Giornata di studio Milano, 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’Istat ha avviato una ristrutturazione dei processi di produzione statistica. Il fine di questa ristrutturazione è quello di armonizzare le informazioni prodotte, di massimizzare l’uso di informazioni già disponibili in altre fonti (anche esterne all’istituto). Queste richieste portano a disegnare una struttura di produzione basata su una dorsale comune a tutti i sottoprocessi, in termini statistici ciò vuol dire creare un registro di dati riportante informazioni essenziali a cui tutte le rilevazioni statistiche devono far riferimento. Nell’ottica della ottimizzazione dell’uso dell’informazione, il registro statistico viene costruito integrando le fonti disponibili, dati amministrativi, indagini ed in prospettiva anche ‘big data’. L’integrazione alla base del registro è di natura statistica. Tale inevitabile approccio, rende il registro integrato un prodotto statistico, differentemente da come è stato concepito fino ad ora dove le informazioni statistiche vengono considerate non affette da incertezza. Anche l’uso del registro integrato in questa nuova ottica diventa statistico, il registro non riveste più principalmente un ruolo ausiliario, ma serve a fornire stime per le variabili principali di una determinata popolazione. In questa presentazione vengono riportate delle prime riflessioni riguardo la mutata natura del registro, in particolare verranno discusse opportunità, pericoli e problemi aperti insiti in un tale approccio.
Giornata di studio 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’Istituto Nazionale di Statistica si muove da anni verso un uso intensivo delle fonti amministrative nella produzione di informazione statistica, per far fronte alla crescente richiesta di informazioni statistiche nuove, più tempestive e con maggior dettaglio territoriale.
Al fine di sfruttare il patrimonio informativo disponibile relativo ad archivi amministrativi e fonti statistiche di natura censuaria, il progetto ARCHIMEDE (ARCHIvio di Microdati Economici e DEmo sociali) produce specifici output finalizzati alla ricerca sociale ed economica, alla programmazione territoriale, alla valutazione delle politiche pubbliche a livello nazionale, regionale e locale.
Nella prima parte del lavoro vengono descritte sinteticamente le basi dati prodotte, diffuse attraverso l’Archivio dei microdati validati (ARMIDA) al fine di garantire un ampliamento dell’offerta informativa statistica soprattutto per ambiti territoriali ristretti (comunali o sub-comunali). Successivamente vengono presentati dei possibili utilizzi dei microdati a supporto delle policy degli Enti locali. La rassegna proposta mostra alcune potenzialità per l’analisi territoriale, con particolare riferimento alla Lombardia, delle basi dati su Condizioni socio-economiche delle famiglie, sui Bacini Universitari e su quella ancora in fase di studio su Percorsi di istruzione, formazione e inserimento lavorativo.
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016, MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’intervento ha l’obiettivo presentare il Censimento delle istituzioni non profit 2015, ed evidenziarne le nuove opportunità di analisi. Il censimento si inserisce nella nuova strategia censuaria basata sull’integrazione di Registri statistici e rilevazioni campionarie, che consente da un lato di produrre annualmente dati quantitativi relativi alle caratteristiche strutturali del settore non profit, attraverso il registro statistico; dall’altro rileva e approfondisce, biennalmente, informazioni sugli aspetti peculiari e “qualitativi” delle istituzioni non profit italiane. La base informativa generata dal nuovo approccio metodologico risulta così di grande utilità per la produzione di statistiche territoriali che costituiscono elementi indispensabili per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche del territorio. Il registro statistico garantirà annualmente dati strutturali al massimo dettaglio territoriale (comunale); le rilevazioni campionarie garantiranno la diffusione biennale, a livello subregionale (es. aree metropolitane) di dati e approfondimenti coerenti con le esigenze della programmazione politica. Il questionario della rilevazione prevede infatti focus su contenuti informativi che restituiscono nuove e interessanti opportunità di analisi. Sarà così possibile proporre una griglia di lettura utile per cogliere il ruolo del settore non profit nei diversi territori e la sua capacità di generare sviluppo economico e coesione sociale. Questo anche al fine di ripensare politiche “per” e “con” il settore, da considerare nella sua duplice veste di soggetto economico da un lato e di attore, ormai protagonista, delle politiche sociali territoriali.
Giornata di studio Milano, 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
La domanda di informazioni posta alla statistica ufficiale è in una fase di profonda evoluzione, sia a livello di Unione europea, sia a livello nazionale. La Ue, tramite l’Eurostat, ha iniziato da alcuni anni ad evidenziare le nuove esigenze informative e quindi i cambiamenti che si devono implementare nel sistema produttivo della statistica ufficiale. La necessità di supportare le scelte economiche e sociali dei decisori pubblici, anche a livello locale, sia nella fase di definizione di nuovi interventi sia in quella di verifica degli stessi, impongono la produzione di informazioni con elevato dettaglio territoriale e massima frequenza. La principale risposta a queste esigenze è stata quella fornita dallo strumento censuario. E’ però evidente che la disponibilità di informazioni aggiornate ogni dieci anni non è più utile, vista la velocità con cui la realtà economica e sociale oggi si evolve; è altrettanto evidente che la realizzazione dei censimenti come fino ad oggi li abbiamo conosciuti non è replicabile a cadenza inferiore ai dieci anni, sia per ragioni economiche (costi), sia per ragioni tecniche, non è pensabile gestire a cadenza elevata (annualmente?) operazioni complesse come quelle che prevedono milioni di interviste. Uno degli strumenti che la statistica ufficiale italiana ha individuato per rispondere a questa nuova domanda di informazioni statistiche può essere sintetizzato nei “Censimenti permanenti”. L’utilizzo del termine censimento deve essere inteso solo per ribadire le caratteristiche dell’output che si vuole produrre, mentre non ha nulla a che fare con le tecniche che storicamente hanno caratterizzato la realizzazione dei censimenti. La caratteristica principale dei censimenti permanenti è l’utilizzo massivo di archivi amministrativi che, opportunamente trattati per assumere un valore di informazione statistica, confluiscono in registri statistici. Questi, integrati con indagini di supporto che svolgono il duplice ruolo di validazione dell’informazione amministrativa a fini statistici e di arricchimento grazie all’acquisizione di informazioni oggi non disponibili da fonti amministrative, determinano un output informativo a carattere censuario, che sempre più qualifica la produzione della statistica ufficiale e che apre a sistemi informativi relazionali dove l'unità di analisi è il territorio e non più la singola istituzione.
Giornata di studio 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’Istituto Nazionale di Statistica si muove da anni verso un uso intensivo delle fonti amministrative nella produzione di informazione statistica, per far fronte alla crescente richiesta di informazioni statistiche nuove, più tempestive e con maggior dettaglio territoriale.
Al fine di sfruttare il patrimonio informativo disponibile relativo ad archivi amministrativi e fonti statistiche di natura censuaria, il progetto ARCHIMEDE (ARCHIvio di Microdati Economici e DEmo sociali) produce specifici output finalizzati alla ricerca sociale ed economica, alla programmazione territoriale, alla valutazione delle politiche pubbliche a livello nazionale, regionale e locale.
Nella prima parte del lavoro vengono descritte sinteticamente le basi dati prodotte, diffuse attraverso l’Archivio dei microdati validati (ARMIDA) al fine di garantire un ampliamento dell’offerta informativa statistica soprattutto per ambiti territoriali ristretti (comunali o sub-comunali). Successivamente vengono presentati dei possibili utilizzi dei microdati a supporto delle policy degli Enti locali. La rassegna proposta mostra alcune potenzialità per l’analisi territoriale, con particolare riferimento alla Lombardia, delle basi dati su Condizioni socio-economiche delle famiglie, sui Bacini Universitari e su quella ancora in fase di studio su Percorsi di istruzione, formazione e inserimento lavorativo.
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016, MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’intervento ha l’obiettivo presentare il Censimento delle istituzioni non profit 2015, ed evidenziarne le nuove opportunità di analisi. Il censimento si inserisce nella nuova strategia censuaria basata sull’integrazione di Registri statistici e rilevazioni campionarie, che consente da un lato di produrre annualmente dati quantitativi relativi alle caratteristiche strutturali del settore non profit, attraverso il registro statistico; dall’altro rileva e approfondisce, biennalmente, informazioni sugli aspetti peculiari e “qualitativi” delle istituzioni non profit italiane. La base informativa generata dal nuovo approccio metodologico risulta così di grande utilità per la produzione di statistiche territoriali che costituiscono elementi indispensabili per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche del territorio. Il registro statistico garantirà annualmente dati strutturali al massimo dettaglio territoriale (comunale); le rilevazioni campionarie garantiranno la diffusione biennale, a livello subregionale (es. aree metropolitane) di dati e approfondimenti coerenti con le esigenze della programmazione politica. Il questionario della rilevazione prevede infatti focus su contenuti informativi che restituiscono nuove e interessanti opportunità di analisi. Sarà così possibile proporre una griglia di lettura utile per cogliere il ruolo del settore non profit nei diversi territori e la sua capacità di generare sviluppo economico e coesione sociale. Questo anche al fine di ripensare politiche “per” e “con” il settore, da considerare nella sua duplice veste di soggetto economico da un lato e di attore, ormai protagonista, delle politiche sociali territoriali.
Giornata di studio Milano, 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
La domanda di informazioni posta alla statistica ufficiale è in una fase di profonda evoluzione, sia a livello di Unione europea, sia a livello nazionale. La Ue, tramite l’Eurostat, ha iniziato da alcuni anni ad evidenziare le nuove esigenze informative e quindi i cambiamenti che si devono implementare nel sistema produttivo della statistica ufficiale. La necessità di supportare le scelte economiche e sociali dei decisori pubblici, anche a livello locale, sia nella fase di definizione di nuovi interventi sia in quella di verifica degli stessi, impongono la produzione di informazioni con elevato dettaglio territoriale e massima frequenza. La principale risposta a queste esigenze è stata quella fornita dallo strumento censuario. E’ però evidente che la disponibilità di informazioni aggiornate ogni dieci anni non è più utile, vista la velocità con cui la realtà economica e sociale oggi si evolve; è altrettanto evidente che la realizzazione dei censimenti come fino ad oggi li abbiamo conosciuti non è replicabile a cadenza inferiore ai dieci anni, sia per ragioni economiche (costi), sia per ragioni tecniche, non è pensabile gestire a cadenza elevata (annualmente?) operazioni complesse come quelle che prevedono milioni di interviste. Uno degli strumenti che la statistica ufficiale italiana ha individuato per rispondere a questa nuova domanda di informazioni statistiche può essere sintetizzato nei “Censimenti permanenti”. L’utilizzo del termine censimento deve essere inteso solo per ribadire le caratteristiche dell’output che si vuole produrre, mentre non ha nulla a che fare con le tecniche che storicamente hanno caratterizzato la realizzazione dei censimenti. La caratteristica principale dei censimenti permanenti è l’utilizzo massivo di archivi amministrativi che, opportunamente trattati per assumere un valore di informazione statistica, confluiscono in registri statistici. Questi, integrati con indagini di supporto che svolgono il duplice ruolo di validazione dell’informazione amministrativa a fini statistici e di arricchimento grazie all’acquisizione di informazioni oggi non disponibili da fonti amministrative, determinano un output informativo a carattere censuario, che sempre più qualifica la produzione della statistica ufficiale e che apre a sistemi informativi relazionali dove l'unità di analisi è il territorio e non più la singola istituzione.
Valeriana Leporanico, La diffusione delle statistiche (Seminario Uni-Partheno...Luca Longobardo
Intervento: la diffusione delle statistiche
Relatore: Dott.ssa Valeriana Leporanico - Istat Campania
Nell'ambito della Promozione della Cultura Statistica
il Seminario:
Nuovi dati e nuove fonti: le statistiche sperimentali
a misura di comune
| 26 Marzo 2019
Università degli studi “Parthenope” | Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi
Via Generale Parisi n. 13| Napoli
Verso il censimento permanente della popolazione
Convegno Il Censimento permanente della popolazione:
un nuovo panorama nella statistica ufficiale
Padova, 24 maggio 2018
Palazzo Liviano - Sala delle edicole
Piazza Capitaniato, 3
Verso il censimento permanente della popolazione
Convegno Il Censimento permanente della popolazione:
un nuovo panorama nella statistica ufficiale
Padova, 24 maggio 2018
Palazzo Liviano Sala delle Edicole
Piazza Capitaniato,3
Seminario Istat Firenze 26 Maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio
Città Metropolitana di Firenze Palazzo Medici Riccardi
Via Cavour, 1
Seminario Istat Firenze, 26 maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Palazzo Medici Riccardi Sala Luca Giordano
Via Cavour, 1 Firenze
La diffusione delle statistiche
Intervento di Maria Marino
Istat Ufficio Territoriale per la Campania e la Basilicata
Sede per la Campania
Seminario:
"Nuovi dati e nuove fonti: le statistiche sperimentali
a misura di comune"
| 5 Aprile 2019
Università degli studi di Napoli “Federico II” | Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo – Via Cintia, 21- Aula B2| Napoli
Commento sul Portale SISTAN:
Al via il secondo evento sul territorio campano intitolato Nuovi dati e nuove fonti: le statistiche sperimentali a misura di Comune, organizzato dall’Ufficio territoriale Istat per la Campania e la Basilicata e dall’Università Federico II di Napoli per promuovere la conoscenza delle nuove fonti dati utilizzate dall’Istat.
Nel corso del seminario viene illustrato A misura di Comune, il sistema informativo multi-fonte recentemente sviluppato dall’Istat per valorizzare fonti di carattere sperimentale accanto ad altre più consolidate e fornire un set di indicatori utili per le attività di pianificazione, programmazione e gestione degli enti locali.
Il sistema informativo rientra tra le finalità del protocollo d’intesa tra Istat, Anci e Upi, che prevede lo sviluppo di basi di dati e sistemi informativi integrati e armonizzati, di elevato dettaglio territoriale.
I destinatari dell’iniziativa sono ricercatori e studenti universitari che intendono utilizzare o approfondire la conoscenza dei principali sistemi di diffusione dell’Istat e le modalità di interrogazione dei principali Open Data forniti dall’Istituto.
https://www.sistan.it/index.php?id=94&no_cache=1&tx_ttnews%5Btt_news%5D=7743&cHash=c5966d7ff781c1c6454f3239333e8a3e
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
Seminario Istat Firenze, 26 maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Palazzo Medici Riccardi Sala Luca Giordano
Via Cavour, 1 Firenze
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
Valeriana Leporanico, La diffusione delle statistiche (Seminario Uni-Partheno...Luca Longobardo
Intervento: la diffusione delle statistiche
Relatore: Dott.ssa Valeriana Leporanico - Istat Campania
Nell'ambito della Promozione della Cultura Statistica
il Seminario:
Nuovi dati e nuove fonti: le statistiche sperimentali
a misura di comune
| 26 Marzo 2019
Università degli studi “Parthenope” | Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi
Via Generale Parisi n. 13| Napoli
Verso il censimento permanente della popolazione
Convegno Il Censimento permanente della popolazione:
un nuovo panorama nella statistica ufficiale
Padova, 24 maggio 2018
Palazzo Liviano - Sala delle edicole
Piazza Capitaniato, 3
Verso il censimento permanente della popolazione
Convegno Il Censimento permanente della popolazione:
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Padova, 24 maggio 2018
Palazzo Liviano Sala delle Edicole
Piazza Capitaniato,3
Seminario Istat Firenze 26 Maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio
Città Metropolitana di Firenze Palazzo Medici Riccardi
Via Cavour, 1
Seminario Istat Firenze, 26 maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Palazzo Medici Riccardi Sala Luca Giordano
Via Cavour, 1 Firenze
La diffusione delle statistiche
Intervento di Maria Marino
Istat Ufficio Territoriale per la Campania e la Basilicata
Sede per la Campania
Seminario:
"Nuovi dati e nuove fonti: le statistiche sperimentali
a misura di comune"
| 5 Aprile 2019
Università degli studi di Napoli “Federico II” | Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo – Via Cintia, 21- Aula B2| Napoli
Commento sul Portale SISTAN:
Al via il secondo evento sul territorio campano intitolato Nuovi dati e nuove fonti: le statistiche sperimentali a misura di Comune, organizzato dall’Ufficio territoriale Istat per la Campania e la Basilicata e dall’Università Federico II di Napoli per promuovere la conoscenza delle nuove fonti dati utilizzate dall’Istat.
Nel corso del seminario viene illustrato A misura di Comune, il sistema informativo multi-fonte recentemente sviluppato dall’Istat per valorizzare fonti di carattere sperimentale accanto ad altre più consolidate e fornire un set di indicatori utili per le attività di pianificazione, programmazione e gestione degli enti locali.
Il sistema informativo rientra tra le finalità del protocollo d’intesa tra Istat, Anci e Upi, che prevede lo sviluppo di basi di dati e sistemi informativi integrati e armonizzati, di elevato dettaglio territoriale.
I destinatari dell’iniziativa sono ricercatori e studenti universitari che intendono utilizzare o approfondire la conoscenza dei principali sistemi di diffusione dell’Istat e le modalità di interrogazione dei principali Open Data forniti dall’Istituto.
https://www.sistan.it/index.php?id=94&no_cache=1&tx_ttnews%5Btt_news%5D=7743&cHash=c5966d7ff781c1c6454f3239333e8a3e
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
Seminario Istat Firenze, 26 maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Palazzo Medici Riccardi Sala Luca Giordano
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The state of social media: A customer experience approach, presented by Bryan...SocialMedia.org
In his Brands-Only Summit presentation, Nissan's Bryan Long shares a case study on their customer experience approach.
He discusses the next phase of their social customer care program, including a look at their social media command center and social ecosystem.
R. Radini, M. Di Zio, G. Vaste, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Sistemi moderni di integrazione dei dati: l’esperienza dell’Istat e di altri attori
Titolo: Il Sistema Integrato dei Registri dell'Istat: un sistema di dati integrato a servizio del Paese
Evento "Innovazioni metodologiche e di processo in una rilevazione multi-source su imprese e istituzioni: la Struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro 2012" del 17 Febbraio 2015
Nell’intervento conclusivo viene illustrato come la rilevazione RCL2012 possa essere considerata un paradigma/modello intermedio definito “Register Assisted - Survey Based Statistics”, fra il paradigma tradizionale e prevalente, quello basato sulle indagini campionarie (Sample Survey Based Statistics”) e quello, affermatosi già a partire dalla metà degli anni ’90 in alcuni paesi nordici (Danimarca, Svezia, Norvegia) basato su un sistema di Registri, “Register Based Statistics”. La RCL2012 rappresenta un esempio di come nel nuovo modello prospettato dalla modernizzazione devono e possono cambiare le indagini in relazione all’esistenza di un sistema di Registri. Infatti nel caso in oggetto un insieme interdipendente di Registri, seppure ancora in forma iniziale, già esiste ed è stato ampiamente utilizzato per la realizzazione della RCL. In ultimo viene illustrato come si dovranno evolvere le rilevazioni SES2014 e RCL 2016 nel nuovo contesto.
I conti economici trimestrali: avanzamenti metodologici e prospettive di innovazione
Seminario
Roma, 21 aprile 2016
Istat, Aula Magna
Via Cesare Balbo, 14
Il nuovo Censimento della popolazione in Italia: data driven dall’input all’o...Data Driven Innovation
Giuseppe Sindoni - Il nuovo Censimento permanente della popolazione avrà un approccio fortemente guidato dai dati. Gli alti costi e le difficoltà operative dei censimenti tradizionali spingono verso strategie basate su un più efficace uso delle fonti amministrative. Le persone lasciano continuamente tracce digitali nei registri amministrativi, dove è presente un’enorme quantità di dati geo-referenziati potenzialmente utili per un uso statistico. Il nuovo censimento si baserà su tecnologie di integrazione di dati e metodologie statistiche per produrre output aperti di tipo censuario con frequenza annuale.
F. Pintaldi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Nuove fonti e metodi per misurare l’evoluzione dei fenomeni sociali
Titolo: L'integrazione come chiave per una lettura del mercato del lavoro Federica Pintaldi
Convegno Scientifico Istat Roma Aula Magna 10 giugno 2019
Ricerca scientifica,valutazione delle politiche e micro-dati
Via Cesare Balbo,16
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Mardi Di Zio, Piero Falorsi, Marco Fortini Riflessioni su limiti ed opportunità di un sistema di produzione statistica basato sui registri
1. Un sistema di registri statistici basato
sull’integrazione di informazioni da archivi
amministrativi, indagini statistici e stime di
popolazione
Marco Di Zio, Piero Falorsi, Marco Fortini
MILeS2016
Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
2. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
In due parole
• Una nuova organizzazione basata sull’uso di dati di fonte amministrativa e
statistica organizzate in un sistema di archivi
• Metodologie di integrazione delle fonti per migliorare l’informazione a
costi non crescenti
• Nuove sfide per la qualità dei dati: dal controllo della variabilità a quello
della distorsione
• Cosa significa produrre statistiche da archivio e perché è necessario
programmare gli Output
• Il ruolo delle indagini statistiche in un sistema basato sulle fonti
amministrative
3. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Il Sistema Integrato dei Registri (SIR)
• Input: Archivi amministrativi e indagini statistiche
• Output: registri di base, satelliti, tematici
4. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Uso intensivo di integrazione di dati amministrativi ed
indagini statistiche
• Integrazione a livello di microdati
– Record linkage
– Matching statistico
• Integrazione a livello di macrodati
– Ponderazione vincolata
– Modelli per piccole aree
– Modelli gerarchici bayesiani (a priori informative derivanti da fonti ausiliarie)
• Risultato: incremento dell’informazione disponibile rispetto a quella di
ciascuna fonte presa singolarmente
• Conseguenza: Il registro diventa ‘statistico’, ovvero l’incertezza si
trasferisce in modo quantificabile alle unità del registro, e alle variabili
5. 5
5
Le
relazioni
Reg. un. economicheReg. individui/fam
Reg. luoghi
Reg. az. agricole
Reg. istruzione
Reg. lavoro
Reg. redditi
Reg. retribuzioni
Frame.
Coerenza nelle unità e caratteristiche
Luoghi di residenza Luoghi di att.
economica
Domanda/offerta lavoro
Percorsi
Istr/Lavoro Coerenza
Coerenza Coerenza
Costo lav
Coerenza profitti
redditi
Ambito
Terriroriale
Stima
popolazione
Il SIR in prospettiva…
6. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Il registro diventa un prodotto statistico
• Le statistiche da registro si dovrebbero ottenere per somma di record
• L’incertezza propria delle stime dovrebbe essere distribuita sui micro dati
inclusi nel registro
• Alcune delle fonti di incertezza da gestire
– Unità eleggibili escluse dal registro
– Unità non eleggibili incluse nel registro (tra cui i duplicati)
– Mancate risposte totali e parziali
– Accuratezza sulle variabili (distorsione e variabilità di misurazione, campionamento e
processo)
Cambia il processo, si modificano le fonti di errore
• Se con le indagini statistiche il problema prevalente è quello della
variabilità campionaria
• Con le statistiche basate su registri cresce l’attenzione verso la pertinenza
– Errori di specificazione della popolazione oggetto e sui fenomeni da misurare
7. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Quali sono le conseguenze se non teniamo conto delle
incertezze?
• Se nelle indagini campionarie l’accento era sul problema della variabilità ora
l’attenzione si sposta sulla distorsione delle stime
• Esempio 1: Conteggio della popolazione dalle Anagrafi
– Individui che dimorano abitualmente sul territorio di interesse senza esservi residenti
(lavoratori e studenti fuori sede) inducono una distorsione per difetto nei conteggi
– Individui che risiedono senza dimorare effettivamente sul territorio contribuiscono a una
distorsione positiva
• Esempio 2: Errori di classificazione nella variabile NACE
Dal momento che l’integrazione è centrale nel processo di costruzione degli
archivi lo diventa anche l’errore ad essa collegato
• Record linkage
– Variabilità e distorsione per effetto dei mancati link
– Diluizione dei parametri di associazione nei modelli di dipendenza per effetto dei falsi link
• Matching statistico
– Si conservano solo le associazioni condizionate alle variabili di matching
– Componente di variabilità indotta dalla ‘mass imputation’
8. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Come tenere conto dell’incertezza?
• Misure di coerenza interna al sistema
– Uso di modelli a struttura latente
• Acquisizione di nuova informazione
– Indagini di controllo
• Obiettivi
– Valutare le fonti di errore e fornire meta-informazione agli utenti
– Identificare gli interventi migliorativi sul processo e sugli input
– Correggere gli errori nelle principali stime ottenibili dall’archivio (benchmark)
– Trasferire l’incertezza a livello di dato elementare?
9. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Modelli di strutture latenti e valutazione della qualità
Esempio tratto da Bart F. M. Bakker, (2012), “Estimating the validity of
administrative Variables” Statistica Neerlandica Vol. 66, nr. 1, pp. 8–17
>
<
≡
≡
10. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Stimatori Cattura – Ricattura (CR)
• La componente di sottocopertura può essere indagata solo
mediante informazione ausiliaria rispetto a quella disponibile
nell’archivio A
• Indichiamo con B un’indagine di controllo indipendente da A
• Entrambe le fonti affette da sottonotifica di unità eleggibili
• Si sfrutta l’ipotesi di indipendenza
• E si deriva lo stimatore di
Lincoln –Petersen (LP)
B
A In Out
In 𝑥11 𝑥12 𝑥1+
Out 𝑥21 𝑥22
𝑥+1 𝑁
𝑥11
𝑥+1
=
𝑥1+
𝑁
𝑁 =
𝑥1+ 𝑥+1
𝑥11
11. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Stimatori CR: gestire la sovra-copertura
• Lo stimatore è distorto se le fonti incorporano unità non
appartenenti alla popolazione (sovra-copertura)
• 𝑠: numero di unità non appartenenti alla popolazione
𝑁∗ =
𝑥1+
∗ 𝑥+1
𝑥11
=
(𝑥1++𝑠)𝑥+1
𝑥11
=
𝑥1+ 𝑥+1+𝑠 ∙𝑥+1
𝑥11
>
𝑥1+ 𝑥+1
𝑥11
= 𝑁
• Occorre ricorrere a un procedimento capace di stimare 𝑠
– Indagine da lista
– Ritorno sul campo per l’indagine B
12. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Stimatori CR: la correzione del Registro di base
• Si possono introdurre pesi per ottenere tramite somma degli individui nel
RB il totale di popolazione stimato rispetto a domini predefiniti
• Se h è il generico strato ottenuto come combinazione delle modalità di
alcune variabili di base (es. sesso, classe età, Regione di dimora,…)
• 𝜔ℎ =
𝑁ℎ
𝑁ℎ
, peso attribuito a tutti gli individui che ricadono nello strato h
• La somma dei pesi attribuiti a tutti gli individui del Registro per una data
Regione riconduce alla stima corretta della popolazione della regione
• Analogo ai pesi di campionamento. Gli individui nell’archivio ne
rappresentano anche altri
• Differenza: il peso 𝜔ℎ può essere minore di 1 se 𝑁ℎ< 𝑁ℎ
• Il peso corregge rispetto ad una singola popolazione. Se il registro
rappresenta altre popolazioni si potrebbero dover prevedere altri pesi
13. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Alcuni vantaggi e limiti
• Cosa accade per i Comuni di una stessa Regione? Ricevono una correzione
proporzionale
– Se un Comune ha un errore superiore a quello medio di Regione la sua
popolazione è corretta per difetto
– Se un Comune ha un errore inferiore a quello medio di Regione la sua
popolazione è corretta per eccesso
• Se: Variabili di interesse (es. titolo di studio, condizione professionale)
correlate con le variabili rispetto alle quali è corretto l’errore di copertura,
– Allora: Correzione delle distribuzioni per queste variabili di interesse
• Va da se che la correzione è solo parziale se non si corregge la copertura
per tutte le variabili correlate con quelle di interesse
Ovvero: è necessario programmare gli output
già in fase di progettazione
14. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Altro esempio: correggere le variabili
• Abbiamo visto come correggere la numerosità del RB (popolazione target)
per essere più aderente alla popolazione oggetto
• Analoghe correzioni si possono operare sulle variabili, se lo si ritiene
necessario…
– Lo stato di occupazione si può desumere dai dati amministrativi per gli
occupati
– Ma gli inoccupati e quelli in cerca di occupazione sono misurati solo
dall’indagine sulle forze di lavoro (FFLL)
• L’integrazione statistica tra il campione FFLL e i dati amministrativi migliora
la stima (macro-dato) della distribuzione della variabile, ma con una
incertezza da modello
• L’imputazione da modello sugli individui del RB permette di rispettare ‘per
somma’ le stime, ma presenta problemi analoghi a quelli già mostrati
• L’imputazione non ‘incorpora’ la variabilità da modello (ricorso alla
multiple imputation…)
15. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Correggere le variabili
• Le correzioni impongono di fare attenzione all’informazione che stiamo
incorporando nel RB e a quella che non consideriamo
X ; Z X ; Z ; YY ; X
𝑃 𝑋, 𝑌, 𝑍 = 𝑃 𝑌 𝑋 𝑃 𝑍 𝑋 𝑃(𝑋)
• Operazione comoda ma problematica rispetto all’inferenza su 𝑃 𝑌, 𝑍
16. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Il nuovo ruolo delle indagini statistiche
Da fonte principale a fonte ausiliaria
• Stima di componenti di errore
– Copertura
– Specificazione
– Misurazione
• Stima di variabili non misurate o misurabili dalle fonti amministrative
• Stima di associazioni non misurabili dalle fonti amministrative
• Indagini più piccole, ma più complesse. Una parte del risparmio deve
essere reinvestito in qualità
17. MILeS2016, Milano, 5 settembre 2016
Per riassumere
• Integrare le fonti è un bene perché ne aumenta il potere informativo
• Sintetizzare le informazioni in un RB è comodo perché
– Migliora l’omogeneità dei processi di produzione
– Aumenta la flessibilità delle analisi
• Il processo cambia e vanno considerate nuove fonti di errore
• L’errore può essere controllato, ma operativamente solo rispetto a domini
predeterminati ciò impone di progettare attentamente gli output
• Il ruolo delle indagini statistiche
– Diventa ausiliario alle fonti amministrative
– Resta centrale per assicurare la completezza la pertinenza e
l’accuratezza dell’informazione prodotta