Le misure di prevenzione e protezione da adottare nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla formazione, informazione, i dispositivi di protezione individuale (DPI), la segnaletica di sicurezza, la sorveglianza sanitaria e la manutenzione
Le misure di prevenzione e protezione da adottare nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla formazione, informazione, i dispositivi di protezione individuale (DPI), la segnaletica di sicurezza, la sorveglianza sanitaria e la manutenzione
Corso ASPP/RSPP mod. A3 - Inviduazione e valutazione dei rischiRoberto Rocchegiani
Corso per ASPP/RSPP ideato nel 2016 con elementi di novità dal punto di vista didattico. Parliamo della individuazione dei rischi e della loro valutazione, con particolare riferimento agli attuali panorami occupazionali.
Siamo agli inizi di una presumibile inversione di tendenza dal punto di vista produttivo, ma occorre rivalutare la sopravvenuta rischiosità derivante dalla differenza di genere e l'attuale impoverimento delle organizzazioni, dal punto di vista esperenziale e professionale.
Elementi che stanno determinando un forte incremento delle domande di malattia professionale ed un incremento degli infortuni mortali.
Corso ASPP/RSPP mod. A3 - Inviduazione e valutazione dei rischiRoberto Rocchegiani
Corso per ASPP/RSPP ideato nel 2016 con elementi di novità dal punto di vista didattico. Parliamo della individuazione dei rischi e della loro valutazione, con particolare riferimento agli attuali panorami occupazionali.
Siamo agli inizi di una presumibile inversione di tendenza dal punto di vista produttivo, ma occorre rivalutare la sopravvenuta rischiosità derivante dalla differenza di genere e l'attuale impoverimento delle organizzazioni, dal punto di vista esperenziale e professionale.
Elementi che stanno determinando un forte incremento delle domande di malattia professionale ed un incremento degli infortuni mortali.
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- il POS - piano operativo sicurezza;
- i fattori di rischio;
- i DPI - dispositivi di protezione individuale;
- gli appalti;
- la medicina del lavoro;
ecc.
In questa presentazione sono state inserite le principali figure del spervizio di prevenzione e protezione con particolare riferimento agli ambienti scolastici
Alcuni approfondimenti su tematiche importanti della sicurezza sul lavoro: Il rischio da stress lavoro correlato, l’importanza della formazione per la sicurezza sul lavoro e E-learning sicurezza.
Intervento di Giovanni Amendolia - Consigliere Nazionale, Coordinatore Comitato tecnico Scientifico Settore Prevenzione infortuni e sicurezza attrezzature AIAS - al convegno "World Class Manufacturing e integrazione della sicurezza nei processi produttivi" del 3 ottobre 2014, Milano
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Decreto interministeriale 06/03/2013 -GU n. 65 del 18/03/2013 Art. 32, comma 2 - Art. 6, comma 8, lettera m-bis D. Lgs 81/08 e s.m.i.
Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoroCorrado Cigaina
introduzione ai sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro ed hai modelli organizzativi gestionali di cui all'art 2 D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utile come aggiornalemto di RSPP.; aggiornato al aprile 2016
2. MISURE DI PREVENZIONE
Come abbiamo visto, il percorso della valutazione dei rischi prevede di
individuare ogni rischio effettivamente presente sul luogo di lavoro e di
definire le misure che consentano di eliminare i rischi oppure di ridurne
progressivamente la gravità almeno fino ad un livello di accettabilità.
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3. Ogni rischio ha un proprio meccanismo di azione specifico, ed è su quel
meccanismo (analizzato attraverso la valutazione dei rischi) che si
dovrebbe essere in grado di agire per adottare un intervento non solo
dovuto (cioè perchè ne emerge la necessitè), ma soprattutto efficace.
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MISURE DI PREVENZIONE
4. Per esempio: il rischio di affaticamento e/o usura dell’apparato muscolo-
scheletrico di un lavoratore derivante dalla movimentazione manuale dei
carichi è ben diverso, sia nelle conseguenze che nelle modalità di
azione, dal rischio originato da una fonte di rumore molto elevato.
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MISURE DI PREVENZIONE
5. È evidente che a rischi diversi nelle modalità di azione corrisponderanno
misure diverse.
D’altra parte, a volte agendo su un unico elemento del lavoro (ad es.
Sostituire un’attrezzatura di lavoro) si possono contemporaneamente
eliminare o ridurre più rischi (ad es. Il rumore generato dall’attrezzatura e
la necessità di assumere posture incongrue).
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MISURE DI PREVENZIONE
6. Ritorniamo quindi al concetto di prevenzione che abbiamo visto in
precedenza espresso sulla matrice P x D.
Ogni intervento volto ad abbassare la probabilità di accadimento di una
situazione pericolosa è un intervento definito di prevenzione di un
possibile infortunio.
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MISURE DI PREVENZIONE
7. LOGICA DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
44
33
22
11
11 22 33 44
ProbabilitàProbabilità
DannoDanno
PREVENZIONEPREVENZIONE
PROTEZIONEPROTEZIONE
Misure Preventive
GENERALI:
-Normative
-Impiantistiche
Misure Preventive
SPECIFICHE:
-Tecniche
-Organizzative
-Procedurali
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DEFINIZIONI
8. Ecco quindi che si parla di “misure specifiche di tutela”, affiancate a
quelle basilari chiamate “misure generali di tutela”, per indicare proprio
quegli interventi che siamo in grado di definire avendo ben presente il
meccanismo con cui un rischio specifico si manifesta e agisce nella
nostra realtà lavorativa.
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MISURE DI PREVENZIONE
9. Invece le misure generali di tutela, lo ricordiamo, sono quelle stabilite
dalla legislazione e riguardano esclusivamente indicazioni di buona
gestione e organizzazione del lavoro.
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MISURE DI PREVENZIONE
10. Le misure specifiche possono essere classificate in tre categorie:
• Misure tecniche
• Misure organizzative
• Misure procedurali
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MISURE DI PREVENZIONE
11. Le misure tecniche consistono nel recepire i continui miglioramenti che il
progresso tecnologico mette a nostra disposizione, per esempio
mediante adeguamenti di attrezzature di lavoro, sostituzione di prodotti
chimici pericolosi, miglioramento delle condizioni microclimatiche di un
ambiente.
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MISURE TECNICHE
12. Nel caso di rischio incendio derivante dalla presenza di un considerevole
carico di incendio legato allo stoccaggio di prodotti infiammabili o
combustibili (es. Vernici o archivio cartaceo), una misura tecnica di
prevenzione è quella di modificare il layout mediante compartimentazione
antincendio con muri REI.
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MISURE TECNICHE: ESEMPIO 1
13. Nel caso di rischio rumore, derivante dalla presenza di uno o più
macchinari che funzionando producono un rumore superiore a 85 DB,
una misura tecnica di prevenzione consiste nella sostituzione del
macchinario con uno più moderno o comunque a minore emissione di
rumore.
In alternativa, un’altra misura tecnica è quella di installare una barriera
fonoassorbente attorno al macchinario.
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MISURE TECNICHE: ESEMPIO 2
14. Nel caso di rischio chimico derivante dall’utilizzo di uno o più prodotti
chimici etichettati con caratteristiche di pericolosità elevata (irritante,
nocivo, tossico, corrosivo) una misura tecnica di prevenzione consiste
nella sostituzione di quei prodotti con altri aventi le stesse caratteristiche
funzionali ma non etichettati e quindi a minore pericolosità.
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MISURE TECNICHE: ESEMPIO 3
15. MISURE ORGANIZZATIVE
Le misure organizzative sono quelle che, incidendo sull’ambiente
organizzativo, riducono il rischio (per esempio riducendo i tempi di
lavoro) o lo contengono all’interno di un gruppo ristretto di persone (per
esempio limitando il numero di persone autorizzate a svolgere una
determinata mansione a rischio).
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16. Le misure organizzative sono riconducibili alla definizione del ruolo dei
lavoratori e delle loro competenze.
Essendo le competenze incrementabili attraverso specifici processi
formativi, appartengono alle misure organizzative anche la formazione e
l’addestramento dei lavoratori a comportamenti corretti (con verifiche
periodiche di apprendimento).
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MISURE ORGANIZZATIVE
17. Le misure organizzative sono necessarie anche per migliorare la cultura
della sicurezza dei lavoratori, migliorarne le competenze, la percezione
del rischio, la motivazione, incoraggiare il lavoro di squadra e la
comunicazione, diffondere le informazioni utili a lavorare in sicurezza.
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MISURE ORGANIZZATIVE
18. Nel caso di rischio rumore, derivante dalla presenza di uno o più
macchinari che funzionando producono un rumore superiore a 85 DB,
una misura organizzativa consiste nel vietare a tutti i lavoratori non
coinvolti nell’utilizzo di quei macchinari di frequentare, anche solo per un
semplice transito, la zona in cui essi sono collocati.
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MISURE ORGANIZZATIVE: ESEMPIO 1
19. Nel caso di rischio vibrazioni, derivante dall’utilizzo di attrezzature
manuali che producono vibrazioni superiori al livello d’azione, una misura
organizzativa consiste nel limitare ai lavoratori il tempo di utilizzo di
quell’attrezzatura per far sì che l’esposizione media giornaliera si abbassi
al di sotto del livello d’azione.
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MISURE ORGANIZZATIVE: ESEMPIO 2
20. MISURE PROCEDURALI
Le misure procedurali sono istruzioni di lavoro formalizzate che
permettono di affrontare elementi pericolosi senza improvvisare.
Infatti quando una data attività apporta un certo livello di rischio, se la si
affronta improvvisando e senza un’adeguata preparazione è molto facile
sottovalutarne la pericolosità o poter compiere errori, rendendo più
probabile un eventuale incidente.
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21. Le misure procedurali sono importanti perchè consentono di ridurre o
eliminare tutti gli aspetti di pericolosità del lavoro legati alla
discrezionalità dell’operatore.
Standardizzando le operazioni di lavoro elementari si riduce la possibilità
di errore o di comportamento non sicuro.
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MISURE PROCEDURALI
22. Le misure procedurali si utilizzano quando si identifica un rischio per il
quale non esistono (o non sono considerate praticabili) soluzioni tecniche
da mettere in campo per ridurlo o eliminarlo.
C’è da dire però che una procedura non è mai in grado di eliminare un
rischio, perchè essendo legata alla discrezionalità del lavoratore
potrebbe non essere rispettata.
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MISURE PROCEDURALI
23. Che cos’è una procedura di sicurezza?
È uno strumento che formalizza la successione di un insieme di azioni
fisiche e/o mentali e/o verbali attraverso le quali raggiungere un obiettivo
produttivo tutelando la salute e la sicurezza dei lavoratori, prevenendo
uno o più rischi.
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MISURE PROCEDURALI
24. Le procedure devono consentire di informare e formare i lavoratori sui
seguenti aspetti:
A) rischi residui;
B) modalità di lavoro;
C) rischi connessi con le diverse operazioni.
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MISURE PROCEDURALI
25. Le procedure devono essere agili e sintetiche.
Le procedure devono consentire agli operatori di evitare tutti i rischi
residui ma non devono rendere l'azione difficoltosa, stressante o
comunque poco naturale.
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MISURE PROCEDURALI
26. Le procedure di sicurezza sono sempre un forte strumento di prevenzione,
in particolare:
A)per i lavoratori meno esperti;
B) per quelli che iniziano un lavoro nuovo.
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MISURE PROCEDURALI
27. A cosa serve definire una procedura?
1) prevenire errori e deviazioni;
2) ottenere la riproducibilità delle attività;
3) contenere la propensione generale alla differenziazione e/o
personalizzazione;
4) delimitare in modo chiaro le interfacce di responsabilità
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MISURE PROCEDURALI
28. Nella stesura di una procedura è indispensabile chiarire 6 aspetti fondamentali:
1)Chi fa…?
Per chiarire le responsabilità per ridurre le conflittualità
2) cosa fa…?
Per definire le singole attività all’interno di un processo complesso
3) perché… ?
per comprendere lo scopo di un’attività
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MISURE PROCEDURALI
29. 4) dove…?
Per specificare il luogo dove viene svolta quell’attività
5) quando…?
Per identificare i tempi (inizio, fine, durata, scadenze)
6) come...?
Per definire ed evidenziare le modalità d’esecuzione di quell’attività.
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MISURE PROCEDURALI
30. Le misure procedurali non devono essere impiegate solo in caso di
attività molto complesse o di utilizzo di macchinari o attrezzature ad alto
rischio: una procedura può essere scritta anche per attività poco
complesse, se ritenuta comunque a rischio.
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MISURE PROCEDURALI