I ragazzi in biblioteca: la prospettiva italiana a confronto con esperienze i...Biblioragazzi-blog
Parma, 16 febbraio 2005; discussione della tesi di laurea di Valeria Baudo I ragazzi in biblioteca: la prospettiva italiana a confronto con esperienze internazionali ( http://hdl.handle.net/1889/443)
Information literacy: formare nuove competenze nelle biblioteche pubblicheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
La gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confrontoUniversità di Padova
Intervento al Seminario
TUTELA DEI BENI CULTURALI E DIRITTO D'AUTORE
Un dialogo sperimentale tra saperi
Trento, 9 aprile 2013
Facoltà di Lettere e Filosofia (aula 110)
Nella giungla degli antichi diritti - d’autore, editoriali - tra diagrammi di flusso che calcolano aperture più o meno estese del pubblico dominio - da Paese a Paese – in mezzo alle opere orfane nelle terre di nessuno, tra i paradossi dei diritti nel digitale e relativi DRM posti ai contenuti, le biblioteche continuano ad erogare i loro servizi. Distribuzione di contenuti, interoperabilità tecnica e organizzativa, prestito digitale, e diritti di accesso ai contenuti creano potenziali aspettative nei netizen e nelle comunità che ruotano attorno alle biblioteche web 2.0. In bilico tra vecchi diritti e le comunità che premono verso nuove forme di e-democracy, le biblioteche evolvono e mutano.
Proposta tesi di laurea SUPSI su Comunicare wikipediaIolanda Pensa
Comunicare Wikipedia
Una campagna di comunicazione integrata per aumentare il numero di contributori di Wikipedia coinvolgendo i frequentatori della biblioteche.
L’obiettivo di questa proposta è di coinvolgere uno studente di comunicazione visiva nel preparare una campagna di comunicazione integrata che si indirizza specificatamente alle biblioteche, creando un welcome kit destinato a potenziali contributori di Wikipedia. Il welcome kit può include una serie di materiali analogici e digitali pensati per persone che non sanno che si può contribuire a Wikipedia e per persone che sanno che si può contribuire ma non sanno su cosa contribuire (es. poster, segnalibro, un sito con landing page per i nuovi contributori…).
Attualmente gli strumenti di comunicazione di Wikipedia sono limitatissimi (alcuni volantini e video-tutorial) e non sono mai state fatte campagne di comunicazione sistematiche su un territorio. Non c’è bisogno di comunicare Wikipedia perché è la più nota e discussa enciclopedia online con 500 milioni di persone che la leggono; il problema è l’esiguo numero di persone (stimati 70’000 contributori attivi) che la scrivono. Chiunque può contribuire a Wikipedia aggiungendo un paragrafo o un’immagine, correggendo un errore o traducendo un articolo, ma pochi sanno che lo possono fare o sanno quanto importante e prezioso può essere il loro contributo.
La tesi è un lavoro originale non previsto all’interno di nessun progetto di ricerca attualmente in corso alla SUPSI ma collegato ai temi delle ricerche “MobileA2K”, “Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia”, “Swiss Foundations and Open Licenses”, “Wikipedia Primary School”. È altamente probabile che le associazioni Wikimedia CH e Wikimedia Italia (che sostengono Wikipedia in Italia e Svizzera) siano interessate a realizzare la campagna di comunicazione nelle 1300 biblioteche della Lombardia e nelle circa 70 biblioteche del Ticino. È importante menzionare che i contributori a Wikipedia del Ticino sono pochissimi.
Proposta di tesi, SUPSI, 24 marzo 2015
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
Digital library: riflessioni su scelte e obiettivi. Visibilità delle collezio...4Science
I webinar di 4Science
Abstract
Come Alberto Salarelli scrive nel suo recente contributo in Bibliotecae.it, la storia delle biblioteche digitali è una “storia complessa”. Sono “uno strumento che ha visto mutare il proprio pubblico di riferimento, prima identificabile sostanzialmente con la platea dei professionisti della ricerca per poi aprirsi progressivamente verso le istanze di un’utenza meno specialistica ma, non di rado, particolarmente ansiosa di usufruire degli immensi patrimoni custoditi negli istituti della memoria collettiva, finalmente accessibili dal proprio computer”. Questo mutamento ci deve far riflettere sulle scelte dei contenuti, sugli obiettivi e su nuove modalità (e approcci) di valorizzazione.
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
I ragazzi in biblioteca: la prospettiva italiana a confronto con esperienze i...Biblioragazzi-blog
Parma, 16 febbraio 2005; discussione della tesi di laurea di Valeria Baudo I ragazzi in biblioteca: la prospettiva italiana a confronto con esperienze internazionali ( http://hdl.handle.net/1889/443)
Information literacy: formare nuove competenze nelle biblioteche pubblicheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
La gestione dei diritti nella digitalizzazione di massa: casi a confrontoUniversità di Padova
Intervento al Seminario
TUTELA DEI BENI CULTURALI E DIRITTO D'AUTORE
Un dialogo sperimentale tra saperi
Trento, 9 aprile 2013
Facoltà di Lettere e Filosofia (aula 110)
Nella giungla degli antichi diritti - d’autore, editoriali - tra diagrammi di flusso che calcolano aperture più o meno estese del pubblico dominio - da Paese a Paese – in mezzo alle opere orfane nelle terre di nessuno, tra i paradossi dei diritti nel digitale e relativi DRM posti ai contenuti, le biblioteche continuano ad erogare i loro servizi. Distribuzione di contenuti, interoperabilità tecnica e organizzativa, prestito digitale, e diritti di accesso ai contenuti creano potenziali aspettative nei netizen e nelle comunità che ruotano attorno alle biblioteche web 2.0. In bilico tra vecchi diritti e le comunità che premono verso nuove forme di e-democracy, le biblioteche evolvono e mutano.
Proposta tesi di laurea SUPSI su Comunicare wikipediaIolanda Pensa
Comunicare Wikipedia
Una campagna di comunicazione integrata per aumentare il numero di contributori di Wikipedia coinvolgendo i frequentatori della biblioteche.
L’obiettivo di questa proposta è di coinvolgere uno studente di comunicazione visiva nel preparare una campagna di comunicazione integrata che si indirizza specificatamente alle biblioteche, creando un welcome kit destinato a potenziali contributori di Wikipedia. Il welcome kit può include una serie di materiali analogici e digitali pensati per persone che non sanno che si può contribuire a Wikipedia e per persone che sanno che si può contribuire ma non sanno su cosa contribuire (es. poster, segnalibro, un sito con landing page per i nuovi contributori…).
Attualmente gli strumenti di comunicazione di Wikipedia sono limitatissimi (alcuni volantini e video-tutorial) e non sono mai state fatte campagne di comunicazione sistematiche su un territorio. Non c’è bisogno di comunicare Wikipedia perché è la più nota e discussa enciclopedia online con 500 milioni di persone che la leggono; il problema è l’esiguo numero di persone (stimati 70’000 contributori attivi) che la scrivono. Chiunque può contribuire a Wikipedia aggiungendo un paragrafo o un’immagine, correggendo un errore o traducendo un articolo, ma pochi sanno che lo possono fare o sanno quanto importante e prezioso può essere il loro contributo.
La tesi è un lavoro originale non previsto all’interno di nessun progetto di ricerca attualmente in corso alla SUPSI ma collegato ai temi delle ricerche “MobileA2K”, “Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia”, “Swiss Foundations and Open Licenses”, “Wikipedia Primary School”. È altamente probabile che le associazioni Wikimedia CH e Wikimedia Italia (che sostengono Wikipedia in Italia e Svizzera) siano interessate a realizzare la campagna di comunicazione nelle 1300 biblioteche della Lombardia e nelle circa 70 biblioteche del Ticino. È importante menzionare che i contributori a Wikipedia del Ticino sono pochissimi.
Proposta di tesi, SUPSI, 24 marzo 2015
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
Digital library: riflessioni su scelte e obiettivi. Visibilità delle collezio...4Science
I webinar di 4Science
Abstract
Come Alberto Salarelli scrive nel suo recente contributo in Bibliotecae.it, la storia delle biblioteche digitali è una “storia complessa”. Sono “uno strumento che ha visto mutare il proprio pubblico di riferimento, prima identificabile sostanzialmente con la platea dei professionisti della ricerca per poi aprirsi progressivamente verso le istanze di un’utenza meno specialistica ma, non di rado, particolarmente ansiosa di usufruire degli immensi patrimoni custoditi negli istituti della memoria collettiva, finalmente accessibili dal proprio computer”. Questo mutamento ci deve far riflettere sulle scelte dei contenuti, sugli obiettivi e su nuove modalità (e approcci) di valorizzazione.
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
PROGETTO DI RICERCA E INNOVAZIONE EDUCATIVO SULLO SVILUPPO DEL CURRICULUM . ANNO 2014/2015 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELLA CULTURA E DELLO SPORT. GENERALITAT VALENCIANA.Traducido a italiano por Sofia Di Sarno.
Class roundup presentation for Venkat's Strategy Seminar ... eight books overviewed and applied to context ... Darden School of Business at The University of Virginia, Spring 2007.
Numerical Investigation of Aerodynamic Performance of H-Rotor Darrieus Wind T...Bharath Ningaraj
The objective of this project is to increase the performance of H-Rotor Darrieus turbine. A detailed numerical analysis has been made and the main aim is to enhance the performance of the turbine without changing its geometry. So we introduce two barrier plates. The effect of this barrier on the rotor performance has been analysed. To increase the rotor performance, it is important to prevent the negative torque that forms in the adverse direction of the rotor’s rotating direction. A new design has been put forward for the purpose of increasing the performance of the Darrieus wind rotor without making any modifications in its basic structure. The effect of barrier is to prevent the negative torque that forms in the adverse direction of the rotor’s rotating direction.
Perché non solo chi lavora nella ricerca, ma anche gli studenti, devono interessarsi all'Open Access; anzi, per quali motivi ideologici ed economici gli studenti dovrebbero sostenere l'Open Access all'interno di un'università che si deve aprire alla cittadinanza per sopravvivere.
Parte della riflessione generale sulle possibili collaborazioni e alleanze fra il movimento dell'accesso aperto e quello della cultura libera.
Presentazione tenutasi all'interno di http://wikimedia.it/index.php/Wiki_e_Open_Access:_collaborazione,_condivisione,_conoscenza
Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
Paper dell'intervento presentato a Diritti e rovesci delle biblioteche digitali. Giornata di studio in ricordo di Marco Marandola
Università degli studi di Napoli "Parthenope", Villa Doria D'Angri
Napoli, 28 gennaio 2010
Presentazione tenuta durante il convegno Biblioteche per ragazzi: cosa c’è dietro l’angolo? Lunedì 1 Dicembre a Milano,per il ventennale della rivista Sfoglialibro
Le potenzialità offerte dalle Open Educational Resources, strumento per l’ugu...Matteo Uggeri
ll movimento per le Open Educational Resources affonda ufficialmente le proprie radici nel 2002, quando al forum UNESCO “Impatto dei Contenuti Didattici Aperti per l’Istruzione Superiore nei Paesi in Via di Sviluppo” è stato coniato il termine per indicare, sempre secondo lo stesso ente:
“[…] materiali per l’insegnamento, l’apprendimento e la ricerca su qualsiasi supporto – digitale o di altro tipo – che risiedono nel pubblico dominio o che sono stati rilasciati con una licenza aperta che consente l’accesso, l’uso, l’adattamento e la ridistribuzione gratuiti di altri soggetti senza restrizioni o limitazioni.
In un mondo nel quale il costo dell’istruzione è in crescita, e in cui allo stesso tempo agli individui, dalla materna alla pensione, è richiesto di formarsi costantemente, il valore sociale di tale approccio è sempre più rilevante, al punto che la stessa UNESCO ha poi nel 2017 riunito a Lubiana i rappresentanti di oltre 100 paesi in un ulteriore incontro “The 2nd World Open Educational Resources”, dove, tra le altre cose, è stato definito un “Ljubljana OER action plan” destinato ad educatori, formatori di insegnanti, bibliotecari, discenti, genitori, responsabili delle politiche educative a livello sia governativo che istituzionale, insegnanti e altro.
Wikipedia, a tutti gli effetti parte attiva essa stessa di tale movimento, ricorda inoltre:
La normativa italiana prevede l’uso di tali risorse, come specificato nell’allegato al D.M. 781/2013, prevedendo espressamente l’uso di “contenuti acquisiti indipendentemente o reperibili in rete o prodotti attraverso il lavoro individuale o collaborativo dei docenti, eventualmente anche attraverso il coinvolgimento dei discenti.”
Dunque, è per l’appunto l’accento sul contributo alla costruzione del sapere da parte di chi apprende una delle caratteristiche che rendono le OER uno strumento adatto ad una didattica attiva e creativa, che vede tra gli attori in gioco, oltre che ovviamente scuola ed università, anche le biblioteche, dove queste si rivelano spazi (fisici in primis, ma anche virtuali e soprattutto sociali) dove la conoscenza può essere esperita, condivisa e costruita.
Oltre i contenuti. Prospettive e nuove opportunità per le Open Educational Re...Antonio Fini
Presentazione invitata alla giornata "Le risorse educative digitali nell'approccio costruttivista" organizzata da CNR-ITD Genova e CKBG http://www.itd.cnr.it/news.php?ID=69
Ritorno alla realtà: biblioteche digitali e spazi di coworking nell'epoca del...Tommaso Paiano
L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
Vivere pericolosamente. La biblioteca pubblica e le sue contraddizioniAnna Galluzzi
A partire dalla storia della public library e dalla sua costante necessità di trovare una legittimazione sociale, passerò in rassegna alcuni nodi che periodicamente ritornano nel dibattito, in particolare nei momenti di crisi: biblioteca per tutti o per una minoranza; utenza propria e impropria; spazio pubblico o civico; buona letteratura o desiderata degli utenti; funzione educativa o intrattenimento; funzione culturale o sociale; attività legate al libro e alla lettura o anche altre.
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1. Libreremo
Questo libro è il frutto di un percorso di lotta per l’accesso alle conoscenze e alla formazione
promosso dal CSOA Terra Terra, CSOA Officina 99, Get Up Kids!, Neapolis Hacklab.
Questo libro è solo uno dei tanti messi a disposizione da LIBREREMO, un portale finalizzato alla
condivisione e alla libera circolazione di materiali di studio universitario (e non solo!).
Pensiamo che in un’università dai costi e dai ritmi sempre più escludenti, sempre più
subordinata agli interessi delle aziende, LIBREREMO possa essere uno strumento nelle mani
degli studenti per riappropriarsi, attraverso la collaborazione reciproca, del proprio diritto allo
studio e per stimolare, attraverso la diffusione di materiale controinformativo, una critica della
proprietà intellettuale al fine di smascherarne i reali interessi.
I diritti di proprietà intellettuale (che siano brevetti o copyright) sono da sempre – e soprattutto
oggi - grosse fonti di profitto per multinazionali e grandi gruppi economici, che pur di tutelare i
loro guadagni sono disposti a privatizzare le idee, a impedire l’accesso alla ricerca e a qualsiasi
contenuto, tagliando fuori dalla cultura e dallo sviluppo la stragrande maggioranza delle
persone. Inoltre impedire l’accesso ai saperi, renderlo possibile solo ad una ristretta minoranza,
reprimere i contenuti culturali dal carattere emancipatorio e proporre solo contenuti inoffensivi o
di intrattenimento sono da sempre i mezzi del capitale per garantirsi un controllo massiccio sulle
classi sociali subalterne.
L’ignoranza, la mancanza di un pensiero critico rende succubi e sottomette alle
logiche di profitto e di oppressione: per questo riappropriarsi della cultura – che sia un
disco, un libro, un film o altro – è un atto cosciente caratterizzato da un preciso
significato e peso politico. Condividere e cercare canali alternativi per la circolazione dei
saperi significa combattere tale situazione, apportando benefici per tutti.
Abbiamo scelto di mettere in condivisione proprio i libri di testo perché i primi ad essere colpiti
dall’attuale repressione di qualsiasi tipo di copia privata messa in atto da SIAE, governi e
multinazionali, sono la gran parte degli studenti che, considerati gli alti costi che hanno
attualmente i libri, non possono affrontare spese eccessive, costretti già a fare i conti con affitti
elevati, mancanza di strutture, carenza di servizi e borse di studio etc...
Questo va evidentemente a ledere il nostro diritto allo studio: le università dovrebbero
fornire libri di testo gratuiti o quanto meno strutture e biblioteche attrezzate, invece di creare di
fatto uno sbarramento per chi non ha la possibilità di spendere migliaia di euro fra tasse e libri
originali... Proprio per reagire a tale situazione, senza stare ad aspettare nulla dall’alto,
invitiamo tutt* a far circolare il più possibile i libri, approfittando delle enormi possibilità che ci
offrono al momento attuale internet e le nuove tecnologie, appropriandocene, liberandole e
liberandoci dai limiti imposti dal controllo repressivo di tali mezzi da parte del capitale.
Facciamo fronte comune davanti ad un problema che coinvolge tutt* noi!
Riappropriamoci di ciò che è un nostro inviolabile diritto!
csoa
TerraaTerra
Get Up Kids! Neapolis Hacklab csoa Terra Terra csoa Officina 99
www.getupkids.org www.neapolishacklab.org www.csoaterraterra.org www.officina99.org
www.libreremo.org