1. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
Facoltà di Lettere e Filosofia
IL CULTURE JAMMING COME
FENOMENO ARTISTICO
Relatrice:
Candidata: Prof.ssa Anna Lisa Tota
CANDIDATA: Correlatore:
Simona Avena
Dott. Lorenzo Mosca
2. Il Culture Jamming
Il Culture Jamming (in italiano resistenza culturale) è una forma di
azione politica che consiste nel plagio, nella parodia e in interventi
critici sui testi emessi dai mass media e dalla rete.
Nasce nella metà degli anni ’80. Il termine è stato usato per la prima
volta da una band di San Francisco, i Negativland, nel 1984.
Indica la pratica illegale di interrompere le trasmissioni radiofoniche
con messaggi personali.
Il CJ rappresenta una guerra costante delle idee alle ideologie e alle
visioni del futuro.
Nel 1989 nasce in Canada la rivista Adbusters considerata la Bibbia del
culture jamming per le sue provocatorie campagne contro le grandi
corporations attraverso l’uso distorto del linguaggio della pubblicità.
3. I sabotatori culturali
I jammers compiono atti di guerriglia sul piano
simbolico e capovolgono il senso del messaggio.
Organizzano campagne contro le grandi
marche colpevoli di ingannare l’uomo con messaggi
distorti.
Scopo degli attivisti è una critica serrata alla società
dei consumi.
4. 1. Le tecniche adottate dai jammers
Subvertising Sniping
Alterazione Furtivi attacchi
dell’immagine illegali notturni
preesistente di una su spazi pubblici o
pubblicità monumenti
5. Esempi
Subvertising Sniping
Corporate Flag Fontana di Trevi in
rosso (Graziano
Cecchini)
6. 2. Le tecniche adottate dai jammers
Media Hoaxing e Fake
L’arte di ingannare i giornalisti e la società
con notizie false e appositamente ideate.
Hoax : burla,beffa
Esempio:
Serpica Naro=San Precario
(2005)
7. Fake
L’attività di produzione di falsi che deve essere meno
riconoscibile possibile ma allo stesso tempo veicola
un messaggio chiaro che porta a scoprire la beffa.
Esempio:
Petal Veil (2007)
è un guru della
Bellezza ideato solo
per fare pubblicità .
8. 3. Le tecniche adottate dai jammers
Billboard banditry
Pratica che consiste nel correggere i cartelloni
pubblicitari privandoli della loro seduzione
attraverso omissioni o aggiunte di parole e immagini.
Esempio:
Mc Obeso-Ron English-
9. Adbusters e Spoof ads
Rivista nata nel 1989 a Vancouver in Canada.
Kalle Lasn e il suo team realizzano contro-pubblicità
su temi sociali e ambientali: il risultato sono
pubblicità di alto livello a carattere satirico, gli spoof
ads.
Gli spoof ads riprendono ironicamente il linguaggio
delle pubblicità che vogliono sabotare.
10. Spoof Ads contro Mc Donald’s
Il clown Ronald viene ridicolizzato con l’adesivo
GREASE (unto) attaccato sulla bocca
11. Spoof Ads contro Mc Donald’s
Bambino
Big Mac Attack! con in testa corona di
patatine fritte
12. Spoof Ads contro Camel
Il testimonial dell’azienda, il cammello Joe
Camel, si ammala di cancro e diventa Joe Chemo.
13. Spoof Hummer
Fuoristrada Hummer in cui il claim è un richiamo
ironico al concetto che gli Americani spargono
sangue in Iraq per il petrolio.
14. Spoof Diamanti De Beers
De Beers è implicata in uno dei conflitti che hanno
devastato una larga parte del continente africano.
L’headline recita: “L'acquisto di
un diamante ci permetterà di donare una protesi per un
africano la cui mano è stata persa nei conflitti per
recuperare i diamanti.”
15. I jammers e l’arte
• Nel corso dei secoli sono state date numerose
definizioni di che cos’è l’arte ma non si è giunti a
una posizione definitiva.
• La sociologia dell’arte sviluppa la questione dei
confini tra arte e non-arte all’interno di una concezione
pragmatica dove l’identità artistica di un’opera si
costruisce attraverso l’adesione ad un insieme specifico
di convenzioni che regolano l’azione comunicativa
estetica (Tota, 1999).
16. I jammers e l’arte
La creatività artistica rappresenta l’espressione delle
istanze profonde di chi crea.
Anche la creatività dei jammers e sabotatori può essere
considerata una creatività artistica il cui fine è quello di
esplicitare la soggettività e l’interiorità dell’artista.
Attraverso le modalità artistiche che sperimentano le nuove
tecnologie è necessario affrontare i mutamenti strutturali
che investono il processo di canonizzazione artistica.
17. La Street Art
Si tratta di Arte on the road e non atti vandalici posti in
essere per imbrattare muri e palazzi.
Ogni esponente di un qualunque movimento
artistico ha da sempre avuto la possibilità di veder
custodite le proprie opere all’interno di un museo.
Perché la Street Art, in quanto arte, non può essere censita
ed inserita in un museo?
19. Shepard Fairey
Frank Shepard Fairey è un artista
contemporaneo e graphic designer. Nel 2008 realizza il
ritratto del presidente Obama in occasione delle elezioni.
20. Banksy
Inizia la sua carriera negli anni’80: le sue opere
sono caratterizzate da immagini singolari ed
umoristiche a volte accompagnate da slogan.
Banksy a colpi di stencil, graffiti e provocatorie
installazioni urbane combatte la sua guerra
contro ipocrisie e orrori delle società capitalistiche
e le sue armi sono ironia e disobbedienza.
21. Banksy
Una delle caratteristiche che ha reso famoso Banksy è la
sua abilità di entrare nei musei più importanti del mondo
e appendere delle sue opere tra le altre già presenti.
Spesso passano giorni prima che qualcuno si accorga
dell'intrusione.
Esempio:
Quadro di Banksy
introdotto in uno dei
musei di New York.
22. Banksy
Ma l’azione più provocatoria e che sembra aver riscosso
maggior successo è stata quella del settembre 2006
quando ha fatto circolare in 48 negozi del Regno
Unito delle parodie dell’album di Paris Hilton.
23. Le esposizioni del Culture
Jamming
Nel novembre del 2002 alla Stazione Leopolda di Firenze, in occasione
dell’European Social Forum è stata allestita una mostra/istallazione
dedicata alla ricerca grafica del Culture Jamming.
Questo appuntamento ha suscitato un acceso dibattito.
Nel 2005 al Lentos Art Museum a Lienz, in Austria, la mostra “Just
do it!”.
La quinta edizione del “Roma Design più” nel 2007 dove il collettivo
di Adbusters ha rivendicato la libertà di comunicazione per combattere
la manipolazione e l’eccesso dei consumi attraverso l’esposizione delle
iniziative di astensione e resistenza al consumo.
24. Conclusioni
o Le mostre-istallazioni artistiche e di design che sono state
trattate servono per riflettere sul tema centrale dell’elaborato.
o Possiamo definire il collettivo del Culture Jamming come un
gruppo di artisti che espongono le proprie creazioni in strada,
in fiere e musei.
o Gli artisti creano per condividere una sensazione con altri, per
affascinare e ammonire chi osserva; il lavoro dei jammers non
è quello di inventare qualcosa di nuovo, ma di comunicare
qualcosa che esiste già, per uno scopo, per veicolare un
messaggio.
25. Conclusioni
L’obiettivo fondamentale dei jammers è quello di comunicare
un messaggio e motivare lo spettatore a fare qualcosa.
In conclusione, bisogna considerare il fenomeno del
culture jamming come uno stile di vita che ha dei propri
codici espressivi e linguaggi creativi autonomi.
Anche se non esiste ancora una posizione univoca
sull’artisticità del fenomeno, si può affermare che l'evoluzione
delle opere dei jammers può acquisire, nel tempo e
nell'esperienza, uno stile sempre più elevato.