Una ripresentazione delle feste che nell'antichità classica caratterizzarono Erice è richiesta oggi dalla sempre piu definita immagine proiettata nel mondo dalla trimillenaria Città, oltre che dall'inconfondibile richiamo mitico da essa diffuso.
From the historic background to the etruscan architecture and art, The origin according to the History.The Etruscan Temple : Common and different features compared with the greek temple . The witnesses of Vitruvio The use of Arch .How they built their necropolis , different tipes of tombs
Una ripresentazione delle feste che nell'antichità classica caratterizzarono Erice è richiesta oggi dalla sempre piu definita immagine proiettata nel mondo dalla trimillenaria Città, oltre che dall'inconfondibile richiamo mitico da essa diffuso.
From the historic background to the etruscan architecture and art, The origin according to the History.The Etruscan Temple : Common and different features compared with the greek temple . The witnesses of Vitruvio The use of Arch .How they built their necropolis , different tipes of tombs
Powerpoint sulla storia dell'Egitto brevemente, partendo dai faraoni per terminare con la primavera araba e con alla fine delle curiosità sugli sport, sul pane pita e numerose altre cose.
L'Egitto conobbe uno sviluppo culturale molto più lineare e continuo rispetto alle altre civiltà mediterranee, svoltosi senza rotture nette o bruschi mutamenti dalla fine del IV millennio a.C. al I secolo a.C. Quando, a partire dall’XI secolo a.C., diverse potenze straniere si avvicendarono nel controllo della regione, gli apporti delle culture esterne vennero assorbiti in misura ridotta e rielaborati senza tradire i caratteri fondamentali della civiltà egizia. L'arte in ogni sua espressione era principalmente al servizio del faraone, considerato un dio in terra, o destinata alla decorazione di edifici pubblici e religiosi. Fin dalle epoche più remote, la fede in una vita dopo la morte portò a seppellire i defunti con un corredo di beni materiali che assicurasse loro ogni agio anche nell'aldilà. I cicli naturali – le piene annuali del Nilo, il susseguirsi delle stagioni, l’alternarsi del giorno e della notte – venivano considerati espressione del volere degli dei (vedi Mitologia egizia); nel pensiero, nella morale e nella cultura era profondamente radicato un profondo rispetto per l'ordine e l'equilibrio. I cambiamenti e le innovazioni non erano incoraggiati; perciò anche lo stile e le convenzioni figurative dell'arte egizia, stabiliti agli albori di questa civiltà, rimasero pressoché inalterati per oltre tre millenni.
Il Nilo, questo imponente fiume di 6671 km, che nasce nei luoghi centro-orientali dell’Africa (Sudan.Il Nilo ha anche due grandi affluenti: Nilo Bianco e Nilo Azzurro, che s'incontrano e si fondono vicino alla capitale sudanese Khartoum. Le sue piene sono abbastanza regolari: iniziano a giugno e arrivano alla portata massima alla fine di settembre, dopodiché regrediscono fino al successivo giugno (gli egizi si erano dati solo tre stagioni divise in quattro mesi ciascuna: estate, autunno e inverno. Tutte le tombe dell’antico Egitto sono state costruite a ovest del Nilo, poiché gli Egiziani credevano che, al fine di entrare nell'oltretomba, bisognasse essere sepolti sul lato che simboleggiava la morte.
La classe 4C ha affrontato lo studio della Civiltà Egizia tenendo in considerazione gli aspetti della vita quotidiana di questo popolo: l'abbigliamento, il trucco, il cibo, etc.
Powerpoint sulla storia dell'Egitto brevemente, partendo dai faraoni per terminare con la primavera araba e con alla fine delle curiosità sugli sport, sul pane pita e numerose altre cose.
L'Egitto conobbe uno sviluppo culturale molto più lineare e continuo rispetto alle altre civiltà mediterranee, svoltosi senza rotture nette o bruschi mutamenti dalla fine del IV millennio a.C. al I secolo a.C. Quando, a partire dall’XI secolo a.C., diverse potenze straniere si avvicendarono nel controllo della regione, gli apporti delle culture esterne vennero assorbiti in misura ridotta e rielaborati senza tradire i caratteri fondamentali della civiltà egizia. L'arte in ogni sua espressione era principalmente al servizio del faraone, considerato un dio in terra, o destinata alla decorazione di edifici pubblici e religiosi. Fin dalle epoche più remote, la fede in una vita dopo la morte portò a seppellire i defunti con un corredo di beni materiali che assicurasse loro ogni agio anche nell'aldilà. I cicli naturali – le piene annuali del Nilo, il susseguirsi delle stagioni, l’alternarsi del giorno e della notte – venivano considerati espressione del volere degli dei (vedi Mitologia egizia); nel pensiero, nella morale e nella cultura era profondamente radicato un profondo rispetto per l'ordine e l'equilibrio. I cambiamenti e le innovazioni non erano incoraggiati; perciò anche lo stile e le convenzioni figurative dell'arte egizia, stabiliti agli albori di questa civiltà, rimasero pressoché inalterati per oltre tre millenni.
Il Nilo, questo imponente fiume di 6671 km, che nasce nei luoghi centro-orientali dell’Africa (Sudan.Il Nilo ha anche due grandi affluenti: Nilo Bianco e Nilo Azzurro, che s'incontrano e si fondono vicino alla capitale sudanese Khartoum. Le sue piene sono abbastanza regolari: iniziano a giugno e arrivano alla portata massima alla fine di settembre, dopodiché regrediscono fino al successivo giugno (gli egizi si erano dati solo tre stagioni divise in quattro mesi ciascuna: estate, autunno e inverno. Tutte le tombe dell’antico Egitto sono state costruite a ovest del Nilo, poiché gli Egiziani credevano che, al fine di entrare nell'oltretomba, bisognasse essere sepolti sul lato che simboleggiava la morte.
La classe 4C ha affrontato lo studio della Civiltà Egizia tenendo in considerazione gli aspetti della vita quotidiana di questo popolo: l'abbigliamento, il trucco, il cibo, etc.
«I vascelli cartaginesi erano costruiti in modo da potersi muovere in tutti i sensi con molta leggerezza; i loro rematori erano esperti. Quando il nemico avanzava per inseguirli loro si giravano, gli volteggiavano attorno o gli piombavano sul fianco e lo urtavano, mentre il vascello romano poteva appena virare nuovamente per la sua pesantezza e la scarsa esperienza dei rematori» [Polibio, 206 - 124 a.C.].
2. Le cartoline
Piramide di Chefren, Giza
Villaggio dell’antico Egitto
La Sfinge di Giza
Tebe
Tempio del dio Ammone,
Luxor
Libro dei morti
Maschera funeraria di
Tutankhamon
L’impero di Alessandro
Magno
Cleopatra
3. Piramide di Chefren
Le piramidi di Giza costituiscono
uno dei complessi architettonici
più famosi del mondo.
La piramide di Chefren, alta circa
136 m, fu costruita intorno al
2530 a.C.
Alla sua sommità sono ancora
visibili le tracce dell'originario
rivestimento in calcare.
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4. Villaggio dell’antico Egitto
La maggior parte delle abitazioni
comuni nell'Antico Egitto era costruita
con mattoni di fango secco.
Le attività quotidiane si svolgevano
dentro e attorno alle
case, normalmente raggruppate in
villaggi.
La cottura del cibo nei forni esterni, la
riparazione di un muro con mattoni e
un impasto di terra appositamente
lavorato, le faccende più comuni
sbrigate sotto una tettoia che ripara
dal forte sole egiziano, i giochi dei [Ritorna all’indice]
bambini nel cortile.
5. La sfinge di Giza
La celeberrima sfinge di Giza, alta
circa 20 m e lunga 57 m, venne
costruita nel III millennio a.C. per
volere del faraone Chefren, di cui
probabilmente è un ritratto
idealizzato.
Nell'Antico Egitto la sfinge era uno
dei simboli della regalità.
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6. Tebe
Il Nilo scorre attraverso l'antica città di
Tebe, nell'Egitto orientale. Culla dell'XI
dinastia, durante il Primo periodo
intermedio fu una delle capitali
dell'Egitto.
Quando il re Mentuhotep II (XI
dinastia) riunificò il paese intorno al
2047 a.C. e fondò il Medio Regno, la
città ne divenne la capitale: sotto i
sovrani dell'XI dinastia Tebe assurse a
importante centro culturale.
Le dinastie posteriori alternativamente
elessero Tebe a capitale dei propri
regni: il faraone Tutankhamon riportò
la sede della capitale della XVIII [Ritorna all’indice]
dinastia a Tebe.
7. Tempio del dio Ammone
Una delle colossali statue del
faraone Ramesse II, nel tempio
di Ammone a Luxor. Il celebre
sito archeologico è situato
nell'area meridionale di quella
che fu l'antica città di Tebe.
Gioiello del complesso
monumentale di Luxor è questo
tempio, che risale al XIV secolo
a.C. ed è collegato a Karnak da
una strada sacra. Ramesse II
ampliò la struttura
dell'edificio, voluto dal faraone
Amenofi III.
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8. Libro dei morti
Uno dei più antichi esempi di
testo illustrato è un papiro
egizio conosciuto come Libro
dei Morti.
In esso, preghiere, formule
magiche e inni, stilati in
geroglifici, sono
accompagnati da illustrazioni
riguardanti il viaggio
dell'anima dopo la morte.
L'immagine qui
riportata, tratta da una
versione del Libro dei Morti
risalente al XIV secolo
a.C., mostra il giudizio finale
di Hu-Nefer, lo scriba [Ritorna all’indice]
reale, al cospetto di Osiride.
9. Maschera di Tutankhamon
La maschera funeraria del
faraone egizio
Tutankhamon, risalente alla
metà del XIV secolo a.C.
ca., è stata ritrovata nella
tomba del faraone, nel
1922, insieme all'intero
corredo funerario
Attualmente è conservato al
Museo egizio del Cairo.
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10. L’impero di Alessandro Magno
La mappa illustra le campagne
militari di Alessandro Magno nel
corso del IV secolo a.C.
Dopo aver soffocato le rivolte
interne scoppiate nel 336 a.C.,
Alessandro dichiarò guerra alla
Persia, conquistando
successivamente Babilonia,
Persepoli e Susa.
Nel 332 fondò la città di
Alessandria, in Egitto. Proclamato re
dell'Asia, passò alla conquista
dell'India, ma le condizioni del suo
esercito lo costrinsero ad
abbandonare l'impresa.
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11. Cleopatra
La morte leggendaria di
Cleopatra, suicidatasi con il
morso di un aspide, ispirò nei
secoli letterati, musicisti e
pittori.
Attorno alla metà del
Seicento, Guido Cagnacci
(1601-1663) rappresentò la
regina egiziana in un dipinto
(Vienna, Kunsthistorisches
Museum) connotato da una
forte vena sensuale, nel quale il
colorismo di ascendenza
veneziana e la luce
caravaggesca sono piegati a
una composizione di tono [Ritorna all’indice]
classico, mesto piuttosto che
drammatico.