La Dirigente scolastica Maria Caccagni ha tenuto un incontro con i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado per la formazione del personale.
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
The document discusses a new quality award program for employees at Newgenites. The award aims to encourage employees to deliver quality products with zero errors or negative feedback by enabling self-management. Employees can earn up to Rs. 5000 per month, a certificate, and have their name and photo displayed if they complete an entire book or article without any errors or issues. The nomination process involves employees self-nominating via email if they meet the award criteria. An assessment committee then evaluates nominations and provides awards within 5 days. Several examples are provided on how the amount earned is calculated based on the size of the project completed and monthly targets. The award period runs from November 1st, 2008 to December 31st, 2008.
La Dirigente scolastica Maria Caccagni ha tenuto un incontro con i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado per la formazione del personale.
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
The document discusses a new quality award program for employees at Newgenites. The award aims to encourage employees to deliver quality products with zero errors or negative feedback by enabling self-management. Employees can earn up to Rs. 5000 per month, a certificate, and have their name and photo displayed if they complete an entire book or article without any errors or issues. The nomination process involves employees self-nominating via email if they meet the award criteria. An assessment committee then evaluates nominations and provides awards within 5 days. Several examples are provided on how the amount earned is calculated based on the size of the project completed and monthly targets. The award period runs from November 1st, 2008 to December 31st, 2008.
The document discusses the purpose, methodology, and change levers of change management. The purpose is to change conditions in an environment to a better state. The methodology involves creating a project team to establish leadership alignment, build clarity around objectives, and analyze change needs. It also involves designing and executing a game plan, delivering on plan elements, and sustaining momentum. The key change levers are leadership, involvement, communication, learning, measurement, and reinforcement.
This document discusses managing project conflict. It defines conflict and identifies sources of conflict such as personality, structural issues, and project schedules and priorities. The document outlines different conflict handling styles including avoiding, compromising, competing, accommodating, and collaborating. It also discusses addressing grievances and managing stress, noting the importance of listening, discussing issues, and planning in conflict resolution. The goal is to develop skills to effectively manage conflicts that inevitably arise during projects.
The document discusses various leadership styles and qualities. It describes autocratic, bureaucratic, democratic, and laissez-faire leadership styles. It also discusses transformational, transactional, creative, corrective, change, intelligence, multicultural, pedagogical, servant, bridging, and purposeful leadership styles. Additionally, it outlines 12 key leadership qualities like humility, integrity, decisiveness, and emotional resonance. It emphasizes that the most effective leadership style depends on factors like the situation, organization, and individuals being led. Leaders must adapt their style appropriately.
This document discusses various aspects of innovation management. It covers topics such as the types of innovation including technology, product/service, process, and business model innovation. It also discusses innovation strategies such as play-to-win versus play-not-to-lose strategies. Additionally, it discusses challenges of balancing creativity and value capture as organizations mature. Lastly, it briefly discusses outsourcing innovation and structured idea management processes.
Le life skills e le competenze chiave di cittadinanza Carmela Scarinzi
Project work in pedagogia e didattica per l'innovazione scolastica "Io, noi, gli altri" Insegnare ai bambini con una storia come andare oltre le apparenze ...
Avanguardie Educative - Cambiare gli ambienti di apprendimento con le ICTPrimariaLSantucci
Presentazione di Elena Mosa, in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
Si intende ragionare sul concetto di curricolo delle competenze, problematizzando questioni che riguardano le competenze, i saperi, la figura del docente, l'ambiente di apprendimento
Relatore: Daniela Lazzaro
Seminario di Studi e Formazione Università-Scuola
"Il curricolo e oltre"
Le analisi, le strategie, i percorsi e gli strumenti per la costruzione del Curricolo elaborati e sperimentati dal Laboratorio RED - Ricerca Educativa e Didattica
Laboratorio RED, Ricerca Educativa e Didattica - CISRE, Università Ca' Foscari di Venezia
Istituto Comprensivo di Cittadella
CRUT, Centro Risorse Università Territorio di Cittadella
6 novembre 2019
Istituto Comprensivo di Cittadella (PD)
Dedicato a Umberto Margiotta
Il distacco tra società e scuola può essere colmato attraverso l'applicazione didattica del costruttivismo e l'apprendimento in ambiente tecnologico web 2.0
Il percorso di attuazione psico-didattici e metodologici principi nell'insegn...fva73
Il lavoro comincia a prevalere il cosiddetto «aspetto della personalità». Questo è quando un individuo non solo assimila informazioni, ma e analizza dal suo punto di vista e le proprie conclusioni.
T&Q 312 -L'approccio educativo di Maria MontessoriMichele Rucco
Questo volume ci offre un’occasione di conoscenza e di consapevolezza pedagogica attraverso una attenta riflessione, che è anche una metariflessione: partendo dal lavoro di Maria Montessori si
proietta sulle tematiche del presente, sulle minacce, reali o percepite, che alimentano ansie nei genitori e crisi professionali negli insegnanti. I concetti da lei elaborati all’inizio del Novecento, che in Italia sono stati spesso considerati superati dalle mode di stili educativi ipercompetitivi, dalla mitologia
del risultato e della performance, oggi stanno tornando in auge per la valenza filosofica che li contraddistingue e che ne fa uno strumento potente per la gestione del cambiamento che stiamo
vivendo e per rispondere alle domande che questo solleva.
Come farà la scuola (tradizionale) a innestare i nuovissimi strumenti sulle solite vecchie modalità (bambini seduti in silenzio e adulti parlanti, interrogazioni a sorpresa)? Come farà un sistema basato su chi è bravo e chi il perdente o l’incerto che facilmente finiscono nella categoria dei BES, isolati dai
compagni e destinati a umilianti recuperi, a non continuare a produrre i bulli e le loro vittime
silenziose? Come farà la scuola a superare le criticità della didattica a distanza, che sono emerse durante il primo lockdown imposto dalla pandemia del Covid19?
PTOF dell'Istituto Comprensivo "Magistrato Giovanni Falcone" di Copertino - C...Silvia Scandura
La Formazione dell'Uomo e del Cittadino attraverso la realizzazione di percorsi di apprendimento di matrice esperienziale e laboratoriale di respiro verticale ai tre ordini di scuola e orizzontale con le risorse del territorio.
L’acquisizione del modello di scuola centrata sull’apprendimento vs il modello di scuola centrata sull’insegnamento che si basa sull’attenzione alle intelligenze multiple ed agli stili cognitivi personali di ciascuno per la realizzazione del principio della Personalizzazione.
L'Orientamento Formativo costituisce il telòs che attraversa tutti gli itinerari didattici che articolano il POF d'istituto, denominato STRADE MAESTRE.
1. Lavoriamo in direzione di un
CURRICOLO INTEGRATO
per una scuola “sostenibile”
Che cosa
Perché
Come / Chi
2. Che Cosa...
(spiegazione dei termini)
scuola “sostenibile”
Lessico dell’ ecologia : lo sviluppo sostenibile è un
processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di
miglioramento al fine di soddisfare i bisogni delle
attuali generazioni, evitando di compromettere la
capacità delle future di soddisfare i propri.
Applicato alla scuola, significa impostare una
didattica che, non perdendo d’ occhio il passato,
agisca in modo da soddisfare i “bisogni” presenti
degli alunni prevedendone anche gli sviluppi futuri
Ci fa pensare perciò ad una professionalità docente
attenta all’ evoluzione del sapere da una parte
(senza perderne di vista le radici epistemologiche)
ed alla crescita culturale ed umana degli alunni dall’
altra.
3. Che Cosa...
(spiegazione dei termini)
curricolo integrato
L’approccio integrato in campo
educativo nasce dalla consapevolezza
che non esiste oggi settore avanzato
della ricerca scientifica e culturale
dove non sia praticata la sinergia tra
ambiti di conoscenza specialistica e
dove l’approccio interdisciplinare non
sia considerato una svolta
epistemologica necessaria a garantire
il “dominio” cognitivo di problemi
sempre più complessi.
4. Che Cosa...
(spiegazione dei termini)
disciplina
Secondo Morin : «La disciplina è una categoria
organizzatrice in seno alla conoscenza scientifica; vi
istituisce la divisione e la specializzazione del lavoro
e risponde alla diversità dei domini delle scienze.
Sebbene sia inglobata in un contesto scientifico più
vasto, una disciplina tende naturalmente
all’autonomia, con la delimitazione delle sue
frontiere, il linguaggio che essa si dà, le tecniche
che è portata a elaborare o a utilizzare ed
eventualmente con le teorie che le sono proprie».
dunque ... un modo di organizzare in maniera
distinta e autonoma ambiti di conoscenza.
5. La scuola delle discipline
In campo musicale, il compito di guida
nell’esecuzione è affidato a colui che conosce tutti
gli strumenti, e, in virtù di questa conoscenza
generale, il direttore d’orchestra riesce ad
armonizzare e far collaborare i solisti più diversi e
i suoni più disparati.
Nella scuola delle discipline, invece, a che
cosa assistiamo? Tanti grandi solisti eseguono la
loro partitura, lasciando all’alunno il compito di
armonizzare tutti gli assolo: all’alunno, quello che
ne sa di meno!
6. Ma....
... se la specializzazione in
campo scientifico può essere –
ed è - necessaria...
... la frammentazione, specie in
ambito educativo e didattico, è
dannosa perché impedisce una
visione unitaria dell’ uomo e dei
suoi problemi
7. Per superare la frammentazione e il
“monadismo”
Sono possibili tre modalità di
approccio:
Multidisciplinarità
Interdisciplinarità
Transdisciplinarità
8. Multidisciplinarità
È un primo livello di “dialogo” tra
discipline :
Un problema viene affrontato da
più ottiche disciplinari, ma
senza interazione (piuttosto
giustapposizione di informazioni
attinte dalla diverse scienze)
9. Interdisciplinarità
Secondo livello, che giunge all’
interazione e la supera:
Le discipline sono in reciproca
connessione, quanto ai metodi e
quanto all’ inserimento nella
cultura
Non più adeguato all’ epistemologia della
complessità
10. Transdisciplinarità
“Nuova frontiera” del sapere - Una
proposta per un approccio integrato
della conoscenza :
vede il coordinarsi, il compattarsi,
l'assimilarsi dei saperi intorno e
attraverso aspetti che tutti li
coinvolgono, li ri-organizzano, li ri-
qualificano, producendo un'unità
fatta di strutture trasversali, ovvero
comuni.
11. Si deve / si può fare???
Quella che si dovrebbe praticare nella scuola (e
pure nelle Università) – anche come primo passo
verso la transdisciplinarità – è
l’interdisciplinarità.
Sappiamo tutti che è difficile : ecco, lo sforzo
deve tendere proprio a far sì che i docenti trovino
un tema che, insieme, possono “aggredire”,
facendo vedere allo studente la complementarità
dei saperi.
Oggi possiamo praticare l’interdisciplinarità (con
fatica e sforzi), ma dobbiamo insegnare – come
atteggiamento metodologico – la
TRANSDISCIPLINARITÀ.
12. Perché
(...una scelta necessitata...)
Agenti esterni alla scuola
globalizzazione - complessità
altre “agenzie educative”
nuove tecnologie
Agenti interni alla scuola
ampliamento del sapere v/s riduzione del
tempo-scuola
atteggiamento dei giovani di oggi verso la
scuola (superficialità, disinteresse,
estraneità per il lavoro scolastico)
nuove modalità di apprendimento indotte
dalle NT
13. I due modi dell’ apprendere
Percettivo-motorio
apprendimento esperienziale, “per prove ed errori”,
non confinato ai soli saperi pratici, al cosiddetto
“saper fare” : io agisco, ed in base all’ effetto ed al
risultato del mio agire strutturo di conseguenza le
azioni successive, e così via di seguito.
E’ un processo in gran parte inconscio che avviene
in un continuo scambio di input/output con l’
esterno.
Ne derivano delle conoscenze interiorizzate,
implicite, e per questo stabili e dunque disponibili a
tradursi in reali competenze.
Non costa fatica, non produce noia né assuefazione,
né stanchezza.
14. I due modi dell’ apprendere
Simbolico-ricostruttivo
Apprendimento attraverso il testo : leggo,
decodifico, ricostruisco, studio, compio un
lavorio mentale di interpretazione del
linguaggio e di ricostruzione.
Non è innato, ma va governato e controllato
coscientemente, il che rende lento il suo
procedere, e costa attenzione, fatica...in poche
parole, stanca.
Le conoscenze che ne derivano sono delle
conoscenze esplicite, tendono ad essere
instabili e rischiano di essere “dimenticate”, e
per mantenerle occorre richiamarle
periodicamente.
15. I luoghi dell’ apprendere
Percettivo-motorio
l’ ambiente ideale, quello che ha
accompagnato gran parte della nostra
storia, è la “bottega”
Simbolico-ricostruttivo
ha avuto uno sviluppo esponenziale
dopo l’ invenzione della stampa, ed ha
il suo fulcro nella scuola
16. Caratteristiche
L’ apprendimento tramite il testo è
lineare e sequenziale, e lineare è
anche l’ organizzazione scolastica
(susseguirsi di discipline nell’ orario
scolastico, scarsissima flessibilità,
saperi separati), mentre non lo sono
affatto né l’ organizzazione della
mente né la realtà, che seguono
percorsi complessi e reticolari.
17. Come / Chi : livello collegiale
La transdisciplinarità
nell’insegnamento non è pertinente al
singolo docente o alla singola
disciplina.
È un modo di coordinare gli approcci
nella prospettiva della risoluzione di
un problema
Riconoscere i limiti della propria
disciplina, il non avere il monopolio
metodologico e veritativo, apre alla
complementarità fra i saperi
18. Come / Chi : livello collegiale
Varietà di approcci :
progettazione integrata
“decima epistemologica”
strategie condivise
Focal points / Nodi essenziali
Educazioni trasversali
Approccio per problemi
Aree aggregative
Stage
19. Come / Chi : livello collegiale
Per la progettazione integrata
La matrice di programmazione
del consiglio di Classe
Unità tematiche Nodi
concettuali
Attività
laboratoriali
italiano
s. sociali
diritto/econ.
Consiglio
di classe
20. Come / Chi : livello collegiale
Per potere arrivare davvero a
“contaminare” i saperi e le discipline
un passo opportuno per iniziare può
essere costituito da quella che Morin
chiama “decima epistemologica”.
Si tratta dell’indicazione di uno spazio
comune da dedicare al cogliere le
connessioni, interrogandosi su una
serie di punti che riguardano tutte le
discipline
21. La “decima epistemologica”
Ecco alcuni dei punti che secondo Morin potrebbero
fornire occasioni di “spazi comuni”:
la razionalità, la scientificità, l’obiettività;
l’interpretazione;
l’argomentazione;
il pensiero matematico;
la relazione tra il mondo umano, il mondo vivente, il mondo fisico-
chimico, il cosmo stesso;
l’interdipendenza e le comunicazioni fra le scienze […];
i problemi di complessità nei diversi tipi di conoscenza;
la cultura umanistica e la cultura scientifica;
la letteratura e le scienze umane;
la scienza, l’etica, la politica ecc.
... Perché le discipline acquisiscano consapevolezza
di un orizzonte di senso comune ...
22. Come / Chi : livello individuale
Strategie didattiche adeguate
uso corretto delle N.T.
didattica attiva e laboratoriale
didattica della ricerca
Cooperative learning
Problem solving
Giochi di simulazione
Stage
23. Modificare
le condizioni dell’ apprendimento
Se non possiamo incidere sull’ organizzazione della
scuola, possiamo incidere sul nostro modo di operare,
mettendo in moto processi di apprendimento il
più possibile assimilabili a quelli esperienziali.
L’ operazione necessita di molta cautela e attenzione
per non correre il rischio di cadere nella superficialità e
di ottenere risultati opposti a quelli auspicati.
Infatti, se l'apprendimento lineare che scaturisce da un
sapere veicolato dal testo (a cui la scuola comunque ci
ha abituato) è lento e faticoso, esso tuttavia impone
rispetto di coerenza e rigore.
Ma in questa terza fase, dominata da un ritorno
all'intelligenza simultanea, tipica della visione non
alfabetica, rigore e coerenza rischiano di perdersi se
non vengono recuperati all'interno della nuova
struttura reticolare delle conoscenze.
24. Le nuove tecnologie
La cultura del computer parla il linguaggio
dell’esperienza (non a caso il computer si impara
“facendo” e non “studiando”!).
Ma attenzione! Spesso con l’ introduzione delle
nuove tecnologie nella scuola non è cambiato
assolutamente nulla: infatti esse sono entrate
come strumenti, (“sussidi”), surrogati della
“vera” lezione che rimarrebbe quella frontale.
Viceversa, il computer non può essere un
accessorio, ma è una componente essenziale
dell’ ambiente di apprendimento in virtù
della sua potenza e della sua capacità
simulativa.