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Oltre la ISO 50001:
l’evoluzione dell’energy
management nell’industria
Dario Di Santo, FIRE
Bolzano, 29 settembre 2017
X
www.fire-italia.org
La Federazione Italiana per l’uso Razionale
dell’Energia è un’associazione tecnico-
scientifica che dal 1987 promuove per statuto
efficienza energetica e rinnovabili,
supportando chi opera nel settore.
Oltre alle attività rivolte agli oltre 450 soci, la
FIRE opera su incarico del Ministero dello
Sviluppo Economico per gestire l’elenco e
promuovere il ruolo degli Energy Manager
nominati ai sensi della Legge 10/91.
La Federazione collabora con le Istituzioni, la
Pubblica Amministrazione e varie Associazioni
per diffondere l’uso efficiente dell’energia
ed opera a rete con gli operatori di settore e
gli utenti finali per individuare e rimuovere le
barriere di mercato e per promuovere buone
pratiche.
La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM.
Cos’è la FIRE?
X
Oltre 450 associati, di cui una metà
persone fisiche e l’altra organizzazioni.
La compagine sociale
Alcuni dei soci FIRE:
A2A S.p.A., ACTV S.p.A., Aeroporto Valerio Catullo S.p.A., Agenzia per l'Energia e lo
Sviluppo Sostenibile, Albapower S.p.A., Albasolar s.r.l., Alpiq Intec S.p.A., AMIA
S.p.A., AMIAT S.p.A., Atlas Copco S.p.A., Avvenia s.r.l., Axpo Italia S.p.A., Azienda
provinciale per i servizi sanitari TN, Banca Mediolanum S.p.A., Banca Popolare di
Sondrio, Beghelli S.p.A., Berco S.p.A., Bit Energia s.r.l., Bosch Energy and Building
Solutions Italy s.r.l., Brembo S.p.A., Cabot Italiana S.p.A., Carbotermo S.p.A., Carraro
S.p.A., Carrefour Italia S.p.A., Centria s.r.l., Comau S.p.A., Compagnia Generale
Trattori S.p.A., Consul System S.p.A., CPL Concordia soc. coop., Credito Emiliano
S.p.A., CTI Energia e Ambiente, DBA Progetti S.p.A., DNV GL Business Assurance
Italia s.r.l., Edilvì S.p.A., Edison Energy Solutions S.p.A., Electrade S.p.A., Elettra -
Sincrotrone Trieste S.p.A., Enarkè associati, Enel Energia S.p.A., Energhe S.p.A.,
Energika s.r.l., Energon Esco s.r.l., Energy Saving s.r.l., Energy Team S.p.A., Engie
Servizi S.p.A., ENI S.p.A., Estra Clima s.r.l., Fedabo S.p.A., Fenice S.p.A., Ferrari
S.p.A., Ferriere Nord S.p.A., Fiera Milano S.p.A., Finco, Finstral AG S.p.A., Gewiss
S.p.A., Gruppo Società Gas Rimini S.p.A., Hera S.p.A., Hitachi Drives and Automation
s.r.l., Holcim S.p.A., Ilsa S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A., Iplom S.p.A., IRBM Science
Park S.p.A., ISAB s.r.l., Italcementi S.p.A., Italgas Reti S.p.A., Italgraniti Group S.p.A.,
Kairos s.r.l., Lidl Italia s.r.l., Loclain s.r.l., Manutencoop Facility Management S.p.A.,
Marche Multiservizi S.p.A., Mater-Biopolymer s.r.l., Mediamarket S.p.A., MM S.p.A.,
Montello S.p.A., Munksjo Italia S.p.A., NBI S.p.A., Pasta Zara S.p.A., Politecnico di
Torino - Dip. di Energetica, Polynt S.p.A., Publiacqua S.p.A., Raffineria di Milazzo S.C.
p. A., RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A., Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., Roquette
Italia S.p.A., S.p.A. Egidio Galbani, San Marco Bioenergie S.p.A., Sandoz Industrial
Products S.p.A., Schneider Electric S.p.A., SDA Express Courier S.p.A., Seaside s.r.l.,
Siena Ambiente S.p.A., Siram S.p.A., Solvay Energy Services s.r.l., Studio Botta,
Tecno s.r.l., Thales Alenia Space Italia S.p.A., Tholos s.r.l., Trenitalia S.p.A., Trenord
s.r.l., Trentino Trasporti S.p.A., Turboden s.r.l., Università di Genova - DITEN,
Università Campus Biomedico, Università Cattolica del Sacro Cuore, Wind Tre S.p.A.,
Yanmar R&D Europe s.r.l., Yousave S.p.A.
La compagine associativa comprende sia
l’offerta di energia e servizi, sia la domanda.
X
Oltre a partecipare a progetti europei, di cui a
fianco sono indicati i principali in atto, la FIRE
realizza studi e analisi di mercato e di settore
su temi di interesse energetico, campagne di
informazione e di sensibilizzazione, attività
formativa a richiesta.
Il Ministero dell’Ambiente, l’ENEA, il GSE, l’RSE,
grandi organizzazioni (ad esempio Centria, ENEL,
Ferrovie dello Stato, FIAT, Finmeccanica, Galbani,
H3G, Schneider Electric, Telecom Italia,
Unioncamere), università, associazioni, agenzie
ed enti fieristici sono alcuni dei soggetti con cui
sono state svolte delle collaborazioni.
Progetti europei in corso:
Guide FIRE
Progetti e collaborazioni
www.fire-italia.org
X
www.secem.eu
SECEM
SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in
Energy Management, è un organismo di
certificazione del personale facente capo alla
FIRE.
Primo organismo a offrire la certificazione di
parte terza per gli Esperti in Gestione
dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI
11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da
Accredia l’accreditamento secondo i requisiti
della norma internazionale ISO/IEC 17024.
SECEM certifica gli EGE in virtù di un
regolamento rigoroso e imparziale, basato
sull’esperienza di FIRE con gli energy manager. 
Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la
possibilità di accedere ai servizi informativi e
formativi e di essere coinvolto nelle iniziative
della FIRE.
SECEM inoltre riconosce corsi di formazione
sull’energy management, su richiesta dell’ente
erogatore.
Accordo sul clima di Parigi 2015
6
L’efficienza energetica è
il pilastro dell’accordo sul
clima. Secondo la IEA
coprirà il 50% del target.
Non è solo un problema
di politiche: l’accordo
richiede un cambiamento
nell’approccio all’uso
delle risorse.
Despite the
constant climate
change press…
covfefe!
Il contributo europeo al 2030
7
Emissioni
GHG
-40%
Rinnovabili
+27%
Efficienza
energetica
+30%
Obiettivi proposti dalla
Commissione a
novembre 2016
Il percorso verso il 2030
Il pacchetto Energia pulita per tutti gli europei presentato dalla CE alla fine di
novembre 2016 fornisce una serie di proposte volte a sostenere la transizione
energetica verso il 2030, garantendo al tempo stesso la competitività delle
imprese.
Le principali proposte riguardano:
la revisione del mercato elettrico;
la revisione della direttiva sull'efficienza energetica;
la revisione della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici;
la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili;
la definizione del piano di lavoro per le misure di eco-design.
Verrà inoltre presentato un nuovo schema per l’emission trading.
8
A parte l’emission trading, cui si richiede una revisione incisiva per
rendere lo schema più efficace, per le altre direttive si parla più che altro
di razionalizzazioni o aggiunte limitate a aspetti particolari.
SEN 2017: industria
9
La proposta di Strategia
energetica nazionale
(SEN) è piuttosto scarna
con l’industria in tema
di efficienza energetica.
In parte la ragione è
dovuta alla priorità data
dalla Commissione
Europea a edifici e
trasporti.
FIRE ha proposto una
maggiore attenzione,
visto che ritiene che il
settore possa comun-
que giocare un ruolo
importante.
La ISO 50001 può aiutare…
10
I punti di forza del
sistema di gestione
dell’energia (SGE) sono il
collegamento fra gestione
dell’energia e decisori e i
rapporti fra le diverse
funzioni aziendali
Un altro aspetto centrale
è la connessione con i
sistemi di raccolta dati su
cui basare obiettivi e
azioni.
1.Requisiti generali
2.Responsabilità della direzione
3.Politica energetica
4.Pianificazione energetica
a. Analisi energetica
b.Consumo di riferimento
c. Indicatori di prestazione
energetica
d.Obiettivi, traguardi e piano
d’azione
5.Attuazione e funzionamento
a. Formazione
b.Documentazione
c. Comunicazione
d.Progettazione
e. Controllo operativo
f. Procurement
7.Riesame della direzione
6.Verifica
a. Monitoraggio e misura
b.Conformità legislativa
c. Audit interno dell’SGE
d.Non conformità
e. Controllo dei registri
PlanAct
DoCheck
Fonte: FIRE.
In rosso le fasi basate sull’impiego di dati.
… ma è uno degli strumenti richiesti
11
Mi raccomando:
per la ISO 50001
pensate bene all’energy
team e ai programmi di
informazione e
coinvolgimento del
personale!
I sistemi di gestione dell’energia
possono contribuire positivamente al
cambio di approccio richiesto dal
Protocollo di Parigi.
Il cambio di approccio richiede però
trasformazioni ulteriori.
Fra gli strumenti utili si segnalano:
acquisti verdi (green procurement) e
analisi dei costi sul ciclo di vita (life
cycle cost - LCC);
sistemi di monitoraggio e gestione dei
dati;
analisi della sostenibilità dei prodotti
(carbon footprint, LCA);
individuazione delle ricadute non
energetiche degli interventi di
efficientamento energetico;
gestione circolare delle risorse
approccio esteso alla filiera.
L’importanza della misura
12
EnPI e
benchmark
Conoscenza
processi
Industria 4.0
Accesso a
incentivi
Pianificare e
statistiche
Finanziare
tramite terzi
Approccio al prodotto e ai processi
13
Certificare i propri prodotti, la value
chain o l’organizzazione è oggi
possibile con diversi strumenti e
livelli di complessità.
Si tratta di analisi utili non solo in
termini di comunicazione, ma
soprattutto per comprendere meglio
le proprie attività e ridefinirle per
migliorare le performance.
Oltre a ripensare i propri prodotti, è
opportuno dotarsi di procedure per gli
acquisti verdi, privilegiando prodotti e
servizi a minore impatto, e adottare
l’LCC come metodologia di valutazione
degli investimenti e di scelta di
prodotti e servizi.
Etichette e norme ambientali
14
L’Ecolabel è un
marchio di qualità,
mentre gli altri strumenti
consentono di valutare
l’impatto dei propri
prodotti sul ciclo di
vita.
Le opzioni disponibili rispondono a
esigenze differenti. Di seguito le
principali opportunità:
LCA (ISO 14040), è la più completa
valutazione di impatto energetico
ambientale disponibile;
EPD (ISO 14025, dichiarazione
ambientale di prodotto), è un’analisi
L C A p e n s a t a p e r c o m u n i c a r e
informazioni sulla sostenibilità dei
prodotti;
Carbon footprint (ISO 14067), è
un’analisi LCA limitata alle emissioni
di CO2, molto usata come strumento
di comunicazione;
Ecolabel (regolamento CE 66/2010), è
un marchio ambientale riconosciuto a
prodotti e servizi a basso impatto
ambientale sul ciclo di vita.
0,1K 1K 10K
ISO 14001
EMAS e ISO 50001
Prodotti
servizi
Ordini di grandezza
Approccio integrato: ripensare la filiera
15
	
	
PLATE/NUTRITION	
	
FOOD	STORAGE		
RETAIL	
WHOLESALE	&	STORAGE	
FOOD	PREPARATION	
FARM	
	
PROCESSING		
(may	be	multiple	steps)	
	
I
N
P
U
T
S	
C
O
-
P
R
O
D
U
C
T
S	
&	
	
W
A
S
T
E	
TRANSPORT	
TRANSPORT	
TRANSPORT	
TRANSPORT	
TRANSPORT	
Considerare energia e
materia su tutta la
filiera.
Possibile adottare
tecniche di raccolta e
preparazione che
riducano i costi di
trasporto e stoccag-
gio?
Possibile ridurre gli
sprechi alimentari e
intervenire su scaden-
ze e temperature di
conservazione in pre-
senza di sistemi di
monitoraggio?
Opportunità di effi-
cientamento legate
alla produzione e al
packaging.
Possibilità di
integrazione con le
rinnovabili e il
riutilizzo degli scarti.
Approccio integrato: economia circolare
16Fonte: ENEA.
Ricadute non energetiche
17
Luke, se
efficientare
vorrai, la forza
usare dovrai!
Emissioni
climalteranti
Mitigazione
povertà
energetica
Sicurezza
energetica
Fornitura
dienergia
Prezzi
dell’energia
Effettimacro
economici
Produzione
industriale
Salute
Occupazione
Inquinamento
locale
Gestione
dellerisorse
Spesa
pubblica
Risorse
disponibili
Valore
degliasset
Risparmi
energetici
Ilrisparmio
energeticoèsoloun
elementodeiquattordici
sucuifareleva…
Fonte:elaborazioneFIREdi
figuraIEA.
… e non solo benefici!
18
Luke, vieni
con me e ti
insegnerò l’effetto
rebound…
Non ci sono solo vantaggi nel ricorrere a soluzioni
di efficientamento.
Gli effetti indesiderati di fatto rispecchiano quelli
positivi: a seconda dei casi si possono ottenere
benefici o perdite (e.g. di solito gli interventi di
efficientamento energetico si accompagnano a una
riduzione dei costi di manutenzione, ma in alcuni
casi si verifica il contrario).
Valutare l’entità di questi rischi e le strategie di
mitigazione consente di superare uno dei problemi
principali dell’efficienza: l’essere percepita come
distante, complessa e possibile fonte di problemi.
Ricadute non energetiche
19
Elementi da
valutare durante la
messa in opera,
l’esercizio, e lo
smaltimento
Indagine FIRE 2017: industria 4.0 e NEBs
20
47%
20%
28%
5%
Volontà	di	quantificare	NEBs	e	NELs	negli	studi	di	fattibilità
No,	ma	sono	interessato	a	farlo	in	
futuro
Sì,	anche	a	livello	quantitativo
Sì,	ma	solo	a	livello	qualitativo	e	
senza	che	ciò	influisse	sulle	scelte	
di	investimento
No,	non	lo	ritengo	utile
70%
22%
8%
La	valutazione	dei	NEBs	favorisce	le	scelte	
di	investimenti	in	efficienza	energetica?
Sì
Non	so
No46%
22%
10%
22%
Livello	di	conformità	dell'organizzazione	con	
lo	status	di	"industria	4.0"
Limitata	ad	alcuni	
aspetti/reparti/linee	
produttive
Discreta
Molto	elevata
Scarsa Fonte: FIRE.
Fonte: FIRE.
Fonte: FIRE.
Segnali positivi
dalle imprese.
I risultati completi
dell’indagine sono
pubblicati sul
rapporto energy
manager 2017
della FIRE.
Benefici multipli dell’efficienza energetica
21
Industria Terziario
I soggetti che hanno provveduto a fare un’analisi quantitativa delle ricadute non
energetiche degli interventi realizzati confermano l’impatto positivo, che nel settore
industriale può in alcuni casi dimezzare il tempo di ritorno dell’investimento rispetto al
computo dei soli risparmi energetici.
Questi risultati sono in linea con gli studi disponibili in letteratura su questo tema.
L’entità del contributo varia in funzione dell’intervento considerato e delle
caratteristiche dell’utenza.
Benefici multipli dell’efficienza energetica
22
Industria Terziario
Costi energetici
Immagine
Manutenzione
0 22,5 45 67,5 90
Rischi interruzioni
Manutenzione
Personale
0 22,5 45 67,5 90
Costi energetici
Manutenzione
Immagine
0 22,5 45 67,5 90
Tempi lavorazioni
Personale
Rischi interruzioni
0 22,5 45 67,5 90
I grafici, che mostrano solo le prime tre voci in termini di importanza, confermano la
prevalenza di effetti positivi e mostrano alcune similitudini.
Potenziale efficientamento industria EU
Fonte: Study on energy efficiency and energy saving potential in industry and on possible policy mechanisms, ICF, 2015.
23
L’analisi dell’ICF mostra un
potenziale tecnico del 20% e
uno economico circa pari alla
metà. Ma considera solo
l’efficientamento dei singoli
componenti, non processi,
supply chain, e prodotti/
servizi.
Gli interventi sulle tecnologie
cross-cutting (come i motori e
le pompe, l’illuminazione,
l’aria compressa, i recuperi
termici, etc.) continueranno ad
avere un peso, ma saranno
insufficienti per raggiungere i
target.
L’attenzione tenderà a spostarsi di più su soluzioni integrate con il processo, sull’uso
efficiente di tutte le risorse e sulla filiera, anche grazie all’uso delle nuove tecnologie
(industria 4.0).
È una questione di visione
Fonte: “Unlocking Industrial Resource Productivity: 5 core beliefs to increase profits through energy, material, and water
efficiency”, Hammer e Somers, McKinsey & Company.
24
Piuttosto che limitarsi a proporre
aggiustamenti successivi, conviene
valutare il potenziale teorico,
considerando le perdite operative –
che variano in funzione dell’uso – e
quelle dovute al disegno e ai
componenti dell’edificio o impianto.
L’energy manager per la legge 10/91
La legge 10/1991 all’art. 19 obbliga le aziende
del comparto industriale con consumi annui
superiori ai 10.000 tep e quelle degli altri settori
oltre i 1.000 tep alla nomina annuale del tecnico
responsabile per la conservazione e l’uso
razionale dell’energia (energy manager).
Funzioni del responsabile secondo la legge:
•individuare azioni, interventi, procedure e
quant'altro necessario per promuovere l'uso
razionale dell'energia;
•assicurare la predisposizione di bilanci
energetici in funzione anche dei parametri
economici e degli usi energetici finali;
•predisporre i dati energetici di verifica degli
interventi effettuati con contributo dello Stato.
Si tratta di una persona che usualmente è interna
all’organizzazione nominante, preferibilmente di
livello dirigenziale per poter svolgere un’efficace
azione. La sua azione può essere rafforzata dalla
presenza di un sistema di gestione dell’energia
ISO 50001. 25
La circolare 18 dicembre 2014
definisce le regole per la nomina
dell’energy manager, confermando
FIRE come soggetto attuatore.
http://em.fire-italia.org
Gli energy manager nell’industria
26
Energy manager nell’industria

(678, di cui 221 EGE)
Chimica e petrolchimica
Farmaceutica
Gomma e plastica
Alimentare
Tessile
Legno
Carta
Minerali non metalliferi
Metallurgia
Altre manifatturiere
0 40 80 120 160
Fonte: FIRE.
Nel 2017 (ad oggi) 2.246
soggetti hanno nominato
un energy manager, di cui
1.560 in quanto obbligati
dalla legge 10/1991. 688
energy manager sono EGE
e 200 soggetti hanno un
SGE ISO 50001.
Profilo energy
manager
4%
29%
19%
24%
24%
Dirigente/amm.
Quadro
Impiegato
Consulente
N.C.
Fonte: FIRE.
L’energy manager nel futuro
L’energy manager, come responsabile del sistema
di gestione dell’energia, si troverà sempre più a
collaborare con i colleghi delle altre funzioni
aziendali in un’ottica di gestione ottimale delle
risorse.
Le competenze richieste tenderanno dunque ad
estendersi oltre gli aspetti energetici,
abbracciando più in generale la sostenibilità.
Le nuove tecnologie ICT saranno fondamentali per
facilitare:
la collaborazione fra le diverse competenze
presenti in azienda;
l’individuazione di correlazioni fra la
produzione, l’uso delle risorse e le altre variabili
che possono incidere sulla produttività;
l’analisi e il monitoraggio dell’uso dell’energia
su tutta la filiera e nell’uso del prodotto.
27
Energy
manager, che la
forza sia con te!
Energy management 2.0
28
Cerchiamo nuovi
modelli di business
sostenibili e capaci di
generare ricchezza.
Efficienza energetica
Nessuna
priorità
Fattore
strategico
Integrazione con
il core business
Cambio
comportamenti
Diagnosi
energetiche e
monitoraggio
Acquisizione
conoscenza
Campagne
informative
Sviluppo
sensibilità
ISO 50001
LEAN
manufacturing
Sviluppo
attitudine
Risorse come
leva innovativa
in-inside-out
Approccio
olistico
Ripensare i prodotti in modo che usino meno risorse (materia,
acqua, energia, rifiuti), siano prodotti in modo efficiente,
abbiamo una bassa impronta ecologica.
Fonte: FIRE.
Ripensare i prodotti pensando alle risorse
Fonte figure e dati: Dyson.
29
Il prodotto al centro
d e l l ’ a t t e n z i o n e ,
pensando all’utilizzo
delle risorse in fase di
uso.
Ripensare il packaging e la logistica
30
Le opportunità per
migliorare la filiera degli
approvvigionamenti e
della distribuzione dei
propri prodotti in
un’ottica di economia
circolare sono numerose.
Esempi: Caffè Vergnano, Vimar, GLS, Pedon, Amazon.
Ripensare le relazioni col territorio
31
Le interazioni col
territorio possono offrire
numerose opportunità di
miglioramento dell’uso
delle risorse.
Celle ipogee Melinda
Teleriscaldamento Riva del Garda
Uso degli scarti per produzione biocombustibili Carrefour
Ripensare il ciclo produttivo
Fonte figure e dati: FCA.
32
FCA ha avviato una profonda revisione dei
cicli produttivi, ottenendo ad esempio nei
nuovi stabilimenti (e.g. Pernambuco in
Brasile) e in quelli rinnovati (e.g. Melfi):
flessibilità con produzione su un’unica
linea di veicoli diversi;
riduzione nei consumi di energia e acqua
(fino a 95% di riciclo) e nei rifiuti;
robot flessibili, a consumi ridotti e montati
in modo innovativo.
A proposito di aziende leader…
33
La prossima
sfida? I lego
senza derivati del
petrolio!
Conclusioni
34
Alcuni spunti di riflessione per migliorare la
propria impresa:
ripensare prodotti e servizi, mettendone in
discussione le basi (e.g. asciugatura mani nei
bagni pubblici, cucina a induzione, etc.);
ottimizzare i processi produttivi, cercando di
usare meglio le risorse (partendo dal layout e
dalla capacità produttiva, per poi passare ai
componenti);
rivedere le catene di distribuzione;
migliorare il packaging;
produrre nuovi materiali per l’edilizia,
l’industria, i servizi e i beni di consumo;
sviluppare nuovi prodotti per la generazione, il
trasporto e lo stoccaggio di energia;
informare e coinvolgere la propria forza
lavoro;
ridurre l’uso di materie prime non rinnovabili e
dannose.
35
Compiti per casa: come fare
la messa in piega al ciuffo di
Trump in modo sostenibile.
Che può fare FIRE per te?
FIRE può essere un partner per varie attività:
realizzazione di indagini presso energy manager,
ESCO, EGE, società con ISO 50001, etc.;
studi di mercato o di settore;
guide e analisi su strumenti di incentivazione e
policy;
realizzazione di campagne di informazione e
cambiamento comportamentale;
realizzazione di campagne di disseminazione;
diagnosi e studi di fattibilità;
corsi di formazione sull’energy management e i
suoi strumenti (ISO 50001, diagnosi, EPC, IPMVP,
LCCA, fattibilità, etc.), politiche e incentivi,
soluzioni per l’efficienza, cogenerazione, etc;
progetti europei e molto altro… Contattaci!
36
segreteria@fire-italia.org
X
Appuntamenti FIRE
I prossimi eventi FIRE:
Conferenza EPC e IPMVP,
Bologna, 11 ottobre 2017
Convegni a KeyEnergy, Rimini,
7-9 novembre 2017
Enermanagement,

Milano, 21 novembre 2017
I prossimi corsi:
energy manager ed EGE (on-
site e on-line);
diagnosi in azienda (Piove di
Sacco);
IPMVP-CMVP (Milano);
energy auditor (on-line).www.fire-italia.org/eventi
Misura e verifica dei risparmi: IPMVP
38
www.fire-italia.org/ipmvp
Solo FIRE può rilasciare la
certificazione CMVP in Italia,
valida a livello internazionale!
X
www.fire-italia.org/formazione
La formazione di FIRE
Corsi su misura e con moduli predefiniti sulle
tematiche dell’energy management:
energy manager ed EGE;
diagnosi energetiche, studi di fattibilità,
IPMVP;
tecnologie efficienti, cogenerazione, fonti
rinnovabili;
sistemi di gestione dell’energia ISO 50001;
ESCO, finanziamento tramite terzi e EPC;
contrattualistica per l’energia, LCCA, green
procurement;
forniture di elettricità e gas, usi delle
biomasse;
certificati bianchi e altri incentivi per
l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.
Disclaimer
40
Lego è un marchio registrato, al pari delle altre imprese
citate. Noi pupazzetti dalla faccia gialla siamo stati pescati
su Google, dove riempiamo le ricerche senza apparenti
copyright nell’uso. Non la pensiamo necessariamente
come l’autore (nemmeno voi, vero? ;-).
Nome relatore, FIRE
Grazie!
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  • 1. Oltre la ISO 50001: l’evoluzione dell’energy management nell’industria Dario Di Santo, FIRE Bolzano, 29 settembre 2017
  • 2. X www.fire-italia.org La Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è un’associazione tecnico- scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore. Oltre alle attività rivolte agli oltre 450 soci, la FIRE opera su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico per gestire l’elenco e promuovere il ruolo degli Energy Manager nominati ai sensi della Legge 10/91. La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche. La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM. Cos’è la FIRE?
  • 3. X Oltre 450 associati, di cui una metà persone fisiche e l’altra organizzazioni. La compagine sociale Alcuni dei soci FIRE: A2A S.p.A., ACTV S.p.A., Aeroporto Valerio Catullo S.p.A., Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile, Albapower S.p.A., Albasolar s.r.l., Alpiq Intec S.p.A., AMIA S.p.A., AMIAT S.p.A., Atlas Copco S.p.A., Avvenia s.r.l., Axpo Italia S.p.A., Azienda provinciale per i servizi sanitari TN, Banca Mediolanum S.p.A., Banca Popolare di Sondrio, Beghelli S.p.A., Berco S.p.A., Bit Energia s.r.l., Bosch Energy and Building Solutions Italy s.r.l., Brembo S.p.A., Cabot Italiana S.p.A., Carbotermo S.p.A., Carraro S.p.A., Carrefour Italia S.p.A., Centria s.r.l., Comau S.p.A., Compagnia Generale Trattori S.p.A., Consul System S.p.A., CPL Concordia soc. coop., Credito Emiliano S.p.A., CTI Energia e Ambiente, DBA Progetti S.p.A., DNV GL Business Assurance Italia s.r.l., Edilvì S.p.A., Edison Energy Solutions S.p.A., Electrade S.p.A., Elettra - Sincrotrone Trieste S.p.A., Enarkè associati, Enel Energia S.p.A., Energhe S.p.A., Energika s.r.l., Energon Esco s.r.l., Energy Saving s.r.l., Energy Team S.p.A., Engie Servizi S.p.A., ENI S.p.A., Estra Clima s.r.l., Fedabo S.p.A., Fenice S.p.A., Ferrari S.p.A., Ferriere Nord S.p.A., Fiera Milano S.p.A., Finco, Finstral AG S.p.A., Gewiss S.p.A., Gruppo Società Gas Rimini S.p.A., Hera S.p.A., Hitachi Drives and Automation s.r.l., Holcim S.p.A., Ilsa S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A., Iplom S.p.A., IRBM Science Park S.p.A., ISAB s.r.l., Italcementi S.p.A., Italgas Reti S.p.A., Italgraniti Group S.p.A., Kairos s.r.l., Lidl Italia s.r.l., Loclain s.r.l., Manutencoop Facility Management S.p.A., Marche Multiservizi S.p.A., Mater-Biopolymer s.r.l., Mediamarket S.p.A., MM S.p.A., Montello S.p.A., Munksjo Italia S.p.A., NBI S.p.A., Pasta Zara S.p.A., Politecnico di Torino - Dip. di Energetica, Polynt S.p.A., Publiacqua S.p.A., Raffineria di Milazzo S.C. p. A., RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A., Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., Roquette Italia S.p.A., S.p.A. Egidio Galbani, San Marco Bioenergie S.p.A., Sandoz Industrial Products S.p.A., Schneider Electric S.p.A., SDA Express Courier S.p.A., Seaside s.r.l., Siena Ambiente S.p.A., Siram S.p.A., Solvay Energy Services s.r.l., Studio Botta, Tecno s.r.l., Thales Alenia Space Italia S.p.A., Tholos s.r.l., Trenitalia S.p.A., Trenord s.r.l., Trentino Trasporti S.p.A., Turboden s.r.l., Università di Genova - DITEN, Università Campus Biomedico, Università Cattolica del Sacro Cuore, Wind Tre S.p.A., Yanmar R&D Europe s.r.l., Yousave S.p.A. La compagine associativa comprende sia l’offerta di energia e servizi, sia la domanda.
  • 4. X Oltre a partecipare a progetti europei, di cui a fianco sono indicati i principali in atto, la FIRE realizza studi e analisi di mercato e di settore su temi di interesse energetico, campagne di informazione e di sensibilizzazione, attività formativa a richiesta. Il Ministero dell’Ambiente, l’ENEA, il GSE, l’RSE, grandi organizzazioni (ad esempio Centria, ENEL, Ferrovie dello Stato, FIAT, Finmeccanica, Galbani, H3G, Schneider Electric, Telecom Italia, Unioncamere), università, associazioni, agenzie ed enti fieristici sono alcuni dei soggetti con cui sono state svolte delle collaborazioni. Progetti europei in corso: Guide FIRE Progetti e collaborazioni www.fire-italia.org
  • 5. X www.secem.eu SECEM SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in Energy Management, è un organismo di certificazione del personale facente capo alla FIRE. Primo organismo a offrire la certificazione di parte terza per gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI 11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da Accredia l’accreditamento secondo i requisiti della norma internazionale ISO/IEC 17024. SECEM certifica gli EGE in virtù di un regolamento rigoroso e imparziale, basato sull’esperienza di FIRE con gli energy manager.  Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la possibilità di accedere ai servizi informativi e formativi e di essere coinvolto nelle iniziative della FIRE. SECEM inoltre riconosce corsi di formazione sull’energy management, su richiesta dell’ente erogatore.
  • 6. Accordo sul clima di Parigi 2015 6 L’efficienza energetica è il pilastro dell’accordo sul clima. Secondo la IEA coprirà il 50% del target. Non è solo un problema di politiche: l’accordo richiede un cambiamento nell’approccio all’uso delle risorse. Despite the constant climate change press… covfefe!
  • 7. Il contributo europeo al 2030 7 Emissioni GHG -40% Rinnovabili +27% Efficienza energetica +30% Obiettivi proposti dalla Commissione a novembre 2016
  • 8. Il percorso verso il 2030 Il pacchetto Energia pulita per tutti gli europei presentato dalla CE alla fine di novembre 2016 fornisce una serie di proposte volte a sostenere la transizione energetica verso il 2030, garantendo al tempo stesso la competitività delle imprese. Le principali proposte riguardano: la revisione del mercato elettrico; la revisione della direttiva sull'efficienza energetica; la revisione della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici; la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili; la definizione del piano di lavoro per le misure di eco-design. Verrà inoltre presentato un nuovo schema per l’emission trading. 8 A parte l’emission trading, cui si richiede una revisione incisiva per rendere lo schema più efficace, per le altre direttive si parla più che altro di razionalizzazioni o aggiunte limitate a aspetti particolari.
  • 9. SEN 2017: industria 9 La proposta di Strategia energetica nazionale (SEN) è piuttosto scarna con l’industria in tema di efficienza energetica. In parte la ragione è dovuta alla priorità data dalla Commissione Europea a edifici e trasporti. FIRE ha proposto una maggiore attenzione, visto che ritiene che il settore possa comun- que giocare un ruolo importante.
  • 10. La ISO 50001 può aiutare… 10 I punti di forza del sistema di gestione dell’energia (SGE) sono il collegamento fra gestione dell’energia e decisori e i rapporti fra le diverse funzioni aziendali Un altro aspetto centrale è la connessione con i sistemi di raccolta dati su cui basare obiettivi e azioni. 1.Requisiti generali 2.Responsabilità della direzione 3.Politica energetica 4.Pianificazione energetica a. Analisi energetica b.Consumo di riferimento c. Indicatori di prestazione energetica d.Obiettivi, traguardi e piano d’azione 5.Attuazione e funzionamento a. Formazione b.Documentazione c. Comunicazione d.Progettazione e. Controllo operativo f. Procurement 7.Riesame della direzione 6.Verifica a. Monitoraggio e misura b.Conformità legislativa c. Audit interno dell’SGE d.Non conformità e. Controllo dei registri PlanAct DoCheck Fonte: FIRE. In rosso le fasi basate sull’impiego di dati.
  • 11. … ma è uno degli strumenti richiesti 11 Mi raccomando: per la ISO 50001 pensate bene all’energy team e ai programmi di informazione e coinvolgimento del personale! I sistemi di gestione dell’energia possono contribuire positivamente al cambio di approccio richiesto dal Protocollo di Parigi. Il cambio di approccio richiede però trasformazioni ulteriori. Fra gli strumenti utili si segnalano: acquisti verdi (green procurement) e analisi dei costi sul ciclo di vita (life cycle cost - LCC); sistemi di monitoraggio e gestione dei dati; analisi della sostenibilità dei prodotti (carbon footprint, LCA); individuazione delle ricadute non energetiche degli interventi di efficientamento energetico; gestione circolare delle risorse approccio esteso alla filiera.
  • 12. L’importanza della misura 12 EnPI e benchmark Conoscenza processi Industria 4.0 Accesso a incentivi Pianificare e statistiche Finanziare tramite terzi
  • 13. Approccio al prodotto e ai processi 13 Certificare i propri prodotti, la value chain o l’organizzazione è oggi possibile con diversi strumenti e livelli di complessità. Si tratta di analisi utili non solo in termini di comunicazione, ma soprattutto per comprendere meglio le proprie attività e ridefinirle per migliorare le performance. Oltre a ripensare i propri prodotti, è opportuno dotarsi di procedure per gli acquisti verdi, privilegiando prodotti e servizi a minore impatto, e adottare l’LCC come metodologia di valutazione degli investimenti e di scelta di prodotti e servizi.
  • 14. Etichette e norme ambientali 14 L’Ecolabel è un marchio di qualità, mentre gli altri strumenti consentono di valutare l’impatto dei propri prodotti sul ciclo di vita. Le opzioni disponibili rispondono a esigenze differenti. Di seguito le principali opportunità: LCA (ISO 14040), è la più completa valutazione di impatto energetico ambientale disponibile; EPD (ISO 14025, dichiarazione ambientale di prodotto), è un’analisi L C A p e n s a t a p e r c o m u n i c a r e informazioni sulla sostenibilità dei prodotti; Carbon footprint (ISO 14067), è un’analisi LCA limitata alle emissioni di CO2, molto usata come strumento di comunicazione; Ecolabel (regolamento CE 66/2010), è un marchio ambientale riconosciuto a prodotti e servizi a basso impatto ambientale sul ciclo di vita. 0,1K 1K 10K ISO 14001 EMAS e ISO 50001 Prodotti servizi Ordini di grandezza
  • 15. Approccio integrato: ripensare la filiera 15 PLATE/NUTRITION FOOD STORAGE RETAIL WHOLESALE & STORAGE FOOD PREPARATION FARM PROCESSING (may be multiple steps) I N P U T S C O - P R O D U C T S & W A S T E TRANSPORT TRANSPORT TRANSPORT TRANSPORT TRANSPORT Considerare energia e materia su tutta la filiera. Possibile adottare tecniche di raccolta e preparazione che riducano i costi di trasporto e stoccag- gio? Possibile ridurre gli sprechi alimentari e intervenire su scaden- ze e temperature di conservazione in pre- senza di sistemi di monitoraggio? Opportunità di effi- cientamento legate alla produzione e al packaging. Possibilità di integrazione con le rinnovabili e il riutilizzo degli scarti.
  • 16. Approccio integrato: economia circolare 16Fonte: ENEA.
  • 17. Ricadute non energetiche 17 Luke, se efficientare vorrai, la forza usare dovrai! Emissioni climalteranti Mitigazione povertà energetica Sicurezza energetica Fornitura dienergia Prezzi dell’energia Effettimacro economici Produzione industriale Salute Occupazione Inquinamento locale Gestione dellerisorse Spesa pubblica Risorse disponibili Valore degliasset Risparmi energetici Ilrisparmio energeticoèsoloun elementodeiquattordici sucuifareleva… Fonte:elaborazioneFIREdi figuraIEA.
  • 18. … e non solo benefici! 18 Luke, vieni con me e ti insegnerò l’effetto rebound… Non ci sono solo vantaggi nel ricorrere a soluzioni di efficientamento. Gli effetti indesiderati di fatto rispecchiano quelli positivi: a seconda dei casi si possono ottenere benefici o perdite (e.g. di solito gli interventi di efficientamento energetico si accompagnano a una riduzione dei costi di manutenzione, ma in alcuni casi si verifica il contrario). Valutare l’entità di questi rischi e le strategie di mitigazione consente di superare uno dei problemi principali dell’efficienza: l’essere percepita come distante, complessa e possibile fonte di problemi.
  • 19. Ricadute non energetiche 19 Elementi da valutare durante la messa in opera, l’esercizio, e lo smaltimento
  • 20. Indagine FIRE 2017: industria 4.0 e NEBs 20 47% 20% 28% 5% Volontà di quantificare NEBs e NELs negli studi di fattibilità No, ma sono interessato a farlo in futuro Sì, anche a livello quantitativo Sì, ma solo a livello qualitativo e senza che ciò influisse sulle scelte di investimento No, non lo ritengo utile 70% 22% 8% La valutazione dei NEBs favorisce le scelte di investimenti in efficienza energetica? Sì Non so No46% 22% 10% 22% Livello di conformità dell'organizzazione con lo status di "industria 4.0" Limitata ad alcuni aspetti/reparti/linee produttive Discreta Molto elevata Scarsa Fonte: FIRE. Fonte: FIRE. Fonte: FIRE. Segnali positivi dalle imprese. I risultati completi dell’indagine sono pubblicati sul rapporto energy manager 2017 della FIRE.
  • 21. Benefici multipli dell’efficienza energetica 21 Industria Terziario I soggetti che hanno provveduto a fare un’analisi quantitativa delle ricadute non energetiche degli interventi realizzati confermano l’impatto positivo, che nel settore industriale può in alcuni casi dimezzare il tempo di ritorno dell’investimento rispetto al computo dei soli risparmi energetici. Questi risultati sono in linea con gli studi disponibili in letteratura su questo tema. L’entità del contributo varia in funzione dell’intervento considerato e delle caratteristiche dell’utenza.
  • 22. Benefici multipli dell’efficienza energetica 22 Industria Terziario Costi energetici Immagine Manutenzione 0 22,5 45 67,5 90 Rischi interruzioni Manutenzione Personale 0 22,5 45 67,5 90 Costi energetici Manutenzione Immagine 0 22,5 45 67,5 90 Tempi lavorazioni Personale Rischi interruzioni 0 22,5 45 67,5 90 I grafici, che mostrano solo le prime tre voci in termini di importanza, confermano la prevalenza di effetti positivi e mostrano alcune similitudini.
  • 23. Potenziale efficientamento industria EU Fonte: Study on energy efficiency and energy saving potential in industry and on possible policy mechanisms, ICF, 2015. 23 L’analisi dell’ICF mostra un potenziale tecnico del 20% e uno economico circa pari alla metà. Ma considera solo l’efficientamento dei singoli componenti, non processi, supply chain, e prodotti/ servizi. Gli interventi sulle tecnologie cross-cutting (come i motori e le pompe, l’illuminazione, l’aria compressa, i recuperi termici, etc.) continueranno ad avere un peso, ma saranno insufficienti per raggiungere i target. L’attenzione tenderà a spostarsi di più su soluzioni integrate con il processo, sull’uso efficiente di tutte le risorse e sulla filiera, anche grazie all’uso delle nuove tecnologie (industria 4.0).
  • 24. È una questione di visione Fonte: “Unlocking Industrial Resource Productivity: 5 core beliefs to increase profits through energy, material, and water efficiency”, Hammer e Somers, McKinsey & Company. 24 Piuttosto che limitarsi a proporre aggiustamenti successivi, conviene valutare il potenziale teorico, considerando le perdite operative – che variano in funzione dell’uso – e quelle dovute al disegno e ai componenti dell’edificio o impianto.
  • 25. L’energy manager per la legge 10/91 La legge 10/1991 all’art. 19 obbliga le aziende del comparto industriale con consumi annui superiori ai 10.000 tep e quelle degli altri settori oltre i 1.000 tep alla nomina annuale del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia (energy manager). Funzioni del responsabile secondo la legge: •individuare azioni, interventi, procedure e quant'altro necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia; •assicurare la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali; •predisporre i dati energetici di verifica degli interventi effettuati con contributo dello Stato. Si tratta di una persona che usualmente è interna all’organizzazione nominante, preferibilmente di livello dirigenziale per poter svolgere un’efficace azione. La sua azione può essere rafforzata dalla presenza di un sistema di gestione dell’energia ISO 50001. 25 La circolare 18 dicembre 2014 definisce le regole per la nomina dell’energy manager, confermando FIRE come soggetto attuatore. http://em.fire-italia.org
  • 26. Gli energy manager nell’industria 26 Energy manager nell’industria
 (678, di cui 221 EGE) Chimica e petrolchimica Farmaceutica Gomma e plastica Alimentare Tessile Legno Carta Minerali non metalliferi Metallurgia Altre manifatturiere 0 40 80 120 160 Fonte: FIRE. Nel 2017 (ad oggi) 2.246 soggetti hanno nominato un energy manager, di cui 1.560 in quanto obbligati dalla legge 10/1991. 688 energy manager sono EGE e 200 soggetti hanno un SGE ISO 50001. Profilo energy manager 4% 29% 19% 24% 24% Dirigente/amm. Quadro Impiegato Consulente N.C. Fonte: FIRE.
  • 27. L’energy manager nel futuro L’energy manager, come responsabile del sistema di gestione dell’energia, si troverà sempre più a collaborare con i colleghi delle altre funzioni aziendali in un’ottica di gestione ottimale delle risorse. Le competenze richieste tenderanno dunque ad estendersi oltre gli aspetti energetici, abbracciando più in generale la sostenibilità. Le nuove tecnologie ICT saranno fondamentali per facilitare: la collaborazione fra le diverse competenze presenti in azienda; l’individuazione di correlazioni fra la produzione, l’uso delle risorse e le altre variabili che possono incidere sulla produttività; l’analisi e il monitoraggio dell’uso dell’energia su tutta la filiera e nell’uso del prodotto. 27 Energy manager, che la forza sia con te!
  • 28. Energy management 2.0 28 Cerchiamo nuovi modelli di business sostenibili e capaci di generare ricchezza. Efficienza energetica Nessuna priorità Fattore strategico Integrazione con il core business Cambio comportamenti Diagnosi energetiche e monitoraggio Acquisizione conoscenza Campagne informative Sviluppo sensibilità ISO 50001 LEAN manufacturing Sviluppo attitudine Risorse come leva innovativa in-inside-out Approccio olistico Ripensare i prodotti in modo che usino meno risorse (materia, acqua, energia, rifiuti), siano prodotti in modo efficiente, abbiamo una bassa impronta ecologica. Fonte: FIRE.
  • 29. Ripensare i prodotti pensando alle risorse Fonte figure e dati: Dyson. 29 Il prodotto al centro d e l l ’ a t t e n z i o n e , pensando all’utilizzo delle risorse in fase di uso.
  • 30. Ripensare il packaging e la logistica 30 Le opportunità per migliorare la filiera degli approvvigionamenti e della distribuzione dei propri prodotti in un’ottica di economia circolare sono numerose. Esempi: Caffè Vergnano, Vimar, GLS, Pedon, Amazon.
  • 31. Ripensare le relazioni col territorio 31 Le interazioni col territorio possono offrire numerose opportunità di miglioramento dell’uso delle risorse. Celle ipogee Melinda Teleriscaldamento Riva del Garda Uso degli scarti per produzione biocombustibili Carrefour
  • 32. Ripensare il ciclo produttivo Fonte figure e dati: FCA. 32 FCA ha avviato una profonda revisione dei cicli produttivi, ottenendo ad esempio nei nuovi stabilimenti (e.g. Pernambuco in Brasile) e in quelli rinnovati (e.g. Melfi): flessibilità con produzione su un’unica linea di veicoli diversi; riduzione nei consumi di energia e acqua (fino a 95% di riciclo) e nei rifiuti; robot flessibili, a consumi ridotti e montati in modo innovativo.
  • 33. A proposito di aziende leader… 33 La prossima sfida? I lego senza derivati del petrolio!
  • 34. Conclusioni 34 Alcuni spunti di riflessione per migliorare la propria impresa: ripensare prodotti e servizi, mettendone in discussione le basi (e.g. asciugatura mani nei bagni pubblici, cucina a induzione, etc.); ottimizzare i processi produttivi, cercando di usare meglio le risorse (partendo dal layout e dalla capacità produttiva, per poi passare ai componenti); rivedere le catene di distribuzione; migliorare il packaging; produrre nuovi materiali per l’edilizia, l’industria, i servizi e i beni di consumo; sviluppare nuovi prodotti per la generazione, il trasporto e lo stoccaggio di energia; informare e coinvolgere la propria forza lavoro; ridurre l’uso di materie prime non rinnovabili e dannose.
  • 35. 35 Compiti per casa: come fare la messa in piega al ciuffo di Trump in modo sostenibile.
  • 36. Che può fare FIRE per te? FIRE può essere un partner per varie attività: realizzazione di indagini presso energy manager, ESCO, EGE, società con ISO 50001, etc.; studi di mercato o di settore; guide e analisi su strumenti di incentivazione e policy; realizzazione di campagne di informazione e cambiamento comportamentale; realizzazione di campagne di disseminazione; diagnosi e studi di fattibilità; corsi di formazione sull’energy management e i suoi strumenti (ISO 50001, diagnosi, EPC, IPMVP, LCCA, fattibilità, etc.), politiche e incentivi, soluzioni per l’efficienza, cogenerazione, etc; progetti europei e molto altro… Contattaci! 36 segreteria@fire-italia.org
  • 37. X Appuntamenti FIRE I prossimi eventi FIRE: Conferenza EPC e IPMVP, Bologna, 11 ottobre 2017 Convegni a KeyEnergy, Rimini, 7-9 novembre 2017 Enermanagement,
 Milano, 21 novembre 2017 I prossimi corsi: energy manager ed EGE (on- site e on-line); diagnosi in azienda (Piove di Sacco); IPMVP-CMVP (Milano); energy auditor (on-line).www.fire-italia.org/eventi
  • 38. Misura e verifica dei risparmi: IPMVP 38 www.fire-italia.org/ipmvp Solo FIRE può rilasciare la certificazione CMVP in Italia, valida a livello internazionale!
  • 39. X www.fire-italia.org/formazione La formazione di FIRE Corsi su misura e con moduli predefiniti sulle tematiche dell’energy management: energy manager ed EGE; diagnosi energetiche, studi di fattibilità, IPMVP; tecnologie efficienti, cogenerazione, fonti rinnovabili; sistemi di gestione dell’energia ISO 50001; ESCO, finanziamento tramite terzi e EPC; contrattualistica per l’energia, LCCA, green procurement; forniture di elettricità e gas, usi delle biomasse; certificati bianchi e altri incentivi per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.
  • 40. Disclaimer 40 Lego è un marchio registrato, al pari delle altre imprese citate. Noi pupazzetti dalla faccia gialla siamo stati pescati su Google, dove riempiamo le ricerche senza apparenti copyright nell’uso. Non la pensiamo necessariamente come l’autore (nemmeno voi, vero? ;-).