A Roma, lungo il ponte che conduce a Castel Sant’Angelo, nella notte tra il 10 e l’11 settembre si dice che compaia il fantasma di una giovane dama, vissuta nel Rinascimento.
La sua storia ha ispirato dipinti, romanzi e tragedie, il suo nome era Beatrice ed il suo spettro si aggira ancora per la Città Eterna
È opinione diffusa che l’Inghilterra sia il paese più popolato di fantasmi, tanto da avere un Dizionario del fantasma britannico, il famoso Gazzetteer of british Ghosts, ma anche l’Italia, come abbiamo visto, ha un numero di palazzi e castelli, dove accadono fenomeni inspiegabili. Oggi conosceremo l’affascinante storia di Malgrà, il castello di Rivarolo Canavese
Non è forse vero che si dice spesso che il settore culturale-turistico-alberghiero dovrebbe essere una delle risorse fondamentali del nostro paese ?
E non è forse vero che il contributo delle donne, in ogni settore, è spesso stato trascurato, addirittura ignorato ?
Per questo ho pensato di dedicare qualche pagina ad alcune donne che, proprio nel settore alberghiero, si sono date da fare e delle quali, per fortuna, abbiamo ancora notizia.
A Roma, lungo il ponte che conduce a Castel Sant’Angelo, nella notte tra il 10 e l’11 settembre si dice che compaia il fantasma di una giovane dama, vissuta nel Rinascimento.
La sua storia ha ispirato dipinti, romanzi e tragedie, il suo nome era Beatrice ed il suo spettro si aggira ancora per la Città Eterna
È opinione diffusa che l’Inghilterra sia il paese più popolato di fantasmi, tanto da avere un Dizionario del fantasma britannico, il famoso Gazzetteer of british Ghosts, ma anche l’Italia, come abbiamo visto, ha un numero di palazzi e castelli, dove accadono fenomeni inspiegabili. Oggi conosceremo l’affascinante storia di Malgrà, il castello di Rivarolo Canavese
Non è forse vero che si dice spesso che il settore culturale-turistico-alberghiero dovrebbe essere una delle risorse fondamentali del nostro paese ?
E non è forse vero che il contributo delle donne, in ogni settore, è spesso stato trascurato, addirittura ignorato ?
Per questo ho pensato di dedicare qualche pagina ad alcune donne che, proprio nel settore alberghiero, si sono date da fare e delle quali, per fortuna, abbiamo ancora notizia.
Situata su di una collina nei pressi di Serra San Quirico è oramai da una ventina d’anni il fulcro delle credenze paranormali della zona: tutto parte dalla maledizione scagliata da un uomo in punto di morte ed arriva ad un favoloso tesoro nascosto dal diavolo in persona. Misteri inspiegati o semplice folklore locale?
Le storie di fantasmi attraggono da sempre la fantasia umana, grazie al fascino e al mistero con i quali arricchiscono l’immaginario di racconti drammatici con oscure presenze che vagano inquiete per l’eternità, rimanendone come tragico eco.
Questo è il racconto dell’omicidio e del fantasma di Laura Lanza, la baronessa di Carini.
Messalina - La leggenda della moglie inquieta dell’imperatore Claudio e del s...Storie Inspiegabili
A Roma, tra le rovine della “Domus Aurea” a due passi dal Colosseo, nei giardini del Colle Oppio, la notte si aggirerebbe uno degli spettri più famosi dell’antichità imperiale.
È il fantasma di Messalina, assassinata a soli ventitré anni, che cerca la sua vendetta!
Situata su di una collina nei pressi di Serra San Quirico è oramai da una ventina d’anni il fulcro delle credenze paranormali della zona: tutto parte dalla maledizione scagliata da un uomo in punto di morte ed arriva ad un favoloso tesoro nascosto dal diavolo in persona. Misteri inspiegati o semplice folklore locale?
Le storie di fantasmi attraggono da sempre la fantasia umana, grazie al fascino e al mistero con i quali arricchiscono l’immaginario di racconti drammatici con oscure presenze che vagano inquiete per l’eternità, rimanendone come tragico eco.
Questo è il racconto dell’omicidio e del fantasma di Laura Lanza, la baronessa di Carini.
Messalina - La leggenda della moglie inquieta dell’imperatore Claudio e del s...Storie Inspiegabili
A Roma, tra le rovine della “Domus Aurea” a due passi dal Colosseo, nei giardini del Colle Oppio, la notte si aggirerebbe uno degli spettri più famosi dell’antichità imperiale.
È il fantasma di Messalina, assassinata a soli ventitré anni, che cerca la sua vendetta!
Il laboratorio “Diamo un volto ai personaggi dell’Orlando Furioso”
è stato proposto alla classe 2^A
con l’intento di avvicinare i ragazzi al poema di Ariosto in modo giocoso e accattivante.
La lettura del poema aveva seguito alcuni percorsi tematici legati ai personaggi più evocativi:
Orlando, Angelica, Rinaldo, Carlo Magno, e in seguito Ferraù, Bradamante, Ruggero, il giovane Medoro, la maga Alcina, Melissa, Olimpia, Cimoso e l’archibugio…Ci è sembrato naturale tentare di dare un volto a questi personaggi, andando a cercare proprio nell’arte del Rinascimento un aiuto alla nostra immaginazione…Così è nata questa presentazione, frutto delle ricerche attraverso svariato materiale iconografico, con una precisa attenzione alla “psicologia” di ciascun personaggio. Le immagini e i dettagli sono stati scelti durante ricerche in piccolo gruppo, e in seguito proposte, discusse e condivise all’interno della classe. Un modo anche per verificare la comprensione da parte degli alunni, dei molteplici intrecci di questo magnifico, grande gioco letterario che è il “Furioso”.
Le scelte musicali sono rimaste nell’ ambito dell’ opzione personale di ciascun alunno ed hanno coperto un ampio ventaglio di sonorità, dalle note dell’”Orfeo” di Monteverdi a quelle più inusitate, ma di grande effetto, di “Satisfaction” dei Rolling Stones: con ampia libertà di scelta individuale e ancora di gioco.
Cremona, giugno 2007
Daniela Bardella
insegnante di Italiano
3. LIBRERIA 1. Situata in una rara zona ancora non
contaminata dal turismo, la Libreria
Acqua Alta si trova nelle vicinanze della
Chiesa di Santa Maria Formosa, una
delle più belle di Venezia.
2. L’ originalità di questo luogo deriva
dal fatto che è perfettamente in grado
di far fronte all’innalzamento del livello
dell’ acqua. In altri termini, grazie ad
una serie di strutture capaci di
galleggiare (barche in disuso, gondole o
vasche da bagno) tutti i libri ubicati
nella Libreria possono salvarsi al
pericolo dell’ acqua alta (origine, per
l’appunto, del nome di questo luogo
così pittoresco).
“ACQUA ALTA”
4.
5.
6. Uno degli angoli più amati dai visitatori
della Libreria sono senza dubbio le due
corti dove vecchie enciclopedie
inutilizzate sembrano arrampicarsi sulle
pareti o vengono disposte in modo tale
da creare una scala che permette di
vedere oltre il muro di cinta che si
affaccia sul canale vicino.
7. Senza allontanarci da Venezia, un’ altra curiosità che
contraddistingue questa città è la festa del patrono,
l'evangelista Marco, giorno in cui i Veneziani seguono da
secoli la tradizione di regalare alla moglie o alla fidanzata un
bocciolo di rosa rossa (in dialetto veneziano ”bòcolo”).
Le origini di questa usanza sono antichissime: la leggenda
racconta infatti che Maria (detta “Vulcana” perché aveva i
capelli di un rosso fiammeggiante), figlia del Doge Orso I
Partecipazio, si era innamorata di un giovane di umili origini,
un certo Tancredi, ma l’amore tra i due giovani era
palesemente ostacolato dal Doge. La fanciulla consigliò
dunque all'amato di prendere parte alla guerra contro i
musulmani, in modo tale da ottenere la gloria necessaria per
aspirare alla sua mano. Tancredi si distinse valorosamente in
guerra ma venne ferito mortalmente in un roseto.
Prima di morire però affidò all'amico Orlando un bocciolo
tinto col il rosso del suo sangue perché lo consegnasse alla
sua amata come estremo pegno d'amore. Il 25 aprile, il
giorno dopo aver ricevuto da Orlando il messaggio d'amore
dell'innamorato, Maria fu trovata morta nel suo letto con il
bocciolo sul petto.
9. LEGGENDA DI MAROSTICA1. La leggenda della partita a scacchi
ha origini nel lontano 1454, quando
due coraggiosi guerrieri di
Marostica, Vieri da Vallonara e
Rinaldo d’ Algarano, si
innamorarono perdutamente della
stessa fanciulla, Lionora, figlia del
Castellano Taddeo Parisio. Per
conquistare la sua mano si sfidarono
a duello, come era usuale al tempo;
tuttavia, Taddeo Parisio, che voleva
evitare la morte dei due giovani,
ostacolò la battaglia riprendendo un
editto di Cangrande della Scala di
Verona, emanato in seguito alla
tragedia di Romeo e Giulietta. 2. Lionora sarebbe diventata la sposa di
colui che avesse vinto la partita al
nobile gioco degli scacchi; lo sconfitto
invece avrebbe sposato Oldrada, sorella
minore di Lionora. La partita si sarebbe
svolta in un giorno di festa nella piazza
del Castello da basso, alla presenza del
Castellano, della figlia e di tutto il
popolo. Si decise inoltre che la sfida si
sarebbe svolta con personaggi reali,
fanti, cavalieri, re, regine, torri e tutto il
necessario, mentre Rinaldo e Vieri si
occupavano di ordinare le mosse.
10. Oggi come allora viene organizzata una festa
resa unica dai preziosi costumi dei partecipanti,
dalle ammalianti dame e dagli audaci cavalieri,
dai giocolieri e dagli sputafuoco, e si riassapora
così il gusto antico di un’avvincente storia
d’amore. La Partita a Scacchi a personaggi
viventi è giocata oggi sulla Piazza di Marostica,
ogni secondo weekend del mese di Settembre
degli anni pari. Lo spettacolo, che dura circa 2
ore, vede la partecipazione di oltre 550
figuranti.
Piazza di Marostica, 1923
12. Ne sono un esempio lampante le morti di diversi
personaggi che vissero nella Casa: Giacomo Barbaro,
accoltellato, e la moglie Marietta Barbaro, suicidata; il
figlio della coppia fu invece vittima di un agguato; lo
studioso inglese Radon Brown si suicidò; stesso
destino toccò Charles Briggs e il suo amante; il poeta
francese Henry De Regnier fu colpito da una grave
malattia; Filippo Giordano delle Lanze ucciso dall’
amante; infine il celebre tenore Mario Del Monaco si
schiantò con la sua auto mentre stava andando a
confermare l’ acquisto della Casa.
Un’ antica maledizione sembrerebbe aleggiare attorno al
misterioso palazzo Ca’ Dario, sul Canal Grande: tutti coloro
che decidono di acquistare la Casa commettono suicidio,
muoiono per cause particolarmente strane o vengono
cruentemente uccisi.
13.
14. Le ipotesi che spiegherebbero
queste morti violente sono
diverse: le più accreditate
riguardano il fatto che il Palazzo
sorgerebbe su un cimitero di
templari, e la convinzione che
Ca’ Dario sia fortemente
influenzata dal talismano sul
portone del palazzo adiacente,
esposto per allontanare gli
spiriti della negatività.
Si ritiene inoltre che il
Palazzo sia ancora abitato
dai fantasmi dei defunti
proprietari.
Quale sarà la verità?
15. “RECORDEVE
DEL POVARO
FORNARETO”
1. Solo alcuni veneziani conoscono un’antica leggenda ispirata ad
un fatto che sarebbe accaduto a Venezia nel 1507, quando un
povero fornaio, accusato di avere ucciso un nobile, venne
condannato a morte dopo aver confessato (solo sotto tortura) di
aver commesso tale delitto; il giovane fu quindi giustiziato
nonostante non fosse il colpevole dell'omicidio (il vero
responsabile confessò la sua colpa solo in articulo mortis poche
settimane dopo). In seguito a quell’ eclatante sbaglio giudiziario
nacque l’ espressione "Recordève del povaro fornareto", con la
quale il segretario del Consiglio dei Dieci, importante organo di
governo penale veneziano, ricordava ai consiglieri di agire nel
modo più corretto ed equo possibile.
2. Il concetto al cuore di
questa leggenda è il
tentativo di tramandare la
visione di una giustizia che
ricerca sempre la verità:
per questo ammette
pubblicamente l'errore
commesso nell'uccidere il
fornaretto. Sarebbe
proprio la grandezza del
governo veneziano, che
non esita ad affermare di
aver commesso un grande
errore, a trasformarsi così
nell'emblema del mito
della Repubblica.
16. Per questo ora due lumini
rossi vengono accesi tutte
le notti fra due archi della
Basilica, di fronte al punto
in cui c'era il patibolo,
simbolo del pentimento e
delle perenni scuse della
città a quella vittima
innocente.