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1
1
ELABORAZIONE DOCUMENTO
VALUTAZIONE DEI RISCHI.
• la Valutazione
dei rischi è:
• chi deve
effettuare
la
Valutazione
de rischi ?
IL DATORE DI LAVORO
consultando:
i lavoratori interessati e il
RAPPRESENTANTE
PER LA SICUREZZA
un esame sistematico di tutti gli
aspetti di un lavoro per appurare
l'esistenza
di fattori che possano causare
lesioni o danni
per il lavoratore
in collaborazione con:
1
2
3
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE
La
VALUTAZIONE DEI RISCHI
La
VALUTAZIONE DEI RISCHI
2
quali
provvedimenti?
quali
provvedimenti?
1 - PER LA PREVENZIONE RISCHI
PROFESSIONALI
2 - PER L'INFORMAZIONE AI LAVORATORI
3 - PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
4 - PER ORGANIZZAZIONE E MEZZI
PER L'APPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI
e se non è
possibile
eliminare
i rischi ?
e se non è
possibile
eliminare
i rischi ?
- DIMINUIRLI
nella misura del possibile
- CONTROLLARE
i rischi residui
CONSENTIRE AL DATORE DI LAVORO DI
PRENDERE I PROVVEDIMENTI NECESSARI
PER SALVAGUARDARE SICUREZZA
E SALUTE DEI LAVORATORI
obiettivo
della
valutazione
obiettivo
della
valutazione
15
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
1 - IDENTIFICA I PERICOLI
2 - ASSOCIA i RELATIVI RISCHI
3 - SELEZIONA DI CONSEGUENZA: attrezzature,
materiali, prodotti e preparati chimici, Org.del.Lav.
4 - CONTROLLA LA CORRETTEZZA
DEI PROVVEDIMENTI
5 - DECIDE SCALA DELLE PRIORITÀ' DEGLI
INTERVENTI
6 - GIUSTIFICA LA SCELTA
7 - VALUTA I RISULTATI CONSEGUITI
la struttura
della
valutazione
la struttura
della
valutazione
criteri
per la
valutazione
criteri
per la
valutazione
1 - OSSERVAZIONE DELL'AMBIENTE DI LAVORO:
vie di accesso, pavimenti e passaggi, macchinari, impianti,
fumi, polveri, sostanze utilizzate, rumore , vibrazioni,
microclima
2 - NATURA DEL POSTO DI LAVORO: fisso o
provvisorio
3 - TIPO DI LAVORO: lavoro ripetitivo o su commessa
4 - MANSIONI SVOLTE E LORO COMPLESSITA'
5 - ANALISI DELLE PROCEDURE E DEL LORO
RISPETTO
6 - ULTERIORE ANALISI DELL'EVENTUALE
INTERAZIONE
DELLE VOCI PRECEDENTI
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
3
criteri
da applicare
alla
valutazione
dei rischi
criteri
da applicare
alla
valutazione
dei rischi
1 - NORME LEGALI
2 - NORME TECNICHE NAZIONALI E
INTERNAZIONALI
3 - NORME ARMONIZZATE
4 - ISTRUZIONI DEI COSTRUTTORI
5 - IL BUON SENSO E L'ESPERIENZA PERSONALE
6 - I PRINCIPI GERARCHICI DELLA PREVENZIONE
DEI RISCHI : evitare i rischi, sostituire ciò che è
pericoloso, combattere i rischi alla fonte, preferire i
provvedimenti di protezione collettivi a quelli individuali,
adeguarsi a progresso tecnico e a cambiamenti
dell'informazione, cercare di garantire un miglior livello di
protezione
la valutazione deve riguardare i rischi derivanti
dall'attività lavorativa e che risultano prevedibili
!
17
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Flow chart della valutazione dei rischi
definire
programma
della VR
misurazione
dell'efficacia
raccogliere
informazioni
identificare
i
pericoli
studiare
le possibilità
di eliminare o
ridurre i rischi
identificare
gli
esposti
valutare
i
rischi
identificare i
modelli di
esposizione
delle persone
esposte
stabilire azioni
prioritarie e
decidere
misure
controllo
attivare le
misure
di controllo
registrazione
delle
valutazioni
valutazione
della
struttura
provvedimenti
inadeguati
SI
NO
revisione
monitoraggio
del programma
su VR
valutazioni
ancora
valide
SI
NO
vi sono stati
cambiamenti ?
SI NO
18
4
CONCLUSIONI AZIONI
I rischi sono insignificanti ora
e non è prevedibile che aumentino in
futuro
Terminare ora le valutazioni
Non sono necessarie ulteriori misure
I rischi sono sotto controllo ad un
livello accettabile,
per esempio
conforme a norme tecniche
Stabilire le precauzioni per migliorare
la protezione - Mantenere, eliminare,
controllare e minimizzare le possibilità
di esposizioni maggiori - Determinare
misure aggiuntive
per riprendere il controllo in caso si verifichi
una situazione ad alto rischio, malgrado le
precauzioni
I rischi sono sotto controllo oggi
ma è legittimo pensare che aumenteranno
in futuro
Si può apportare miglioramenti a
protezione - Terminare le valutazioni -
Il mantenimento del rispetto delle norme
compete al Datore di lavoro
19
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Azioni conseguenti alle conclusioni della
VALUTAZIONE DEI RISCHI:
Azioni conseguenti alle conclusioni della
VALUTAZIONE DEI RISCHI:
Vi sono rischi possibili
ma non vi sono prove
che causino danni, malattie o ferite
Confrontare le misure esistenti alle
norme
di buona tecnica
Se il confronto è negativo determinare cosa
è stato fatto per migliorare le misure di
prevenzione e protezione
azioni conseguenti alle conclusioni della valutazione del rischio:
I rischi sono adeguatamente
controllati
ma non sono rispettate le misure
generali di tutela
Identificare e porre in atto misure
provvisorie immediate per prevenire
o controllare l'esposizione ai rischi
Valutare le esigenze a lungo termine
Non vi sono prove
che esistano o meno rischi
Continuare a cercare altre
informazioni
finchè si giunga ad una delle
conclusioni
precedenti
Nel frattempo instaurare provvedimenti per
minimizzare l'esposizione al rischio 20
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
CONCLUSIONI AZIONI
5
INSTALLATORI COMMERCIANTI
MONTATORI PROGETTISTI
DATORE
Medico
competente
Squadre
emergenza
Ipotesi di
documento
Consultazione
rappresentante
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
DEI RISCHI
attuazione misure
Relazione sui
rischi
Individuazione misure
Art.3
Programma attuazione
misure
Consultazione dei lavoratori
LAVORATORI SERV.PREV.PROT
.
Dopo LA VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI viene
elaborato UN DOCUMENTO CONTENENTE:
 una relazione sulla valutazione dei rischi per la
sicurezza e la salute durante il lavoro, nella quale
sono specificati i criteri adottati per la valutazione
stessa;
 l'individuazione delle misure di prevenzione e di
protezione e dei dispositivi di protezione individuale;
 il programma delle misure ritenute opportune per
garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza.
IL DOCUMENTO DEVE ESSERE CONSERVATO IN
AZIENDA.
LA VALUTAZIONE E IL DOCUMENTO DEVONO
ESSERE RIELABORATI in occasione di modifiche
significative del processo produttivo.
6
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
NON E’ UN MERO ADEMPIMENTO CARTACEO.
E’ UNO STRUMENTO DI LAVORO
che consente di prendere decisioni in base a priorità
ben definite!!!!!!!!!!
Deve quindi costituire il riferimento aziendale su quanto
è stato intrapreso ed è stato programmato in materia di
tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
DOVRA’ PERTANTO ESSERE:
1. leggibile, sia per linguaggio che per esplicitazione delle tappe
del percorso fatto, da tutti gli attori aziendali della
prevenzione;
2. custodito in azienda;
3. a disposizione dell'organo di vigilanza;
4. sequenziale e completo per comprendere la procedura
adottata ed i presupposti delle successive decisioni aziendali.
Infine, occorre sottolineare che la valutazione dei rischi non è un
processo “una-tantum” ma va ripetuta e revisionata in occasione di
modifiche dei luoghi e posti di lavoro e del processo produttivo
significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori
oppure in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della
prevenzione e della protezione.
7
Proposte di percorso.
Documento di analisi dei rischi: dall’analisi
di macroaree all’analisi per mansione.
Sicurezza e salute
proposte di percorsi
partecipati.
Schema di Metodologia per la
Valutazione dei Rischi
8
Punti deboli dei DVR.
 Valutazione effettuata solo per luoghi di
lavoro;
 Eccessiva semplificazione dei processi;
 Non coinvolgimento pieno del Medico
Competente;
 Assenza della stima del rischio (criticità) per
i pericoli individuati;
 Assenza del programma di interventi;
 Assenza della tempistiche per l’attuazione
delle misure.
Quale significato attribuire all’analisi
per mansioni?
L'analisi delle mansioni
costituisce l'approccio
complementare
all'analisi per aree per
individuare nel modo
più completo possibile
i pericoli, i danni ed i
rischi.
9
Scopo dell’analisi per mansioni
 Individuazione dei DPI;
 Definizione del programma di
formazione;
 Definizione del programma di
sorveglianza sanitaria
E' compito dell'analista scegliere il grado di
disaggregazione necessario (eventualmente limitandosi
al livello dell'attività) per l'individuazione dei pericoli e
dei danni connessi ad una data mansione.
Elemento Descrizione
Mansione Individua un insieme di compiti (attività) da svolgere per il
raggiungimento di un obiettivo operativo completo in sè (es.:
esecuzione di un test).
Attività E' una parte della mansione, intendendo con ciò ogni singolo
compito.
Attività
unitaria
E' una parte della attività, intendendo con ciò ogni singola
operazione che compie l’operatore.
Modalità di analisi
10
Modalità di analisi
 Acquisire il mansionario
aziendale;
 operare il collegamento
persona-mansioni o persona-
attività; in generale è
sufficiente limitarsi al livello
delle mansioni, determinando,
tramite intervista, la
percentuale di tempo che ogni
persona destina alla singola
mansione.
Modalità di analisi
Per completare l'analisi delle mansioni relativamente
ai pericoli (Fase 4), ci si addentra già nell'analisi dei
rischi (Fase 5), recuperando l'approccio per aree e
fondendo i due livelli dell'analisi.
11
L’analisi di rischio
La mappatura dei rischi a livello globale avviene attraverso la
matrice di rischio, che permette di combinare le probabilità (che
si verifichi l’evento considerato) e la gravità (delle prevedibili
conseguenze) in modo indicizzato (indice di criticità).
Indice di Criticità = Indice di gravità x Indice di probabilità
Matrice di rischio:
Processo decisionale
L'analisi dei rischi permette di associare ad ogni danno,
corrispondente ad un pericolo, una valutazione circa la gravità del
danno stesso e la probabilità che si verifichi, è possibile
procedere alla classificazione dei rischi in termini relativi,
distinguendo in rischi elevati, accettabili o trascurabili (o
comunque in fasce di livello di rischio) facilitando quindi il
processo decisionale.
12
Il Datore di lavoro, nell’ambito di un percorso partecipato,
coadiuvato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione e dal Medico Competente, sentito i Rappresentanti
dei lavoratori, definisce il programma degli interventi; essi
mireranno ad uno o più dei seguenti aspetti:
 prevenzione tecnica,
 prevenzione organizzativa (in particolare piano di emergenza e
di pronto soccorso),
 informazione e formazione,
 dispositivi di protezione individuali e collettivi.
Per ciascun intervento occorre definire le specifiche tecniche,
le risorse necessarie, le priorità, le responsabilità esecutive e
le scadenze stabilite (intermedie e finali).
In particolare il Medico Competente, basandosi anche sulle
informazioni e considerazioni che provengono dal tecnico,
definisce il protocollo sanitario idoneo a ciascun profilo di
mansione che lo richieda.
Processo decisionale
Opportunità determinate
dall’analisi per mansioni.
 Ottima occasione di
coinvolgimento del personale
operativo (lavoratori e preposti);
 Occasione di interazione tra le
figure tecniche (RSPP, addetto
SPP, ecc.) ed il Medico
Competente; analisi frutto di un
percorso partecipato;
 specializzazione del mansionario
aziendale e trasformazione dello
stesso nel “mansionario della
sicurezza”;
13
Opportunità di
aggiornamento dell’analisi.
 Riorganizzazione aziendale;
 Cambio del processo
(introduzione di nuove
macchine), nuove attività;
 Eventi sentinella (infortuni,
infortuni mancati, ecc.);
 Segnalazione dal Rappr. Lav.
Sic. o da gruppi di lavoratori
Piano delle competenze e responsabilità
Manuale della sicurezza.
Il recepimento delle direttive comunitarie in
materia di sicurezza ed igiene dei luoghi di
lavoro evidenzia quale aspetto più
rilevante ed innovativo la valenza
organizzativa e gestionale con la
necessità di strutturare un Sistema di
Gestione della Sicurezza nel Lavoro.
Il Sistema sicurezza si configura come una
serie di procedure operative, realmente
attuabili ed approvate dai vari
dipartimenti, che permettano di gestire
con maggiore efficienza il sistema della
sicurezza in ogni Settore. Presupposto per
la definizione di tale sistema è la
delegabilità di almeno una parte degli
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  • 1. 1 1 ELABORAZIONE DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI. • la Valutazione dei rischi è: • chi deve effettuare la Valutazione de rischi ? IL DATORE DI LAVORO consultando: i lavoratori interessati e il RAPPRESENTANTE PER LA SICUREZZA un esame sistematico di tutti gli aspetti di un lavoro per appurare l'esistenza di fattori che possano causare lesioni o danni per il lavoratore in collaborazione con: 1 2 3 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE La VALUTAZIONE DEI RISCHI La VALUTAZIONE DEI RISCHI
  • 2. 2 quali provvedimenti? quali provvedimenti? 1 - PER LA PREVENZIONE RISCHI PROFESSIONALI 2 - PER L'INFORMAZIONE AI LAVORATORI 3 - PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE 4 - PER ORGANIZZAZIONE E MEZZI PER L'APPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI e se non è possibile eliminare i rischi ? e se non è possibile eliminare i rischi ? - DIMINUIRLI nella misura del possibile - CONTROLLARE i rischi residui CONSENTIRE AL DATORE DI LAVORO DI PRENDERE I PROVVEDIMENTI NECESSARI PER SALVAGUARDARE SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI obiettivo della valutazione obiettivo della valutazione 15 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI 1 - IDENTIFICA I PERICOLI 2 - ASSOCIA i RELATIVI RISCHI 3 - SELEZIONA DI CONSEGUENZA: attrezzature, materiali, prodotti e preparati chimici, Org.del.Lav. 4 - CONTROLLA LA CORRETTEZZA DEI PROVVEDIMENTI 5 - DECIDE SCALA DELLE PRIORITÀ' DEGLI INTERVENTI 6 - GIUSTIFICA LA SCELTA 7 - VALUTA I RISULTATI CONSEGUITI la struttura della valutazione la struttura della valutazione criteri per la valutazione criteri per la valutazione 1 - OSSERVAZIONE DELL'AMBIENTE DI LAVORO: vie di accesso, pavimenti e passaggi, macchinari, impianti, fumi, polveri, sostanze utilizzate, rumore , vibrazioni, microclima 2 - NATURA DEL POSTO DI LAVORO: fisso o provvisorio 3 - TIPO DI LAVORO: lavoro ripetitivo o su commessa 4 - MANSIONI SVOLTE E LORO COMPLESSITA' 5 - ANALISI DELLE PROCEDURE E DEL LORO RISPETTO 6 - ULTERIORE ANALISI DELL'EVENTUALE INTERAZIONE DELLE VOCI PRECEDENTI LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
  • 3. 3 criteri da applicare alla valutazione dei rischi criteri da applicare alla valutazione dei rischi 1 - NORME LEGALI 2 - NORME TECNICHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI 3 - NORME ARMONIZZATE 4 - ISTRUZIONI DEI COSTRUTTORI 5 - IL BUON SENSO E L'ESPERIENZA PERSONALE 6 - I PRINCIPI GERARCHICI DELLA PREVENZIONE DEI RISCHI : evitare i rischi, sostituire ciò che è pericoloso, combattere i rischi alla fonte, preferire i provvedimenti di protezione collettivi a quelli individuali, adeguarsi a progresso tecnico e a cambiamenti dell'informazione, cercare di garantire un miglior livello di protezione la valutazione deve riguardare i rischi derivanti dall'attività lavorativa e che risultano prevedibili ! 17 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Flow chart della valutazione dei rischi definire programma della VR misurazione dell'efficacia raccogliere informazioni identificare i pericoli studiare le possibilità di eliminare o ridurre i rischi identificare gli esposti valutare i rischi identificare i modelli di esposizione delle persone esposte stabilire azioni prioritarie e decidere misure controllo attivare le misure di controllo registrazione delle valutazioni valutazione della struttura provvedimenti inadeguati SI NO revisione monitoraggio del programma su VR valutazioni ancora valide SI NO vi sono stati cambiamenti ? SI NO 18
  • 4. 4 CONCLUSIONI AZIONI I rischi sono insignificanti ora e non è prevedibile che aumentino in futuro Terminare ora le valutazioni Non sono necessarie ulteriori misure I rischi sono sotto controllo ad un livello accettabile, per esempio conforme a norme tecniche Stabilire le precauzioni per migliorare la protezione - Mantenere, eliminare, controllare e minimizzare le possibilità di esposizioni maggiori - Determinare misure aggiuntive per riprendere il controllo in caso si verifichi una situazione ad alto rischio, malgrado le precauzioni I rischi sono sotto controllo oggi ma è legittimo pensare che aumenteranno in futuro Si può apportare miglioramenti a protezione - Terminare le valutazioni - Il mantenimento del rispetto delle norme compete al Datore di lavoro 19 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Azioni conseguenti alle conclusioni della VALUTAZIONE DEI RISCHI: Azioni conseguenti alle conclusioni della VALUTAZIONE DEI RISCHI: Vi sono rischi possibili ma non vi sono prove che causino danni, malattie o ferite Confrontare le misure esistenti alle norme di buona tecnica Se il confronto è negativo determinare cosa è stato fatto per migliorare le misure di prevenzione e protezione azioni conseguenti alle conclusioni della valutazione del rischio: I rischi sono adeguatamente controllati ma non sono rispettate le misure generali di tutela Identificare e porre in atto misure provvisorie immediate per prevenire o controllare l'esposizione ai rischi Valutare le esigenze a lungo termine Non vi sono prove che esistano o meno rischi Continuare a cercare altre informazioni finchè si giunga ad una delle conclusioni precedenti Nel frattempo instaurare provvedimenti per minimizzare l'esposizione al rischio 20 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONCLUSIONI AZIONI
  • 5. 5 INSTALLATORI COMMERCIANTI MONTATORI PROGETTISTI DATORE Medico competente Squadre emergenza Ipotesi di documento Consultazione rappresentante DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI attuazione misure Relazione sui rischi Individuazione misure Art.3 Programma attuazione misure Consultazione dei lavoratori LAVORATORI SERV.PREV.PROT . Dopo LA VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI viene elaborato UN DOCUMENTO CONTENENTE:  una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;  l'individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale;  il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza. IL DOCUMENTO DEVE ESSERE CONSERVATO IN AZIENDA. LA VALUTAZIONE E IL DOCUMENTO DEVONO ESSERE RIELABORATI in occasione di modifiche significative del processo produttivo.
  • 6. 6 IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NON E’ UN MERO ADEMPIMENTO CARTACEO. E’ UNO STRUMENTO DI LAVORO che consente di prendere decisioni in base a priorità ben definite!!!!!!!!!! Deve quindi costituire il riferimento aziendale su quanto è stato intrapreso ed è stato programmato in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. DOVRA’ PERTANTO ESSERE: 1. leggibile, sia per linguaggio che per esplicitazione delle tappe del percorso fatto, da tutti gli attori aziendali della prevenzione; 2. custodito in azienda; 3. a disposizione dell'organo di vigilanza; 4. sequenziale e completo per comprendere la procedura adottata ed i presupposti delle successive decisioni aziendali. Infine, occorre sottolineare che la valutazione dei rischi non è un processo “una-tantum” ma va ripetuta e revisionata in occasione di modifiche dei luoghi e posti di lavoro e del processo produttivo significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori oppure in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione.
  • 7. 7 Proposte di percorso. Documento di analisi dei rischi: dall’analisi di macroaree all’analisi per mansione. Sicurezza e salute proposte di percorsi partecipati. Schema di Metodologia per la Valutazione dei Rischi
  • 8. 8 Punti deboli dei DVR.  Valutazione effettuata solo per luoghi di lavoro;  Eccessiva semplificazione dei processi;  Non coinvolgimento pieno del Medico Competente;  Assenza della stima del rischio (criticità) per i pericoli individuati;  Assenza del programma di interventi;  Assenza della tempistiche per l’attuazione delle misure. Quale significato attribuire all’analisi per mansioni? L'analisi delle mansioni costituisce l'approccio complementare all'analisi per aree per individuare nel modo più completo possibile i pericoli, i danni ed i rischi.
  • 9. 9 Scopo dell’analisi per mansioni  Individuazione dei DPI;  Definizione del programma di formazione;  Definizione del programma di sorveglianza sanitaria E' compito dell'analista scegliere il grado di disaggregazione necessario (eventualmente limitandosi al livello dell'attività) per l'individuazione dei pericoli e dei danni connessi ad una data mansione. Elemento Descrizione Mansione Individua un insieme di compiti (attività) da svolgere per il raggiungimento di un obiettivo operativo completo in sè (es.: esecuzione di un test). Attività E' una parte della mansione, intendendo con ciò ogni singolo compito. Attività unitaria E' una parte della attività, intendendo con ciò ogni singola operazione che compie l’operatore. Modalità di analisi
  • 10. 10 Modalità di analisi  Acquisire il mansionario aziendale;  operare il collegamento persona-mansioni o persona- attività; in generale è sufficiente limitarsi al livello delle mansioni, determinando, tramite intervista, la percentuale di tempo che ogni persona destina alla singola mansione. Modalità di analisi Per completare l'analisi delle mansioni relativamente ai pericoli (Fase 4), ci si addentra già nell'analisi dei rischi (Fase 5), recuperando l'approccio per aree e fondendo i due livelli dell'analisi.
  • 11. 11 L’analisi di rischio La mappatura dei rischi a livello globale avviene attraverso la matrice di rischio, che permette di combinare le probabilità (che si verifichi l’evento considerato) e la gravità (delle prevedibili conseguenze) in modo indicizzato (indice di criticità). Indice di Criticità = Indice di gravità x Indice di probabilità Matrice di rischio: Processo decisionale L'analisi dei rischi permette di associare ad ogni danno, corrispondente ad un pericolo, una valutazione circa la gravità del danno stesso e la probabilità che si verifichi, è possibile procedere alla classificazione dei rischi in termini relativi, distinguendo in rischi elevati, accettabili o trascurabili (o comunque in fasce di livello di rischio) facilitando quindi il processo decisionale.
  • 12. 12 Il Datore di lavoro, nell’ambito di un percorso partecipato, coadiuvato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e dal Medico Competente, sentito i Rappresentanti dei lavoratori, definisce il programma degli interventi; essi mireranno ad uno o più dei seguenti aspetti:  prevenzione tecnica,  prevenzione organizzativa (in particolare piano di emergenza e di pronto soccorso),  informazione e formazione,  dispositivi di protezione individuali e collettivi. Per ciascun intervento occorre definire le specifiche tecniche, le risorse necessarie, le priorità, le responsabilità esecutive e le scadenze stabilite (intermedie e finali). In particolare il Medico Competente, basandosi anche sulle informazioni e considerazioni che provengono dal tecnico, definisce il protocollo sanitario idoneo a ciascun profilo di mansione che lo richieda. Processo decisionale Opportunità determinate dall’analisi per mansioni.  Ottima occasione di coinvolgimento del personale operativo (lavoratori e preposti);  Occasione di interazione tra le figure tecniche (RSPP, addetto SPP, ecc.) ed il Medico Competente; analisi frutto di un percorso partecipato;  specializzazione del mansionario aziendale e trasformazione dello stesso nel “mansionario della sicurezza”;
  • 13. 13 Opportunità di aggiornamento dell’analisi.  Riorganizzazione aziendale;  Cambio del processo (introduzione di nuove macchine), nuove attività;  Eventi sentinella (infortuni, infortuni mancati, ecc.);  Segnalazione dal Rappr. Lav. Sic. o da gruppi di lavoratori Piano delle competenze e responsabilità Manuale della sicurezza. Il recepimento delle direttive comunitarie in materia di sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro evidenzia quale aspetto più rilevante ed innovativo la valenza organizzativa e gestionale con la necessità di strutturare un Sistema di Gestione della Sicurezza nel Lavoro. Il Sistema sicurezza si configura come una serie di procedure operative, realmente attuabili ed approvate dai vari dipartimenti, che permettano di gestire con maggiore efficienza il sistema della sicurezza in ogni Settore. Presupposto per la definizione di tale sistema è la delegabilità di almeno una parte degli adempimenti relativi alla sicurezza