ANITEL: associazione nazionale Insegnanti e-Tutor.
Laboratorio di didattica capovolta. Sperimentare gli EAS (Episodi di apprendimento situati).
L'iniziativa è sostenuta dal Cremit, Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano diretto dal Prof. Pier Cesare Rivoltella. Il corso è coordinato da Valerio Pedrelli (Presidente Anitel) e condotto dai Professori Gioachino Colombrita (ricerca innovazione didattica Anitel) e Laura Antichi, membro del Gruppo Cremit.
CHI SIAMO: ANITeL, associazione nazionale Tutor e-learning, attiva sul territorio dal 2002, si è sempre caratterizzata per una costante e innovativa ricerca nell'ambito metodologico-didattico pedagogico applicato alla prassi quotidiana in classe. I progetti formativi nascono dall'esperienza sul campo condivisa in rete dei soci ANITeL, appassionati da anni a riorganizzare la didattica tramite l'elaborazione di strategie protese a migliorare l’apprendimento. Dal 2007 è un ente formativo riconosciuto dal MIUR con conseguente valore legale degli attestati prodotti.
PAROLE CHIAVE: EAS, applicazioni multicanale, multimediali, classi 2.0, cloud, flipped classroom, augmented reality, mobile, multi devices (tablet, smartphone, iphone, winphone)
DESTINAZIONE: insegnanti di ogni ordine e grado di scuola, operatori scolastici, operatori privati, professionisti.
BREVE DESCRIZIONE: il Corso si articola in 10 MODULI settimanali (durata intero corso: 10 settimane, dal 4 marzo al 20 maggio) che prevedono l'alternanza di parti teoriche e di laboratorio sperimentale. La formazione è erogata interamente on-line su piattaforma Moodle: materiale di studio, consegna elaborati, raggiungimento crediti, forum, comunicazioni. Ogni MODULO settimanale sarà introdotto e successivamente rielaborato e sintetizzato da un incontro sincrono che si terrà al mercoledì dalle ore 21:00 alle 22:30 in Webconferencing e/o Mondi virtuali (Webinar e/o SecondLife. Gli incontri sincroni settimanali rappresentano la modalità "in presenza" del corso, durante i quali docenti e corsisti socializzano e si scambiano le informazioni necessarie per lo sviluppo del Modulo attivo. Hanno quindi la funzione di introdurre, guidare, supportare e approfondire le problematiche connesse alle attività previste. I Tutor utilizzeranno tutti gli strumenti interattivi (video, collegamenti, animazioni, ecc) per indirizzare le azioni dei corsisti in modo ottimale e per risolvere eventuali difficoltà incontrate.
I Tutor utilizzeranno tutti gli strumenti interattivi (video, collegamenti, animazioni, ecc) per indirizzare le azioni dei corsisti in modo ottimale e per risolvere eventuali difficoltà incontrate. Nel corso sono utilizzati strumenti multimediali, applicazioni Web 2.0, applicazioni per Mobile (Tablet e Smartphone). Si prevede un impegno settimanale di 10 ore, comprensivo di attività sulla piattaforma, lavoro individuale e di gruppo, parteci
Presentazione tesi di laurea "SmartTIC4School"
Ricerca sulle Tecnologie dell'Informazione e della
Comunicazione nella didattica e nella comunicazione
scolastica
ANITEL: associazione nazionale Insegnanti e-Tutor.
Laboratorio di didattica capovolta. Sperimentare gli EAS (Episodi di apprendimento situati).
L'iniziativa è sostenuta dal Cremit, Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano diretto dal Prof. Pier Cesare Rivoltella. Il corso è coordinato da Valerio Pedrelli (Presidente Anitel) e condotto dai Professori Gioachino Colombrita (ricerca innovazione didattica Anitel) e Laura Antichi, membro del Gruppo Cremit.
CHI SIAMO: ANITeL, associazione nazionale Tutor e-learning, attiva sul territorio dal 2002, si è sempre caratterizzata per una costante e innovativa ricerca nell'ambito metodologico-didattico pedagogico applicato alla prassi quotidiana in classe. I progetti formativi nascono dall'esperienza sul campo condivisa in rete dei soci ANITeL, appassionati da anni a riorganizzare la didattica tramite l'elaborazione di strategie protese a migliorare l’apprendimento. Dal 2007 è un ente formativo riconosciuto dal MIUR con conseguente valore legale degli attestati prodotti.
PAROLE CHIAVE: EAS, applicazioni multicanale, multimediali, classi 2.0, cloud, flipped classroom, augmented reality, mobile, multi devices (tablet, smartphone, iphone, winphone)
DESTINAZIONE: insegnanti di ogni ordine e grado di scuola, operatori scolastici, operatori privati, professionisti.
BREVE DESCRIZIONE: il Corso si articola in 10 MODULI settimanali (durata intero corso: 10 settimane, dal 4 marzo al 20 maggio) che prevedono l'alternanza di parti teoriche e di laboratorio sperimentale. La formazione è erogata interamente on-line su piattaforma Moodle: materiale di studio, consegna elaborati, raggiungimento crediti, forum, comunicazioni. Ogni MODULO settimanale sarà introdotto e successivamente rielaborato e sintetizzato da un incontro sincrono che si terrà al mercoledì dalle ore 21:00 alle 22:30 in Webconferencing e/o Mondi virtuali (Webinar e/o SecondLife. Gli incontri sincroni settimanali rappresentano la modalità "in presenza" del corso, durante i quali docenti e corsisti socializzano e si scambiano le informazioni necessarie per lo sviluppo del Modulo attivo. Hanno quindi la funzione di introdurre, guidare, supportare e approfondire le problematiche connesse alle attività previste. I Tutor utilizzeranno tutti gli strumenti interattivi (video, collegamenti, animazioni, ecc) per indirizzare le azioni dei corsisti in modo ottimale e per risolvere eventuali difficoltà incontrate.
I Tutor utilizzeranno tutti gli strumenti interattivi (video, collegamenti, animazioni, ecc) per indirizzare le azioni dei corsisti in modo ottimale e per risolvere eventuali difficoltà incontrate. Nel corso sono utilizzati strumenti multimediali, applicazioni Web 2.0, applicazioni per Mobile (Tablet e Smartphone). Si prevede un impegno settimanale di 10 ore, comprensivo di attività sulla piattaforma, lavoro individuale e di gruppo, parteci
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Ricerca sulle Tecnologie dell'Informazione e della
Comunicazione nella didattica e nella comunicazione
scolastica
eTwinning. Opportunità e sinergie per i partenariati strategici - KA2Alessandra Ceccherelli
Come può eTwinning accompagnare il percorso progettuale dei partenariati Erasmus+? Con la possibilità di costruire e personalizzare uno spazio web per collaborare e comunicare tra classi, coinvolgendo gli alunni in modo diretto e in tutte le fasi di lavoro.
Da un partenariato strategico possono nascere più progetti eTwinning, focalizzati su aspetti specifici del progetto biennale e con i coinvolgimento di attori anche esterni, interpellati per coprire un ruolo pertinente alla fase di progetto.
Articolo di Sergio_Casiraghi e Stella_Emmanuele per BRICKSChayn Italia
L'articolo verte sul tema della Formazione docenti e su quello del coding/computational thinking, facendo diretto riferimento alla piattaforma digitale europea EMMA ed il corso di formazione con più di 5mila utenti tra insegnanti, formatori e ricercatori "Coding in your classroom, Now!"
La valenza di eTwinning nella formazione dei docentialexandra tosi
L'importanza di eTwinning per la formazione dei docenti, alcuni dati da TALIS 2013 e dallo studio di impatto di eTwinning sulle abilità degli insegnanti e sulle pratiche didattiche - CSS 2015
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Come può eTwinning accompagnare il percorso progettuale dei partenariati Erasmus+? Con la possibilità di costruire e personalizzare uno spazio web per collaborare e comunicare tra classi, coinvolgendo gli alunni in modo diretto e in tutte le fasi di lavoro.
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Il progetto, realizzato dalla Fondazione Rosselli con il sostegno della Fondazione Roma ha l'obiettivo di far emergere e premiare quelle esperienze, nate nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado delle Provincie di Roma, Latina e Frosinone finanziate dalla Fondazione Roma, che, a seguito o in concomitanza dell’adeguamento tecnologico, hanno visto la realizzazione di ambienti di apprendimento complessi, capaci di utilizzare e integrare modelli didattici tradizionali e innovativi, oggetti e strumenti differenti, tecnologie adeguate allo scopo.
Per supportare l’attuazione della Legge 107/2015, al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca adotta il Piano nazionale per la scuola digitale.
Attività di ricerca, analisi, sperimentazione di metodi e strumenti di apprendimento online utilizzando i MOOC sulla piattaforma Coursera: “An Introduction to Interactive Programming in Python”, Rice University (livello extra scolastico); “Critical thinking in global challenges”, The University of Edinburgh (supporto metodologico attività didattica); “Pre-Calculus” UCIrvine (supporto diretto attività didattica).
Programma
Corso di formazione sull'utilizzo di LMS (learning menagement system) in ambito scolastico - impiego di strumenti multimediali e con riferimenti alla didattica per l'integrazione
Le nuove tecnologie nel Piano Nazionale scuola digitale.
Liceo Virgilio, Milano 7 maggio 2015
Polo Formativo IIS "Paolo Frisi" Milano
Docenti neoassunti 2014/2015
Corso di formazione per neoassunti
Liceo Virgilio
Milano, 7 Maggio 2015
Prof. Francesco Lopez
Funzione Strumentale “Sviluppo informatico”
Esperto in NT
IIS Frisi, Milano
Dal pc al Piano Nazionale Scuola digitale_7_maggio_2015fran61
Le nuove tecnologie nel Piano Nazionale scuola digitale.
Liceo Virgilio, Milano 7 maggio 2015
Polo Formativo IIS "Paolo Frisi" Milano
Docenti neoassunti 2014/2015
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8. Web 2.0 - Cl@sse 2.0
Con WEB 2.0 si fa riferimento ad un nuovo stadio nello
sviluppo del web dove sono gli utenti a creare e proporre i
contenuti
Il WEB 2.0 individua una serie di strumenti che promuovono il
protagonismo degli utenti e facilitano le loro interazioni (come
i Blog e i Wiki) e che utilizzano, e integrano in vari modi,
linguaggi diversi (come i podcast, la internet TV, i social
software)
L’informazione può essere aggregata e filtrata in vari modi,
facendo diventare l’utente un soggetto attivo che con l’ausilio
delle tecnologie costruisce la sua pagina di informazioni
personale.
9. Idea 2.0
• Obiettivo: sperimentare una didattica
creativa grazie alla Cl@sse 2.0
• «Nella misura in cui riuscite a
modernizzare l'aula, riuscite anche a
modernizzare l'insegnamento»
(Freinet, 1964)
10. Intento
L’intento dell’iniziativa è quello di
realizzare ambienti di apprendimento
adatti ad un utilizzo costante e diffuso
delle tecnologie nella quotidianità
scolastica, al fine di verificare in un
triennio, come e quanto l’impatto possa
intervenire nei processi formativi in
un’epoca di trasformazioni dei linguaggi
della comunicazione e della diffusione
dei saperi.
11. Gli obiettivi
1) Trasformazione delle pratiche didattiche con
l’applicazione della tecnologia;
2) Trasformazione dell’apprendimento con l’applicazione
della tecnologia.
3) Superare l’isolamento fisico con l’impiego della
tecnologia
4) Avvicinare la tecnologia allo studente e all’adulto
5) Agire con la tecnologia, sulla generazione delle
conoscenze nello studente,
6) Favorire l’integrazione fra gli alunni.
7) Determinare la naturalizzazione della tecnologia in
classe al punto da renderla invisibile come tecnologia.
14. Come?
Dalla tecnologia ospite alla tecnologia
ambiente
Il modello dell'aula dedicata (l'aula computer, l'aula
audiovisivi) traduce un'idea di eccezionalità: è un luogo in
cui non si può andare sempre, con il risultato che il
consumo di tecnologia in scuola secondo questo modello è
"festivo", non feriale. Al contrario, la tecnologia in classe si
naturalizza, diviene invisibile come tecnologia. Da questo
punto di vista la Classe 2.0 rappresenta il "quinto livello"
dell'integrazione di tecnologia in scuola
15. Come?
Solo tecnologia?
E’ una cara utopia fare bella figura solo
con l’uso della moderna tecnologia.
Salvatore Doddis - Dirigente Scolastico
16. Come?
La centralità del fare e del collaborare
La classe 2.0 è, inoltre, una classe che si organizza attorno
a due idee didattiche: l'idea del laboratorio e quella della
comunità di apprendimento. Vengono in primo piano in tale
prospettiva:
- la centralità degli apprendimenti;
- il problem solving;
- l’imparare facendo
- la metacognizione;
- la cooperative-learning;
- la scrittura collaborativa.
17. Le fasi del progetto
1°anno
• Presentazione progetto
• Approvazione progetto
• Acquisizione informazioni sugli acquisti previsti
• Affiancamento degli specialisti dell’Università di
Padova (coach – tutor)
• Inizio acquisizione della strumentazione
tecnologica
18. Le fasi del progetto
2°anno
• Utilizzo della strumentazione tecnologica
• Acquisizione dei software produttività - didattico
• Addestramento del personale e degli studenti all’uso
della strumentazione tecnologica
• Impiego della tecnologia nella pratica didattica per
singola disciplina
• Uso dell’ambiente di comunicazione studenti - docenti
• Monitoraggio iniziale, in itinere e finale
19. Le fasi del progetto
3°anno
• Utilizzo della strumentazione tecnologica
• Uso intensivo dei software produttività - didattico
• Affinamento da parte del personale e degli studenti
dell’uso della strumentazione tecnologica
• Impiego della tecnologia nella pratica didattica per
singola disciplina
• Uso dell’ambiente di comunicazione studenti - docenti
• Monitoraggio iniziale, in itinere e finale
• La valutazione finale sarà affidata ad organismo
esterno alla scuola