aspetti pratici per valutare i rischi e gestire il relativo documentoCorrado Cigaina
un'analisi sul modo di operare per valutare correttamente tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori e per redigere, impelmentare e mantenere attivo nel tempo il documento di valutazione di cui agli art. 28 e29 D.Lgs 81/08. aggiornata ad ottobre 2015.
aspetti pratici per valutare i rischi e gestire il relativo documentoCorrado Cigaina
un'analisi sul modo di operare per valutare correttamente tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori e per redigere, impelmentare e mantenere attivo nel tempo il documento di valutazione di cui agli art. 28 e29 D.Lgs 81/08. aggiornata ad ottobre 2015.
La valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro: quali sono i rischi da valutare, il processo da seguire per la loro identificazione, valutazione e le azioni da intraprendere per il trattamento dei rischi. Le diverse classi di rischio: i rischi per la salute, per la sicurezza e i rischi trasversali.
Il rischio è una delle variabili principali che possono decretare la riuscita o il fallimento di un progetto.
In questa presentazione il tema del "rischi di progetto" viene trattato dal punto di vista metodologico e analitico; per dimostrare l'applicabilità della metodologia è stato scelto un caso di studio reale ("corso di certificazione PMP") in cui la gestione dei rischi si è dimostrata il fattore chiave per il successo del progetto.
Sei stufo dei soliti corsi, e vuoi portare in azienda un approccio alla formazione coinvolgente ma consistente?
Sei stufo di trovare da un lato noiose presentazioni, e dall'altro guru "motivazionali" che vendono fumo e propongono giochini banali?
Non ne puoi più della PNL?
Affidati a chi ha 25 anni di esperienza nella formazione, ha pubblicato numerosi scritti divulgativi e scientifici, ha più di 10 anni di insegnamento universitario. Scopri cos'è la consistenza nella formazione.
Gestire i comportamenti dei lavoratori per migliorare la sicurezza sul lavoroNicola Bottura
Presentazione in occasione dell\'apertura dell\'Anno Accademico 2007/2008 del corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione presso l\'Università di Parma (1 ottobre 2007)
Il DVR nei sistemi di gestione per la sicurezza e nei modelli di organizzazio...Fabio Rosito
Come si inserisce il DVR all'interno dei sistemi di gestione della sicurezza UNI iSO 45001:2018 e nei Modelli di Organizzazione e Gestione D.Lgs. 231/01 in accordo con le procedure semplificate D.M. 13/02/2014.
Corso art37 formazione generale - anteprima - rev 2013-03SISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell’apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità all’Accordo tra Stato e Regioni del 21 dicembre 2011 (rep. atti n°221/CSR) relativo alla formazione di lavoratori, dirigenti e preposti.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
- SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
- DOCUMENTI DI GESTIONE:
- dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
- programma del corso;
- registro presenze;
- test di verifica dell’apprendimento con correttore;
- modello di attestato per i partecipanti.
Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/formazionelavoratori-partegenerale
La valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro: quali sono i rischi da valutare, il processo da seguire per la loro identificazione, valutazione e le azioni da intraprendere per il trattamento dei rischi. Le diverse classi di rischio: i rischi per la salute, per la sicurezza e i rischi trasversali.
Il rischio è una delle variabili principali che possono decretare la riuscita o il fallimento di un progetto.
In questa presentazione il tema del "rischi di progetto" viene trattato dal punto di vista metodologico e analitico; per dimostrare l'applicabilità della metodologia è stato scelto un caso di studio reale ("corso di certificazione PMP") in cui la gestione dei rischi si è dimostrata il fattore chiave per il successo del progetto.
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Gestire i comportamenti dei lavoratori per migliorare la sicurezza sul lavoroNicola Bottura
Presentazione in occasione dell\'apertura dell\'Anno Accademico 2007/2008 del corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione presso l\'Università di Parma (1 ottobre 2007)
Il DVR nei sistemi di gestione per la sicurezza e nei modelli di organizzazio...Fabio Rosito
Come si inserisce il DVR all'interno dei sistemi di gestione della sicurezza UNI iSO 45001:2018 e nei Modelli di Organizzazione e Gestione D.Lgs. 231/01 in accordo con le procedure semplificate D.M. 13/02/2014.
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Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell’apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità all’Accordo tra Stato e Regioni del 21 dicembre 2011 (rep. atti n°221/CSR) relativo alla formazione di lavoratori, dirigenti e preposti.
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- dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
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- registro presenze;
- test di verifica dell’apprendimento con correttore;
- modello di attestato per i partecipanti.
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1. 1
1
ELABORAZIONE DOCUMENTO
VALUTAZIONE DEI RISCHI.
• la Valutazione
dei rischi è:
• chi deve
effettuare
la
Valutazione
de rischi ?
IL DATORE DI LAVORO
consultando:
i lavoratori interessati e il
RAPPRESENTANTE
PER LA SICUREZZA
un esame sistematico di tutti gli
aspetti di un lavoro per appurare
l'esistenza
di fattori che possano causare
lesioni o danni
per il lavoratore
in collaborazione con:
1
2
3
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE
La
VALUTAZIONE DEI RISCHI
La
VALUTAZIONE DEI RISCHI
2. 2
quali
provvedimenti?
quali
provvedimenti?
1 - PER LA PREVENZIONE RISCHI
PROFESSIONALI
2 - PER L'INFORMAZIONE AI LAVORATORI
3 - PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
4 - PER ORGANIZZAZIONE E MEZZI
PER L'APPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI
e se non è
possibile
eliminare
i rischi ?
e se non è
possibile
eliminare
i rischi ?
- DIMINUIRLI
nella misura del possibile
- CONTROLLARE
i rischi residui
CONSENTIRE AL DATORE DI LAVORO DI
PRENDERE I PROVVEDIMENTI NECESSARI
PER SALVAGUARDARE SICUREZZA
E SALUTE DEI LAVORATORI
obiettivo
della
valutazione
obiettivo
della
valutazione
15
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
1 - IDENTIFICA I PERICOLI
2 - ASSOCIA i RELATIVI RISCHI
3 - SELEZIONA DI CONSEGUENZA: attrezzature,
materiali, prodotti e preparati chimici, Org.del.Lav.
4 - CONTROLLA LA CORRETTEZZA
DEI PROVVEDIMENTI
5 - DECIDE SCALA DELLE PRIORITÀ' DEGLI
INTERVENTI
6 - GIUSTIFICA LA SCELTA
7 - VALUTA I RISULTATI CONSEGUITI
la struttura
della
valutazione
la struttura
della
valutazione
criteri
per la
valutazione
criteri
per la
valutazione
1 - OSSERVAZIONE DELL'AMBIENTE DI LAVORO:
vie di accesso, pavimenti e passaggi, macchinari, impianti,
fumi, polveri, sostanze utilizzate, rumore , vibrazioni,
microclima
2 - NATURA DEL POSTO DI LAVORO: fisso o
provvisorio
3 - TIPO DI LAVORO: lavoro ripetitivo o su commessa
4 - MANSIONI SVOLTE E LORO COMPLESSITA'
5 - ANALISI DELLE PROCEDURE E DEL LORO
RISPETTO
6 - ULTERIORE ANALISI DELL'EVENTUALE
INTERAZIONE
DELLE VOCI PRECEDENTI
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
3. 3
criteri
da applicare
alla
valutazione
dei rischi
criteri
da applicare
alla
valutazione
dei rischi
1 - NORME LEGALI
2 - NORME TECNICHE NAZIONALI E
INTERNAZIONALI
3 - NORME ARMONIZZATE
4 - ISTRUZIONI DEI COSTRUTTORI
5 - IL BUON SENSO E L'ESPERIENZA PERSONALE
6 - I PRINCIPI GERARCHICI DELLA PREVENZIONE
DEI RISCHI : evitare i rischi, sostituire ciò che è
pericoloso, combattere i rischi alla fonte, preferire i
provvedimenti di protezione collettivi a quelli individuali,
adeguarsi a progresso tecnico e a cambiamenti
dell'informazione, cercare di garantire un miglior livello di
protezione
la valutazione deve riguardare i rischi derivanti
dall'attività lavorativa e che risultano prevedibili
!
17
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Flow chart della valutazione dei rischi
definire
programma
della VR
misurazione
dell'efficacia
raccogliere
informazioni
identificare
i
pericoli
studiare
le possibilità
di eliminare o
ridurre i rischi
identificare
gli
esposti
valutare
i
rischi
identificare i
modelli di
esposizione
delle persone
esposte
stabilire azioni
prioritarie e
decidere
misure
controllo
attivare le
misure
di controllo
registrazione
delle
valutazioni
valutazione
della
struttura
provvedimenti
inadeguati
SI
NO
revisione
monitoraggio
del programma
su VR
valutazioni
ancora
valide
SI
NO
vi sono stati
cambiamenti ?
SI NO
18
4. 4
CONCLUSIONI AZIONI
I rischi sono insignificanti ora
e non è prevedibile che aumentino in
futuro
Terminare ora le valutazioni
Non sono necessarie ulteriori misure
I rischi sono sotto controllo ad un
livello accettabile,
per esempio
conforme a norme tecniche
Stabilire le precauzioni per migliorare
la protezione - Mantenere, eliminare,
controllare e minimizzare le possibilità
di esposizioni maggiori - Determinare
misure aggiuntive
per riprendere il controllo in caso si verifichi
una situazione ad alto rischio, malgrado le
precauzioni
I rischi sono sotto controllo oggi
ma è legittimo pensare che aumenteranno
in futuro
Si può apportare miglioramenti a
protezione - Terminare le valutazioni -
Il mantenimento del rispetto delle norme
compete al Datore di lavoro
19
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Azioni conseguenti alle conclusioni della
VALUTAZIONE DEI RISCHI:
Azioni conseguenti alle conclusioni della
VALUTAZIONE DEI RISCHI:
Vi sono rischi possibili
ma non vi sono prove
che causino danni, malattie o ferite
Confrontare le misure esistenti alle
norme
di buona tecnica
Se il confronto è negativo determinare cosa
è stato fatto per migliorare le misure di
prevenzione e protezione
azioni conseguenti alle conclusioni della valutazione del rischio:
I rischi sono adeguatamente
controllati
ma non sono rispettate le misure
generali di tutela
Identificare e porre in atto misure
provvisorie immediate per prevenire
o controllare l'esposizione ai rischi
Valutare le esigenze a lungo termine
Non vi sono prove
che esistano o meno rischi
Continuare a cercare altre
informazioni
finchè si giunga ad una delle
conclusioni
precedenti
Nel frattempo instaurare provvedimenti per
minimizzare l'esposizione al rischio 20
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
CONCLUSIONI AZIONI
5. 5
INSTALLATORI COMMERCIANTI
MONTATORI PROGETTISTI
DATORE
Medico
competente
Squadre
emergenza
Ipotesi di
documento
Consultazione
rappresentante
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
DEI RISCHI
attuazione misure
Relazione sui
rischi
Individuazione misure
Art.3
Programma attuazione
misure
Consultazione dei lavoratori
LAVORATORI SERV.PREV.PROT
.
Dopo LA VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI viene
elaborato UN DOCUMENTO CONTENENTE:
una relazione sulla valutazione dei rischi per la
sicurezza e la salute durante il lavoro, nella quale
sono specificati i criteri adottati per la valutazione
stessa;
l'individuazione delle misure di prevenzione e di
protezione e dei dispositivi di protezione individuale;
il programma delle misure ritenute opportune per
garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza.
IL DOCUMENTO DEVE ESSERE CONSERVATO IN
AZIENDA.
LA VALUTAZIONE E IL DOCUMENTO DEVONO
ESSERE RIELABORATI in occasione di modifiche
significative del processo produttivo.
6. 6
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
NON E’ UN MERO ADEMPIMENTO CARTACEO.
E’ UNO STRUMENTO DI LAVORO
che consente di prendere decisioni in base a priorità
ben definite!!!!!!!!!!
Deve quindi costituire il riferimento aziendale su quanto
è stato intrapreso ed è stato programmato in materia di
tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
DOVRA’ PERTANTO ESSERE:
1. leggibile, sia per linguaggio che per esplicitazione delle tappe
del percorso fatto, da tutti gli attori aziendali della
prevenzione;
2. custodito in azienda;
3. a disposizione dell'organo di vigilanza;
4. sequenziale e completo per comprendere la procedura
adottata ed i presupposti delle successive decisioni aziendali.
Infine, occorre sottolineare che la valutazione dei rischi non è un
processo “una-tantum” ma va ripetuta e revisionata in occasione di
modifiche dei luoghi e posti di lavoro e del processo produttivo
significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori
oppure in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della
prevenzione e della protezione.
7. 7
Proposte di percorso.
Documento di analisi dei rischi: dall’analisi
di macroaree all’analisi per mansione.
Sicurezza e salute
proposte di percorsi
partecipati.
Schema di Metodologia per la
Valutazione dei Rischi
8. 8
Punti deboli dei DVR.
Valutazione effettuata solo per luoghi di
lavoro;
Eccessiva semplificazione dei processi;
Non coinvolgimento pieno del Medico
Competente;
Assenza della stima del rischio (criticità) per
i pericoli individuati;
Assenza del programma di interventi;
Assenza della tempistiche per l’attuazione
delle misure.
Quale significato attribuire all’analisi
per mansioni?
L'analisi delle mansioni
costituisce l'approccio
complementare
all'analisi per aree per
individuare nel modo
più completo possibile
i pericoli, i danni ed i
rischi.
9. 9
Scopo dell’analisi per mansioni
Individuazione dei DPI;
Definizione del programma di
formazione;
Definizione del programma di
sorveglianza sanitaria
E' compito dell'analista scegliere il grado di
disaggregazione necessario (eventualmente limitandosi
al livello dell'attività) per l'individuazione dei pericoli e
dei danni connessi ad una data mansione.
Elemento Descrizione
Mansione Individua un insieme di compiti (attività) da svolgere per il
raggiungimento di un obiettivo operativo completo in sè (es.:
esecuzione di un test).
Attività E' una parte della mansione, intendendo con ciò ogni singolo
compito.
Attività
unitaria
E' una parte della attività, intendendo con ciò ogni singola
operazione che compie l’operatore.
Modalità di analisi
10. 10
Modalità di analisi
Acquisire il mansionario
aziendale;
operare il collegamento
persona-mansioni o persona-
attività; in generale è
sufficiente limitarsi al livello
delle mansioni, determinando,
tramite intervista, la
percentuale di tempo che ogni
persona destina alla singola
mansione.
Modalità di analisi
Per completare l'analisi delle mansioni relativamente
ai pericoli (Fase 4), ci si addentra già nell'analisi dei
rischi (Fase 5), recuperando l'approccio per aree e
fondendo i due livelli dell'analisi.
11. 11
L’analisi di rischio
La mappatura dei rischi a livello globale avviene attraverso la
matrice di rischio, che permette di combinare le probabilità (che
si verifichi l’evento considerato) e la gravità (delle prevedibili
conseguenze) in modo indicizzato (indice di criticità).
Indice di Criticità = Indice di gravità x Indice di probabilità
Matrice di rischio:
Processo decisionale
L'analisi dei rischi permette di associare ad ogni danno,
corrispondente ad un pericolo, una valutazione circa la gravità del
danno stesso e la probabilità che si verifichi, è possibile
procedere alla classificazione dei rischi in termini relativi,
distinguendo in rischi elevati, accettabili o trascurabili (o
comunque in fasce di livello di rischio) facilitando quindi il
processo decisionale.
12. 12
Il Datore di lavoro, nell’ambito di un percorso partecipato,
coadiuvato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione e dal Medico Competente, sentito i Rappresentanti
dei lavoratori, definisce il programma degli interventi; essi
mireranno ad uno o più dei seguenti aspetti:
prevenzione tecnica,
prevenzione organizzativa (in particolare piano di emergenza e
di pronto soccorso),
informazione e formazione,
dispositivi di protezione individuali e collettivi.
Per ciascun intervento occorre definire le specifiche tecniche,
le risorse necessarie, le priorità, le responsabilità esecutive e
le scadenze stabilite (intermedie e finali).
In particolare il Medico Competente, basandosi anche sulle
informazioni e considerazioni che provengono dal tecnico,
definisce il protocollo sanitario idoneo a ciascun profilo di
mansione che lo richieda.
Processo decisionale
Opportunità determinate
dall’analisi per mansioni.
Ottima occasione di
coinvolgimento del personale
operativo (lavoratori e preposti);
Occasione di interazione tra le
figure tecniche (RSPP, addetto
SPP, ecc.) ed il Medico
Competente; analisi frutto di un
percorso partecipato;
specializzazione del mansionario
aziendale e trasformazione dello
stesso nel “mansionario della
sicurezza”;
13. 13
Opportunità di
aggiornamento dell’analisi.
Riorganizzazione aziendale;
Cambio del processo
(introduzione di nuove
macchine), nuove attività;
Eventi sentinella (infortuni,
infortuni mancati, ecc.);
Segnalazione dal Rappr. Lav.
Sic. o da gruppi di lavoratori
Piano delle competenze e responsabilità
Manuale della sicurezza.
Il recepimento delle direttive comunitarie in
materia di sicurezza ed igiene dei luoghi di
lavoro evidenzia quale aspetto più
rilevante ed innovativo la valenza
organizzativa e gestionale con la
necessità di strutturare un Sistema di
Gestione della Sicurezza nel Lavoro.
Il Sistema sicurezza si configura come una
serie di procedure operative, realmente
attuabili ed approvate dai vari
dipartimenti, che permettano di gestire
con maggiore efficienza il sistema della
sicurezza in ogni Settore. Presupposto per
la definizione di tale sistema è la
delegabilità di almeno una parte degli
adempimenti relativi alla sicurezza