La macchina fotografica e la storia della fotografia
1. LA MACCHINA FOTOGRAFICA E LA
STORIA DELLA FOTOGRAFIA
Di
Adele Novelli
Chiara Anconelli
Chiara Tampieri
www.lanostra-matematica.org
2. Che cos' è?
La società contemporanea è immersa in modo costante
nella cultura visiva, tanto da essere considerata la civiltà
delle immagini.
Ogni evento, ogni fenomeno,
in qualsiasi angolo del pianeta
accada, viene registrato e
documentato attraverso
le immagini fotografiche
e filmiche.
Immagini prese da Google
3. Un po' di storia …
…dopo.
Prima...
Immagini prese da Google
4. THOMAS WEDGWOOD
L' INVENTORE DELLA FOTOGRAFIA
Gli appunti di Thomas Wedgwood.
Nei primi anni del 1800, l'inglese Thomas Wedgwood, ceramista
inglese di quel tempo, sperimentò l'utilizzo del nitrato d'argento, prima
rivestendo l'interno di recipienti ceramici, poi immergendovi
dei fogli di carta o di cuoio, esposti successivamente alla luce, dopo
avervi deposto degli oggetti.
Si accorse che, dove la luce colpiva il foglio, la sostanza si anneriva, mentre
rimaneva chiara nelle zone coperte dagli oggetti. Queste immagini, però,
non si stabilizzavano e perdevano rapidamente contrasto se mantenute alla
luce naturale, mentre riposte al buio potevano essere viste alla luce di una
lampada (a olio) o di una candela.
Utilizzò anche il cuoio come materiale e sistemò dei fogli sensibilizzati all'interno
di una camera oscura senza, però, ottenere risultato alcuno.
A causa della salute cagionevole , non poté proseguire negli studi, che furono descritti nel 1802
dall'amico Sir Humphry Davy sul "Journal of the Royal Institution of Great Britain",
con l’avvertenza che, però, non era stato compreso il meccanismo per interrompere il
processo di sensibilizzazione.
La corrispondenza con James Watt fa ritenere che, nel 1790–179, avvenne la prima
impressione di un'immagine chimica su carta.
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5. Joseph Nicéphore Niépce:
dal negativo al positivo
Joseph Nicéphore Niépce si interessò della allora recente
scoperta della litografia e approfondì gli studi alla ricerca
di una sostanza, che potesse impressionarsi alla luce in maniera
Esatta, mantenendo il risultato nel tempo.
Il 5 maggio 1816, Joseph Niépce scrisse al fratello
Claude del suo ultimo esperimento: un foglio
bagnato di cloruro d'argento ed esposto all'interno
di una piccola camera oscura. L'immagine risultante
apparì invertita, con gli oggetti bianchi su fondo nero.
Questo negativo non soddisfece Niépce,
che proseguì nella ricerca di un procedimento
per ottenere direttamente il positivo.
Il primo negativo di Nièpce
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6. La teoria di Niépce…illustrata!
Disegno fatto da noi
9. Le prime macchine fotografiche del novecento erano
istantanee , cioè producevano l'immagine subito…
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10. La pellicola fotografica
● La pellicola fotografica è il supporto fatto
per conservare le immagini riprese con
una macchina fotografica a pellicola.
È costruita a strati: il supporto di base
è un sottile nastro di materiale plastico,
a cui è sovrapposto uno strato antialone
per evitare riflessi interni. Gli strati successivi
contengono una emulsione di alogenuro
d'argento con cristalli di grandezza variabile.
Nelle pellicole in bianco e nero, è presente un solo
strato di emulsione fotosensibile, mentre nelle
pellicole a colore sono necessari tre diversi strati,
sensibili alle diverse frequenze di luce visibile
per formare l'immagine finale. Questi strati
sono disposti uno sopra l'altro e resi sensibili
ai colori con delle molecole organiche, chiamate
sensibilizzatori spettrali. Partendo dal basso,
il primo strato è sensibile al rosso, il secondo
al verde e il terzo al blu.
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11. Dalla PELLICOLA DIGITALE
al
Nel corso del Novecento, la
fotografia si è evoluta, passando
dalle pellicole fotografiche al
digitale.
Nelle fotocamere digitali di oggi, le
immagini vengono salvate
direttamente su una scheda di
memoria ed è possibile trasferirle
su un PC.
Scheda Memoria
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12. Nel corso del tempo le tutte le macchine
fotografiche si sono evolute...
Immagini prese da Google
13. Ecco un filmato sulla storia della fotografia
Video preso da YouTube
14. E la matematica...?
Ad esempio, il tempo di scatto é misurato sulle macchine fotografiche in
secondi e frazioni di essi.
All' interno del mirino e sul dorso delle moderne reflex digitali é presente
un esposimetro che permette di verificare la corretta esposizione
"matematica" della foto, ed il variarne i parametri permette di
personalizzare la foto stessa.
Immagini prese da Google
15. Ecco come Il filmaker Cristobal Vila ci illustra, in
questo filmato straordinario, come vari concetti
matematici si manifestano sotto i nostri occhi….
Video preso da YouTube
16. AL GIORNO D' OGGI NE ESISTONO VARI TIPI...
...ad esempio subacquee!
Immagini prese da Google
17. … e per tutte le età!
Macchine
fotografiche
colorate
e resistenti per
bambini!!
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18. MODIFICARE IMMAGINI...
Al giorno d’oggi possiamo
usufruire di programmi e software
che ci permettono di modificare,
ritoccare e aggiungere effetti alle
immagini.
Gimp
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