6a lezione, 4 marzo 2010:Informazione, fra bene pubblicoe commodity. Il mercato della pubblicità in Italia: dati congiunturali, anomalie strutturali, SIC (Sistema Integrato della Comunicazione)
Seconda edizione dell'indagine “La generosità batte la crisi?”.
Obiettivo dell'indagine: definire, sulla base dei risultati di bilancio e delle stime riferiti dalle Organizzazioni non Profit (ONP) intervistate, l'andamento delle donazioni nel nostro Paese in relazione al periodo di recessione economica .
La rilevazione ha periodicità semestrale.
Osservatorio Trimestrale sulle telecomunicazioni (dati aggiornati a dicembre 2012)
---
Open Data: scarica i dati dell'Osservatorio in versione aperta - download Open Data / December 2012
http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=10732
Terza edizione dell'indagine “La generosità batte la crisi?”.
Obiettivo dell'indagine: definire, sulla base dei risultati di bilancio e delle stime riferiti dalle Organizzazioni non Profit (ONP) intervistate, l'andamento delle donazioni nel nostro Paese in relazione al periodo di recessione economica.
La rilevazione ha periodicità semestrale.
Presentazione dei risultati della quinta rilevazione semestrale dell’indagine “L’andamento delle raccolte fondi nel 2010” realizzata dall’Osservatorio di sostegno al non profit sociale dell’Istituto Italiano della Donazione (IID).
Quarta edizione dell'indagine “La generosità batte la crisi?”.
Obiettivo dell'indagine: definire, sulla base dei risultati di bilancio e delle stime riferiti dalle Organizzazioni non Profit (ONP) intervistate, l'andamento delle donazioni nel nostro Paese in relazione al periodo di recessione economica degli ultimi due anni.
La rilevazione ha periodicità semestrale.
Seconda edizione dell'indagine “La generosità batte la crisi?”.
Obiettivo dell'indagine: definire, sulla base dei risultati di bilancio e delle stime riferiti dalle Organizzazioni non Profit (ONP) intervistate, l'andamento delle donazioni nel nostro Paese in relazione al periodo di recessione economica .
La rilevazione ha periodicità semestrale.
Osservatorio Trimestrale sulle telecomunicazioni (dati aggiornati a dicembre 2012)
---
Open Data: scarica i dati dell'Osservatorio in versione aperta - download Open Data / December 2012
http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=10732
Terza edizione dell'indagine “La generosità batte la crisi?”.
Obiettivo dell'indagine: definire, sulla base dei risultati di bilancio e delle stime riferiti dalle Organizzazioni non Profit (ONP) intervistate, l'andamento delle donazioni nel nostro Paese in relazione al periodo di recessione economica.
La rilevazione ha periodicità semestrale.
Presentazione dei risultati della quinta rilevazione semestrale dell’indagine “L’andamento delle raccolte fondi nel 2010” realizzata dall’Osservatorio di sostegno al non profit sociale dell’Istituto Italiano della Donazione (IID).
Quarta edizione dell'indagine “La generosità batte la crisi?”.
Obiettivo dell'indagine: definire, sulla base dei risultati di bilancio e delle stime riferiti dalle Organizzazioni non Profit (ONP) intervistate, l'andamento delle donazioni nel nostro Paese in relazione al periodo di recessione economica degli ultimi due anni.
La rilevazione ha periodicità semestrale.
Modelli di giornalismo e cultura convergente 13Paolo Costa
13a lezione, 22 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
La terzietà sotto scacco
Commistione crescente fra economia, media e politica
Disintermediazione in Rete e negoziazione 2.0
L’indebolimento ontologico del giornalismo
Più informazione, meno conoscenza
La crisi delle rappresentazioni sociali condivise
Modelli di giornalismo e cultura convergente 12Paolo Costa
12a lezione, 18 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
Il determinismo tecnologico
L’ideologia della rete
Le minacce al pluralismo informativo
Concentrazione dei gruppi editoriali
Precarizzazione del ruolo
Modelli di giornalismo e cultura convergente 09Paolo Costa
9a lezione, 11 marzo 2010:Il ruolo ideale del giornalismo. Giornalismo moderno e mass media. Mitologie del giornalismo: Deadline, All the President’s Men, Frost/Nixon, Good Night, and Good Luck, The People vs. Larry Flynt
Modelli di giornalismo e cultura convergente 07Paolo Costa
7a lezione, 8 marzo 2010: Informazione, fra bene pubblico e commodity. Un modello di business senza pubblicità? La crisi della carta. La tentazione dell’online-only. Il problema del 10%. Modelli alternativi
Modelli di giornalismo e cultura convergente 13Paolo Costa
13a lezione, 22 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
La terzietà sotto scacco
Commistione crescente fra economia, media e politica
Disintermediazione in Rete e negoziazione 2.0
L’indebolimento ontologico del giornalismo
Più informazione, meno conoscenza
La crisi delle rappresentazioni sociali condivise
Modelli di giornalismo e cultura convergente 12Paolo Costa
12a lezione, 18 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
Il determinismo tecnologico
L’ideologia della rete
Le minacce al pluralismo informativo
Concentrazione dei gruppi editoriali
Precarizzazione del ruolo
Modelli di giornalismo e cultura convergente 09Paolo Costa
9a lezione, 11 marzo 2010:Il ruolo ideale del giornalismo. Giornalismo moderno e mass media. Mitologie del giornalismo: Deadline, All the President’s Men, Frost/Nixon, Good Night, and Good Luck, The People vs. Larry Flynt
Modelli di giornalismo e cultura convergente 07Paolo Costa
7a lezione, 8 marzo 2010: Informazione, fra bene pubblico e commodity. Un modello di business senza pubblicità? La crisi della carta. La tentazione dell’online-only. Il problema del 10%. Modelli alternativi
In epoca di crisi diventa più profondo il divario t
ra il riconoscimento della centralità del lavoro ev
ocata dai padri costituenti e la
realtà quotidiana ... Il tema della giornata di stu
dio MILeS2015 riguarda il “L
avoro”
, con particolare attenzione al territorio
regionale e ai modelli di sviluppo locale, anche in
termini comparativi.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/06/2020MiniBondItaly.it
I primi sei mesi del 2020 si chiudono con un totale di 340 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.264M.
I Minibond si confermano un efficace ed accessibile strumento a sostegno della crescita delle PMI Italiane, come dimostrato dalle statistiche sul fatturato che evidenziano un progressivo ricorso ai Minibond da parte di imprese di dimensione minore. Infatti, il fatturato medio degli emittenti del secondo trimestre 2020 è pari a € 34,1M, contro € 85,9M di media storica.
Sono 5 le nuove emissioni di questo trimestre, legate ad aziende appartenenti a diversi settori dell’economia italiana. Le principali, in termini di dimensione del finanziamento, sono quelle collegate ai comparti Power & Utilities e Financial Services, per un controvalore complessivo di ca. € 14M. Sotto il milione le restanti nuove emissioni del trimestre.
Di seguito riportiamo le principali tendenze evidenziate in questo trimestre:
o Al 30.06.2020 i Minibond hanno raggiunto quota 340, per un controvalore complessivo pari a € 2.264M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 30.06.2020 161 emissioni, per un controvalore di € 1.108M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 18 emissioni, per un controvalore all’origine di € 149M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono allineate come numero rispetto a quelle del precedente (5 contro 4) mentre l'ammontare risulta inferiore (€ 15M contro € 36M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2020, resta stabile sia il taglio medio, che al 30.06.2020 risulta pari a € 6,62M e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del Minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,62M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 85,9M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei Minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2020MiniBondItaly.it
Il terzo trimestre del 2020 si chiude con un totale di 345 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.283M.
Cinque le nuove emissioni del trimestre (stesso numero registrato nel periodo aprile-giugno 2020), per un controvalore pari a EUR 15,5M, cui si sommano EUR 3M di size increase di emissioni precedenti.
Cristina Mussinelli @ Ebook Lab Italia 2011 - Paese che vai, mercato che troviEbook Lab Italia
Il mercato degli ebook nei principali paesi europei, in Usa e Giappone. Un confronto su come si stanno sviluppando (che dimensioni hanno?) e come stanno crescendo (a quale velocità?) i molti mercati «domestici» degli e-book, sulle politiche competitive e di prezzo, e su quelle distributive dei principali player che si affacciano su questo mercato in Europa, Stati Uniti e Giappone. Come si stanno definendo le politiche editoriali (novità, catalogo, applicazioni) e quelle contrattuali nei diversi mercati?
"I servizi pubblici erogati dalle imprese pubbliche"
Stefano Prezioso |Ricercatore esperto in Economia del Mezzogiorno | Svimez
#8maggio2019 - Intervento al Convegno scientifico:
"Le #Imprese pubbliche nel Mezzogiorno"
organizzato da #Istat U.T. Sede per la #Campania e dall'Università degli studi di Napoli Parthenope #Uniparthenope, @istat_it,-
Link dedicato sulla Pagina del Sistan: https://www.sistan.it/index.php?id=94&no_cache=1&tx_ttnews%5Btt_news%5D=7793&cHash=67f74edec8ced02064ca8e3b0f18c8ab …
Luogo e data del
Convegno scientifico:
Napoli, 8 maggio 2019
Ore 9,30-13
Università degli Studi “Parthenope”
Aula magna
Via F. Acton, 38
Abstract:
Le imprese pubbliche nel Mezzogiorno è il titolo del convegno organizzato dall'ufficio territoriale Istat per la Campania e la Basilicata e dall'Università degli studi di Napoli Parthenope, che intende delineare il quadro della presenza delle partecipate pubbliche nel Mezzogiorno anche per settore e territori. Per alcuni settori è approfondita la performance e l’efficienza nell’erogazione dei servizi, valutando inoltre il trattamento delle imprese pubbliche nei Conti nazionali. Particolare attenzione è rivolta alla presenza delle unità locali delle imprese pubbliche delle amministrazioni centrali.
Partecipano all'evento, come previsto dal programma esperti ed esponenti dell'Istat, dell'Università, del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e dell'Agenzia per la Coesione Territoriale
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS DATI AGGIORNATI AL 31/03/2020MiniBondItaly.it
IL 2020 SI APRE CON UN TOTALE DI 335 MINIBOND
FRENANO LE NUOVE EMISSIONI A CAUSA DELLA PANDEMIA
Sono 4 le nuove emissioni quotate di ammontare fino a EUR 50M in questi primi tre mesi del 2020. Arriviamo così a un totale di 335 strumenti per un controvalore di €2.249M. Un inizio anno sottotono che riflette l’attuale situazione di incertezza dei mercati causata dal coronavirus e che potrebbe farci prevedere ancora per il secondo trimestre volumi ridotti rispetto a quelli dell’anno precedente.
Lo strumento dei minibond rimane in ogni caso una importante fonte di finanziamento complementare al credito bancario, che potrà rappresentare un’importante porta di accesso al mercato del credito per le PMI, specie in presenza di eventuali difficoltà dei canali di finanziamento tradizionali.
Le nuove emissioni di questo primo trimestre sono legate ad aziende appartenenti ai settori Automotive, Healthcare & Social work e Financial Services, per un controvalore complessivo di €29M. Di particolare interesse il caso di Antonio Carraro S.p.A., azienda italiana leader nella produzione di trattori e macchine agricole speciali che quota il suo primo minibond sul segmento ExtraMOT PRO3, per un controvalore complessivo di €12M.
Di seguito riportiamo i principali trends evidenziati in questo trimestre:
o Al 31.03.2020 i minibond hanno raggiunto quota 335, per un controvalore complessivo pari a € 2.249M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 31.03.2020 168 emissioni, per un controvalore di € 1.183M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 27 emissioni, per un controvalore all’origine di € 217M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono diminuite rispetto a quelle del precedente (4 contro 18) e anche l'ammontare risulta inferiore (€ 36M contro € 61M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2019, resta tuttavia stabile sia il taglio medio, che al 31.03.2020 risulta pari a € 6,67M, e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,67M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 86,7M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Il presente lavoro, realizzato dal Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna, si inserisce nell’ambito del protocollo di collaborazione Lover firmato tra le Unioni regionali delle Camere di commercio di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Questo lavoro parte dalle consapevolezza che, paradossalmente, avere sempre più dati a disposizione non si è tradotto finora in una maggior capacità esplicativa dei fenomeni, anzi, ha spesso dato luogo a disorientamento. Unioncamere Emilia-Romagna, anche in collaborazione con le Unioni regionali di Lombardia e Veneto, sta componendo - unendo archivi amministrativi provenienti da più fonti - un sistema informativo a partire dai dati delle singole imprese che permetta di estrarre, dai milioni di dati, poche informazioni economiche realmente utili. I dati aggregati spaziano da i bilanci delle imprese che, nel mondo, sono soggette all’obbligo di deposito, ai flussi import- export globali di oltre 5mila prodotti, ai dati del commercio estero delle province italiane, fino ai dati su marchi e brevetti depositati ed alle partecipazioni delle imprese. Un patrimonio informativo che – pur non includendo la totalità delle imprese - apre nuovi scenari per quanto riguarda la ricerca economica. Il focus di questa prima esplorazione dei dati riguarda l’industria manifatturiera, nello specifico il posizionamento di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto rispetto alle altre regioni dell’Unione europea a forte vocazione manifatturiera. Ne risulta un confronto, nazionale ed internazionale, in termini di tutti i parametri strategici rilevanti per le imprese quali innovazione, competitività, apertura verso l’estero, attrazione di investimenti esteri, produttività, tassazione e costo del lavoro. Da questo confronto possono emergere interessanti indicazioni per policy maker ed operatori.
La presentazione del dottor Fabiano Lazzarini tratta la comunicazione digitale, i fattori che ne trainano la crescita, la distribuzione degli investimenti in Internet per settore, il comportamento e le scelte degli advertiser.
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Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?Paolo Costa
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Senza dubbio la tecnologia è una delle forze che contribuiscono in misura preponderante a determinare il modo in cui l’industria dell’informazione percepisce i fatti del mondo, realizza il proprio prodotto e distribuisce le notizie al pubblico, ma anche il modo in cui il pubblico decodifica le notizie stesse.
Dunque la tecnologia è una delle forze che contribuiscono a determinare il modo in cui l’opinione pubblica si informa.
Ma quanto la tecnologia è determinante? E come le cosiddette «nuove tecnologie» agiscono nel contesto odierno?
Per rispondere non basta comprendere le logiche delle nuove tecnologie. Non basta, cioè, un discorso meramente tecnologico. È necessario analizzare il rapporto fra la tecnologia e le altre forze – politiche, sociali, culturali – che agiscono nel medesimo contesto.
In sostanza: che cos’è la tecnologia?
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Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Cultura del software, mash-up, remix.
1. Modelli di giornalismo e cultura convergente (Paolo Costa)
6a lezione, 4 marzo 2010:
Informazione, fra bene pubblico
e commodity
Insegnamento: Comunicazione Digitale e Multimediale - a.a. 2009-2010
2. Agenda
• Il mercato della pubblicità in Italia
– Dati congiunturali
– Anomalie strutturali
– SIC (Sistema Integrato della Comunicazione)
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
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paolocosta.net
3. Il crollo dei ricavi del 2009
• Secondo Media Italia lo scorso anno i ricavi pubblicitari
nel nostro paese sono scesi di oltre il 15%
– Il calo della raccolta televisiva è stato pari all’8,8% (-8%
Publitalia, -18% Sipra, +2% La7, stabile Sky)
– Ha sofferto la stampa (-24% i quotidiani, -22% i periodici)
– Sono calati anche la pubblicità esterna (-20%) e il cinema (-5%)
– Bene solo Internet (10%)
• Analoghe le elaborazioni prodotte da Nielsen
– La televisione ha mostrato una flessione del 10,2%
– Per la stampa c’è stato un calo del 26,7% -(28,8% i periodici, -
16% i quotidiani a pagamento, -28,7% i quotidiani free)
– Male anche radio (-7,7%), affissioni (-25,6%) e cinema (-4,4%)
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
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4. Il quadro dei mezzi a stampa: quotidiani
Fonte: FCP, 2010
Spazi Fatturato Netto
(in migliaia di euro)
A Pagamento: 2008 2009 Diff. % 2008 2009 Diff. %
Commerciale nazionale 105.649 122.283 15,7% 735.452 605.764 -17,6%
Di servizio 17.246 17.433 1,1% 199.345 160.715 -19,4%
Rubricata 30.663 26.815 -12,5% 126.522 116.892 -7,6%
Commerciale locale 402.219 394.746 -1,9% 482.019 416.374 -13,6%
Totale A Pagamento 555.777 561.277 1,0% 1.543.338 1.299.745 -15,8%
Free Press:
Commerciale nazionale 16.619 12.577 -24,3% 53.372 37.642 -29,5%
Di servizio 486 323 -33,4% 1.166 706 -39,4%
Rubricata 37 41 10,8% 19 21 10,5%
Commerciale locale 28.537 22.943 -19,6% 26.434 19.466 -26,4%
Totale Free Press 45.679 35.884 -21,4% 80.991 57.835 -28,6%
Quotidiani:
Commerciale nazionale 122.268 134.860 10,3% 788.824 643.406 -18,4%
Di servizio 17.732 17.756 0,1% 200.511 161.421 -19,5%
Rubricata 30.700 26.856 -12,5% 126.541 116.913 -7,6%
Commerciale locale 430.756 417.689 -3,0% 508.453 435.840 -14,3%
Totale 601.456 597.161 -0,7% 1.624.329 1.357.580 -16,4%
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5. Il quadro dei mezzi a stampa: periodici
Fonte: FCP, 2010
Spazi Fatturato Netto
(in migliaia di euro)
Settimanali: 2008 2009 Diff. % 2008 2009 Diff. %
Tabellare 92.763 78.712 -15,1% 509.790 371.505 -27,1%
Speciale N/A N/A N/A 26.837 17.663 -34,2%
Totale Settimanali 92.763 78.712 -15,1% 536.627 389.168 -27,5%
Mensili:
Tabellare 94.376 70.010 -25,8% 415.634 280.570 -32,5%
Speciale N/A N/A N/A 35.766 25.216 -29,5%
Totale Mensili 94.376 70.010 -25,8% 451.400 305.786 -32,3%
Altre periodicità:
Tabellare 8.983 7.101 -21,0% 26.521 20.925 -21,1%
Speciale N/A N/A N/A 7.737 6.492 -16,1%
Totale Altre periodicità 8.983 7.101 -21,0% 34.258 27.417 -20,0%
Periodici:
Tabellare 196.122 155.823 -20,5% 951.945 673.000 -29,3%
Speciale N/A N/A N/A 70.340 49.371 -29,8%
Totale 196.122 155.823 -20,5% 1.022.285 722.371 -29,3%
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6. La tenuta dell’online
• Anche in Italia la pubblicità interattiva ha risentito della
crisi in misura minore, come emerge dalle elaborazioni
della Federazione Concessionarie Pubblicità (FCP)
– Il mercato è cresciuto complessivamente del 5%
– In particolare il search advertising ha registrato un tasso di
crescita dell11%, mentre il display advertising è calato dell’1%
• Tuttavia nel nostro paese il mercato dell’online
advertising è ancora molto piccolo, superando di poco i
585 milioni di euro (ma per Nielsen è intorno agli 800
milioni di euro)
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06/03/2010 6
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7. Le caute previsioni per il 2010
• Quasi tutte le fonti prevedono che nel 2010 si avrà una
stabilizzazione, con una ripresa non superiore al 2%
• Per il web la crescita dovrebbe attestarsi fra il 10 e il
15%, ancora una volta trainata dal search advertising
• Zenith Optimedia prevede un andamento con il segno
più anche per televisione (+2,3%) e radio (+2,2%)
• Dovrebbero perdere ulteriore terreno, invece, i quotidiani
(-5,5%), i periodici (-7%) e il cinema (-4%)
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
06/03/2010 7
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8. Le peculiarità del mercato italiano
• Un’analisi del mercato italiano della pubblicità non può
prescindere dalle sue peculiarità strutturali
– Dimensioni relativamente ridotte (8,5 miliardi di euro)
– Arretratezza di Internet (pesa intorno al 10% del totale, contro il
25% circa del Regno Unito)
– Predominio della televisione (vale il doppio dei mezzi a stampa)
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06/03/2010 8
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9. La dimensione del mercato
• Il gap rispetto ai mercati europei più ricchi non è così
profondo: l’Italia è quarta per volume di investimenti
(fonte: Nielsen, 2008 – milioni di euro)
GERMANIA 14.700
FRANCIA 12.166
U.K. 11.469
ITALIA 8.530
SPAGNA 7.102
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06/03/2010 9
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10. Gli investimenti pubblicitari pro capite
Totale mezzi €/persona (fonte: Warc European Forecast, 2008)
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06/03/2010 10
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11. Il rapporto investimenti pubblicitari / PIL
Totale mezzi (fonte: Warc European Forecast, 2008)
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12. Lo scarso peso dell’online
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13. Il predominio della televisione
• La principale anomalia italiana è rappresentata dalla
quota assai rilevante di risorse pubblicitarie assorbita
dagli operatori televisivi, rispetto al totale
– Nel 2008 è andato alla televisione più del 55% degli investimenti.
A livello mondiale tale quota è del 37,8%, mentre in Europa non
supera il 30% (fonte: AGCOM)
– La stampa assorbe meno del 30% della spesa complessiva,
contro il 44,4% dell’Europa e il 37% a livello mondiale (fonte:
AGCOM)
– I ricavi pubblicitari generati da Internet in Italia valgono il 6,3%
del totale, contro il 12,8% dell’Europa e il 10,3% a livello
mondiale (fonte: AGCOM, nel 2009 la penetrazione di Internet è
crescita di qualche punto)
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14. La ripartizione dei mezzi in Italia
Investimenti pubblicitari in Italia per mezzo
Milioni di euro Var. %
% ’07 % ’08
2007 2008 ’07-’08
Televisione 4.720 4.851 55,18 55,50 2,77
Stampa 2.819 2.610 32,95 29,86 -7,41
Radio 431 437 5,03 5,00 1,41
Outdoor 234 227 2,73 2,60 -2,78
Cinema 70 58 0,82 0,67 -16,43
Internet 282 557 3,30 6,38 97,71
Totale 8.555 8.740 100,00 100,00 2,17
Fonte: elaborazioni AGCOM su dati Nielsen Media Research, 2009
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15. La ripartizione dei mezzi nel mondo
Investimenti pubblicitari mondiali per mezzo
Miliardi di euro Var. %
% ’07 % ’08
2007 2008 ’07-’08
Stampa 137,7 131,0 39,35 37,06 -4,91
TV 130,1 133,9 37,19 37,89 2,87
Radio 27,9 27,3 7,97 7,72 -2,19
Cinema 1,7 1,8 0,48 0,50 5,86
Esterna 22,3 22,9 6,38 6,49 2,78
Internet 30,2 36,5 8,63 10,34 20,90
Totale 350,0 353,4 100,00 100,00 0,97
Fonte: elaborazioni AGCOM su dati Zenith Optimedia, 2009
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16. La dinamica della pubblicità TV in Italia
• Il valore della pubblicità televisiva in Italia è cresciuto con
costanza dal 1980 al 2000, al ritmo del 12% annuo
• Oggi lo scenario appare però in evoluzione: dopo il 2003
la pubblicità ha visto diminuire progressivamente il suo
peso all’interno dell’industria televisiva italiana, anche se
ha continuato a crescere in cifra assoluta fino al 2007
• Dal 2007 al 2008, poi, si è registrato addirittura un calo
dell’1%, da 3.967 a 3.929 milioni di euro
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17. La dinamica della pubblicità TV in Italia
Ricavi nel settore televisivo in Italia per tipologia
Milioni di euro Var. %
% ’07 % ’08
2007 2008 ’07-’08
Canone 1.567 1.603 19,3 18,9 2,3
Pay TV 2.384 2.671 29,3 31,5 12,0
Pubblicità 3.967 3.929 48,8 46,4 -1,0
Ricavi da altri operatori 218 270 2,7 3,2 24,0
Totale 8.136 8.473 100,0 100,0 4,1
Fonte: elaborazioni AGCOM su dati aziendali, 2009
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18. I cambiamenti introdotti dal digitale
• L’avvento della tecnologia trasmissiva digitale (via
satellite o terrestre) ha reso possibile la proliferazione
dei canali e la nascita di un’offerta verticale, a
pagamento
• Si stima che, entro il 2012 i ricavi da pagamento diretto
degli utenti, che nel 2008 hanno superato il 31% dei
ricavi totali nel settore televisivo, sorpasseranno in Italia
quelli da inserzioni pubblicitarie
– I ricavi derivanti da offerte a pagamento – abbonamenti e servizi
PPV / VoD – cresceranno a un tasso medio annuo del 9,8%, fino
a raggiungere i 3,8 miliardi di euro al 2012 Pay-per-view e video
on demand
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19. Il Sistema Integrato della Comunicazione
• È il concetto attraverso il quale sono definiti i limiti di
concentrazione del mercato pubblicitario
• È stato introdotto in Italia nel 2004 con la Legge Gasparri
• La quota massima dei proventi per ciascun operatore
non può superare il 20% del mercato pubblicitario
– Stampa quotidiana e periodica
– Editoria annuaristica ed elettronica anche per il tramite di Internet
– Radio e televisione
– Cinema
– Pubblicità esterna
– Iniziative di comunicazione di prodotti e servizi
– Sponsorizzazioni
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20. Le critiche al SIC
• Il SIC è talmente vasto che nessun operatore raggiunge
la fatidica soglia del 20%
• La legge è stata aspramente criticata perché aggira il
problema della concentrazione, che persiste in Italia
nell’ambito di mercati pubblicitari più specifici e in
particolare nel mercato pubblicitario televisivo,
caratterizzato dal duopolio Mediaset-Rai
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