https://www.lamemoriadellavoro.it/
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 3I del Liceo delle scienze umane G.B. Vico di Corsico con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 3° A del Liceo Scienze Economico Sociale Clemente Rebora di Rho con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 4°A del Liceo Scienze Umane opzione Economico Sociale Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017-2018 da due studentesse della classe 4°E del Liceo delle Scienze Umane economico sociale Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati da un gruppo di ragazzi delle classi 3°A e 3°B del Liceo scientifico opzione scienze applicate E. Alessandrini di Abbiategrasso con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2020-2021 da studenti delle classi 3ASU e 5ASU del Liceo Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro
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Questi documenti sono stati realizzati nell’ano scolastico 2017/2018 dalla classe 3XD del Liceo scientifico Virgilio di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 4°B del Liceo Scienze Umane Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 3° A del Liceo Scienze Economico Sociale Clemente Rebora di Rho con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 4°A del Liceo Scienze Umane opzione Economico Sociale Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017-2018 da due studentesse della classe 4°E del Liceo delle Scienze Umane economico sociale Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati da un gruppo di ragazzi delle classi 3°A e 3°B del Liceo scientifico opzione scienze applicate E. Alessandrini di Abbiategrasso con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2020-2021 da studenti delle classi 3ASU e 5ASU del Liceo Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro
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Questi documenti sono stati realizzati nell’ano scolastico 2017/2018 dalla classe 3XD del Liceo scientifico Virgilio di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 4°B del Liceo Scienze Umane Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 3KA del Liceo classico Virgilio di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati dall’alunna della classe 4°H del Liceo Scienze Umane Economico Sociale Fabio Besta di Milano, nell’anno scolastico 2017-2018, con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2018/2019 dalla classe 4BSU del Liceo delle scienze umane Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
https://www.lamemoriadellavoro.it/
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 da alcuni studenti della classe 4° A del Liceo classico Marie Curie con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
PROGETTO MEDI@PLAY - Presentazione della propria città realizzata dai ragazzi della classe V della Scuola Primaria "M. Ausiliatrice" di Ottaviano per la classe gemella di Martina Franca (TA)
Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016GiovanniFabio
Progetto d'Istituto Scuola Secondaria di I Grado - Filandari 2015/2016 - "Curiosando nel passato... scopro, conosco e valorizzo le tradizioni del mio paese".
Progetto di Plesso: “Vivere il proprio paese da protagonisti”.
A obra GIAN GIACOMO TEODORO TRIVULZIO
TRA MILANO, ROMA E MADRID foi escrita por Loris de Nardi como sendo o 5º volume de sua Tese na Università degli Studi di Milano, na Facoltà di Lettere e Filosofia.
Conta a história do Príncipe Gian Giacomo VI Teodoro Trivulzio, Príncipe de Mesolcina como Gian Diacomo III e Cardeal da Santa Igreja Católica Apostólica Romana.
https://www.lamemoriadellavoro.it/
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2018/2019 da studentesse della classe 3F del Liceo delle scienze umane Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
M. De Filippis, E. Zanarotti, "I Camilliani a Pavia nel XVIII e XIX secolo: t...Maurizio De Filippis
Non può non essere edificante gettare uno sguardo nel passato. È un modo di colmare il presente riempendone il vuoto. Cosa sarebbe il presente senza il passato? Non perderebbe il suo senso? A questa domanda risponde l’iniziativa di padre De Miranda che ha avuto la felice idea di raccogliere in sintesi l’attività dei padri camilliani nell’ospedale S. Matteo di Pavia. Ci fa ripassare una storia che parte dal lontano 1693 e si prolunga fino al 1810, quando in seguito alle leggi napoleoniche i religiosi camilliani furono costretti ad abbandonare il loro ministero al servizio dei malati nella città di Pavia.
Cfr. M. Bizzotto, Prefazione in "I Camilliani a Pavia", a cura di F. de Miranda, Edizioni CdG, Pavia, 2019, p.5.
www.lamemoriadellavoro.it
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2021-2022 dalla classe 3 CSU del Liceo Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2021-2022 dalla classe 4 AL del Liceo Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 3KA del Liceo classico Virgilio di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati dall’alunna della classe 4°H del Liceo Scienze Umane Economico Sociale Fabio Besta di Milano, nell’anno scolastico 2017-2018, con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2018/2019 dalla classe 4BSU del Liceo delle scienze umane Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 da alcuni studenti della classe 4° A del Liceo classico Marie Curie con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
PROGETTO MEDI@PLAY - Presentazione della propria città realizzata dai ragazzi della classe V della Scuola Primaria "M. Ausiliatrice" di Ottaviano per la classe gemella di Martina Franca (TA)
Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016GiovanniFabio
Progetto d'Istituto Scuola Secondaria di I Grado - Filandari 2015/2016 - "Curiosando nel passato... scopro, conosco e valorizzo le tradizioni del mio paese".
Progetto di Plesso: “Vivere il proprio paese da protagonisti”.
A obra GIAN GIACOMO TEODORO TRIVULZIO
TRA MILANO, ROMA E MADRID foi escrita por Loris de Nardi como sendo o 5º volume de sua Tese na Università degli Studi di Milano, na Facoltà di Lettere e Filosofia.
Conta a história do Príncipe Gian Giacomo VI Teodoro Trivulzio, Príncipe de Mesolcina como Gian Diacomo III e Cardeal da Santa Igreja Católica Apostólica Romana.
https://www.lamemoriadellavoro.it/
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2018/2019 da studentesse della classe 3F del Liceo delle scienze umane Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
M. De Filippis, E. Zanarotti, "I Camilliani a Pavia nel XVIII e XIX secolo: t...Maurizio De Filippis
Non può non essere edificante gettare uno sguardo nel passato. È un modo di colmare il presente riempendone il vuoto. Cosa sarebbe il presente senza il passato? Non perderebbe il suo senso? A questa domanda risponde l’iniziativa di padre De Miranda che ha avuto la felice idea di raccogliere in sintesi l’attività dei padri camilliani nell’ospedale S. Matteo di Pavia. Ci fa ripassare una storia che parte dal lontano 1693 e si prolunga fino al 1810, quando in seguito alle leggi napoleoniche i religiosi camilliani furono costretti ad abbandonare il loro ministero al servizio dei malati nella città di Pavia.
Cfr. M. Bizzotto, Prefazione in "I Camilliani a Pavia", a cura di F. de Miranda, Edizioni CdG, Pavia, 2019, p.5.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2021-2022 dalla classe 3 CSU del Liceo Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2021-2022 dalla classe 4 AL del Liceo Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2018-2019 dalla classe 4 E del Liceo Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2022-2023 da alunni del Liceo Virgilio di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2022-2023 da alunni del Liceo Severi Correnti di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2022-2023 dalla classe 4 BL del Liceo Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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1. 1888 Lettera della Società Elettrica Industriale
2. 1899 Lettera della scatoleria Minerva
3. 1898 Lettera della tipografia Kettlitz
4. 1882 Lettera della cromolitografia Galletti
5. Inizio ‘900 Dépliant dei velocipedi F.lli Capati
6. 1895 Dépliant della Ditta paracatene Lampo
7. 1904 Lettera della Ditta copribusti e calze Daniele Bellavita
8. 1888 Lettera dell’ebanisteria Sironi Paolo
9. 1887 Lettera della selleria Virginio Gavirati
10. 1891 Lettera della Ditta Ambrogio Binda
11. 1901 Lettera della chimica Bertelli
12. 1900 Lettera della cromolitografia Chiattone
13. 1895 Lettera del guantificio Bianchi
14. 1908 Lettera della Società Cooperativa costruzioni in ferro
15. 1897 Lettera della Ditta strumenti musicali Barlassina e Casoli
16. 1866 Lettera della Ditta strumenti musicali Pelitti
17. Sunto dei guadagni degli orfani operai dal 1891 al 1903
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Tra la fine del XIX secolo e i primi anni del Novecento ricorrono numerosi fascicoli con gli introiti delle vendite di beneficenza, realizzate con i lavori eseguiti dalle Stelline. In alcuni fascicoli sono riportati anche gli elenchi dei manufatti realizzati dalle ragazze, permettendo così l’analisi delle mansioni alle quali venivano iniziate durante la loro permanenza nell’istituto.
Molti di questi manufatti sono direttamente collegabili con gli insegnamenti effettuati nei laboratori artigianali e pratici dell’orfanotrofio, volti soprattutto all’insegnamento di lavori nel tessile (maglieria, uncinetto, ricamo, confezione di abiti e biancheria); altri sono invece riferibili ad attività forse più “ricreative”, alle quali venivano applicate le ragazze dopo gli studi della scuola elementare.
Gli oggetti delle vendite di beneficenza erano suddivisi per tipologia: lavori di sartoria, di confezione di biancheria, ornamentali , di ricamo in bianco e in colore, di disegno, di creazione di oggettistica.
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Nel 1880 il Consiglio degli Orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio bandì un concorso per la copertura del posto di Direttrice dell’Orfanotrofio Femminile, per la collocazione a riposo della precedente direttrice.
Molte maestre, tutte entro i 30 anni, chiesero delucidazioni sullo svolgimento del concorso: chi chiese le materie d’esame, chi i compiti competenti, chi se fosse compreso l’alloggio, e chi si spinse apertamente a chiedere se il concorso fosse “un reale concorso o piuttosto una pura formalità”.
Le lettere arrivarono da tutta Italia, molte dalla Campania e dal Sud.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 4G del Liceo delle scienze umane opz. Economico sociale G.B. Vico di Corsico con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati dalla classe 4° A del Liceo delle Scienze Umane Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 da un gruppo di studenti delle classi 4°A 4°B e 4°C del Liceo delle Scienze Umane, opzione economico sociale, Maria Gaetana Agnesi di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro, e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 dagli studenti della classe 3°B del Liceo artistico Ettore Majorana di Cesano Maderno con il progetto di Alternanza Scuola Lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017/2018 dalla classe 3F del Liceo delle scienze umane G.B. Vico di Corsico con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2018/2019 dalla classe 3CL del Liceo Linguistico Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016-2017 dagli alunni delle classi 3E, 3C, 4A e 4D del Liceo Linguistico Salvatore Quasimodo di Magenta con il progetto di Alternanza Scuola Lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017-2018 dagli studenti della classe 4XD del Liceo Virgilio di Milano con il progetto di Alternanza Scuola Lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 da alunne delle classi 4G e 4F del Liceo delle scienze umane Fabio Besta di Milano con il progetto di Alternanza Scuola Lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 dagli alunni della classe 3B del Liceo Scientifico scienze applicate Alessandrini di Abbiategrasso con il progetto di Alternanza Scuola Lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
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Questi documenti sono stati realizzati dalla classe 3° D del Liceo Linguistico Salvatore Quasimodo di Magenta con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
More from Museo Martinitt e Stelline di Milano (20)
La Memoria del lavoro - liceo Quasimodo Magenta 3DL
Liceo Vico 3I 2017-2018
1. STORIA STELLINE
STORIA PIO ALBERGO TRIVULZIO
GRAFICI
BIOGRAFIE
INTERVISTA
2. Nel 1572 l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo abolì l’antico monastero delle
Benedettine presso la chiesa di Santa Maria della Stella. Pochi anni dopo il
Borromeo, preso in affitto dalle stesse Benedettine il soppresso monastero, vi eresse
l’Ospedale dei Poveri mendicanti e vergognosi della Stella; nasceva così il luogo Pio
della Stella, destinato, nel corso dei secoli a trasformarsi radicalmente e, a diventare
nella seconda metà del settecento per volere di Maria Teresa d’Austria, il primo
regio Orfanotrofio Femminile della città di Milano.
Le orfane milanesi vivono una doppia condizione di sfortuna e fortuna: la sfortuna
derivante dalla perdita di uno o di entrambi i genitori, la fortuna di essere accolte in
un istituto che cerca di prepararle ad affrontare la vita futura. Quella delle stelline è
una povertà dignitosa.
3. Nel 1863 il decreto reale che stabilisce l’unificazione amministrativa e patrimoniale
dell’orfanotrofio femminile, di quello maschile e del Pio albergo Trivulzio sotto un unico
consiglio, denominato “Consiglio degli orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio”, è la conferma
dell’impostazione pubblicista che la Stella ha avuto ai tempi di Maria Teresa D’Austria
prima e del figlio Giuseppe II poi.
A partire dal 1900 l’ Istituto della Stella compie alcuni tentativi per superare la dimensione
claustrale in cui le fanciulle vivevano e individua sbocchi professionali diversi per le
ricoverate.
L’orfanotrofio delle Stelline di Corso Magenta cessa di esistere a partire dagli anni ‘70 del
1900 per dare posto ai piccoli gruppi delle case famiglia.
4. Ad Antonio Tolomeo Trivulzio, principe del Sacro Romano Impero, si deve la fondazione del
Pio Albergo Trivulzio. Nato nel 1692, intraprese la carriera militare fino ad arrivare alla
carica di generale di cavalleria. In campo umanistico aderì alle concezioni illuministiche del
tempo, conoscendo figure importanti come quella di Cesare Beccaria, per questo motivo
quando camminava per Milano era toccato nel vedere storpi, vecchi, malati, soldati mutilati
per le strade che vivevano solo con i soldi delle offerte che ricevevano durante l’elemosina.
Voleva così offrire un "ospitale".
Il 30 dicembre 1767 muore il principe Antonio Tolomeo Trivulzio e, nel testamento (scritto
nel 1766) esprime la sua volontà di costituire un albergo dei poveri con tutta la sua eredità.
5. Il Pio Albergo Trivulzio era un albergo dei poveri che permetteva di trovare rifugio a
tutti coloro che non erano in grado di procurarsi un sostegno economico perché
invalidi, malati o troppo anziani per lavorare. Originariamente l'albergo era situato nel
palazzo Trivulzio (contrada della signora) e nei quattro anni successivi alla morte del
principe si attuarono i lavori di restauro per rendere l'abitazione conforme ad albergo.
Finiti i lavori vennero aperte le porte ai primi 100 ricoverati selezionati tra coloro che
per età o malattia non erano più in grado di mantenersi.
Negli anni Trenta e negli anni Settanta dell'Ottocento lo stabile subì dei
rimaneggiamenti e ampliamenti, mentre negli ultimi anni del secolo vennero fatti gli
impianti di riscaldamento. Quando venne costruita la nuova sede, l'antico stabile
Trivulzio venne prima parzialmente ridotto a causa delle sistemazioni urbane fasciste,
poi duramente danneggiato dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale e
infine demolito per fare posto a nuovi edifici.
6. Tra il 1907 e il 1910, a causa di una inadeguatezza dell'altro palazzo in termini
di spazio, igiene e comfort, venne progettato dagli ingegneri Luigi Mazzocchi e
Carlo Formenti un nuovo palazzo lungo la strada per Baggio (ubicazione da
cui deriva il soprannome di Baggina) per ospitare fino a 1200 bisognosi. Il
nuovo Pio Albergo Trivulzio fu costruito sui principi della moderna architettura
sanitaria. L'edificio, in stile neosettecentesco, è caratterizzato da una struttura
a padiglioni, il progetto definitivo mostra una rigorosa distinzione tra la parte
destinata agli uomini e quella destinata alle donne con dormitori, refettori, sale
di lavoro e infermerie loro riservate. Dopo essere stato completato, l'edificio è
stato in parte rinnovato e adeguato alle nuove esigenze assistenziali, mediche
e gestionali.
7. Abbiamo analizzato i vari tipi di lavori svolti dalle orfane, dalle donne e
dagli uomini rispettivamente alla seconda serie (1901/1939) e della terza
serie (1940/1959).
In seguito abbiamo raggruppato ed inserito in grafici i nomi più comuni
delle orfane entrate in orfanotrofio nei periodi citati.
Abbiamo calcolato l’età media che avevano le orfane al momento dell’
ammissione e la permanenza media di ognuna di esse all’interno
dell’istituto creando altri 4 grafici divisi anch’essi per serie.
Come ultimi 2 grafici abbiamo considerato la composizione familiare delle
orfane nei rispettivi periodi.
18. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Achillina
Aida
Amelia
Angela
Antonia
Benvenuta
Carlotta
Cleofe
Dina
Edvige
Emilia
Ernesta
Ettorina
Francesca
Giselda
Giuseppina
Iride
Lidia
Lina
Luigia
Mice
Nerina
Olimpia
Romilda
Sole
Nomi più comuni dal 1901 al 1939
campione totale 106
Maria
Pierina
Rosa
Olga
Natalina
Lucia
Liliana
Ines
Giuliana
Giordana
Evelina
Ester
Elvira
Domenica
Delia
Carolina
Bruna
Atalia
Anita
Andreina
Alba
Adriana
Vittorina
Irma
Ermenegilda
19. 0 1 2 3 4 5 6 7
Adele
Alda
Angela
Anna Luigia
Anna Maria
Antonietta
Attilia
Carla
Carmela
Carmen
Clementina
Diana
Elsa
Elvira
Enrica
Ester
Fiorirosa
Franca
Giampiera
Gian Antonia
Giovanna
Giselda
Giuseppina
Ida
Innocenta
Iole
Italia
Luciana
Luigia
Luisa
Maria
Marilde
Nella
Pia
Pierina
Renata
Rina
Rosaria
Wanda
Nomi più comuni dal 1940 al 1959
campione totale 81
21. 0
5
10
15
20
25
30
4 anni 6 anni 7 anni 8 anni 9 anni 10 anni 11 anni 12 anni 13 anni 14 anni 15 anni
Media delle età di ammissione dal 1901 al 1939 (circa 8 anni)
campione totale 99
22. 0
5
10
15
20
25
6 anni 7 anni 8 anni 9 anni 10 anni 11 anni 12 anni
Media delle età di ammissione dal 1940 al 1959 (circa 8 anni)
campione totale 77
24. 0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni 6 anni 7 anni 8 anni 9 anni 10 anni 13 anni
Media anni di permanenza in orfanotrofio dal 1901 al 1939 (circa 6 anni)
campione totale 99
25. 0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni 6 anni 7 anni 8 anni 9 anni 10 anni 11 anni 12 anni
Media anni di permanenza in orfanotrofio dal 1940 al 1959 (circa 6 anni)
campione totale 86
26. Di chi erano orfane
•DAL 1901 AL 1939
•DAL 1940 AL 1950
30. 0
5
10
15
20
25
30
3 persone 4 persone 5 persone 6 persone 7 persone 8 persone 9 persone 10 persone 12 persone 13 persone
Composizione familiare dal1901 al 1939
campione totale 104
32. Abbiamo scelto e preso in esame un fascicolo a testa e abbiamo scritto
una piccola biografia sull’orfana. Abbiamo raccolto le informazioni
principali sulla loro permanenza in orfanotrofio e sulla vita prima di esso.
Per renderle più realistiche sono state scritte in prima persona e inserite in
un particolare contesto.
Abbiamo riportato nelle seguenti slide i punti principali di ogni biografia che
comprendono nome,cognome, ammissione e dimissione ma anche la
composizione familiare.
33. Perego Pierina
Nata il: 23/07/1939
A: Brugherio
Padre: Carlo Perego
Madre: Angela Magni
Componenti della famiglia: 3 fratelli e una sorella
Ammissione: 24/09/1949
Dimissione:24/08/1956
Jimenz Mariam
58/09
34. Radaelli Anna
Nata il :30/01/1923
A: Milano
Residenza in: Via San Gregorio 11
Componenti famiglia: 2 fratelli
Ammissione: 3/09/1929
Dimissione: 12/01/1931
Canclini Letizia
63/02
35. Carla Maria Piera Inzaghi
Nata il: 18/10/1930
A: Pieve Emanuele (Mi)
Madre: Maria Calcaterra
Padre: Vincenzo Inzaghi
Lavoro: Famiglia comproprietaria di un risificio nel comune di Pieve
Emanuele
Residenza: Piazza Guardi 15
Componenti famiglia: 3 sorelle e 2 fratelli
Ammissione: 10/10/1940
Dimissione: 10/10/1944
Bressan Sara
41/02
36. Ghislandi Cleofe
Nata il: 27/06/1913
Il padre: era un lavatore
La madre: lavorava a mezzo servizio
Residenza in: Via Camposodigiano 25
Componenti famiglia: 2 sorelle e 3 fratelli
Ammissione:18/08/1922
Dimissione:17/11/1927
Giovannini Serena
37/25
37. Ghislandi Iride
Nata il: 22/05/1910
A: Milano
Il padre: era un lavatore
La madre: lavorava a mezzo servizio
Residenza in: Via Camposodigiano 25
Componenti della famiglia: 2 sorelle e 3 fratelli
Ammissione:15/09/1919
Dimissione:3/10/1926
Sansottera Sara
37/26
38. Renata Ponzoni
Nata il: 23/02/1932
A: Milano
Il padre: lavorava come oste
La madre: era una casalinga
Residenza in: Via Folli 43, Milano
Componenti famiglia: una sorella
Ammissione;3/10/1941
Dimissione:1/09/1943
Pisterna Chiara
60/07
39. Polese Fiorirosa
Nata: l’ 8/12/1936
A: Milano
Il padre: era un agricoltore
La madre: era una domestica
Residenza in: Via Padova 30, Milano
Componenti famiglia: era figlia unica
Ammissione:2/02/1946
Dimissione:24/06/1950
Berto Simone
60/03
40. Abbiamo intervistato un’ ex Stellina di nome Graziella che entrò in orfanotrofio
all’età di 7 anni dopo che la madre ottenne la cittadinanza milanese, necessaria
per essere ammessa. Il suo primo anno a Milano non fu facile poiché essendo
povera non le vennero dati gli stessi privilegi dei bambini più abbienti. Quando
poi venne ammessa al collegio si trovò molto a suo agio perché tutte le stelline
venivano trattate in maniera paritaria. Ogni estate venivano insegnate alle
ragazze diverse attività e, a seconda delle capacità possedute, le ragazze
cominciavano un corso di avviamento al lavoro; lei fu mandata a lavorare alla
Ina Assicurazioni, dove guadagnava 27.000 lire al mese. A differenza dei
Martinitt ci ha raccontato che le Stelline oltre ai lavori manuali, frequentavano
anche i laboratori di cucina, cucito, calligrafia e scrittura.
41. La giornata tipo in orfanotrofio iniziava alle 6.15 ovvero quando suonava la
campanella per mandarle a messa e in seguito a colazione, ma solo dopo aver
fatto i letti. Dopo di che iniziavano le lezioni e a seguire il pranzo; nel pomeriggio
avevano la ricreazione, alla quale seguiva un momento di studio con le istitutrici
e dopo la cena ritornavano nelle camerate a dormire. Per coloro che non
rispettavano le regole dell’istituto, le punizioni potevano variare a seconda delle
istitutrici e del tipo di errore commesso. A pranzo e a cena avevano un menù
fisso, a eccezione della frutta e della verdura che variavano spesso in base alla
stagione. Graziella, uscita dall’orfanotrofio, si sposa e con la nascita del
secondo figlio lascia l’impiego. Dopo dodici anni di matrimonio suo marito
muore, e Graziella si trova costretta a cercare di nuovo un lavoro. Essendo
iscritta alla lista degli orfani di guerra trova facilmente un’occupazione presso
l’azienda Pomellato, una gioielleria, dove rimane fino alla pensione.