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Pop Art
Americana
&
Cultura di
Massa
“Le masse vogliono essere
anticonformiste ciò significa
che l’anticonformismo deve
essere prodotto per le masse”
Indice
La cultura di massa …………….
Il consumismo …………………….
La Pop Art americana …………
I nuovi materiali e 

tecniche Pop ……………………….
Il colore della Pop ……………….
Il cibo come soggetto Pop ……
La banalità del consumo …….
Conclusione ………………………..
3
6
7


22
33
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51
58
La Cultura Di Massa
La cultura di massa è la cultura
popolare prodotta dalle tecniche
industriali di produzione di
massa, venduta con il fine di
ottenere un profitto dai
consumatori.
Il dibattito sulla cultura inizia
negli anni ’20, con l’avvento del
cinema e del video, ed emerge
negli anni ’50 quando si afferma
una vera e propria “industria
della cultura”.
La Cultura Di Massa
Con l'industria culturale, il
sistema dei media veniva
concepito come una vera e
propria industria dove i prodotti
erano standardizzati e omologati
al consumo di massa.
La produzione orientata alla
vendita e al consumo riduce la
cultura a merce, sostituendo il
loro valore d'uso con il loro
valore di scambio.
La Cultura Di Massa
Si ha una distinzione tra cultura
alta in via di estinzione e cultura
popolare estesa alla maggior
parte della popolazione,
altamente attirata dalla nuovi
prodotti.
E sono proprio questi i
protagonisti di un altro
importante fenomeno che si
sviluppa contemporaneamente
alla cultura di massa, il
consumismo.
Il Consumismo
Il consumismo è uno degli aspetti
più controversi delle moderne
società occidentali poiché
coniuga fattori positivi con altri
negativi e consiste nell’aumento
dei consumi, sostenuto in gran
parte dalla pubblicità, con effetto
espansivo sulla produzione e
ulteriore bisogno indotto di nuovi
consumi.
La Pop Art Americana
dal cartellone pubblicitario alla
televisione, dal cinema stesso
alla musica leggera, dai
rotocalchi ai fumetti, dalla moda
alla confezione delle merci di
consumo.
Il termine “Pop Art”,
abbreviazione di “Popular Art”,
fu coniato nel 1955 da due
studiosi inglesi, Leslie Fiedler e
Reyner Banham.
Le Cause Della Pop
- l’espansione economica del
dopoguerra,
- il consumismo,
- le guerre in Corea e Vietnam,
- la logica ossessiva e
invadente dei mass media,
- la lotta contro la
discriminazione razziale e
per i diritti civili dei neri,
- la contestazione giovanile e
l’anticonformismo.
Le Caratteristiche
Della Pop
Si caratterizza per la tendenza a
utilizzare i materiali visivi e gli
oggetti legati al mondo della
“popular culture”, con
particolare predilezione per la
scena urbana
luogo d’elezione dell’uomo
contemporaneo nonché spazio
privilegiato della produzione e
del consumo di immagini su
vasta scala.
Le Caratteristiche
Della Pop
Il risultato
è un linguaggio
apparentemente
semplice
ma estremamente
efficace e di grande
comunicatività,
sostenuto da
un’iconografia
accattivante e di
facile lettura, densa
di richiami alla vita
e all’immaginario
comune.
L’artista Pop
Il giovane americano che debutta
nella Pop è consapevole di
appartenere a una condizione
socio-culturale privilegiata.
La sua “apertura al
mondo”sostanzialmente
avviene attraverso la figura del
consumatore-già-consumato
che interviene creando un
consumo estetico.
L’oggetto: Il Nuovo
Protagonista Pop
L’oggetto più esibito ora è
la Marca, il valore
dell’oggetto di consumo è
tutto nel segno del
consumo, non nel proprio
valore d’uso.
Nella Pop l’oggetto è
sospeso, come isolato
dal contesto: la
collocazione di una
bibita o di una scatola
di zuppa divora,
nell’ostentazione della
presenza, il tempo
presente della
consumazione.
La quotidianità Pop è
rappresentata attraverso la
ripetizione:
l’Hamburger o la lattina di Coca-
Cola, isolati sulla tela, sono
l’estrema significazione del
processo di svuotamento della
quotidianità, esibita e come
pubblicizzata.
L’oggetto: Il Nuovo
Protagonista Pop
L’inserimento della tecnologia,
utensile, nell’arte pop potrebbe
tentare il riscatto non
dell’oggetto banale quanto del
soggetto in crisi.
La riappropriazione dei mezzi del
lavoro, che sono anche prodotti
di mercato, esprimerebbe così il
desiderio di superamento
dell’alienazione dell’io.
L’oggetto: Il Nuovo
Protagonista Pop
Gli artisti della Pop Art si
interrogarono sul problema della
riproducibilità dell'arte
nell'epoca industriale, sul come e
se mantenere il carattere
esclusivo dell'opera d'arte, o se
invece conciliare la realtà
consumistica con il proprio
linguaggio.
I Nuovi Materiali E
Tecniche Pop
Dalle diverse risposte date a
questi interrogativi nacque la
diversità di stili e di tecniche
tipica della pop art.
I Nuovi Materiali E
Tecniche Pop
Da un lato la creazione
artistica divenne meccanica,
dall'altro vennero recuperate
le lezioni delle principali
avanguardie del Novecento
In “Close Cover Before
Striking (Pespi- Cola) la
pittura non ha più nulla della
pennellata svogliata e
gocciolante che
caratterizzava anche le
prime di queste immagini,
ricordando

piuttosto la grafica
semplificata e
immediatamente
comunicativa dei grandi
manifesti pubblicitari. 

1. Andy Warhol
Con l’adozione della serigrafia,
Warhol abbandona il lavoro
manuale in favore di un
procedimento impersonale e
meccanico
La Serigrafia
limitando al minimo il suo
intervento offre all’arte la
possibilità di riprodurre
un’immagine potenzialmente
all’infinito, come se fosse un
prodotto in serie.
La ricerca artistica di Claes
Oldenburg si concentra sugli
oggetti di consumo, indaga il
rapporto tra l’uomo e l’oggetto, la
condizione di vita nella società
dei consumi.

2. Claes Oldenburg
L’artista crea enormi e fastose
sculture di torte, gelati,
tartine, hot dog, bistecche,
rappresentando ironicamente
l’ipernutrita popolazione
americana.


L’operazione di George Segal
ferma, rendendole eterne,
situazioni e pose comuni, attimi
anonimi e insignificanti della
condizione umana nella società
di massa.
2. George Segal
l’artista realizza calchi in gesso
a grandezza naturale che
congelano la banalità e la
ripetitività di gesti e
circostanze quotidiane,
esprimendo, con immediatezza
ed efficacia, il vuoto spirituale
e il materialismo dell’epoca.


Quello che negli anni cinquanta
era ancora un insieme di forma e
colore è invece, nella Pop,
ridefinito attraverso una
composizione asettica che
predilige i colori puri ed evita le
gradazioni tonali.
Il Colore della Pop
Il cromatismo negli anni
sessanta, è intimamente
legato alla simbologia
dell’oggetto per esprimere
la particolare “situazione
esistenziale” del consumo.


Uno dei più rappresentativi
artisti Pop che utilizzarono colori
sgargianti per le proprie opere fu
sicuramente Andy Warhol.
1. Andy Warhol
Nei primi ritratti di Marilyn,
risalenti sl 1962, l’artista sembra
trascurare volutamente la
qualità della stampa serigrafia,
ora eccedendo
nell’inchiostrazione, ora evitando
di pulire il telaio di seta e
ottenendo quindi delle immagini
quasi cancellata, sfalsate rispetto
alle aree di colore sottostanti.


Prendiamo in considerazione la
serie di opere dedicate alla sedia
elettrica di Warhol, opere che
chiudono la fase di lavoro sulla
morte americana.
1. Andy Warhol
In essa si è spesso tentato di
leggere una denuncia alla
condanna di morte, ma, come si è
notato più volte, il commento è
programmaticamente assente
dalle opere dell’artista, e se è
vero che il suo lavoro rende
visibile ciò che alla nostra
percezione sfugge


Tecnica e consumo si ritrovano
anche nella prima “bandiera” di
Jasper Johns: l’oggetto è
diventato quadro annullando la
distinzione tra arte sulla tela e
vita fuori di essa.

2. Jasper Johns
Johns ha utilizzato come
immagine d'elezione la bandiera
americana, in questo caso in
versione segnatamente
materica, in tutta una serie di
dipinti realizzati attorno alla
metà degli anni '50




I colori striduli e chiassosi e i
materiali melmosi e plastificati,
che sembrano ricordarci certa
fluidità materica dell’Informale,
presentano la consumazione
come la deteriorabili del
quotidiano.
Il Cibo come Soggetto Pop
L’iconografia della Pop è quella
di un mondo già sazio, di un
grande pannello pubblicitario in
cui la Pepsi-Cola, la Coca-Cola, la
minestra in scatola e le sigarette
si offrono a un consumato
dall’oggetto.


Tom Wesselmann è considerato
uno dei maggiori artisti di New
York Pop Art , insieme a Roy
Lichtenstein e Andy Warhol.
1. Tom Wesselmann
Meglio conosciuto per la sua
serie 1960 "Great American
Nude”, che ha caratterizzato
figure piane in una tavolozza
intensa di rosso, bianco, blu e
altri colori patriottici.


Sicuramente se entriamo nel
tema del cibo come soggetto
dell’opera dobbiamo prendere in
considerazione anche le opere di
Andy Warhol
2. Andy Warhol
acquistando al supermercato un
esemplare per ogni versione di
minestra, l’artista dedica a
ciascuna un ritratto frontale, su
sfondo bianco, ingrandendolo
fino a riempire l’intera
superficie della tela.


Nelle sue opere pittoriche
Rosenquist adotta una
metodologia che consiste nella
contaminazione dei temi più
disparati accostati in maniera
inquietante, nell’utilizzo di
immagini rese realisticamente,
ma assemblate e giustapposte in
modo incongruo, spaesante.
3. James Rosenquist
Ci troviamo di fronte ad una
società dominata dalle
apparenze, “una società dello
spettacolo”, quella in cui la Pop
newyorkese si riferisce per
creare, in seno alla stessa, la
richiesta del consumo estetico.
La Banalità del
Consumo
Il prodotto non è il risultato ma
il presupposto di una relazione
affettiva, calda e intima tra
singolo e società, dove la
seconda soddisfa il desiderio
mai appagato di felicità.
La Banalità del
Consumo
Gli oggetti tipici dei
supermercati circolano con il
loro marchio: è questo che li
rende artistici mercificando il
consumo dell’identità
dell’artista.
All’esposizione “The American
Supermarket”, alla Bianchini
Gallery di New York nel 1964,
Johns, Rosenquist, Watts,
Warhol, Lichtenstein,
Wesselmann e Oldenburg
firmarono confezioni di frutta e
verdura, lattine di birra e salami.
1. Andy Warhol
Nel 1962 Warhol organizzò la
sua prima personale, in cui
espose 32 lattine di zuppa
Campell’s.
Dichiarare opera d’arte un
barattolo di minestra significa,
per l’artista pop, sottrarsi al
lavoro di produzione che
caratterizza l’età capitalistica
anteriore.
2. Roy Lichtenstein
I fumetti di Lichtenstein non
sono inventati, ma riprendono
modelli reali dalla stampa di
diffusione sottoponendo però le
immagini ad alcune variazioni,
realizzate per esaltare il segno
e il colore.
Egli comincia a produrre dipinti
ispirati ai fumetti o ad altre
immagini di largo consumo,
comprese le riproduzioni di
celebri capolavori d’arte.
Conclusione
Possiamo quindi affermare, a
seguito di questa discussione, che
la pop art ripropone tutto ciò in
una pittura che riproduce in
maniera fredda ed impersonale le
immagini proposte dai mass-
media.
La Pop Art documenta in
maniera precisa la cultura
popolare americana da cui
quindi il suo nome, dove pop sta
per diminutivo di popolare,
trasformando in icone le
immagini più note o simboliche
tra quelle proposte dai mass-
media.
Conclusione
Rappresenta come uno
specchio la realtà del
periodo: le riprese
economiche postbelliche, il
boom economico, la
progressiva formazione di
una società di consumi e le
nuove tecnologie
fotografiche e
cinematografiche, di cui gli
esponenti del movimento
si faranno grandi
utilizzatori.
Conclusione
E in ciò testimoniano
nuovi idoli o miti in cui le
masse popolari tendono ad
identificarsi.
Miti ovviamente creati
dalla pubblicità e dai mass-
media che proiettano sulle
masse sempre più bisogni
indotti, e non primari, per
trasformarli in
consumatori sempre più
avidi di beni materiali.
Pop Art
Americana
&
Cultura di
Massa
Simona Valotti
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Grafica II
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Pop art americana e cultura di massa

  • 1. Pop Art Americana & Cultura di Massa “Le masse vogliono essere anticonformiste ciò significa che l’anticonformismo deve essere prodotto per le masse”
  • 2. Indice La cultura di massa ……………. Il consumismo ……………………. La Pop Art americana ………… I nuovi materiali e 
 tecniche Pop ………………………. Il colore della Pop ………………. Il cibo come soggetto Pop …… La banalità del consumo ……. Conclusione ……………………….. 3 6 7 
 22 33 42 51 58
  • 3. La Cultura Di Massa La cultura di massa è la cultura popolare prodotta dalle tecniche industriali di produzione di massa, venduta con il fine di ottenere un profitto dai consumatori. Il dibattito sulla cultura inizia negli anni ’20, con l’avvento del cinema e del video, ed emerge negli anni ’50 quando si afferma una vera e propria “industria della cultura”.
  • 4. La Cultura Di Massa Con l'industria culturale, il sistema dei media veniva concepito come una vera e propria industria dove i prodotti erano standardizzati e omologati al consumo di massa. La produzione orientata alla vendita e al consumo riduce la cultura a merce, sostituendo il loro valore d'uso con il loro valore di scambio.
  • 5. La Cultura Di Massa Si ha una distinzione tra cultura alta in via di estinzione e cultura popolare estesa alla maggior parte della popolazione, altamente attirata dalla nuovi prodotti. E sono proprio questi i protagonisti di un altro importante fenomeno che si sviluppa contemporaneamente alla cultura di massa, il consumismo.
  • 6. Il Consumismo Il consumismo è uno degli aspetti più controversi delle moderne società occidentali poiché coniuga fattori positivi con altri negativi e consiste nell’aumento dei consumi, sostenuto in gran parte dalla pubblicità, con effetto espansivo sulla produzione e ulteriore bisogno indotto di nuovi consumi.
  • 7. La Pop Art Americana dal cartellone pubblicitario alla televisione, dal cinema stesso alla musica leggera, dai rotocalchi ai fumetti, dalla moda alla confezione delle merci di consumo. Il termine “Pop Art”, abbreviazione di “Popular Art”, fu coniato nel 1955 da due studiosi inglesi, Leslie Fiedler e Reyner Banham.
  • 8. Le Cause Della Pop - l’espansione economica del dopoguerra, - il consumismo, - le guerre in Corea e Vietnam, - la logica ossessiva e invadente dei mass media, - la lotta contro la discriminazione razziale e per i diritti civili dei neri, - la contestazione giovanile e l’anticonformismo.
  • 9. Le Caratteristiche Della Pop Si caratterizza per la tendenza a utilizzare i materiali visivi e gli oggetti legati al mondo della “popular culture”, con particolare predilezione per la scena urbana luogo d’elezione dell’uomo contemporaneo nonché spazio privilegiato della produzione e del consumo di immagini su vasta scala.
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13. Le Caratteristiche Della Pop Il risultato è un linguaggio apparentemente semplice ma estremamente efficace e di grande comunicatività, sostenuto da un’iconografia accattivante e di facile lettura, densa di richiami alla vita e all’immaginario comune.
  • 14. L’artista Pop Il giovane americano che debutta nella Pop è consapevole di appartenere a una condizione socio-culturale privilegiata. La sua “apertura al mondo”sostanzialmente avviene attraverso la figura del consumatore-già-consumato che interviene creando un consumo estetico.
  • 15. L’oggetto: Il Nuovo Protagonista Pop L’oggetto più esibito ora è la Marca, il valore dell’oggetto di consumo è tutto nel segno del consumo, non nel proprio valore d’uso. Nella Pop l’oggetto è sospeso, come isolato dal contesto: la collocazione di una bibita o di una scatola di zuppa divora, nell’ostentazione della presenza, il tempo presente della consumazione.
  • 16.
  • 17. La quotidianità Pop è rappresentata attraverso la ripetizione: l’Hamburger o la lattina di Coca- Cola, isolati sulla tela, sono l’estrema significazione del processo di svuotamento della quotidianità, esibita e come pubblicizzata. L’oggetto: Il Nuovo Protagonista Pop
  • 18.
  • 19. L’inserimento della tecnologia, utensile, nell’arte pop potrebbe tentare il riscatto non dell’oggetto banale quanto del soggetto in crisi. La riappropriazione dei mezzi del lavoro, che sono anche prodotti di mercato, esprimerebbe così il desiderio di superamento dell’alienazione dell’io. L’oggetto: Il Nuovo Protagonista Pop
  • 20.
  • 21.
  • 22. Gli artisti della Pop Art si interrogarono sul problema della riproducibilità dell'arte nell'epoca industriale, sul come e se mantenere il carattere esclusivo dell'opera d'arte, o se invece conciliare la realtà consumistica con il proprio linguaggio. I Nuovi Materiali E Tecniche Pop
  • 23. Dalle diverse risposte date a questi interrogativi nacque la diversità di stili e di tecniche tipica della pop art. I Nuovi Materiali E Tecniche Pop Da un lato la creazione artistica divenne meccanica, dall'altro vennero recuperate le lezioni delle principali avanguardie del Novecento
  • 24.
  • 25.
  • 26. In “Close Cover Before Striking (Pespi- Cola) la pittura non ha più nulla della pennellata svogliata e gocciolante che caratterizzava anche le prime di queste immagini, ricordando
 piuttosto la grafica semplificata e immediatamente comunicativa dei grandi manifesti pubblicitari. 
 1. Andy Warhol
  • 27. Con l’adozione della serigrafia, Warhol abbandona il lavoro manuale in favore di un procedimento impersonale e meccanico La Serigrafia limitando al minimo il suo intervento offre all’arte la possibilità di riprodurre un’immagine potenzialmente all’infinito, come se fosse un prodotto in serie.
  • 28.
  • 29. La ricerca artistica di Claes Oldenburg si concentra sugli oggetti di consumo, indaga il rapporto tra l’uomo e l’oggetto, la condizione di vita nella società dei consumi.
 2. Claes Oldenburg L’artista crea enormi e fastose sculture di torte, gelati, tartine, hot dog, bistecche, rappresentando ironicamente l’ipernutrita popolazione americana.
  • 30.
  • 31. 
 L’operazione di George Segal ferma, rendendole eterne, situazioni e pose comuni, attimi anonimi e insignificanti della condizione umana nella società di massa. 2. George Segal l’artista realizza calchi in gesso a grandezza naturale che congelano la banalità e la ripetitività di gesti e circostanze quotidiane, esprimendo, con immediatezza ed efficacia, il vuoto spirituale e il materialismo dell’epoca.
  • 32.
  • 33. 
 Quello che negli anni cinquanta era ancora un insieme di forma e colore è invece, nella Pop, ridefinito attraverso una composizione asettica che predilige i colori puri ed evita le gradazioni tonali. Il Colore della Pop Il cromatismo negli anni sessanta, è intimamente legato alla simbologia dell’oggetto per esprimere la particolare “situazione esistenziale” del consumo.
  • 34.
  • 35.
  • 36. 
 Uno dei più rappresentativi artisti Pop che utilizzarono colori sgargianti per le proprie opere fu sicuramente Andy Warhol. 1. Andy Warhol Nei primi ritratti di Marilyn, risalenti sl 1962, l’artista sembra trascurare volutamente la qualità della stampa serigrafia, ora eccedendo nell’inchiostrazione, ora evitando di pulire il telaio di seta e ottenendo quindi delle immagini quasi cancellata, sfalsate rispetto alle aree di colore sottostanti.
  • 37.
  • 38. 
 Prendiamo in considerazione la serie di opere dedicate alla sedia elettrica di Warhol, opere che chiudono la fase di lavoro sulla morte americana. 1. Andy Warhol In essa si è spesso tentato di leggere una denuncia alla condanna di morte, ma, come si è notato più volte, il commento è programmaticamente assente dalle opere dell’artista, e se è vero che il suo lavoro rende visibile ciò che alla nostra percezione sfugge
  • 39.
  • 40. 
 Tecnica e consumo si ritrovano anche nella prima “bandiera” di Jasper Johns: l’oggetto è diventato quadro annullando la distinzione tra arte sulla tela e vita fuori di essa.
 2. Jasper Johns Johns ha utilizzato come immagine d'elezione la bandiera americana, in questo caso in versione segnatamente materica, in tutta una serie di dipinti realizzati attorno alla metà degli anni '50
  • 41.
  • 42. 
 
 I colori striduli e chiassosi e i materiali melmosi e plastificati, che sembrano ricordarci certa fluidità materica dell’Informale, presentano la consumazione come la deteriorabili del quotidiano. Il Cibo come Soggetto Pop L’iconografia della Pop è quella di un mondo già sazio, di un grande pannello pubblicitario in cui la Pepsi-Cola, la Coca-Cola, la minestra in scatola e le sigarette si offrono a un consumato dall’oggetto.
  • 43. 
 Tom Wesselmann è considerato uno dei maggiori artisti di New York Pop Art , insieme a Roy Lichtenstein e Andy Warhol. 1. Tom Wesselmann Meglio conosciuto per la sua serie 1960 "Great American Nude”, che ha caratterizzato figure piane in una tavolozza intensa di rosso, bianco, blu e altri colori patriottici.
  • 44.
  • 45. 
 Sicuramente se entriamo nel tema del cibo come soggetto dell’opera dobbiamo prendere in considerazione anche le opere di Andy Warhol 2. Andy Warhol acquistando al supermercato un esemplare per ogni versione di minestra, l’artista dedica a ciascuna un ritratto frontale, su sfondo bianco, ingrandendolo fino a riempire l’intera superficie della tela.
  • 46.
  • 47.
  • 48. 
 Nelle sue opere pittoriche Rosenquist adotta una metodologia che consiste nella contaminazione dei temi più disparati accostati in maniera inquietante, nell’utilizzo di immagini rese realisticamente, ma assemblate e giustapposte in modo incongruo, spaesante. 3. James Rosenquist
  • 49.
  • 50.
  • 51. Ci troviamo di fronte ad una società dominata dalle apparenze, “una società dello spettacolo”, quella in cui la Pop newyorkese si riferisce per creare, in seno alla stessa, la richiesta del consumo estetico. La Banalità del Consumo Il prodotto non è il risultato ma il presupposto di una relazione affettiva, calda e intima tra singolo e società, dove la seconda soddisfa il desiderio mai appagato di felicità.
  • 52. La Banalità del Consumo Gli oggetti tipici dei supermercati circolano con il loro marchio: è questo che li rende artistici mercificando il consumo dell’identità dell’artista. All’esposizione “The American Supermarket”, alla Bianchini Gallery di New York nel 1964, Johns, Rosenquist, Watts, Warhol, Lichtenstein, Wesselmann e Oldenburg firmarono confezioni di frutta e verdura, lattine di birra e salami.
  • 53.
  • 54. 1. Andy Warhol Nel 1962 Warhol organizzò la sua prima personale, in cui espose 32 lattine di zuppa Campell’s. Dichiarare opera d’arte un barattolo di minestra significa, per l’artista pop, sottrarsi al lavoro di produzione che caratterizza l’età capitalistica anteriore.
  • 55. 2. Roy Lichtenstein I fumetti di Lichtenstein non sono inventati, ma riprendono modelli reali dalla stampa di diffusione sottoponendo però le immagini ad alcune variazioni, realizzate per esaltare il segno e il colore. Egli comincia a produrre dipinti ispirati ai fumetti o ad altre immagini di largo consumo, comprese le riproduzioni di celebri capolavori d’arte.
  • 56.
  • 57.
  • 58. Conclusione Possiamo quindi affermare, a seguito di questa discussione, che la pop art ripropone tutto ciò in una pittura che riproduce in maniera fredda ed impersonale le immagini proposte dai mass- media. La Pop Art documenta in maniera precisa la cultura popolare americana da cui quindi il suo nome, dove pop sta per diminutivo di popolare, trasformando in icone le immagini più note o simboliche tra quelle proposte dai mass- media.
  • 59. Conclusione Rappresenta come uno specchio la realtà del periodo: le riprese economiche postbelliche, il boom economico, la progressiva formazione di una società di consumi e le nuove tecnologie fotografiche e cinematografiche, di cui gli esponenti del movimento si faranno grandi utilizzatori.
  • 60. Conclusione E in ciò testimoniano nuovi idoli o miti in cui le masse popolari tendono ad identificarsi. Miti ovviamente creati dalla pubblicità e dai mass- media che proiettano sulle masse sempre più bisogni indotti, e non primari, per trasformarli in consumatori sempre più avidi di beni materiali.
  • 61. Pop Art Americana & Cultura di Massa Simona Valotti Teoria e Metodo dei Mass Media Grafica II a. s. 2015/2016