Il telelavoro ai tempi del Covid-19 La trasformazione forzata degli spazi domestici in spazi di lavoro. Analisi qualitativa e quantitativa sulla situazione all’interno della SUPSI
Iolanda Pensa, Nicolas Pons-Vignon e Claudia Kaufmann, Il telelavoro ai tempi del Covid-19 La trasformazione forzata degli spazi domestici in spazi di lavoro. Analisi qualitativa e quantitativa sulla situazione all’interno della SUPSI. Presentazione alla direzione SUPSI, 21/04/2021, CC BY-SA 4.0.
innovaphone Whitepaper: Lavoro ibrido una questione di equilibrio e tecnologiainnovaphone AG
innovaphone Whitepaper:
Lavoro ibrido
Una questione di equilibrio… e di tecnologia!
Impensabile fino a poco tempo fa:
Circa il 25% della popolazione attiva in Germania passa da un giorno all‘altro allo smart working
Presentazione della case history di IPSOS relativa alla sperimentazione di un modello sostenibile ed innovativo di Smart Working, dove esigenze dell’Azienda e della persona si congiungono in nuovi modi di vivere il quotidiano lavorativo, rispettando benessere e garantendo le performance.
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Come si apprenderà nel prossimo decennio? Quali saranno le tecnologie dominanti e i nuovi modelli didattici che verranno utilizzati? Come mettere l'uomo al centro della rivoluzione tecnologica?
Le nuove tecnologie influenzeranno i metodi formativi del prossimo decennio: da qui la necessità di scoprire che impatto avranno l'intelligenza artificiale, la robotica educativa, le neuroscienze e tanto altro nei modelli di formazione aziendale.
Una presentazione di ricerche nazionali e internazionali, università e pratiche di eccellenza.
CONTENUTI:
- Il futuro dell’apprendimento
- Evoluzione del contesto tecnologico
- L’apprendimento continuo
- Scenari futuri
- Modelli di competenze
Collegandoti al seguente link, potrai visionare l’abstract video del seminario online:
https://youtu.be/zhKbKbn07gE
“E dopo? Studenti e docenti di fronte al nodo placement”- Rfl2014 rapporto di...Ravenna Future Lessons
Presentazione del rapporto RFL 2014 su esperienze e iniziative delle Scuole superiori e del Campus di Ravenna dell’Università di Bologna per migliorare il placement di giovani diplomati e laureati; confronto in diretta con i protagonisti
In collaborazione con:
Istituto Tecnico Industriale Statale N.Baldini, Istituto Tecnico commerciale G. Ginanni, Istituto professionale Olivetti-Callegari, Liceo Classico D. Alighieri, Istituto Tecnico Statale per Geometri C. Morigia, Liceo Scientifico A. Oriani, Istituto Tecnico Agrario L.Perdisa, Campus di Ravenna – Università di Bologna
Una presentazione in formato "slides" su come implementare e gestire lo Smart Working. Documento elaborato nel 2020 da Domenico Aloisi. Tutti i diritti sui contenuti esposti appartengono ai rispettivi proprietari.
Comunicazione unificata: in che modo può aumentare la produttività aziendaleSusanna Moglia
La Comunicazione Unificata aiuta le aziende a fare un uso più ragionato degli investimenti in applicazioni e nel contempo ne consente l’interconnessione, dando la possibilità ai dipendenti di operare in un ambiente propositivo e collaborativo. Più sono competitivi i mercati di riferimento e più le aziende devono considerare l’adozione di sistemi di Comunicazione Unificata in modo da velocizzare i processi di vendita e creare una forza lavoro più produttiva
A. Gangai, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Lezioni apprese nei mesi della pandemia e idee per il futuro
Titolo: Il ricorso allo smart working: i numeri e le prospettive
Presentation delivered at the OECD RTTA workshop on "The green transition: What role for
regional public employment services?" held on 12 May 2023 in Trento, Italy
More info: https://oe.cd/4YW
Una giornata in Enel: per dare uno sguardo a chi applica ogni giorno le diret...Simona Toni
All'interno del corso di Metodi e Tecniche per la Gestione delle Risorse Umane del corso di Psicologia per le Organizzazioni dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ho presentato questa case history sul caso Enel.
Analisi del contesto e presentazione del Bando POR FESR 2014/2020 della Regione Emilia-Romagna.
Ciclo di eventi presso gli ODCEC di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. 8 - 15 - 17 maggio 2017
E-learning partecipativo a supporto dell’innovazione della formazioneTeleskill Italia
Intervento di Emanuele Pucci, Amministratore Delegato Teleskill, al SIREF Summer School 2014. Un’occasione privilegiata per condividere elementi di e-learning partecipativo, l’approccio Teleskill a supporto dell’innovazione della formazione
Le nuove tecnologie nella didattica esperienza di york claudiadistefano
Presentazione sulle nuove tecnologie applicate alla didattica. Applicazioni di facile e immediato utilizzo. Risultati della formazione tecnologica, mobilità a York, Inghilterra, progetto Erasmus+ KA1 Più Europa a Scuola, ITI Vittorio Emanuele III Palermo
Autrici: Claudia Di Stefano, Anna Di Stefano, Cinzia Agnese
Un team co-locato e che magari lavora nella stessa stanza e' quasi sicuramente un team produttivo. Spesso capita pero' che le condizioni per raggruppare i migliori sviluppatori nella stesso posto non si verifichino per problemi che vanno dalla distanza geografica alle problematiche familiari, dalla necessita' di avere una sede fisica alla necessita' di supportare clienti in tutto il mondo nella loro lingua ed orari d'ufficio. In questa presentazione voglio descrivere la mia esperienza di lavoro da remoto, cosa ha funzionato e cosa si potrebbe migliorare e perche' un'azienda dovrebbe valutare questa soluzione.
Intervento di Giacomo Barbieri - Partner di Barbieri & Associati Dottori Commercialisti, Presidente di I.D.S.C. Srl e consulente di direzione - Bologna, 25/11/2013
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Iolanda Pensa, Le partage des données dans les domaines artistiques in Open research data: pratiques et défis pour les domaines artistiques Design et Arts visuels Musique et Arts de la scène, HES-SO, online 16/05/2024, CC BY 4.0.
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Iolanda Pensa, Open access, Creative Commons e Wikipedia per le istituzioni culturali, within the webinar programme "Conversioni" curated by Eleonora Pantò and organised by "Sapere digitale" directed by Augursta Giovannoni, online, 26/03/2024.
Open access, Creative Commons e Wikipedia per le istituzioni culturali
Sempre più musei, archivi e biblioteche nel mondo aprono i loro contenuti a vantaggio dei cittadini, rendendo disponibili le riproduzioni digitali delle loro collezioni in pubblico dominio e rilasciando la loro produzione di ricerca e materiali educativi con licenze libere. Questa presentazione raconta il progetto Empowering Italian GLAMs che ha invitato nel 2022-2024 tutti i musei italiani nell’adottare l’open access e mostra una serie di visualizzazioni che permettono di osservare il patrimonio e le istituzioni culturali italiane sui progetti Wikimedia e in particolare su Wikidata e Wikimedia Commons.
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The Wikimedia and OpenStreetMap projects are an existing free software infrastructure that already produces citizen science and can be used by researchers to share and co-produce data and to produce - and reproduce - the results of research. The presentation specifically refers to the potential of data related to cultural heritage for studies in the humanities and in particular in museology, art, art history and history of architecture.
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Il telelavoro ai tempi del Covid-19 La trasformazione forzata degli spazi domestici in spazi di lavoro. Analisi qualitativa e quantitativa sulla situazione all’interno della SUPSI
1. Titolo principale della presentazione
Il telelavoro ai tempi del Covid-19
La trasformazione forzata degli spazi domestici in
spazi di lavoro.
Analisi qualitativa e quantitativa sulla situazione
all’interno della SUPSI.
Relazione finale - 21 aprile 2021
2. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
Sommario
Relazione finale del progetto “Il telelavoro ai tempi del Covid-19”:
• Introduzione;
• Panoramica sui risultati emersi;
• Risultati emersi a livello spaziale.
Seconda fase del progetto sul telelavoro alla SUPSI:
• Proposta a cura del DEASS;
• Proposta a cura del DACD.
Presentano i risultati del progetto:
Claudia Kaufmann, LCV/DACD, coordinatrice del progetto.
Iolanda Pensa, responsabile del progetto per LCV/DACD.
Nicolas Pons-Vignon, referente del progetto per DEASS.
2
3. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
Relazione finale del progetto “Il telelavoro ai tempi del Covid-19”
Uno studio per indagare il modo in cui i collaboratori SUPSI hanno implementato il lavoro in remoto all’interno delle
proprie abitazioni e verificare l’impatto di questo cambiamento sul loro benessere. Lo studio produce informazioni e
raccomandazioni necessarie per valutare le condizioni del personale accademico e del personale tecnico-
amministrativo SUPSI nell’ottica del telelavoro a lungo termine e gli eventuali investimenti futuri necessari per attuare e
migliorare una politica di telelavoro.
Titolo: La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro. Analisi qualitativa e qualitativa sulla situazione all’interno della SUPSI
Settembre-dicembre 2020, estensione fino a marzo 2021.
Responsabile del progetto: Claudia Kaufmann, Laboratorio cultura visiva.
Gruppo di lavoro DACD: Iolanda Pensa, Pietro Vitali, Virginia Moretti, Giulio Zaccarelli, Claudia Carpinelli, Luca Morici.
Gruppo di lavoro DEASS: Spartaco Greppi, Gregorio Avilés, Danuscia Tschudi, Stefania Moioli, Lorenzo Pezzoli, Nicolas Pons-Vignon.
Si ringraziano per la collaborazione tutti i partecipanti al questionario, ai focus group e alle interviste qualitative.
Si ringraziano per il contributo al progetto Nadia Bregoli, Patricia Girolmetti, Stefania Moioli, Pietro Vitali, Virginia Moretti, Domenico Iacobucci, Giulio Zaccarelli, Jean-Pierre Candeloro, Gregorio
Avilés, Lorenzo Pezzoli.
Un progetto sostenuto dal Fondo digitalizzazione e progetti istituzionali SUPSI con un contributo di 55’000CHF.
Salvo diversamente indicato tutta la documentazione del progetto è rilasciata con licenza CC BY-SA all; i dati sono in CC 0.
Attribuzione: Il telelavoro ai tempi del Covid-19. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro, a cura di Claudia Kaufmann, Danuscia Tschudi, Nicolas Pons-Vignon, Luca Morici,
Emiliano Soldini, Iolanda Pensa, Spartaco Greppi, SUPSI, 2021, CC BY.SA 4.0.
3
4. Partecipazione al questionario
4
0
150
300
450
600
DACD DEASS DFA DTI DIR
70
185
99
148
131
121
348
167
245
256
invitati rispondenti
207
633
Questionari compilati e inviati
Questionari iniziati ma non portati a termine
Popolazione
(n=1'137)
Campione
(n=633)
Genere
Donna 42.2% 46.7%
Uomo 57.8% 53.3%
Età
Sino a 30 anni 18.7% 20.2%
Da 31 a 40 anni 29.6% 32.5%
Da 41 a 50 anni 26.1% 25.3%
Da 51 a 65 anni 25.6% 22.0%
Età donne
Sino a 30 anni 16.3% 18.0%
Da 31 a 40 anni 34.2% 35.6%
Da 41 a 50 anni 27.7% 26.1%
Da 51 a 65 anni 21.9% 20.3%
Età uomini
Sino a 30 anni 20.4% 22.3%
Da 31 a 40 anni 26.3% 30.0%
Da 41 a 50 anni 25.0% 24.6%
Da 51 a 65 anni 28.3% 23.2%
1137 questionari inviati. 633 questionari compilati.
Rispetto alla rappresentatività, il campione che risulta dai rispondenti è ben
rappresentativo della popolazione SUPSI considerata secondo età e genere.
I risultati sono stati discussi in focus group e attraverso interviste qualitative.
5. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
Il telelavoro alla SUPSI: Risultati emersi in una situazione di emergenza
• 93% dei collaboratori SUPSI ritiene di poter svolgere totalmente o parzialmente i propri compiti a
distanza.
✓ meglio per attività che richiedono calma e concentrazione (con figli a scuola o al doposcuola!);
✓importanza del capitale relazionale da alimentare continuamente.
• 96% dei collaboratori SUPSI desidera svolgere il telelavoro anche in futuro, per la maggior parte in
alternanza con il lavoro in presenza.
• 74% dei collaboratori è d’accordo con l’affermazione che il telelavoro “migliora la conciliazione tra impegni
familiari e lavoro” a determinate condizioni (per esempio con scuole aperte e doposcuola).
• Certe attività (come la didattica) richiedono una co-presenza, così come le condizioni abitative e familiari di
alcune collaboratrici e collaboratori non consentono di lavorare agevolmente da casa.
✓È importante che il telelavoro rimanga una scelta.
5
6. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
Rischi del telelavoro
• Isolamento: pericoloso per la creatività, la coerenza all’interno del team/il sentimento di appartenenza
all’istituzione, ma anche per il benessere individuale e addirittura la salute mentale.
• Invisibilità: stereotipi che legano la presenza e la visibilità in ufficio ad una migliore performance e ad una più forte
dedizione al lavoro possono influire sulla scelta di svolgere telelavoro e sulla carriera di donne e uomini. In
particolare per le donne, oltre allo stereotipo del lavoro da casa come sinonimo di poca dedizione, si aggiunge lo
stereotipo della «madre con la testa altrove».
• Sovraccarico:
Rischio incrementato del carico di lavoro a causa della situazione particolare della pandemia e del fatto che
gli strumenti telematici permettendo di lavorare dove si vive, rendendo più difficile separare il lavoro dalla vita
personale a casa.
Comporta una dimensione di autoregolazione personale nel porre dei limiti tra il tempo di lavoro e il tempo
della vita personale e una dimensione organizzativa che coinvolge il management e la cultura organizzativa.
• Sicurezza dei dati e protezione della privacy: i due lati della medaglia.
• Rischio che il telelavoro venga usato per aumentare l’esternalizzazione del lavoro.
I lati positivi del telelavoro rischiano di sparire se si perde la sicurezza del posto di lavoro (ILO 2021).
6
7. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
Raccomandazioni
• Non c’è una best practice: tutti datori di lavoro lo stanno sperimentando.
✓ Google: certi giorni in presenza chiamati collaboration days.
• Implementare il telelavoro sarà una sfida manageriale. In particolare per la gestione del team, richiede di
adattare la gestione delle riunioni e la valutazione della performance.
• Bisogno di una strategia di accompagnamento ambiziosa, che consideri la dimensione gestionale e un
sostegno ai collaboratori (che hanno evidenziato la necessità di sostegni di carattere finanziario, formativo e
tecnico).
• Per rispondere alle preoccupazioni legate a questo cambiamento, bisogna che la strategia e la sua
implementazione siano negoziate. Il punto cruciale è il coinvolgimento dei collaboratori nel monitoraggio
e l’adattamento della strategia nel tempo.
• Come diceva Samuel Beckett…
7
8. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
Risultati emersi a livello spaziale
• 78,6% dei partecipanti all’indagine dichiara di voler svolgere l’attività in modalità telelavoro in modo
regolare o flessibile. 16,7% solo occasionalmente.
• 52,3% dei collaboratori SUPSI che hanno partecipato al sondaggio dichiara di svolgere sempre o spesso
l’attività in telelavoro in uno studio dedicato; mentre il 35,8% svolge il lavoro in soggiorno e il 9% in
cucina.
8
9. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
• Durante il lavoro a casa, è molto alta la percentuale dei collaboratori che non deve mai condividere lo
spazio con altri minorenni della famiglia, tra l’82,9% e il 91,7% a seconda della fascia d’età.
Solo a due collaboratori su dieci può accadere di condividere lo stesso spazio con bambini e/o
ragazzi della famiglia.
• Durante il primo lockdown le collaboratrici con figli hanno avuto maggiori difficoltà a conciliare la vita
privata con la vita lavorativa. Le distrazioni erano dovute in gran parte alla necessità di doversi occupare
contemporaneamente dei figli e dell’attività lavorativa.
9
Condivisione dello spazio
10. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
Valutazioni dello spazio
In generale è possibile affermare che la larga maggioranza delle abitazioni dei collaboratori sono predisposte
per svolgere attività in telelavoro.
• Tendenzialmente meglio a casa (meglio o uguale): per la possibilità di avere uno spazio personale, la
funzionalità e il comfort, l’illuminazione naturale, l’acustica, il ricambio aria, l’estetica degli spazi, la
vista sull’esterno, gli spazi per le pause e l’assenza di distrazioni.
• Tendenzialmente meglio in ufficio (meglio o uguale): per l’ergonomia della postazione di lavoro,
l’illuminazione artificiale e gli aspetti legati alla tecnologia.
20/04/21
10
11. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
• 10,7% dei collaboratori ha dovuto apportare modifiche strutturali all’interno delle abitazioni come inserire porte
o divisori, dunque una percentuale piuttosto bassa.
• 43,6% ha dovuto acquistare oggetti specifici.
Gli acquisti effettuati sono prevalentemente legati a scrivanie più idonee, sedie ergonomiche,
lampade e monitor più grandi. La luce naturale e artificiale si è rivelata essere un elemento
fondamentale nella scelta di come modificare o allestire nuove postazioni di lavoro.
• Dopo l’esperienza del primo confinamento tutti i collaboratori che hanno partecipato all’intervista hanno
definito uno spazio fisso per poter svolgere l’attività di telelavoro. Alcuni hanno meglio strutturato una
postazione di lavoro già esistente, altri ne hanno allestita una ad hoc, sulla base della prima esperienza di
lockdown.
• La dimensione della privacy e le videochiamate sono stati temi molto discussi. I collaboratori hanno mostrato
principalmente sfondi neutri (pareti bianche o librerie) e sfondi digitali, soprattutto durante la didattica e le
riunioni importanti.
11
Trasformazioni dello spazio
12. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
• Ancora pochi hanno vissuto appieno il campus in condizioni di normalità, in generale i feedback sulla nuova
postazione prevista nel campus di Mendrisio risultano positivi.
• I 5 collaboratori intervistati durante l’analisi qualitativa hanno manifestato una buona disponibilità nei
confronti di un modello gestionale di lavoro differente, ad esempio desk sharing. Questa tematica
andrebbe però approfondita maggiormente utilizzando un campione più ampio.
12
Ufficio e desk sharing
13. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
Proposte per la seconda fase
Due proposte separate da parte del Centro competenze lavoro welfare e società DEASS e da parte del
Laboratorio cultura visiva DACD.
1. Accompagnamento e monitoraggio Direttiva 10 C, a cura del Centro competenze lavoro welfare e società,
DEASS.
2. Spazi di lavoro e desk sharing, a cura del Laboratorio cultura visiva, DACD. Proposta per maggio-giugno
2021; attività settembre 2021-dicembre 2022. Nuovo coordinatore del progetto Virginia Moretti.
• Collaborazione nel sondaggio di clima (domande su telelavoro)
• Formazione dei collaboratori/trici e dei responsabili
13
14. La trasformazione degli spazi domestici in spazi di lavoro
Proposta del Centro competenze lavoro welfare e società DEASS: Direttiva
• Valutazione dell’implementazione della direttiva 10 C.
• Raccolta e analisi dei feedback qualitativi nei momenti di dialogo nei dipartimenti:
• World Café organizzati dai Collegi di dipartimento e Servizi centrali con l’appoggio del team di ricerca;
• 5 focus group (1 per dipartimento + 1 servizi centrali).
• Monitoraggio dell’implementazione del telelavoro e più in generale della direttiva 10C:
• questionario generale standardizzato con 20 domande;
• consulenza per l’adattamento del formulario per telelavoro regolare (genere, età, funzione, dipartimento)Importanza che
il telelavoro rimanga una scelta.
• Proposta di domande da inserire nel sondaggio di clima.
• Formazione dei collaboratori/trici e dei responsabili.
Proposte di contenuti per 1 o 2 mezze giornate di corso (sul tema delle sfide del telelavoro con particolare riferimento ai
percorsi di carriera e alla gestione del team a distanza) e relative ore di preparazione. Proposta da discutere con la Direzione
della formazione continua.
14
15. Proposta del Laboratorio cultura visiva DACD: Spazi di lavoro e desk sharing
• Ottimizzare gli spazi SUPSI e accompagnare le decisioni nell’ambito del desk sharing
• Analisi degli spazi e numero collaboratori.
• Indagine sui bisogni correlati agli spazi.
• Tipologie di soluzioni e best practices.
• Individuazione di soluzioni per specifici spazi.
• Approfondimento sul campus di Mendrisio e Viganello?
• Collaborazione con la logistica?
• Proposta di domanda da inserire nel sondaggio di clima sui bisogni correlati agli spazi.
• Formazione dei collaboratori/trici e dei responsabili.
In corso l’organizzazione di un corso breve su Gestione e organizzazione degli spazi con Laïla von Alvensleben (remote work
coach & UX Designer). Proposte da discutere con la Direzione della formazione continua.
15