1. Bibliografia della serata
“Presentami un libro” del 14 dicembre
IL VECCHIO E IL MARE di Ernest Hemingway
Da ottantaquattro giorni non riesce a pescare nulla il vecchio Santiago, come
se fosse stato colpito da una maledizione. Ma trova la forza di riprendere il
mare per un'uscita che rinnova il suo apprendistato di pescatore e ne sigilla la
simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pescespada dei
Caraibi, nella lotta contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la
preda, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le
forze incontenibili della natura e, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la
presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita
BALISTICA Billi Collins
L'insistente abbaiare di un cane, un cappello appeso a un attaccapanni o un
bonsai accanto a una tazza. Sono i momenti e gli oggetti della realtà più
ordinaria a legare tra loro i testi di "Balistica". È in tal senso, nella
connotazione propriamente fisica della realtà, Collins utilizza un linguaggio
piano, comune, con il ritmo della lingua parlata, senza enfasi o retorica, a
volte comico e divertito, a volte ironico e commovente. Una poesia che vive
dell'immaginazione che investe le cose, gli elementi della natura, rifuggendo
ogni suggestione visionaria. Ne discende una scrittura "suburbana, domestica,
che appartiene alla classe media, e senza alcuna vergogna", come ha
sottolineato lo stesso poeta, celebre per i reading con cui riempie i teatri statunitensi. Per
l'alchimia che scaturisce da un'insolita capacità immaginifica e da una sorvegliata abilità
nell'uso e nella disposizione delle parole, questa poetica apparentemente "quotidiana" ha
conquistato il cuore di moltissimi lettori americani, facendo di Billy Collins un acclamato autore
di bestseller, in un mercato ovunque poco generoso con la poesia.
IL BAR SOTTO IL MARE di Stefano Benni
Sompazzo, il paese più bugiardo del mondo - Gaspard Ouralphe, il più grande
cuoco della Francia - Il verme mangiaparole e l'incredibile storia del capitano
Charlemont - La disfida di Salsiccia - Il dittatore pentito - Kraputnyk, il
marziano innamorato - Priscilla Mapple e il delitto della II C - Il folletto delle
brutte figure, il diavolo geloso e la chitarra magica - La storia di Pronto
Soccorso e Beauty Case - Il mistero di Oleron e l'Autogrill della morte -
Californian crawl - Il pornosabato del cinema Splendor - I capricci del dio
Amikinont'amanonamikit'ama - Arturo Perplesso Davanti alla Casa
Abbandonata sul Mare - Il racconto più breve del mondo, la fatale Nastassia e
la grande Traversata di Vecchietti. Tutto può accadere nel bar sotto il mare. Un bar in cui tutti
vorremmo capitare, una notte, per ascoltare i racconti del barista, dell'uomo col cappello,
dell'uomo con la gardenia, della sirena, del marinaio, dell'uomo invisibile, della vamp e degli
altri misteriosi avventori.
SCARPE ITALIANE di Henning Mankell
2. Fredrik Welin, ex-chirurgo, vive in una delle tante, piccole isole che popolano l'arcipelago al
largo di Stoccolma, circondato da un mare di ghiaccio. Solo l'arrivo del postino interrompe il
silenzio delle giornate, segnate dalle immersioni e da qualche scarna annotazione in un diario,
cronaca di un'esistenza che si è persa. C'è un mistero nella vita di Fredrik Welin, una
"catastrofe" che l'ha spinto a cercare la solitudine e a creare una barriera tra sé e il mondo. Ma
un mattino, quasi un miraggio, lo raggiunge una donna. L'ombra nera che si staglia contro il
bianco tutt'intorno è Harriet, tanto amata in gioventù e abbandonata senza spiegazioni. Ora,
dopo quasi quarant'anni, vuole che Fredrik mantenga un'antica promessa. Con lei inizia un
emozionante viaggio verso nord, pieno di incontri inaspettati, una ricerca serrata alle radici di
un segreto del passato. Con "Scarpe italiane", Henning Mankell, il maestro del giallo
scandinavo, rivela un registro sorprendente, che come "l'eco di un colpo sulla superficie
ghiacciata del mare risuona nel cuore del lettore". Il suo è un romanzo intenso sulla forza dei
sentimenti e dell'amore che rinasce, dove il protagonista, che a molti critici ha ricordato
Wallander, è alle prese con una caccia che non dà tregua. Ma, questa volta, la caccia non è
all'assassino.
COSA TIENE ACCESO LE STELLE di Mario Calabresi
Maria, la nonna di Mario Calabresi, andava a letto esausta, dopo una
giornata spesa a lavare montagne di lenzuola e pannolini. Quella sera,
quella in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice, è stata, nei suoi
ricordi, lo spartiacque tra il prima e il dopo. Calabresi ha ricomposto i
frammenti di un tempo in cui si faceva fatica a vivere ma era sempre accesa
una speranza, e di un presente così paralizzato da non riuscire a mettere a
fuoco l'esempio di chi non ha smesso di credere nel futuro. Ed ecco un
viaggio nel vissuto del nostro Paese attraverso le storie di chi - scienziati,
artisti, imprenditori, giornalisti e persone comuni - è stato capace di
inseguire i propri sogni, affrontando a testa alta le sfide collettive e individuali del mondo di
oggi. C'è chi è riuscito a offrire una speranza per i malati incurabili, chi è diventato un
prestigioso astronomo e spera ancora di vedere l'uomo su Marte, chi ha trasformato la sua tesi
di laurea in un'azienda californiana di successo, e chi ha deciso di cambiare il proprio destino
giocando l'unica carta a sua disposizione, lo studio. Per intuire che in mezzo allo sconforto
diffuso la strada esiste, perché coltivando le proprie passioni non si rimane delusi e perché la
libertà si conquista, anche, con la volontà. Per scoprire un giacimento di vita, energia e
coraggio, un luogo in cui "le stelle si sono accese per guidare il cammino degli uomini, la loro
fantasia, i loro sogni, per insegnarci a non tenere la testa bassa, nemmeno quando è buio".
RIMINI di Pier Vittorio Tondelli
Un giornalista milanese scende in riviera per il suo primo incarico importante
e viene travolto da una girandola ossessiva di fatti e personaggi. Nella
infuocata estate riminese, dominata dal gusto frenetico del divertimento (e
magari di perversi piaceri), le storie di un suonatore di sax, di uno scrittore in
crisi, di un gruppo di travestiti giocosi e molte altre ancora si intrecciano con
la vita quotidiana di chi popola i locali, i caffé, le spiagge, le discoteche.
AMABILI RESTI di Alice Sebold
Susie è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. È
stata adescata da quest'uomo dall'aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il
3. cadavere e nasconde i resti in cantina. Il racconto è affidato alla voce di Susie, che dopo la
morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniante. Il libro procede avvincente
come un giallo: vogliamo sapere chi l'ha uccisa, cosa fa l'assassino, come avanzano le indagini,
come reagisce la famiglia. Ed è Susie che ci racconta tutto questo, aumentando così la nostra
partecipazione emotiva. Lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che
hanno prese le indagini della polizia, capisce chi è il vero assassino e, pur non avendo le prove,
cerca d'incastrarlo. Un romanzo che commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. Le vite
dei genitori, dei fratelli e degli amici di Susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono
raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell'adolescenza. E Susie aiuterà tutti, i
lettori per primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo.
OCEANO MARE di Alessandro Baricco
"Oceano mare" racconta del naufragio di una fregata della marina francese,
molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su
una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il
professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore
Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé,
sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si
affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il
mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi,
spaziando in vari registri stilistici.
OMERO, ILLIADE di Alessandro Baricco
Alessandro Baricco riscrive l'"Iliade" di Omero, interviene sforbiciando il testo,
togliendo le ripetizioni senza riassumere ma usando il testo originale. Sceglie
di eliminare tutte le scene con le apparizioni degli dei, rende il linguaggio vivo
e la narrazione soggettiva. Un modo nuovo di leggere l'Iliade. Età di lettura:
da 11 anni.
NOVECENTO di Alessandro Baricco
Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra
Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente
qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista
straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai
sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che
fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che
nessuno sapesse il perché. (Durata: 83 minuti e 5 secondi).
GLI OCCHI DI VENEZIA di Alessandro Barbero
Venezia, fine del Cinquecento: una città tentacolare e spietata in cui anche i
muri hanno gli occhi, il doge usa il pugno di ferro e il Sant'Uffizio sospetta di
tutti e non ci pensa due volte a mandare a chiamare un poveraccio e a dargli
due tratti di corda. La Serenissima osserva, ascolta e condanna. Anche
ingiustamente. Ed è proprio per sfuggire a un'accusa infondata che Michele,
giovane muratore, è costretto a imbarcarsi su una galera lasciando tutto e
senza nemmeno il tempo per salutare la sua bella moglie Bianca, appena
diciassettenne. Bandito da Venezia, rematore su una nave che vaga per il
Mediterraneo carica di zecchini e di spezie e senza speranza di ritornare a
breve, Michele vivrà straordinarie avventure tra le onde, sulle isole e nei porti del mare
nostrum, fino ad approdare nelle terre del Sultano. Per sopravvivere, con il pensiero sempre
rivolto a Bianca, da ragazzo ignaro e inesperto dovrà farsi uomo astuto, coraggioso e forte. Nel
frattempo, Bianca rimane completamente sola in città, tra i palazzi dei signori e il ghetto. Il
4. suo temperamento tenace e orgoglioso dovrà scontrarsi con prove se possibile più dure di
quelle toccate a Michele, e incontri non meno terribili e importanti l'attendono nel dedalo di
vicoli e calli, tra i profumi intensi delle botteghe di speziali, quello del pane cotto nel forno di
quartiere, il torso dell'acqua gelida in cui lavare i panni e i pagliericci pidocchiosi che sono il
solo giaciglio per la povera gente.
BARBARI di Alessandro Barbero
"Un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e
squilibri al suo interno, ma forte di un'amministrazione stabile e di
un'economia integrata; all'esterno, popoli costretti a sopravvivere con risorse
insufficienti, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre più spesso
chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e
immigrati; e autorità di governo che debbono decidere volta per volta il
comportamento da tenere verso queste emergenze, con una gamma di opzioni
che va dall'allontanamento forzato all'accoglienza in massa, dalla fissazione di
quote d'ingresso all'offerta di aiuti umanitari e posti di lavoro. Potrebbe
sembrare una descrizione del nostro mondo, e invece è la situazione in cui si trovò per secoli
l'impero romano di fronte ai barbari." Per molto tempo la gestione di questo flusso di popoli
attraverso i confini dell'Impero produce un equilibrio instabile ma funzionale, che garantisce ai
Romani l'approvvigionamento di nuove leve per l'esercito e per la coltivazione dei campi, in
cambio dell'assimilazione nei più grande "Stato" del pianeta.
L’ISOLA SOTTO IL MARE di Isabelle Allende
Le eroine di Isabel Allende recano tutte il medesimo tratto dominante: la
passione. Sono le passioni a scolpirne il destino. E Zarité Sedella, detta Tété,
ultima incarnazione della donna come la vuole Isabel, non fa eccezione. 1770,
Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese
Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa.
Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell'isola, il lavoro
degli schiavi. Tété impara presto com'è fatto quel mondo: la violenza dei
padroni, l'ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain
si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai
è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l'affrancamento degli schiavi. È una
battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all'annodarsi di relazioni e
alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi - soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti
vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti.
Contro il fondale animatissimo della storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e
coraggiosa, battagliera e consapevole, un'eroina modernissima che arriva da lontano a
rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni.
AGONIA DELLA NOTTE di Jorge Amado
"Agonia della notte" è il secondo romanzo del ciclo narrativo intitolato "I
sotterranei della libertà", dopo "Tempi difficili". In questa trilogia Amado tenta
una ricostruzione della storia politica del suo Paese descrivendo il periodo di
dittatura di Vargas, il cosiddetto Estado Novo. E per fare ciò utilizza le sue
capacità di narratore e di "cantastorie", mescolando vicende e personaggi di
tutti gli strati sociali, intrecciando storie vere e inventate, sapidi fondali
tropicali e squallidi panorami metropolitani.
MOBY DICK di Herman Melville
Moderna proposta, destinata particolarmente agli studenti delle scuole
elementari e medie, di alcuni capolavori della letteratura universale. Agili nella
veste editoriale e accattivanti per la dovizia di illustrazioni, i "Classici in classe"
5. si leggono piacevolmente in un paio d'ore e restano indelebili nella memoria. Sono ottimi
compagni delle ore libere o nel doposcuola, stimolano approfondimenti e abituano al piacere
della lettura.
FATE di Brian Froud
Gli autori di questo libro, magistralmente illustrato, hanno svolto uno studio
attento e minuzioso, depurando la realtà dalla superstizione e ci rivelano che
ci sono fate assai diverse fra loro: ci sono quelle delle acque, quelle dei fiori
e quelle degli alberi e ci sono elfi, folletti verdi e coboldi. Di tutte queste
creature meravigliose vengono descritti i modi di vivere, le dimore i
passatempi, i capricci, gli scherzi. Un libro che di fa entrare nel mondo
incantato di incredibili creature.
SOUVLAKI
Souvlaki è la terza antologia di racconti illustrati di Tapirulan o, se preferite, il
terzo catalogo di illustrazioni raccontate di Tapirulan. Si può leggere, sfogliare,
guardare, annusare, assaggiare. Sì, perché la parola "souvlaki" denomina un
gustoso e vario spiedino proprio della cucina ottomana e poi greca moderna.
Così, come il cuoco mette nello spiedino tutto quello che ha di buono, senza
troppa cura dell.armonia di gusti e di colori, allo stesso modo la Redazione di
Tapirulan ha infilato in un bastoncino racconti tutti diversi ma saporiti, per
condirli poi con la salsa delle illustrazioni e rosolarli al fuoco del giudizio del
lettore.
TERRA DEL FUOCO di Francisco Coleane
Feriti e sconfitti, tre uomini in fuga ca-valcano attraverso le sterminate
distese della Patagonia. Hanno osato ribellarsi a Julio Popper, il padrone-
sovrano di una miniera d'oro sulle coste dello Stretto di Magellano, e da allora
sono braccati. Av-venturieri disperati, alla mercé del caso, vagheranno senza
meta fino a quando, accanto allo scheletro di una balena, il luccichio della
polvere aurifera ridarà uno scopo alle loro esistenze... E Terra del Fuoco, il
racconto lungo che dà il titolo a questa raccolta di Francisco Coloane. Avidi
cercatori d'oro, rivoluzionari in fuga, mandriani inseguiti dal vento, coloni che
impazziscono nel tentativo di domare una terra selvaggia, marinai vittime di
maledizioni, capitani coraggiosi e sfortunati: questi sono i personaggi che popolano le
straordinarie storie dello scrittore cileno, cantore leggendario del "mondo alla fine del mondo".
Ma è personaggio, è protagonista, accanto a loro, la natura stessa in tutta la sua inquietante
grandezza, il paesaggio aspro delle estreme regioni meridionali del continente americano,
quella Terra del Fuoco che diviene simbolo ideale e totale della elementare e incessante
drammaticità delle passioni umane. Con una prefazione di Luis Sepulveda.
IL MARE NON GAGNA NAPOLI di A. Maria Ortese
"Il mare non bagna Napoli" è - sottolinea Pietro Citati nella prefazione - una
straordinaria discesa agli Inferi: nel regno della tenebra e delle ombre, dove
appaiono le pallidissime figure dei morti. Di rado un artista moderno ha saputo
rendere in modo così intenso la spettralità di tutte le cose, delle colline, del
mare, delle case, dei semplici oggetti della vita quotidiana. Anna Maria Ortese
attraversa l'Ade posando sulle cose e le figure degli sguardi allucinati e
dolcissimi: tremendi a forza di essere dolci; che colgono e uccidono per
sempre il brulichio della vita. Nei racconti compresi nella prima parte del libro,
questi sguardi penetrano nel cuore dei personaggi: ne rendono la musica e il
6. tempo interiore, come molti anni prima aveva fatto Cechov".
ULYSSES Alfred Tennyson :
A poco giova che un re ozioso,
In questo fermo focolare, presso queste sterili rupi,
Sposato a una donna vecchia, io misuro e ripartisco
Imparziali leggi a una stirpe selvaggia,
Che ammucchia, e dorme, e si nutre, e non mi conosce.
Non posso smettere di viaggiare: berrò
Ogni goccia della vita: Tutto il tempo ho assaporato
Molto, ho sofferto molto, sia con coloro
Che mi amavano, che da solo, sulla riva, e quando
Con tumultuose correnti le piovose Iadi
Agitavano l'oscuro mare: io son diventato un nome;
Per aver sempre vagato con cuore affamato
Molto ho visto e conosciuto; città di uomini
E costumi, climi, consigli, governi,
E non di meno me stesso, ma onorato da tutti;
E ho assaporato il piacere della battaglia coi miei pari,
Lontano sulle risonanti pianure della ventosa Troia.
Sono parte di tutto ciò che ho incontrato;
Eppure ancora tutta l'esperienza è un arco attraverso cui
Brilla quel mondo inesplorato i cui confini sbiadiscono
Per sempre e per sempre quando mi muovo.
Com'è sciocco fermarsi, finire,
Arrugginire non lucidati, non brillare nell'uso!
Come se respirare fosse vivere! Vita ammucchiata su vita
Sarebbero tutte troppo poco, e di una sola a me
Poco rimane: ma ogni ora è salva
Da quell'eterno silenzio, qualcosa di più,
Un portatore di nuove cose; e vile sarebbe
Per tre soli (giorni) ammucchiare e accumulare io stesso,
E questo grigio spirito bramare nel desiderio
Di seguire la conoscenza come una stella cadente,
Oltre il limite più estremo del pensiero umano.
Questo è mio figlio, il mio Telemaco,
Al quale io lascio lo scettro e l'isola,--
Da me molto amata, che discerne come adempiere
Questo lavoro, con lenta prudenza per addolcire
Un popolo rozzo, e attraverso soffici gradi
Sottometterli all'utile e al bene.
Il meno biasimabile è egli, concentrato nella sfera
Dei comuni doveri, conveniente a non cadere
In funzioni di fragilità, e pagare
Adatte preghiere agli dèi della mia casa,
Quando sarò partito. Egli fa il suo lavoro, io il mio.
7. Lì giace il porto; il vascello gonfia la sua vela:
Là si oscurano i neri, estesi mari. Miei marinai,
Anime che hanno faticato, e lavorato, e pensato con me--
Che sempre con un allegro benvenuto accolsero
Il tuono e la luce del sole, e opposero
Cuori liberi, menti libere- voi ed io siamo vecchi;
La vecchia età ha ancora il suo onore e la sua lotta;
La morte chiude tutto: ma qualcosa prima della fine,
Qualche lavoro di nobile natura, può ancora essere fatto,
Uomini non sconvenienti che combattevano contro gli Dèi.
La luce comincia a scintillare dalle rocce:
Il lungo giorno affievolisce: la lenta luna si innalza: il mare
Geme attorno con molte voci. Venite, amici miei,
Non è troppo tardi per cercare un mondo più nuovo.
Spingetevi al largo, e sedendo bene in ordine colpite
I sonori solchi; perché il mio scopo consiste
Nel navigare oltre il tramonto, e i bagni
Di tutte le stelle occidentali, finché io muoia.
Potrebbe succedere che gli abissi ci inghiottiranno:
Potremmo forse toccare le Isole Felici,
E vedere il grande Achille, che noi conoscemmo.
Anche se molto è stato preso, molto aspetta; e anche se
Noi non siamo ora quella forza che in giorni antichi
Mosse terra e cieli, ciò che siamo, siamo;
Un'eguale indole di eroici cuori,
Indeboliti dal tempo e dal fato, ma forti nella volontà
Di combattere, cercare, trovare, e di non cedere. »