Il sentiment delle imprese associate ad Assolombardaispoclick
Indagine a livello provinciale eseguita tra le aziende associate ad Assolombarda, soggetto committente, delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Il sentiment delle imprese associate ad Assolombardaispoclick
Indagine a livello provinciale eseguita tra le aziende associate ad Assolombarda, soggetto committente, delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Paper presentato al Colloquio Scientifico IRIS network
Brescia, 25-26 maggio 2012.
Autori:
Davide Dal Maso dalmaso@avanzi.org
Davide Zanoni
zanoni@avanzi.org
Avanzi. Sostenibilità Per Azioni, 0230516023
Il sistema della riscossione nel nostro paese. Campobasso, 20 marzo 2017Alessandro Giovannini
Il problema dei crediti non riscossi dello Stato è un problema serio ed articolato da connettere con un ripensamento generale del sistema dei tributi in Italia. Ne abbiamo parlato all'incontro di approfondimento sulle novità fiscali per il 2017 presso il Dipartimento Giuridico dell'Università degli Studi del Molise.
Quale strada prenderemo? Se solo potessimo far aumentare le nostre via d\'uscita sui nostri problemi del debito sovrano. Ma la crescita del debito crea ancora più problemi se questi non vengono gestiti, rendendo ancora più difficile l\'affrontarli; ma tenendo il debito e il deficit sotto controllo di conseguenza si monitora anche il dolore che ne consegue.
E\' facile classificare il deficit come qualcosa che c\'è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\'occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\'economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
E\’ facile classificare il deficit come qualcosa che c\’è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\’occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\’economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
Un'analisi in 42 pagine di oltre 32.000 portafogli finanziari strutturati per misurare gli effetti su rendimenti e rischio delle componenti timing, orizzonte temporale e profilo di rischio.
L'analisi inizia l'1 gennaio 2001 e termina il 30 ottobre 2015.
Paper presentato al Colloquio Scientifico IRIS network
Brescia, 25-26 maggio 2012.
Autori:
Davide Dal Maso dalmaso@avanzi.org
Davide Zanoni
zanoni@avanzi.org
Avanzi. Sostenibilità Per Azioni, 0230516023
Il sistema della riscossione nel nostro paese. Campobasso, 20 marzo 2017Alessandro Giovannini
Il problema dei crediti non riscossi dello Stato è un problema serio ed articolato da connettere con un ripensamento generale del sistema dei tributi in Italia. Ne abbiamo parlato all'incontro di approfondimento sulle novità fiscali per il 2017 presso il Dipartimento Giuridico dell'Università degli Studi del Molise.
Quale strada prenderemo? Se solo potessimo far aumentare le nostre via d\'uscita sui nostri problemi del debito sovrano. Ma la crescita del debito crea ancora più problemi se questi non vengono gestiti, rendendo ancora più difficile l\'affrontarli; ma tenendo il debito e il deficit sotto controllo di conseguenza si monitora anche il dolore che ne consegue.
E\' facile classificare il deficit come qualcosa che c\'è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\'occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\'economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
E\’ facile classificare il deficit come qualcosa che c\’è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\’occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\’economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
Un'analisi in 42 pagine di oltre 32.000 portafogli finanziari strutturati per misurare gli effetti su rendimenti e rischio delle componenti timing, orizzonte temporale e profilo di rischio.
L'analisi inizia l'1 gennaio 2001 e termina il 30 ottobre 2015.
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
Presentata martedì 13 aprile la IV edizione del Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network: L’impresa sociale in Italia. Identità, ruoli e resilienza.
Il Rapporto è una pubblicazione periodica che descrive lo stato dell’arte e l’evoluzione dell’impresa sociale in Italia.
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio FranziniIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La plenaria pomeridiana del XVII Workshop sull’impresa sociale ha avuto il piacere di ospitare un keynote speech del professor Maurizio Franzini (professore ordinario di Politica Economica, Dipartimento di Economia e Diritto, Sapienza Università Roma) dal titolo Agire sulle radici economiche della disuguaglianza: il ruolo dell’impresa sociale. Ha introdotto l’intervento Carlo Borzaga (Euricse).
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara VolpatoIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Sara DepedriIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Elisa ChiafIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
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La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...Iris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...Iris Network
Mara Airoldi (Government Outcomes Lab, Blavatnik School of Government, University of Oxford)
Keynote speech
XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
The Demand of Social Finance. Evidence from ItalyIris Network
Marco Musella (Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Marco Traversi (Project Ahead), Melania Verde
(Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Cristiano Masetto (APEUR)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
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Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...Iris Network
Lorenza Morandini, Marco Nannini (Impact Hub Milano)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
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“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...Iris Network
Giuseppe Manzo, Maria Felicia Gemelli, Eleonora Vanni (Legacoopsociali)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
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Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...Iris Network
Marco Guglielmo (University of Birmingham)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
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Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...Iris Network
Marco Bellucci (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Carmela Nitti (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Chiara Chimirri (ARCO Action Research for CO-development), Luca Bagnoli (Università degli Studi di Firenze)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
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Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...Iris Network
Giulia Bellante, Laura Berardi, Michele A. Rea (Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
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Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...Iris Network
Andrea Bassi, Alessandro Fabbri (Università di Bologna)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
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Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Matteo Busnelli (Legacoop Lombardia) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca BorghiIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Luca Borghi (Cooperativa di abitanti Andria) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...
Not-for-profit = not-for-default? Domande di ricerca, dati, ipotesi
1. Not-for-profit = not-for-default?
Domande di ricerca, dati, ipotesi
Alessandra Dal Colle, Marco Ratti
Banca Prossima (*)
(*) Ogni opinione qui espressa è degli autori, non della Banca o del Gruppo di appartenenza
2. Fatto : il nonprofit può fallire, e fallisce
• Sembra ovvio, ma una leggenda metropolitana suggerisce l’opposto. Eppure:
– In Italia
• Almeno due casi di grande portata: San Raffaele e 29 giugno (default «sociale» senza default
«finanziario»)
• Gobbi et al. (2012) riportano un tasso di NPL totali nel nonprofit, a giugno 2012, del ≈3,5% (enti religiosi),
7% (cooperative sociali), >14% (altre istituzioni). Media ponderata ≈10-11%
• Banca Etica (non specializzata nel NP) ha un NPL ratio del 6,2% (giu 2015)
• Banca Prossima ha un NPL ratio del 2,7% (dic 2015)
– All’estero (evidenza tenue)
• Cornée-Szafarz (2013) riportano un tasso di default a quattro anni del 23% per i clienti de «La Nef». Per i
clienti «più social», ragionevolmente nonprofit, il tasso scende al 14%. L’NPL ratio della Nef al 2015 è del
13%
• In UK, Unity Trust ha poco meno del 10% impaired; tuttavia Charity Bank, su un portafoglio molto piccolo,
ha meno dell’1%
• Triodos dichiara un loan impairment rate inferiore allo 0,2%
• Inoltre il nonprofit muore anche senza conseguenze finanziarie
– USA: 64% delle NPO che hanno ottenuto l’esenzione fiscale nel 2005 sono ancora vive nel 2015
– … quindi il 36% non lo è più: non si sa quante siano «morte», fuse, abbiano cambiato nome o
scopo, o abbiano raggiunto lo scopo
• Riassunto equo: il nonprofit va in default, ma c’è grande disparità fra banche in merito
– Ovvero, c’è chi lo sa gestire meglio
– … e può essere di ogni dimensione (Triodos e B.P. media, Charity piccola)
NB : nonperforming loans (NPL, problematico) = sofferenze + incagli + scaduti e ristrutturati
3. Fattoide : Il nonprofit fallisce meno del forprofit
• Da qualificare
– P.es.: a parità di dimensione
– È difficile fare un match per dimensione e settore
• Anche perché alcuni settori sono ≈ solo nonprofit (religione, assistenza sociale …)
• Evidenza solo «suggestiva»
– In Italia
• Il sistema bancario aveva complessivamente un tasso di deteriorato attorno al 18% a fine
2014, molto più alto di quello delle banche «sociali» (BP, Etica)
• Gobbi et al. (2010) riportano un tasso di sofferenze / impieghi al 3,5% per il nonprofit, da
paragonare al 5% circa per le imprese non finanziarie (NB: sofferenze, non NPL)
• Gobbi et al. (2012) riportano un tasso di NPL totali del ≈12% (sistema) contemporaneo al
≈11% (nonprofit)
• Difficile credere che il match riporterebbe i tassi di problematico allo stesso livello
– Anzi probabilmente allargherebbe la distanza
– Perché il nonprofit è tipicamente da paragonare alle PMI, non al sistema
– All’estero?
• Trovato pochissima evidenza
4. Domanda: Perché il n.p. fallisce meno?
• Supponendo che il «fattoide» venga promosso a fatto …
• Varie possibili spiegazioni
– È meno indebitato (specie a l/t)
• Perché a parità di entrate ha meno asset da finanziare
• Probabilmente vero, ma forte trend di crescita del debito
• Quindi: l’attesa di minori default va adattata al livello di debito
– Ha meno incentivo a «scappare con la cassa» / è «più onesto»
• Possibile, ma ci sono controesempi molto grossi (HSR, 29/6)
• Inoltre poca simpatia per il mondo bancario (tranne forse per le banche sociali, vedi oltre)
• E occasione di usare la cassa per fini sociali: «sociale, ma disonesto»
– Ha relazioni fiduciarie con «cavalieri bianchi» che lo tirano fuori dai guai
• P.es. diocesi con parrocchie, Vaticano con ordini, consorzio con consorziate, etc.
• Possibile e misurato in parte dal modello di rating BP, in parte dal «Progetto fiducia»
• Ma la «garanzia» in questione è da prendere cum grano salis. Specialmente le organizzazioni di 2°
livello forniscono una rete di sicurezza tutt’altro che solida alle partecipanti di 1° livello
– Ha una governance più partecipata che impedisce l’imprudenza
• Check con i tassi di default per tipo di forma giuridica (pag. seguente): non conclusivo, ma non
favorevole
– Ha una relazione di reciprocità con le banche sociali (Cornée-Szafarz 2013, Barigozzi-Tedeschi)
• Possibile. In questo caso la performance delle banche «non sociali» dovrebbe essere sensibilmente
inferiore. Non molto coerente con i dati Bankitalia fra due pagine, ma possibile
– … ??? …
5. NPL ratio per forme giuridiche (dati B.P. 2015)
Media pond. governance «verticistiche»: 1,2%; «democratiche»: 2,4%
Pochi assets, governance diffusa Più assets, governance verticistica
7. Cause del default (dati B.P. 2013)
82 posizioni per circa
€8m in sofferenza
Vedi Appendice per un
dettaglio su
«cessazione attività»
• Si può fallire (tra l’altro) per sfortuna, imperizia, conflitti interni o frode
– Difficile separare la sfortuna dall’imperizia
– Comunque, il nonprofit sembra fallire primariamente per sfortuna o imperizia
• Tra cui, il mancato o ritardato pagamento da parte della PA
• O il ritiro dei funder principali
– Ma anche la frode non è trascurabile (≈20%+ sommando vari item)
– Così come il contenzioso interno (≈12%) che caratterizza anche le PMI for-profit
8. Ipotesi: Il nonprofit ha PD bassa, ma LGD alta
• Ipotesi ragionevole perché
– Il nonprofit ha generalmente meno asset a parità di entrate
• Alias: è labor, non capital, intensive
– Quindi, meno garanzie
• Se la Probability of Default (PD) è più bassa di quella del for-profit, ma
la Loss Given Default (LGD) è invece più alta, allora
• La perdita attesa, PD x LGD, potrebbe essere simile
• Non abbiamo trovato dati sufficienti per valutare l’ipotesi
Dati B.P. 2013
9. Conclusioni, molto provvisorie
• Il nonprofit non sembra avere default rates particolarmente benigni
– Anche se forse migliori di quelli del for-profit
– Molto difficile neutralizzare i fattori esterni – settore, dimensione – ma
probabilmente rimane una performance marginalmente migliore del for-profit
– Tuttavia ciò che conta non è solo il default ma anche le sue conseguenze
finanziarie : PD x LGD; e sulla LGD probabilmente il nonprofit non eccelle
• Quindi, no free lunch per gli intermediari specializzati
– Necessario comprendere e gestire bene il comparto, e probabilmente avere
un’attitudine al rischio prudente
– Guardando i fattori di rischio tradizionali, perché le cause di default sembrano
simili e le sicurezze (assets) anche
– Non fidare sulla governance partecipata
• Molta ricerca da fare
– Un buon paragone profit-nonprofit in settori paragonabili
– Dati sulla LGD
– Dati internazionali
– Clinical studies (non puramente giornalistici) dei casi più segnaletici
10. Appendice: notizie su «cessazione attività»
CESSAZIONE ATTIVITA' Posizioni Esposizione €000
mancato sviluppo attività 3 1008
liquidazione volontaria/perdita cliente più grosso 1 287
difficoltà di fund raising 1 211
liquidazione volontaria. Contenzioso con impresa commissionaria di cantiere edile 1 178
cessazione operatività e rate impagate MLT 1 112
riduzione dell'attività 1 96
newco con errate previsioni cash flow 1 93
cessazione attività core 1 88
incendio locali sociali. In attesa di perizia assicurativa 1 45
riduzione utenza 1 42
coop in liquidazione volontaria 1 42
start up 1 38
incapacità rimborso debito 2 31
difficoltà commerciali 1 29
iniziativa economica senza successo 1 20
cattiva gestione con conseguente sospensione di ogni attività 1 16
cambio attività 1 14
mancato sviluppo settore 1 12
in liquidazione, criticità economiche 1 6
insuccesso avvio stazione radio satellitare 1 1
TOTALE 23 2369