A Roma, lungo il ponte che conduce a Castel Sant’Angelo, nella notte tra il 10 e l’11 settembre si dice che compaia il fantasma di una giovane dama, vissuta nel Rinascimento.
La sua storia ha ispirato dipinti, romanzi e tragedie, il suo nome era Beatrice ed il suo spettro si aggira ancora per la Città Eterna
Situata su di una collina nei pressi di Serra San Quirico è oramai da una ventina d’anni il fulcro delle credenze paranormali della zona: tutto parte dalla maledizione scagliata da un uomo in punto di morte ed arriva ad un favoloso tesoro nascosto dal diavolo in persona. Misteri inspiegati o semplice folklore locale?
Ci sono storie di streghe e fantasmi e di mostri che sembrano un racconto di Halloween dove leggenda e fantasia si intrecciano alla realtà ed avvolgono luoghi e personaggi in un fitto alone di mistero, una di queste storie ci fa tornare in Liguria, in quello che fu un monastero medioevale dove si consumò un delitto tremendo, il cui eco non si è ancora sopito
Le storie di fantasmi attraggono da sempre la fantasia umana, grazie al fascino e al mistero con i quali arricchiscono l’immaginario di racconti drammatici con oscure presenze che vagano inquiete per l’eternità, rimanendone come tragico eco.
Questo è il racconto dell’omicidio e del fantasma di Laura Lanza, la baronessa di Carini.
Messalina - La leggenda della moglie inquieta dell’imperatore Claudio e del s...Storie Inspiegabili
A Roma, tra le rovine della “Domus Aurea” a due passi dal Colosseo, nei giardini del Colle Oppio, la notte si aggirerebbe uno degli spettri più famosi dell’antichità imperiale.
È il fantasma di Messalina, assassinata a soli ventitré anni, che cerca la sua vendetta!
È opinione diffusa che l’Inghilterra sia il paese più popolato di fantasmi, tanto da avere un Dizionario del fantasma britannico, il famoso Gazzetteer of british Ghosts, ma anche l’Italia, come abbiamo visto, ha un numero di palazzi e castelli, dove accadono fenomeni inspiegabili. Oggi conosceremo l’affascinante storia di Malgrà, il castello di Rivarolo Canavese
Situata su di una collina nei pressi di Serra San Quirico è oramai da una ventina d’anni il fulcro delle credenze paranormali della zona: tutto parte dalla maledizione scagliata da un uomo in punto di morte ed arriva ad un favoloso tesoro nascosto dal diavolo in persona. Misteri inspiegati o semplice folklore locale?
Ci sono storie di streghe e fantasmi e di mostri che sembrano un racconto di Halloween dove leggenda e fantasia si intrecciano alla realtà ed avvolgono luoghi e personaggi in un fitto alone di mistero, una di queste storie ci fa tornare in Liguria, in quello che fu un monastero medioevale dove si consumò un delitto tremendo, il cui eco non si è ancora sopito
Le storie di fantasmi attraggono da sempre la fantasia umana, grazie al fascino e al mistero con i quali arricchiscono l’immaginario di racconti drammatici con oscure presenze che vagano inquiete per l’eternità, rimanendone come tragico eco.
Questo è il racconto dell’omicidio e del fantasma di Laura Lanza, la baronessa di Carini.
Messalina - La leggenda della moglie inquieta dell’imperatore Claudio e del s...Storie Inspiegabili
A Roma, tra le rovine della “Domus Aurea” a due passi dal Colosseo, nei giardini del Colle Oppio, la notte si aggirerebbe uno degli spettri più famosi dell’antichità imperiale.
È il fantasma di Messalina, assassinata a soli ventitré anni, che cerca la sua vendetta!
È opinione diffusa che l’Inghilterra sia il paese più popolato di fantasmi, tanto da avere un Dizionario del fantasma britannico, il famoso Gazzetteer of british Ghosts, ma anche l’Italia, come abbiamo visto, ha un numero di palazzi e castelli, dove accadono fenomeni inspiegabili. Oggi conosceremo l’affascinante storia di Malgrà, il castello di Rivarolo Canavese
Il laboratorio “Diamo un volto ai personaggi dell’Orlando Furioso”
è stato proposto alla classe 2^A
con l’intento di avvicinare i ragazzi al poema di Ariosto in modo giocoso e accattivante.
La lettura del poema aveva seguito alcuni percorsi tematici legati ai personaggi più evocativi:
Orlando, Angelica, Rinaldo, Carlo Magno, e in seguito Ferraù, Bradamante, Ruggero, il giovane Medoro, la maga Alcina, Melissa, Olimpia, Cimoso e l’archibugio…Ci è sembrato naturale tentare di dare un volto a questi personaggi, andando a cercare proprio nell’arte del Rinascimento un aiuto alla nostra immaginazione…Così è nata questa presentazione, frutto delle ricerche attraverso svariato materiale iconografico, con una precisa attenzione alla “psicologia” di ciascun personaggio. Le immagini e i dettagli sono stati scelti durante ricerche in piccolo gruppo, e in seguito proposte, discusse e condivise all’interno della classe. Un modo anche per verificare la comprensione da parte degli alunni, dei molteplici intrecci di questo magnifico, grande gioco letterario che è il “Furioso”.
Le scelte musicali sono rimaste nell’ ambito dell’ opzione personale di ciascun alunno ed hanno coperto un ampio ventaglio di sonorità, dalle note dell’”Orfeo” di Monteverdi a quelle più inusitate, ma di grande effetto, di “Satisfaction” dei Rolling Stones: con ampia libertà di scelta individuale e ancora di gioco.
Cremona, giugno 2007
Daniela Bardella
insegnante di Italiano
"The Leopard" by the Sicilian writer Tomasi di Lampedusa. Presentation written by Agata Privitera for Federico II Italian Language School in Catania, Sicily
La chiave di cristallo presentazione dicembreAntonio Mosca
Dettagli storici, foto, ritratti, curiosità e aneddoti relativi ai personaggi, ai luoghi e ai rarissimi manoscritti citati nel romanzo storico "La Chiave di Cristallo"
Prospettiva N (2012) - Alberto Cima Film MakerAlberto Cima
PROSPETTIVA N
Ora dopo 19 anni, non so bene perché, mi sono trovato ad essere risospinto a San
Pietroburgo. Ho con me la piccola fotocamera. Piccola come un taccuino e una matita. Piccola e semplice, non mi piace che una macchina impegnativa abbia il ruolo d'una Svetlana e s'imponga sul mio vivere. Mi obblighi a tener conto della sua presenza e alla fine snaturi le mie giornate.
Sotto sotto riconosco che il fine della mia azione non è il prodotto, la fotografia.
Ciò che mi preme resta il bisogno di sempre. Esplorare il mistero del mio temporaneo esserci, insieme con tutti gli altri. E la fotocamera la uso come un medium che innesca il rapporto e lo fa speciale.
PERSPECTIVE N
Now after 19 years, not sure why, I found it to be driven back to Saint Petersburg. I also carry a small camera. Small as a notebook and a pencil. Small and simple, I do not like a heavy machine has the role of a Svetlana and imposes itself on my life. It forces me to care about its presence and after all distorts my days.
Deep down I recognize that the purpose of my action is not the product, the photograph.
What I want is the need of always. Exploring the mystery of my temporary be here, together with everyone else. And I use the camera as a medium that triggers the relationship and makes it special.
www.albertocima.it
Il laboratorio “Diamo un volto ai personaggi dell’Orlando Furioso”
è stato proposto alla classe 2^A
con l’intento di avvicinare i ragazzi al poema di Ariosto in modo giocoso e accattivante.
La lettura del poema aveva seguito alcuni percorsi tematici legati ai personaggi più evocativi:
Orlando, Angelica, Rinaldo, Carlo Magno, e in seguito Ferraù, Bradamante, Ruggero, il giovane Medoro, la maga Alcina, Melissa, Olimpia, Cimoso e l’archibugio…Ci è sembrato naturale tentare di dare un volto a questi personaggi, andando a cercare proprio nell’arte del Rinascimento un aiuto alla nostra immaginazione…Così è nata questa presentazione, frutto delle ricerche attraverso svariato materiale iconografico, con una precisa attenzione alla “psicologia” di ciascun personaggio. Le immagini e i dettagli sono stati scelti durante ricerche in piccolo gruppo, e in seguito proposte, discusse e condivise all’interno della classe. Un modo anche per verificare la comprensione da parte degli alunni, dei molteplici intrecci di questo magnifico, grande gioco letterario che è il “Furioso”.
Le scelte musicali sono rimaste nell’ ambito dell’ opzione personale di ciascun alunno ed hanno coperto un ampio ventaglio di sonorità, dalle note dell’”Orfeo” di Monteverdi a quelle più inusitate, ma di grande effetto, di “Satisfaction” dei Rolling Stones: con ampia libertà di scelta individuale e ancora di gioco.
Cremona, giugno 2007
Daniela Bardella
insegnante di Italiano
"The Leopard" by the Sicilian writer Tomasi di Lampedusa. Presentation written by Agata Privitera for Federico II Italian Language School in Catania, Sicily
La chiave di cristallo presentazione dicembreAntonio Mosca
Dettagli storici, foto, ritratti, curiosità e aneddoti relativi ai personaggi, ai luoghi e ai rarissimi manoscritti citati nel romanzo storico "La Chiave di Cristallo"
Prospettiva N (2012) - Alberto Cima Film MakerAlberto Cima
PROSPETTIVA N
Ora dopo 19 anni, non so bene perché, mi sono trovato ad essere risospinto a San
Pietroburgo. Ho con me la piccola fotocamera. Piccola come un taccuino e una matita. Piccola e semplice, non mi piace che una macchina impegnativa abbia il ruolo d'una Svetlana e s'imponga sul mio vivere. Mi obblighi a tener conto della sua presenza e alla fine snaturi le mie giornate.
Sotto sotto riconosco che il fine della mia azione non è il prodotto, la fotografia.
Ciò che mi preme resta il bisogno di sempre. Esplorare il mistero del mio temporaneo esserci, insieme con tutti gli altri. E la fotocamera la uso come un medium che innesca il rapporto e lo fa speciale.
PERSPECTIVE N
Now after 19 years, not sure why, I found it to be driven back to Saint Petersburg. I also carry a small camera. Small as a notebook and a pencil. Small and simple, I do not like a heavy machine has the role of a Svetlana and imposes itself on my life. It forces me to care about its presence and after all distorts my days.
Deep down I recognize that the purpose of my action is not the product, the photograph.
What I want is the need of always. Exploring the mystery of my temporary be here, together with everyone else. And I use the camera as a medium that triggers the relationship and makes it special.
www.albertocima.it
Itinerario teatrale cortigiane e libertinaggio a veneziaWalter Fano
L'itinerario proposto è una passeggiata tra calli e campi alla ricerca di quei luoghi che raccontano la storia delle cortigiane e del libertinaggio a Venezia.
La narrazione si alternerà agli interventi di due attrici professioniste che reciteranno scene ispirate ai fatti descritti. Una sorta di teatro per strada (o meglio per “calle”) che renderà viva e vivace la narrazione appena ascoltata, con la verve e l'umorismo caratteristici della migliore commedia veneziana.
Giudice per una profezia, poeta per amore, mentore (per mia scelta personale)Davide Aresi
Impossibile non rimanere affascinati dal magistrato Benito Melchionna, Uomo di immensa cultura votato alla sua divulgazione, carismatico e magnetico.
Dedito a temi ambientali, bioetica, diritto (è bhe!), responsabilità professionale, sicurezza ed educazione scolastica, ho la grande fortuna di incontrarlo periodicamente per lavoro (è presidente dell'Organismo di Vigilanza di Sidip Srl, azienda per la quale opero attualmente). Ogni occasione si trasforma immancabilmente in educazione vera e propria, non semplice lezione. Coglie lo spunto, lo rielabora e te lo ripropone con una nuova chiave di lettura, spronandoti benevolmente ad acutizzare il tuo pensiero in merito. Discussioni e conversazioni lasciano sempre un insegnamento potente ma sincero.
E' stato ispiratore di uno dei miei tatuaggi. Lunga vita a lei Giudice Melchionna, Elogiatore della Trasgressione!
Approfondisci grazie a questo articolo di Qui Bergamo
2. 2
Introduzione
A Roma, lungo il ponte che conduce a Castel Sant’Angelo, nella notte tra il 10 e
l’11 settembre si dice che compaia il fantasma di una giovane dama, vissuta nel
Rinascimento.
La sua storia ha ispirato dipinti, romanzi e tragedie, il suo nome era Beatrice ed
il suo spettro si aggira ancora per la Città Eterna
Buona lettura!
3. Beatrice Cenci, il fantasma dell'ingiustizia
3
Quella di Beatrice Cenci è una delle storie più tristemente note della storia
della Roma rinascimentale e commuove Roma e i Romani da più di quattrocento
anni, Beatrice faceva parte dei Cenci, una famiglia nobile romana, di cui faceva
parte anche Francesco Cenci, padre di Beatrice.
Francesco era un uomo violento, ripetutamente denunciato per reati
infamanti e colpe indicibili, si dice persino delitti, ma non fu mai condannato,
perché era noto a tutti che la giustizia dei papi fosse benevola con i nobili.
Francesco, pertanto, rimase sempre impunito ed a piede libero, così la sua
famiglia e soprattutto Beatrice, continuava a subire sulla propria pelle la violenza
e gli abusi di quell’uomo brutale.
Esasperata dalle violenze e dai soprusi
Beatrice decise di organizzare l’omicidio del
padre insieme al fratello di lei ed alla matrigna
Donna Lucrezia Petroni, il conte viene
assassinato maldestralmente ed al terzo
tentativo e, per mascherare l’omicidio, i
colpevoli, tentando di depistare le indagini,
inscenano una sua caduta da una botola.
Ma gli assassini, come detto, agirono in
maniera approssimativa e furono facilmente scoperti, le ferite non erano
compatibili con una morte da incidente, furono processati a Roma, nonostante
l’omicidio fosse stato commesso a Petrella, un paesino nella Valle del Salto, dove
la famiglia si era trasferita.
Dopo un processo condotto in maniera abbastanza sommaria, poiché Papa
Clemente VIII mirava ad una sentenza di colpevolezza, più che ad una giusta
condanna, al fine di impossessarsi dei beni dei Cenci, Beatrice e la sua famiglia
furono condannati a morte, nonostante tutto il popolo romano che si era
appassionato alla triste vicenda, ne chiedesse la grazia, ma al massimo ottenne un
breve rinvio dell’esecuzione.
Il giorno della decapitazione tutta la città di Roma
era presente a Ponte Sant’Angelo, tanto che si
registrarono morti per asfissia tra il pubblico. Era
l’alba dell’11 settembre 1559.
Beatrice, prima di essere giustiziata, espresse il
desiderio di essere sepolta nel cimitero di San Pietro
in Montorio, in una tomba anonima, così come
allora era consuetudine per i condannati a morte.
4. Beatrice Cenci, il fantasma dell'ingiustizia
4
In questo modo la giovane, morta a d appena 22 anni, pensava di passare
l’eternità, ma il destino, come spesso accade, non fu d’accordo con i piani di
Beatrice e così la ragazza non ebbe pace nemmeno dopo la morte.
Nel 1798 i francesi, guidati da Napoleone, discesero la penisola e
passarono anche da Roma e, nelle loro scorrerie arrivarono anche nella chiesa di
San Pietro in Montorio, dove devastando il cimitero, dispersero i resti mortali
della ragazza, qualcuno racconta che i soldati giocarono a palla con la sua testa.
Da quel momento in poi il fantasma di
Beatrice Cenci cominciò a vagare per
la città di Roma e a farsi vedere
soprattutto nelle notti tra il 10 e l’11
settembre, camminando sul ponte di
Castel Sant’Angelo con la sua testa in
mano
Questa è la storia di Beatrice Cenci e
del suo fantasma, una ragazza che in
vita fu considerata una martire o una perfida manipolatrice, a seconda della
fazione di appartenenza, ma soprattutto fu vittima della giustizia sommaria del
suo tempo.
La sua morte non fu vana: abbiamo visto che era molto amata dal popolo
romano e divenne un simbolo dell’opposizione all’arroganza dell’aristocrazia di
quel tribolato periodo storico.
Nei secoli seguenti le vicende di Beatrice Cenci hanno ispirato molti
pittori, tra cui Guido Reni e Caravaggio, scrittori come Shelly, Sthendal, Dumas
padre, Alberto Moravia e musicisti.
All’inizio del XX secolo a Roma ci fu una profonda riflessione
sull’intitolare alla ragazza una strada, ma i cattolici furono inamovibili nella loro
decisione: pur essendo stata maltrattata, violentata e torturata, Beatrice fu pur
sempre una parricida, per cui la risposta fu negativa.
5. Beatrice Cenci, il fantasma dell'ingiustizia
5
Il progetto
Storie inspiegabili è un progetto artistico volto a far conoscere alcune
storie e luoghi, soprattutto italiani, ma con una particolarità: sono tutti racconti
legati a fantasmi e paranormale, in fondo cosa c’è di meglio che ambientare una
storia interessante in un posto meraviglioso?
Oltre a questo formato, potete leggere i racconti che pubblico ogni lunedì
mattina alle 10:00 sul blog di Storie Inspiegabili, oppure ascoltare le storie via
podcast su YouTube, grazie alla collaborazione con La Voce dell’Alchimista,
insomma, tanti modi per leggere ed ascoltare bellissime storie!
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