Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
Feminis tal forest_donne all'estero_elio varutti_istituto stringher udineElio Varutti
Scientific research in Italian (and Friulian) on female migration from Friuli, Northeast of Italy, with the cooperation of the Ethnographic Museum of Friuli. A survey from the sixteenth century to the "short century", described by Eric Hobsbawm
Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
Feminis tal forest_donne all'estero_elio varutti_istituto stringher udineElio Varutti
Scientific research in Italian (and Friulian) on female migration from Friuli, Northeast of Italy, with the cooperation of the Ethnographic Museum of Friuli. A survey from the sixteenth century to the "short century", described by Eric Hobsbawm
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Itinerary on the exiled people from Istria and Dalmatia in Udine. Journey to the places of historical memory from the Refugee Camp to the Metallic Village, 1945-1960. An innovative document created by students and teachers of "Stringher" Secondary High School in Udine to develop the Tourism of Memory.
Don Janni Sabucco, vessato dai titini, esule da Fiume a Pisa, 1948Elio Varutti
The works and days of Monsignor Janni Sabucco in Fiume from 1939 to 1948 in the parish of the Most Holy Redeemer, with Don Luigi Polano. Arrested and tortured by the OZNA, to the point of ruining his sight, Don Sabucco is in exile in Pisa, with Monsignor Ugo Camozzo, the last Italian bishop of Fiume. His pastoral activity comes to light thanks to the documents kept by his relatives in Friuli, Canada and data from the authority of the Archdiocese of Pisa. The project is by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, to which the ANVGD of Arezzo and that of Tuscany have collaborated.
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45Elio Varutti
Slides on the Shoah for a conference by Elio Varutti with the same title for the Municipality of Udine on the occasion of the 2019 Memorial Day. The case of the child Sergio De Simone, arrested in Fiume with various family members and deported to the Risiera di San Sabba in Trieste, then to Auschwitz. He will be selected by the torturer Menghele for failed TB experiments. He was murdered in a Hamburg concentration camp in Bullenhuser Damm.
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
Inno Di Mameli - il Risorgimento ItalianoStilinski24
Questa è una presentazione sull'analisi dell' Inno Italiano di Goffredo Mameli, spiegato anche dal punto di vista di Roberto Benigni. Compresa la parafrasi e la biografia degli autori Mameli e Novaro.
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Itinerary on the exiled people from Istria and Dalmatia in Udine. Journey to the places of historical memory from the Refugee Camp to the Metallic Village, 1945-1960. An innovative document created by students and teachers of "Stringher" Secondary High School in Udine to develop the Tourism of Memory.
Don Janni Sabucco, vessato dai titini, esule da Fiume a Pisa, 1948Elio Varutti
The works and days of Monsignor Janni Sabucco in Fiume from 1939 to 1948 in the parish of the Most Holy Redeemer, with Don Luigi Polano. Arrested and tortured by the OZNA, to the point of ruining his sight, Don Sabucco is in exile in Pisa, with Monsignor Ugo Camozzo, the last Italian bishop of Fiume. His pastoral activity comes to light thanks to the documents kept by his relatives in Friuli, Canada and data from the authority of the Archdiocese of Pisa. The project is by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, to which the ANVGD of Arezzo and that of Tuscany have collaborated.
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45Elio Varutti
Slides on the Shoah for a conference by Elio Varutti with the same title for the Municipality of Udine on the occasion of the 2019 Memorial Day. The case of the child Sergio De Simone, arrested in Fiume with various family members and deported to the Risiera di San Sabba in Trieste, then to Auschwitz. He will be selected by the torturer Menghele for failed TB experiments. He was murdered in a Hamburg concentration camp in Bullenhuser Damm.
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
Inno Di Mameli - il Risorgimento ItalianoStilinski24
Questa è una presentazione sull'analisi dell' Inno Italiano di Goffredo Mameli, spiegato anche dal punto di vista di Roberto Benigni. Compresa la parafrasi e la biografia degli autori Mameli e Novaro.
https://www.lamemoriadellavoro.it/it/
Nel periodo tra l’ultimo decennio del XIX secolo e il primo del XX, molti degli orfani che frequentavano le botteghe artigiane cittadine per imparare un lavoro, vennero in contatto con le idee socialiste e anarchiche che circolavano tra gli operai. Alcuni ragazzi ne furono affascinati e si procurarono scritti e opuscoli che inneggiavano soprattutto a figure di anarchici, in ragione forse di constatazioni più immediate, secondo le quali “l'anarchismo non deriva da riflessioni astratte di qualche intellettuale o filosofo, ma dalla lotta diretta dei lavoratori contro il capitalismo, dalla ribellione degli oppressi contro i loro oppressori, dai bisogni e dalle necessità di questi uomini e dalle loro aspirazioni di libertà ed eguaglianza” come ebbe a dire l’anarchico e pedagogista francese Sébastien Faure. E il Partito Operaio Italiano, di impronta socialista, d’altronde, era stato fondato a Milano una decina di anni prima, nel 1882.
Purtroppo per i ragazzi affascinati da idee socialiste e anarchiche, queste rappresentavano per l’istituto un insormontabile motivo di espulsione a causa della pericolosità sociale che vi si intravvedeva. Molti orfani vennero allontanati dal collegio e le loro azioni controllate anche dopo l’espulsione.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017-2018 da due studentesse della classe 4°E del Liceo delle Scienze Umane economico sociale Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
História da Família Rossi, imigração da Itália para o Brasil em 1923. Família originária da província de Orgiano, cidade de Vicenza, região do Veneto, norte italiano.
Saggio di Mario Alberti sull'irredentismo giuliano ed in particolar modo triestino, nei suoi esponenti principali e nei vari aspetti storici, culturali, nazionali e nei rapporti tra questo, la massoneria, gli stati nazionali e la politica internazionale dell'epoca.
1. MEDIUM - GUSTAVO ROL
LA VITA | I LIBRI | ESPERIMENTI | STRANI MIRACOLI
Gustavo Adolfo Rol nasce a Torino il 20 giugno 1903, giorno della Consolata. La
famiglia è agiata, il padre,
Vittorio, è un noto avvocato che nel 1909 sarà nominato, per quasi un ventennio,
direttore della sede di
Torino della Banca Commerciale Italiana. La madre, Martha Peruglia, è figlia
dell'avv. Antonio presidente del
tribunale di Saluzzo. Gustavo ha due fratellini, Carlo, nato nel 1897, e
Giustina, nata nel 1900. Una terza
sorellina, Maria, arriverà nel 1914.
Gustavo all'età di cinque anni, con la madre.
Dietro la
madre ci sono i fratelli: Giustina, 8 anni, e
Carlo, 11
anni.
Si racconta che Gustavo non abbia parlato fino all'età di due anni, fino a
quando non lo trovarono
aggrappato al caminetto della casa di campagna, dove, di fronte ad un'immagine
raffigurante Napoleone a
Sant'Elena, piangeva e gridava: "Poleone, Poleone"
E infatti la figura di Napoleone gli sarà strettamente legata per tutta la vita,
diventando un collezionista di
rilievo internazionale di cimeli napoleonici, un esperto delle campagne, delle
battaglie e delle imprese
napoleoniche.
Già in terza elementare sapeva tutto sull'Imperatore, mentre al liceo sapeva
descrivere con minuzia di
particolari lo svolgimento delle battaglie, dando l'impressione di avervi
assistito personalmente. Qualcuno si
è spinto addirittura a ipotizzare che potesse essere la reincarnazione
dell'Imperatore francese, ma Rol ha
smentito categoricamente questa interpretazione in più occasioni, chiarendo di
avere grande ammirazione e
stima, oltre che profonda conoscenza storica del personaggio. Fatti singolari in
relazione all'Imperatore sono
numerosi.
2. Per esempio negli anni trenta, a Parigi, stava passeggiando in una strada
quando, spinto istintivamente ad
entrare in una casa, chiese al portinaio di condurlo nelle cantine, che avevano
il pavimento di terra battuta, e
lì, fattosi consegnare una pala da quel tizio che lo guardava in modo
interrogativo, dissotterò uno splendido
busto di marmo di Napoleone (qui sopra raffigurato).
Nella Palazzina di caccia di Stupinigi, una pregiata residenza dei Savoia appena
fuori Torino, è conservato
un prezioso dono di Rol, la carrozza con la quale Napoleone da Parigi si recò a
Milano per essere incoronato
re d'Italia. Rol l'aveva acquistata a Marengo, dove l'Imperatore l'aveva
lasciata perché si era rotta ed aveva
fretta di ritornare in Francia.
Gustavo Rol passa la sua infanzia tra Torino e San Secondo di Pinerolo, dove la
famiglia aveva una
residenza del '700 (foto sotto).
3. Inizialmente di carattere chiuso e con modesti risultati scolastici, si
appassionerà in seguito allo studio e alla
musica, imparando a suonare il pianoforte senza mai aver preso lezioni e
perfezionado la conoscenza del
violino. Negli anni di liceo conosce il beato Pier Giorgio Frassati e la sorella
Luciana, stimata poetessa, di cui
sarà amico tutta la vita. Nel 1921 intraprende la carriera giornalistica. Nel
1923 si iscrive alla facoltà di
Giurisprudenza alla Regia Università di Torino, dove si laureerà qualche anno
più tardi (in seguito studierà
anche scienze commerciali a Londra e si interesserà di biologia, con il sostegno
del premio nobel Jacques
Monod che conobbe a Parigi negli anni'50). Lo stesso anno, si iscrive al Corso
Allievi Ufficiali di
complemento, l'anno successivo è nominato sottotenente e quindi congedato.
Tra il 1925 e il 1930 è in giro per l'Europa in qualità di dipendente delle
filiali Comit: Marsiglia, Parigi, Londra
e Edimburgo. A Parigi, in un café, conosce la ragazza che poi diverrà sua
moglie. Si chiama Elna Resch-
Knudsen, norvegese, figlia di un capitano di marina e nipote di un ministro di
Stato. Gustavo era solito
presentare Elna con orgoglio, facendo notare che ben 17 Re facevano parte della
sua famiglia.
4. Passeranno circa tre anni da quell'incontro al loro matrimonio, avvenuto a
Torino, nella chiesa di San Carlo
in Piazza San Carlo, il 17 dicembre 1930.
Gustavo e Elna il giorno del loro
matrimonio
Alla fine degli anni '30 Rol acquista un alloggio in via Silvio Pellico 31, dove
abiterà fino alla morte.
5. Il periodo di Parigi è quello cruciale della sua vita: qui le sue ricerche,
iniziate a Marsiglia, sfociano in quella
scoperta che farà di lui una delle persone più enigmatiche del XX secolo.
Rol a Parigi nel 1927
Il 28 luglio 1927 scriverà nel suo diario a grandi caratteri:
6. "Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed
il calore.
Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura.
Non scriverò più nulla!"
Inizia un periodo di crisi profonda che lo porta a rifugiarsi in un convento.
Dopo tre mesi sua madre lo va a
prendere, dicendogli di sfruttare queste possibilità per fare del bene al
prossimo.
E così inizia la sua fama di "sensitivo". Conosce personaggi famosi come
Einstein , Croce, Fermi, Picasso,
Dalì, Braque, D'Annunzio, Cocteau, Krishnamurti. La sua nomea di veggente si
diffonde tra l'elite politica e
aristocratica di tutta Europa, e i Capi di Stato di molti paesi desiderano
chiedergli consiglio: De Gaulle,
Mussolini, Pio XII ; anche Hitler lo vuole conoscere, e invia i suoi a cercarlo
con l'ordine di condurlo a
Berlino. Per ben tre volte gli uomini del Duce lo nascondono e lo sottraggono
alle SS.
Durante la guerra a San Secondo Rol salva molte persone condannate alla
fucilazione. Si era impegnato a
fare esperimenti in presenza degli ufficiali tedeschi in cambio della vita dei
prigionieri. Per ogni esperimento
sarebbe stata risparmiata una persona. Renzo Allegri, in "Rol Il mistero",
racconta questo episodio:
<<Un giorno, a Pinerolo, un comandante tedesco aveva messo al muro un gruppo di
partigiani. Rol accorse
a chiederne la liberazione. "Sono innocenti, non hanno commesso niente di male",
diceva.
"E lei come fa ad esserne tanto sicuro?", chiese il comandante.
"Alla stessa maniera con cui sono sicuro di conoscere cosa contengono i cassetti
della scrivania nella sua
casa ad Amburgo", rispose Rol e cominciò a descrivere minuziosamente gli oggetti
che quel comandante
aveva nella sua scrivania ad Amburgo, soffermandosi sul contenuto di alcune
lettere privatissime e di
documenti segreti. Il tedesco, confuso e spaventato, liberò immediatamente i
prigionieri>>.
Nel 1945 Rol ottenne un riconoscimento per il suo operato da parte del Sindaco
di S. Secondo di Pinerolo, a
nome del Comitato di Liberazione Nazionale, che così recita:
Signor Rol Avv. Gustavo,
Oggetto: ringraziamento
Adempio al dovere di ringraziarLa vivamente anche a nome del Comitato di
Liberazione Nazionale, per tutto
quanto Ella ha fatto durante l'attuale guerra per il bene di San Secondo ed in
ispecie per la popolazione di
San Secondo. Il coraggio da Lei dimostrato in circostanze difficilissime per
risolvere situazioni che
interessavano la vita o l'interesse altrui o delle generalità degli abitanti, la
saggezza, serietà e l'autorità
dimostrate a suo tempo, verso chi di ragione, valsero a salvare la vita e i beni
di singoli e di molti
Sansecondesi. Quest'amministrazione e la popolazione tutta, che hanno apprezzato
i suoi generosi atti, Le
saranno molto riconoscenti e confidano che ella vorrà continuare a coadiuvarLe
7. nell'opera di ricostruzione e
nella ripacificazione degli animi.
Il Sindaco
G. Vicino
Nel 1934, subito dopo la morte del padre, Rol lascia l'impiego in banca,
professione che non l'aveva mai
attratto ma che aveva intrapreso solo per compiacere il genitore. Vorrebbe fare
il giornalista, ma poi decide
di dedicarsi al commercio di oggetti antichi, per i quali aveva sempre avuto una
grande passione. Apre,
durante la guerra, un negozio di antiquariato, che tiene fino agli anni '60,
fino a quando decide di dedicarsi a
tempo pieno alla pittura, all'approfondimento dei suoi studi e all'aiuto del
prossimo.
8. Dagli anni '50 in poi l'alloggio di Via Silvio Pellico sarà meta privilegiata di
tanti personaggi famosi: Pitigrilli,
che farà diverse dediche a Rol e parlerà ampiamente di lui in un suo libro;
Federico Fellini, suo grande
amico, che veniva spesso a chiedergli consiglio sulle nuove sceneggiature; e poi
John Cage (foto
sotto),Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Nino Rota, Alberto Sordi, Franco
Zeffirelli, Giorgio Strehler,
Valentina Cortese, Giovanni Agnelli, Cesare Romiti, Vittorio Gassman, Guido
Ceronetti, Valentino Bompiani,
Vittorio Messori e tanti altri.
Ha occasione di conoscere anche alcuni presidenti della Repubblica Italiana,
come Saragat e Einaudi.
9. Da sinistra: Rol insieme a Scelba, Saragat e
Fanfani
Sempre negli anni '50 incontra la regina Elisabetta II a Londra, che, a quanto
pare, desiderava mettersi in
contatto con lo spirito del padre, Re Giorgio VI, morto nel 1952.
Di questo periodo è anche l'incontro con Padre Pio, del quale Rol era molto
devoto e di cui teneva una
fotografia sul suo comò (foto sotto).
Nel 1964 incontra ad Antibes l'Imperatore d'Etiopia, Hailé Selassié, al quale
predice la morte ad opera del
suo popolo (fatto che si verificherà nel 1975).
In America si interessano a lui. Walt Disney vuole incontrarlo e John Fitgerald
Kennedy, nel suo unico
viaggio in Italia da presidente, viene appositamente a Torino per incontrare
Rol. Nel 1981 il presidente
Reagan gli invierà un telegramma di ringraziamento per aver contribuito con il
suo aiuto "metafisico" alla
liberazione del generale americano James Lee Dozier.
Si dice che durante la Guerra Fredda i servizi segreti di molti paesi si
interessassero a lui, e si può
immaginare il perché. È evidente che le scoperte di Rol potevano essere di
notevole interesse per i governi,
e in questi casi gli scienziati che lavorano per i servizi segreti sono molto
più disponibili a studiare certi
fenomeni "non compresi" di quanto lo sia la comunità scientifica in generale.
Infatti, se Einstein e Fermi avevano preso atto degli incredibili esperimenti di
Rol, non si può dire altrettanto
per uno sparuto manipolo di scettici di confessione atea. Tra questi Tullio
Regge, noto fisico, e Piero Angela,
giornalista e divulgatore scientifico. Nonostante avessero anche loro preso
parte ad una serie di semplici
esperimenti (principalmente con carte da gioco che, ahimé, si prestano
facilmente a fraintendimenti, ma che
Rol utilizzava quale primo gradino per facilitare uno scambio emotivo e per la
loro funzione matematica e
simbolica) non hanno voluto convalidarli ma hanno invece insinuato, sulla base
di ipotesi assolutamente
pregiudiziali e prive di consistenza, trattarsi di illusionismo, non potendo
altrimenti giustificare tali fenomeni.
Solo un'adeguata sperimentazione sotto controllo e con l'ausilio di un
prestigiatore avrebbe, secondo il loro
punto di vista, garantito la genuinità dei fenomeni. Rol avrebbe dovuto
riprodurre a comando i suoi
esperimenti, cosa però non possibile in quanto risultato, tra le altre cose, di
un'improvvisazione e di una
azione spontanea. Egli si riteneva uno strumento di Dio, mai l'artefice dei suoi
prodigi anche se ne era
l'esecutore materiale, e si definiva <<la grondaia che convoglia l'acqua che
cade dal tetto. Non é la
grondaia che va analizzata, bensì l'acqua e le ragioni per le quali "quella
Pioggia" si manifesta>>.
10. Non si comprende bene tuttavia su quali basi Angela&Regge hanno supposto che gli
esperimenti di Rol
fossero frutto di illusionismo, dal momento che non erano, e non sono,
prestigiatori... Nel 2002 è stato
inaugurato un sito internet, www.gustavorol.net, che ospita le tesi scettiche. È
curato da un prestigiatore,
Mariano Tomatis, che fa parte del Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo
delle Affermazioni sul
Paranormale, un comitato che vorrebbe dimostrare che tutto ciò che si dice a
proposito del mondo
paranormale è privo di qualsiasi credibilità. Indubbiamente su moltissime
questioni hanno ragione, e sono un
buon punto di riferimento per arginare i molti profittatori che abitano tale
mondo. Ma a proposito di Rol hanno
preso un granchio, e anche molto grosso. Senza analizzare i vari punti della
questione, che esulano, per il
momento, dalle intenzioni di questo sito, basti dire che coloro che oggi parlano
di Rol come un illusionista,
compreso il curatore del sito citato sopra, non hanno conosciuto Rol, ma basano
le loro ipotesi in primo
luogo sulle testimonianze di Angela&Regge, i quali però hanno fatto solo delle
insinuazioni senza portare
alcuna prova, e in secondo luogo sull'analisi delle descrizioni degli
esperimenti contenute nei libri e negli
articoli dedicati a Rol. Si vorrebbe in pratica ricostruire ogni esperimento in
chiave illusionistica dimostrando
che le varie fasi sono raffinati artifici. Ma ecco cosa dice Vanni Bossi, un
prestigiatore (scettico) che parlò di
Rol, senza averlo conosciuto e cercando di smontarne essenzialmente la
reputazione, in una pubblicazione
del 1979:
<<Va notato che, come sempre, gli episodi che descrivono gli esperimenti di Rol
sono riportati con una
carenza impressionante di dettagli, tanto da non permettermi, se non
ipotizzando, di poter ricostruire
esattamente come sono andate le cose dall'inizio alla fine>>.
La domanda viene spontanea: e allora su cosa basa la sua ipotesi, dal momento
che c'è <<una carenza
impressionante di dettagli>>? Se poi dobbiamo credere ad un altro prestigiatore
(scettico) che ha scritto di
Rol, Massimo Manca, ci rendiamo conto invece di quanto i dettagli siano
determinanti per poter fare anche
solo delle ipotesi. Manca cita Angela, che dopo essere stato da Rol, aveva
consultato dei prestigiatori per
vedere se erano in grado di fare le stesse cose,
<< consulenti esterni che non furono ovviamente in grado di ricostruire i giochi
sulla base di un semplice
racconto: dopo la serata con Rol Angela chiese al grande prestigiatore Arsenio
di ripetere l'effetto e, scrive,
Arsenio "rifece praticamente gli stessi esperimenti". Purtroppo, praticamente in
prestigiazione non significa
nulla: l'effetto è assolutamente secondario: è il metodo che conta (...) ;
altrimenti, per quanto ne sappiamo, la
carta potrebbe essere stata davvero indovinata con la forza del pensiero >>.
C'è da chiedersi perciò come facciano tutti questi prestigiatori a stabilire che
Rol era un illusionista sulla base
di episodi la cui dinamica precisa è impossibile da ricostruire... Beh, come si
dice, l'importante è esser
convinti! (per ulteriori commenti, clicca qui)
11. Comunque, nonostante l'amarezza e la delusione causata da Angela&Regge, Rol ha
continuato sempre a
desiderare una collaborazione con la scienza ed ha anche previsto che un giorno
questa sarebbe arrivata a
comprendere lo Spirito.
Così commenta Fellini:
<<I "giochi" di Rol sono uno spettacolo tonificante per chiunque lo accosti con
una vera disponibilità. Cioé
con l'innocenza di un bambino o con il sostegno di una scienza non rigida,
aperta, che non si metta in
conflitto con le forme inattese della verità>>.
Negli ultimi anni di vita, Gustavo Rol ha vicino a sé, oltre a Elna, due persone
che si occuperanno di lui in
modo continuativo e che ci hanno lasciato numerose testimonianze del suo
pensiero e del suo carattere.
12. Gustavo e Elna nella loro casa di Torino
Nel 1978 approfondisce la sua amicizia con Maria Luisa Giordano, figlia di un
suo amico d'infanzia, che si
presta ad accompagnarlo (da qualche anno non guidava più) in giro per la città,
spesso negli ospedali, e
anche fuori Torino.
Dalla seconda metà degli anni ottanta sarà poi la dottoressa Catterina Ferrari,
la cui amicizia era iniziata già
nel 1973, a prestare il suo aiuto quotidiano a Rol, fino alla sua morte,
avvenuta il 22 settembre 1994.
In vita Gustavo Rol non è mai stato molto noto al grande pubblico, non amava
mettersi in mostra né farsi
pubblicità. Solo ora che è morto le numerose testimonianze che stanno emergendo
definiscono meglio il
quadro di questo uomo straordinario che sarà ricordato, molto presto, come uno
dei personaggi illustri del
XX secolo.
Rol all'età di 90 anni