Osservatorio Trimestrale sulle telecomunicazioni (dati aggiornati a dicembre 2012)
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Open Data: scarica i dati dell'Osservatorio in versione aperta - download Open Data / December 2012
http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=10732
Vito Gamberale - Considerazioni sullo scorporo della rete di accesso di Telec...Vito Gamberale
Slide di presentazione di F2i – Fondi italiani per le infrastrutture - e Metroweb SpA in occasione di un’Audizione tenutasi il 19.09.2013 presso la VIII Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato. Relatori: Vito Gamberale (AD di F2i); Mauro Maia (Senior Partner di F2i); Alberto Trondoli (AD di Metroweb).
Modelli di giornalismo e cultura convergente 06Paolo Costa
6a lezione, 4 marzo 2010:Informazione, fra bene pubblicoe commodity. Il mercato della pubblicità in Italia: dati congiunturali, anomalie strutturali, SIC (Sistema Integrato della Comunicazione)
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Il Regno Unito può essere un mercato estremamente interessante per le imprese italiane.
Questo studio è stato messo a disposizione da Rich Clicks, agenzia di Digital Marketing specializzata in Digital Marketing in Italia e nel Regno Unito.
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Nell’ambito del Rapporto Annuale di Valutazione (2014) il Valutatore ha realizzato una mappatura delle imprese delle Regioni Competitività Regionale e Occupazione (CRO) aderenti ai contratti di rete (con distinzione delle imprese lombarde e, tra queste, di quelle beneficiarie del bando) e una mappatura di tutte le reti create da aziende italiane (con distinzione delle reti a cui partecipano le imprese beneficiarie del bando). Dall’esame emerge la consueta ottima risposta delle imprese lombarde alle opportunità offerte dal Programma e, in particolare, una grande partecipazione delle micro-imprese: il bando è stato un buon canale per coinvolgere su progetti di innovazione anche le imprese di piccolissime dimensioni che solitamente incontrano grosse difficoltà ad effettuare investimenti nelle aree della ricerca e dell’innovazione. Un ulteriore elemento di interesse riguarda a composizione delle 76 reti finanziate: 65 reti sono nate grazie allo stimolo offerto dal bando della Regione (mentre 11 erano già preesistenti) e che le reti sono più ampie dei partenariati finanziati. Ci sono 60 imprese che fanno parte dei partenariati, ma non sono state finanziate dal bando. Regione Lombardia ha assegnato un contributo pubblico a 293 imprese, ma gli effetti ci saranno su tutte le imprese appartenenti alle reti, quindi su 353.
Virtualizzazione e cloud in italia fotografia del mercato, by EnterENTER S.r.l.
In Italia, qual è lo stato dell'arte reale? La domanda, è realmente matura? Quali le attuali proposte sul piano dell’offerta e le eventuali differenziazioni?
Noi di Enter, abbiamo fatto una ricerca su dati desk e su un campione di 30 operatori che offrono server virtuali e/o server cloud.
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
In un sistema produttivo estremamente frammentato quale quello italiano, l’attivazione di forme diverse di collaborazione interaziendale rappresenta uno strumento per il superamento di molti limiti tipici della piccola dimensione d’impresa, quali una ridotta propensione all’internazionalizzazione e agli investimenti in innovazione. Nell’analizzare tale fenomeno, il lavoro propone dapprima una mappatura delle diverse tipologie di relazioni tra le imprese e dei “profili relazionali” che ne derivano; successivamente l’analisi si concentra sullo strumento del Contratto di rete, introdotto nell’ordinamento italiano nel 2009 al fine di stimolare la collaborazione tra le imprese intorno a progetti condivisi, lasciando al contempo piena autonomia gestionale alle imprese stesse. Nel fare ciò, il lavoro effettua un confronto tra le caratteristiche strutturali, strategiche e di performance delle imprese aderenti a un contratto di rete e di quelle non in rete, in modo da fornire primi elementi di riflessione sull’efficacia dello strumento.
"Telecom Italia oltre i numeri – L’innovazione al servizio delle persone" ha l’obiettivo di raccontare le attività del Gruppo Telecom Italia con ricadute rilevanti sulle persone e sullo sviluppo della società .
Si illustrano non solo il piano industriale 2014-2016 e i principali risultati, ma soprattutto i progetti che possono abilitare uno stile di vita moderno, semplice e sicuro.
Fra le iniziative raccontate quelle sulla valorizzazione dei talenti, l’integrazione delle diversità, la digitalizzazione della scuola, la salvaguardia dell’ambiente, la mobilità intelligente, l’impegno in Expo 2015, la semplificazione dei pagamenti, per citarne solo alcune.
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Osservatorio trimestrale sulle
Telecomunicazioni (*)
-Aggiornamento al 31 dicembre 2012 -
(*) - I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni e stime dell’Autorità su dati forniti dalle imprese
2. Indice
FOCUS - Incumbent “Top Five” – dinamiche competitive
1. Accessi diretti alla rete fissa (totale)
2. Accessi diretti alla rete fissa (solo nuovi entranti)
3. Accessi a larga banda retail
4. Linee mobili – consistenze (escl. mvno)
5. Linee mobili - per tipologia di clientela/contratto (escl.mvno)
6. Larga banda mobile
7. Operatori mobili virtuali
8. Telefonia mobile - portabilità del numero
3. Focus – Incumbent “Top Five” - dinamiche competitive
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
Deutsche
Telekom
Telefonica France
Telecom
Telecom
Italia
British
Telecom
48,0
56,0
46,2
66,9
23,7
44,7
47,9
41,4
52,4
31,4
2006 1H12
-3,3 - 8,1 -4,8 -14,5 +7,7
0
10
20
30
40
50
60
70
Deutsche
Telekom
Telefonica France
Telecom
Telecom
Italia
British
Telecom
47
67
58
64
59
48
55
52
48
39
2006 2011
+1 -12 -6 -16 -20
Fonte: Digital Agenda scoreboard, http://scoreboard.lod2.eu/index.php?page=export
Fonte: Ofcom, International Communications Market Report 2012, pag. 248
Accessi
broadband
Quote di
mercato
(%)
Traffico voce
su rete fissa
Quote di
mercato
(%)
Tra il 2006 ed il primo semestre 2012 le differenze tra
le quote di mercato dei principali incumbent europei
negli accessi broadband tendono a ridursi
Telecom Italia è l’operatore che registra la maggiore
contrazione della quota di mercato (-14,5%) seguita
da Telefonica (-8,1) e France Telecom (-4,8)
British Telecom cresce invece di 7,7 p.p.
Tra il 2006 ed il 2011, ad esclusione di British
Telecom, Telecom Italia è l’incumbent che
maggiormente vede flettere la propria quota di
mercato nel traffico voce su rete fissa (-16%)
Con il 48%, la quota di mercato di Telecom Italia è
allineata con quella di DT (in crescita dell’1%) mentre
risulta inferiore a quella di France Telecom (52%) e di
Telefonica (55%)
4. 1. Accessi diretti alla rete fissa (totale) (1) (2) 4T2012
4T2011
Lineeinmln
Fonte: elaborazioni Agcom su dati aziendali
Telecom
Italia
66,4%
Wind
13,2%
Fastweb
7,3%
Vodafone
Italia
9,7%
BTItalia
0,4%
Tiscali
1,8%
Altri
1,2%
Telecom
Italia
64,6%
Wind
13,5%
Fastweb
8,3%
Vodafone
Italia
9,7%
BTItalia
0,3%
Tiscali
1,8%
Altri
1,7%
Rispetto a dicembre 2011, si osserva un calo degli accessi complessivi per circa 450
mila linee, in lieve accelerazione rispetto alla contrazione osservata nel 2011 (-360
mila accessi).
La quota di Telecom Italia negli ultimi dodici mesi è scesa di 1,8 punti percentuali,
collocandosi al 64,6%.
Con riguardo a Vodafone Italia, si registra una sostanziale invarianza nella quota di
mercato su base annua, ma un lieve incremento (+0,2%) rispetto allo scorso
settembre.
Wind consolida la propria quota di mercato su base annua (+0,3%), con un marginale
arretramento (-0,1%) rispetto allo scorso settembre.
Fastweb guadagna quote sia su base annuale (+1,0%) che trimestrale (+0,4%)
8,0
10,0
12,0
14,0
16,0
18,0
20,0
22,0
24,0
4T10 1T11 2T11 3T11 4T11 1T12 2T12 3T12 4T12
15,38 15,17 14,99 14,86 14,68 14,48 14,30 14,16 14,00
7,09 7,28 7,35 7,31 7,42 7,50 7,53 7,51 7,66
Accessi fisici Telecom Italia Accessi diretti OLO
22,47
22,10
21,66
(1) – A partire dal presente aggiornamento gli accessi alla rete fissa comprendono anche quelli WiMax. La serie storica considerata è in termini omogenei, pertanto le quote di mercato
evidenziate non sono del tutto omogenee con quelle indicate negli aggiornamenti precedenti
(2) – Sono compresi: gli accessi fisici Telecom Italia, full unbundling (voce e dati), Dsl Naked, WLR, Wimax e Fibra
5. 0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
8,00
4T10 1T11 2T11 3T11 4T11 1T12 2T12 3T12 4T12
0,95 1,01 1,02 0,98 0,96 0,93 0,87 0,83 0,80
4,78 4,89 4,94 4,92 5,02 5,09 5,15 5,18 5,26
0,04
0,05 0,06 0,07 0,09
0,11 0,14 0,17 0,19
1,04 1,05 1,05 1,06 1,09 1,08 1,08 1,06 1,11
0,28 0,28 0,29 0,27
0,28 0,28 0,28 0,28
0,29
Wholesale LineRental Unbundling(voce, voce+dati) (1) WiMax Naked dsl Fibra
7,09
7,42 7,65
Wind
39,4%
BTItalia
1,1%
Fastweb
21,9%
Vodafone
28,9%
Tiscali
5,2%
Altri
3,5%
2. Accessi diretti alla rete fissa (solo nuovi entranti)
4T2012
Fonte: elaborazioni Agcom su dati aziendali
4T2011
Su base annua gli accessi crescono di circa 230 mila (340 mila nel corso del 2011).
A fronte della crescita delle linee Full Ull (1) (+240 mila su base annua) si contrappone una
flessione degli accessi WLR per circa 160 mila linee. Su base trimestrale la crescita
complessiva è pari a circa 140 mila linee.
La ripartizione degli accessi diretti per operatore, posiziona Wind al primo posto (38,3%), in
arretramento sia rispetto allo scorso dicembre (-1,1%) che rispetto a settembre (-1,0%).
Cresce, sia su base annua che trimestrale, il peso di Fastweb (rispettivamente +1,7% e
+0,8%).
Flette invece, in entrambi i casi, la quota di mercato di Vodafone (corrispondentemente
-1,5% e -0,1%).
L’aumento degli accessi WiMax, che rappresentano – con una crescita di 110 mila accessi
- poco meno della metà dell’incremento complessivo delle linee OLO su base annua, è
alla base dell’aumento del peso degli “altri operatori” (+1,3% su base annua).
Linkem rappresenta oltre il 50% dello specifico segmento, che a fine anno ha superato nel
complesso le 190 mila unità (2).
Lineeinmln
(1) – incluso ULL virtual
Wind
38,3%
BTItalia
1,0%
Fastweb
23,6%
Vodafone
27,3%
Tiscali
5,1%
Altri
4,7%
(2) – Sono compresi i dati di Aria, Linkem, Mandarin e WaveMax
6. Telecom
Italia
52,9%
Wind
15,9%
Fastweb
11,8%
Tiscali
3,7%
Vodafone
Italia
12,5%
Altri
3,2%
Telecom
Italia
51,4%
Wind
16,3%
Fastweb
12,9%
Tiscali
3,6%
Vodafone
Italia
11,9%
Altri
3,9%
3. Accessi a larga banda retail 4T2012
4T2011
Lineeinmln
Fonte: elaborazioni Agcom su dati aziendali forniti nell’ambito dell’aggiornamento della reportistica europea sulla larga banda (Cocom)
Negli ultimi dodici mesi, la crescita degli accessi a larga banda è valutabile
intorno alle 160 mila unità. Rispetto a settembre, la customer base risulta in
crescita di 60 mila accessi (1).
La quota di mercato di Telecom Italia (51,4%) scende in un anno di 1,5 punti
percentuali, a vantaggio sostanzialmente Fastweb (+1,1%) e degli operatori
minori rappresentati in larga parte da quelli WiMax (+0,7).
Vodafone, rispetto a dicembre 2011, vede ridursi sia i propri abbonati (-65
mila), che la quota di mercato (-0,6%).
Aumenta la velocità media delle connessioni ad internet. Negli ultimi dodici
mesi, gli accessi con velocità nominale superiore a 2Mbit/s sono passati
dall’86,5 all’88,5%.
(1) – A partire dal presente aggiornamento dell’Osservatorio i dati includono anche gli accessi WiMax – la serie storica considerata è in termini omogenei.
8,00
9,00
10,00
11,00
12,00
13,00
14,00
4T10 1T11 2T11 3T11 4T11 1T12 2T12 3T12 4T12
12,77 12,96 13,01 13,04 13,13 13,16 13,15 13,14 13,17
0,33 0,35 0,37 0,37 0,38 0,41 0,44 0,47 0,51
DSL Altre tecnologie
13,10
13,51 13,68
7. 4T2012
4T2011
Lineeinmln
4. Linee mobili – consistenze (esclusi mvno, cfr slide 7)
Fonte: elaborazioni Agcom su dati aziendali
Rispetto allo scorso anno, la crescita della customer base sfiora le 400 mila sim,
mentre aumenta di circa 200 mila linee dallo scorso settembre.
Nel corso del 2012, si osserva una flessione (-307 mila) delle sim residenziali,
controbilanciata dalla crescita della clientela affari (circa +700 mila).
Nel medesimo periodo, le sim prepagate sono diminuite di 1,55 milioni, mentre
quelle in abbonamento sono aumentate di circa 2 milioni. Continua quindi il
processo di ampliamento della quota degli abbonamenti (cfr slide successiva).
Su base annua, la quota di mercato di Telecom e Vodafone flettono
(rispettivamente dello 0,2 e dello 0,7%) a favore di H3G (+0,3%) ed, in misura più
consistente, di Wind (+0,7%).
Il traffico telefonico (oltre 137 miliardi di minuti nel 2012) risulta in aumento del
3,8%, rispetto al corrispondente valore del 2011. Corrispondentemente gli sms
sono cresciuti del 7,5% (ad oltre 96 miliardi).
80,00
82,00
84,00
86,00
88,00
90,00
92,00
94,00
4T10 1T11 2T11 3T11 4T11 1T12 2T12 3T12 4T12
90,60 90,89 91,13 91,60 92,39 92,60 92,35 92,56 92,78
Telecom
Italia
34,9%
Vodafone
32,4%
Wind
22,7%
3 Italia
10,0%
Telecom
Italia
34,7%
Vodafone
31,7%
Wind
23,4%
3 Italia
10,3%
8. TI
43,0%Vod
29,9%
Wind
8,8%
"3"
18,3%TI
32,7%
Vod
32,1%
Wind
26,9%
"3"
8,4%
TI
59,2%
Vod
28,2%
Wind
5,8%
"3"
6,8%
TI
30,9%
Vod
32,2%
Wind
26,1%
"3"
10,8%
5. Linee mobili - per tipologia di clientela/contratto (escl. mvno)
Residenziale
Fonte: elaborazioni Agcom su dati aziendali
Lineeinmln
Affari
Clientela
L’utenza affari (12,4 milioni in dicembre) cresce di circa 700 mila linee su base annua, mentre nello
stesso periodo il segmento residenziale (80,4 milioni circa di sim a fine anno) segna un arretramento
di circa 300 mila linee.
Il peso dell’utenza affari aumenta dello 0,7% (dal 12,7 al 13,4% della consistenza complessiva).
Il primo operatore nel segmento residenziale è Vodafone con il 32,2% (32,9% nel 2011), seguito da
Telecom Italia e Wind.
Telecom Italia, con il 59,2% (58,0 nel 2011), è largamente leader nel segmento affari.
Prepagate Abbonamento
Quote di mercato per tipologia di contratto – 4T2012 (%)
Quote di mercato per tipologia di clientela– 4T2012 (%)Clientela Contratto
Contratto
L’80,6% delle linee attive riguarda le “prepagate”, in flessione rispetto a dicembre 2011 (82,7%).
In due anni, grazie soprattutto alla crescita di smartphone e tablet le sim in abbonamento sono
cresciute di 3,7 milioni mentre, corrispondentemente, quelle “prepaid” hanno subito una flessione di
poco inferiore a 1,5 milioni di linee.
Nel mercato “prepaid” Telecom Italia e Vodafone sono entrambe poco al di sotto del 33% mentre
Wind si colloca vicino al 27%, in crescita di circa l’1% rispetto al 2011
Nel segmento “postpaid”, Telecom Italia si conferma market leader con il 43%, ma risulta in flessione
del 2,4%, se si guarda al dicembre 2011, e del 5%, rispetto a fine 2010.
(31,5)
(32,9)
(25,2)
(10,4)
(7,2)(5,9)
(28,9)
(58,0)
(32,7)
(32,6)
(25,8) (8,9)
(45,4)
(15,0)
(31,6)
(8,1)
(tra parentesi i corrispondenti valori relativi a dicembre
2011)
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
4T10
4T11
4T12
10,92
11,71
12,41
79,69 80,68 80,38
Sim affari Sim residenziali
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
4T10
4T11
4T12
14,29 15,96 17,95
76,32 76,43 74,84
Sim inabbonamento Sim prepagate
9. 0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
4T11 4T12
192.254 251.202
+30,7%
6. Larga banda mobile (1)
In dicembre, le sim che hanno effettuato traffico dati hanno superato i
31,5 milioni (+17% rispetto al corrispondente valore del 2011).
Le “connect card” dedicate (le chiavette) raggiungono una consistenza
di circa 8,6 milioni (+27,5% rispetto a fine 2011).
Da inizio anno il traffico dati è cresciuto del 30,7%.
Fonte: elaborazioni e stime Agcom su dati aziendali
Sim con traffico dati (*1000) Connect card (chiavette) (*1000)
Traffico dati (terabyte da inizio
anno)
(1) – i dati non sono confrontabili con quanto indicato nei precedenti aggiornamenti dell’Osservatorio dovuti a) aggiornamenti
nei processi di rilevazione e di classificazione broadband della propria customer base da parte delle imprese e b) i dati
includono – anche se con un peso marginale - anche gli mvno. I confronti proposti nella slide sono in termini omogenei.
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
4T11 4T12
26.978
31.557
+17,0%
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
4T11 4T12
6.739
8.590
+27,5%
10. 7. Operatori mobili virtuali (MVNO) (1)
Lineeinmln
4T2012
4T2011 Prosegue la crescita degli abbonati MVNO (+850 mila nel 2012), la
cui consistenza ha raggiunto i 4,5 milioni sim (pari a circa il 4,6%
della base clienti totale).
Poste Italiane supera il 55%, in marginale arretramento rispetto a fine
2011. E’ da segnalare anche il risultato di Noverca che nel 2012 è
passato da poco più di 20 mila a 130 mila linee sim.
Traffico ed sms inviati crescono da inizio anno rispettivamente del
29% e di oltre il 60% rispetto ai corrispondenti valori del 2011.
Fonte: elaborazioni Agcom su dati aziendali
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4T10 1T11 2T11 3T11 4T11 1T12 2T12 3T12 4T12
3,06
3,26
3,46
3,62 3,65
3,95
4,31 4,40 4,50
Poste
Mobile
55,7%Fastweb
14,8%
Coop Italia
7,7%
Daily
Telecom
6,4%
ErgMobile
6,9%
Altri
8,5%
Poste
Mobile
55,3%Fastweb
15,0%
Coop Italia
7,2%
Daily
Telecom
5,0%
ErgMobile
7,1%
Altri
10,4%
(1) – A partire dalla rilevazione di dicembre sono presenti anche Bip Mobile e Green ICN
11. Fonte: elaborazioni e stime Agcom su dati aziendali
8. Telefonia mobile - portabilità del numero
4T12 - Linee in uscita (nel trimestre)
Lineeinmln
A dicembre 2012, il numero di linee mobili portate sfiora i 50 milioni (dato
cumulato).
Gli operatori mobili virtuali registrano un saldo attivo di 1,3 milioni di linee, in
lieve riduzione rispetto a settembre.
Su base annuale, il saldo “donating-recipient” è negativo per Telecom Italia (-
490 mila sim) e Vodafone (-420 mila) mentre risulta positivo per Wind (+185
mila), Mvno (+278 mila) ma soprattutto per H3G (+446 mila)
Corrispondentemente, su base trimestrale l’indicatore migliora solo per Telecom
Italia (da -353 mila a -118 mila). H3G e Wind mantengono, seppure in riduzione,
un saldo positivo. Vodafone peggiora la propria posizione (già negativa in
settembre) mentre per la prima volta il dato entra in territorio negativo anche per
mvno.
4T12 - Linee in ingresso (nel trimestre)
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
40,0
45,0
50,0
4T10 1T11 2T11 3T11 4T11 1T12 2T12 3T12 4T12
28,8 30,9 32,8 34,7 37,1 39,6 43,1 46,2
49,9
H3G
7,6%
Telecom
Italia
29,1%Vodafone
31,8%
Wind
25,8%
Mvno
5,8%
H3G
12,3% Telecom
Italia
25,8%
Vodafone
29,3%
Wind
28,1%
Mvno
4,5%