7a lezione, 8 marzo 2010: Informazione, fra bene pubblico e commodity. Un modello di business senza pubblicità? La crisi della carta. La tentazione dell’online-only. Il problema del 10%. Modelli alternativi
Giornalismo e aggregatori online: disintermediazione, intermediazione di rito...Paolo Costa
La presenza online delle agenzie di stampa e la tendenza alla disintermediazione: i casi associated press, reuters, bloomberg e ansa. La nuova intermediazione degli aggregatori di notizie: Yahoo! News, AOL News, Google News, Digg e Propeller.
Giornalismo e aggregatori online: disintermediazione, intermediazione di rito...Paolo Costa
La presenza online delle agenzie di stampa e la tendenza alla disintermediazione: i casi associated press, reuters, bloomberg e ansa. La nuova intermediazione degli aggregatori di notizie: Yahoo! News, AOL News, Google News, Digg e Propeller.
Modelli di giornalismo e cultura convergente 12Paolo Costa
12a lezione, 18 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
Il determinismo tecnologico
L’ideologia della rete
Le minacce al pluralismo informativo
Concentrazione dei gruppi editoriali
Precarizzazione del ruolo
Modelli di giornalismo e cultura convergente 13Paolo Costa
13a lezione, 22 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
La terzietà sotto scacco
Commistione crescente fra economia, media e politica
Disintermediazione in Rete e negoziazione 2.0
L’indebolimento ontologico del giornalismo
Più informazione, meno conoscenza
La crisi delle rappresentazioni sociali condivise
Gig-economy, un'economia esclusivamente ondemand che, a poco a poco, sta cambiando l'idea del lavoro tradizionale.
Daniele Carbone, Irene Della Fazia e Flavia Fabrizi
Il giornalismo imprenditoriale. Nuova strada per la professione? di Antonio C...Cultura Digitale
Job storytelling "Il giornalismo imprenditoriale. Nuova strada per la professione?" di Antonio Cilli, tenuto nella sezione di Job Matching dedicata ai seminari brevi e job storytelling del 24 ottobre 2013.
Relazione di Umberto Lisiero, giornalista pubblicista padovano, co-fondatore di Promodigital, e autore del volume "News (paper) Revolution - L’informazione al tempo dei social network" sull’evoluzione del mondo dell’informazione e del giornalismo con l'avvento della Rete e dei social media.
L'intégral du Rapport réalisé par Osservatorio tecnico Carlo Lombardi sur les quotidiens italiens. Ce rapport a été présenté durant la session Wan-Ifra 2014
Modelli di giornalismo e cultura convergente 12Paolo Costa
12a lezione, 18 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
Il determinismo tecnologico
L’ideologia della rete
Le minacce al pluralismo informativo
Concentrazione dei gruppi editoriali
Precarizzazione del ruolo
Modelli di giornalismo e cultura convergente 13Paolo Costa
13a lezione, 22 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
La terzietà sotto scacco
Commistione crescente fra economia, media e politica
Disintermediazione in Rete e negoziazione 2.0
L’indebolimento ontologico del giornalismo
Più informazione, meno conoscenza
La crisi delle rappresentazioni sociali condivise
Gig-economy, un'economia esclusivamente ondemand che, a poco a poco, sta cambiando l'idea del lavoro tradizionale.
Daniele Carbone, Irene Della Fazia e Flavia Fabrizi
Il giornalismo imprenditoriale. Nuova strada per la professione? di Antonio C...Cultura Digitale
Job storytelling "Il giornalismo imprenditoriale. Nuova strada per la professione?" di Antonio Cilli, tenuto nella sezione di Job Matching dedicata ai seminari brevi e job storytelling del 24 ottobre 2013.
Relazione di Umberto Lisiero, giornalista pubblicista padovano, co-fondatore di Promodigital, e autore del volume "News (paper) Revolution - L’informazione al tempo dei social network" sull’evoluzione del mondo dell’informazione e del giornalismo con l'avvento della Rete e dei social media.
L'intégral du Rapport réalisé par Osservatorio tecnico Carlo Lombardi sur les quotidiens italiens. Ce rapport a été présenté durant la session Wan-Ifra 2014
Rapporto sul Giornalismo Digitale Locale e IperlocaleVittorio Pasteris
Rapporto realizzato da “Giornalismi” (Gruppo di lavoro del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti) in collaborazione con Anso (l’Associazione degli editori online)
Il mercato della pubblicità alle porte di una rivoluzione: l’Adv tabellare scalzata da nuovi strumenti di comunicazione basati sulla web reputation. Si fanno strada i professionisti della Rete. Il punto di Pier Domenico Garrone, co-fondatore del think-tank blog “Il Comunicatore Italiano” su Corriere delle Comunicazioni.
Codici-sconto.it - Risultati e funzioni dei coupon sconto in ItaliaRentabilisense S.L.
Codici-sconto.it è un portale che offre una vasta selezione di coupon. Grazie ai codice sconto, voucher omaggio, tagliandi sconti, offerte speciali e prezzi scontati presenti su Codici-sconto.it potrete risparmiare sui vostri acquisti online. Oltre 400 negozi offrono saldi tramite codici sconto applicabili direttamente all'acquisto.
Similar to Modelli di giornalismo e cultura convergente 07 (20)
Making Sense of a Reading Community. Lesson at ASK Centre (Art, Science and Knowledge) at Bocconi University about the social reading community of TwLetteratura.
Improving groupwork and reading comprehension capabilities. Speech presented at the Training Week for Staff Capacity Building Perspectives and Modernization of Higher Education (Pavia, September 20-26, 2015)
Critica del selfie. Storia, fenomenologia, grammatica.Paolo Costa
Lezioni svolte per il corso di Comunicazione visiva ed editoria digitale, nell'ambito del Master di primo livello in Management dei prodotti e servizi della comunicazione (Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia)
Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?Paolo Costa
Intervento per Iniziativa Laica Ingauna, 16 gennaio 2015:
Senza dubbio la tecnologia è una delle forze che contribuiscono in misura preponderante a determinare il modo in cui l’industria dell’informazione percepisce i fatti del mondo, realizza il proprio prodotto e distribuisce le notizie al pubblico, ma anche il modo in cui il pubblico decodifica le notizie stesse.
Dunque la tecnologia è una delle forze che contribuiscono a determinare il modo in cui l’opinione pubblica si informa.
Ma quanto la tecnologia è determinante? E come le cosiddette «nuove tecnologie» agiscono nel contesto odierno?
Per rispondere non basta comprendere le logiche delle nuove tecnologie. Non basta, cioè, un discorso meramente tecnologico. È necessario analizzare il rapporto fra la tecnologia e le altre forze – politiche, sociali, culturali – che agiscono nel medesimo contesto.
In sostanza: che cos’è la tecnologia?
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 15Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Narrazioni brevi? Sintesi, creatività, collaborazione
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 12Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Aggregazione, cura, sensemaking.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 11Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Live tweeting e giornalismo.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Calvino e il lettore in gioco.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 08Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. La scrittura vincolata o a restrizione.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 07Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Gestione di un account di Twitter e metriche per l'analisi.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 06Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Il Twitter Fiction Festival 2014: un po' di numeri.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 05Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Il Twitter Fiction Festival 2014.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 04Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Cultura del software, mash-up, remix.
1. Modelli di giornalismo e cultura convergente (Paolo Costa)
7a lezione, 8 marzo 2010:
Informazione, fra bene pubblico
e commodity
Insegnamento: Comunicazione Digitale e Multimediale - a.a. 2009-2010
2. Agenda
• Un modello di business senza pubblicità?
– La crisi della carta
– La tentazione dell’online-only
– Il problema del 10%
– Modelli alternativi
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 2
paolocosta.net
3. USA, un bollettino di guerra
• We Were Print: un blog gestito da ex giornalisti della
carta stampata
• Newspaper Death Watch: censisce le testate che
chiudono o che passano al modello ibrido (carta-online)
• Paper Cuts: fornisce una mappa visuale della crisi
– 39 giornali chiusi nel 2008, altri 109 nel 2009 e 10 dall’inizio di
quest’anno
– 18 testate trasferite sul Web (“newspapers without newsprints”)
– Oltre mille giornalisti disoccupati
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 3
paolocosta.net
4. Il caso Tribune Co.
• Editore del Los Angeles Times e del Chicago Tribune, ha
avviato la procedura fallimentare nel dicembre 2008
• Il tribunale ha imposto alla proprietà la presentazione di
un piano di risanamento entro il 31 marzo del 2010
• Il gruppo ha annunciato risultati finanziari migliori del
previsto nel 2009, ottenuti con drastici interventi
– Vendita di testate, tipografie e altri asset
– Licenziamenti di personale (giornalistico e non)
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 4
paolocosta.net
5. Crisi industriale o finanziaria?
• La situazione di Tribune sarebbe collegata all’operazione
di leveraged buy-out attraverso la quale l’imprenditore
Sam Zell acquistò il gruppo per 8 miliardi di dollari
– I creditori di Tribune Co hanno citato in giudizio JPMorgan
Chase e Citibank, le banche finanziatrici dell’operazione
• La crisi del New York Times Co. non dipende solo dal
calo dei ricavi, ma anche dal deprezzamento degli asset
intangibili (brand, elenco dei clienti, expertise) e
soprattutto dalla spesa per il debito
– Acquisto del Boston Globe per 1,1 miliardi di dollari nel 1991 (il
valore attuale di mercato è pari al 10%)
– Acquisto della nuova sede (oneri in parte recuperati con un sale-
leaseback da 225 milioni di dollari)
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 5
paolocosta.net
6. Tribune Co., un nuovo modello?
• Alla crisi della carta stampata il gruppo ha reagito
sperimentando nuove iniziative online, secondo due
direttrici: citizen journalism e informazione iper-locale
– Nell’estate del 2009 Chicago Tribune ha dato vita a
ChicagoNow, aggregatore di blog locali vagamente ispirato alla
filosofia di Huffington Post
– Da pochi giorni Los Angeles Times, in partnership con US Local
News Network, ha lanciato un nuovo sito web di informazione
locale: OCLLN.com
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 6
paolocosta.net
7. Il caso Seattle Post-Intelligencer
• La testata cartacea, edita dal gruppo Hearst (15
quotidiani e una dozzina di periodici), ha cessato le
pubblicazioni nel marzo 2009
– Hearst mantiene una presenta locale con Seattlepi.com
– Sopravvive invece, per ora, la testata rivale Seattle Time
– Diversi redattori del Seattle P-I hanno dato vita a una nuova
iniziativa online: Seattle Post-Post-Intelligencer
– Esistono inoltre altri blog locali molto trafficati, come my Ballard
e West Seattle Blog
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 7
paolocosta.net
8. Il caso Rocky Mountain News
• La testata, punto di riferimento per l’informazione locale
di Denver (Colorado) ha chiuso il 27 febbraio 2009
• Anche il sito web ha sospeso le pubblicazioni e
attualmente ospita una documentazione completa sulle
vicende che hanno portato alla fine del giornale
• La crisi ha radici riconducibili a gravi errori dell’editore
E.W. Scripps e non solo all’avvento di Internet
– La distribuzione del giornale è passata da 450 mila copie del
1987 a 200 mila copie del 2001
– Nel frattempo il concorrente Denver Post è riuscito a rinnovare i
formati pubblicitari e a intercettare il target ispanico
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 8
paolocosta.net
9. Il problema del 10%
• In passato si è sostenuto che i giornali generassero, con
l’online, ricavi intorno al 10% di quelli garantiti dalla
carta, pur contando su un’audience dieci volte maggiore
• I dati di New York Times Co sembrano confermarlo
– Nell’ultimo trimestre del 2009 i ricavi dell’online (102 milioni di
dollari, +10,3% rispetto a Q4 2008) hanno contribuito per il 15%
al totale dei ricavi a livello di gruppo (NYTimes, BG e About.com)
– Ne consegue che l’85% dei ricavi dipende ancora dalla carta,
nonostante i ricavi relativi alle inserzioni sui mezzi a stampa
siano calati del 20% (bilanciati solo in parte da un miglioramento
dei ricavi della distribuzione del 2,4%)
– D’altra parte l’audience della carta (solo NYTimes) è 18 volte
inferiore a quella del sito web
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 9
paolocosta.net
10. Online-only: conviene?
• I risultati di uno studio di Thurman e Myllylahti sul
quotidiano finlandese Taloussanomat
– Venduto in edicola fino al 2007 e da allora disponibile solo online
– Il giornale ha conseguito un contenimento dei costi significativo
(intorno al 52%)
– La scelta dell’online-only è corrisposta anche a un calo dei lettori
(– 22%) e soprattutto dei ricavi (– 75%)
– A conti fatti, un calo dei costi del 50% accompagnato da una
riduzione dei ricavi del 75% è vantaggioso solo se i costi
superano i ricavi almeno del 45%
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 10
paolocosta.net
11. Le risposte possibili - #1: mai più gratis
• Secondo molti editori il problema del 10% va affrontato
aumentando i ricavi dell’online
• Ciò si ottiene attraverso la vendita dei contenuti oggi
disponibili a titolo gratuito
– Rupert Murdoch di News Corp, ma anche gli italiani Carlo De
Benedetti dell’Editoriale L’Espresso, Andrea Riffeser di Monrif,
Paolo Panerai di Milano Finanza
• Esistono tuttavia due varianti possibili del modello
– “Puro” = tutto (o quasi) è a pagamento
– “Ibrido” = parte dei contenuti è a titolo gratuito, parte a
pagamento, ma anche news gratuite integrate con prodotti di
altra natura a pagamento (merchandise, eventi, applicazioni)
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 11
paolocosta.net
12. Variante “pura”
• Già adottata da WSJ.com
– Preview gratuita
– Versione integrale a
pagamento (per-view o
abbonamento)
• News Corp vuole
applicare il modello a tutti i
domini (The Sun, Times
Online, New York Post, …)
• Ma la concorrenza free
(BBC, Guardian Online)
frena i suoi programmi
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 12
paolocosta.net
13. Variante “ibrida”
• FT.com (1,3 milioni di utenti registrati e 110 mila abbonati
per 11,4 milioni di visitatori univoci-mese nel 2008)
– I visitatori non paganti possono consultare solo tre articoli al
mese, che diventano dieci se il lettore si registra al sito
– L’abbonamento su base annuale (179 dollari, pari a 3,49 alla
settimana) dà diritto una fruizione illimitata
– Con la sottoscrizione Premium si accede anche alla sezione Lex
e alla versione del giornale per terminale mobile (299 dollari
all’anno)
• El Mundo, il sito di informazione più popolare in Spagna
– Elmundo.es = sito base, accessibile gratis
– Orbyt.es = piattaforma multimediale evoluta, accessibile per
abbonamento (14,99 euro alla settimana, 0.60 euro al giorno)
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 13
paolocosta.net
14. Due punti deboli del modello
• Tende a funzionare solo nei casi in cui la propensione
del consumatore alla condivisione dell’informazione è
bassa (es.: informazione economico-finanziaria)
• Viene messo in crisi dalla presenza di un concorrente
disponibile a offrire la stessa informazione gratis
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 14
paolocosta.net
15. Il punto di vista dell’utente
• Che cosa e quanto il consumatore è disposto a pagare?
– Secondo una ricerca di BCG del 2009 la metà degli italiani utenti
di Internet e lettori di notizie online sarebbe disposta a pagare 5
euro al mese per la versione digitale del quotidiano cartaceo
– Da un altro sondaggio, condotto sempre nel 2009 da New Media
Age e Lightspeed, emerge che la disponibilità a pagare per
l’informazione online riguarda solo il 14% degli intervistati
– In base a un’indagine condotta da Harris Interactive e riferita al
solo Regno Unito, tale percentuale sarebbe ancora più bassa,
non andando oltre il 5%
– Risultati analoghi contiene lo studio di Forrester Research,
condotto su un campione rappresentativo della popolazione di
USA e Canada: l’80% dei lettori non accederebbe a siti di
informazione a pagamento
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 15
paolocosta.net
16. Gli ecosistemi chiusi
• Il successo di iTunes, AppStore e Kindle mostra però
che l’utente è disposto a pagare il contenuto solo se le
modalità di fruizione sono appaganti: si dà valore
all’esperienza, più che all’informazione
– I fattori critici di successo non sono solo legati alla qualità
intrinseca dei contenuti, ma al design dell’esperienza e alla sua
coerenza complessiva
– Vincono in tal senso gli ecosistemi “chiusi”, come quelli
progettati da Apple e Amazon
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 16
paolocosta.net
17. Amazon Kindle
• Oltre 60 fra quotidiani e periodici,
distribuiti in abbonamento
• Le tariffe variano da 14 a 28
dollari-mese
• La maggior parte dei giornali è
americana, ma non mancano
quelli di altri paesi, fra i quali
Corriere della Sera, Repubblica
e Stampa
• Amazon trattiene il 70% dei
ricavi e retrocede all’editore il
restante 30%
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 17
paolocosta.net
18. Mobile Apps
• Lettori di notizie da installare sul
proprio telefono cellulare
(iPhone, Android, BlackBerry)
• Permettono di accedere ai
contenuti senza utilizzare il
browser e quindi all’interno di
un’interfaccia disegnata ad hoc
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 18
paolocosta.net
19. Times Reader 2.0
• Applicazione client basata su tecnologia Adobe Air,
alternativa al sito web e molto più usabile
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 19
paolocosta.net
20. I modelli di pagamento
• Abbonamenti
• Pay-per-view
– Potrebbe essere favorito dal fiorire di nuovi sistemi di
micropagamento (anche Google ci sta lavorando, tramite la
piattaforma Google Checkout)
– Ma è difficile pensare che sia gradito all’utente come il pay-per-
download praticato con i contenuti musicali (una notizia si legge
solo una volta, un brano musicale si ascolta più volte)
• Filtro infrastrutturale
– TV Everywhere (Time Warner) e On Demand Online (Comcast)
– Information Valet e Kachingle: network di editori che condividono
lo stesso sistema di pagamenti (tramite borsellino elettronico) e
si ripartiscono gli introiti in base ai consumi consuntivati
CIM | Comunicazione Digitale e Multimediale A
07/03/2010 20
paolocosta.net