SOCIAL NETWORK AL SERVIZIO DELLE IMPRESE
Come imprese, enti e professionisti possono migliorare la propria competitività e visibilità conoscendo i meccanismi fisici che regolano lo comportamento delle reti sociali.
La teoria del mondo piccolo, l'importanza dei grandi connettori e dei legami deboli, le leggi di potenza applicate alle reti sono solo alcuni degli argomenti affrontati in questo convegno.
http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2313
http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2317
http://www.thedailybit.net/index.php?method=section&action=zoom&id=2308
“Comunita' Virtuali”, Internet come nuovo mass-media e metodo maieuticoCarlo Gubitosa
Dall'era delle "Comunita' Virtuali" a quella delle "Reti Sociali", l'evoluzione della comunicazione elettronica tra rischi di massificazione e opportunita' di cambiamento.
Da Gutenberg a Internet: le "rivoluzioni" della comunicazione e il giornalism...Carlo Gubitosa
Oggi Internet viene salutata come una “rivoluzione” che potra’ cambiare il mondo grazie alla libera circolazione di idee e informazioni tra persone realizzata con nuove tecnologie che permettono di esprimersi senza il controllo, il filtro e l’intermediazione dei poteri dominanti. Ma e’ davvero la prima volta che questo accade nella storia dell’umanita’? o in passato ci sono state altre tecnologie “liberanti” successivamente “assimilate” e “depotenziate”?
Il modello Wiki che supera la divisione tra produttore e consumatore di conoscenze, e i siti di social networking o di presentazione di video, foto o di vendita (eBay, iStockphoto) in cui tutto il contenuto è generato dagli utenti.
Il fenomeno dello Sharing (condivisione) and Caring (cura) per cui idee, oggetti, risorse, vengono messi in comune, gratuitamente o dietro un compenso pattuito, sulla base di una fiducia reciproca (regolata
Lezione 01 2015-2016 Presentazione Corso Informatica giuridicaFederico Costantini
1.- Premessa
1.1.- Informazioni di tipo burocratico
1.2.- introduzione di carattere metodologico
2.- Introduzione al corso di Informatica giuridica
2.1.- Il «perché?», ovvero il significato del diritto tra “inquietudine” e “controllo”
2.2.- Il «come?», ovvero il problema del senso del diritto nella “informatica giuridica”
2.3.- Il «cosa?», ovvero il programma del corso
3.- Conclusione
Libertà di espressione e diritti della persona nell’era digitale Federico Costantini
«Imparare a conoscere i propri diritti online – reputazione, immagine, riservatezza – per utilizzare al meglio – e senza rischi – i nuovi media»
Laboratorio conTemporaneo: percorsi tra arte e tecnologia per tutte le età
5 dicembre 2012 - Spazio ULTRA
I principali approcci scientifici (e le visioni di senso comune) al rapporto tra tecnologie e società
Lezione del corso di Teoria e tecniche dei nuovi media, Università di Perugia
Docente: Alessio Cornia
Nessun tempo. Nessun luogo. La comunicazione pubblica italiana all’epoca delle reti. Il presente lavoro è il risultato finale di una ricerca ideata, promossa e coordinata dal Prof. Eugenio Iorio, nell’ambito della cattedra di “Comunicazione e innovazione nelle pubbliche amministrazioni”, condotta nel periodo 2014/2015 presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
20151120 Intervento Convegno Este - Public version - No DownloadFederico Costantini
Convegno La diffamazione ai tempi dei social network
Camera Avvocati Este Monselice Montagnana, 20 novembre 2015
Questioni teoretiche concernenti la diffamazione on line
(1) Introduzione
(2) Cenni al paradigma della "Società dell'Informazione"
(3) Informatica -> Diritto
Nuovi modelli teoretici nel pensiero giuridico
(4) Diritto -> Informatica
Problemi del «diritto della rete» rispetto ai social network
(5) Conclusioni
“Comunita' Virtuali”, Internet come nuovo mass-media e metodo maieuticoCarlo Gubitosa
Dall'era delle "Comunita' Virtuali" a quella delle "Reti Sociali", l'evoluzione della comunicazione elettronica tra rischi di massificazione e opportunita' di cambiamento.
Da Gutenberg a Internet: le "rivoluzioni" della comunicazione e il giornalism...Carlo Gubitosa
Oggi Internet viene salutata come una “rivoluzione” che potra’ cambiare il mondo grazie alla libera circolazione di idee e informazioni tra persone realizzata con nuove tecnologie che permettono di esprimersi senza il controllo, il filtro e l’intermediazione dei poteri dominanti. Ma e’ davvero la prima volta che questo accade nella storia dell’umanita’? o in passato ci sono state altre tecnologie “liberanti” successivamente “assimilate” e “depotenziate”?
Il modello Wiki che supera la divisione tra produttore e consumatore di conoscenze, e i siti di social networking o di presentazione di video, foto o di vendita (eBay, iStockphoto) in cui tutto il contenuto è generato dagli utenti.
Il fenomeno dello Sharing (condivisione) and Caring (cura) per cui idee, oggetti, risorse, vengono messi in comune, gratuitamente o dietro un compenso pattuito, sulla base di una fiducia reciproca (regolata
Lezione 01 2015-2016 Presentazione Corso Informatica giuridicaFederico Costantini
1.- Premessa
1.1.- Informazioni di tipo burocratico
1.2.- introduzione di carattere metodologico
2.- Introduzione al corso di Informatica giuridica
2.1.- Il «perché?», ovvero il significato del diritto tra “inquietudine” e “controllo”
2.2.- Il «come?», ovvero il problema del senso del diritto nella “informatica giuridica”
2.3.- Il «cosa?», ovvero il programma del corso
3.- Conclusione
Libertà di espressione e diritti della persona nell’era digitale Federico Costantini
«Imparare a conoscere i propri diritti online – reputazione, immagine, riservatezza – per utilizzare al meglio – e senza rischi – i nuovi media»
Laboratorio conTemporaneo: percorsi tra arte e tecnologia per tutte le età
5 dicembre 2012 - Spazio ULTRA
I principali approcci scientifici (e le visioni di senso comune) al rapporto tra tecnologie e società
Lezione del corso di Teoria e tecniche dei nuovi media, Università di Perugia
Docente: Alessio Cornia
Nessun tempo. Nessun luogo. La comunicazione pubblica italiana all’epoca delle reti. Il presente lavoro è il risultato finale di una ricerca ideata, promossa e coordinata dal Prof. Eugenio Iorio, nell’ambito della cattedra di “Comunicazione e innovazione nelle pubbliche amministrazioni”, condotta nel periodo 2014/2015 presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
20151120 Intervento Convegno Este - Public version - No DownloadFederico Costantini
Convegno La diffamazione ai tempi dei social network
Camera Avvocati Este Monselice Montagnana, 20 novembre 2015
Questioni teoretiche concernenti la diffamazione on line
(1) Introduzione
(2) Cenni al paradigma della "Società dell'Informazione"
(3) Informatica -> Diritto
Nuovi modelli teoretici nel pensiero giuridico
(4) Diritto -> Informatica
Problemi del «diritto della rete» rispetto ai social network
(5) Conclusioni
Undicesima lezione del corso sul Web 2.0 tenuto all'Università di Milano Bicocca.
Per info vedi <A HREF:"http://www.corsoweb20polillo.blogspot.com">www.corsoweb20polillo.blogspot.com </A>
Slide del mio intervento al liceo Tasso (RM) del 06/04/2013 su Web e democrazia all'interno del progetto Agorà Laterza "Mondo2: scegliere il futuro che vogliamo" qui il post http://www.tecnoetica.it/2013/04/08/il-web-e-davvero-democratico/
AMMASSO REGOLATO - STRATEGIE DI COMMUNITY DETECTIONLuca Scarinci
Ammasso Regolato - Strategie di Community Detection
Illustreremo i vari significati del termine “comunità”, mostrando come nel tempo ne sia cambiato l’approccio e lo studio semantico, per giungere allo stretto legame se non alla totale sovrapposizione che ad oggi lo stesso termine ha con l’accezione “social”. Illustreremo una strategia di ricerca e analisi delle comunità, basata su algoritmi di estrazione e modellazione, il cui obiettivo sarà identificare e restituire in forma grafica le divisioni di un network di riferimento. Nel nostro caso prenderemo in esame il Vinitaly 2014, fiera di rilevanza internazionale nel settore enologico, estrapolando dai principali canali social di riferimento, Facebook e Twitter, una serie di dati antecedenti all’inaugurazione fieristica.
Dal fallimento del Web 2.0 all’emotional sharing, come e perché la polarizzazione del sentimento genera immaginari che creano consenso/dissenso.
Come le nuove forme di narrazione politica in rete utilizzano gli influencer nei flussi
conversazionali dei blog, di Twitter e Facebook.
La ricerca di documentazione scientifica nell'era digitale. La fine del ruolo dei mediatori. L'attendibilità delle informazioni. Le ripercussioni sociali.
Un numero dedicato alle microeconomie, le nicchie e i le appartenenze social che creano le condizioni per l'affermarsi di nuovi comportamenti, l'attenzione, lo scambio, la relazione. Scenari in movimenti in cui parliamo di Freakonomics e Microtrends.
3. L’IMPORTANZA DELLE RELAZIONI
La foto seguente è probabilmente quella con il
quoziente intellettivo più alto della storia.
I più grandi geni del XX secolo in un’unica foto
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5. L’IMPORTANZA DELLE RELAZIONI
Dal 1959, da quando due matematici ungheresi,
l’inimitabile Paul Erdős e il suo collaboratore Alfréd
Rényi, iniziarono a studiare il comportamento delle
reti in comunicazione e nelle scienze biologiche,
molta acqua è passata sotto i ponti.
40 anni dopo, (1999) il fisico Albert-László Barabási
e i suoi collaboratori Reka Albert e Hawoong Jeon si
accorsero che non tutte le reti si comportavano
come sistemi casuali: ma che anzi, erano molti gli
esempi di reti che presentavano un comportamento
altamente organizzato: due di queste era proprio
Internet e il World Wide Web.
6. Reti a invarianza di scala
(scale free networks)
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7. Reti a invarianza di scala
Le reti (comprese le reti sociali o il World Wide
Web) sono sistemi complessi che possono essere
spiegati come una connessione tra hub.
Osserviamo l’immagine seguente, che mostra la
differenza tra una rete casuale (la rete stradale che
connette le varie città di una mappa) dalla rete che
connette gli hub dei vari scali aeroportuali della
stessa regione.
In questa seconda mappa gli hub non sono tutti
uguali. Alcuni sono maggiormente interconnessi.
8. Reti a invarianza di scala
(scale free networks)
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9. Reti a invarianza di scala
scale free networks
In ogni ambiente dotato di una certa competizione
ogni nodo è caratterizzato da quello che i fisici
Albert-László Barabási e Ginestra Bianconi chiamano
fitness. Possiamo immaginare la fitness in una rete
sociale come quella capacità che abbiamo di
stringere più amicizie e legami rispetto ai nostri
vicini. Sappiamo che le persone più importanti hanno
generalmente molti amici, contatti umani che
possono tornare utili nel momento del bisogno.
Pensiamo ad esempio a un uomo politico. Il suo
potere è proporzionale alla quantità di contatti che
sono presenti nella sua agenda. La sua candidatura
avrà successo nella misura in cui riuscirà a farsi
riconoscere dal maggior numero di potenziali votanti.
10. Social network: ecosistemi animali e/o vegetali
Sono reti a invarianza di scala con connettori (hub) più connessi e altri meno connessi
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16. L’IMPORTANZA DELLE RELAZIONI
Diciamo innanzitutto che quelle appena viste sono
tutti reti con una struttura non casuale, ma comune e
universale.
Dietro una apparente casualità traspare invece molto
ordine. Sono, cioè, tipi di reti che potremmo
chiamare “aristocratiche”. Ovvero, in queste reti, solo
un numero ristretto di elementi ha un numero
altissimo di connessioni. Mentre la stragrande
maggioranza si spartisce i pochi collegamenti rimasti
con gli altri componenti della rete.
17. L’IMPORTANZA DELLE RELAZIONI
il ruolo dei “connettori”
In ogni rete a invarianza di scala come ad esempio un
ecosistema vivente sono presenti quelli che Malcolm
Gladwell nel suo libro “il punto critico” ha chiamato
profeticamente i “connettori”: il legame fra le specie è
rappresentato dall’essere preda o predatore.
È quindi possibile pianificarne delle strategie di successo
puntando su alcune specie, ossia sugli elementi chiave
della catena.
18. Reti a invarianza di scala
il ruolo dei “connettori”
Negli scambi proteici cellulari la maggior parte
dei nodi che rappresentano il substrato
chimico della cellula, i link appunto, ovvero le
reazioni bio-chimiche tra elementi, sono
presenti solo tra un numero ristretto di
proteine.
E infine su Internet e nel World Wide Web
sono pochissimi gli hub che si accaparrano la
maggior parte dei link, mentre a oltre il 90
percento dei rimanenti non resta che spartirsi
le briciole.
19. Reti a invarianza di scala
In una pubblicazione su Nature, nel giugno del 1998,
nell'articolo Collective dynamics of small world
networks di Duncan Watts e Steve Strogatz, due
ricercatori della Cornell University di New York ripresero
il concetto che una qualunque persona nel pianeta è
separata da ogni altra da un numero limitato di relazioni.
Dagli questi studi sulla teoria delle reti sono nate
una serie di piattaforme che hanno cercato di attuare, in
pratica, il principio dei quot;sei gradi di separazionequot;,
favorendo la creazione di reti sociali tra individui che si
conoscono ed individui che non si conoscono affatto,
proprio attraverso il meccanismo della presentazione o
della quot;conoscenza indirettaquot; (il principio per cui quot;gli amici
dei miei amici sono miei amiciquot;).
20. Reti a invarianza di scala
Nel 1973 Mark Granovetter, un sociologo che insegnava
alla Johns Hopkins University di Baltimora (e appena tre
anni prima di Milgram) aveva pubblicato un articolo sul
fenomeno dei quot;piccoli mondiquot;.
Il suo nome e' legato a un importante contributo,
pubblicato in due articoli degli anni 1970 sulle modalita'
con cui le persone cercano e trovano lavoro...
L'idea e' che i legami (relazioni) DEBOLI risultano essere
più importanti delle amicizie forti e radicate. Secondo
Granovetter la società e' strutturata in cluster altamente
connessi, o cerchie molto ristrette di amici dove tutti
conoscono tutti.
21. Social network: l’importanza dei legami deboli
Testo
Mark Granovetter, The Strenght of Weak Ties
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22. Il “valore” delle relazioni
Nel luglio 2005 la News Corp.
acquistò MySpace per 580 M$
Nell’ottobre 2006 Google pagò
1.650 M$ per acquistare YouTube
Nell’aprile 2007 Google compra
DoubleClick per 3.100 M$
Nel novembre 2007 Microsoft paga
240 M$ per l’1,5% di Facebook
25. Il social network trasforma la rete
Il Web 2.0 rappresenta la
seconda generazione
di tecnologie che
permettono agli individui
di collaborare e
condividere informazioni
online in modi
precedentemente non
possibili
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26. L’era del cambiamento
Viviamo in un’epoca di cambiamenti molto veloci,
rapidi, dove cambia l’approccio con l’informazione
(prima poche fonti preselezionale a monte, oggi molte
fonti con molte informazioni e la mediazione è lasciata
al fruitore, al lettore)
C’E’ UN PROBLEMA DI EDUCAZIONE ALLA RETE
Il tema piu' importante in questa fase di transizione
dalla cultura dei media di massa alla cultura dei media
di rete (o digitali) è il tema strategico che gli americani
chiamano Digital Literacy (alfabetizzazione digitale)
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33. PER APPROFONDIRE
Barabási Albert-László, LINK. LA SCIENZA DELLE RETI
Einaudi, 2004
Vito di Bari (a cura di), WEB 2.0
Il Sole 24 Ore, 2007
23 esperti nazionali e 23 esperti internazionali, ciascuno sulla propria area
di competenza, spiegano l’evoluzione dei social networks e dei new media
La dinamica dei sistemi complessi e il World Wide Web
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La fisica del Web
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