Progetto per la creazione di una strategia di marketing legata alla realizzazione di un network per le cantine vitivinicole del Rosso Conero.
Un progetto firmato dall'agenzia di marketing e Comunicazione di Ancona Tangherlini. www.tangherlini.it
Progetto per la creazione di una strategia di marketing legata alla realizzazione di un network per le cantine vitivinicole del Rosso Conero.
Un progetto firmato dall'agenzia di marketing e Comunicazione di Ancona Tangherlini. www.tangherlini.it
Viaggio in un’oasi protetta alla scoperta della vita che ci circondaVita in Campagna
Abbiamo pensato di condurvi in un viaggio immaginario assieme a Luigi, un bambino curioso come voi, all’interno di un’oasi regionale, una zona protetta dall’uomo, dove flora e fauna si possono esprimere liberamente.
In partenza per le vacanze in Sardegna? Scopri Santa Teresa di Gallura. il mare e le spiagge più belle raggiungibili con un semplice traghetto per la Sardegna.
Scuola elettronica del consumo
Anno scolastico 2013/14
Classi terze dell’indirizzo per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera
Sez. L-M-N-P-R
Docenti:
A. Bellelli - D. Corrieri – R. Lo Iacono – R. Rossi
con la collaborazione dei professori S. Forti e M. Passone
Viaggio in un’oasi protetta alla scoperta della vita che ci circondaVita in Campagna
Abbiamo pensato di condurvi in un viaggio immaginario assieme a Luigi, un bambino curioso come voi, all’interno di un’oasi regionale, una zona protetta dall’uomo, dove flora e fauna si possono esprimere liberamente.
In partenza per le vacanze in Sardegna? Scopri Santa Teresa di Gallura. il mare e le spiagge più belle raggiungibili con un semplice traghetto per la Sardegna.
Scuola elettronica del consumo
Anno scolastico 2013/14
Classi terze dell’indirizzo per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera
Sez. L-M-N-P-R
Docenti:
A. Bellelli - D. Corrieri – R. Lo Iacono – R. Rossi
con la collaborazione dei professori S. Forti e M. Passone
Il Cadore: itinerario storico-naturalistico nelle Dolomiti - Concorso Il Vene...
Navigando nella laguna nord di Venezia
1. …una laguna
Il Veneto per noi è…
Immagine: google.it/maps
navigando da Venezia verso Nord
2.
3. BAREN
E
Le barene sono
terreni di forma
tabulare tipici delle
lagune.
Dal 1901 al 2003 la loro
superficie è passata da 170
km2 a 47 Km2
per una
riduzione di oltre il 70%.
Ci sono diversi tipi di barene, che si
distinguono sia per i processi che ne
hanno determinato la formazione
sia per il percorso evolutivo che
esse seguono.
Le barene sono soggette ad un
preoccupante fenomeno di erosione,
con serio rischio per l’intero
ecosistema lagunare.
Presentano un suolo pesante,
periodicamente sommerso dalle maree
definito “suolo salso”.
4. Le funzioni delle barene:
●
Favoriscono la biodiversità;
●
Abbattono gli agenti inquinanti;
●
Moderano le correnti e il moto ondoso;
●
Supportano attività economiche di cui
pesca, caccia ed eco-turismo;
●
Hanno un’elevata valenza paesaggistica.
Cosa si sta facendo per proteggerle?
•
Progetto Life Vimine;
•
“Fascinate”: pali e fascine lungo il
•
bordo delle barene;
•
“Pennelli”: Pali e fascine inseriti perpendicolarmente al bordo
delle barene;
•
Barriere e Frangi-onda: protezioni posizionate a 15 o 20
metri dalla sponda della barena;
•
Aree di prelievo sedimento: aree in cui vengono prelevati i
sedimenti per ricostruire le barene danneggiate;
•
Aree di refluimento: deposito di sedimento mediante
refluimento, in totale coprirà 150 m2
.
Immagine: lifevimine.eu
5. Il procedimento delle
maree
Immagine: live.comune.venezia.it
Le maree sono moti periodici, ossia
alternanze ritmiche con l’aumento del
flusso e la diminuzione del livello del
mare. La fase più intensa dell
´innalzamento del mare è l’alta marea
e quella più bassa la bassa marea (o
“marea viva” e “marea morta”). Le
maree non dipendono soltanto da Luna
e Sole, ma anche altri fattori (morfologia
dei fondali, etc.).
6. “Acqua alta” Venezia
Il fenomeno dell’“acqua alta” (alta marea) è una delle peculiarità più famose della
città di Venezia
7. Il colombo, meglio noto come “piccione
selvatico occidentale” (Columba livia, ha 15
sottospecie), è una specie di Columbide molto
diffusa ed è tipico dell'Europa Meridionale,
del Nord Africa e del Medio Oriente.
L'uccello è lungo 30-35 cm, con un’apertura alare di
62–68 cm. La parte bianca sotto le ali e le due linee
nere sulle ali grigie sono le migliori caratteristiche
identificative del piccione. Esso è resistente e veloce
nel volo e la sua vita comune varia dai 3 ai 5 anni allo
stato selvatico, ma può raggiungere anche i 15 anni
per le razze domestiche o addomesticate.
Non è facile distinguere i due sessi, solo quando stanno insieme si può
osservare il tipico comportamento del maschio,inoltre a volte è possibile
anche distinguere la femmina dalla statura, spesso leggermente più
piccola, e dal fatto che a volte si lascia rincorrere dal pretendente.
Riguardo alla cultura, ci sono molte leggende.
Si pensava, per esempio, che i primi colombi
fossero stati donati ad una dogaressa (moglie
del doge) della città, triste per la lontananza
continua dal suo uomo. I colombi, una coppia
formata da un esemplare maschio e una
femmina, avrebbero dovuto, in un modo o
nell'altro, allietare la donna, garantendole un po'
di compagnia. Questo spiegherebbe la
presenza dei colombi in laguna. Altri
sostengono che i primi colombi fossero stati
inviati a Venezia dal doge Enrico Dandolo per
annunciare la vittoria a Costantinopoli e la
relativa conquista della città: per la gioia, i due
animali sarebbero poi stati nutriti dalla
popolazione in festa e di lì in poi sarebbero
proliferati.
Il piccione
8. Caratteristiche:Caratteristiche:
L’orata è un pesce di medie
dimensioni (20-70 cm, fino a 10 kg)
e di forma ovale, che deve il suo
nome ad una banda dorata che si
trova fra i suoi occhi. Le orate sono
ermafrodite proterandriche, la
riproduzione avviene tra ottobre e
dicembre
Alimentazione:Alimentazione:
Si nutre prevalentemente di
molluschi e crostacei di cui
sminuzza il guscio con le forti
mascelle
Cucina:Cucina:
È un pesce dalle carni molto pregiate, prive o quasi di
lische, è paragonabile al branzino. Può essere cotto
intero al forno, al sale, farcito, alla griglia o in court-
bouillon, ma può anche essere sfilettato e cotto a filetti
Habitat:Habitat:
L'orata è presente in tutto il bacino del
Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, a sud
delle isole Britanniche a Capo Verde. È un
pesce strettamente costiero e vive tra i 5 e i 150
m dalla costa; frequenta sia fondali duri che
sabbiosi.
Immagine tratta da: www.ismea.it
9. Habitat
Le barene della Laguna veneta presentano un
suolo poco permeabile e ad alta salinità: un raro
ecosistema di piante riesce a resistere all’
ambiente salino, che per questa caratteristica si
dicono “alofite”.
Immagine tratta da: www.wikipedia.it
La salicornia
10.
11. L’“orto” di Venezia
Le isole della laguna a
Nord di Venezia, in
particolar modo quella di
Sant’Erasmo, sono
considerate “l’orto di
Venezia” per le sue
prosperose coltivazioni e
per le antiche tradizioni
agricole che le
contraddistinguono.
12. Le “castraure”
Sulle isole di Sant’Erasmo, Lio
Piccolo, Mazzorbo e Vignole
si coltiva una specie
particolare di carciofo,
chiamata “carciofo violetto”.
La prima gemma di questa
pianta, anche detta
“castraura”, matura tra la fine
Aprile e l’inizio di Maggio.
La tradizione vuole che le
castraure si consumino crude,
condita con olio, limone e
scaglie di grana.
13. La salicornia in cucina
La salicornia viene raccolta da
Maggio a Settembre. Al gusto si
presenta simile agli spinaci e
agli asparagi.
L’ asparago di mare si sposa
bene con i sapori di pesce,
in particolare ostriche e
zuppe.
Molte persone, per conservare la
salicornia, la mettono sott’olio o
sotto aceto. L’ asparago di mare
eccelle nelle ricette stive e fresche
soprattutto come contorno.
La salicornia ha delle foglie carnose,
anche il fusto è buono da mangiare.
Le foglie si possono gustare cotte e
condite con olio e le prime foglie
fritte sono una prelibatezza.
14. Una ricetta con la salicornia
Cuocete le linguine al dente.
Nel frattempo mettete le vongole in un
tegame coperto e fatele aprire a fuoco vivo
scuotendole spesso.
Eliminate il pezzettino finale scuro dei gambi
di salicornia, spezzettatela e cuocetela per un
1 minuto in acqua salata.
LINGUINE ALLA SALICORNIA E VONGOLE
Immagine: www.grazia.it
Sgusciate una parte delle vongole, delle altre
(quelle rotte, o chiuse) recuperate il liquido
che hanno emesso.
Scolate la pasta e saltatela a fuoco alto con 3
cucchiai d'olio insieme alla salicornia, poi
aggiungetevi le vongole con il loro liquido
filtrato, mescolate e servite.
15. Il miele di barena
Il miele di barena
viene prodotto a partire
della pianta di limonio (Limonium
vulgare),
caratteristica
delle barene lagunari.
Questo miele ha una consistenza media e un colore
giallognolo e opaco.
Il suo sapore è particolarmente dolce con un
retrogusto salato.
Immagine: www.lifevimine.eu
Immagine: www.imgrum.pw
I territori interessati a questa produzione sono soprattutto l’isola di Sant’Erasmo e
tutta la zona di Cavallino-Treporti.
16. La “fraima”
La “fraima” è uno dei momenti più
importanti nella vita nelle valli da pesca
della laguna. Essa consiste nel catturare il
pesce adulto che, in autunno, migra dalle
acque basse della laguna verso il mare
aperto. Con grande abilità, i valligiani
selezionano il pesce catturato
nei lavorieri: gli esemplari della giusta
taglia vengono pescati, mentre i più piccoli
saranno nuovamente immessi nell'acqua o
indirizzati nelle peschiere, dove
trascorreranno l’inverno.
In questo periodo, in
alcune zone, ad
esempio a Lio
Piccolo, si possono
osservare degli
spettacoli naturali
come le migrazioni
dei fenicotteri.
17. “El pesse novelo”
In primavera il pesce appena nato migra dal mare aperto verso la laguna,
dove si ferma per crescere in acque più calde. La cattura del “pesce
novello” era un momento molto importante della vita dei pescatori. Oggi,
in alcune isole della laguna Nord, durante le sagre è ancora possibile
gustare questo pesce di piccola taglia, di solito fritto.
18.
19. Si sa che il processo di
urbanizzazione avvenne in
maniera lenta, iniziando nella
seconda metà del VI secolo
d.C. sulla spinta delle
invasioni degli Unni che
costrinsero la popolazione
delle coste a rifugiarsi nelle
isole lagunari, a cominciare da
quelle più a Nord.
Qui essi intrapresero nuove
attività, come la pesca e il
commercio del sale.
Alle origini di Venezia
Le origini dei primi insediamenti
della laguna veneta settentrionale
sono ancora un capitolo oscuro
della storia antica, su cui poco ci
dicono le fonti di cui disponiamo,
spesso tra l’altro mescolando in
modo inestricabile realtà e
leggenda.
È dalla lenta evoluzione di questi
insediamenti che nacque, pian piano,
Venezia.
20. Basilica di Santa Maria Assunta a
Torcello
Sulla cupola si può vedere
l’immagine di una vergine su
uno sfondo oro; al di sotto si
trovano gli apostoli su un prato
fiorito. I mosaici sono stati
realizzati da maestranze
bizantine.
È la costruzione più
antica presente in
laguna. Fondata nel
639 d.C., è un
esempio di stile
veneto-bizantino.
L’architettura, paleo-cristiana,
risente dell’influsso orientale
(soprattutto per la pianta a croce
greca).
Al suo interno custodisce dei
mosaici datati tra il VII e il XII
sec. d.C. I mosaici avrebbero
sostituito le decorazioni
scultoree. Oggi restano i mosaici
della cupola mentre si è persa la
parte del timpano e dell’arco
trionfale.
21. Il merletto di Burano
Burano e anche conosciuta per la
lavorazione artigianale dei merletti.
I primi merletti di Burano risalgono al
1500. All'epoca la lavorazione del
merletto si svolgeva solo in case
signorili, utilizzando ago e filo senza il
supporto di una tela.
Successivamente fu aperta una
scuola di ricamo, che ora e la sede
del Museo del Merletto.
Nella parte settentrionale estrema della
laguna di Venezia si trova l’ isola di Burano,
nota per le case colorate che i pescatori
dell’isola hanno creato per riconoscerle
anche durante la nebbia.
22. Negli anni a seguire il vetro divenne un
vero e proprio gioiello di altissimo valore,
commerciato in tutto il mondo da Egiziani,
Fenici, Greci e molte altre civiltà.
Furono i Crociati a portare il vetro a Venezia, dove vennero
subito edificate delle fornaci. Poiché le continue lavorazioni
provocavano un forte inquinamento dell’aria e spesso incendi
nel centro storico, un decreto del 1291 impose lo spostamento
di tutte le fornaci sull’isola di Murano, dove ancora oggi viene
lavorato il vetro.
Murano, una delle isole principali
della laguna veneta settentrionale, è
nota in tutto il mondo per l’arte del
vetro, che viene qui lavorato da più
di 700 anni.
Secondo una leggenda, il vetro è stato scoperto dai Fenici,
quando due mercanti posizionarono intorno al fuoco per la notte
delle pietre di nitro, che si trasformarono in una massa vetrosa
per via del contatto con il calore.
Il vetro di Murano
23. Tecniche di lavorazione
FORNACE
È la tecnica di lavorazione principale, che viene eseguita da uno
staff di circa quattro persone, le quali seguono un ordine
gerarchico. A svolgere la lavorazione è il maestro (colui che
possiede il grado più alto) che realizza opere come lampadari, vasi,
bicchieri e oggetti artistici o ornamentali di ogni tipo.
24. VETRO FUSIONE
è una tecnica del vetro antichissima,
consiste in una lavorazione a freddo ,
a differenza di lume o fornace che
invece utilizzano una fiamma. Delle
lastre di vetro semilavorate, vengono
tagliate e decorate con l’utilizzo di
graniglie colorate, o pezzi di altre
lastre, che disposti uno vicino all’altro
formano quello che viene chiamato
“mosaico”.
SOFFIATURA
Consiste in una lavorazione che consiste in una
canna da soffio della quale il lavoratore,
soffiandoci all’interno riesce a produrre una
pressione tale da creare un vuoto d’aria
all’interno della massa vetrosa.
VETRO A LUME
anche se non è possibile determinare con precisione una data di nascita del
vetro a lume, poiché molte delle tecniche ad esso associate furono scoperte
molto prima di questa lavorazione, si sa con certezza che è una tecnica
applicata già nel Rinascimento a Venezia e poi sviluppata nel XVIII sec. È
una lavorazione del vetro eseguita tramite un canello, che produce una
fiamma composta da da gas metano (o propano) e ossigeno, abbastanza
calda da fondere delle bacchette in vetro.
25. MURRINA
Sezioni di canna che presentano al
loro interno, per tutta la lunghezza,
disegni astratti o anche figurativi come
volti, fiori e animali.
VETRO MASSICCIO
Consiste nel plasmare il vetro
ancora allo stato pastoso con
l’ausilio di particolari strumenti,
senza ricorrere alla soffiatura
PERLE
È una tecnica di lavorazione di vetro a lume,
che utilizza delle bacchette di ferro con una
parte coperta da un separatore, nel quale
viene colato il vetro della canna, che
continuando a girare mantiene la sua forma
per poter essere decorato. Successivamente,
la perla viene separata dalla bacchetta per
ottenere il foro.
27. Realizzato dalle classi 1^A, 2^A e 3^A
dell’Istituto Tecnico Tecnologico
di Grafica e Comunicazione
con specializzazione in Arte del Vetro
“A. Zanetti” di Murano
nell’ambito del concorso “Il Veneto per me”
promosso da