Le Reti rappresentano uno strumento giuridico -
economico di cooperazione fra
imprese che, attraverso la sottoscrizione di un
contratto, detto appunto “Contratto di
rete” si impegnano reciprocamente a
collaborare in forme ed ambiti attinenti le proprie
attività, scambiando informazioni e/o
prestazioni di natura industriale, commerciale,
tecnica o tecnologica e/o realizzando in
comune determinate attività attinenti l’oggetto di
ciascuna impresa.
Lo scopo della Rete si identifica nell'obiettivo
di accrescere, individualmente e
collettivamente, la capacità innovativa e la
competitività sul mercato delle imprese
partecipanti.
L’introduzione del Contratto di rete nasce
dall'esigenza di stare al passo con un mercato
globalizzato e, in conseguenza, di competere su
qualità ed innovazione, utilizzando o facendo leva
sull'introduzione delle tecnologie
orizzontali e la condivisione di conoscenze e risorse.
Il vento d’Oriente spira sull’e-commerceKEA s.r.l.
Report sull’interessante libro di Marco Gervasi (East-Commerce. Come fare affari con il più grande e-commerce del mondo, Hoepli, Milano, 2015), che ha il pregio di farci cambiare prospettiva, introducendoci a un modello di e-commerce alternativo a quello statunitense e in grande espansione.
Fra i capisaldi dell’east-commerce: attenzione maniacale all’utente, innovazione incrementale, localizzazione, integrazione tra fisico e digitale, socialità come strumento di creazione di fiducia, focalizzazione sul mobile
Intervento della dr.ssa Chiara Pascali al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Le Reti rappresentano uno strumento giuridico -
economico di cooperazione fra
imprese che, attraverso la sottoscrizione di un
contratto, detto appunto “Contratto di
rete” si impegnano reciprocamente a
collaborare in forme ed ambiti attinenti le proprie
attività, scambiando informazioni e/o
prestazioni di natura industriale, commerciale,
tecnica o tecnologica e/o realizzando in
comune determinate attività attinenti l’oggetto di
ciascuna impresa.
Lo scopo della Rete si identifica nell'obiettivo
di accrescere, individualmente e
collettivamente, la capacità innovativa e la
competitività sul mercato delle imprese
partecipanti.
L’introduzione del Contratto di rete nasce
dall'esigenza di stare al passo con un mercato
globalizzato e, in conseguenza, di competere su
qualità ed innovazione, utilizzando o facendo leva
sull'introduzione delle tecnologie
orizzontali e la condivisione di conoscenze e risorse.
Il vento d’Oriente spira sull’e-commerceKEA s.r.l.
Report sull’interessante libro di Marco Gervasi (East-Commerce. Come fare affari con il più grande e-commerce del mondo, Hoepli, Milano, 2015), che ha il pregio di farci cambiare prospettiva, introducendoci a un modello di e-commerce alternativo a quello statunitense e in grande espansione.
Fra i capisaldi dell’east-commerce: attenzione maniacale all’utente, innovazione incrementale, localizzazione, integrazione tra fisico e digitale, socialità come strumento di creazione di fiducia, focalizzazione sul mobile
Intervento della dr.ssa Chiara Pascali al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Workshop: WEB Marketing con le tecnologie del Web 2.0NewProblemSolving
Le slides del workshop suil Marketing con il Web 2.0 organizzato da New Problem Solving S.r.l. nel febbraio 2008 presso la Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Assintel - relatore: Prof. Ines Angelino
Regole e scenari sono cambiati in maniera irreversibile. La trasformazione digitale ha raggiunto le radici di ogni settore: originata da una prima convergenza tra media e sistemi di comunicazione, l'accelerazione recente in ambito Hi-Tech obbliga tutti i settori (anche quelli tradizionalmente definiti "maturi") a un radicale ripensamento di modelli di business, organizzazione, processi e tecnologie.
[articolo apparso su "Il Volo" per il lancio della practice PwC Digital Transformation in Italia, 2011]
The Club Alpbach Trentino organized, with the support of the European Commission in Italy, a conference for students, academics and professionals. During this event the challenges and opportunities for the creation of a European digital single market will be discussed, which is one of the 10 political priorities the European Commission has defined for the 2015-2019 five-year period.
The discussion will address, in two panels, two sides of this question: in the Data Economy panel, the entrepreneurial opportunities and the possible evolutions of the digital economy within a single European market; in the Data Policies panel, the regulatory challenges and integrations of the digital economy among Member States in terms of data protection, consumer protection, antitrust law and data portability.
Institutional greetings and introduction - with Chiara Maule (Councilor for innovation of the Municipality of Trento)
Panels:
- Data Economy: Stefano Bernardi (Token Economy), Bruno Lepri (FBK), Michele Barbera (Spaziodati), Lara Kersbamer (Almamobile); moderator: Francesco Bonadiman (EIT Digital).
- Data Policies: Monika Nardo (European Consumer Center), Simonetta Vezzoso (Unitn); Maurizio Napolitano (FBK); Giorgia Lodi (Agency for Italia Digitale); moderator: Cristina Pozzi (Author)
Milano Congressi, 16 maggio, settima edizione di e-Commerce Forum, il più autorevole appuntamento dell’anno dedicato al commercio elettronico promosso da Netcomm, il consorzio del commercio elettronico italiano. Roberto Liscia, presidente di Netcomm: «Internet allarga l’offerta potenziale di mercato e provoca automaticamente un abbassamento dei prezzi. Serve un Ice digitale per promuovere in rete i prodotti italiani». Premio Netcomm e-Commerce Award 2012 all’eccellenza del commercio elettronico italiano.
Cross-Canalità: tra retail fisico e webLargo Consumo
Cresce il “pdv connesso” e si intensifica il flusso dal negozio fisico al digitale: retailer e fornitori di soluzioni a confronto nel convegno Kiki Lab.
The team at Adveti, truly recognizes design, understands art and consists of like-minded people who evolve at every stage. We constantly live and breathe design. It is a process of capturing and transforming every idea that can set the brand to survive in a society. Our thought process can be a blend of beliefs but the roots of transforming them would be Indian. Our portfolio encompasses work pertaining to each spectrum of simplicity.
E-commerce, social network, promozioni digitali e telefonia mobile stanno cambiando la società dei consumi. Come i retailer fisici possono integrare il punto di vendita nel customer journey multicanale?
Faber sperimenta una nuova modalità d’incontro tra attività creative e imprese tradizionali, ibridando la dimensione del premio ad opere, propria dei circuiti artistico culturali, cui è abituato per lo più il mondo della creatività, con quella degli incontri professionali. Faber si articola in due
fasi distinte:
un concorso nazionale, che verrà lanciato il 7 aprile 2011 e resterà aperto fino al 4 luglio 2011, rivolto a giovani autori per opere realizzate nei campi dell’audiovisivo, dell’animazione, del 3D, del gaming, del web e del web design;
un premio con partecipazione al salone inviti Fabermeeting a Torino dal 17 al 19 novembre 2011 rivolto ai 30 vincitori del concorso.
http://www.lswn.it/eventi/premi/2011/faber_meeting_la_creativita_incontra_impresa
Workshop: WEB Marketing con le tecnologie del Web 2.0NewProblemSolving
Le slides del workshop suil Marketing con il Web 2.0 organizzato da New Problem Solving S.r.l. nel febbraio 2008 presso la Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Assintel - relatore: Prof. Ines Angelino
Regole e scenari sono cambiati in maniera irreversibile. La trasformazione digitale ha raggiunto le radici di ogni settore: originata da una prima convergenza tra media e sistemi di comunicazione, l'accelerazione recente in ambito Hi-Tech obbliga tutti i settori (anche quelli tradizionalmente definiti "maturi") a un radicale ripensamento di modelli di business, organizzazione, processi e tecnologie.
[articolo apparso su "Il Volo" per il lancio della practice PwC Digital Transformation in Italia, 2011]
The Club Alpbach Trentino organized, with the support of the European Commission in Italy, a conference for students, academics and professionals. During this event the challenges and opportunities for the creation of a European digital single market will be discussed, which is one of the 10 political priorities the European Commission has defined for the 2015-2019 five-year period.
The discussion will address, in two panels, two sides of this question: in the Data Economy panel, the entrepreneurial opportunities and the possible evolutions of the digital economy within a single European market; in the Data Policies panel, the regulatory challenges and integrations of the digital economy among Member States in terms of data protection, consumer protection, antitrust law and data portability.
Institutional greetings and introduction - with Chiara Maule (Councilor for innovation of the Municipality of Trento)
Panels:
- Data Economy: Stefano Bernardi (Token Economy), Bruno Lepri (FBK), Michele Barbera (Spaziodati), Lara Kersbamer (Almamobile); moderator: Francesco Bonadiman (EIT Digital).
- Data Policies: Monika Nardo (European Consumer Center), Simonetta Vezzoso (Unitn); Maurizio Napolitano (FBK); Giorgia Lodi (Agency for Italia Digitale); moderator: Cristina Pozzi (Author)
Milano Congressi, 16 maggio, settima edizione di e-Commerce Forum, il più autorevole appuntamento dell’anno dedicato al commercio elettronico promosso da Netcomm, il consorzio del commercio elettronico italiano. Roberto Liscia, presidente di Netcomm: «Internet allarga l’offerta potenziale di mercato e provoca automaticamente un abbassamento dei prezzi. Serve un Ice digitale per promuovere in rete i prodotti italiani». Premio Netcomm e-Commerce Award 2012 all’eccellenza del commercio elettronico italiano.
Cross-Canalità: tra retail fisico e webLargo Consumo
Cresce il “pdv connesso” e si intensifica il flusso dal negozio fisico al digitale: retailer e fornitori di soluzioni a confronto nel convegno Kiki Lab.
The team at Adveti, truly recognizes design, understands art and consists of like-minded people who evolve at every stage. We constantly live and breathe design. It is a process of capturing and transforming every idea that can set the brand to survive in a society. Our thought process can be a blend of beliefs but the roots of transforming them would be Indian. Our portfolio encompasses work pertaining to each spectrum of simplicity.
E-commerce, social network, promozioni digitali e telefonia mobile stanno cambiando la società dei consumi. Come i retailer fisici possono integrare il punto di vendita nel customer journey multicanale?
Faber sperimenta una nuova modalità d’incontro tra attività creative e imprese tradizionali, ibridando la dimensione del premio ad opere, propria dei circuiti artistico culturali, cui è abituato per lo più il mondo della creatività, con quella degli incontri professionali. Faber si articola in due
fasi distinte:
un concorso nazionale, che verrà lanciato il 7 aprile 2011 e resterà aperto fino al 4 luglio 2011, rivolto a giovani autori per opere realizzate nei campi dell’audiovisivo, dell’animazione, del 3D, del gaming, del web e del web design;
un premio con partecipazione al salone inviti Fabermeeting a Torino dal 17 al 19 novembre 2011 rivolto ai 30 vincitori del concorso.
http://www.lswn.it/eventi/premi/2011/faber_meeting_la_creativita_incontra_impresa
Giuseppe Recchi - Global trends in online safety, creating a national frameworkGiuseppe Recchi
Intervista a Giuseppe Recchi, Presidente di Telecom Italia, con Stephen Balkam, CEO di FOSI (Family Online Safety Institute), in occasione dell’evento sul tema «Global Trends in Online Safety: Creating a National Framework».
IAB Forum Milano 2009:
"Innovazione e competitività. Il ruolo di internet per le aziende italiane"
9.30 Apertura lavori Layla Pavone, Presidente IAB Italia e Managing Director Isobar Communications
10.10
Tavola rotonda: "Il futuro dell'economia digitale in Italia"
Modera: Riccardo Luna, Direttore Responsabile di Wired
Partecipano:
On. Paolo Gentiloni, Commissione Trasporti della Camera dei Deputati
Marco Pierani, Responsabile Relazione Esterne Istituzionali Altroconsumo
Dott. Luigi Perissich, Direttore Generale di Confindustria Servizi
Bruno Dapei, Presidente Consiglio provinciale di Milano
Carlo Poss, Presidente di FCP-Assointernet
Layla Pavone, Presidente IAB Italia e Managing Director Isobar Communications
11.30 Video-Intervista: "Interactive advertising: latest news dagli Stati Uniti d’America"
Randall Rothenberg, CEO IAB US
11.40 "The tipping point: l’advertising online supera la televisione in UK"
Guy Phillipson, Chief Executive IAB UK
12.00
Osservatorio IAB Italia / Accenture
Marco Vernocchi, Global Managing Director Accenture - Media & Entertainment
12.20 Talk-Show: "L’Italia e la rete: quale squadra mettere in campo per uscire dalla serie B e vincere?"
Conduce: Luca De Biase, Caporedattore Nòva 24
Partecipano:
Paolo Ainio, Presidente Banzai
Paolo Barberis, Presidente Dada
Rich Riley, Senior Vice President Yahoo! Europe
Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato Microsoft Italia
Javier Zapatero, Country Manager Italy – Spain Google
Il Dossier sull’Economia Digitale è una collezione di riflessioni sui cambiamenti in campo economico e sociale derivanti dallo sviluppo e della pervasiva diffusione delle nuove tecnologie digitali.
Dall’Impresa 4.0 verso una Società̀ 4.0, dove le dinamiche e le logiche che caratterizzano la nuova economia arrivano a produrre rilevanti impatti in diversi altri settori (medicina, informazione, mondo del lavoro, cultura, privacy e così via).
Il Dossier, lontano dal voler proporre una raffigurazione completa ed esaustiva dell’argomento, intende invece individuare alcune tematiche strategiche, chiarire alcuni punti nodali e offrire utili strumenti interpretativi nel tentativo di disegnare un futuro che, per la gran parte della collettività, appare ancora come un orizzonte incerto e preoccupante.
Rispetto al dibattito corrente relativo all’impatto prodotto dalle nuove tecnologie digitali, questo lavoro cerca di superare la contrapposizione tra “apocalittici e integrati”.
Nello stile dei Copernicani, si cerca di cambiare la prospettiva, l’angolo di visione, per meglio evidenziare, attraverso il contributo di esperti di diverse discipline, le principali opportunità – nonché i maggiori rischi – che abbiamo davanti. Elementi essenziali da comprendere, se si desidera iniziare ad essere protagonisti attivi del grande cambiamento nel quale siamo già tutti coinvolti.
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Similar to 15. confindustria digitale_roberto_bedani_panel_1_ (20)
1. 1
CONVEGNO AGCOM
IL DIRITTO D’AUTORE ONLINE - Modelli a confronto
24 maggio 2013
Intervento di Confindustria Digitale nel Panel I – Creatività e contenuti in rete
Confindustria Digitale è la Federazione di Confindustria che rappresenta l'intera filiera
dell'industria digitale, dai sistemi e apparati di ICT, office automation e consumer electronics,
all’IT, agli operatori di telecomunicazioni, agli outsourcer.
La nostra missione è quella di promuovere in Italia il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda
Digitale Europea. Ci muoviamo, dunque, nel solco della strada indicata in Europa, a sostegno dello
sviluppo, anche in Italia di un sempre più grande e pervasivo mercato digitale. Ormai va
finalmente affermandosi, anche nel nostro Paese, la convinzione che la diffusione delle tecnologie
web in tutti i settori dell’economia e della società sia una grande opportunità di crescita, che
dobbiamo essere in grado di cogliere tempestivamente.
Finalmente, anche coloro che guardavano con timore alla grande diffusione delle tecnologie
digitali si sono dovuti ricredere accettando la sfida dell’apertura di nuovi modelli di business e di
nuovi mercati.
E’ interesse di tutti che ovunque il web si sviluppi come un ecosistema sicuro, dove la privacy sia
tutelata, dove i sistemi di pagamento siano sicuri, dove le transazioni siano certe, dove i titolari dei
diritti siano remunerati e dove la pirateria digitale, come ogni altro reato, sia perseguita
efficacemente.
Lo sviluppo di un mercato legale online può consentire una accelerazione della diffusione di
contenuti e di servizi digitali, nel mercato italiano, in grado soddisfare tutti gli attori del mercato:
ampliando la varietà di contenuti messi a disposizione degli utenti in modi e tempi adeguati alla
domanda; costituendo un canale aggiuntivo a quelli distributivi tradizionali, capace di ampliare il
numero di consumatori per i prodotti dell'industria creativa; valorizzando in modo più adeguato
anche il ruolo delle industrie della comunicazione e dell'informazione, che sono spesso chiamate
in causa in modo inappropriato.
Le iniziative in corso presso i vari comparti dell'industria creativa per la valorizzazione dei nuovi
canali di distribuzione digitale saranno sicuramente oggetto degli interventi (sono stati oggetto
degli interventi) dei rispettivi rappresentanti, quindi non ci dilungheremo nei casi e nei numeri
relativi; ciò che rileva dal punto di vista di Confindustria Digitale è sottolineare che la situazione
attuale presenti enormi opportunità per il superamento della condizione di arretratezza in cui si
trova il nostro Paese: da un lato abbiamo un mercato legale tra i meno sviluppati, dall’altro siamo
ai primi posti della poco lusinghiera classifica dei Paesi in cui la pirateria digitale è più diffusa;
questo significa che lo spazio per lo sviluppo dei canali legati di offerta online esiste ed è ampio e
che l’utenza è attenta a questo tipo di fruizione.
2. 2
Questa conclusione è confortata anche da una serie di ricerche di recente pubblicazione, che
indagano la relazione tra digitale ed industria creativa, da cui emerge un impatto economico
positivo della digitalizzazione e di Internet sul settore creativo in Italia ed in Europa, tale che la
maggior parte della crescita dei settori creativi viene oggi prodotta grazie al digitale.
La filiera dell’industria dell’ICT rappresentata da Confindustria Digitale ha naturalmente un forte
interesse allo sviluppo del mercato legale online dei contenuti digitali e crediamo che i motivi di
arretratezza del mercato digitale nazionale e le ragioni per le quali faticano a svilupparsi
piattaforme italiane di distribuzione di contenuti e prodotti risiedano primariamente negli ostacoli
amministrativi, ad esempio di natura fiscale, che sono posti agli operatori di e-commerce, che li
svantaggiano in maniera decisiva rispetto ai loro competitors stranieri.
Conseguentemente, l’industria dell’ICT non crede che incentivi di carattere economico possano
davvero essere utili ad aiutare le piattaforme italiane a competere, poiché qualsiasi incentivo,
nell’attuale contingenza, non sarebbe mai quantitativamente adeguato allo scopo; d’altra parte,
invece, l’azione sul contesto normativo, in particolare di natura fiscale, sarebbe molto più efficace
ai fini dello sviluppo, anche senza incidere sulle finanze pubbliche; così come questione
estremamente importante e delicata è quella della remunerazione dei contenuti disponibili sul
web.
A questo riguardo, deve essere chiaro che la rivoluzione digitale sta avendo impatti su tutti i
settori dell'economia, non solo sulle industrie creative, ma sta anche consentendo la nascita di
nuovi meccanismi di mercato, che potrebbero essere impediti sul nascere da approcci rigidi,
indistinti e penalizzanti per le nuove iniziative.
È per questo motivo che la filiera dell’ICT è nettamente contraria a ipotesi di norme che
introducano compensazioni o prelievi su determinati soggetti allo scopo di riequilibrare una
situazione che è invece fisiologicamente in divenire, così come ad ipotesi di licenze collettive
estese, che avrebbero lo stesso effetto “livellante” rispetto alle diverse iniziative possibili, facendo
venire meno la funzione segnaletica del prezzo di mercato che premia le iniziative di successo.
Pensiamo che misure di promozione della remunerazione dei contenuti che irrigidiscano in via
amministrativa la domanda danneggino la possibilità di creare un vero mercato online dei
contenuti digitali italiani.
Non vi è alcun dubbio che coloro che producono contenuti abbiano diritto alla propria
remunerazione e, quindi, che si ponga oggi il problema del rapporto con i cosiddetti “aggregatori
di contenuti”. Ma, a nostro avviso, è altrettanto indubbio che le nuove tecnologie possono
contribuire in modo importante alla tutela e alla remunerazione dei diritti, purché utilizzate in
modo corretto e collaborativo; si pensi ad esempio al sistema di fingerprint elaborato da Google,
che – con la collaborazione dei titolari dei diritti – ha consentito un superamento “automatico” dei
problemi non solo di tutela, ma anche di remunerazione dei diritti dei contenuti scambiati sulla
piattaforma Youtube.
Qualsiasi intervento normativo dovesse essere formulato non dovrebbe sostituire il mercato con
un sistema amministrato, ma dovrebbe piuttosto introdurre dei meccanismi che favoriscano
l’assestamento di un nuovo mercato online dei contenuti digitali nazionali nella direzione di
remunerarne equamente tutti gli attori. In questo senso, potrebbero essere utili strumenti di
organizzazione del mercato che abbassino i costi di transazione, specialmente rispetto a quei
contenuti con sistemi complessi di diritti, che rendono difficile costruire un'offerta digitale legale
alternativa a quella tradizionale.
3. 3
Attenzione dovrà essere posta, da un lato, ad acquisire informazioni sistematiche ed aggiornate,
che consentano di monitorare il mercato e rimuovere eventuali ostacoli, dall'altro agli sviluppi
dell'azione comunitaria tesa a favorire lo sviluppo del mercato unico digitale e ad una significativa
partecipazione ai processi di consultazione in corso, con particolare riferimento al libro verde sulla
convergenza per l'audiovisivo, le cui domande dovrebbero essere al centro della riflessione anche
nazionale sullo sviluppo dei mercati online per i contenuti digitali audiovisivi.
Auspichiamo quindi che si stabilisca un tavolo permanente di confronto presso l’Autorità, allo o
scopo di individuare tutte le iniziative necessarie allo sviluppo del mercato legale dei contenuti, di
valutare l’efficienza dei mercati ai fini dello sviluppo di piattaforme innovative di distribuzione
legale, di valutare le tecnologie di protezione dei diritti, di studiare forme di disincentivo
economico a carico di soggetti coinvolti in fenomeni di distribuzione illegale dei contenuti, di
definire azioni volte a sviluppare la consapevolezza dell’utenza rispetto alla pirateria, la
promozione delle azioni volte al rafforzamento della cooperazione giudiziaria internazionale ed il
monitoraggio dell'efficacia delle azioni di contrasto della pirateria, nonché di effettuare il
monitoraggio del fenomeno della pirateria, dello sviluppo del mercato legale e la rassegna dei
costi e dei benefici connessi all’insieme delle azioni qui elencate.