano
Dal native adv all'influencer marketingBuzzoole LTD
Il Native Advertising è una delle opzioni che sono offerte ai brand intenzionati ad intraprendere azioni di ADV online. E' un formato pubblicitario creato specificatamente per un determinato media, che va a "confondersi" con i posizionamenti editoriali. Il panorama dell'Advertising, come quello del digital marketing in generale, è in continua evoluzione ed i brand per raggiungere il successo hanno bisogno di tenersi aggiornati e di conoscere le nuove dinamiche. Cosa ha a che fare l'influencer marketing con il Native Advertising? Questi due concetti sono in realtà più vicini di quanto sembra. Per saperne di più non perderti il nostro webinar in collaborazione con Layla Pavone, AD @Digital Magics ed honorary president di IAB Italia.
Relatrice: Layla Pavone
Moderatrice: Claudia Spaziano
Valorizzare l'esperienza cinematografica attraverso nuovi strumenti di comunicazione. Introduzione del ciclo dell'esperienza in 6 fasi: definizione, anticipazione, visione, condivisione, ricordo, rivisitazione dell'esperienza.
SULAKE ITALIA - NCTM Online Advertising Case Studies Dott.ssa Laura CoralloSulake Italia Srl
SULAKE ITALIA - NCTM Social networking nuove frontiere del marketing e relativi profili giuridici.
Milano 17.11.10
Intervento Laura Corallo, advertising and marketing coordinator Sulake Italy
Come costruire una campagna di advertising online: case history
Antiorario video agency, creative video, video production, movie production...Francesco Zucca
Antiorario è una creative video agency
.Immaginiamo e produciamo audiovisivi per tutte le piattaforme, spaziando dal web al mobile fino alla Tv ed eventi.Il nostro obiettivo consiste nel creare video accattivanti, dal forte contenuto creativo, dove l’idea possa essere spunto per molteplici declinazioni oltre al video stesso. Proprio perché specializzata nella comunicazione audiovisiva, Antiorario offre un supporto completo, spaziando dalla creatività fino alla produzione, alla post produzione (grazie all’integrazione di motion graphic e 3D cg) e alla delivery e declinazione su più piattaforme.
L’importanza del video sta incrementando, non ci sono più netti confini tra la Tv e il Web, i media si stanno sovrapponendo e i consumatori si stanno
sempre più abituando a contenuti digitali di qualità che li stupiscano. La nostra missione è scoprire le potenzialità di ciascun Brand, prodotto, servizio
o messaggio e trasformarlo in una strategica ed efficace creatività video.
Il video si sta sempre più rivelando un tool di comunicazione efficace.
I contenuti video non solo sono più affascinanti di altri tool di comunicazione e motivo di engagement per il target, ma sono anche facilmente
declinabili su tantissime piattaforme (non solo tv ma anche web, social, reti interne aziendali, rete vendita, retail…). Il nostro obiettivo consiste nella
valorizzazione del video come strumento in grado di soddisfare esigenze di comunicazione che spesso vengono invece sviluppate con sistemi più
tradizionali (su carta, una presentazione in Power Point, un documento digitale, una newsletter...) garantendo così un messaggio accattivante, diretto
e dotato di un’identità facilmente replicabile. Internet ci viene in aiuto e grazie alle potenzialità della rete basta pensare a cosa accade in 1’ di web
per capire quanto il video possa rivelarsi un’ottima ed efficace risorsa, uno strumento che con maggior facilità sarà apprezzato dallo spettatore.
Video Marketing: Strategia e Promozione (#colazionedamoca)MOCA Interactive
L'introduzione raccoglie le motivazioni per le quali l'essere umano si trova a proprio agio con i video ed i conseguenti riscontri positivi dell'utilizzo dei video stessi nelle strategie di web marketing. Per mettere un po' di ordine alla strategia, i canali - che possono essere popolati da video - più popolari (Youtube, Facebook (Live), Twitter, Instagram, Snapchat, Periscope) sono stati messi in ordine seguendo i criteri della customer journey e del modello AIDA, quindi sono stati ordinati per obiettivo. Inoltre sono stati accostati degli spunti in relazione a quale tipologia di video/contenuto può essere creata rispetto al punto della customer journey e quindi dell'AIDA. Chiudono la presentazione un elenco di specifiche e di cose da tenere a mente (nonché link di approfondimento) per ciascun canale.
Ti posto, ti twitto, ti taggo! Presentazione di Davide Nonino - 06/10/2014Progetto Imprenderò
La sessione pomeridiana ha visto l’intervento di Davide Nonino, digital strategist, che ha trattato il vasto tema dei social media per immagini: Youtube, Pinterest e Instagram.
Presentazione sul marketing virale realizzata dagli studenti Paolo Caruso, Viola Guerrini e Paolo Caruso all'interno del corso di "strumenti e applicazioni del web" diretto da Roberto Polillo.
Questa presentazione analizza il marketing virale all'interno del web a 360 gradi. Lo fa dividendosi in tre parti; nella prima parte vengono affrontate in maniera introduttiva alcuni concetti principali del marketing virale, nella seconda viene analizzato più nel dettaglio come viene realizzata una campagna di marketing virale mentre nella terza e ultima parte vengono esaminate alcune delle campagne virali più significative degli ultimi anni.
Il concetto di Marketing Mix venne proposto negli anni sessanta dal professor
Jerome McCarthy, al fine di definire una serie di strumenti (le famose "4P": Prodotto,
Prezzo, Punto vendita e Promozione) la cui combinazione permettesse ad una
azienda di conseguire il massimo profitto nel proprio mercato di riferimento.
Ad ogni strumento venne correlata una serie di attività, che riporto come semplice
lista, per poi svilupparla nel corso dell’articolo:
Prodotto: varietà di prodotto, qualità design, caratteristiche, nome di marca,
confezione, misure e formati, servizi, garanzie, possibilità di resa o cambio.
Prezzo: prezzo base, sconti, condizioni di pagamento, finanziamento, disponibilità di
credito.
Punto vendita: canali, copertura, assortimenti, localizzazione, scorte, trasporti.
Promozione: pubblicità, forza vendita, pubbliche relazioni, marketing diretto.
Accanto alle "4P" Koetler ha introdotto 2 ulteriori strumenti:
Relazioni istituzionali: l’attività svolta dalle istituzioni influenza in modo sensibile le
vendite. Sviluppare relazioni istituzionali permetterebbe alle imprese di influenzare
positivamente sulla domanda di mercato.
Relazioni pubbliche: il grande pubblico passa attraverso stati d’animo e
atteggiamenti che possono influire sul mercato di determinati prodotti e servizi.
Introduzione alla storia, mercato e gestione del Licensing, con particolare attenzione al settore Moda e Fashion con Case Study di Giorgio Armani e altri esempi di successo.
1. Product placement...
...tutto un altro film!
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com
2. Indice
Il product placement
Il product placement come strumento
innovativo
Obiettivi del product placement
Caratteristiche principali del product placement
.
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com
3. Il product placement
tecnica promozionale nella quale i prodotti
commerciali vengono usati in produzioni audio-video
la presenza del prodotto è frutto di uno scambio
economico (senza scambio economico si parla
invece di ‘product plug’)
il product placement può essere realizzato
all’interno di film, video games, serie TV, video
musicali e libri
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com
4. Product placement come strumento innovativo
E’ una forma di comunicazione meno inflazionata e più
economica rispetto a quelle tradizionali
Si tratta di un media alternativo a bassissimo costo per colpire il
target dei più giovani che sfugge a Tv e stampa
E’ immune alle pratiche elusive dello spettatore (zapping e
distrazione)
Con il PP la personalità di un prodotto viene arricchita poiché gli
si fa vivere una storia
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com
5. Obiettivi del product placement
Il product placement è uno strumento di marketing che lavora
sull'emotività, con effetto nel medio e lungo periodo.
L'integrazione di brand e prodotti all'interno delle pellicole
cinematografiche si sposa perfettamente con l'attuale tendenza
della comunicazione a valorizzare il brand piuttosto che il singolo
prodotto. Il cinema è un mezzo ottimale per creare emozione
attorno a un brand.
Stupire il proprio target al di fuori di contesti pubblicitari
abituali e solitamente affollati
Evitare la diffidenza/chiusura del target nei confronti della
pubblicità classica
Dimostrare una brand experience e suggerire nuove occasioni di
consumo
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com
6. Obiettivi del product placement
Effetti sulla marca prolungati nel tempo ed a titolo gratuito per i vari
passaggi del prodotto audiovisivo o parte di esso nei vari media
Il legame con la storia può comportare diverse tipologie di effetti:
Effetto “trasformazione”: la percezione di un prodotto è influenzata dal
ricordo d’uso, che si costruisce con tutte le esperienze legate al prodotto,
compresa quella costruita attraverso la visione del prodotto in un film
Effetto “testimonial”: la notorietà del personaggio si trasferisce sul
prodotto a costi ridotti
Effetto “imitazione”: la rappresentazione dell’uso di un prodotto
influisce sull’atteggiamento del consumatore nei confronti del prodotto
Effetto “integrazione”: gli spettatori manifestano un atteggiamento
verso la marca tanto più positivo quanto più l’inserimento è realistico ed
integrato nella storia.
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com
7. Caratteristiche principali
Modalità di realizzazione di un product placement:
visiva
uditiva
una combinazione audiovisiva
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com
8. Le variabili dell’investimento
Le variabili che influenza di più la definizione dell’investimento sono:
la qualità del film (regista, distribuzione nelle sale, cast)
il tipo di product placement, cioè il ruolo che il brand, il prodotto o il servizio ha nel
film. Si può trattare di una presenza passiva (in una scena si vede una affissione
sullo sfondo) o di una presenza attiva (il prodotto è protagonista di una scena)
Si va da una apparizione di pochi secondi a più scene in tutto il film o addirittura
all’essere protagonista del film (‘IL DIAVOLO VESTE PRADA’)
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com
9. Esempi celebri
Caramelle Reese’s in E.T. (1982): M&M’s, leader di mercato, rifiutò la
partecipazione proposta dalla produzione di Spielberg, che dirottò l’offerta
sul piccolo follower Reese’s Pieces, che incrementò le vendite del 66%
subito dopo l'uscita del film.
Hollywood oggi usa sistematicamente la pratica del PP: James Bond,
Ritorno al futuro, Matrix e Mission Impossible, per citare alcune
saghe di successo. I riferimenti a telefonini orologi, moto, auto,
computer, bibite, linee aeree, griffes sono numerosi.
Cast Away nasce come un main sponsor sul quale si articola la storia:
Tom Hanks è un dirigente FedEx marchio presente in tutto il film.
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com
10. Product placement...
...tutto un altro film!
Contenuti sotto licenza Creative Commons 3.0 BY- NC- ND - Patrizia Pastore - info@notmarketingnot.com