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Pop art
• LICEO SCIENTIFICO CORRADINO
D’ASCANIO
• CLASSE: 5F
• UN LAVORO DI : KRISTI DEDJA & MATTEO
GASBARRO
Storia
• La pop art è un movimento artistico emerso nel
Regno Unito e negli Stati Uniti dalla metà degli
anni '50. Il movimento ha presentato una sfida
alle tradizioni delle belle arti includendo immagini
della cultura popolare e di massa, come
pubblicità, fumetti e banali oggetti culturali
prodotti in serie. Uno dei suoi obiettivi è quello di
usare nell'arte immagini della cultura popolare
(piuttosto che elitaria), enfatizzando gli elementi
banali o kitsch di qualsiasi cultura, il più delle
volte attraverso l'ironia. È anche associato all'uso
da parte degli artisti di mezzi meccanici di
riproduzione o tecniche di rendering. Nella pop
art, il materiale viene talvolta rimosso
visivamente dal suo contesto noto, isolato o
combinato con materiale non correlato.
Eduardo Paolozzi, i was a rich man's plaything
Storia
• Tra i primi artisti che hanno dato forma al movimento della pop
art c'erano Eduardo Paolozzi e Richard Hamilton in Gran
Bretagna, e Larry Rivers, Robert Rauschenberg e Jasper Johns
tra gli altri negli Stati Uniti. La pop art e il minimalismo sono
considerati movimenti artistici che precedono l'arte postmoderna
o sono alcuni dei primi esempi dell'arte postmoderna in sé.
Richard Hamilton interior
Origine e contesto
sociale
• Questo movimento artistico si sviluppa nel mondo occidentale nel
dopoguerra. In quel periodo entrano in gioco nuovi oggetti che fino a quel
momento non erano esistiti, entrando subito a far parte della vita
dell'uomo, il quale non può più farne a meno. Per esempio questi oggetti
sono automobili utilitarie, poster, frigoriferi, lavatrici, cibo in scatola,
detersivi e bevande confezionate. Tutti questi oggetti diventano i nuovi
simboli della società consumistica in cui nasce la Pop art. A differenza
degli altri movimenti artistici che si sviluppano in questo periodo come per
esempio il fenomeno dell'Happening e il New Dada, la Popular Art si
allontana da ogni forma di critica e si sofferma solo sul mostrare la realtà.
Origine e contesto
sociale
• Possiamo definire questa corrente artistica come arte realistica, dove l'artista
cerca di riprodurre un realismo moderno tenendo conto delle trasformazioni
dell'ambiente. Negli anni cinquanta del Novecento, lo studioso francese Roland
Barthes afferma che la stampa e la società attraverso la comunicazione dei
mass-media attribuiscono un valore rassicurante nella coscienza collettiva
tramite oggetti che trasmettono serenità e che sono sottoposti a un processo di
venerazione e sostiene che tutto ciò che crea insicurezza vada allontanato.
Parallelamente si sviluppa il pensiero di Marshall McLuhan il quale sosteneva
che nell'evoluzione della comunicazione proprio i mass-media sarebbero stati
fondamentali e afferma che siano proprio gli artisti che debbano concepirne i
cambiamenti.
Pop art inglese
• The Independent Group (IG), fondato a Londra
nel 1952, è considerato il precursore del
movimento pop art. Erano un raduno di giovani
pittori, scultori, architetti, scrittori e critici che
sfidavano i prevalenti approcci modernisti alla
cultura e le visioni tradizionali delle belle arti. Le
loro discussioni di gruppo si sono incentrate sulle
implicazioni della cultura pop da elementi quali
pubblicità di massa, film, design del prodotto,
fumetti, fantascienza e tecnologia. i caratteri di
questa corrente artistica erano stati anticipati da
Eduardo Paolozzi. Ma il vero fondatore della Pop
art è l'inglese Richard Hamilton, che nel 1956
realizzò il collage intitolato Just what is it that
make today’s homes so different, so appealing?
(Ma cosa rende le case di oggi così diverse, così
attraenti?) il quale è considerato il manifesto di
questa nuova corrente. L'opera si sofferma sul
narcisismo degli abitanti di una casa borghese.
Pop art inglese
• Allo stesso tempo si sviluppano altri modi di
vedere la corrente Pop, per esempio in
contrasto ai colori vivaci, allegri e accesi di
Hamilton possiamo osservare l'opera Love
Wall di Peter Blake, il quale avvicina alle foto
della zia foto di icone come Marilyn Monroe
prediligendo l'uso del colore bianco e nero per
suscitare un sentimento di nostalgia. Ma è
importante ricordare che Peter Blake è
famoso per aver creato la copertina dell'album
musicale di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club
Band dei Beatles su suggerimento di Paul
McCartney e l'aspetto innovativo risiede nel
trasferimento su tela dell'immagine fotografica
dei personaggi-simbolo dei quattro ragazzi
della band.
Pop art italiana
• In Italia la Pop art si sviluppa grazie
all'arrivo di opere di artisti pop americani
alla mostra contemporanea della Biennale
di Venezia, nonostante qualche critico la
avversi accusandola di contenere «i germi
di un nuovo fascismo». Roma è la città
dove questo movimento artistico si
sviluppa proprio per lo stretto contatto con
la capitale americana. Ed è proprio a
Roma che nel 1959, si ferma e si stabilisce
Cy Twombly, molto legato all'arte pop degli
Stati Uniti anche se egli stesso non
aderisce al movimento. I principali
esponenti in Italia sono:
Pop art italiana
• Michelangelo Pistoletto (1933), artista sperimentale.
Nella sua serie di quadri specchianti ha un ruolo
fondamentale lo specchio, in quanto tramite esso il
pubblico può partecipare all'opera.
• Pino Pascali (1935-1968), artista ironico che anticipa
l'Arte povera.
• Mario Schifano (1934-1997). Nelle sue opere si avvicina
alle scelte degli artisti americani ma la differenza sta nel
fatto che Schifano crea delle sgocciolature sulle tele.
• Enrico Baj (1924-2003) artista dedito alle immagini della
fantascienza. Dipinge in modo grottesco personaggi
inventati che sono spesso mostruosi, vivi e espressivi e
vengono realizzati con materiali poveri ma indossano
medaglie
• Lo scopo di queste opere è quello di esprimere denuncia
e ammonimento
Pop art negli
Stati Uniti
• Negli Stati Uniti la Pop art si sviluppa negli
anni sessanta del Novecento. Trova il suo
centro artistico nella New York degli anni
sessanta e le sue radici nell'arte americana
degli anni precedenti e nella poetica del New
Dada. Rispetto all'Inghilterra è un'arte più
grossolana ed è proprio oltreoceano che
raggiunge il suo vero successo attraverso la
capacità degli artisti di ottenere un grande
effetto sul pubblico, grazie alla creazione di
opere stupefacenti partendo da oggetti
comuni e di uso quotidiano. L'oggetto è il
protagonista dell'immagine artistica e viene
alterato dalla sua forma reale.
• L'arte Pop americana presenta i meccanismi
del linguaggio popolare, i temi delle opere
sono temi banali, effimeri che vanno a
descrivere la società dei consumi in cui si
ambientano.
Pop art negli
Stati Uniti
• All'interno di queste opere non viene
avviata nessuna critica sociale anzi viene
testimoniata la realtà delle grandi città
americane e l'opera d'arte diventa soltanto
un prodotto commerciale. I colori che
spiccano in queste opere sono vivaci e
accesi, cioè i colori delle pubblicità, dei
supermercati e delle insegne luminose.
Sono opere anonime, impersonali ma
affascinanti, non fanno altro che esprimere
le condizioni della società in cui nascono.
Non hanno un messaggio da comunicare
ma vogliono soltanto mettere in mostra
l'oggetto raffigurato isolandolo dal contesto
in cui si trova e mostrando con un velo di
ironia i difetti, gli eccessi e la superficialità
della società di quegli anni.
Pop art negli
Stati Uniti
• I principali esponenti sono:
• Roy Lichtenstein (New York, 1923-1997)
• George Segal (New York 1924 - South
Brunswichk, New Jersey 2000)
• Andy Warhol (Filadelfia, New York (1930), 1928-
1987)
• Claes Oldenburg (Stoccolma, 1929)
• Robert Rauschenberg (Porth Arthur, Texas,
1925)
• Jasper Johns (Augusta, Georgia, 1930)
• James Rosenquist (Grand Forks, 1933)
• Tom Wesselmann (Cincinnati, Ohio 1931-2005)
Pop art in Giappone
• In Giappone, la pop art si è evoluta dall'importante scena
d'avanguardia della nazione. L'uso di immagini del mondo
moderno, copiate dalle riviste, nei dipinti in stile
fotomontaggio prodotti da Harue Koga alla fine degli anni
'20 e all'inizio degli anni '30, prefigurarono elementi della
pop art. Il lavoro di Yayoi Kusama ha contribuito allo
sviluppo della pop art e ha influenzato molti altri artisti, tra
cui Andy Warhol. A metà degli anni '60, il graphic designer
Tadanori Yokoo divenne uno degli artisti pop di maggior
successo e un simbolo internazionale per la pop art
giapponese. È ben noto per le sue pubblicità e la creazione
di opere d'arte per icone della cultura pop come le
commissioni ai The Beatles, Marilyn Monroe ed Elizabeth
Taylor, tra gli altri. Un altro importante artista pop a quel
tempo era Keiichi Tanaami. Personaggi iconici di manga e
anime giapponesi sono anche diventati simboli per la pop
art, come Speed Racer e Astro Boy. I manga e gli anime
giapponesi influenzarono anche artisti pop successivi come
Takashi Murakami e il suo movimento superfluo.
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Pop art

  • 1. Pop art • LICEO SCIENTIFICO CORRADINO D’ASCANIO • CLASSE: 5F • UN LAVORO DI : KRISTI DEDJA & MATTEO GASBARRO
  • 2. Storia • La pop art è un movimento artistico emerso nel Regno Unito e negli Stati Uniti dalla metà degli anni '50. Il movimento ha presentato una sfida alle tradizioni delle belle arti includendo immagini della cultura popolare e di massa, come pubblicità, fumetti e banali oggetti culturali prodotti in serie. Uno dei suoi obiettivi è quello di usare nell'arte immagini della cultura popolare (piuttosto che elitaria), enfatizzando gli elementi banali o kitsch di qualsiasi cultura, il più delle volte attraverso l'ironia. È anche associato all'uso da parte degli artisti di mezzi meccanici di riproduzione o tecniche di rendering. Nella pop art, il materiale viene talvolta rimosso visivamente dal suo contesto noto, isolato o combinato con materiale non correlato. Eduardo Paolozzi, i was a rich man's plaything
  • 3. Storia • Tra i primi artisti che hanno dato forma al movimento della pop art c'erano Eduardo Paolozzi e Richard Hamilton in Gran Bretagna, e Larry Rivers, Robert Rauschenberg e Jasper Johns tra gli altri negli Stati Uniti. La pop art e il minimalismo sono considerati movimenti artistici che precedono l'arte postmoderna o sono alcuni dei primi esempi dell'arte postmoderna in sé. Richard Hamilton interior
  • 4. Origine e contesto sociale • Questo movimento artistico si sviluppa nel mondo occidentale nel dopoguerra. In quel periodo entrano in gioco nuovi oggetti che fino a quel momento non erano esistiti, entrando subito a far parte della vita dell'uomo, il quale non può più farne a meno. Per esempio questi oggetti sono automobili utilitarie, poster, frigoriferi, lavatrici, cibo in scatola, detersivi e bevande confezionate. Tutti questi oggetti diventano i nuovi simboli della società consumistica in cui nasce la Pop art. A differenza degli altri movimenti artistici che si sviluppano in questo periodo come per esempio il fenomeno dell'Happening e il New Dada, la Popular Art si allontana da ogni forma di critica e si sofferma solo sul mostrare la realtà.
  • 5. Origine e contesto sociale • Possiamo definire questa corrente artistica come arte realistica, dove l'artista cerca di riprodurre un realismo moderno tenendo conto delle trasformazioni dell'ambiente. Negli anni cinquanta del Novecento, lo studioso francese Roland Barthes afferma che la stampa e la società attraverso la comunicazione dei mass-media attribuiscono un valore rassicurante nella coscienza collettiva tramite oggetti che trasmettono serenità e che sono sottoposti a un processo di venerazione e sostiene che tutto ciò che crea insicurezza vada allontanato. Parallelamente si sviluppa il pensiero di Marshall McLuhan il quale sosteneva che nell'evoluzione della comunicazione proprio i mass-media sarebbero stati fondamentali e afferma che siano proprio gli artisti che debbano concepirne i cambiamenti.
  • 6. Pop art inglese • The Independent Group (IG), fondato a Londra nel 1952, è considerato il precursore del movimento pop art. Erano un raduno di giovani pittori, scultori, architetti, scrittori e critici che sfidavano i prevalenti approcci modernisti alla cultura e le visioni tradizionali delle belle arti. Le loro discussioni di gruppo si sono incentrate sulle implicazioni della cultura pop da elementi quali pubblicità di massa, film, design del prodotto, fumetti, fantascienza e tecnologia. i caratteri di questa corrente artistica erano stati anticipati da Eduardo Paolozzi. Ma il vero fondatore della Pop art è l'inglese Richard Hamilton, che nel 1956 realizzò il collage intitolato Just what is it that make today’s homes so different, so appealing? (Ma cosa rende le case di oggi così diverse, così attraenti?) il quale è considerato il manifesto di questa nuova corrente. L'opera si sofferma sul narcisismo degli abitanti di una casa borghese.
  • 7. Pop art inglese • Allo stesso tempo si sviluppano altri modi di vedere la corrente Pop, per esempio in contrasto ai colori vivaci, allegri e accesi di Hamilton possiamo osservare l'opera Love Wall di Peter Blake, il quale avvicina alle foto della zia foto di icone come Marilyn Monroe prediligendo l'uso del colore bianco e nero per suscitare un sentimento di nostalgia. Ma è importante ricordare che Peter Blake è famoso per aver creato la copertina dell'album musicale di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles su suggerimento di Paul McCartney e l'aspetto innovativo risiede nel trasferimento su tela dell'immagine fotografica dei personaggi-simbolo dei quattro ragazzi della band.
  • 8. Pop art italiana • In Italia la Pop art si sviluppa grazie all'arrivo di opere di artisti pop americani alla mostra contemporanea della Biennale di Venezia, nonostante qualche critico la avversi accusandola di contenere «i germi di un nuovo fascismo». Roma è la città dove questo movimento artistico si sviluppa proprio per lo stretto contatto con la capitale americana. Ed è proprio a Roma che nel 1959, si ferma e si stabilisce Cy Twombly, molto legato all'arte pop degli Stati Uniti anche se egli stesso non aderisce al movimento. I principali esponenti in Italia sono:
  • 9. Pop art italiana • Michelangelo Pistoletto (1933), artista sperimentale. Nella sua serie di quadri specchianti ha un ruolo fondamentale lo specchio, in quanto tramite esso il pubblico può partecipare all'opera. • Pino Pascali (1935-1968), artista ironico che anticipa l'Arte povera. • Mario Schifano (1934-1997). Nelle sue opere si avvicina alle scelte degli artisti americani ma la differenza sta nel fatto che Schifano crea delle sgocciolature sulle tele. • Enrico Baj (1924-2003) artista dedito alle immagini della fantascienza. Dipinge in modo grottesco personaggi inventati che sono spesso mostruosi, vivi e espressivi e vengono realizzati con materiali poveri ma indossano medaglie • Lo scopo di queste opere è quello di esprimere denuncia e ammonimento
  • 10. Pop art negli Stati Uniti • Negli Stati Uniti la Pop art si sviluppa negli anni sessanta del Novecento. Trova il suo centro artistico nella New York degli anni sessanta e le sue radici nell'arte americana degli anni precedenti e nella poetica del New Dada. Rispetto all'Inghilterra è un'arte più grossolana ed è proprio oltreoceano che raggiunge il suo vero successo attraverso la capacità degli artisti di ottenere un grande effetto sul pubblico, grazie alla creazione di opere stupefacenti partendo da oggetti comuni e di uso quotidiano. L'oggetto è il protagonista dell'immagine artistica e viene alterato dalla sua forma reale. • L'arte Pop americana presenta i meccanismi del linguaggio popolare, i temi delle opere sono temi banali, effimeri che vanno a descrivere la società dei consumi in cui si ambientano.
  • 11. Pop art negli Stati Uniti • All'interno di queste opere non viene avviata nessuna critica sociale anzi viene testimoniata la realtà delle grandi città americane e l'opera d'arte diventa soltanto un prodotto commerciale. I colori che spiccano in queste opere sono vivaci e accesi, cioè i colori delle pubblicità, dei supermercati e delle insegne luminose. Sono opere anonime, impersonali ma affascinanti, non fanno altro che esprimere le condizioni della società in cui nascono. Non hanno un messaggio da comunicare ma vogliono soltanto mettere in mostra l'oggetto raffigurato isolandolo dal contesto in cui si trova e mostrando con un velo di ironia i difetti, gli eccessi e la superficialità della società di quegli anni.
  • 12. Pop art negli Stati Uniti • I principali esponenti sono: • Roy Lichtenstein (New York, 1923-1997) • George Segal (New York 1924 - South Brunswichk, New Jersey 2000) • Andy Warhol (Filadelfia, New York (1930), 1928- 1987) • Claes Oldenburg (Stoccolma, 1929) • Robert Rauschenberg (Porth Arthur, Texas, 1925) • Jasper Johns (Augusta, Georgia, 1930) • James Rosenquist (Grand Forks, 1933) • Tom Wesselmann (Cincinnati, Ohio 1931-2005)
  • 13. Pop art in Giappone • In Giappone, la pop art si è evoluta dall'importante scena d'avanguardia della nazione. L'uso di immagini del mondo moderno, copiate dalle riviste, nei dipinti in stile fotomontaggio prodotti da Harue Koga alla fine degli anni '20 e all'inizio degli anni '30, prefigurarono elementi della pop art. Il lavoro di Yayoi Kusama ha contribuito allo sviluppo della pop art e ha influenzato molti altri artisti, tra cui Andy Warhol. A metà degli anni '60, il graphic designer Tadanori Yokoo divenne uno degli artisti pop di maggior successo e un simbolo internazionale per la pop art giapponese. È ben noto per le sue pubblicità e la creazione di opere d'arte per icone della cultura pop come le commissioni ai The Beatles, Marilyn Monroe ed Elizabeth Taylor, tra gli altri. Un altro importante artista pop a quel tempo era Keiichi Tanaami. Personaggi iconici di manga e anime giapponesi sono anche diventati simboli per la pop art, come Speed Racer e Astro Boy. I manga e gli anime giapponesi influenzarono anche artisti pop successivi come Takashi Murakami e il suo movimento superfluo.
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