Come (e perché) mettere in grado i tuoi ospiti di raccontare le loro storie per convincere altre persone a scegliere te. Per il marketing turistico e per chiunque voglia lavorare con i propri clienti e non contro di loro.
Come sta cambiando il modo di scegliere le destinazioni e come entrare in relazione con chi vuole vivere un posto invece di limitarsi a visitarlo. #BTO2012
Storytravelling: le destinazioni come set delle vite dei clientiMafe de Baggis
Ogni viaggiatore scrive e racconta una storia, di cui può essere consapevole o meno e che può pubblicare o tenere per sé. Progettare l'accoglienza - sul posto e online - usando le tecniche dello storytelling permette di vedersi e proporsi come un set in cui i nostri clienti mettono in scena le loro vite, migliorando l'ospitalità, il marketing, la comunicazione e la vendita.
Per ospitare i racconti di viaggio ho creato una piattaforma di pubblicazione su mappe geografiche: www.pleens.com
Corso di scuola Holden in collaborazione con La Content: i luoghi raccontano la nostra storia sin da quando veniamo al mondo. Allo stesso modo, i luoghi della letteratura – quelli reali, come quelli un po’ mitici – concorrono alla storia dell’io narrante e dei personaggi che ci vivono. Se pensiamo a Dostoevskij o a Kafka, vengono alla mente spazi chiusi, stanze soffocanti. Al massimo qualche angusta viuzza. Altri, invece, respirano solo in vasti spazi aperti, ampie brughiere o praterie. Ce ne sono addirittura di quelli che sanno descrivere con precisione luoghi inesistenti, inventati, assolutamente irreali, prendendo però spunto da luoghi che hanno visitato. Di questo si tratta, in fondo: immaginare interi mondi e spazi unici e renderli reali mettendo parole su una pagina.
Come nuovo mezzo espressivo, il mondo virtuale deve trovare la propria voce narrante. I blog e le conversazioni che intessono hanno fatto nascere quella del web. Se la caratteristica primaria dei mondi online è la socialità empatica, magari le nuove narrazioni saranno un fuoco di campeggio attorno a cui sedersi e raccontare e recitare storie.
Presentato a Visioni Digitali http://www.visionidigitali.org/ il 13 aprile 2007
Perché le storie non sono reali, ma sono vere: per funzionare e creare un campo di forza narrativo in cui desideriamo restare devono essere basata sui fatti, non su invenzioni.
Come sta cambiando il modo di scegliere le destinazioni e come entrare in relazione con chi vuole vivere un posto invece di limitarsi a visitarlo. #BTO2012
Storytravelling: le destinazioni come set delle vite dei clientiMafe de Baggis
Ogni viaggiatore scrive e racconta una storia, di cui può essere consapevole o meno e che può pubblicare o tenere per sé. Progettare l'accoglienza - sul posto e online - usando le tecniche dello storytelling permette di vedersi e proporsi come un set in cui i nostri clienti mettono in scena le loro vite, migliorando l'ospitalità, il marketing, la comunicazione e la vendita.
Per ospitare i racconti di viaggio ho creato una piattaforma di pubblicazione su mappe geografiche: www.pleens.com
Corso di scuola Holden in collaborazione con La Content: i luoghi raccontano la nostra storia sin da quando veniamo al mondo. Allo stesso modo, i luoghi della letteratura – quelli reali, come quelli un po’ mitici – concorrono alla storia dell’io narrante e dei personaggi che ci vivono. Se pensiamo a Dostoevskij o a Kafka, vengono alla mente spazi chiusi, stanze soffocanti. Al massimo qualche angusta viuzza. Altri, invece, respirano solo in vasti spazi aperti, ampie brughiere o praterie. Ce ne sono addirittura di quelli che sanno descrivere con precisione luoghi inesistenti, inventati, assolutamente irreali, prendendo però spunto da luoghi che hanno visitato. Di questo si tratta, in fondo: immaginare interi mondi e spazi unici e renderli reali mettendo parole su una pagina.
Come nuovo mezzo espressivo, il mondo virtuale deve trovare la propria voce narrante. I blog e le conversazioni che intessono hanno fatto nascere quella del web. Se la caratteristica primaria dei mondi online è la socialità empatica, magari le nuove narrazioni saranno un fuoco di campeggio attorno a cui sedersi e raccontare e recitare storie.
Presentato a Visioni Digitali http://www.visionidigitali.org/ il 13 aprile 2007
Perché le storie non sono reali, ma sono vere: per funzionare e creare un campo di forza narrativo in cui desideriamo restare devono essere basata sui fatti, non su invenzioni.
Il progetto "Roma vista dai ciechi" è il primo tratto di una strategia d’innovazione sociale tesa a Scrivere storie nelle geografie, per una mappa esperienziale della città, realizzato da Urban Experience con il sostegno della Fondazione Roma-Arte-Musei.
Intervento di Carlo Infante Presidente di Urban Experience, nell'ambito della I Giornata di studio - REIVENTARE L'APPRENDIMENTO - II Edizione del Festival della Cultura Creativa - Le banche Italiane per i giovani e il territorio
Presentazione realizzata in occasione della testimonianza rilasciata durante l'evento FOCUS ON TRANSMEDIA STORYTELLING organizzato da Laboratori dal Basso per la Regione Puglia
link evento: http://www.laboratoridalbasso.it/testimonianza/transmedia-storytelling/
Freelancecamp: come farsi pagare a consuntivoMafe de Baggis
Il 70% del tempo di un freelance se ne va in micromanagement spesso non capito, non valorizzato e quindi non retribuito: una modesta proposta.
(alla fine delle slide c'è il video dell'intervento)
Cosa succede quando i media digitali diventano una commodity e l'unico modo sensato di usarli è integrarli con tutto il resto? Il computer sta diventando invisibile e le nostre attività devono contribuire alla sua scomparsa per aumentare la sua rilevanza.
E se la soluzione ideale per pubblicare storie e informazioni legate ai posti fosse sempre stata davanti ai nostri occhi?
Lo storytravelling – e non solo – ha trovato il suo formato ideale: non il testo, non il video, non una foto, ma le mappe, cartacee e digitali.
Che cos'è lo storytravelling e perché ci aiuta a raccontare una destinazione con un buon ritorno sull'investimento? Niente formule, solo indicazioni, con un piccolo salto nel futuro prossimo.
Vivere una favola: lo storytelling come progettazione dell'accoglienzaMafe de Baggis
Lo storytelling può essere usato anche per trasformare una destinazione in un set in cui i clienti vivranno delle storie fantastiche: vediamo come usare il “viaggio dell’eroe” per riprogettare la nostra offerta tenendo conto della sovrapposizione naturale tra viaggi e storie.
How to Craft Your Company's Storytelling Voice by Ann Handley of MarketingProfsMarketingProfs
You know your company's story, but what's the right voice to use in telling it? Find out how to craft your company's storytelling voice. Ann Handley, chief content officer of MarketingProfs and author of "Content Rules" shares tips and ideas for crafting your brand's storytelling voice.
Il progetto "Roma vista dai ciechi" è il primo tratto di una strategia d’innovazione sociale tesa a Scrivere storie nelle geografie, per una mappa esperienziale della città, realizzato da Urban Experience con il sostegno della Fondazione Roma-Arte-Musei.
Intervento di Carlo Infante Presidente di Urban Experience, nell'ambito della I Giornata di studio - REIVENTARE L'APPRENDIMENTO - II Edizione del Festival della Cultura Creativa - Le banche Italiane per i giovani e il territorio
Presentazione realizzata in occasione della testimonianza rilasciata durante l'evento FOCUS ON TRANSMEDIA STORYTELLING organizzato da Laboratori dal Basso per la Regione Puglia
link evento: http://www.laboratoridalbasso.it/testimonianza/transmedia-storytelling/
Freelancecamp: come farsi pagare a consuntivoMafe de Baggis
Il 70% del tempo di un freelance se ne va in micromanagement spesso non capito, non valorizzato e quindi non retribuito: una modesta proposta.
(alla fine delle slide c'è il video dell'intervento)
Cosa succede quando i media digitali diventano una commodity e l'unico modo sensato di usarli è integrarli con tutto il resto? Il computer sta diventando invisibile e le nostre attività devono contribuire alla sua scomparsa per aumentare la sua rilevanza.
E se la soluzione ideale per pubblicare storie e informazioni legate ai posti fosse sempre stata davanti ai nostri occhi?
Lo storytravelling – e non solo – ha trovato il suo formato ideale: non il testo, non il video, non una foto, ma le mappe, cartacee e digitali.
Che cos'è lo storytravelling e perché ci aiuta a raccontare una destinazione con un buon ritorno sull'investimento? Niente formule, solo indicazioni, con un piccolo salto nel futuro prossimo.
Vivere una favola: lo storytelling come progettazione dell'accoglienzaMafe de Baggis
Lo storytelling può essere usato anche per trasformare una destinazione in un set in cui i clienti vivranno delle storie fantastiche: vediamo come usare il “viaggio dell’eroe” per riprogettare la nostra offerta tenendo conto della sovrapposizione naturale tra viaggi e storie.
How to Craft Your Company's Storytelling Voice by Ann Handley of MarketingProfsMarketingProfs
You know your company's story, but what's the right voice to use in telling it? Find out how to craft your company's storytelling voice. Ann Handley, chief content officer of MarketingProfs and author of "Content Rules" shares tips and ideas for crafting your brand's storytelling voice.
What REALLY Differentiates The Best Content Marketers From The RestRoss Simmonds
I’ve been privileged to work with brands from all over the world in the last few years. Through this work, I’ve also had a chance to meet, become friends with, work with and collaborate with some of the best content marketers in the world. Some of these marketers have their faces plastered in magazines while others keep it low key and aren’t anything close to household names.
When I first started my career, I made it my mission to learn from the best. I studied and read books from the advertising greats and consumed every blog post I could fine from the top modern day marketers I could fine. Through discussions, research and studying the craft, I’ve been able to identify and uncover a few common traits that are found in the best content marketers today. If you want to be a great content marketer, you need to know what it takes to be considered such. Here’s a few traits that differentiate the best content marketers from the rest.
Today we all live and work in the Internet Century, where technology is roiling the business landscape, and the pace of change is only accelerating.
In their new book How Google Works, Google Executive Chairman and ex-CEO Eric Schmidt and former SVP of Products Jonathan Rosenberg share the lessons they learned over the course of a decade running Google.
Covering topics including corporate culture, strategy, talent, decision-making, communication, innovation, and dealing with disruption, the authors illustrate management maxims with numerous insider anecdotes from Google’s history.
In an era when everything is speeding up, the best way for businesses to succeed is to attract smart-creative people and give them an environment where they can thrive at scale. How Google Works is a new book that explains how to do just that.
This is a visual preview of How Google Works. You can pick up a copy of the book at www.howgoogleworks.net
Presentazione utilizzata da Giancarlo Sciascia nella lezione del 20 settembre 2014 del corso di aggiornamento in Social Media Strategies, organizzato dal Communication Strategies Lab.
BTO - Buy Tourism Online
Day TWO
4 dicembre 2013
Libertà è partecipAzione
http://www.buytourismonline.com/eventi/liberta-partecipazione/
La cultura in Italia ha modelli di fruizione classici spesso superati, che difficilmente riescono a conformarsi ad un progresso che, mai come in questo periodo, avviene rapidamente.
Siamo infatti nel mezzo di una profonda “trasformazione”, trainata da cambiamenti sociali e tecnologici.
Smartphone e tablet riempiono le tasche dei visitatori, i social network permettono l’instaurarsi di micro-cosmi dove poter affermare il proprio “io” e tornare ad essere i protagonisti del proprio mondo. Anche online, soprattutto online.
Emerge una nuova figura di visitatore, attivo nella comunicazione della propria esperienza e diventato ormai il principale attore del processo di comunicazione. Armato di smartphone, racconta le esperienze che vive in maniera non convenzionale, ribaltando regole consolidate, ignorando vincoli e basandosi principalmente su istinto e improvvisazione.
Visitatore che si trasforma in co-autore, che partecipa alla creazione dell’opera ed alla sua valorizzazione.
Allo stesso tempo alcune avanguardie superano il modello espositivo classico e didascalico per “sporcarsi” con un approccio molto più centrato sul visitatore.
Parafrasando Gaber vogliamo, con questo panel, evidenziare la possibilità di seguire percorsi diversi, dove visitatori e istituzioni collaborano alla creazione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale, con progetti di co-creazione di valore e progetti pensati “dal basso”.
Cominciando dal “vietato vietare”.
Modera:
Sergio Cagol
Business and Innovation Trento RISE
Speakers:
Frieda Brioschi
WikiLovesMonuments
Cristiana Collu
Direttore del MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
Fabrizio Todisco
Invasioni Digitali
ROBERTA MILANO - 3 giugno 2014 - Autenticità e Racconto - Castelli del Ducato...BTO Educational
Castelli e Parchi del Ducato di Parma e Piacenza
Il piano di marketing e comunicazione
3 giugno 2014
Corte di Giarola
Collecchio [Parma]
#ITisME
http://ducato.lezioniditurismo.it
Autenticità e racconto
Autenticità e rete, “unire i puntini”, “Finestra di Jojari sul Turismo”, Country Brand Index, ascolto, raccolta, cross medialità, cross settorialità, Storytelling e autenticità
Marianna Marcucci, Senior consultant in strategie di digital marketing per il turismo in Mind Lab Hotel, Hotel Manager, Co-founder di Invasioni Digitali: un progetto che di co-creazione e valorizzazione del patrimonio culturale di un paese attraverso la partecipazione attiva dei suoi cittadini.
Le Invasioni Digitali in tour a Ravenna future lessonsMarianna Marcucci
Le Invasioni Digitali raccontate in occasione di Ravenna Future Lessons il 29 ottobre 2014.
Invasioni Digitali è un progetto rivolto a diffondere la cultura digitale e l’utilizzo degli open data, formare e sensibilizzare le istituzioni all’utilizzo del web e dei social media per la realizzazione di progetti innovativi rivolti alla co-creazione di valore culturale oltre che alla promozione e diffusione della cultura.
www.invasionidigitali.it
1.800 bambini delle scuole dell'infanzia genovesi hanno dipinto buffi e colorati leoni, giraffe, elefanti e gli altri animali che popolano le fiabe della tradizione africana, dove gli anziani raccontano le storie per dare ai più piccoli degli importanti insegnamenti di vita.
I fondi raccolti da Dipingiamo il loro futuro (€ 10.000) sono stati donati a Find The Cure per l'Assumption High School di Msolwa Ujamaa, in Tanzania.
Può darsi che io non sappia cosa dico / Scegliendo te, una AI, per amico / Ma il mio mestiere è vivere la vita / Che sia di tutti i giorni o sconosciuta
Lo diciamo con le parole di Mogol, cantate da Lucio Battisti, per chiamare a raccolta chiunque abbia “il mestiere di vivere la vita, di tutti i giorni o sconosciuta”. Scrittori, sceneggiatori, giornalisti, fotografi, artisti, pubblicitari, registi, ma un po’ chiunque, purché curioso e disposto a sperimentare. In tre ore (scarse) impariamo a scegliere l’AI generativa che più ci piace, a lavorare con lei e, per chi vuole, a creare un bot da mandare in giro con tutto quello che abbiamo imparato mentre noi facciamo altro.
Un intervento per la Federazione Pro Loco, nel programma di Fuori Rotta. Un semplice metodo per vedere quel che consideriamo "naturale" con una prospettiva diversa.
Come usare il #Luminol per la comunicazioneMafe de Baggis
Invece di essere noi a colpire il target, oggi, è il pubblico a parlare con le aziende, spesso ferendole: con i dati, i meme, le domande, i commenti e le recensioni. Per imparare a vedere il cliente come il protagonista della sua storia – quale è – dobbiamo raccogliere indizi, formulare ipotesi e usare l’intelligenza umana per dare un senso al tutto. L’obiettivo è rispondere all’unica domanda che permette alla creatività pubblicitaria di intercettare e mantenere l’attenzione delle persone: che problema risolvi?
Laboratorio di "Attenti alle Bufale", Bologna, 11 maggio 2018.
Se qualcosa è troppo vago, troppo veloce e troppo bello per essere vero, è molto probabile che non sia vero: costruire una bufala partendo da una foto vera è il modo migliore per farsi gli anticorpi. Con la partecipazione di Alberto Puliafito, Darth Vader e Luke Skywalker.
L’Araba Fenice: rivitalizzare business maturi con i processi digitali e nuove logiche di condivisione.
In collaborazione con l'Unione Industriali di Prato.
Mapperò: può una mappa raccontare una storia?Mafe de Baggis
La mappa come mezzo per sfuggire a Chronos e vivere nel Kairos, il momento giusto. Il tempo delle storie, del racconto e dell'opportunità da cogliere: come Pleens, per esempio, un progetto di ieri che diventa realtà oggi.
Dalla rete dei ragni all'inconsapevolezza dei pesci: i social media sono umani, molto umani ed è all'uomo che dobbiamo prestare attenzione quando li usiamo per comunicare.
Fare social media marketing vuol dire creare valore per i propri clienti, progettando e mettendo a loro disposizione contenuti, iniziative, esperienze e possibilità pensate per realizzare insieme i vostri obiettivi e i loro bisogni.
(Presentazione tenuta al Web Marketing Fundamentals del 20 aprile a Bologna)
Le community di lettori: come progettare commenti e contributi di qualità. Alla fine delle slide c'è il video integrale del workshop con Barbara Sgarzi e Filippo Pretolani.
L'intervento di apertura al corso "Talent Donna": perché la tecnologia ci spaventa e come affrontarla per creare il mondo che vogliamo.
http://talentdonna.it/
I social network sono una buona fonte di informazioni? Mafe de Baggis
Le slide e i video di una lezione al liceo Roiti di Ferrara (manifestazione "Un pozzo di scienza): un'ora insieme per ripercorrere le tappe della storia dell'informazione e capire come e perché usare Internet può permetterci di sviluppare il senso critico e aumentare le nostre possibilità di fare quello che vogliamo.
1. Dallo storytelling alla content curation
Buy Tourism online - Firenze, 2 dicembre 2011
Mafe de Baggis - Filippo Pretolani
gallizio editore
2. Perché lo storytelling
quando ascoltiamo una storia
sperimentiamo un profondo
cambiamento nella nostra
percezione della realtà
The "Storylistening" Trance Experience
BRIAN W. STURM
3. Perché delegarlo ad altri
“la suprema abilità consiste nel
piegare la resistenza del nemico
senza combattere”
L’arte della guerra
SUN TZU
4. Perché la curation
The word “curator” comes from
the Latin “cura,” meaning care.
In the 1660s, we finally begin to see the word begin
to refer to “the officer in charge of a museum,
gallery of art, library, or the like; a keeper,
custodian”
The elements of content strategy
ERIN KISSANE
5. L’editore classico
Ha il catalogo come asset
(stock - patrimonio statico)
Il turismo classico
Ha le destinazioni come asset
(stock - patrimonio statico)
6. "Niente in apparenza si muove
una volta scritto.
Immobilità della lettera, del vocabolo.
Il libro porta il peso
dell'immobilità dei suoi caratteri,
della loro fuga, mobile fissità;
il peso schiacciante di tutto lo spazio
contenuto nelle lettere".
Edmond Jabes, il Libro delle somiglianze
7. L’editore liquido
Governa le scritture come flusso
(valore dinamico)
Il turismo liquido
Governa i viaggi come flusso
(valore dinamico)
Foto di Mario Pischedda
8. Il viaggio come spazio di
pubblicazione
istantaneo
liquido
iperconnesso
9. la curation arricchisce
l’operatore turistico
(albergatore, museo, ATP,
Regione, chef etc)
con la logica editoriale
che coinvolge emozionando
10. Chi si prende cura delle storie?
Matteo Fronduti chef del Manna (Milano)
11. Il protagonista
dietro le quinte
Qualunque sia il tuo ruolo e
qualunque cosa tu proponga,
è arrivato il momento di farla
raccontare agli altri cercando
di scrivere tu il canovaccio
12. Le mille e una notte
del turismo
Sherazade raccontava storie
così belle da risparmiarle,
notte dopo notte, la
scimitarra del boia
17. che trasforma il tuo ospite
in un personaggio
Mama Shelter - Parigi
18. per far girare una storia
serve uno strumento
Mama Shelter - Parigi
19. che ospiti il tuo ospite
nella tua storia
Mama Shelter - Parigi
20. Loro raccontano
I tuoi ospiti spediscono
cartoline ovunque e in
tempo reale: che sia
Twitter, Trip Advisor, un
blog, Flickr e Facebook e
un forum e qualunque
cosa esca domani
Tu scegli
- cercando su Google
- identificando chi parla
dei luoghi intorno a te
- seguendo parole chiave,
persone chiave, libere
associazioni
- ripubblicando solo quelli
scelti da te: veri e rilevanti
22. Non tutti hanno gli Uffizi,
ma tutti abbiamo storie da raccontare
23. Se nessuno lo fa,
forse glielo stai rendendo difficile
Sources de Caudalie
foto Alessio Nesi
24. Tre consigli
Le storie nascono offline e offline
vanno iniziate, ispirate, favorite (vedi
alla voce wi-fi)
Se hai tempo per una sola iniziativa,
scegli Twitter
Cura la regia, non la tecnologia
25. Scegli tre parole chiave (hashtag) e seguile con
Tweetreach
Ripubblica il flusso di Twitter sul tuo sito (in home
page)(se non hai un sito va bene, se non hai Twitter
vedi consigli precedenti)
Impara a usare Storify per creare velocemente articoli
fatti solo con contenuti di terzi (che pero scegli tu :-)
+1: stay tuned per Pleens, che geolocalizza le
emozioni e le racconta su una mappa
Tre cose che puoi fare
oggi pomeriggio
26. Grazie :-)
(da due viaggiatori lenti, impenitenti
e spesso inutilmente ostacolati)