Perché non solo chi lavora nella ricerca, ma anche gli studenti, devono interessarsi all'Open Access; anzi, per quali motivi ideologici ed economici gli studenti dovrebbero sostenere l'Open Access all'interno di un'università che si deve aprire alla cittadinanza per sopravvivere.
Parte della riflessione generale sulle possibili collaborazioni e alleanze fra il movimento dell'accesso aperto e quello della cultura libera.
Presentazione tenutasi all'interno di http://wikimedia.it/index.php/Wiki_e_Open_Access:_collaborazione,_condivisione,_conoscenza
Convegno Codici liberi. Accesso aperto allo studio e alla ricerca (Settimana OA - 19-23 ottobre 2009), Sistema bibliotecario di Ateneo - Università di Pisa, 23 ottobre 2009.
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienzeFrancesca Di Donato
Incontro organizzato a partire dalla pubblicazione del volume di J.C. Guédon, Open Access. Contro gli oligopoli del sapere, a cura di F. Di Donato, ETS, 2009, presiede B. Henry, ne discutono: M.C. Carrozza, G. Comandè, Eloisa Cristiani, A. Loretoni, P. Perata, F. Strazzari, P. Tonutti, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, 20 gennaio 2010.
Cooperazione per lo sviluppo delle biblioteche digitali: hot topics e tendenze Rosa Maiello
Intervento al Seminario ITALE "Oltre l'OPAC: nuovi strumenti e nuovi servizi per contesti bibliotecari in evoluzione", Napoli, Università Federico II, 14 dicembre 2010
Open Science: l’importante figura del Data CuratorOpenAIRE
Presentazione tenuta in occasione del workshop "Vuoi diventare un bibliotecario dei dati di ricerca?" del 15 marzo 2019 a Milano durante il convegno "La biblioteca che cresce" (14-15/03/2019)
Convegno Codici liberi. Accesso aperto allo studio e alla ricerca (Settimana OA - 19-23 ottobre 2009), Sistema bibliotecario di Ateneo - Università di Pisa, 23 ottobre 2009.
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienzeFrancesca Di Donato
Incontro organizzato a partire dalla pubblicazione del volume di J.C. Guédon, Open Access. Contro gli oligopoli del sapere, a cura di F. Di Donato, ETS, 2009, presiede B. Henry, ne discutono: M.C. Carrozza, G. Comandè, Eloisa Cristiani, A. Loretoni, P. Perata, F. Strazzari, P. Tonutti, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, 20 gennaio 2010.
Cooperazione per lo sviluppo delle biblioteche digitali: hot topics e tendenze Rosa Maiello
Intervento al Seminario ITALE "Oltre l'OPAC: nuovi strumenti e nuovi servizi per contesti bibliotecari in evoluzione", Napoli, Università Federico II, 14 dicembre 2010
Open Science: l’importante figura del Data CuratorOpenAIRE
Presentazione tenuta in occasione del workshop "Vuoi diventare un bibliotecario dei dati di ricerca?" del 15 marzo 2019 a Milano durante il convegno "La biblioteca che cresce" (14-15/03/2019)
Presentazione "Open Access per la comunicazione scientifica" con note al convegno Pubblica, Blogga Twitta. Fare carriera nella scienza oggi.
Padova, 2-3 ottobre 2014
Hashtag: #socialpeer
Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...Francesca Di Donato
Seminario organizzato dal Collettivo Aula R e dai Precari della ricerca e della didattica della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, 10 aprile 2008.
Oltre i contenuti. Prospettive e nuove opportunità per le Open Educational Re...Antonio Fini
Presentazione invitata alla giornata "Le risorse educative digitali nell'approccio costruttivista" organizzata da CNR-ITD Genova e CKBG http://www.itd.cnr.it/news.php?ID=69
Open Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunitàUniversità di Padova
Presentazione di Antonella De Robbio al Workshop annuale Bibliosan, “Ricerca biomedica e pubblicazione dei risultati: la sostenibilità dell’Open Access”, Roma 4 Dicembre 2013 Ministero della Salute
La didattica a distanza, aspetti critici, limiti e potenzialitàGiuseppe De Nicolao
In vista dell'anno accademico 2020/21 si parla molto di didattica universitaria cosiddetta "blended", nel senso di erogata simultaneamente in presenza per una parte degli studendi e a distanza, per esempio in streaming, per quelli che non sono in aula. Nel video, si prova a rispondere a tre domande.
1. Come variano le probabilità di contagio in ambienti chiusi frequentati da più persone in funzione della cubatura, del ricambio d'aria e del tempo di permanenza?
2. Quali sono e come sono gestibili i principali problemi audio e video della didattica a distanza?
3. Quali relazioni tra didattica blended, datafication e università delle piattaforme?
Intervento di Giuseppe De Nicolao presentato nel corso del convegno “L' Università tra crisi e rinascita: quale direzione per il futuro?”, organizzato dal Comitato Nazionale Universitario (CNU), 10 luglio 2020
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...libriedocumenti
Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Maria Cassella il 07-05-2015 nell'ambito del 9. ciclo "Biblioteche libri documenti: dall'informazione alla conoscenza", a.a. 2014-2015, Prof.ssa M.T. Biagetti
Partendo da una discussione critica dell'attuale sistema di comunicazione scientifica, vedremo come l'Open Access e la Open Science tentanto di dare risposte alla crisi attuale (riproducibilità, ritrattazioni, costi eccessivi...)
Presentazione "Open Access per la comunicazione scientifica" con note al convegno Pubblica, Blogga Twitta. Fare carriera nella scienza oggi.
Padova, 2-3 ottobre 2014
Hashtag: #socialpeer
Verso l’accesso aperto ai risultati scientifici. La ricerca, la didattica e i...Francesca Di Donato
Seminario organizzato dal Collettivo Aula R e dai Precari della ricerca e della didattica della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, 10 aprile 2008.
Oltre i contenuti. Prospettive e nuove opportunità per le Open Educational Re...Antonio Fini
Presentazione invitata alla giornata "Le risorse educative digitali nell'approccio costruttivista" organizzata da CNR-ITD Genova e CKBG http://www.itd.cnr.it/news.php?ID=69
Open Access in Italia tra passato e futuro: sfide e opportunitàUniversità di Padova
Presentazione di Antonella De Robbio al Workshop annuale Bibliosan, “Ricerca biomedica e pubblicazione dei risultati: la sostenibilità dell’Open Access”, Roma 4 Dicembre 2013 Ministero della Salute
La didattica a distanza, aspetti critici, limiti e potenzialitàGiuseppe De Nicolao
In vista dell'anno accademico 2020/21 si parla molto di didattica universitaria cosiddetta "blended", nel senso di erogata simultaneamente in presenza per una parte degli studendi e a distanza, per esempio in streaming, per quelli che non sono in aula. Nel video, si prova a rispondere a tre domande.
1. Come variano le probabilità di contagio in ambienti chiusi frequentati da più persone in funzione della cubatura, del ricambio d'aria e del tempo di permanenza?
2. Quali sono e come sono gestibili i principali problemi audio e video della didattica a distanza?
3. Quali relazioni tra didattica blended, datafication e università delle piattaforme?
Intervento di Giuseppe De Nicolao presentato nel corso del convegno “L' Università tra crisi e rinascita: quale direzione per il futuro?”, organizzato dal Comitato Nazionale Universitario (CNU), 10 luglio 2020
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...libriedocumenti
Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Maria Cassella il 07-05-2015 nell'ambito del 9. ciclo "Biblioteche libri documenti: dall'informazione alla conoscenza", a.a. 2014-2015, Prof.ssa M.T. Biagetti
Partendo da una discussione critica dell'attuale sistema di comunicazione scientifica, vedremo come l'Open Access e la Open Science tentanto di dare risposte alla crisi attuale (riproducibilità, ritrattazioni, costi eccessivi...)
00 Presentazione corso di Epistemologia e Storia dell\Informatica
Open Access e studenti
1. Open Access e studenti Federico Leva Rappresentante degli studenti in CdA unimi.it, sinistrauniversitaria.net Wikimedia Italia, wikimedia.it OA week 19-23 ottobre 2009 Testi della presentazione in CC-BY-SA tutte le versioni
46. Lezioni in piazza g.ottaviano, Lezioni in Piazza dei Miracoli (Flickr) , 17 ottobre 2008. CC-BY-NC-SA-it-2.0
47.
48. Diffondere la conoscenza non è solo un compito e un dovere dell'università, ma l'unico modo a sua disposizione per far comprendere il valore della conoscenza e quindi del luogo dove essa è prodotta.
49. Le politiche di accesso aperto sono un tassello di questa operazione necessaria.
50. L'effetto non è solo quello pratico della maggiore diffusione dei prodotti dell'università, ma anche (soprattutto?) quello ideale della messa in secondo piano degli interessi privati in favore di quelli pubblici.
51. Studenti per la cultura libera http://freeculture.org/, http://openoasis.org
52.
53. La cultura libera è una ridefinizione della proprietà intellettuale che interessa tutti (vedi Wikipedia, p2p).
54. L'OA rischia di rivolgersi solo o principalmente al mondo accademico, perdendo forza e sprecando parte delle proprie potenzialità.
55. Non bisogna concentrarsi solo sull'accesso, ma su tutte le forme di riuso (vedi licenze libere).
56.
57. La completa liberazione del patrimonio culturale ne favorisce il ricircolo: esempio del Bundesarchiv.
59. Le riviste e gli archivi OA rischiano di essere troppo frammentati e sparsi nel maremagnum di Internet: se anche fossero interoperabili (cfr. OAI-PMH) e interrogabili da un portale unico, questo rischierebbe di rimanere noto solo a un pubblico specialistico e quindi di non sviluppare tutte le proprie potenzialità.