2. Il web 2.0 (dinamico) consente:
di fruire, creare e modificarne i contenuti
blog e forum
un alto livello di condivisione
progetti e file condivisi
Nel web 1.0 (statico):
l’utente può solo leggere, ma non interagire
LA DIDATTICA IN CLOUD
3. Il Cloud è un insieme di tecnologie informatiche basate sul web 2.0:
per archiviare ed elaborare informazioni
grazie all'utilizzo di risorse hardware o software distribuite nella rete
Il cloud teaching è una metodologia didattica basata su:
apprendimento collaborativo
progetti effettuati in ambiente distribuito
Usato:
per favorire il collegamento tra insegnanti e studenti
per promuoverne la collaborazione nella produzione di materiali didattici come
risultato di un'intelligenza collettiva
4. Tutti i software utilizzabili per la condivisione (il web sharing)
sono Cloud:
Youtube e Vimeo: per l’ambito video
Slideshare: per la condivisione di presentazioni
Scribd: per lo sharing di documenti, in primis pdf
Dropbox: per condividere file e cartelle
Pinterest: per condividere segnalibri e immagini
Flickr: per il photo sharing
Etc. etc. etc.
5. Le Google Apps permettono di
sviluppare facilmente questa
nuova tipologia di insegnamento:
Gmail/Hangouts: per
comunicare
Drive: per condividere
Docs: per collaborare
Sites: per strutturare
Calendar: per sincronizzarsi
6. Ecco alcune guide che possono esservi utili per imparare ad utilizzare i
servizi di Google:
Hangouts:
https://support.google.com/hangouts/?hl=en#topic=2944848
Drive: https://support.google.com/drive/?hl=en#topic=14940
Sites: https://support.google.com/sites/?hl=en#topic=1689606
Calendar: https://support.google.com/calendar/?
hl=en#topic=6076998
NB. I video sono in inglese: siccome Google cambia molto spesso la
grafica delle proprie app, l’unico modo per restare aggiornati è seguire i
tutorial pubblicati da Google stesso.
7. Siete stati invitati a condividere i seguenti file:
-Un documento (in stile word)
-Una presentazione (in stile PowerPoint)
NB. Vi è arrivato un invito alla mail da voi
indicata. Una volta seguito il link, cliccare su
Aggiungi a Drive (in alto a destra) e poi Apri
in Drive.
NB2. Chi non ha fornito una mail di Google è
stato invitato a condividere i singoli file, non
potendo accedere a Drive.
Esercitazione
8. Lo scopo dell’esercitazione è creare un PowerPoint sui
monumenti della città di Torino.
Dovete inserire una pagina per ciascun gruppo in cui
compare una foto del monumento prescelto ed un piccolo
commento di due righe (seguire l’esempio inserito nel file di
presentazione condiviso).
Ciascun gruppo (formato da due utenti) dovrà utilizzare il
foglio di word per indicare quale monumento ha scelto ed
eventualmente cambiarlo se vede che altri utenti lo hanno
anticipato.
9. Motori di Ricerca Italia Dati 2014 (fonte:
gs.statcounter.com)
Google 94%
Bing 2,3%
Yahoo! 1,5%
Arianna 0,4%
Ask 0,3
Obiettivo: saper trovare su Google!
CERCARE INFORMAZIONI SU
INTERNET
10. LEGGERE I RISULTATI
Per ogni singolo risultato Google segnala una serie di
informazioni utili per comprendere se si è in presenza
di quanto ricercato.
11. 1. L’utente può subito vedere un breve testo descrittivo estratto dal
documento trovato (in grassetto vengono evidenziati i termini della query in
modo da comprendere meglio il contesto in cui sono inseriti e quindi decidere
se aprire o meno il risultato).
2. Facendo clic sul titolo di un risultato si accede al relativo documento.
3. L’indirizzo internet del documento.
4. Il link alla copia cache del documento. La copia cache è una sorta di
fotografia di un documento. Può succedere che tra i risultati elencati da
Google siano presenti link a risorse che, per diversi motivi, non sono più
accessibili. La copia cache permette di risolvere questa impasse mostrandone
una “fotografia” aggiornata al momento dell’ultima visita dei programmi
utilizzati da Google per scandagliare e indicizzare il Web.
5. Il link per visualizzare un elenco di pagine ritenute da Google simili a quella
trovata.
12. GOOGLE ALERT: quando Google cerca per te
Può capitare di non trovare l’informazione ricercata,
oppure di essere interessati a un determinato tema ma
di non avere tempo di ripetere ciclicamente una data
query per vedere se ci sono sviluppi o novità rilevanti.
Non è il caso di disperare: Google ha infatti creato un
servizio di avvisi che permette di delegare al motore la
ricerca e in caso di novità di ricevere comodamente
via e-mail una notifica.
Questo servizio è raggiungibile all’indirizzo
http://www.google.it/alerts
13. OPERATORI AVANZATI
Questo genere di operatori consente di compiere ricerche molto
specifiche. In alcuni casi, utilizzati insieme agli operatori di base,
permettono di ottenere risposte estremamente precise con una sola query.
Site: Permette di restringere l’ambito di una ricerca all’interno di un solo
sito (ex olimpiadi site:lastampa.it)
Link: Permette di visualizzare tutte le pagine che contengono un link a
uno specifico indirizzo internet. (ex. link: marcellomeinero.com)
Related: Anche questo operatore ha per oggetto un indirizzo internet
per il quale fornisce un elenco di siti ritenuti simili. (ex. related:time.com)
Allntitle: Con questo operatore la ricerca viene effettuata tra i titoli dei
documenti. (ex. allintitle: manzoni biografia)
14. LA RICERCA AVANZATA
Posso fare qualsiasi tipo di ricerca, settando tutti i
parametri in una sola volta: http://www.google.it/
advanced_search
15. GOOGLE GRUPPI
Google Gruppi è un servizio che permette alla persone di
creare e consultare gruppi di discussione organizzati
intorno a tematiche particolari:
https://groups.google.com/forum/?hl=it#!overview
A questo Google affianca le funzionalità di ricerca viste in
precedenza, in modo da rendere il reperimento delle
informazioni inanellate nelle varie discussioni il più veloce e
preciso possibile.
16. LA MACCHINA DEL TEMPO
Quaranta miliardi di pagine internet "scadute" sono
archiviate nella libreria digitale di Waybackmachine,
catalogate a partire dal 1996.
Il sito "The internet archive", che ospita la macchina del
tempo per il web, provvede a fotografare costantemente
campioni significativi della Rete e ad accumularli nella
propria memoria.
Ne nasce così una sorta di album fotografico delle pagine
perse nel tempo: http://archive.org/web/
17. TROVARE GLI AUTORI
Alcune volte si scoprono pagine o siti particolarmente
interessanti e si vorrebbe sapere di più su chi li ha creati e
amministra.
Alcuni siti hanno una sezione Contatti o Chi siamo, ma
non sempre qui sono presenti le informazioni desiderate.
Se non ci si vuole rassegnare, è possibile provare a
utilizzare i servizi Whois.
18. WHOIS?
“Who is” in inglese significa “chi è” e non è difficile
immaginare cosa facciano questi servizi: dato un URL
forniscono diverse informazioni su di esso tra cui il
cosiddetto registrant (registrante), cioè la persona o la
società che ha registrato il dominio, ma non solo.
Per prima cosa è quindi necessario fare riferimento al
dominio di primo livello del sito di interesse, o TLD (Top-
Level Domain). Questo può essere di due tipi: geografico o
generico.
19. I domini geografici sono propri di una nazione o
regione e sono costituiti da due lettere, per esempio it
per l’Italia, nl per l’Olanda, ca per il Canada, vn per il
Vietnam.
I domini generici identificano invece tipologie di
organizzazioni e sono costituiti da tre lettere, per
esempio edu per gli enti educativi, gov per quelli
governativi o il famoso com per le attività commerciali.
Per ricerche sul registro italiano:
http://www.nic.it/web-whois/index.jsf
20. Valutare le informazioni
È possibile valutare una fonte su internet?
Alcuni possibili snodi:
1. Autorevolezza/precisione
2. Contenuto
3. Aggiornamento
4. Grafica/impaginazione
5. Originalità
6. utilizzabilità
21. 1. AUTOREVOLEZZA/PRECISIONE
Chi è l' autore del sito (e-mail, indicazioni bio-
bibliografiche, eventuale curriculum)?
Il sito è sponsorizzato da un'organizzazione?
Qual è la tipologia del dominio (.edu, .gov, .libero.it, etc.)?
Le fonti delle informazioni sono citate?
22. 2. CONTENUTO
Sono chiari lo scopo e i destinatari della risorsa?
L’informazione contenuta nella risorsa è un dato di fatto o una
interpretazione?
Il sito contiene informazioni originali o è una raccolta di link?
La lingua utilizzata nel testo è corretta e appropriata ai temi trattati?
Chi sponsorizza questa pubblicazione ?
Ha le informazioni provengono da una scuola, di lavoro, o un sito
aziendale ?
Qual è lo scopo della risorsa di informazioni: informare, istruire,
convincere, vendere?
23. 3. AGGIORNAMENTO
La risorsa viene aggiornata periodicamente?
Se sì, con quale frequenza?
Compaiono le date dell’aggiornamento e sono in sintonia
con le informazioni presentate?
Il sito presenta un progetto di aggiornamento costante
(date di creazione/revisione/ aggiornamento)?
24. 4. GRAFICA/IMPAGINAZIONE
è necessaria?
è funzionale allo scopo?
è originale?
è di qualità?
Ci sono molti dati, statistiche, illustrazioni?
Come sono i colori?
Ci sono sempre didascalie? sono chiare?
25. 5. ORIGINALITÀ
Il contenuto della risorsa è reperibile in altra forma o in altri
luoghi (altri siti, libri, supporti elettronici, ecc.)?
Se si trova in altre risorse, possiede qualcosa in più o di
diverso (es. aggiornamenti, livelli di approfondimento
dell’informazione, integrazioni)?
26. 6. UTILIZZABILITÀ
La risorsa può essere usata con facilità?
Richiede software particolari o installazione di plug-in?
L’interfaccia è amichevole?
Ci sono motori di ricerca all’interno del sito?
C’è la mappa del sito?
È a pagamento?
27. Tre principali fonti:
Google immagini: https://www.google.it/imghp?gws_rd=
ssl
Pixabay: http://pixabay.com/it/
Every Stock Photo: http://www.everystockphoto.com/
La ricerca per immagini
30. IL WEBQUEST
Il webquest è una metodologia didattica formalizzata nel 1995 da
Bernie Dodge della San Diego State University.
Essa si basa sull’uso del computer e di internet e ha lo scopo di
sviluppare nell’allievo delle capacità di analisi, sintesi e
valutazione.
Il discente, attraverso una ricerca “guidata” in internet su siti
preselezionati dal docente, deve svolgere un compito (ricerca-
azione) che parte dalla rielaborazione delle informazioni raccolte
per arrivare alla realizzazione di un prodotto finale.
31. FASI DEL WEBQUEST
1. Introduzione: fornisce le informazioni di base,
introduce i partecipanti nella situazione proposta e spesso
propone la simulazione di una situazione reale per rendere
più attraente il compito proposto (“sei un giornalista…”
“fate parte della commissione parlamentare per…” “il
mondo è minacciato dalla terza guerra mondiale, il
presidente degli Stati Uniti convoca una Commissione…” )
32. 2. Compito: definisce cosa deve essere prodotto durante i
lavori. Non viene ancora descritto come dovrà essere svolto
il compito ma solo quale sarà.
Esempi:
devi convincere il capo redattore dell’importanza
dell’articolo con un’esposizione orale di 10 minuti
devi scrivere un articolo per il giornale della scuola
devi preparare una lezione di 30 min. con l’ausilio di una
presentazione multimediale
33. 3. Risorse: vengono indicate le risorse web da consultare,
che possono essere uniche per tutti i discenti o suddivise per
gruppi ed elencate a seconda delle funzioni.
Si tratta di risorse liberamente fruibili in rete,
precedentemente visitate e recensite dal docente, oppure
preparate appositamente e inserite su un sito web, oppure
ancora altre informazioni come indirizzi mail o numeri
telefonici di esperti a cui potersi rivolgere per ricercare la
risposta ai quesiti posti.
34. 4. Processo: si descrivono nel dettaglio le attività che gli studenti
devono svolgere per portare a termine il compito.
Si dovranno:
descrivere le fasi del lavoro, ovvero suddivisione in gruppi,
distribuzione dei compiti, consultazione web in gruppi,
discussione in classe, esercitazioni pratiche, studi sul campo o
ricerca-azione, interviste etc.;
organizzare gli eventuali ruoli dei partecipanti, affidando a
ciascuno responsabilità proprie o di gruppo e fornendo tutte le
informazioni necessarie per svolgere il compito attraverso la
simulazione
35. 5. Suggerimenti: si possono inserire dei consigli per aiutare i
discenti a organizzare le informazioni raccolte fornendo per es.
degli elenchi di domande a risposta più o meno guidata, griglie
organizzative, mappe concettuali, scalette temporali, etc.
Questi strumenti forniscono una guida agli studenti e permettono
loro di raggiungere risultati che altrimenti non sarebbero
probabilmente in grado di raggiungere, con il doppio vantaggio
di fornire dei modelli di apprendimento che potranno utilizzare in
altri contesti.
È altresì utile inserire in questa sezione una griglia che espliciti fin
da subito i criteri di valutazione delle attività assegnate.
36. 6. Conclusione: è il momento in cui si riepiloga; si ricorda
agli studenti cosa hanno imparato e li si consiglia su come
successivamente ampliare l'esperienza per acquisire
ulteriore conoscenza.
UN’ANALISI PRATICA
http://quarini.scuole.piemonte.it/webquest/civprec/index.htm
37. MATERIALI
Un ottimo tool per l’impaginazione guidata dei propri webquest: http
://www.aula21.net/Wqfacil/webit.htm
Aggiornato elenco di webquest internazionali: http://questgarden.com/
Webquest per la scuola superiore:
http://www.bibliolab.it/ZARRELLI_Pascoli_webquest_file/frame.htm;
http://www.itiscannizzaro.net/documenti/webqueststoria/webquest.htm
Webquest per la scuola primaria:
http://www.bibliolab.it/webquest_roma/index.htm
Webquest per la scuola media:http://www.bibliolab.it/webquest_fiumi/
index.htm; http://quarini.scuole.piemonte.it/webquest/civprec/index.htm
38. THINGLINK: animare le
immagini
Thinglink è un bellissimo tool online
che permette di creare immagini
multimediali, inserendo link,
commenti e video.
Il risultato finale può essere inserito
nella pagina di un sito o condiviso via
mail.
Ecco una delle mie prime realizzazioni:
https://
www.thinglink.com/scene/578235187297517569
39. ESERCITAZIONE
Provate a realizzare un Thinglink su un argomento a
vostra scelta, scegliendo l’immagine su Google ed
inserendo almeno 3 link, dei quali uno deve essere un
video.
Cercate di immaginare quale ricaduta può avere sulla
vostra didattica, condividendone eventualmente i
risultati con i colleghi in un ulteriore tag.
40. LE MAPPE CONCETTUALI
Saper sintetizzare e schematizzare un capitolo o
un argomento di storia è da sempre una
competenza fondamentale per gli studenti, a
partire dagli ultimi anni della Primaria.
Ritengo che non sia il docente a preparare schemi
per gli studenti, ma siano essi stessi che devono
diventare protagonisti in laboratori pratici.
41. Tre strumenti si stagliano
nell’ormai folto panorama delle
applicazioni per realizzare mappe
concettuali:
1.Cmap, scaricabile in versione
desktop (pc, mac, linux), ma di cui
esiste anche una app per iPad.
2.Mindmeister, utilizzabile
online o con app per Android e
iOs.
3.MindMup, attivabile anche da
Google Drive
42. Ecco il link a tre video tutorial esaustivi sulle principali
funzioni dei due strumenti:
Cmap: https://
www.youtube.com/watch?v=Tsv6hNCFHEA (in alta
definizione)
Mindmeister: https://
www.youtube.com/watch?v=GMpZ-wBGbAY (è
l’unico esistente in italiano)
MindMup:
https://www.youtube.com/watch?v=TR-OdE_QhLc
(in inglese)
43. DIDATTICA CON IL SOCIAL
BOOKMARKING
SOCIAL BOOKMARKING (=SEGNALIBRO)
I siti di social bookmarking organizzano il loro
contenuto tramite l'uso di tag (etichette,
categorie).
Essi sono uno strumento facile e intuitivo per
individuare, classificare, ordinare e condividere
le risorse Internet attraverso la pratica
dell'etichettatura e categorizzazione (tagging).
Un breve video esplicativo:
https://
www.commoncraft.com/video/social-bookmarking-spiegato-da-common-craft
44. BENEFICI NELL’INSEGNAMENTO
La ragione più chiara perché si dovrebbe utilizzare un
servizio di social bookmarking è che tutti i segnalibri vengono
salvati online, in modo che si può accedervi da qualsiasi
computer ovunque.
Se siete disposti a rendere i vostri segnalibri pubblici è
possibile aiutare gli altri a imparare dalle vostre scoperte on-
line.
La prossima volta che siete alla ricerca di una risorsa per
pianificare una lezione, piuttosto che fare una ricerca su
Google, provate a cercare tra i social bookmarking per vedere
ciò che altri insegnanti hanno trovato sullo stesso argomento.
45. 2 strumenti pratici
PINTEREST
https://www.pinterest.com/
Permette agli utenti di creare bacheche per gestire la
raccolta di immagini in base a temi predefiniti o da loro
generati. Il nome deriva infatti dall'unione delle parole
inglesi pin (appendere) e interest (interesse).
ANNOTARY
https://annotary.com/
Annotary è una piattaforma di social bookmarking e
annotazione che permette di catalogare e condividere ciò
che legge online.
46. PINTEREST NELLA DIDATTICA
Bacheche di ricerca: gli studenti possono creare delle bacheche dedicate a temi di
ricerca assegnati dai docenti, in cui possono inserire diversi articoli, immagini e video dedicati
alla tematica di ricerca. Ex. https://it.pinterest.com/authorjnadams/water-pollution/
Presentazione di personaggi storici: gli studenti possono creare una bacheca
dedicata ad un personaggio storico e riempirla con immagini, video, articoli dedicati al
personaggio scelto. Ex. https://it.pinterest.com/elpate/abraham-lincoln/
Sitografie: gli studenti possono creare una raccolta di riferimenti a siti web che
abitualmente consultano nelle loro attività di studio in casa e per effettuare le ricerche
scolastiche. Ex. https://www.pinterest.com/salesbrook/sitography/
Gruppi di collaborazione: gli studenti possono creare una bacheca aperta sulla quale
possono inviare dei post anche altri studenti, al fine di collaborare a un progetto di gruppo
assegnato dal docente.
Bacheca di classe: il docente può creare una bacheca dedicata alla propria classe in cui
può inserire materiali utili per i propri studenti, oppure può dare loro la possibilità di segnalare
informazioni che ritengono interessanti per la classe.
https://it.pinterest.com/dixmois/organisation-et-gestion-de-classe/
47. Pianificazione orientativa: gli studenti possono creare diverse bacheche
riguardanti varie università, in modo da poter organizzare le informazioni relative
a ciascuna di esse e avere una serie di informazioni utili per una scelta più
consapevole del percorso universitario da seguire.
Bacheche dedicate ad eventi: gli studenti possono creare alcune bacheche
dedicate a ricorrenze particolari in cui raccogliere tutte le informazioni relative,
condividendole con i propri compagni di classe.
Bacheca musicale di classe: ciascuno studente può inserire in una bacheca
comune alcune musiche che possono essere utilizzate nelle attività didattiche per
precisi scopi.
Raccolta di immagini geografiche: gli studenti possono postare, in una data
bacheca, le immagine relative a città, paesi, paesaggi, monumenti e quant'altro
ritenga di dover condividere con i propri compagni, corredandole di opportune
didascalie. Ex. https://it.pinterest.com/blazenko/city-megalopolis/
Pianificazione di eventi: è possibile creare una bacheca dedicata a particolari
eventi che riguardano la classe e organizzare determinate attività comuni.
48. CREARE EBOOK
Gli strumenti cambiano a seconda del device che
abbiamo a disposizione. Ecco i migliori tool per
sistema operativo:
Su Mac: iBook author (
https://www.apple.com/it/ibooks-author/)
Su tablet: Book creator (https://
play.google.com/store/apps/details?id=net.redjumper.b
)
Su Windows: Sigil (http://
www.voglio10.it/didattica-multimediale/451-creare-un-
)
50. PROGRAMMARE GIOCHI
VISUALI
Purpose Games (http://www.purposegames.com/) permette di
creare giochi visuali secondo due tipologie:
Dot: l’utente può inserire dei punti su un’immagine,
chiedendo al giocatore di riconoscere la loro ubicazione. Un
esempio geografico: http://
www.purposegames.com/game/mari-del-mondo-game
Shape: l’utente può ritagliare porzioni di spazio su
un’immagine, chiedendo al giocatore di individuarne il nome. Un
esempio (guarda caso) geografico:
http://www.purposegames.com/game/monti-europei-game
51. Dal punto di vista didattico, Purposegames è interessante perché
permette, fin dalla scuola media, agli studenti di diventare
protagonisti attivi, creando loro stessi giochi con cui sfidare i propri
compagni e il professore.
Il software può essere utilizzato praticamente in tutte le materie:
Anatomia: http://www.purposegames.com/game/anatomia-
sistema-urinario-rim-quiz
Lingue straniere: http://www.purposegames.com/game/858
Fisica: http://www.purposegames.com/game/physics-01-
electromagnetism-quiz
Storia: http://www.purposegames.com/game/88a53692fd
Sta a voi trovare nuovi stimoli con il motore di ricerca interno.
52. MONTARE VIDEO IN
CLOUD
Il software più entusiasmante e completo per fare
editing video online è senza dubbio WeVideo:
https://www.wevideo.com/
Ecco un breve videotutorial in inglese:
https://www.youtube.com/watch?
v=BMmvyGoIaRo