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CORSO SULLE
COMPETENZE DIGITALI
LEZIONE 2: strategie per lezioni collaborative in
aula informatica
Il web 2.0 (dinamico) consente:
di fruire, creare e modificarne i contenuti
blog e forum
un alto livello di condivisione
progetti e file condivisi
Nel web 1.0 (statico):
l’utente può solo leggere, ma non interagire
LA DIDATTICA IN CLOUD
Il Cloud è un insieme di tecnologie informatiche basate sul web 2.0:
per archiviare ed elaborare informazioni
grazie all'utilizzo di risorse hardware o software distribuite nella rete
Il cloud teaching è una metodologia didattica basata su:
apprendimento collaborativo
progetti effettuati in ambiente distribuito
Usato:
per favorire il collegamento tra insegnanti e studenti
per promuoverne la collaborazione nella produzione di materiali didattici come
risultato di un'intelligenza collettiva
Tutti i software utilizzabili per la condivisione (il web sharing)
sono Cloud:
Youtube e Vimeo: per l’ambito video
Slideshare: per la condivisione di presentazioni
Scribd: per lo sharing di documenti, in primis pdf
Dropbox: per condividere file e cartelle
Pinterest: per condividere segnalibri e immagini
Flickr: per il photo sharing
Etc. etc. etc.
Le Google Apps permettono di
sviluppare facilmente questa
nuova tipologia di insegnamento:
Gmail/Hangouts: per
comunicare
Drive: per condividere
Docs: per collaborare
Sites: per strutturare
Calendar: per sincronizzarsi
Ecco alcune guide che possono esservi utili per imparare ad utilizzare i
servizi di Google:
Hangouts:
https://support.google.com/hangouts/?hl=en#topic=2944848
Drive: https://support.google.com/drive/?hl=en#topic=14940
Sites: https://support.google.com/sites/?hl=en#topic=1689606
Calendar: https://support.google.com/calendar/?
hl=en#topic=6076998
NB. I video sono in inglese: siccome Google cambia molto spesso la
grafica delle proprie app, l’unico modo per restare aggiornati è seguire i
tutorial pubblicati da Google stesso.
Siete stati invitati a condividere i seguenti file:
-Un documento (in stile word)
-Una presentazione (in stile PowerPoint)
NB. Vi è arrivato un invito alla mail da voi
indicata. Una volta seguito il link, cliccare su
Aggiungi a Drive (in alto a destra) e poi Apri
in Drive.
NB2. Chi non ha fornito una mail di Google è
stato invitato a condividere i singoli file, non
potendo accedere a Drive.
Esercitazione
Lo scopo dell’esercitazione è creare un PowerPoint sui
monumenti della città di Torino.
Dovete inserire una pagina per ciascun gruppo in cui
compare una foto del monumento prescelto ed un piccolo
commento di due righe (seguire l’esempio inserito nel file di
presentazione condiviso).
Ciascun gruppo (formato da due utenti) dovrà utilizzare il
foglio di word per indicare quale monumento ha scelto ed
eventualmente cambiarlo se vede che altri utenti lo hanno
anticipato.
Motori di Ricerca Italia Dati 2014 (fonte:
gs.statcounter.com)
Google 94%
Bing 2,3%
Yahoo! 1,5%
Arianna 0,4%
Ask 0,3
Obiettivo: saper trovare su Google!
CERCARE INFORMAZIONI SU
INTERNET
LEGGERE I RISULTATI
Per ogni singolo risultato Google segnala una serie di
informazioni utili per comprendere se si è in presenza
di quanto ricercato.
1. L’utente può subito vedere un breve testo descrittivo estratto dal
documento trovato (in grassetto vengono evidenziati i termini della query in
modo da comprendere meglio il contesto in cui sono inseriti e quindi decidere
se aprire o meno il risultato).
2. Facendo clic sul titolo di un risultato si accede al relativo documento.
3. L’indirizzo internet del documento.
4. Il link alla copia cache del documento. La copia cache è una sorta di
fotografia di un documento. Può succedere che tra i risultati elencati da
Google siano presenti link a risorse che, per diversi motivi, non sono più
accessibili. La copia cache permette di risolvere questa impasse mostrandone
una “fotografia” aggiornata al momento dell’ultima visita dei programmi
utilizzati da Google per scandagliare e indicizzare il Web.
5. Il link per visualizzare un elenco di pagine ritenute da Google simili a quella
trovata.
GOOGLE ALERT: quando Google cerca per te
Può capitare di non trovare l’informazione ricercata,
oppure di essere interessati a un determinato tema ma
di non avere tempo di ripetere ciclicamente una data
query per vedere se ci sono sviluppi o novità rilevanti.
Non è il caso di disperare: Google ha infatti creato un
servizio di avvisi che permette di delegare al motore la
ricerca e in caso di novità di ricevere comodamente
via e-mail una notifica.
Questo servizio è raggiungibile all’indirizzo
http://www.google.it/alerts
OPERATORI AVANZATI
Questo genere di operatori consente di compiere ricerche molto
specifiche. In alcuni casi, utilizzati insieme agli operatori di base,
permettono di ottenere risposte estremamente precise con una sola query.
Site: Permette di restringere l’ambito di una ricerca all’interno di un solo
sito (ex olimpiadi site:lastampa.it)
Link: Permette di visualizzare tutte le pagine che contengono un link a
uno specifico indirizzo internet. (ex. link: marcellomeinero.com)
Related: Anche questo operatore ha per oggetto un indirizzo internet
per il quale fornisce un elenco di siti ritenuti simili. (ex. related:time.com)
Allntitle: Con questo operatore la ricerca viene effettuata tra i titoli dei
documenti. (ex. allintitle: manzoni biografia)
LA RICERCA AVANZATA
Posso fare qualsiasi tipo di ricerca, settando tutti i
parametri in una sola volta: http://www.google.it/
advanced_search
GOOGLE GRUPPI
Google Gruppi è un servizio che permette alla persone di
creare e consultare gruppi di discussione organizzati
intorno a tematiche particolari:
https://groups.google.com/forum/?hl=it#!overview
A questo Google affianca le funzionalità di ricerca viste in
precedenza, in modo da rendere il reperimento delle
informazioni inanellate nelle varie discussioni il più veloce e
preciso possibile.
LA MACCHINA DEL TEMPO
Quaranta miliardi di pagine internet "scadute" sono
archiviate nella libreria digitale di Waybackmachine,
catalogate a partire dal 1996.
Il sito "The internet archive", che ospita la macchina del
tempo per il web, provvede a fotografare costantemente
campioni significativi della Rete e ad accumularli nella
propria memoria.
Ne nasce così una sorta di album fotografico delle pagine
perse nel tempo: http://archive.org/web/
TROVARE GLI AUTORI
Alcune volte si scoprono pagine o siti particolarmente
interessanti e si vorrebbe sapere di più su chi li ha creati e
amministra.
Alcuni siti hanno una sezione Contatti o Chi siamo, ma
non sempre qui sono presenti le informazioni desiderate.
Se non ci si vuole rassegnare, è possibile provare a
utilizzare i servizi Whois.
WHOIS?
“Who is” in inglese significa “chi è” e non è difficile
immaginare cosa facciano questi servizi: dato un URL
forniscono diverse informazioni su di esso tra cui il
cosiddetto registrant (registrante), cioè la persona o la
società che ha registrato il dominio, ma non solo.
Per prima cosa è quindi necessario fare riferimento al
dominio di primo livello del sito di interesse, o TLD (Top-
Level Domain). Questo può essere di due tipi: geografico o
generico.
 I domini geografici sono propri di una nazione o
regione e sono costituiti da due lettere, per esempio it
per l’Italia, nl per l’Olanda, ca per il Canada, vn per il
Vietnam.
 I domini generici identificano invece tipologie di
organizzazioni e sono costituiti da tre lettere, per
esempio edu per gli enti educativi, gov per quelli
governativi o il famoso com per le attività commerciali.
Per ricerche sul registro italiano:
http://www.nic.it/web-whois/index.jsf
Valutare le informazioni
È possibile valutare una fonte su internet?
Alcuni possibili snodi:
1. Autorevolezza/precisione
2. Contenuto
3. Aggiornamento
4. Grafica/impaginazione
5. Originalità
6. utilizzabilità
1. AUTOREVOLEZZA/PRECISIONE
Chi è l' autore del sito (e-mail, indicazioni bio-
bibliografiche, eventuale curriculum)?
Il sito è sponsorizzato da un'organizzazione?
Qual è la tipologia del dominio (.edu, .gov, .libero.it, etc.)?
Le fonti delle informazioni sono citate?
2. CONTENUTO
Sono chiari lo scopo e i destinatari della risorsa?
L’informazione contenuta nella risorsa è un dato di fatto o una
interpretazione?
Il sito contiene informazioni originali o è una raccolta di link?
La lingua utilizzata nel testo è corretta e appropriata ai temi trattati?
Chi sponsorizza questa pubblicazione ?
Ha le informazioni provengono da una scuola, di lavoro, o un sito
aziendale ?
Qual è lo scopo della risorsa di informazioni: informare, istruire,
convincere, vendere?
3. AGGIORNAMENTO
La risorsa viene aggiornata periodicamente?
Se sì, con quale frequenza?
Compaiono le date dell’aggiornamento e sono in sintonia
con le informazioni presentate?
Il sito presenta un progetto di aggiornamento costante
(date di creazione/revisione/ aggiornamento)?
4. GRAFICA/IMPAGINAZIONE
è necessaria?
è funzionale allo scopo?
è originale?
è di qualità?
Ci sono molti dati, statistiche, illustrazioni?
Come sono i colori?
Ci sono sempre didascalie? sono chiare?
5. ORIGINALITÀ
Il contenuto della risorsa è reperibile in altra forma o in altri
luoghi (altri siti, libri, supporti elettronici, ecc.)?
Se si trova in altre risorse, possiede qualcosa in più o di
diverso (es. aggiornamenti, livelli di approfondimento
dell’informazione, integrazioni)?
6. UTILIZZABILITÀ
La risorsa può essere usata con facilità?
Richiede software particolari o installazione di plug-in?
L’interfaccia è amichevole?
Ci sono motori di ricerca all’interno del sito?
C’è la mappa del sito?
È a pagamento?
Tre principali fonti:
Google immagini: https://www.google.it/imghp?gws_rd=
ssl
Pixabay: http://pixabay.com/it/
Every Stock Photo: http://www.everystockphoto.com/
La ricerca per immagini
GOOGLE IMMAGINI
La ricerca tramite immagine
 Gli “strumenti di ricerca”
IL WEBQUEST
Il webquest è una metodologia didattica formalizzata nel 1995 da
Bernie Dodge della San Diego State University.
Essa si basa sull’uso del computer e di internet e ha lo scopo di
sviluppare nell’allievo delle capacità di analisi, sintesi e
valutazione.
Il discente, attraverso una ricerca “guidata” in internet su siti
preselezionati dal docente, deve svolgere un compito (ricerca-
azione) che parte dalla rielaborazione delle informazioni raccolte
per arrivare alla realizzazione di un prodotto finale.
FASI DEL WEBQUEST
1. Introduzione: fornisce le informazioni di base,
introduce i partecipanti nella situazione proposta e spesso
propone la simulazione di una situazione reale per rendere
più attraente il compito proposto (“sei un giornalista…”
“fate parte della commissione parlamentare per…” “il
mondo è minacciato dalla terza guerra mondiale, il
presidente degli Stati Uniti convoca una Commissione…” )
2. Compito: definisce cosa deve essere prodotto durante i
lavori. Non viene ancora descritto come dovrà essere svolto
il compito ma solo quale sarà.
Esempi:
devi convincere il capo redattore dell’importanza
dell’articolo con un’esposizione orale di 10 minuti
devi scrivere un articolo per il giornale della scuola
devi preparare una lezione di 30 min. con l’ausilio di una
presentazione multimediale
3. Risorse: vengono indicate le risorse web da consultare,
che possono essere uniche per tutti i discenti o suddivise per
gruppi ed elencate a seconda delle funzioni.
Si tratta di risorse liberamente fruibili in rete,
precedentemente visitate e recensite dal docente, oppure
preparate appositamente e inserite su un sito web, oppure
ancora altre informazioni come indirizzi mail o numeri
telefonici di esperti a cui potersi rivolgere per ricercare la
risposta ai quesiti posti.
4. Processo: si descrivono nel dettaglio le attività che gli studenti
devono svolgere per  portare a termine il compito.
Si dovranno:
descrivere le fasi del lavoro, ovvero suddivisione in gruppi,
distribuzione dei compiti, consultazione web in gruppi,
discussione in classe, esercitazioni pratiche, studi sul campo o
ricerca-azione, interviste etc.;
organizzare gli eventuali ruoli dei partecipanti, affidando a
ciascuno responsabilità proprie o di gruppo e fornendo tutte le
informazioni necessarie per svolgere il compito attraverso la
simulazione
5. Suggerimenti: si possono inserire dei consigli per aiutare i
discenti a organizzare le informazioni raccolte fornendo per es.
degli elenchi di domande a risposta più o meno guidata, griglie
organizzative, mappe concettuali, scalette temporali, etc.
Questi strumenti forniscono una guida agli studenti e permettono
loro di raggiungere risultati che altrimenti non sarebbero
probabilmente in grado di raggiungere, con il doppio vantaggio
di fornire dei modelli di apprendimento che potranno utilizzare in
altri contesti.
È altresì utile inserire in questa sezione una griglia che espliciti fin
da subito i criteri di valutazione delle attività assegnate.
6. Conclusione: è il momento in cui si riepiloga; si ricorda
agli studenti cosa hanno imparato e li si consiglia su come
successivamente ampliare l'esperienza per acquisire
ulteriore conoscenza.
UN’ANALISI PRATICA
http://quarini.scuole.piemonte.it/webquest/civprec/index.htm
MATERIALI
Un ottimo tool per l’impaginazione guidata dei propri webquest: http
://www.aula21.net/Wqfacil/webit.htm
Aggiornato elenco di webquest internazionali: http://questgarden.com/
Webquest per la scuola superiore:
http://www.bibliolab.it/ZARRELLI_Pascoli_webquest_file/frame.htm;
http://www.itiscannizzaro.net/documenti/webqueststoria/webquest.htm
Webquest per la scuola primaria:
http://www.bibliolab.it/webquest_roma/index.htm
Webquest per la scuola media:http://www.bibliolab.it/webquest_fiumi/
index.htm; http://quarini.scuole.piemonte.it/webquest/civprec/index.htm
THINGLINK: animare le
immagini
Thinglink è un bellissimo tool online
che permette di creare immagini
multimediali, inserendo link,
commenti e video.
Il risultato finale può essere inserito
nella pagina di un sito o condiviso via
mail.
Ecco una delle mie prime realizzazioni:
https://
www.thinglink.com/scene/578235187297517569
ESERCITAZIONE
Provate a realizzare un Thinglink su un argomento a
vostra scelta, scegliendo l’immagine su Google ed
inserendo almeno 3 link, dei quali uno deve essere un
video.
Cercate di immaginare quale ricaduta può avere sulla
vostra didattica, condividendone eventualmente i
risultati con i colleghi in un ulteriore tag.
LE MAPPE CONCETTUALI
Saper sintetizzare e schematizzare un capitolo o
un argomento di storia è da sempre una
competenza fondamentale per gli studenti, a
partire dagli ultimi anni della Primaria.
Ritengo che non sia il docente a preparare schemi
per gli studenti, ma siano essi stessi che devono
diventare protagonisti in laboratori pratici.
Tre strumenti si stagliano
nell’ormai folto panorama delle
applicazioni per realizzare mappe
concettuali:
1.Cmap, scaricabile in versione
desktop (pc, mac, linux), ma di cui
esiste anche una app per iPad.
2.Mindmeister, utilizzabile
online o con app per Android e
iOs.
3.MindMup, attivabile anche da
Google Drive
Ecco il link a tre video tutorial esaustivi sulle principali
funzioni dei due strumenti:
Cmap: https://
www.youtube.com/watch?v=Tsv6hNCFHEA (in alta
definizione)
Mindmeister: https://
www.youtube.com/watch?v=GMpZ-wBGbAY (è
l’unico esistente in italiano)
MindMup:
https://www.youtube.com/watch?v=TR-OdE_QhLc
(in inglese)
DIDATTICA CON IL SOCIAL
BOOKMARKING
SOCIAL BOOKMARKING (=SEGNALIBRO)
I siti di social bookmarking organizzano il loro
contenuto tramite l'uso di tag (etichette,
categorie).
Essi sono uno strumento facile e intuitivo per
individuare, classificare, ordinare e condividere
le risorse Internet attraverso la pratica
dell'etichettatura e categorizzazione (tagging).
Un breve video esplicativo:
https://
www.commoncraft.com/video/social-bookmarking-spiegato-da-common-craft
BENEFICI NELL’INSEGNAMENTO
La ragione più chiara perché si dovrebbe utilizzare un
servizio di social bookmarking è che tutti i segnalibri vengono
salvati online, in modo che si può accedervi da qualsiasi
computer ovunque.
Se siete disposti a rendere i vostri segnalibri pubblici è
possibile aiutare gli altri a imparare dalle vostre scoperte on-
line.
La prossima volta che siete alla ricerca di una risorsa per
pianificare una lezione, piuttosto che fare una ricerca su
Google, provate a cercare tra i social bookmarking per vedere
ciò che altri insegnanti hanno trovato sullo stesso argomento.
2 strumenti pratici
PINTEREST
https://www.pinterest.com/
Permette agli utenti di creare bacheche per gestire la
raccolta di immagini in base a temi predefiniti o da loro
generati. Il nome deriva infatti dall'unione delle parole
 inglesi pin (appendere) e interest (interesse).
ANNOTARY
https://annotary.com/
Annotary è una piattaforma di social bookmarking e
annotazione che permette di catalogare e condividere ciò
che legge online.
PINTEREST NELLA DIDATTICA
Bacheche di ricerca: gli studenti possono creare delle bacheche dedicate a temi di
ricerca assegnati dai docenti, in cui possono inserire diversi articoli, immagini e video dedicati
alla tematica di ricerca. Ex. https://it.pinterest.com/authorjnadams/water-pollution/
Presentazione di personaggi storici: gli studenti possono creare una bacheca
dedicata ad un personaggio storico e riempirla con immagini, video, articoli dedicati al
personaggio scelto. Ex. https://it.pinterest.com/elpate/abraham-lincoln/
Sitografie: gli studenti possono creare una raccolta di riferimenti a siti web che
abitualmente consultano nelle loro attività di studio in casa e per effettuare le ricerche
scolastiche. Ex. https://www.pinterest.com/salesbrook/sitography/
Gruppi di collaborazione: gli studenti possono creare una bacheca aperta sulla quale
possono inviare dei post anche altri studenti, al fine di collaborare a un progetto di gruppo
assegnato dal docente.
Bacheca di classe: il docente può creare una bacheca dedicata alla propria classe in cui
può inserire materiali utili per i propri studenti, oppure può dare loro la possibilità di segnalare
informazioni che ritengono interessanti per la classe.
https://it.pinterest.com/dixmois/organisation-et-gestion-de-classe/
 Pianificazione orientativa:  gli studenti possono creare diverse bacheche
riguardanti varie università, in modo da poter organizzare le informazioni relative
a ciascuna di esse e avere una serie di informazioni utili per una scelta più
consapevole del percorso universitario da seguire. 
 Bacheche dedicate ad eventi: gli studenti possono creare alcune bacheche
dedicate a ricorrenze particolari in cui raccogliere tutte le informazioni relative,
condividendole con i propri compagni di classe. 
 Bacheca musicale di classe: ciascuno studente può inserire in una bacheca
comune alcune musiche che possono essere utilizzate nelle attività didattiche per
precisi scopi. 
 Raccolta di immagini geografiche: gli studenti possono postare, in una data
bacheca, le immagine relative a città, paesi, paesaggi, monumenti e quant'altro
ritenga di dover condividere con i propri compagni, corredandole di opportune
didascalie.  Ex. https://it.pinterest.com/blazenko/city-megalopolis/
 Pianificazione di eventi: è possibile creare una bacheca dedicata a particolari
eventi che riguardano la classe e organizzare determinate attività comuni. 
CREARE EBOOK
Gli strumenti cambiano a seconda del device che
abbiamo a disposizione. Ecco i migliori tool per
sistema operativo:
Su Mac: iBook author (
https://www.apple.com/it/ibooks-author/)
Su tablet: Book creator (https://
play.google.com/store/apps/details?id=net.redjumper.b
)
Su Windows: Sigil (http://
www.voglio10.it/didattica-multimediale/451-creare-un-
)
Online: Widbookhttp
://www.voglio10.it/insegnare-storia/481-creare-ip
html
Online: Papyrushttp
://www.voglio10.it/insegnare-storia/525-creare-e
html
Come utilizzarlo nella didattica?
Chiedendo ad esempio agli studenti di
realizzare un ebook su un
argomento sviluppato a lezione:
essi dovranno trovare le parole
giuste per rendere accattivanti i
concetti, ma soprattutto cercare
immagini efficaci e video esplicativi
di qualità.
PROGRAMMARE GIOCHI
VISUALI
Purpose Games (http://www.purposegames.com/) permette di
creare giochi visuali secondo due tipologie:
Dot: l’utente può inserire dei punti su un’immagine,
chiedendo al giocatore di riconoscere la loro ubicazione. Un
esempio geografico: http://
www.purposegames.com/game/mari-del-mondo-game
Shape: l’utente può ritagliare porzioni di spazio su
un’immagine, chiedendo al giocatore di individuarne il nome. Un
esempio (guarda caso) geografico:
http://www.purposegames.com/game/monti-europei-game
Dal punto di vista didattico, Purposegames è interessante perché
permette, fin dalla scuola media, agli studenti di diventare
protagonisti attivi, creando loro stessi giochi con cui sfidare i propri
compagni e il professore.
Il software può essere utilizzato praticamente in tutte le materie:
Anatomia: http://www.purposegames.com/game/anatomia-
sistema-urinario-rim-quiz
Lingue straniere: http://www.purposegames.com/game/858
Fisica: http://www.purposegames.com/game/physics-01-
electromagnetism-quiz
Storia: http://www.purposegames.com/game/88a53692fd
Sta a voi trovare nuovi stimoli con il motore di ricerca interno.
MONTARE VIDEO IN
CLOUD
Il software più entusiasmante e completo per fare
editing video online è senza dubbio WeVideo:
https://www.wevideo.com/
Ecco un breve videotutorial in inglese:
https://www.youtube.com/watch?
v=BMmvyGoIaRo

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Lim bene 2

  • 1. CORSO SULLE COMPETENZE DIGITALI LEZIONE 2: strategie per lezioni collaborative in aula informatica
  • 2. Il web 2.0 (dinamico) consente: di fruire, creare e modificarne i contenuti blog e forum un alto livello di condivisione progetti e file condivisi Nel web 1.0 (statico): l’utente può solo leggere, ma non interagire LA DIDATTICA IN CLOUD
  • 3. Il Cloud è un insieme di tecnologie informatiche basate sul web 2.0: per archiviare ed elaborare informazioni grazie all'utilizzo di risorse hardware o software distribuite nella rete Il cloud teaching è una metodologia didattica basata su: apprendimento collaborativo progetti effettuati in ambiente distribuito Usato: per favorire il collegamento tra insegnanti e studenti per promuoverne la collaborazione nella produzione di materiali didattici come risultato di un'intelligenza collettiva
  • 4. Tutti i software utilizzabili per la condivisione (il web sharing) sono Cloud: Youtube e Vimeo: per l’ambito video Slideshare: per la condivisione di presentazioni Scribd: per lo sharing di documenti, in primis pdf Dropbox: per condividere file e cartelle Pinterest: per condividere segnalibri e immagini Flickr: per il photo sharing Etc. etc. etc.
  • 5. Le Google Apps permettono di sviluppare facilmente questa nuova tipologia di insegnamento: Gmail/Hangouts: per comunicare Drive: per condividere Docs: per collaborare Sites: per strutturare Calendar: per sincronizzarsi
  • 6. Ecco alcune guide che possono esservi utili per imparare ad utilizzare i servizi di Google: Hangouts: https://support.google.com/hangouts/?hl=en#topic=2944848 Drive: https://support.google.com/drive/?hl=en#topic=14940 Sites: https://support.google.com/sites/?hl=en#topic=1689606 Calendar: https://support.google.com/calendar/? hl=en#topic=6076998 NB. I video sono in inglese: siccome Google cambia molto spesso la grafica delle proprie app, l’unico modo per restare aggiornati è seguire i tutorial pubblicati da Google stesso.
  • 7. Siete stati invitati a condividere i seguenti file: -Un documento (in stile word) -Una presentazione (in stile PowerPoint) NB. Vi è arrivato un invito alla mail da voi indicata. Una volta seguito il link, cliccare su Aggiungi a Drive (in alto a destra) e poi Apri in Drive. NB2. Chi non ha fornito una mail di Google è stato invitato a condividere i singoli file, non potendo accedere a Drive. Esercitazione
  • 8. Lo scopo dell’esercitazione è creare un PowerPoint sui monumenti della città di Torino. Dovete inserire una pagina per ciascun gruppo in cui compare una foto del monumento prescelto ed un piccolo commento di due righe (seguire l’esempio inserito nel file di presentazione condiviso). Ciascun gruppo (formato da due utenti) dovrà utilizzare il foglio di word per indicare quale monumento ha scelto ed eventualmente cambiarlo se vede che altri utenti lo hanno anticipato.
  • 9. Motori di Ricerca Italia Dati 2014 (fonte: gs.statcounter.com) Google 94% Bing 2,3% Yahoo! 1,5% Arianna 0,4% Ask 0,3 Obiettivo: saper trovare su Google! CERCARE INFORMAZIONI SU INTERNET
  • 10. LEGGERE I RISULTATI Per ogni singolo risultato Google segnala una serie di informazioni utili per comprendere se si è in presenza di quanto ricercato.
  • 11. 1. L’utente può subito vedere un breve testo descrittivo estratto dal documento trovato (in grassetto vengono evidenziati i termini della query in modo da comprendere meglio il contesto in cui sono inseriti e quindi decidere se aprire o meno il risultato). 2. Facendo clic sul titolo di un risultato si accede al relativo documento. 3. L’indirizzo internet del documento. 4. Il link alla copia cache del documento. La copia cache è una sorta di fotografia di un documento. Può succedere che tra i risultati elencati da Google siano presenti link a risorse che, per diversi motivi, non sono più accessibili. La copia cache permette di risolvere questa impasse mostrandone una “fotografia” aggiornata al momento dell’ultima visita dei programmi utilizzati da Google per scandagliare e indicizzare il Web. 5. Il link per visualizzare un elenco di pagine ritenute da Google simili a quella trovata.
  • 12. GOOGLE ALERT: quando Google cerca per te Può capitare di non trovare l’informazione ricercata, oppure di essere interessati a un determinato tema ma di non avere tempo di ripetere ciclicamente una data query per vedere se ci sono sviluppi o novità rilevanti. Non è il caso di disperare: Google ha infatti creato un servizio di avvisi che permette di delegare al motore la ricerca e in caso di novità di ricevere comodamente via e-mail una notifica. Questo servizio è raggiungibile all’indirizzo http://www.google.it/alerts
  • 13. OPERATORI AVANZATI Questo genere di operatori consente di compiere ricerche molto specifiche. In alcuni casi, utilizzati insieme agli operatori di base, permettono di ottenere risposte estremamente precise con una sola query. Site: Permette di restringere l’ambito di una ricerca all’interno di un solo sito (ex olimpiadi site:lastampa.it) Link: Permette di visualizzare tutte le pagine che contengono un link a uno specifico indirizzo internet. (ex. link: marcellomeinero.com) Related: Anche questo operatore ha per oggetto un indirizzo internet per il quale fornisce un elenco di siti ritenuti simili. (ex. related:time.com) Allntitle: Con questo operatore la ricerca viene effettuata tra i titoli dei documenti. (ex. allintitle: manzoni biografia)
  • 14. LA RICERCA AVANZATA Posso fare qualsiasi tipo di ricerca, settando tutti i parametri in una sola volta: http://www.google.it/ advanced_search
  • 15. GOOGLE GRUPPI Google Gruppi è un servizio che permette alla persone di creare e consultare gruppi di discussione organizzati intorno a tematiche particolari: https://groups.google.com/forum/?hl=it#!overview A questo Google affianca le funzionalità di ricerca viste in precedenza, in modo da rendere il reperimento delle informazioni inanellate nelle varie discussioni il più veloce e preciso possibile.
  • 16. LA MACCHINA DEL TEMPO Quaranta miliardi di pagine internet "scadute" sono archiviate nella libreria digitale di Waybackmachine, catalogate a partire dal 1996. Il sito "The internet archive", che ospita la macchina del tempo per il web, provvede a fotografare costantemente campioni significativi della Rete e ad accumularli nella propria memoria. Ne nasce così una sorta di album fotografico delle pagine perse nel tempo: http://archive.org/web/
  • 17. TROVARE GLI AUTORI Alcune volte si scoprono pagine o siti particolarmente interessanti e si vorrebbe sapere di più su chi li ha creati e amministra. Alcuni siti hanno una sezione Contatti o Chi siamo, ma non sempre qui sono presenti le informazioni desiderate. Se non ci si vuole rassegnare, è possibile provare a utilizzare i servizi Whois.
  • 18. WHOIS? “Who is” in inglese significa “chi è” e non è difficile immaginare cosa facciano questi servizi: dato un URL forniscono diverse informazioni su di esso tra cui il cosiddetto registrant (registrante), cioè la persona o la società che ha registrato il dominio, ma non solo. Per prima cosa è quindi necessario fare riferimento al dominio di primo livello del sito di interesse, o TLD (Top- Level Domain). Questo può essere di due tipi: geografico o generico.
  • 19.  I domini geografici sono propri di una nazione o regione e sono costituiti da due lettere, per esempio it per l’Italia, nl per l’Olanda, ca per il Canada, vn per il Vietnam.  I domini generici identificano invece tipologie di organizzazioni e sono costituiti da tre lettere, per esempio edu per gli enti educativi, gov per quelli governativi o il famoso com per le attività commerciali. Per ricerche sul registro italiano: http://www.nic.it/web-whois/index.jsf
  • 20. Valutare le informazioni È possibile valutare una fonte su internet? Alcuni possibili snodi: 1. Autorevolezza/precisione 2. Contenuto 3. Aggiornamento 4. Grafica/impaginazione 5. Originalità 6. utilizzabilità
  • 21. 1. AUTOREVOLEZZA/PRECISIONE Chi è l' autore del sito (e-mail, indicazioni bio- bibliografiche, eventuale curriculum)? Il sito è sponsorizzato da un'organizzazione? Qual è la tipologia del dominio (.edu, .gov, .libero.it, etc.)? Le fonti delle informazioni sono citate?
  • 22. 2. CONTENUTO Sono chiari lo scopo e i destinatari della risorsa? L’informazione contenuta nella risorsa è un dato di fatto o una interpretazione? Il sito contiene informazioni originali o è una raccolta di link? La lingua utilizzata nel testo è corretta e appropriata ai temi trattati? Chi sponsorizza questa pubblicazione ? Ha le informazioni provengono da una scuola, di lavoro, o un sito aziendale ? Qual è lo scopo della risorsa di informazioni: informare, istruire, convincere, vendere?
  • 23. 3. AGGIORNAMENTO La risorsa viene aggiornata periodicamente? Se sì, con quale frequenza? Compaiono le date dell’aggiornamento e sono in sintonia con le informazioni presentate? Il sito presenta un progetto di aggiornamento costante (date di creazione/revisione/ aggiornamento)?
  • 24. 4. GRAFICA/IMPAGINAZIONE è necessaria? è funzionale allo scopo? è originale? è di qualità? Ci sono molti dati, statistiche, illustrazioni? Come sono i colori? Ci sono sempre didascalie? sono chiare?
  • 25. 5. ORIGINALITÀ Il contenuto della risorsa è reperibile in altra forma o in altri luoghi (altri siti, libri, supporti elettronici, ecc.)? Se si trova in altre risorse, possiede qualcosa in più o di diverso (es. aggiornamenti, livelli di approfondimento dell’informazione, integrazioni)?
  • 26. 6. UTILIZZABILITÀ La risorsa può essere usata con facilità? Richiede software particolari o installazione di plug-in? L’interfaccia è amichevole? Ci sono motori di ricerca all’interno del sito? C’è la mappa del sito? È a pagamento?
  • 27. Tre principali fonti: Google immagini: https://www.google.it/imghp?gws_rd= ssl Pixabay: http://pixabay.com/it/ Every Stock Photo: http://www.everystockphoto.com/ La ricerca per immagini
  • 28. GOOGLE IMMAGINI La ricerca tramite immagine
  • 29.  Gli “strumenti di ricerca”
  • 30. IL WEBQUEST Il webquest è una metodologia didattica formalizzata nel 1995 da Bernie Dodge della San Diego State University. Essa si basa sull’uso del computer e di internet e ha lo scopo di sviluppare nell’allievo delle capacità di analisi, sintesi e valutazione. Il discente, attraverso una ricerca “guidata” in internet su siti preselezionati dal docente, deve svolgere un compito (ricerca- azione) che parte dalla rielaborazione delle informazioni raccolte per arrivare alla realizzazione di un prodotto finale.
  • 31. FASI DEL WEBQUEST 1. Introduzione: fornisce le informazioni di base, introduce i partecipanti nella situazione proposta e spesso propone la simulazione di una situazione reale per rendere più attraente il compito proposto (“sei un giornalista…” “fate parte della commissione parlamentare per…” “il mondo è minacciato dalla terza guerra mondiale, il presidente degli Stati Uniti convoca una Commissione…” )
  • 32. 2. Compito: definisce cosa deve essere prodotto durante i lavori. Non viene ancora descritto come dovrà essere svolto il compito ma solo quale sarà. Esempi: devi convincere il capo redattore dell’importanza dell’articolo con un’esposizione orale di 10 minuti devi scrivere un articolo per il giornale della scuola devi preparare una lezione di 30 min. con l’ausilio di una presentazione multimediale
  • 33. 3. Risorse: vengono indicate le risorse web da consultare, che possono essere uniche per tutti i discenti o suddivise per gruppi ed elencate a seconda delle funzioni. Si tratta di risorse liberamente fruibili in rete, precedentemente visitate e recensite dal docente, oppure preparate appositamente e inserite su un sito web, oppure ancora altre informazioni come indirizzi mail o numeri telefonici di esperti a cui potersi rivolgere per ricercare la risposta ai quesiti posti.
  • 34. 4. Processo: si descrivono nel dettaglio le attività che gli studenti devono svolgere per  portare a termine il compito. Si dovranno: descrivere le fasi del lavoro, ovvero suddivisione in gruppi, distribuzione dei compiti, consultazione web in gruppi, discussione in classe, esercitazioni pratiche, studi sul campo o ricerca-azione, interviste etc.; organizzare gli eventuali ruoli dei partecipanti, affidando a ciascuno responsabilità proprie o di gruppo e fornendo tutte le informazioni necessarie per svolgere il compito attraverso la simulazione
  • 35. 5. Suggerimenti: si possono inserire dei consigli per aiutare i discenti a organizzare le informazioni raccolte fornendo per es. degli elenchi di domande a risposta più o meno guidata, griglie organizzative, mappe concettuali, scalette temporali, etc. Questi strumenti forniscono una guida agli studenti e permettono loro di raggiungere risultati che altrimenti non sarebbero probabilmente in grado di raggiungere, con il doppio vantaggio di fornire dei modelli di apprendimento che potranno utilizzare in altri contesti. È altresì utile inserire in questa sezione una griglia che espliciti fin da subito i criteri di valutazione delle attività assegnate.
  • 36. 6. Conclusione: è il momento in cui si riepiloga; si ricorda agli studenti cosa hanno imparato e li si consiglia su come successivamente ampliare l'esperienza per acquisire ulteriore conoscenza. UN’ANALISI PRATICA http://quarini.scuole.piemonte.it/webquest/civprec/index.htm
  • 37. MATERIALI Un ottimo tool per l’impaginazione guidata dei propri webquest: http ://www.aula21.net/Wqfacil/webit.htm Aggiornato elenco di webquest internazionali: http://questgarden.com/ Webquest per la scuola superiore: http://www.bibliolab.it/ZARRELLI_Pascoli_webquest_file/frame.htm; http://www.itiscannizzaro.net/documenti/webqueststoria/webquest.htm Webquest per la scuola primaria: http://www.bibliolab.it/webquest_roma/index.htm Webquest per la scuola media:http://www.bibliolab.it/webquest_fiumi/ index.htm; http://quarini.scuole.piemonte.it/webquest/civprec/index.htm
  • 38. THINGLINK: animare le immagini Thinglink è un bellissimo tool online che permette di creare immagini multimediali, inserendo link, commenti e video. Il risultato finale può essere inserito nella pagina di un sito o condiviso via mail. Ecco una delle mie prime realizzazioni: https:// www.thinglink.com/scene/578235187297517569
  • 39. ESERCITAZIONE Provate a realizzare un Thinglink su un argomento a vostra scelta, scegliendo l’immagine su Google ed inserendo almeno 3 link, dei quali uno deve essere un video. Cercate di immaginare quale ricaduta può avere sulla vostra didattica, condividendone eventualmente i risultati con i colleghi in un ulteriore tag.
  • 40. LE MAPPE CONCETTUALI Saper sintetizzare e schematizzare un capitolo o un argomento di storia è da sempre una competenza fondamentale per gli studenti, a partire dagli ultimi anni della Primaria. Ritengo che non sia il docente a preparare schemi per gli studenti, ma siano essi stessi che devono diventare protagonisti in laboratori pratici.
  • 41. Tre strumenti si stagliano nell’ormai folto panorama delle applicazioni per realizzare mappe concettuali: 1.Cmap, scaricabile in versione desktop (pc, mac, linux), ma di cui esiste anche una app per iPad. 2.Mindmeister, utilizzabile online o con app per Android e iOs. 3.MindMup, attivabile anche da Google Drive
  • 42. Ecco il link a tre video tutorial esaustivi sulle principali funzioni dei due strumenti: Cmap: https:// www.youtube.com/watch?v=Tsv6hNCFHEA (in alta definizione) Mindmeister: https:// www.youtube.com/watch?v=GMpZ-wBGbAY (è l’unico esistente in italiano) MindMup: https://www.youtube.com/watch?v=TR-OdE_QhLc (in inglese)
  • 43. DIDATTICA CON IL SOCIAL BOOKMARKING SOCIAL BOOKMARKING (=SEGNALIBRO) I siti di social bookmarking organizzano il loro contenuto tramite l'uso di tag (etichette, categorie). Essi sono uno strumento facile e intuitivo per individuare, classificare, ordinare e condividere le risorse Internet attraverso la pratica dell'etichettatura e categorizzazione (tagging). Un breve video esplicativo: https:// www.commoncraft.com/video/social-bookmarking-spiegato-da-common-craft
  • 44. BENEFICI NELL’INSEGNAMENTO La ragione più chiara perché si dovrebbe utilizzare un servizio di social bookmarking è che tutti i segnalibri vengono salvati online, in modo che si può accedervi da qualsiasi computer ovunque. Se siete disposti a rendere i vostri segnalibri pubblici è possibile aiutare gli altri a imparare dalle vostre scoperte on- line. La prossima volta che siete alla ricerca di una risorsa per pianificare una lezione, piuttosto che fare una ricerca su Google, provate a cercare tra i social bookmarking per vedere ciò che altri insegnanti hanno trovato sullo stesso argomento.
  • 45. 2 strumenti pratici PINTEREST https://www.pinterest.com/ Permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta di immagini in base a temi predefiniti o da loro generati. Il nome deriva infatti dall'unione delle parole  inglesi pin (appendere) e interest (interesse). ANNOTARY https://annotary.com/ Annotary è una piattaforma di social bookmarking e annotazione che permette di catalogare e condividere ciò che legge online.
  • 46. PINTEREST NELLA DIDATTICA Bacheche di ricerca: gli studenti possono creare delle bacheche dedicate a temi di ricerca assegnati dai docenti, in cui possono inserire diversi articoli, immagini e video dedicati alla tematica di ricerca. Ex. https://it.pinterest.com/authorjnadams/water-pollution/ Presentazione di personaggi storici: gli studenti possono creare una bacheca dedicata ad un personaggio storico e riempirla con immagini, video, articoli dedicati al personaggio scelto. Ex. https://it.pinterest.com/elpate/abraham-lincoln/ Sitografie: gli studenti possono creare una raccolta di riferimenti a siti web che abitualmente consultano nelle loro attività di studio in casa e per effettuare le ricerche scolastiche. Ex. https://www.pinterest.com/salesbrook/sitography/ Gruppi di collaborazione: gli studenti possono creare una bacheca aperta sulla quale possono inviare dei post anche altri studenti, al fine di collaborare a un progetto di gruppo assegnato dal docente. Bacheca di classe: il docente può creare una bacheca dedicata alla propria classe in cui può inserire materiali utili per i propri studenti, oppure può dare loro la possibilità di segnalare informazioni che ritengono interessanti per la classe. https://it.pinterest.com/dixmois/organisation-et-gestion-de-classe/
  • 47.  Pianificazione orientativa:  gli studenti possono creare diverse bacheche riguardanti varie università, in modo da poter organizzare le informazioni relative a ciascuna di esse e avere una serie di informazioni utili per una scelta più consapevole del percorso universitario da seguire.   Bacheche dedicate ad eventi: gli studenti possono creare alcune bacheche dedicate a ricorrenze particolari in cui raccogliere tutte le informazioni relative, condividendole con i propri compagni di classe.   Bacheca musicale di classe: ciascuno studente può inserire in una bacheca comune alcune musiche che possono essere utilizzate nelle attività didattiche per precisi scopi.   Raccolta di immagini geografiche: gli studenti possono postare, in una data bacheca, le immagine relative a città, paesi, paesaggi, monumenti e quant'altro ritenga di dover condividere con i propri compagni, corredandole di opportune didascalie.  Ex. https://it.pinterest.com/blazenko/city-megalopolis/  Pianificazione di eventi: è possibile creare una bacheca dedicata a particolari eventi che riguardano la classe e organizzare determinate attività comuni. 
  • 48. CREARE EBOOK Gli strumenti cambiano a seconda del device che abbiamo a disposizione. Ecco i migliori tool per sistema operativo: Su Mac: iBook author ( https://www.apple.com/it/ibooks-author/) Su tablet: Book creator (https:// play.google.com/store/apps/details?id=net.redjumper.b ) Su Windows: Sigil (http:// www.voglio10.it/didattica-multimediale/451-creare-un- )
  • 49. Online: Widbookhttp ://www.voglio10.it/insegnare-storia/481-creare-ip html Online: Papyrushttp ://www.voglio10.it/insegnare-storia/525-creare-e html Come utilizzarlo nella didattica? Chiedendo ad esempio agli studenti di realizzare un ebook su un argomento sviluppato a lezione: essi dovranno trovare le parole giuste per rendere accattivanti i concetti, ma soprattutto cercare immagini efficaci e video esplicativi di qualità.
  • 50. PROGRAMMARE GIOCHI VISUALI Purpose Games (http://www.purposegames.com/) permette di creare giochi visuali secondo due tipologie: Dot: l’utente può inserire dei punti su un’immagine, chiedendo al giocatore di riconoscere la loro ubicazione. Un esempio geografico: http:// www.purposegames.com/game/mari-del-mondo-game Shape: l’utente può ritagliare porzioni di spazio su un’immagine, chiedendo al giocatore di individuarne il nome. Un esempio (guarda caso) geografico: http://www.purposegames.com/game/monti-europei-game
  • 51. Dal punto di vista didattico, Purposegames è interessante perché permette, fin dalla scuola media, agli studenti di diventare protagonisti attivi, creando loro stessi giochi con cui sfidare i propri compagni e il professore. Il software può essere utilizzato praticamente in tutte le materie: Anatomia: http://www.purposegames.com/game/anatomia- sistema-urinario-rim-quiz Lingue straniere: http://www.purposegames.com/game/858 Fisica: http://www.purposegames.com/game/physics-01- electromagnetism-quiz Storia: http://www.purposegames.com/game/88a53692fd Sta a voi trovare nuovi stimoli con il motore di ricerca interno.
  • 52. MONTARE VIDEO IN CLOUD Il software più entusiasmante e completo per fare editing video online è senza dubbio WeVideo: https://www.wevideo.com/ Ecco un breve videotutorial in inglese: https://www.youtube.com/watch? v=BMmvyGoIaRo