L'intervento di Pierpaolo Pallara (INEA) ai lavori del Laboratorio di Capacity SUD Puglia “GAL Territori Attivi – Opportunità e strategie verso Europa 2020”. Il nuovo scenario della programmazione Europa 2020 e le priorità dei GAL. Mesagne, 7 marzo 2014,
Le strategie di sviluppo e opportunità per i GAL: La complessità della nuova Programmazione, gli elementi che cambiano, la dimensione "territorio", ruolo dei GAL, le opportunità da cogliere.
Presentazione utilizzata da Roberto Pagni nel suo intervento a "Cultura, Agricoltura e Territorio. Le leve per lo sviluppo toscano", San Casciano, 6 febbraio 2014
Presentazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 dell'Emilia-RomagnaParma Couture
Diapositive presentate lo scorso 27 Gennaio 2014 a Bologna dal Direttore Generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Valtiero Mazzotti, in occasione del convegno sul nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 Regione VenetoEur&ca S.r.l.
Il documento illustra le caratteristiche della strategia di sviluppo del territorio veneto per quanto riguarda la tematica rurale e fornisce indicazioni sulle misure che costituiranno specifici bandi.
Presentazione utilizzata da Roberto Pagni nel suo intervento a "Cultura, Agricoltura e Territorio. Le leve per lo sviluppo toscano", San Casciano, 6 febbraio 2014
Presentazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 dell'Emilia-RomagnaParma Couture
Diapositive presentate lo scorso 27 Gennaio 2014 a Bologna dal Direttore Generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Valtiero Mazzotti, in occasione del convegno sul nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 Regione VenetoEur&ca S.r.l.
Il documento illustra le caratteristiche della strategia di sviluppo del territorio veneto per quanto riguarda la tematica rurale e fornisce indicazioni sulle misure che costituiranno specifici bandi.
INDICAZIONE FACOLTATIVA DI QUALITA' PRODOTTO DI MONTAGNAMatteo Pennacchia
La normativa del Reg. (UE) n. 1151/2012 e l’applicazione del Reg. delegato (UE) n. 665/2014 ed il rapporto con il DM MIPAAF del 26 luglio 2017 e seguenti
Più innovazione e conoscenza in agricoltura per una efficace attuazione delle...L'Informatore Agrario
La strategia europea che porta al 2020, compresa la nuova politica agricola comunitaria (primo e secondo pilastro) è basata sulla conoscenza, perché fa della conoscenza la principale risorsa su cui puntare in una competizione globale.
Dossier di pianificazione strategica sul paesaggio (galtellì nu-)Antonio Petrocelli
Tra i valori e le potenzialità che il territorio italiano ancora evidenzia vi è sicuramente il paesaggio, frutto di un millenario lavoro delle comunità locali e dell’interazione tra uomo e natura ove la biodiversità costituisce la componente cruciale e distintiva. Questo inestimabile lavoro si è preservato pressoché integro in moltissimi territori, tramandando:
• prodotti agricoli e di allevamento di grande qualità, specifici di ogni territorio e rappresentativi di una tradizione culturale e di un saper fare spesso straordinario:
• un territorio integro capace di fronteggiare frane ed alluvioni;
• un enorme dote di biodiversità (vegetale ed animale).
Nei piccoli borghi italiani, spesso non vi è soluzione di continuità tra edificato e ambiente rurale e uno si compenetra nell’altro per costituire un’inconfondibile unitarietà di paesaggio e cultura. Con il progetto pilota “Paesaggio e Biodiversità Autentici”, si vuole fornire alle amministrazioni uno strumento operativo per pianificare e gestire le risorse che caratterizzano il paesaggio, contribuendo alla diffusione di una cultura amministrativa e di governo territoriale finalizzata ad una valorizzazione del paesaggio tradizionale ed enfatizzare le capacità di produrre nuove economie, partendo dalla tutela e dalla valorizzazione del patrimonio di biodiversità presente. La conservazione delle peculiarità e dei caratteri paesaggistici tradizionali è quindi la base di riferimento per l’attivazione di un percorso in cui questi elementi, interagendo con la comunità locale in un’ottica integrata e innovativa, rafforzano l’attrattività del contesto e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Sono questi gli obiettivi che fanno da cornice al presente dossier, sviluppato con l’intento di mettere in evidenza lo stato del paesaggio e cercando di inquadrarne le dinamiche evolutive al fine di pianificare la gestione delle singole risorse naturali, rurali, insediative e storico-culturali che lo caratterizzano, individuando per esse degli obiettivi strategici da perseguire per migliorare la qualità ambientale, sociale ed economica del contesto. Il perseguimento di questi obiettivi conduce allo sviluppo di diverse fasi operative:
- Il contesto di pianificazione e programmazione
-Interpretazione
Master in Sostenibilità socio ambientale e delle reti agroalimentariGabriela Cavaglià
Lavori o vorresti lavorare nel settore della piccola e media impresa agricola o agroalimentare, nelle associazioni di categoria, in cooperative agricole o agroalimentari, consorzi o reti di gas? Ecco il master che fa per te!
Intervento di Alberto Giacomoni all'incontro pubblico "Il nuovo Piano di sviluppo Rurale della Provincia autonoma di Trento - Opportunità per i giovani in agricoltura". L'evento, promosso dal Comune di San Lorenzo Dorsino, in collaborazione con le Amministrazioni di Bleggio Superiore, Comano Terme, Fiavè e Stenico, si è svolto venerdì 10 luglio 2015 ad ore 20:00 presso il teatro comunale di San Lorenzo Dorsino.
INDICAZIONE FACOLTATIVA DI QUALITA' PRODOTTO DI MONTAGNAMatteo Pennacchia
La normativa del Reg. (UE) n. 1151/2012 e l’applicazione del Reg. delegato (UE) n. 665/2014 ed il rapporto con il DM MIPAAF del 26 luglio 2017 e seguenti
Più innovazione e conoscenza in agricoltura per una efficace attuazione delle...L'Informatore Agrario
La strategia europea che porta al 2020, compresa la nuova politica agricola comunitaria (primo e secondo pilastro) è basata sulla conoscenza, perché fa della conoscenza la principale risorsa su cui puntare in una competizione globale.
Dossier di pianificazione strategica sul paesaggio (galtellì nu-)Antonio Petrocelli
Tra i valori e le potenzialità che il territorio italiano ancora evidenzia vi è sicuramente il paesaggio, frutto di un millenario lavoro delle comunità locali e dell’interazione tra uomo e natura ove la biodiversità costituisce la componente cruciale e distintiva. Questo inestimabile lavoro si è preservato pressoché integro in moltissimi territori, tramandando:
• prodotti agricoli e di allevamento di grande qualità, specifici di ogni territorio e rappresentativi di una tradizione culturale e di un saper fare spesso straordinario:
• un territorio integro capace di fronteggiare frane ed alluvioni;
• un enorme dote di biodiversità (vegetale ed animale).
Nei piccoli borghi italiani, spesso non vi è soluzione di continuità tra edificato e ambiente rurale e uno si compenetra nell’altro per costituire un’inconfondibile unitarietà di paesaggio e cultura. Con il progetto pilota “Paesaggio e Biodiversità Autentici”, si vuole fornire alle amministrazioni uno strumento operativo per pianificare e gestire le risorse che caratterizzano il paesaggio, contribuendo alla diffusione di una cultura amministrativa e di governo territoriale finalizzata ad una valorizzazione del paesaggio tradizionale ed enfatizzare le capacità di produrre nuove economie, partendo dalla tutela e dalla valorizzazione del patrimonio di biodiversità presente. La conservazione delle peculiarità e dei caratteri paesaggistici tradizionali è quindi la base di riferimento per l’attivazione di un percorso in cui questi elementi, interagendo con la comunità locale in un’ottica integrata e innovativa, rafforzano l’attrattività del contesto e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Sono questi gli obiettivi che fanno da cornice al presente dossier, sviluppato con l’intento di mettere in evidenza lo stato del paesaggio e cercando di inquadrarne le dinamiche evolutive al fine di pianificare la gestione delle singole risorse naturali, rurali, insediative e storico-culturali che lo caratterizzano, individuando per esse degli obiettivi strategici da perseguire per migliorare la qualità ambientale, sociale ed economica del contesto. Il perseguimento di questi obiettivi conduce allo sviluppo di diverse fasi operative:
- Il contesto di pianificazione e programmazione
-Interpretazione
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Slide di Dario Cacace, Istituto Nazionale di Economia Agraria – Sede Campania. presentate nel corso del Laboratorio Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento, realizzato a Castelnuovo Cilento il 20 Novembre 2014 dalla linea PROGETTARE di Capacity SUD.
Incontro con i cittadini sui fondi europei
Vetralla 20/03/2016
Fondi europei per l'agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali
Nell'incontro di partecipazione organizzato dal Progetto Euroepo RURBANCE a Grezzana il 20 febbraio 2015 con le aziende agricole e la popolazione, è stato mostrata una presentazione introduttiva al nuovo Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto e ad alcune misure di finanziamento, dal dott. Riccardo De Gobbi. I contenuti sono solo indicativi.
Il programma è destinato al miglioramento produttivo delle aziende agricole, allo sviluppo delle produzioni agricole di qualità, alla diversificazione extra agricola, alla promozione del turismo rurale, al sostegno dell'agro-industria.
Il Progetto ENAGRI, realizzato da ENAMA con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha intende promuovere lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili in campo agroforestale. La presentazione illustra obiettivi e attività del progetto.
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Slide presentate da Elena Tropeano nel corso del II evento nazionale "Processi partecipativi e capacità istituzionale nella programmazione 2014-2020" del Progetto Capacity SUD del Formez PA
LABORATORIO “SMARTPUGLIA: VERSO LA STRATEGIA DI SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE 2014-2020" - Presentazione introduttiva ai lavori del workshop “Open Data in Open Space - Laboratorio partecipativo per la costruzione di comunità di pratiche sugli Open Data ” - Brindisi, 25 marzo 2015
Slide presentate da Sergio Vasarri nel corso del II seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 29 gennaio 2015 a Roma
Slide di Ludovico Albert presentate nel corso del I seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 10 dicembre 2014 a Roma
Slide di Anna Paola a Beccara - Ufficio Legale Trento RISE - presentate nel corso del workshop dal titolo "Building Strategy together: challenges and opportunities" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 27 novembre a Messina nell'ambito degli OPEN DAYS local events.
Slide di Tommaso Calabrò - Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria Regione Calabria - presentate nel corso del workshop dal titolo "Building Strategy together: challenges and opportunities" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 27 novembre a Messina nell'ambito degli OPEN DAYS local events.
Coesione, integrazione e territorio: lo stato di attuazione della programmazi...FormezPA - Capacity SUD
Slide di Raffaele Colaizzo presentate nel corso del Laboratorio Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento, realizzato a Castelnuovo Cilento il 20 Novembre 2014 dalla linea PROGETTARE di Capacity SUD.
Slide di Domenico Liotto, Regione Campania, presentate nel corso del Laboratorio Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento, realizzato a Castelnuovo Cilento il 20 Novembre 2014 dalla linea PROGETTARE di Capacity SUD.
Presentazione di Adriana Agrimi, Dirigente del Servizio Ricerca Industriale e Innovazione della Regione Puglia al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
Presentazione di Marco Mena, Director Between e responsabile Smart City Index, al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
Smartcities&communities: L'impegno di Formez pa per gli Open days local eventsFormezPA - Capacity SUD
Presentazione di Anna Claudia Abis, Responsabile della Regione Puglia al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
Presentazione di Paolo Casalino, Dirigente dell'Ufficio per i Rapporti con le Istituzioni dell'Unione Europea della Regione Puglia al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
Laboratorio "SMART PUGLIA: Verso la strategia di specializzazione intelligent...FormezPA - Capacity SUD
Il progetto Capacity SUD ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni regionali aiutandole a programmare interventi che rispondano alle loro esigenze prioritarie e a dotarsi delle competenze, degli strumenti e delle tecnologie necessarie per la loro efficace attuazione. La capacità istituzionale, oltre a fornire un supporto strategico per una gestione maggiormente efficiente dei PO, assume un rilievo fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020.
Website: capacitaistituzionale.formez.it
Slide presentate dall'Area Comunicazione del Dipartimento Regionale della Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana durante i seminari "#OPENFESR. Dalle idee al commento del Programma Operativo FESR 2014-2020". Catania, 11 giugno e Palermo 12 aprile 2014
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Slide presentate da Emanuele Villa durante i seminari "Promozione del percorso partecipato per la redazione del nuovo POR FESR 2014-2020". Palermo, 8 aprile e Catania 9 aprile 2014
I processi di consultazione per la strategia dell'innovazione
Pierpaolo Pallara: Sviluppo rurale e approccio LEADER nella Programmazione 2014-2020
1. Sviluppo rurale e approccio LEADER
nella programmazione2014-2020
Mesagne, 7 marzo 2014
Pierpaolo Pallara
2. In quale contesto si inserisce
il nuovo processo di
programmazione della
politica di sviluppo rurale
per il periodo 2014-2020?
3.
4. … quindi quali novità per lo sviluppo rurale?
Quadro Strategico Comune e Accordo di Partenariato
con altri fondi (FEASR, FESR, FSE e FEAMP)
Introduzione della Condizionalità "ex ante" sulle
capacità gestionali
Introduzione di riserve di premialità da assegnare in
base al grado di raggiungimento degli obiettivi target
definiti nell’AP
Eliminazione degli Assi e dei loro obiettivi e
inserimento di Priorità e Focus Area (azioni chiave)
Introduzione opzionale di sotto – programmi
tematici per rispondere a specifici bisogni
5. PRIORITÀ E FOCUS AREA
PRIORITÀ 1: PROMUOVERE IL TRASFERIMENTO DI
CONOSCENZE E L’INNOVAZIONE NEL SETTORE AGRICOLO E
FORESTALE E NELLE ZONE RURALI
1.a - Stimolare l’innovazione e
la base di conoscenze
nelle zone rurali
2.a - Rinsaldare i nessi tra
agricoltura e silvicoltura,
da un lato, e ricerca e
innovazione dall’altro
3.a - Incoraggiare
l’apprendimento lungo
tutto l’arco della vita e la
formazione professionale
nel settore agricolo e
forestale
FOCUS
AREA
6. PRIORITÀ E FOCUS AREA
PRIORITÀ 2: POTENZIARE LA COMPETITIVITÀ
DELL’AGRICOLTURA IN TUTTE LE SUE FORME E LA
REDDITIVITÀ DELLE AZIENDE AGRICOLE
2.a - Incoraggiare la
ristrutturazione delle aziende
agricole con problemi
strutturali considerevoli, in
particolare quelle che
detengono una quota di
mercato esigua, delle aziende
orientate al mercato in
particolari settori e delle
aziende che richiedono una
diversificazione dell’attività
2.b - Favorire il ricambio
generazionale nel settore
agricolo
FOCUS
AREA
7. PRIORITÀ E FOCUS AREA
PRIORITÀ 3: PROMUOVERE L’ORGANIZZAZIONE DELLA FILIERA
AGROALIMENTARE E LA GESTIONE DEI RISCHI NEL SETTORE
AGRICOLO
3.a - Migliorare l’integrazione
dei produttori primari
nella filiera
agroalimentare attraverso
i regimi di qualità, la
promozione dei prodotti
nei mercati locali, le filiere
corte, le associazioni di
produttori e le
organizzazioni
interprofessionali
3.b - Sostegno alla gestione dei
rischi aziendali
FOCUS
AREA
8. PRIORITÀ E FOCUS AREA
PRIORITÀ 4: PRESERVARE, RIPRISTINARE E VALORIZZARE GLI
ECOSISTEMI DIPENDENTI DALL’AGRICOLTURA E DALLE FORESTE
4.a – Preservare e
ripristinare la
biodiversità inclusi i
siti di Natura 2000,
l’agricoltura ad alto
valore naturale e la
conformazione
paesaggistica europea
4.b – Migliorare la gestione
delle acque
4.c – Migliorare la gestione
del suolo
FOCUS
AREA
9. PRIORITÀ E FOCUS AREA
PRIORITÀ 5: INCORAGGIARE L’USO EFFICIENTE DELLE RISORSE
E IL PASSAGGIO A UN’ECONOMIA A BASSE EMISSIONI DI CO2 E
RESILIENTE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI NEL SETTORE
AGROALIMENTARE E FORESTALE
5.a – Aumentare l’efficienza nell’utilizzo
delle risorse idriche in agricoltura
5.b – Aumentare l’efficienza nell’utilizzo
dell’energia nell’agricoltura e
produzione alimentare
5.c – Facilitare l’accesso e l’utilizzo di fonti
di energia rinnovabile, di sottoprodotti,
di scarti, di residui e di altre materie
prime non commestibili da destinare
allo sviluppo della “bioeconomia”
5.d – Riduzione delle emissioni di ossido di
azoto e di metano del settore agricolo
5.e – Capacità di cattura e isolamento del
carbonio nel settore agricolo e forestale
FOCUS
AREA
10. PRIORITÀ E FOCUS AREA
PRIORITÀ 6: INCLUSIONE SOCIALE, RIDUZIONE DELLA POVERTÀ
E SVILUPPO ECONOMICO DELLE ZONE RURALI
6.a - Favorire la diversificazione, la
creazione di nuove piccole
imprese e l’occupazione
6.b - Stimolare lo sviluppo locale
nelle zone rurali
6.c - Promuovere l’accessibilità,
l’uso e la qualità delle
tecnologie dell’informazione e
della comunicazione nelle zone
rurali.
FOCUS
AREA
11. COMPARAZIONE TRA I SET DI MISURE
Regolamento 1305/2013 PSR 2007‐2013
Articolo 14 Trasf. di conoscenze e/o azioni di informazione
Misura 111 - Azioni nel campo della formazione professionale e
dell’informazione
Articolo 15 Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza
alla gestione delle aziende agricole
Misura 114 - Utilizzo dei servizi di consulenza da parte degli
imprenditori agricoli e forestali
Articolo 16 Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
Misura 132 - Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi
di qualità alimentare
Misura 133 - Sostegno alle associazioni di produttori per attività
di informazione e promozione riguardo ai prodotti che rientrano
nei sistemi di qualità alimentare
Articolo 17 Investimenti in immobilizzazioni materiali
Misura 121 - Ammodernamento delle aziende agricole
Misura 122 - Accrescimento del valore economico delle foreste
Misura 123 - Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti
agricoli e forestali
Misura 125 - Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in
parallelo con lo sviluppo e l’adeguamento dell’agricoltura e della
silvicoltura
Misura 216 - Sostegno agli investimenti non produttivi in campo
agricolo
Misura 227 - Sostegno agli investimenti non produttivi – foreste
Articolo 18 Ripristino del potenziale produttivo agricolo
danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e
introduzione di adeguate misure di prevenzione
Non previsto
Articolo 19 Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese
Misura 112 - Insediamento di giovani agricoltori
Misura 311 - Diversificazione verso attività non agricole
12. posta Regolamento 2014-2020
Proposta Regolamento 2014-2020
Proposta Regolamento 2014-2020
Regolamento 1305/2013 PSR 2007‐2013
Articolo 20 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle
zone rurali
Misura 321 - Servizi essenziali per l’economia e la popolazione
rurale
Misura 313 - Incentivazione di attività turistiche
Misura 321 - Servizi essenziali per l’economia e la popolazione
rurale
Misura 323 - Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale
Articolo 21 Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel
miglioramento della redditività delle foreste
Misura 221 - Imboschimento di terreni agricoli
Misura 223 - Imboschimento di superfici non agricole
Misura 226 - Ricostituzione del potenziale forestale e interventi
preventivi
Misura 227 - Sostegno agli investimenti non produttivi – foreste
Articolo 22 Forestazione e imboschimento
Misura 221 - Imboschimento di terreni agricoli
Misura 223 - Imboschimento di superfici non agricole
Articolo 23 Allestimento di sistemi agroforestali Non previsto
Articolo 24 Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate
da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici
Misura 226 - Ricostituzione del potenziale forestale e interventi
preventivi
Articolo 25 Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il
pregio ambientale degli ecosistemi forestali
Misura 227 - Sostegno agli investimenti non produttivi – foreste
Articolo 26 Investimenti in nuove tecnologie silvicole e nella
trasf. e mobilitazione e commer. dei prodotti delle foreste
Non previsto
Articolo 27 Costituzione di associazioni e organizzazioni di
produttori
Non previsto
COMPARAZIONE TRA I SET DI MISURE
13. COMPARAZIONE TRA I SET DI MISURE
Regolamento 1305/2013 PSR 2007‐2013
Articolo 28 Pagamenti agro-climatico‐ambientali Misura 214 - Pagamenti agroambientali escluso az. 1
Articolo 29 Agricoltura biologica
Misura 214 - Pagamenti agroambientali, az. 1 Agricoltura biologia
Articolo 30 Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla
direttiva quadro sulle acque
Misura 213 - Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla
Direttiva 2000/60/CE
Articolo 31 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli
naturali o ad altri vincoli specifici
Misura 211 - Indennità compensative degli svantaggi naturali a
favore degli agricoltori delle zone montane
Misura 212 - Indennità compensative degli svantaggi naturali a
favore degli agricoltori delle aree svantaggiate, diverse dalle
zone montane
Articolo 33 Benessere degli animali Non previsto
Articolo 34 Servizi silvo-ambientali eclimatici e salvaguardia
delle foreste
Misura 221 - Imboschimento di terreni agricoli
Articolo 35 Cooperazione
Misura 124 - Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti,
processi e tecnologie nel settore alimentare
Articolo 36 Gestione del rischio Non previsto
Articoli 42 – 44 Leader Asse IV Leader Asse IV Leader
15. L’approccio LEADER: le esperienze
LEADER I (1991-1993)
Iniziativa Comunitaria
Sovvenzione globale
Due GAL (uno e mezzo …)
Sperimentazione
Poca evidenza…
16. L’approccio LEADER: le esperienze
LEADER II (1994-1999)
Iniziativa Comunitaria
Programma Operativo plurifondo
14 GAL e 3 Operatori Collettivi monotematici
43 Meuro
Turismo, formazione, pmi e artigianato,
valorizzazione prodotti agricoli, tutela ambiente
Parole chiave: carattere pilota, dimostratività,
trasferibilità, integrazione di strumenti
17. L’approccio LEADER: le esperienze
LEADER + (2000-2006)
Iniziativa Comunitaria
Programma Operativo e Complemento di
Programmazione (monofondo)
9 GAL
53 Meuro
Temi unificanti
Partenariato a prevalenza privata
18. L’approccio LEADER: le esperienze
Approccio LEADER (2007-2013)
In mainstream (programma operativo monofondo)
25 GAL
292 Meuro
Attuazione Asse III (una sola ricetta per bisogni
diversi..)
Complessità di contesto (soggetti agenti, procedure,
quadro normativo)
19. Cioè …
Un percorso di crescita (troppo rapido??) del
ruolo, degli strumenti di intervento, delle
risorse, delle aree di intervento
ma anche
di responsabilità, regole, vincoli, obiettivi da
raggiungere (è ancora bottom up?)
…. tralasciando l’equivoco sulla ruralità
20. Nel 2014-2020?
IL RUOLO
Über alles (può un soggetto “a scadenza” pianificare
lo sviluppo territoriale?)
Inter pares (c’è tempo e possibilità perché soggetti
diversi creino complementarietà tra strumenti
diversi?)
Esecutore (serve un GAL che sia solo organismo
intermedio?)
21. Nel 2014-2020?
LE ATTIVITA’
Materiale (sostegno agli investimenti) o immateriale
(creazione di reti)?
Specializzazione (più settore, meno territorio) o
diversificazione (più competenza e competenze)?
Agricoltura o “resto del mondo”?
22. Nel 2014-2020?
I TERRITORI
Dovunque (tutti hanno un bisogno…)?
Grandi (masse critiche) o piccoli (maggiore
incisività)?
In competizione con le altre politiche (intervenire
nelle aree realmente rurali)?
23. Nel 2014-2020, forse…
Privilegiare le azioni di networking, agendo anche
dove altre politiche (o il contesto) hanno realizzato
investimenti ma non creato collegamenti
Concentrarsi su tematismi specifici ed evitare azione
generaliste (esaltazione delle specificità territoriali,
laddove esistono …)
Utilizzare l’approccio plurifondo per le azioni di
sistema che il solo FEASR non consente
24. Nel 2014-2020, forse…
Sperimentare nuovi processi e modelli
Consolidarsi (soggetto di pianificazione e
accompagnamento dello sviluppo che
appartenga alla collettività)
Coinvolgere tutti i soggetti con competenza
territoriale
… osare e riappropriarsi del ruolo