Cosa succede quando i media digitali diventano una commodity e l'unico modo sensato di usarli è integrarli con tutto il resto? Il computer sta diventando invisibile e le nostre attività devono contribuire alla sua scomparsa per aumentare la sua rilevanza.
Dalla rete dei ragni all'inconsapevolezza dei pesci: i social media sono umani, molto umani ed è all'uomo che dobbiamo prestare attenzione quando li usiamo per comunicare.
Le community di lettori: come progettare commenti e contributi di qualità. Alla fine delle slide c'è il video integrale del workshop con Barbara Sgarzi e Filippo Pretolani.
Cultura digitale, la grammatica di internet tra informazione, cultura e intra...Lorenzo Fabbri
La grammatica di internet tra informazione, cultura e intrattenimento. Un po' per via della diffusione degli smartphone, un po' grazie all'incessante lavoro di standardizzazione e diffusione operato dalle multinazionali del digitale, Internet è oggi sempre più popolare e gode di una legittimazione sociale senza precedenti. Il seminario è dedicato a discutere alcune delle regole e dei principi culturali su cui si basa internet, nella sua attuale forma, partendo da esempi e casi di studio concreti. Analizzeremo il caso di Mymovies (il principale sito italiano di cinema) per capire cosa si nasconde dietro all'idea - sempre più comune - che il web sia lo strumento più adatto per decidere dove andare al cinema. Il caso di Radio Deejay sarà occasione per capire come un editore tradizionale - in questo caso radiofonico - si ponga di fronte ai temi dello sviluppo di internet e della trasformazione digitale, in un mondo in cui la musica si ascolta su Spotify. Discuteremo infine le diverse "filosofie" o più correttamente "strategie culturali", che sono alla base della sempre più evidente guerra commerciale e tecnologica tra Apple, Google e Facebook (e tra questi e i media tradizionali.) Il seminario si è tenuto all'Università di Firenze, corso di laurea specialistica in Giornalismo e sfera pubblica, condotto da Lorenzo Fabbri (responsabile intrattenimento digitale Gruppo l'Espresso) con la partecipazione di Gianluca Guzzo (fondatore di Mymovies).
Dalla rete dei ragni all'inconsapevolezza dei pesci: i social media sono umani, molto umani ed è all'uomo che dobbiamo prestare attenzione quando li usiamo per comunicare.
Le community di lettori: come progettare commenti e contributi di qualità. Alla fine delle slide c'è il video integrale del workshop con Barbara Sgarzi e Filippo Pretolani.
Cultura digitale, la grammatica di internet tra informazione, cultura e intra...Lorenzo Fabbri
La grammatica di internet tra informazione, cultura e intrattenimento. Un po' per via della diffusione degli smartphone, un po' grazie all'incessante lavoro di standardizzazione e diffusione operato dalle multinazionali del digitale, Internet è oggi sempre più popolare e gode di una legittimazione sociale senza precedenti. Il seminario è dedicato a discutere alcune delle regole e dei principi culturali su cui si basa internet, nella sua attuale forma, partendo da esempi e casi di studio concreti. Analizzeremo il caso di Mymovies (il principale sito italiano di cinema) per capire cosa si nasconde dietro all'idea - sempre più comune - che il web sia lo strumento più adatto per decidere dove andare al cinema. Il caso di Radio Deejay sarà occasione per capire come un editore tradizionale - in questo caso radiofonico - si ponga di fronte ai temi dello sviluppo di internet e della trasformazione digitale, in un mondo in cui la musica si ascolta su Spotify. Discuteremo infine le diverse "filosofie" o più correttamente "strategie culturali", che sono alla base della sempre più evidente guerra commerciale e tecnologica tra Apple, Google e Facebook (e tra questi e i media tradizionali.) Il seminario si è tenuto all'Università di Firenze, corso di laurea specialistica in Giornalismo e sfera pubblica, condotto da Lorenzo Fabbri (responsabile intrattenimento digitale Gruppo l'Espresso) con la partecipazione di Gianluca Guzzo (fondatore di Mymovies).
Slide della presentazione che ogni associato fa di sé, della sua storia, delle sue competenze, dei temi che affronta, di ciò su cui può contribuire per i fini dell'Associazione
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)Dino Amenduni
Le cinquanta parole chiave per comprendere le dinamiche della Rete. Un'enciclopedia aggiornata costantamente, esattamente come Wikipedia, come i siti Internet in 'perpetual beta', un progetto aperto la cui forma cambia sulla base di ciò che di nuovo accade in Rete e migliorato grazie ai suggerimenti degli utenti.
Nicola Bigi | Creatività e nuove professionalitàDonne Digitali
La rivoluzione digitale apre un mondo di nuove prospettive il cui limite è lasciato alla nostra creatività: alcuni consigli, modalità e strumenti da non sottovalutare.
In quel periodo si parlava di cross-media e digital storytelling. Di network creativi e di hub per l'innovazione del mondo dei contenuti. Noi eravamo là, a testimoniare il grande cambiamento in corso.
SecondLife è un magnifico territorio per
simulare e sperimentare. Non vedetelo
come un “canale” o un “media” che
minaccia gli altri media, bensì come uno
spazio di opportunità per l’arte, la
democrazia, l’uomo stesso.
Non ingloberà gli altri media, ma sarà
certo parte del nuovo emergente
ecosistema in cerca di equilibri tra vecchi
e nuovi modi di comunicare.
What, where and when to share on Facebook and Twitter. Aimed at journalists, these slides are perfect for anyone who wants to be able to create engaging social media content
Freelancecamp: come farsi pagare a consuntivoMafe de Baggis
Il 70% del tempo di un freelance se ne va in micromanagement spesso non capito, non valorizzato e quindi non retribuito: una modesta proposta.
(alla fine delle slide c'è il video dell'intervento)
Perché le storie non sono reali, ma sono vere: per funzionare e creare un campo di forza narrativo in cui desideriamo restare devono essere basata sui fatti, non su invenzioni.
L’Araba Fenice: rivitalizzare business maturi con i processi digitali e nuove logiche di condivisione.
In collaborazione con l'Unione Industriali di Prato.
Storytravelling: le destinazioni come set delle vite dei clientiMafe de Baggis
Ogni viaggiatore scrive e racconta una storia, di cui può essere consapevole o meno e che può pubblicare o tenere per sé. Progettare l'accoglienza - sul posto e online - usando le tecniche dello storytelling permette di vedersi e proporsi come un set in cui i nostri clienti mettono in scena le loro vite, migliorando l'ospitalità, il marketing, la comunicazione e la vendita.
Per ospitare i racconti di viaggio ho creato una piattaforma di pubblicazione su mappe geografiche: www.pleens.com
E se la soluzione ideale per pubblicare storie e informazioni legate ai posti fosse sempre stata davanti ai nostri occhi?
Lo storytravelling – e non solo – ha trovato il suo formato ideale: non il testo, non il video, non una foto, ma le mappe, cartacee e digitali.
Che cos'è lo storytravelling e perché ci aiuta a raccontare una destinazione con un buon ritorno sull'investimento? Niente formule, solo indicazioni, con un piccolo salto nel futuro prossimo.
Mapperò: può una mappa raccontare una storia?Mafe de Baggis
La mappa come mezzo per sfuggire a Chronos e vivere nel Kairos, il momento giusto. Il tempo delle storie, del racconto e dell'opportunità da cogliere: come Pleens, per esempio, un progetto di ieri che diventa realtà oggi.
Fare social media marketing vuol dire creare valore per i propri clienti, progettando e mettendo a loro disposizione contenuti, iniziative, esperienze e possibilità pensate per realizzare insieme i vostri obiettivi e i loro bisogni.
(Presentazione tenuta al Web Marketing Fundamentals del 20 aprile a Bologna)
Slide della presentazione che ogni associato fa di sé, della sua storia, delle sue competenze, dei temi che affronta, di ciò su cui può contribuire per i fini dell'Associazione
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)Dino Amenduni
Le cinquanta parole chiave per comprendere le dinamiche della Rete. Un'enciclopedia aggiornata costantamente, esattamente come Wikipedia, come i siti Internet in 'perpetual beta', un progetto aperto la cui forma cambia sulla base di ciò che di nuovo accade in Rete e migliorato grazie ai suggerimenti degli utenti.
Nicola Bigi | Creatività e nuove professionalitàDonne Digitali
La rivoluzione digitale apre un mondo di nuove prospettive il cui limite è lasciato alla nostra creatività: alcuni consigli, modalità e strumenti da non sottovalutare.
In quel periodo si parlava di cross-media e digital storytelling. Di network creativi e di hub per l'innovazione del mondo dei contenuti. Noi eravamo là, a testimoniare il grande cambiamento in corso.
SecondLife è un magnifico territorio per
simulare e sperimentare. Non vedetelo
come un “canale” o un “media” che
minaccia gli altri media, bensì come uno
spazio di opportunità per l’arte, la
democrazia, l’uomo stesso.
Non ingloberà gli altri media, ma sarà
certo parte del nuovo emergente
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e nuovi modi di comunicare.
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Freelancecamp: come farsi pagare a consuntivoMafe de Baggis
Il 70% del tempo di un freelance se ne va in micromanagement spesso non capito, non valorizzato e quindi non retribuito: una modesta proposta.
(alla fine delle slide c'è il video dell'intervento)
Perché le storie non sono reali, ma sono vere: per funzionare e creare un campo di forza narrativo in cui desideriamo restare devono essere basata sui fatti, non su invenzioni.
L’Araba Fenice: rivitalizzare business maturi con i processi digitali e nuove logiche di condivisione.
In collaborazione con l'Unione Industriali di Prato.
Storytravelling: le destinazioni come set delle vite dei clientiMafe de Baggis
Ogni viaggiatore scrive e racconta una storia, di cui può essere consapevole o meno e che può pubblicare o tenere per sé. Progettare l'accoglienza - sul posto e online - usando le tecniche dello storytelling permette di vedersi e proporsi come un set in cui i nostri clienti mettono in scena le loro vite, migliorando l'ospitalità, il marketing, la comunicazione e la vendita.
Per ospitare i racconti di viaggio ho creato una piattaforma di pubblicazione su mappe geografiche: www.pleens.com
E se la soluzione ideale per pubblicare storie e informazioni legate ai posti fosse sempre stata davanti ai nostri occhi?
Lo storytravelling – e non solo – ha trovato il suo formato ideale: non il testo, non il video, non una foto, ma le mappe, cartacee e digitali.
Che cos'è lo storytravelling e perché ci aiuta a raccontare una destinazione con un buon ritorno sull'investimento? Niente formule, solo indicazioni, con un piccolo salto nel futuro prossimo.
Mapperò: può una mappa raccontare una storia?Mafe de Baggis
La mappa come mezzo per sfuggire a Chronos e vivere nel Kairos, il momento giusto. Il tempo delle storie, del racconto e dell'opportunità da cogliere: come Pleens, per esempio, un progetto di ieri che diventa realtà oggi.
Fare social media marketing vuol dire creare valore per i propri clienti, progettando e mettendo a loro disposizione contenuti, iniziative, esperienze e possibilità pensate per realizzare insieme i vostri obiettivi e i loro bisogni.
(Presentazione tenuta al Web Marketing Fundamentals del 20 aprile a Bologna)
Vivere una favola: lo storytelling come progettazione dell'accoglienzaMafe de Baggis
Lo storytelling può essere usato anche per trasformare una destinazione in un set in cui i clienti vivranno delle storie fantastiche: vediamo come usare il “viaggio dell’eroe” per riprogettare la nostra offerta tenendo conto della sovrapposizione naturale tra viaggi e storie.
L'intervento di apertura al corso "Talent Donna": perché la tecnologia ci spaventa e come affrontarla per creare il mondo che vogliamo.
http://talentdonna.it/
Come (e perché) mettere in grado i tuoi ospiti di raccontare le loro storie per convincere altre persone a scegliere te. Per il marketing turistico e per chiunque voglia lavorare con i propri clienti e non contro di loro.
La ricerca di documentazione scientifica nell'era digitale. La fine del ruolo dei mediatori. L'attendibilità delle informazioni. Le ripercussioni sociali.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)Dino Amenduni
Un esperimento lungo, in continuo divenire e quindi potenzialmente infinito: la definizione del vocabolario dei nuovi media
Cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio.
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica)
navigare nella info-sfera. Appunti per un nuovo umanesimo digitaleUniversità di Pisa
Viviamo collegati da strumenti digitali in una InfoSfera che è definita dai media. Nasce la necessità di un nuovo tipo di ecologia che riguarda noi e la nostra relazione con questo nuovo ambiente. Se il digitale cambia il mondo e noi stessi serve un nuovo umanesimo per l’era digitale (umanesimo qui è sinonimo di rinascita culturale e rivalutazione del ruolo dell’uomo e della sua creatività) che ci consenta di dominare e non soccombere al nuovo ambiente.
Social & Business Networking.
Andrea Genovese Ceo & Founder 7th Floor,
Free Business Magazine in Italy.
Share your vision for the future.
http://www.7thfloor.it
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico Matteo Adamoli
Presentazione fatta ai docenti delle scuole medie Don Bosco di Verona riguardante le tematiche del web e dell'introduzione dei dispositivi digitali negli spazi didattici e nel design di apprendimento.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Second Life e l'evoluzione delle interfacceLeandro Agro'
Le interfacce non soltanto disegnano il nostro mondo, ma contribuiscono significativamente a ridisegnare noi stessi, infatti -come dice Basalla- noi non siamo ciò che pensiamo di essere bensì gli artefatti che usiamo. L'artefatto del giorno è SECOND LIFE
Internet media radio_deejay_iulm_19_10_15_defLorenzo Fabbri
Il crescente spazio che su internet hanno le culture dell'intrattenimento ha creato le condizioni per una nuova strategia digitale di Radio Deejay.Il caso di Radio Deejay è occasione per analizzare le difficoltà dei media tradizionali e la necessità di un confronto con le culture digitali.
Può darsi che io non sappia cosa dico / Scegliendo te, una AI, per amico / Ma il mio mestiere è vivere la vita / Che sia di tutti i giorni o sconosciuta
Lo diciamo con le parole di Mogol, cantate da Lucio Battisti, per chiamare a raccolta chiunque abbia “il mestiere di vivere la vita, di tutti i giorni o sconosciuta”. Scrittori, sceneggiatori, giornalisti, fotografi, artisti, pubblicitari, registi, ma un po’ chiunque, purché curioso e disposto a sperimentare. In tre ore (scarse) impariamo a scegliere l’AI generativa che più ci piace, a lavorare con lei e, per chi vuole, a creare un bot da mandare in giro con tutto quello che abbiamo imparato mentre noi facciamo altro.
Un intervento per la Federazione Pro Loco, nel programma di Fuori Rotta. Un semplice metodo per vedere quel che consideriamo "naturale" con una prospettiva diversa.
Come usare il #Luminol per la comunicazioneMafe de Baggis
Invece di essere noi a colpire il target, oggi, è il pubblico a parlare con le aziende, spesso ferendole: con i dati, i meme, le domande, i commenti e le recensioni. Per imparare a vedere il cliente come il protagonista della sua storia – quale è – dobbiamo raccogliere indizi, formulare ipotesi e usare l’intelligenza umana per dare un senso al tutto. L’obiettivo è rispondere all’unica domanda che permette alla creatività pubblicitaria di intercettare e mantenere l’attenzione delle persone: che problema risolvi?
Laboratorio di "Attenti alle Bufale", Bologna, 11 maggio 2018.
Se qualcosa è troppo vago, troppo veloce e troppo bello per essere vero, è molto probabile che non sia vero: costruire una bufala partendo da una foto vera è il modo migliore per farsi gli anticorpi. Con la partecipazione di Alberto Puliafito, Darth Vader e Luke Skywalker.
I social network sono una buona fonte di informazioni? Mafe de Baggis
Le slide e i video di una lezione al liceo Roiti di Ferrara (manifestazione "Un pozzo di scienza): un'ora insieme per ripercorrere le tappe della storia dell'informazione e capire come e perché usare Internet può permetterci di sviluppare il senso critico e aumentare le nostre possibilità di fare quello che vogliamo.
Come sta cambiando il modo di scegliere le destinazioni e come entrare in relazione con chi vuole vivere un posto invece di limitarsi a visitarlo. #BTO2012
Brevissima storia della rete Internet dal 1969 a oggi attraverso i cambiamenti della consapevolezza di chi la usa. Alla fine delle slide c'è il video dell'intervento.
Gli aspetti e i passaggi più rilevanti del processo di produzione delle notizie per una testata online. Cambia il processo o cambia la scrittura? (con Filippo Pretolani)
8. 8
Sembriamo convinti che il computer
faccia le cose da solo
quelle brutte (ci fa diventare narcisi,
aggressivi, volgari, analfabeti)
ma anche quelle belle
(ci trasforma in creativi, strateghi,
artisti, scrittori)
16. 16
Immersi nei finiAttenti al mezzo
Abituati al cambiamentoInteressati all’innovazione
TecnoscontatiTecnoscettici o tecnoentusiasti
Realtà aumentataDualismo reale/digitale
Eterogeneità di cultureCultura scientifica
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ScomparsaIndicizzazione
I bit come layer degli atomiI bit per i bit
Ragni Pesci
17. 17
Il futuro è già qui, è solo
mal distribuito
Bruce Sterling
20. 03 Il peso
della modernità malintesa
20
Quando la rete si liquefà
21. 21
Fino a 20 anni fa chi aveva bisogno di scrivere a qualcuno,
doveva pagare i francobolli, andare a imbucare la lettera alla
cassetta delle poste più vicina e aspettare. Oggi usa l’email.
Fino a 10 anni fa chi aveva bisogno di chiamare una persona
lontana pagava l’uso della rete telefonica. Oggi usa il VoIP.
Fino ad oggi chi aveva bisogno di credito andava in banca. Da
domani userà il p2p lending.
Filippo Pretolani, 2007
37. 37
La plasticità del nostro cervello ci
permette di prendere il meglio da
tutte le protesi (Freud 1929), basta
che si adattino a noi.
A noi in quanto individui distinti,
ciascuno diverso dagli altri:
collaborare non significa
uniformarsi, significa completarsi.
39. 39
Se si può fare, si deve fare.
(Altrimenti lo farà qualcun altro)
40. 40
29 gennaio: Design thinking
Per chi vuole smontare e rimontare se stesso, il proprio modo di pensare, la propria offerta o la strategia
dell’azienda per cui lavora.
8 febbraio: Transmedia marketing
Per chi ha preso atto che i media digitali fanno parte della realtà: ultima chiamata per imparare a progettare una
strategia transmediale.
24 febbraio: Basi di storytelling
Per capire insieme come funzionano le storie e come usarle per impostare il nostro lavoro e per rendere più
potenti i nostri contenuti.
9 marzo: Il piano editoriale per fare content marketing
Perché cercare i clienti quando puoi farti trovare da loro? Torniamo a usare il sito come punto di riferimento dove
pubblicare contenuti utili, interessanti o di intrattenimento.
17 marzo: Social media plan
Per distribuire nel modo migliore i contenuti che produciamo e interagire in modo naturale con la nostra
community.
11 aprile: Laboratorio di storytelling
Per creare insieme l’universo narrativo di riferimento e il foglio di stile per metterlo in pratica.
21 aprile: Laboratorio di scrittura
Per dare forma a un contenuto con le parole: il copywriting, ancora adesso, fa la differenza.
I corsi 2016
Programmi, costi e iscrizionimafe@mafedebaggis.it
41. 41
Slide 2/3/4: frame dal film “The Party” (Blake Edwards)
Slide 5: Sfere III - Schiume (Peter Sloterdijk)
Slide 6: http://ambranna.blogspot.it/2014/09/il-volo-degli-storni.html
Slide 9: http://www.treccani.it/enciclopedia/menti-collettive_(Dizionario-di-Medicina)/
Slide 10: http://www.nature.com/nphys/journal/v10/n9/full/nphys3035.html
Slide 12: Menahem Kahana/Getty Images
Slide 15: https://www.thinkwithgoogle.com/collections/micromoments.html
Slide 16: non riesco a ritrovare l’originale, resto a disposizione
Slide 19: http://www.tns-global.it/news-center/news/tns-mma-seminar-big-disconnect-customer-
experience-e-digital-transformation-nel-mon
Slide 25: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1d/
Penguin_in_Antarctica_jumping_out_of_the_water.jpg
Slide 33: Dan Goodwin (https://www.flickr.com/photos/dangoodwin/3919016898)
Slide 35: http://www.thememo.com/2015/05/29/how-moleskine-is-reinventing-paper-for-the-digital-age/
Slide 40: http://www.wired.com/2014/04/trust-in-the-share-economy/
Credit/link
mafe@mafedebaggis.it