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Prof. Gabriele Micozzi
                     Docente Marketing
          Facoltà di Economia “G. Fuà”
    Università Politecnica delle Marche




G
Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
  Economia - Università Politecnica delle
                 Marche
RETHINKING WORLD
   Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
            Università Politecnica delle Marche
NEW MARKETS
 Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
          Università Politecnica delle Marche
Prof. Gabriele Micozzi
       Docente Marketing
  Facoltà di Economia “G. Fuà”
Università Politecnica delle Marche
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Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
  Economia - Università Politecnica delle
                 Marche
NEW CUSTOMERS
  Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
           Università Politecnica delle Marche
Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
  Economia - Università Politecnica delle
                 Marche
I NUOVI MERCATI EMERGENTI




            Prof. Gian Luca Gregori
          Preside Facoltà di Economia
       Università Politecnica delle Marche
IL CASO DEL BRASILE

   L’agenzia di classificazione del rischio Fitch, il 4 aprile 2011, ha promosso il
    Brasile di un livello, affermando che è aumentato sia il potenziale di
    crescita del paese sia, allo stesso tempo, l’impegno con cui il governo si
    sta impegnando nel contenimento della spesa. Il rating del Brasile è
    passato da “BBB-” a “BBB”. Inoltre la prospettiva è passata da “positiva” a
    “stabile”.

   Le agenzie di rating stanno valorizzando la capacità del governo di tagliare
    le spese dopo anni di politiche fiscali espansive a seguito della crisi
    mondiale del 2008. La Fitch stima che il tasso potenziale di crescita
    sostenibile del Brasile sia passato dal 4% al 5%.

   La Fitch è la prima delle tre grandi agenzie di rating a portare il Brasile a
    due livelli al di sopra del grado di investimento. La Moody’s, dal canto suo,
    nel giugno 2011 ha prosso il Brasile da Baa3 a Baa2. Il 18 novembre scorso
    Standard & Poor’s ha alzato il suo rating sul Brasile da "BBB-" a "BBB"

                                 Prof. Gian Luca Gregori
                               Preside Facoltà di Economia
                            Università Politecnica delle Marche
PRESENZA ITALIANA IN BRASILE
   Negli ultimi anni la presenza economica italiana in Brasile è cresciuta significativamente.

   Secondo l’ ultimo censimento realizzato nel 2011 dall’ Ambasciata d’Italia in Brasile,
    risultano presenti in Brasile, 286 filiali commerciali, 11 imprese di costruzione, 83 imprese
    di servizi, 201 stabilimenti industriali e 4 banche. Sono presenti circa 300 filiali di PMI
    italiane, senza contare il numero molto più ampio di investimenti da parte di imprenditori
    italo-brasiliani non necessariamente vincolati ad una casa madre in Italia.




   Merita peraltro segnalare l’interesse manifestato negli ultimi anni da imprenditori italiani
    per l’avvio di investimenti negli Stati del Nord-est, geograficamente più marginali ma che
    offrono interessanti potenzialità (energia, ambiente e infrastrutture).
PRESENZA ITALIANA IN BRASILE
   La quota di investimenti italiani se confrontata con quella di altri paesi può
    sembrare modesta. Però alla luce dei limiti strutturali del sistema produttivo
    italiano, la cui dimensione aziendale rappresenta un grosso ostacolo per generare
    processi consistenti e diffusi nel tempo di investimenti esteri, dimostra un
    rinnovato interesse verso il Brasile e, soprattutto una modifica di atteggiamento
    nei confronti dei mercati esteri.
   Le imprese italiane, anche quelle di dimensioni medio piccole, stanno lentamente
    percependo ed assimilando il concetto secondo cui un approccio “mordi e fuggi”
    verso i mercati internazionali non è più redditizio. È necessario cominciare a
    strutturarsi, concepire piani di sviluppo di medio/lungo periodo per essere
    presenti sui mercati esteri e fronteggiare la concorrenza internazionale.
   Attualmente casi di eccellenza si riscontrano tra le aziende di grandi dimensioni
    nei vari settori della struttura produttiva del nostro paese, che pionieristicamente
    si sono stabilite in Brasile in tempi in cui gran parte del nostro sistema produttivo
    non aveva ancora raggiunto la maturità necessaria per affrontare le sfide globali e
    che progressivamente hanno esercitato un effetto traino sul resto dell’industria
    italiana.
PRESENZA ITALIANA IN BRASILE
   Pirelli ha festeggiato nel 2009 gli ottanta anni di presenza industriale e
    commerciale in Brasile dove nel trennio 2009-2011 prevedeva di investire 200
    milioni di dollari in innovazione tecnologica e incremento della capacità
    produttiva.
   Il gruppo Fiat leader di mercato in Brasile con una quota del 23 per cento e una
    produzione annuale di circa 800.000 veicoli l’anno. Nel primo semestre ha
    inaugurato una nuova fabbrica di macchine agricole a Sorocaba (San Paolo) ed ha
    avviato, attraverso IVECO, la produzione di veicoli blindati per l’esercito brasiliano.
    Inoltre la Fiat ha annunciato che investirà in Brasile circa 4,5 miliardi di euro nel
    prossimo quinquennio. Al solo settore auto, tra il 2011 e il 2015, sarà destinata
    una cifra compresa tra i tre e i quattro miliardi di euro, gran parte dei quali
    necessari alla costruzione di un nuovo stabilimento per la produzione di
    automobili nella zone industriale di Suape, vicino a Recife nello Stato di
    Pernambuco.
   Il gruppo API ha investito nell’olio vegetale (olio di “Jatropa”) a fini di generazione
    di energia e produzione di biocombustibili.
                                      Prof. Gian Luca Gregori
                                    Preside Facoltà di Economia
                                 Università Politecnica delle Marche
PRESENZA ITALIANA IN BRASILE
   La Saipem, la società di servizi petroliferi che fa capo ad ENI, sarà chiamata ad installare
    una piattaforma per l’estrazione di metano nel bacino di Santos, grazie al contratto di 70
    milioni di dollari che ha firmato con Petrobras.
   Luxotica ha firmato un accordo per l'acquisto del 100% del gruppo brasiliano Tecnol per un
    valore complessivo di circa 110 milioni di euro. In base ai termini dell'accordo Luxottica
    acquisterà inizialmente l'80% di Grupo Tecnol e il restante 20% nei successivi 4 anni, in
    ragione del 5% all'anno e a prezzi predeterminati.
   Tenarium e Usiminas ha annunciato la chiusura dell’accordo con Votorantim e Camargo
    Correa relativo all’acquisto delle loro quote in Usiminas per un valore complessivo di 4,1
    miliardi di Reais, ovvero 2,2 miliardi di dollari circa, che verrà effettuato sia con denaro che
    con finanziamenti. Stando alle dichiarazioni della Ternium, che insieme a Tenaris fa parte
    del Gruppo italo-argentino Techint, il gruppo di controllo della siderurgica brasiliana sarà
    composto da Nippon (46,1%), Ternium/Tenaris (43,3%) e dalla Caixa degli Impiegati di
    Usiminas (10,6%).
     Secondo l’accordo, la Ternium, della quale Usiminas è stata azionista fino all’inizio del
    2011, insieme alla sua sussidiaria Sidecar e alla Tenaris Confab, pagherà 36 Reais, ovvero
    circa 20 dollari, per ogni azione ordinaria di quella che rappresenta la maggiore impresa
    produttrice di acciai piani presente in Brasile; stando alle previsioni l’operazione dovrebbe
    concludersi entro il prossimo gennaio.
PRESENZA ITALIANA IN BRASILE
   Impregilo, attraverso il Gruppo Ecorodovias, ha chiuso con l’Agenzia regolatrice
    dei Trasporti Pubblici dello Stato di San Paolo il contratto di concessione
    dell’autostrada Ayrton Senna/Carvalho Pinto per la durata di 30 anni.
   Azimut-Benetti, nel settore della nautica prevede la costruzione del più grande
    cantiere navale coperto del mondo a Itajaí, nello Stato di Santa Catarina.
   Tim Brasil, la controllata brasiliana di Telecom, ha lanciato lo scorso 5 dicembre a
    Rio de Janeiro un progetto, operativo a Rio e San Paolo, per portare dati ad alta
    velocita' sul fisso e potenziare la trasmissione dati sul mobile. L'offerta e' stata
    lanciata con Tim Faber, ex Aes Atimus (societa' acquisita l'estate scorsa), che conta
    di raggiungere un milione di clienti in cinque anni. I 5.500 chilometri di fibra ottica
    urbana acquisiti con l`operazione Aes si riveleranno preziosi di fronte a una
    domanda che trova impreparati gli operatori ex monopolisti, visto che solo il 21%
    delle 43 milioni di linee fisse dà un accesso veloce alla Rete. I cavi di Tim Fiber
    corrono a Rio de Janeiro e San Paolo, che sono i due poli strategici, in cui si
    concentra il 27% del Pil brasiliano.
PRESENZA ITALIANA IN BRASILE




              Prof. Gian Luca Gregori
            Preside Facoltà di Economia
         Università Politecnica delle Marche
ECONOMICAMENTE, PERCHÈ IL BRASILE?



   È entrato a far parte delle prime 10 economie mondiali;
   Mercato molto dinamico: il PIL nel 2010 è cresciuto del 7,5% nel 2010 e può
    crescere del 5,5% per i prossimi 5 anni. Il mercato interno ha una forte
    propensione al consumo (7° maggior mercato consumatore al mondo);
   Possiede:        - abbondanza di risorse (2% dell’energia mondiale) e di
                     materie prime e forza lavoro qualificata;
                     - il più moderno ed avanzato sistema bancario al mondo ed
               uno dei più moderni sistemi di telecomunicazioni;
                     - la piú diversificata base industriale dell’America Latina;
   Le infrastrutture sono in forte sviluppo (54 porti, 68 aeroporti, 31.000 km di linee
    ferroviarie, 1,7 milioni di km di autostrade);
   L’Italia è tra i primi 10 partner commerciali del Brasile sia per l’import che per
    l’export.
SUGGERIMENTI PER UN APPROCCIO OTTIMALE CON IL BRASILE
    Visitare il Paese per coglierne le potenzialità e le aree geografiche di
     interesse
    Valutare le strategie di ingresso nel Paese: Joint Venture, Agente,
     Distributore, Trading
    Compiere una ricerca di mercato e selezionare il partner in base agli
     obiettivi definiti ed al profilo ricercato
    Curare i diversi aspetti “giuridici”:
      contrattualistica
      registrazione e monitoraggio del marchio
      “ingegneria doganale”
      preparazione del piano export
    Curare “ l’ingegneria finanziaria ”
    Non limitarsi a voler esportare
    Assicurarsi l’assistenza di una competente struttura locale (Ufficio di
     Rappresentanza)
                                       Prof. Gabriele Micozzi
                                  Prof. Gian Luca Gregori
                                         Docente Marketing
                                   Facoltà di Economia “G. Fuà”
                                Preside Facoltà di Economia
                                 Università Politecnica delle Marche
                             Università Politecnica delle Marche
                                         gmicozzi@yahoo.it
PRINCIPALI CAUSE DI INSUCCESSO SUL MERCATO
   Mancanza di abitudine alla dinamicità del mercato

   Errori di stime di mercato

   Approccio culturale errato

   Gestione finanziaria non adeguata

   Management non selezionato

   Mancanza di umiltà

   Improvvisazione

   Mancanza di opportuna assistenza

                                           Prof. Gabriele Micozzi
                                      Prof. Gian Luca Gregori
                                             Docente Marketing
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                                             gmicozzi@yahoo.it
Prof. Gabriele Micozzi
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NEW INNOVATORS
  Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
           Università Politecnica delle Marche
NEW INNOVATORS
• Secondo il Global Innovation Index 2012
  dell'Insead, la Svizzera è leader e l'Italia è solo
  35esima

• Nella nuova classifica mondiale dell'innovazione
  gli svizzeri balzano al primo posto davanti a
  Svezia e Singapore. L'Italia migliora la propria
  capacità innovativa ma resta indietro: la
  penalizzano i costi per avviare un'impresa, la
  pressione fiscale e la scarsa competitività
  commerciale - Bassa produttività dei nostri
  centri di ricercaProf. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
                     Economia - Università Politecnica delle
                                    Marche
NEW INNOVATORS
• L’analisi riguarda 125 Paesi che rappresentano il
  93,2% della popolazione mondiale e circa il 98%
  del Pil globale. Al primo posto della classifica
  dell'innovazione si posiziona la Svizzera, che
  guadagna così tre posti rispetto al 2010. A ruota
  Svezia e Singapore, mentre l’Islanda scivola dal
  primo gradino all’undicesima posizione.

  L’Italia segna un miglioramento rispetto al
  trentottesimo posto dello scorso anno ma non
  riesce a riconquistare i livelli del 2009, quando si
  era posizionata trentunesima.
                 Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
                   Economia - Università Politecnica delle
                                  Marche
Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
  Economia - Università Politecnica delle
                 Marche
NEW INNOVATORS
• L’Italia è penalizzata soprattutto da un contesto poco
  favorevole per gli investimenti (occupiamo addirittura
  l’ottantacinquesima posizione), a causa degli elevati costi
  necessari per avviare un’impresa e dell’enorme pressione
  fiscale che grava sui profitti, più bassa soltanto di Brasile,
  Algeria, Colombia, Bolivia, Tajikistan e Argentina.
• A ciò si aggiunge la scarsissima competitività commerciale
  del nostro Paese (ottantanovesimo posto), che ci vede alle
  spalle di quasi tutte le nazioni europee, persino dell’Albania e
  della Macedonia. Per quanto riguarda la valorizzazione del
  capitale umano, siamo apparentemente in buona posizione
  ma il confronto con gli Stati che ci precedono induce a
  ulteriori riflessioni. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
                         Economia - Università Politecnica delle
                                       Marche
NEW INNOVATORS
• Nella graduatoria che calcola la qualità della formazione siamo
  ventiquattresimi, tuttavia il nostro punteggio è ben distante dalle
  realtà più virtuose come Danimarca e Irlanda. Inoltre, davanti a
  noi compaiono anche Stati come Moldova, Lettonia, Bosnia,
  Ungheria e Venezuela. L’indicatore che riguarda l’efficienza della
  ricerca privata ci relega poi addirittura al quarantasettesimo
  posto, persino dietro Paesi quali Bangladesh, Tanzania e Malawi.
  Questo è dovuto soprattutto alla bassa produttività dei nostri
  istituti di ricerca, che occupano il sessantaquattresimo posto e
  che risultano meno efficienti di quelli thailandesi, vietnamiti e
  ghanesi.
• Da segnalare anche lo scarso grado di collaborazione tra atenei e
  aziende (sessantatreesimo posto), che risulta più elevato anche in
  Kenya, Rwanda e Botswana.Luca Gregori - Preside Facoltà di
                           Prof. Gian

•                            Economia - Università Politecnica delle
                                           Marche
NEW INNOVATORS
• Un’altra nota dolente riguarda l’informatizzazione delle strutture
  governative italiane che rivela l’enorme arretratezza del nostro
  Paese: siamo ottantesimi, meglio soltanto di qualche Stato
  africano o di realtà reduci da scenari bellici. Un altro dato che
  risalta è l’indicatore relativo alla stabilità politica e alla presenza
  di violenza e terrorismo. L’Italia si colloca in quarantesima
  posizione, dietro la maggior parte dei Pesi dell’Europa centrale e
  settentrionale e anche alle spalle di Botswana, Oman, Namibia e
  Costa Rica. Come parziale consolazione, bisogna però sottolineare
  che peggio di noi stanno gli Stati Uniti e la Spagna. Il nostro Paese
  non si distingue inoltre per una diffusa libertà di stampa, in
  quanto siamo dietro quasi tutte le nazioni europee: solo Romania,
  Grecia e Russia navigano in acquee peggiori.
                          Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
                            Economia - Università Politecnica delle
                                           Marche
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• Un’altra nota dolente riguarda l’informatizzazione delle strutture
  governative italiane che rivela l’enorme arretratezza del nostro
  Paese: siamo ottantesimi, meglio soltanto di qualche Stato
  africano o di realtà reduci da scenari bellici. Un altro dato che
  risalta è l’indicatore relativo alla stabilità politica e alla presenza
  di violenza e terrorismo. L’Italia si colloca in quarantesima
  posizione, dietro la maggior parte dei Pesi dell’Europa centrale e
  settentrionale e anche alle spalle di Botswana, Oman, Namibia e
  Costa Rica. Come parziale consolazione, bisogna però sottolineare
  che peggio di noi stanno gli Stati Uniti e la Spagna. Il nostro Paese
  non si distingue inoltre per una diffusa libertà di stampa, in
  quanto siamo dietro quasi tutte le nazioni europee: solo Romania,
  Grecia e Russia navigano in acquee peggiori.
                          Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
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NEW INNOVATORS
• L’elemento che induce alle maggiori riflessioni resta comunque il
  raffronto tra l’Italia e il resto d’Europa. I Paesi scandinavi
  producono ottime performance relativamente a tutti gli indicatori,
  rendendo quell’area all’avanguardia nell’innovazione e nello
  sviluppo. Tra i quindici Paesi del nucleo originario dell’Unione
  europea si distinguono soprattutto i Paesi Bassi, la Germania, la
  sorprendente Irlanda e il Lussemburgo. Un discreto riscontro
  anche per Austria, Francia e Belgio, mente gli Stati dell’area
  mediterranea rappresentano l’autentico tallone di Achille del
  continente
• . L’Italia precede la Grecia ma naviga dietro Spagna e Portogallo,
  dimostrando come la strada da percorrere in termini di
  innovazione sia ancora estremamente lunga.
                        Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
                          Economia - Università Politecnica delle
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The Global Innovation Index 2011




            Prof. Gabriele Micozzi
             Docente Marketing
        Facoltà di Economia “G. Fuà”
      Università Politecnica delle Marche
              gmicozzi@yahoo.it
The Global Innovation Index 2011
           Prof. Gabriele Micozzi
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NEW COMPETITIVENESS
     Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
              Università Politecnica delle Marche
“COMPETING WITH
  EVERYONE FROM
 EVERYWHERE FOR
   EVERYTHING”
           Prof. Gabriele Micozzi
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HOW GLOBAL ENTREPRENEURS ARE CHANGING
THE WORLDCOMPETITORS SPAN THE GLOBE




             Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
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                              Marche
HOW GLOBAL ENTREPRENEURS ARE CHANGING
THE WORLDCOMPETITORS SPAN THE GLOBE




             Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
               Economia - Università Politecnica delle
                              Marche
Prof. Gabriele Micozzi
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• According to the Global Entrepreneurship and
   Successful Growth Strategies of Early-Stage
      Companies report, released today by the
   World Economic Forum in collaboration with
   Stanford University and Endeavor Global, the
     top 1% of companies from among 380,000
     companies reviewed across 10 countries
    contribute 44% of total revenue and 40% of
   total jobs, while the top 5% contribute 72% of
         total revenue and 67% of total jobs.
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THREE GORGES DAM
(Diga delle Tre Gole)
 impianto con la maggiore capacità di
produzione idroelettrica mai realizzato
Diga per la produzione di
 energia idroelettrica costruita
  sul fiume Azzurro (Yangtze),
nella provincia di Hubei, in Cina
DIFFICOLTA’:
• TECNICHE
• POLITICHE
Il progetto è stato, fin dal
   principio, contestato dalle
 associazioni ambientaliste per
l'elevato impatto ambientale e
  per l‘alto numero di persone
              sfollate
Molte specie animali e vegetali
        scomparse a causa
dell'inquinamento provocato. Un
esempio è il delfino d'acqua dolce
 che popolava le acque del fiume
  Yangtze, dichiarato estinto nel
               2006
Sommersi più di 1300 siti
    archeologici e molti centri
urbani che hanno comportato il
trasferimento di circa 1,4 milioni
 di abitanti (sono 116 le località
 finite direttamente sott'acqua)
PER QUESTE RAGIONI, VARIE
 ORGANIZZAZIONI FINANZIARIE
INTERNAZIONALI RIFIUTARONO
 DI PARTECIPARE AL PROCESSO
         DI SELEZIONE
ULTERIORE COMPLESSITA’: LA
 CINA RICHIEDEVA IL 25% DI
 CONTENUTO LOCALE NELLA
REALIZZAZIONE DI 12 TURBINE
           SU 14
FORTE SPINTA
 ORGOGLIO NAZIONALE
SIMBOLO DI MODERNITA’
MAGGIO 2006: CON TRE ANNI
      DI ANTICIPO, VIENE
  INAUGURATA LA DIGA PIU’
GRANDE DEL MONDO, COSTATA
 IL 20% IN MENO DI QUANTO
        PREVENTIVATO
CHE STRATEGIA AVRESTE
ADOTTATO SE FOSTE STATI NEI
   PANNI DI UN’IMPRESA
        EUROPEA?
PROBLEMATICHE
1.LUNGHE NEGOZIAZIONI
2.NECESSITA’ DI MANTENERE CONTATTI
  STRETTI CON IL COMPRATORE DURANTE
  TUTTE LE FASI DEL PROGETTO
3.ELEVATO PESO DEGLI ASPETTI FINANZIARI
4.NECESSITA’ DI DEFINIRE IN MANIERA
  PRECISA TUTTI GLI ASPETTI CONTRATTUALI
PREVISIONE: nel 1987 si era previsto che in 10
anni ci sarebbero stati 570 milioni di $ di utile

REALTA’: nel 1997 le perdite erano di circa 550
milioni di $
•   Previsioni degli analisti finanziari sbagliate
•   Complicazioni nelle fasi di realizzazione
•   Costi nettamente superiori alla previsioni
•   Numero di passeggeri previsti superiore a quelli effettivi
•   Problemi tecnici
•   Competitività delle linee aeree e ferry

           Luglio 2006: Eurotunnel fu dichiarato fallito
NEW CONSUMPTIONS AND
     Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
              Università Politecnica delle Marche
Prof. Gabriele Micozzi
       Docente Marketing
  Facoltà di Economia “G. Fuà”
Università Politecnica delle Marche
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At organizational level, measuring performance in
innovation is commonly done through a variety of
metrics, many of them listed in the library of KPI
examples available on
 www.smartKPIs.com:

# Hours spent developing innovations
% Innovations that significantly advance existing
business
% Idea conversion rate
% Expenditure saved by introducing innovations
% Employees involved in the innovation process

                        Prof. Gabriele Micozzi
                         Docente Marketing
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NEW STRATEGIES
  Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
           Università Politecnica delle Marche
PRINCIPLES OF
NETWORK (NEW)
   ECONOMY
           Prof. Gabriele Micozzi
            Docente Marketing
       Facoltà di Economia “G. Fuà”
     Università Politecnica delle Marche
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1.The Law of Connection
More gives more:
Mathematicians have
proven that the sum of a
network increases as the
square of the number of
members. In other words,
as the number of nodes in
a network increases
arithmetically, the value of
the network increases
exponentially.
Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
  Economia - Università Politecnica delle
                 Marche
Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
  Economia - Università Politecnica delle
                 Marche
CASE STUDY
Chupa Chups
USA:                       • Cherry (ciliegia)
                           • Blue Raspberry (lampone)
Olanda:                    • Liquirizia
Cina:                      • Litchi
                           • Tè
Francia:                   • Tarte tatin

Italia:                    • Panna e fragola


Nel ’58 la Chupa Chups decise di cessare la produzione di più di 200 prodotti e di
concentrarsi esclusivamente sul lecca-lecca.
Oggi l’impresa produce più di 4 miliardi di lecca-lecca all’anno, che distribuisce in 270
paesi.
Con più di 455 milioni di dollari di fatturato (il 92% proviene da fuori della Spagna) è il
sesto più grande produttore di caramelle dure nel mondo.
• Personalizzare il prodotto
• Rispettare e comprendere le diverse culture (cerimonie nuziali)
WAL MART
• Nonostante qualche “leggerezza” iniziale – offerta di palloni da
  football anziché da calcio in Brasile, vendita di apparecchi con
  voltaggio 110V in Argentina dove lo standard è 220V – la Wal-
  Mart entrata in Messico 12 anni fa e oggi ha 1186 unità fuori dagli
  USA e un fatturato estero che ammonta a circa 35 miliardi di $.
• opera in otto nazioni con un fatturato 220 miliardi di $, con più di
  4375 punti vendita in nove paesi.
• Attratte dai prezzi bassi, ogni settimana circa 100 milioni di
  persone entrano nei suoi “supercenter”
• Ha inoltre recentemente acquisito la catena tedesca Westkauf,
  l’inglese Asda
• Il successo internazionale si spiega con la capacità di adattare i
  propri prodotti e layout alle esigenze locali, esportando i propri
  sistemi informativi e l’efficienza che ne hanno fatto la maggiore
  azienda di distribuzione al mondo
• Non avendo modelli di riferimento si è ispirata alla McDonald e
  alla Ford
Grandi Salumifici Italiani
•   Fatturato 2004: 464 milioni di € di cui 414 in Italia, 44 in Cina e 6 in Brasile
•   Dipendenti del gruppo: 3000 ca di cui 1250 in Italia, 1500 in Cina e 230 in Brasile
•   Leader nell’export di prodotti tipici dall'Italia (11%)
•   Esporta in oltre 30 diversi paesi
•   Grandi Salumifici Italiani adotta una strategia internazionale basata sull'esportazione del know
    how produttivo italiano laddove il mercato risulta particolarmente ricettivo, e la domanda di
    consumo alta (Cina, Brasile)
•   Cina: accordi a livello locale con partner asiatici.
•   1995: Il primo accordo di joint venture con il partner cinese Shineway Group che ha dato vita alla
    società a partecipazione paritetica Luohe Hua Yi Food Co.Ltd ( il primo produttore di carne suina
    in Cina, il numero 3 mondiale per volumi di produzione).
•   La Cina è il maggior allevatore di suini al mondo con una produzione annuale di 60 milioni di
    tonnellate di carne
•   Oggi il prodotto più importante ed altamente diffuso della Luohe Hua Yi Food Co.Ltd è un
    insaccato cotto a forma di würstel, proposto nel formato da 50g, a lunga conservazione.
•   altri due stabilimenti (Huite e Huifu), sempre in Joint Venture con Shineway Group, destinati alla
    produzione di Mortadelline 50g UHT.
•   Nel 2002, è nata la quarta joint venture. Una società preposta alle attività di macellazione,
    lavorazione e trasformazione carni, stagionatura dei prosciutti, che ha iniziato a produrre
    prosciutti crudi marchiati Jinhua a partire da luglio 2004, con una capacità di 300.000 pezzi anno.
•   Oggi è in fase di costruzione uno stabilimento a Shanghai per la produzione della salumeria
    italiana "made in China", che sarà firmata dai marchi Casa Modena, Senfter e Cavazzuti, mentre i
    prodotti realizzati dalle società in joint venture sono firmati dal marchio Marco Polo.
•   Non appena si apriranno i mercati, gli stabilimenti di Shanghai e quello di Jinhua esporteranno i
    prodotti anche a Hong Kong ed altri Stati nel "Asia Pacific".
PERFETTI

       “È qui il mercato più grande, Alpenliebe e Mentos vanno a ruba, ma per assecondare
                        il gusto locale ai dolci va aggiunto un pizzico di sale”
•   Brooklyn, Alpenliebe, Golia, Vigorsol, Fruittella, Big Babol, Morositas, Mentos, Daygum,
    Happydent, Vivident, Chloralit, Tabu.
•   l’azienda italiana è oggi il terzo gruppo dolciario al mondo nel comparto «sugar
    confectionery» (cioccolato escluso) dopo Wrigley e Mars, con 30 unità operative, 10 mila
    dipendenti, 1,3 miliardi di euro di fatturato totale.
•   Produce a Lainate, a Hong Kong, a Shenzhen e a Shanghai.
•   “Il nostro target sono i mercati con tanti bambini… E quale mercato migliore della Cina, che
    conta un miliardo e trecento milioni di abitanti censiti ma almeno altri 500 milioni non
    censiti (perchè per contenere la demografia il governo vieta di fare più di un figlio per
    coppia) nelle sconfinate zone rurali”.
•   in Cina il marchio che ha più successo e porta la maggioranza del fatturato (il 65%) è
    Alpenliebe, l’«amore per le Alpi».
•   per la distribuzione diretta vengono utilizzati furgoni e biciclette.
•   Il segreto del successo è il marketing, con spot asiatici sviluppati in Cina, per comparire su
    ben 300 canali televisivi, e possibilità di assaggiare nei punti vendita, con promozioni su larga
    scala per far conoscere il prodotto.
•   Cerimonie nuziali
NEW STRATEGIES
  Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
           Università Politecnica delle Marche
NEW LEADERS
 Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
          Università Politecnica delle Marche
NEW LEADERS




 Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
   Economia - Università Politecnica delle
                  Marche
NEW LEADERS

Customers : from passive audiences to active participants
Innovation : from scientific development to creative collaboration
Brands : from abstract logos to inspiring purposes
Products : from average packages to enabling applications
Price : from value-based pricing to a participation premium
Promotion : from interuptive advertising to engaging storytelling
Place : from distribution channels to networked partnerships
Relationships : from loyalty to brands to loyalty to each other

                                   http://www.thenewmarketleaders.com/index.html




                      Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di
                        Economia - Università Politecnica delle
                                       Marche
NEW COMMUNICATION
    Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
             Università Politecnica delle Marche
Gabriele Micozzic Ruth A Pagell
Gabriele Micozzic Ruth A Pagell
Advertising Agency: Caldas Naya, Barcelona,
Spain
Creative Director: Gustavo Caldas
Art Director: Oriol Sendra
Copywriters: Gustavo Caldas
Photographers: Mike Diver, Pedro Aguilar
(United Kingdom)
Account Director: Fabiana Casañas
Client Supervisors: Paulo Valentim, Maria Joao
Monteiro
Published: April 2009
Bodegas Bilbainas, traditional Spanish red
wine.
Advertising Agency: GREY-G2, Barcelona, Spain
Creative Director / Copywriter: Jordi Vilagut
Art Director / Illustrator: Marcel Pozo
Photographer: Stckshooting
Published: March 2006
Advertising Agency: La Casa, Bogotá, Colombia
Published: November 2008
Advertising Agency: Giovanni + DraftFcb, São
Paulo, Brazil
Creative Directors: Sidney Araújo
Art Director: Sidney Araújo
Copywriter: Guilherme Aché
Photographer: Marcus Hausser
Published: June 2008
http://issuu.com/welovead/docs/100_most_a
warded_adverts_of_2010_20110212_en
NEW MARKETING
  Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia
           Università Politecnica delle Marche
Prof. Gabriele Micozzi
       Docente Marketing
  Facoltà di Economia “G. Fuà”
Università Politecnica delle Marche
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Prof. Gabriele Micozzi
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Prof. Gian Facoltà di Economia “G. Fuà”
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  Economia - Università Politecnica delle
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MARKETING INTERNAZIONALE : SCENARI E STRATEGIE

  • 1. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche G
  • 2. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 3. RETHINKING WORLD Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 4. NEW MARKETS Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 5. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 6.
  • 7.
  • 8.
  • 9. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 10. NEW CUSTOMERS Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 11. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 12. I NUOVI MERCATI EMERGENTI Prof. Gian Luca Gregori Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 13. IL CASO DEL BRASILE  L’agenzia di classificazione del rischio Fitch, il 4 aprile 2011, ha promosso il Brasile di un livello, affermando che è aumentato sia il potenziale di crescita del paese sia, allo stesso tempo, l’impegno con cui il governo si sta impegnando nel contenimento della spesa. Il rating del Brasile è passato da “BBB-” a “BBB”. Inoltre la prospettiva è passata da “positiva” a “stabile”.  Le agenzie di rating stanno valorizzando la capacità del governo di tagliare le spese dopo anni di politiche fiscali espansive a seguito della crisi mondiale del 2008. La Fitch stima che il tasso potenziale di crescita sostenibile del Brasile sia passato dal 4% al 5%.  La Fitch è la prima delle tre grandi agenzie di rating a portare il Brasile a due livelli al di sopra del grado di investimento. La Moody’s, dal canto suo, nel giugno 2011 ha prosso il Brasile da Baa3 a Baa2. Il 18 novembre scorso Standard & Poor’s ha alzato il suo rating sul Brasile da "BBB-" a "BBB" Prof. Gian Luca Gregori Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 14.
  • 15. PRESENZA ITALIANA IN BRASILE  Negli ultimi anni la presenza economica italiana in Brasile è cresciuta significativamente.  Secondo l’ ultimo censimento realizzato nel 2011 dall’ Ambasciata d’Italia in Brasile, risultano presenti in Brasile, 286 filiali commerciali, 11 imprese di costruzione, 83 imprese di servizi, 201 stabilimenti industriali e 4 banche. Sono presenti circa 300 filiali di PMI italiane, senza contare il numero molto più ampio di investimenti da parte di imprenditori italo-brasiliani non necessariamente vincolati ad una casa madre in Italia.  Merita peraltro segnalare l’interesse manifestato negli ultimi anni da imprenditori italiani per l’avvio di investimenti negli Stati del Nord-est, geograficamente più marginali ma che offrono interessanti potenzialità (energia, ambiente e infrastrutture).
  • 16. PRESENZA ITALIANA IN BRASILE  La quota di investimenti italiani se confrontata con quella di altri paesi può sembrare modesta. Però alla luce dei limiti strutturali del sistema produttivo italiano, la cui dimensione aziendale rappresenta un grosso ostacolo per generare processi consistenti e diffusi nel tempo di investimenti esteri, dimostra un rinnovato interesse verso il Brasile e, soprattutto una modifica di atteggiamento nei confronti dei mercati esteri.  Le imprese italiane, anche quelle di dimensioni medio piccole, stanno lentamente percependo ed assimilando il concetto secondo cui un approccio “mordi e fuggi” verso i mercati internazionali non è più redditizio. È necessario cominciare a strutturarsi, concepire piani di sviluppo di medio/lungo periodo per essere presenti sui mercati esteri e fronteggiare la concorrenza internazionale.  Attualmente casi di eccellenza si riscontrano tra le aziende di grandi dimensioni nei vari settori della struttura produttiva del nostro paese, che pionieristicamente si sono stabilite in Brasile in tempi in cui gran parte del nostro sistema produttivo non aveva ancora raggiunto la maturità necessaria per affrontare le sfide globali e che progressivamente hanno esercitato un effetto traino sul resto dell’industria italiana.
  • 17. PRESENZA ITALIANA IN BRASILE  Pirelli ha festeggiato nel 2009 gli ottanta anni di presenza industriale e commerciale in Brasile dove nel trennio 2009-2011 prevedeva di investire 200 milioni di dollari in innovazione tecnologica e incremento della capacità produttiva.  Il gruppo Fiat leader di mercato in Brasile con una quota del 23 per cento e una produzione annuale di circa 800.000 veicoli l’anno. Nel primo semestre ha inaugurato una nuova fabbrica di macchine agricole a Sorocaba (San Paolo) ed ha avviato, attraverso IVECO, la produzione di veicoli blindati per l’esercito brasiliano. Inoltre la Fiat ha annunciato che investirà in Brasile circa 4,5 miliardi di euro nel prossimo quinquennio. Al solo settore auto, tra il 2011 e il 2015, sarà destinata una cifra compresa tra i tre e i quattro miliardi di euro, gran parte dei quali necessari alla costruzione di un nuovo stabilimento per la produzione di automobili nella zone industriale di Suape, vicino a Recife nello Stato di Pernambuco.  Il gruppo API ha investito nell’olio vegetale (olio di “Jatropa”) a fini di generazione di energia e produzione di biocombustibili. Prof. Gian Luca Gregori Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 18. PRESENZA ITALIANA IN BRASILE  La Saipem, la società di servizi petroliferi che fa capo ad ENI, sarà chiamata ad installare una piattaforma per l’estrazione di metano nel bacino di Santos, grazie al contratto di 70 milioni di dollari che ha firmato con Petrobras.  Luxotica ha firmato un accordo per l'acquisto del 100% del gruppo brasiliano Tecnol per un valore complessivo di circa 110 milioni di euro. In base ai termini dell'accordo Luxottica acquisterà inizialmente l'80% di Grupo Tecnol e il restante 20% nei successivi 4 anni, in ragione del 5% all'anno e a prezzi predeterminati.  Tenarium e Usiminas ha annunciato la chiusura dell’accordo con Votorantim e Camargo Correa relativo all’acquisto delle loro quote in Usiminas per un valore complessivo di 4,1 miliardi di Reais, ovvero 2,2 miliardi di dollari circa, che verrà effettuato sia con denaro che con finanziamenti. Stando alle dichiarazioni della Ternium, che insieme a Tenaris fa parte del Gruppo italo-argentino Techint, il gruppo di controllo della siderurgica brasiliana sarà composto da Nippon (46,1%), Ternium/Tenaris (43,3%) e dalla Caixa degli Impiegati di Usiminas (10,6%). Secondo l’accordo, la Ternium, della quale Usiminas è stata azionista fino all’inizio del 2011, insieme alla sua sussidiaria Sidecar e alla Tenaris Confab, pagherà 36 Reais, ovvero circa 20 dollari, per ogni azione ordinaria di quella che rappresenta la maggiore impresa produttrice di acciai piani presente in Brasile; stando alle previsioni l’operazione dovrebbe concludersi entro il prossimo gennaio.
  • 19. PRESENZA ITALIANA IN BRASILE  Impregilo, attraverso il Gruppo Ecorodovias, ha chiuso con l’Agenzia regolatrice dei Trasporti Pubblici dello Stato di San Paolo il contratto di concessione dell’autostrada Ayrton Senna/Carvalho Pinto per la durata di 30 anni.  Azimut-Benetti, nel settore della nautica prevede la costruzione del più grande cantiere navale coperto del mondo a Itajaí, nello Stato di Santa Catarina.  Tim Brasil, la controllata brasiliana di Telecom, ha lanciato lo scorso 5 dicembre a Rio de Janeiro un progetto, operativo a Rio e San Paolo, per portare dati ad alta velocita' sul fisso e potenziare la trasmissione dati sul mobile. L'offerta e' stata lanciata con Tim Faber, ex Aes Atimus (societa' acquisita l'estate scorsa), che conta di raggiungere un milione di clienti in cinque anni. I 5.500 chilometri di fibra ottica urbana acquisiti con l`operazione Aes si riveleranno preziosi di fronte a una domanda che trova impreparati gli operatori ex monopolisti, visto che solo il 21% delle 43 milioni di linee fisse dà un accesso veloce alla Rete. I cavi di Tim Fiber corrono a Rio de Janeiro e San Paolo, che sono i due poli strategici, in cui si concentra il 27% del Pil brasiliano.
  • 20. PRESENZA ITALIANA IN BRASILE Prof. Gian Luca Gregori Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 21. ECONOMICAMENTE, PERCHÈ IL BRASILE?  È entrato a far parte delle prime 10 economie mondiali;  Mercato molto dinamico: il PIL nel 2010 è cresciuto del 7,5% nel 2010 e può crescere del 5,5% per i prossimi 5 anni. Il mercato interno ha una forte propensione al consumo (7° maggior mercato consumatore al mondo);  Possiede: - abbondanza di risorse (2% dell’energia mondiale) e di materie prime e forza lavoro qualificata; - il più moderno ed avanzato sistema bancario al mondo ed uno dei più moderni sistemi di telecomunicazioni; - la piú diversificata base industriale dell’America Latina;  Le infrastrutture sono in forte sviluppo (54 porti, 68 aeroporti, 31.000 km di linee ferroviarie, 1,7 milioni di km di autostrade);  L’Italia è tra i primi 10 partner commerciali del Brasile sia per l’import che per l’export.
  • 22. SUGGERIMENTI PER UN APPROCCIO OTTIMALE CON IL BRASILE  Visitare il Paese per coglierne le potenzialità e le aree geografiche di interesse  Valutare le strategie di ingresso nel Paese: Joint Venture, Agente, Distributore, Trading  Compiere una ricerca di mercato e selezionare il partner in base agli obiettivi definiti ed al profilo ricercato  Curare i diversi aspetti “giuridici”:  contrattualistica  registrazione e monitoraggio del marchio  “ingegneria doganale”  preparazione del piano export  Curare “ l’ingegneria finanziaria ”  Non limitarsi a voler esportare  Assicurarsi l’assistenza di una competente struttura locale (Ufficio di Rappresentanza) Prof. Gabriele Micozzi Prof. Gian Luca Gregori Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 23. PRINCIPALI CAUSE DI INSUCCESSO SUL MERCATO  Mancanza di abitudine alla dinamicità del mercato  Errori di stime di mercato  Approccio culturale errato  Gestione finanziaria non adeguata  Management non selezionato  Mancanza di umiltà  Improvvisazione  Mancanza di opportuna assistenza Prof. Gabriele Micozzi Prof. Gian Luca Gregori Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 24. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 25. NEW INNOVATORS Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 26. NEW INNOVATORS • Secondo il Global Innovation Index 2012 dell'Insead, la Svizzera è leader e l'Italia è solo 35esima • Nella nuova classifica mondiale dell'innovazione gli svizzeri balzano al primo posto davanti a Svezia e Singapore. L'Italia migliora la propria capacità innovativa ma resta indietro: la penalizzano i costi per avviare un'impresa, la pressione fiscale e la scarsa competitività commerciale - Bassa produttività dei nostri centri di ricercaProf. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 27. NEW INNOVATORS • L’analisi riguarda 125 Paesi che rappresentano il 93,2% della popolazione mondiale e circa il 98% del Pil globale. Al primo posto della classifica dell'innovazione si posiziona la Svizzera, che guadagna così tre posti rispetto al 2010. A ruota Svezia e Singapore, mentre l’Islanda scivola dal primo gradino all’undicesima posizione. L’Italia segna un miglioramento rispetto al trentottesimo posto dello scorso anno ma non riesce a riconquistare i livelli del 2009, quando si era posizionata trentunesima. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 28. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 29. NEW INNOVATORS • L’Italia è penalizzata soprattutto da un contesto poco favorevole per gli investimenti (occupiamo addirittura l’ottantacinquesima posizione), a causa degli elevati costi necessari per avviare un’impresa e dell’enorme pressione fiscale che grava sui profitti, più bassa soltanto di Brasile, Algeria, Colombia, Bolivia, Tajikistan e Argentina. • A ciò si aggiunge la scarsissima competitività commerciale del nostro Paese (ottantanovesimo posto), che ci vede alle spalle di quasi tutte le nazioni europee, persino dell’Albania e della Macedonia. Per quanto riguarda la valorizzazione del capitale umano, siamo apparentemente in buona posizione ma il confronto con gli Stati che ci precedono induce a ulteriori riflessioni. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 30. NEW INNOVATORS • Nella graduatoria che calcola la qualità della formazione siamo ventiquattresimi, tuttavia il nostro punteggio è ben distante dalle realtà più virtuose come Danimarca e Irlanda. Inoltre, davanti a noi compaiono anche Stati come Moldova, Lettonia, Bosnia, Ungheria e Venezuela. L’indicatore che riguarda l’efficienza della ricerca privata ci relega poi addirittura al quarantasettesimo posto, persino dietro Paesi quali Bangladesh, Tanzania e Malawi. Questo è dovuto soprattutto alla bassa produttività dei nostri istituti di ricerca, che occupano il sessantaquattresimo posto e che risultano meno efficienti di quelli thailandesi, vietnamiti e ghanesi. • Da segnalare anche lo scarso grado di collaborazione tra atenei e aziende (sessantatreesimo posto), che risulta più elevato anche in Kenya, Rwanda e Botswana.Luca Gregori - Preside Facoltà di Prof. Gian • Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 31. NEW INNOVATORS • Un’altra nota dolente riguarda l’informatizzazione delle strutture governative italiane che rivela l’enorme arretratezza del nostro Paese: siamo ottantesimi, meglio soltanto di qualche Stato africano o di realtà reduci da scenari bellici. Un altro dato che risalta è l’indicatore relativo alla stabilità politica e alla presenza di violenza e terrorismo. L’Italia si colloca in quarantesima posizione, dietro la maggior parte dei Pesi dell’Europa centrale e settentrionale e anche alle spalle di Botswana, Oman, Namibia e Costa Rica. Come parziale consolazione, bisogna però sottolineare che peggio di noi stanno gli Stati Uniti e la Spagna. Il nostro Paese non si distingue inoltre per una diffusa libertà di stampa, in quanto siamo dietro quasi tutte le nazioni europee: solo Romania, Grecia e Russia navigano in acquee peggiori. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 32. NEW INNOVATORS • Un’altra nota dolente riguarda l’informatizzazione delle strutture governative italiane che rivela l’enorme arretratezza del nostro Paese: siamo ottantesimi, meglio soltanto di qualche Stato africano o di realtà reduci da scenari bellici. Un altro dato che risalta è l’indicatore relativo alla stabilità politica e alla presenza di violenza e terrorismo. L’Italia si colloca in quarantesima posizione, dietro la maggior parte dei Pesi dell’Europa centrale e settentrionale e anche alle spalle di Botswana, Oman, Namibia e Costa Rica. Come parziale consolazione, bisogna però sottolineare che peggio di noi stanno gli Stati Uniti e la Spagna. Il nostro Paese non si distingue inoltre per una diffusa libertà di stampa, in quanto siamo dietro quasi tutte le nazioni europee: solo Romania, Grecia e Russia navigano in acquee peggiori. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 33. NEW INNOVATORS • L’elemento che induce alle maggiori riflessioni resta comunque il raffronto tra l’Italia e il resto d’Europa. I Paesi scandinavi producono ottime performance relativamente a tutti gli indicatori, rendendo quell’area all’avanguardia nell’innovazione e nello sviluppo. Tra i quindici Paesi del nucleo originario dell’Unione europea si distinguono soprattutto i Paesi Bassi, la Germania, la sorprendente Irlanda e il Lussemburgo. Un discreto riscontro anche per Austria, Francia e Belgio, mente gli Stati dell’area mediterranea rappresentano l’autentico tallone di Achille del continente • . L’Italia precede la Grecia ma naviga dietro Spagna e Portogallo, dimostrando come la strada da percorrere in termini di innovazione sia ancora estremamente lunga. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 34. The Global Innovation Index 2011 Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 35. The Global Innovation Index 2011 Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 36. NEW COMPETITIVENESS Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 37. “COMPETING WITH EVERYONE FROM EVERYWHERE FOR EVERYTHING” Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 38. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 39. HOW GLOBAL ENTREPRENEURS ARE CHANGING THE WORLDCOMPETITORS SPAN THE GLOBE Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 40. HOW GLOBAL ENTREPRENEURS ARE CHANGING THE WORLDCOMPETITORS SPAN THE GLOBE Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 41. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 42. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 43. • According to the Global Entrepreneurship and Successful Growth Strategies of Early-Stage Companies report, released today by the World Economic Forum in collaboration with Stanford University and Endeavor Global, the top 1% of companies from among 380,000 companies reviewed across 10 countries contribute 44% of total revenue and 40% of total jobs, while the top 5% contribute 72% of total revenue and 67% of total jobs. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 44.
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  • 47. THREE GORGES DAM (Diga delle Tre Gole) impianto con la maggiore capacità di produzione idroelettrica mai realizzato
  • 48. Diga per la produzione di energia idroelettrica costruita sul fiume Azzurro (Yangtze), nella provincia di Hubei, in Cina
  • 50. Il progetto è stato, fin dal principio, contestato dalle associazioni ambientaliste per l'elevato impatto ambientale e per l‘alto numero di persone sfollate
  • 51. Molte specie animali e vegetali scomparse a causa dell'inquinamento provocato. Un esempio è il delfino d'acqua dolce che popolava le acque del fiume Yangtze, dichiarato estinto nel 2006
  • 52. Sommersi più di 1300 siti archeologici e molti centri urbani che hanno comportato il trasferimento di circa 1,4 milioni di abitanti (sono 116 le località finite direttamente sott'acqua)
  • 53. PER QUESTE RAGIONI, VARIE ORGANIZZAZIONI FINANZIARIE INTERNAZIONALI RIFIUTARONO DI PARTECIPARE AL PROCESSO DI SELEZIONE
  • 54. ULTERIORE COMPLESSITA’: LA CINA RICHIEDEVA IL 25% DI CONTENUTO LOCALE NELLA REALIZZAZIONE DI 12 TURBINE SU 14
  • 55. FORTE SPINTA ORGOGLIO NAZIONALE SIMBOLO DI MODERNITA’
  • 56. MAGGIO 2006: CON TRE ANNI DI ANTICIPO, VIENE INAUGURATA LA DIGA PIU’ GRANDE DEL MONDO, COSTATA IL 20% IN MENO DI QUANTO PREVENTIVATO
  • 57. CHE STRATEGIA AVRESTE ADOTTATO SE FOSTE STATI NEI PANNI DI UN’IMPRESA EUROPEA?
  • 58. PROBLEMATICHE 1.LUNGHE NEGOZIAZIONI 2.NECESSITA’ DI MANTENERE CONTATTI STRETTI CON IL COMPRATORE DURANTE TUTTE LE FASI DEL PROGETTO 3.ELEVATO PESO DEGLI ASPETTI FINANZIARI 4.NECESSITA’ DI DEFINIRE IN MANIERA PRECISA TUTTI GLI ASPETTI CONTRATTUALI
  • 59.
  • 60. PREVISIONE: nel 1987 si era previsto che in 10 anni ci sarebbero stati 570 milioni di $ di utile REALTA’: nel 1997 le perdite erano di circa 550 milioni di $
  • 61. Previsioni degli analisti finanziari sbagliate • Complicazioni nelle fasi di realizzazione • Costi nettamente superiori alla previsioni • Numero di passeggeri previsti superiore a quelli effettivi • Problemi tecnici • Competitività delle linee aeree e ferry Luglio 2006: Eurotunnel fu dichiarato fallito
  • 62. NEW CONSUMPTIONS AND Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 63. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 64. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
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  • 66. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 67. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 68. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 69. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 70. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 71. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 72. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 73. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 74. At organizational level, measuring performance in innovation is commonly done through a variety of metrics, many of them listed in the library of KPI examples available on www.smartKPIs.com: # Hours spent developing innovations % Innovations that significantly advance existing business % Idea conversion rate % Expenditure saved by introducing innovations % Employees involved in the innovation process Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 75. NEW STRATEGIES Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 76. PRINCIPLES OF NETWORK (NEW) ECONOMY Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 77. 1.The Law of Connection More gives more: Mathematicians have proven that the sum of a network increases as the square of the number of members. In other words, as the number of nodes in a network increases arithmetically, the value of the network increases exponentially.
  • 78. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 79. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 81. Chupa Chups USA: • Cherry (ciliegia) • Blue Raspberry (lampone) Olanda: • Liquirizia Cina: • Litchi • Tè Francia: • Tarte tatin Italia: • Panna e fragola Nel ’58 la Chupa Chups decise di cessare la produzione di più di 200 prodotti e di concentrarsi esclusivamente sul lecca-lecca. Oggi l’impresa produce più di 4 miliardi di lecca-lecca all’anno, che distribuisce in 270 paesi. Con più di 455 milioni di dollari di fatturato (il 92% proviene da fuori della Spagna) è il sesto più grande produttore di caramelle dure nel mondo. • Personalizzare il prodotto • Rispettare e comprendere le diverse culture (cerimonie nuziali)
  • 82. WAL MART • Nonostante qualche “leggerezza” iniziale – offerta di palloni da football anziché da calcio in Brasile, vendita di apparecchi con voltaggio 110V in Argentina dove lo standard è 220V – la Wal- Mart entrata in Messico 12 anni fa e oggi ha 1186 unità fuori dagli USA e un fatturato estero che ammonta a circa 35 miliardi di $. • opera in otto nazioni con un fatturato 220 miliardi di $, con più di 4375 punti vendita in nove paesi. • Attratte dai prezzi bassi, ogni settimana circa 100 milioni di persone entrano nei suoi “supercenter” • Ha inoltre recentemente acquisito la catena tedesca Westkauf, l’inglese Asda • Il successo internazionale si spiega con la capacità di adattare i propri prodotti e layout alle esigenze locali, esportando i propri sistemi informativi e l’efficienza che ne hanno fatto la maggiore azienda di distribuzione al mondo • Non avendo modelli di riferimento si è ispirata alla McDonald e alla Ford
  • 83. Grandi Salumifici Italiani • Fatturato 2004: 464 milioni di € di cui 414 in Italia, 44 in Cina e 6 in Brasile • Dipendenti del gruppo: 3000 ca di cui 1250 in Italia, 1500 in Cina e 230 in Brasile • Leader nell’export di prodotti tipici dall'Italia (11%) • Esporta in oltre 30 diversi paesi • Grandi Salumifici Italiani adotta una strategia internazionale basata sull'esportazione del know how produttivo italiano laddove il mercato risulta particolarmente ricettivo, e la domanda di consumo alta (Cina, Brasile) • Cina: accordi a livello locale con partner asiatici. • 1995: Il primo accordo di joint venture con il partner cinese Shineway Group che ha dato vita alla società a partecipazione paritetica Luohe Hua Yi Food Co.Ltd ( il primo produttore di carne suina in Cina, il numero 3 mondiale per volumi di produzione). • La Cina è il maggior allevatore di suini al mondo con una produzione annuale di 60 milioni di tonnellate di carne • Oggi il prodotto più importante ed altamente diffuso della Luohe Hua Yi Food Co.Ltd è un insaccato cotto a forma di würstel, proposto nel formato da 50g, a lunga conservazione. • altri due stabilimenti (Huite e Huifu), sempre in Joint Venture con Shineway Group, destinati alla produzione di Mortadelline 50g UHT. • Nel 2002, è nata la quarta joint venture. Una società preposta alle attività di macellazione, lavorazione e trasformazione carni, stagionatura dei prosciutti, che ha iniziato a produrre prosciutti crudi marchiati Jinhua a partire da luglio 2004, con una capacità di 300.000 pezzi anno. • Oggi è in fase di costruzione uno stabilimento a Shanghai per la produzione della salumeria italiana "made in China", che sarà firmata dai marchi Casa Modena, Senfter e Cavazzuti, mentre i prodotti realizzati dalle società in joint venture sono firmati dal marchio Marco Polo. • Non appena si apriranno i mercati, gli stabilimenti di Shanghai e quello di Jinhua esporteranno i prodotti anche a Hong Kong ed altri Stati nel "Asia Pacific".
  • 84. PERFETTI “È qui il mercato più grande, Alpenliebe e Mentos vanno a ruba, ma per assecondare il gusto locale ai dolci va aggiunto un pizzico di sale” • Brooklyn, Alpenliebe, Golia, Vigorsol, Fruittella, Big Babol, Morositas, Mentos, Daygum, Happydent, Vivident, Chloralit, Tabu. • l’azienda italiana è oggi il terzo gruppo dolciario al mondo nel comparto «sugar confectionery» (cioccolato escluso) dopo Wrigley e Mars, con 30 unità operative, 10 mila dipendenti, 1,3 miliardi di euro di fatturato totale. • Produce a Lainate, a Hong Kong, a Shenzhen e a Shanghai. • “Il nostro target sono i mercati con tanti bambini… E quale mercato migliore della Cina, che conta un miliardo e trecento milioni di abitanti censiti ma almeno altri 500 milioni non censiti (perchè per contenere la demografia il governo vieta di fare più di un figlio per coppia) nelle sconfinate zone rurali”. • in Cina il marchio che ha più successo e porta la maggioranza del fatturato (il 65%) è Alpenliebe, l’«amore per le Alpi». • per la distribuzione diretta vengono utilizzati furgoni e biciclette. • Il segreto del successo è il marketing, con spot asiatici sviluppati in Cina, per comparire su ben 300 canali televisivi, e possibilità di assaggiare nei punti vendita, con promozioni su larga scala per far conoscere il prodotto. • Cerimonie nuziali
  • 85. NEW STRATEGIES Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 86. NEW LEADERS Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 87. NEW LEADERS Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 88. NEW LEADERS Customers : from passive audiences to active participants Innovation : from scientific development to creative collaboration Brands : from abstract logos to inspiring purposes Products : from average packages to enabling applications Price : from value-based pricing to a participation premium Promotion : from interuptive advertising to engaging storytelling Place : from distribution channels to networked partnerships Relationships : from loyalty to brands to loyalty to each other http://www.thenewmarketleaders.com/index.html Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 89. NEW COMMUNICATION Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
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  • 105. Advertising Agency: Caldas Naya, Barcelona, Spain Creative Director: Gustavo Caldas Art Director: Oriol Sendra Copywriters: Gustavo Caldas Photographers: Mike Diver, Pedro Aguilar (United Kingdom) Account Director: Fabiana Casañas Client Supervisors: Paulo Valentim, Maria Joao Monteiro Published: April 2009
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  • 107. Bodegas Bilbainas, traditional Spanish red wine. Advertising Agency: GREY-G2, Barcelona, Spain Creative Director / Copywriter: Jordi Vilagut Art Director / Illustrator: Marcel Pozo Photographer: Stckshooting Published: March 2006
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  • 113. Advertising Agency: La Casa, Bogotá, Colombia Published: November 2008
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  • 115. Advertising Agency: Giovanni + DraftFcb, São Paulo, Brazil Creative Directors: Sidney Araújo Art Director: Sidney Araújo Copywriter: Guilherme Aché Photographer: Marcus Hausser Published: June 2008
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  • 118. NEW MARKETING Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia Università Politecnica delle Marche
  • 119. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 120. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Prof. Gian Facoltà di Economia “G. Fuà” Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Università Politecnica delle Marche Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 121. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 122. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche
  • 123. Prof. Gabriele Micozzi Docente Marketing Facoltà di Economia “G. Fuà” Università Politecnica delle Marche gmicozzi@yahoo.it
  • 124. Prof. Gian Luca Gregori - Preside Facoltà di Economia - Università Politecnica delle Marche