L'evoluzione tecnologica, in particolare quella telematica, ha cambiato profondamente e radicalmente la società odierna. Il settore delle comunicazioni è stato profondamente rivoluzionato: le forme tradizionali di comunicazione hanno lasciato spazio a forme d'interazione completamente nuove e impensabili in cui gli uomini interagiscono e arricchiscono le proprie conoscenze attraverso l'utilizzo di dispositivi capaci di comunicare con loro e fra di loro. Il nuovo millennio ha consolidato quella che è stata definita tempo prima come « rivoluzione digitale", in particolare ha permesso alla nuova società dell'informazione di imporsi in quasi tutti i contesti economici e sociali. Uno dei fattori determinanti di tale cambiamento è sicuramente rappresentato dall'approdo di Internet nella società: l'accessibilità universale al sapere comune ha in un primo momento permesso la diffusione e lo scambio di un'enorme quantità di dati e informazioni, per essere, ad oggi, sempre più perfezionati e raffinati attraverso l'evoluzione del cd semantic web. In sostanza, la moderna società è retta e si sviluppa ormai sul paradigma costituito dal settore ICT (Information and Communication Technology): se da un lato, i nuovi strumenti tecnologici hanno portato e portano tuttora indubbi vantaggi alla comunità, dall'altro si è costatato come i nuovi scenari virtuali abbiano portato allo sviluppo di un «lato oscuro del progresso». Ci si riferisce, in particolare, a quelle condotte devianti che hanno fin da subito riconosciuto le potenzialità legate ai computer e alla rete, vedendo negli stessi un terreno fertile nel quale dare vita a nuove attività illecite. Lo strumento informatico o telematico è diventato ben presto bersaglio della cd cybercriminalità la quale sostanzialmente ha sviluppato due differenti modalità operative di aggressione: la prima, dove l'azione delittuosa ha come fine quello di aggredire e compromettere sistemi informatici o telematici; la seconda, invece, che riconosce nei nuovi mezzi un veicolo attraverso il quale perpetrare, mediante modalità proprie dell'ambiente virtuale, condotte afferenti a reati tradizionali propri del "mondo fisico". Le diverse istanze di legalità e di tutela, derivanti sia dall'ambito nazionale che internazionale, hanno palesato la necessità per il legislatore di adoperarsi ai fini dell'individuazione di nuovi beni giuridici da proteggere nonché la predisposizione di misure idonee ai fini della individuazione e persecuzione dell'autore della condotta criminosa.
https://www.vincenzocalabro.it
USER-CAMP: speech "I am the content industry" di Elvira BerlingieriO-ONE
USER-CAMP, salva l'utente che è in te! Bologna, 6 novembre 09 - La presentazione "I am the content industry" di Elvira Berlingieri http://elvlog.wordpress.com/
Le slide dell'evento del 31 gennaio 2020 in tema di #cyberbullismo e reati digitali, organizzato dal Movimento Forense Padova presso la sala conferenze COA Padova.
Seminario SMAU MILANO 2016 - 26.11.2016 - Avv. Andrea Maggipinto (AMLAW)
Dati e informazioni costituiscono parte essenziale e cruciale di ogni organizzazione. È una precisa responsabilità adottare tutte le misure necessarie e sufficienti perché tali risorse siano gestite in modo corretto e sicuro, in conformità alla Legge.
Nel corso del seminario si parlerà (anche) di cyber sicurezza e del nuovo Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali.
La Prevenzione dei Reati Informatici ex D. Lgs 231/01dalchecco
La prevenzione dei reati informatici e delle frodi sta diventando un problema da affrontare per le aziende.
Le società che hanno già messo in pratica un Modello Organizzativo ex D.Leg. 231/01 hanno iniziato a comprendere l’importanza del fenomeno e hanno iniziato un processo che passa dal semplice Audit ad una organizzazione strutturata per la valutazione dei rischi e per definire le modalità di prevenzione. L’intervento vuole fare il punto della situazione dopo oltre 5 anni dell’introduzione nel D.Lgs. 231/01 dei reati presupposto in materia informatica e valutare come le società possono dotarsi un modello veramente efficace ed utile a prevenire un fenomeno in forte espansione quali i reati informatici e le frodi.
Lo scopo di questo documento `e di fornire un’introduzione sulla normativa an-
tiricilaggio in Italia e sui relativi sistemi informatici atti ad ostacolare tale feno-
meno, inoltre sar`a introdotto il concetto di crimine informatico, mediante una
breve presentazione dei soggetti interessati.
La presenza sempre più assidua delle tecnologie e l’espansione continua dei social networks hanno contribuito ad un cambiamento radicale nella società,
incidendo sulla definizione della circolazione dei contenuti audiovisivi e nella costruzione della loro popolarità.
Il fenomeno principale nella determinazione delle dinamiche di circolazione dei prodotti audiovisivi è certamente la pirateria, un fenomeno non proprio nuovo, ma di certo sempre più presente nella definizione dei menù di intrattenimento personali.
La pirateria informatica, quindi, definita anche copia vietata dai detentori dei diritti d’autore, indica varie attività di natura illecita perpetrate tramite l'utilizzo di strumenti informatici.
Priolo Lorena, Carlotta Benassi e Chiara Guarnieri
L'evoluzione tecnologica, in particolare quella telematica, ha cambiato profondamente e radicalmente la società odierna. Il settore delle comunicazioni è stato profondamente rivoluzionato: le forme tradizionali di comunicazione hanno lasciato spazio a forme d'interazione completamente nuove e impensabili in cui gli uomini interagiscono e arricchiscono le proprie conoscenze attraverso l'utilizzo di dispositivi capaci di comunicare con loro e fra di loro. Il nuovo millennio ha consolidato quella che è stata definita tempo prima come « rivoluzione digitale", in particolare ha permesso alla nuova società dell'informazione di imporsi in quasi tutti i contesti economici e sociali. Uno dei fattori determinanti di tale cambiamento è sicuramente rappresentato dall'approdo di Internet nella società: l'accessibilità universale al sapere comune ha in un primo momento permesso la diffusione e lo scambio di un'enorme quantità di dati e informazioni, per essere, ad oggi, sempre più perfezionati e raffinati attraverso l'evoluzione del cd semantic web. In sostanza, la moderna società è retta e si sviluppa ormai sul paradigma costituito dal settore ICT (Information and Communication Technology): se da un lato, i nuovi strumenti tecnologici hanno portato e portano tuttora indubbi vantaggi alla comunità, dall'altro si è costatato come i nuovi scenari virtuali abbiano portato allo sviluppo di un «lato oscuro del progresso». Ci si riferisce, in particolare, a quelle condotte devianti che hanno fin da subito riconosciuto le potenzialità legate ai computer e alla rete, vedendo negli stessi un terreno fertile nel quale dare vita a nuove attività illecite. Lo strumento informatico o telematico è diventato ben presto bersaglio della cd cybercriminalità la quale sostanzialmente ha sviluppato due differenti modalità operative di aggressione: la prima, dove l'azione delittuosa ha come fine quello di aggredire e compromettere sistemi informatici o telematici; la seconda, invece, che riconosce nei nuovi mezzi un veicolo attraverso il quale perpetrare, mediante modalità proprie dell'ambiente virtuale, condotte afferenti a reati tradizionali propri del "mondo fisico". Le diverse istanze di legalità e di tutela, derivanti sia dall'ambito nazionale che internazionale, hanno palesato la necessità per il legislatore di adoperarsi ai fini dell'individuazione di nuovi beni giuridici da proteggere nonché la predisposizione di misure idonee ai fini della individuazione e persecuzione dell'autore della condotta criminosa.
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Le slide dell'evento del 31 gennaio 2020 in tema di #cyberbullismo e reati digitali, organizzato dal Movimento Forense Padova presso la sala conferenze COA Padova.
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Dati e informazioni costituiscono parte essenziale e cruciale di ogni organizzazione. È una precisa responsabilità adottare tutte le misure necessarie e sufficienti perché tali risorse siano gestite in modo corretto e sicuro, in conformità alla Legge.
Nel corso del seminario si parlerà (anche) di cyber sicurezza e del nuovo Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali.
La Prevenzione dei Reati Informatici ex D. Lgs 231/01dalchecco
La prevenzione dei reati informatici e delle frodi sta diventando un problema da affrontare per le aziende.
Le società che hanno già messo in pratica un Modello Organizzativo ex D.Leg. 231/01 hanno iniziato a comprendere l’importanza del fenomeno e hanno iniziato un processo che passa dal semplice Audit ad una organizzazione strutturata per la valutazione dei rischi e per definire le modalità di prevenzione. L’intervento vuole fare il punto della situazione dopo oltre 5 anni dell’introduzione nel D.Lgs. 231/01 dei reati presupposto in materia informatica e valutare come le società possono dotarsi un modello veramente efficace ed utile a prevenire un fenomeno in forte espansione quali i reati informatici e le frodi.
Lo scopo di questo documento `e di fornire un’introduzione sulla normativa an-
tiricilaggio in Italia e sui relativi sistemi informatici atti ad ostacolare tale feno-
meno, inoltre sar`a introdotto il concetto di crimine informatico, mediante una
breve presentazione dei soggetti interessati.
La presenza sempre più assidua delle tecnologie e l’espansione continua dei social networks hanno contribuito ad un cambiamento radicale nella società,
incidendo sulla definizione della circolazione dei contenuti audiovisivi e nella costruzione della loro popolarità.
Il fenomeno principale nella determinazione delle dinamiche di circolazione dei prodotti audiovisivi è certamente la pirateria, un fenomeno non proprio nuovo, ma di certo sempre più presente nella definizione dei menù di intrattenimento personali.
La pirateria informatica, quindi, definita anche copia vietata dai detentori dei diritti d’autore, indica varie attività di natura illecita perpetrate tramite l'utilizzo di strumenti informatici.
Priolo Lorena, Carlotta Benassi e Chiara Guarnieri
Similar to 16. federazione autori_lucio_rizzo_panel_2 (20)
1. Non vi è dubbio che internet sia una risorsa formidabile per l’informazione, la diffusione della
cultura e delle opinioni, la crescita conoscitiva dei popoli. In questo senso se ne deve
salvaguardare la libertà nello spirito dell’articolo 21 della nostra Costituzione. E’ altrettanto
indubbio che è divenuto uno strumento di crescita finanziaria e di sviluppo e di nuove forme di
attività economiche.
E’ evidente che nell’universo internet questi due diversi interessi debbono essere conciliati avendo
fermo il concetto di legalità. Difendere la legalità in internet, significa difenderne la libertà. La
libera PRATERIA, la diffusione delle illegalità porterà inevitabilmente a provvedimenti illiberali che
nessuno auspica.
La pirateria on line è sicuramente una forma di illegalità censurata della legislazione nazionale,
comunitaria e dei trattati internazionali e va quindi contrastata. L’esperienza ci suggerisce che
l’azione di contrasto non può esaurirsi con la mera emanazione di un regolamento che, per la
natura stessa di internet e delle sue potenzialità, verrebbe immediatamente aggirato, ma è
necessario immaginare un’azione articolata che preveda verifiche periodiche circa l’efficacia e un
costante aggiornamento delle misure di contrasto.
Il percorso è ipotizzabile su tre direttrici:
1. L’incremento e la promozione dell’offerta legale secondo modelli di business innovativi tali
da togliere appeal all’offerta pirata e incrementare gli introiti per i titolari di diritti;
2. L’adozione di una cabina di regia coordinata da AGCOM e SIAE, in quanto deputati dalla
legge a tutelare il copyright, e alla quale partecipino tutti i soggetti a vario titolo coinvolti
quali gli OTT (over the top), le associazioni degli ISP (internet service provider), intermediari
finanziari, associazione dei consumatori, titolari di diritti, filiera distributiva etc.;
3. L’istituzione di una task force operativa che preveda e garantisca che le azioni di verifica ex
ante, in itinere ed ex post previste e/o comminate a seguito di violazione dei diritti e/o
segnalazioni ricevute siano efficaci e condotte con la necessaria reattività nei tempi più
stretti possibile. Ciò anche con la messa a disposizione di mezzi automatici di verifica che
abbiano la possibilità di intervenire sia in maniera proattiva che reattiva in funzione della
ricerca di fenomeni di violazione in rete.