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1
IL SISTEMA DEI LABORATORI ARPAT
Presentazione a cura di
Patrizia Bolletti
Siena 9 giugno 2016
2
BREVE STORIA
1. Fino al 1996 : laboratori SMP ASL provinciali (n.
10+1) . Analisi sanitarie (acque, alimenti) ed
ambientali
2. Dal 1996 : trasferimento personale e attrezzature di
laboratorio alle ARPA (10+1)
3. Dal 2011 passaggio progressivo delle competenze
sanitarie al LSP; accentramento delle competenze
e riduzione delle strutture
4. Dal 2014 : n. 3 sedi principali di laboratorio AVS,
AVC, AVL + 2 sedi distaccate
3
1. Incremento crescente di nuove sostanze da
ricercare
2. Limiti sempre più bassi in funzione della
pericolosità riconosciuta alle sostanze
3. Necessità di strumentazione sempre più sofisticata
: investimenti crescenti
4. Necessità di concentrare le analisi anche per
ammortizzare i costi di esercizio sempre maggiori
4
Art.5 ) Le Aree vaste coordinano le attività dei Dipartimenti, dei
Laboratori e delle attività specialistiche ad esse afferenti e
sovrintendono al rispetto delle politiche, degli indirizzi, delle
direttive e linee guida impartiti dalla Direzione, anche ai fini del
monitoraggio e controllo delle grandi opere e degli impianti che
determinano signiticative pressioni sull’ambiente.
Regolamento di organizzazione (art.20 LR)
DGRT 796 del 19.9.2011
5
Atto di disciplina dell'organizzazione interna
(ultima modifica DDG n. 2 del 4.1.2013)
1. Eroga attività di analisi e misura da effettuare in
laboratorio, in relazione alle attività istituzionali dell’Agenzia,
come definite nella Carta dei servizi e delle attività.
2. Garantisce lo sviluppo e il funzionamento efficace/
efficiente del processo analitico e di misura secondo gli
obiettivi e gli indirizzi fissati dalla Direzione tecnica, avendo
cura di assicurare l’accreditamento delle prove ai sensi della
UNI CEI EN ISO/IEC 17025
6
Atto di disciplina dell'organizzazione interna
(ultima modifica DDG n. 2 del 4.1.2013)
3. Ha la responsabilità tecnica delle attività di prova
in campo e di campionamento svolte dal personale
assegnato alle strutture afferenti all’Area vasta, in
termini di assicurazione di qualità delle stesse,
supervisione tecnica e abilitazione del personale
7
Atto di disciplina dell'organizzazione interna
(ultima modifica DDG n. 2 del 4.1.2013)
Le commissioni operano ai fini di supportare le funzioni
di indirizzo e controllo tecnico della Direzione tecnica
f) Commissione Attività analitiche: competente in
temadi processi di misura e prova, svolti in laboratorio e
in campo.
Il coordinatore dei lavori della Commissione è
individuato in uno dei responsabili dei Settori
Laboratorio e assume altresì le funzioni di
Coordinatore tecnico delle attività di laboratorio
2.0 COMMISSIONI DI LAVORO TEMATICHE
8
Compiti del coordinatore tecnico delle attività di prova
DDG 169 del 10.10.12
Coordina le attività dei laboratori con lo scopo di:
• Omogeneizzare procedure e metodi di prova
• Indirizza i laboratori alla integrazione tra le aree vaste ai
fini di migliorare economicità ed efficienza del processo
analitico e la soddisfaziobne delle richieste
• Definisce le ripartizioni delle attività analitiche tra i
laboratorimanalitiche individuandone ove necessario le
specializzazioni
• Indirizza i laboratori alla implementazione e sviluppo dei
metodi
Per l’espletamento dei compiti si avvale della
COMMISSIONE ATTIVTA’ANALITICHE
9
DT
Commissione
Attività analitiche
RSL AVL RSL AVC RSL AVS
chimicaI
chimicaII
biologia
chimica I
chimica II
biologia
ram
Chimica I
biologia
10
DT
Commissione
Attività analitiche
RSL AVL RSL AVC RSL AVS
chimicaI
chimicaII
biologia
chimica I
chimica II
biologia
ram
Chimica I
biologia
11
RETE DEI LABORATORI
Omogeneizzazione delle procedure di prova e delle
prestazioni
Integrazione delle risorse e delle conoscenze
Potenziamento della capacità analitica e delle
competenze Attraverso specializzazioni delle sedi
12
RETE DEI LABORATORI
Specializzazioni
Polo rifiuti: laboratorio Siena AVS
Microinquinanti nelle acque di monitoraggio : laboratorio AVC
Livorno
Radioattività amianto : laboratorio AVC Firenze
Balneazione : laboratorio AVL di Pisa
Aerobiologia : laboratorio AVS di Arezzo
13
Accettazionecampioni
UO BIOLOGIA
RESPONSABILE SETTORE LABORATORIO
UO CHIMICA II
UO CHIMICA I UO RADIOATTIVITA’ AMIANTO
FIRENZE
Microbiol scarichi
ecotossicologia
Biomonitoraggio
Analisi acque scarico
superficiali sotterranee
Analisi suoli e rifiuti
Analisi microinquinanti
(diox, IPA, PCB) emissioni
suoli rifiuti acque
Campionamento alle
emissioni
14
Accettazionecampioni
UO BIOLOGIA
SEDE PISA
RESPONSABILE SETTORE LABORATORIO
UO CHIMICA II
UO CHIMICA I
LIVORNO
Microbiol scarichi
ecotossicologia
Biomonitoraggio
Balneazione
Analisi acque scarico
superficiali sotterranee
Analisi suoli e rifiuti
Emissioni (macro)
Analisi microinquinanti
(diox, IPA, PCB) emissioni
suoli rifiuti acque
Analisi residui fitofarmaci
Inquinanti organici in
matrici ambientali
15
Accettazionecampioni
UO BIOLOGIA
SEDE DI AREZZO
RESPONSABILE SETTORE LABORATORIO
UO CHIMICA
SEDE SIENA
SIENA
Analisi acque scarico
superficiali sotterranee
Analisi suoli e rifiuti
Emissioni (macro)
Inquinanti organici in
matrici ambientali
Aerobiologia (pollini)
biomonitoraggio
16
Le UO Biologia erogano attività di analisi e misure:
● - microbiologiche su matrice acqua
● - ecotossicologiche con Daphnia magna, Vibrio fischeri e Selenastrum
● capricornutum su acque, fanghi e rifiuti
● - biologiche con determinazione degli indici del biomonitoraggio delle
● acque superfciali
● - Monitoraggio dei pollini
● - Analisi acque mare ai fini della balneazione
COSA FACCIAMO
17
Le UO Chimica erogano attività di analisi e misura chimiche su
• acque naturali (superficiali, sotterranee, ad uso specifico),
acque di scarico, acque di piezometro provenienti da siti
soggetti a bonifica
• Acque di mare
• Suoli contaminati
• Rifuti
• Emissioni convogliate
• Fluidi geotermici
• Aria
• Svolgono funzioni di validazione, riferimento tecnico,
abilitazione del personale delle prove in campo
COSA FACCIAMO
18
La UO Radioattività e amianto :
● eroga a livello regionale attività di analisi e misura chimiche,
fisiche
● garantisce, a livello regionale, funzioni operative di controllo,
monitoraggio, supporto tecnico e attività tecnico scientifiche
relativamente alla radioattività e all’amianto, anche mediante
misurazioni e prove in campo
● svolge le funzioni di Centro regionale di rilevamento della
radioattività ambientale di origine artificiale e naturale
secondo le direttive della Direzione tecnica
● garantisce le attività del Centro di riferimento per l'amianto,
compresa la mappatura ed il supporto tecnico per le azioni
regionali
COSA FACCIAMO
19
Temi ambientali acqua
Acque superficiali : direttiva 200/60/EU e D.Lgs 152/06
monitoraggio ambientale delle acque superficiali per la verifica
dello stato di qualità.
Il fine del monitoraggio è quello di controllare lo stato di qualità
dei corsi d’acqua attraverso la elaborazione di due indici:
1) lo stato ecologico
2) Lo stato chimico
Gli indicatori sia chimici che biologici, concorrono
a stabilire lo stato di qualità delle acque , sono espressi sotto forma
di rapporto tra la qualità rilevata e quella misurata nel sito di
riferimento, cioè in zone con nullo o minimo impatto antropico
(EQR =valore attuale/valore di riferimento).
20
DM 260/2010 Regolamento recante i criteri tecnici per la
classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali,
definisce i parametri chimici e biologici da monitorare
Monitoraggio chimico : fitofarmaci (glifosato)
solventi organici (tetracloroetilene ecc)
BTEX (benzene toluene xilene)
metalli (mercurio, piombo..)
IPA,
tensioattivi
ftalati
Nitrati
Temi ambientali : acqua
21
macroinvertebrati
benthonici di cui fanno
parte crostacei, molluschi,
piccoli gamberi ecc) visibili
ad occhio nudo e allo
stereomicroscopio
Monitoraggio biologico : studio delle comunità biotiche animali
e vegetali come indice dello stato di qualità delle acque in quanto
Sensibili all’inquinamento
Diatomee: alghe microscopiche
avvolte in una corazza silicea
con diverso grado di tolleranza
all’inquinamento organico
Temi ambientali : acqua
22
macrofite organismi vegetali
e non (comprende anche i
muschi) visibili ad occhio
nudo che sono indicatrici
delle condizioni ecologiche
ed ambientali
Temi ambientali : acqua
23
Gli indicatori sia chimici che biologici, concorrono
a stabilire lo stato di qualità delle acque , sono espressi
sotto forma di rapporto tra la qualità rilevata e quella
misurata nel sito di riferimento, cioè in zone con nullo
o minimo impatto antropico
(EQR =valore attuale/valore di riferimento).
24
Temi ambientali : acqua
Acque superficiali destinate alla potabilizzazione: D.Lvo
152/06 vengono controllate le acque superficiali utilizzate
dagli impianti di potabilizzazione per l’approvigionamento
idrico a scopo potabile dopo opportuni trattamenti chimico
fisici
Acque superficiali destinate alla vita dei pesci. D.Lvo 152/06
monitoraggio con lo scopo di verificare su alcuni fiumi
rappresentativi della intera rete fluviale della toscana se le
condizioni fisiche chimiche e idromorfologiche sono idonee
alla vita dei pesci.
25
Temi ambientali : acqua
Acque sotterranee : DM 260/2010 viene monitorato lo stato
chimico delle acque e la tendenza delle sostanze inquinanti
nel tempo in modo da intervenire in caso di superamento di
Valori soglia o trend negativi.
Parametri ricercati:
- Metalli
-- composti organici (benzene,toluene ecc)
-- inquinanti inorganici (cloruri, nitrati, ammoniaca ecc)
--pesticidi
-- IPA
- PCB
26
Balneazione: D.Lvo 116/2008 controlli dal 1 Aprile al 30 settembre
campionamenti ed analisi di laboratorio al fine di verificare l’idoneità
alla balneazione
Le analisi sono di tipo microbiologico ed hanno una durata di 48 ore.
Tuttavia quando è evidente il superamento il laboratorio anche dopo
24 ore da comunicazione al sindaco per i provvedimenti del caso.
I parametri ricercati sono batteri enterococchi intestinali ed escherichia
coli
Temi ambientali : acqua
27
Balneazione:
Inoltre viene monitorata l’ ostreopsis ovata
un’alga unicellulare che vive in zone calde
ma da alcuni anni è presente in alcune si trova
In alcune zone dei nostri mari e che produce
una tossina con effetti dannosi sulla
salute umana in caso di contatto o inalazione
Temi ambientali : acqua
28
Acque di scarico: D. Lgs 152/06 parte II All 5 controllo degli
scarichi in acque superficiale ed in pubblica fognatura
Temi ambientali : acqua
Acque reflue industriali:
Scarico in acque superficiali, e scarico
in rete fognaria
Tab 3 : limiti diversificati se scarico in
superficiale o in fognatura
Acque reflue urbane : scarichi
provenienti da impianti di trattamento
delle acque reflue urbane
Tab 1 : COD, solidi,BOD5
Tab 3: 51 parametri (metalli, idrocarburi,
solventi, pesticidi)
29
Acque reflue industriali: tab 3 saggio di tossicità acuta con daphnia
magna
Temi ambientali : acqua
I saggi di tossicità con animali
acquatici vengono effettuati per
valutare se un campione d’acqua
di scarico è tossico e, in caso
positivo,per definire il grado di
tossicità o i valori di diluizione
compatibili con la vita
acquatica.
30
Temi ambientali : aria
controllo delle emissioni in atmosfera degli effluenti gassosi
D.Lvo 152/06 parte V All1
consente di valutare l'efficacia delle azioni adottate sui processi
produttivi, sulle tecnologie di produzione e/o di abbattimento.
• Attività di prova in campo : portata, temperatura, COT, NOX,SOx
•Parametri chimici di laboratorio : polveri, metalli (Hg, Pb, Cd, Ni,
As..) , sostanze organiche volatili , acidi (HCl, HF) ; PCB e diossine
Monitoraggio della qualità dell’aria : vengono determinati metalli e
IPA nei filtri di campionamento dalle centraline della rete di
monitoraggio
31
Temi ambientali : aria
pollini
L'aerobiologia ha come
campo di applicazione lo
studio dell'inquinamento
da agenti biologici
aerodispersi (batteri, pollini,
virus,) in relazione anche
ai loro effetti sull'ambiente
(piante, animali, uomo
e opere d'arte)
Bollettino settimanale dei pollini pubblicato nel sito ARPAT
32
Temi ambientali : bonifiche aree contaminate
Si intendono i processi di bonifica ed il
risanamento delle matrici ambientali
(suolo, sottosuolo, acque superficiali e
profonde) compromessi, talora
irreversibilmente, da attività antropiche
gestite, soprattutto nel passato, con scarsa
o nessuna sensibilità ambientale
Il laboratorio ARPAT ha il compito di
verificare e validare le attività di prova
eseguite dal proponente durante le fasi del
processo di bonifica
Suoli ed acque : D.Lvo 152/06 parte IV titolo V allegato 5
33
Temi ambientali : bonifiche aree contaminate
Suoli ed acque : D.Lvo 152/06 parte IV titolo V allegato 5
Tab 1 : limiti sui suoli 97 parametri
Tab. 2 limiti sulle acque 92 parametri tra cui
• Metalli
•Sostanze organiche clorurate , aromatiche ecc
•IPA
•Idrocarburi
•Aniline
•Diossine
•PCB
•Amianto
2015: + 15% acque
+ 38% suoli
34
Temi ambientali : rifiuti
Il Testo Unico Ambientale, all'art. 183, definisce rifiuto qualsiasi
sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia
l'obbligo di disfarsi.
La norma classifica i rifiuti in base all'origine in
• Rifiuti urbani. Rifiuti prodotti dalle famiglie e ad essi assimilabili
• rifiuti speciali : rifiuti prodotti da ttività agricole,
industriali,commerciali ecc
in base alla loro pericolosità in pericolosi e non pericolosi.
35
Temi ambientali : rifiuti
Controllo dei rifiuti prodotti e/o conferiti
ARPAT effettua controlli presso produttori di rifiuti e impianti di
smaltimento ARPAT verifica che
•l'impianto sia gestito correttamente
•siano trattate solo le tipologie di rifiuto autorizzate
•il trattamento corrisponda a quello autorizzato
•il materiale in uscita - sia esso rifiuto o materia prima secondaria
- sia destinato ad impianti o operazioni corrette e che durante il
trasporto arrivi con le stesse caratteristiche di partenza.
Varie normative regolano la gestione dei rifiuti ed il
laboratorio deve verificarne la rispondenza
36
Temi ambientali : rifiuti
Verifica della pericolosità
Allegato III - Regolamento (UE) N. 1357/2014 del 18/12/2014
Regolamento CE N.1272/2008 e al Regolamento CE N° 1342/2
Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle
procedure semplificate di recupero
DM 05/02/98
Definizione dei criteri di ammissibilita' dei rifiuti in discarica
DM 27-09-2010
37
Temi ambientali : rifiuti
In caso di rifuti abbandonati il laboratorio è
impegnato in analisi complesse mirate alla
identificazione dl tipo di rifiuto ed alla
classificazione di pericolosità
38
Temi ambientali : rifiuti
Le attività di controllo sui rifiuti non sono di esclusiva
competenza di ARPAT, sono infatti interessati la Guardia di
Finanza, il Corpo Forestale dello Stato, le polizie provinciali e
Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente (ex N.O.E).
I laboratori ARPAT sono riferimento tecnico di altri enti
compresa la magistratura per indagini delegate
2015 + 41%
39
Acque di Monitoraggio 7389
Altro tipo campione 1150
Balneazione 1917
Bonifiche Acque 1943
Bonifiche Suoli 1916
Campioni provenienti
dalla Sanita 178
Emissioni 1068
Materiali (amianto) 153
Pollini 1397
Qualità dell'aria 2068
Rifiuti 662
Scarichi 1273
Monitoraggio
Radioattività 150
Totale 21302
Campioni analizzati nel
2015
40
34%
5%
9%9%
9%
1%
5%
1%
7%
10%
3%
6% 1%
Acque di Monitoraggio
Altro tipo campione
Balneazione
Bonifiche Acque
Bonifiche Suoli
Campioni provenienti dalla Sanita
Emissioni
Materiali (amianto)
Pollini
Qualità dell'aria
Rifiuti
Scarichi
Monitoraggio Radioattività
Matrici analizzate
41
N camp
17500
18000
18500
19000
19500
20000
20500
21000
21500
2013 2014 2015
N camp
2014 19222
2015 21036
variazione + 10,8 %
42
Altre attività
Progetto speciale: nel 2014 è stato predispsto un progetto speciale
per il potenziamento dei controlli finalizzati al contrastare l’insorgere
di un’economia illegale in Toscana : sono aumentati i controlli sulla
complessiva gestione rifiuti relativamente al settore tessile, rottamazione,
Monitoraggio nave Concordia:dal 13.1 2012 al luglio 2014 ARPAT
ha curato l’attività di monitoraggio ambientale con campionamenti ed
analisi della acque di mare riportando i risultati in bollettini periodici
43
Operatori comparto 87
Dirigenti 11
CON CHE COSA LO
FACCIAMO
Personale
44
N. 621 Apparecchiature di cui
• 8 altissima complessità
• 126 alta complessità
• 51 media complessità
• 436 bassa complessità
CON CHE COSA LO
FACCIAMO
Apparecchiature
Servizio di gestione global service
che garantisce tempi di intervento
per la riduzione fermi macchina
45
ACCREDITAMENTO
L'accreditamento è l’attestazione rilasciata da
una parte terza indipendente (ACCREDIA ) è
l'attestazione formale di imparzialità e
competenza tecnica previa verifica della
conformità del suo sistema di gestione alle
prescrizioni legislative obbligatorie nonché
agli standard normativi riconosciuti a livello
internazionale
46
ACCREDITAMENTO
Norma internazionale di riferimento è lo standard
ISO/IEC 17025 che definisce i requisiti che un
laboratorio deve soddisfare per dimostrare la
competenza tecnica del suo personale e la
disponibilità di tutte le risorse tecniche, tali da
garantire dati e risultati che siano accurati e
affidabili per specifiche prove, misurazioni e
tarature, oltre a prevedere requisiti per la gestione
del sistema della qualità atti a garantire che il
laboratorio fornisca servizi affidabili. .
47
ACCREDITAMENTO
Essere in conformità con i requisiti della
ISO/IEC 17025 significa quindi che il
laboratorio soddisfa i requisiti tecnici e di
sistema di gestione necessari per offrire
risultati tecnicamente validi
:
48
ACCREDITAMENTO
I laboratori ARPAT sono accreditati UNI CEI EN ISO/IEC
17025 per le attività di prova dal 1998
Dal 2013 è stato ottenuto l’ accreditamento multisito dei
Laboratori ARPAT in conformità alla norma UNI CEI EN
ISO/IEC 17025
N accreditamento ARPAT
0236A AVCFirenze
0236B AVLLivorno
0236C AVLPisa
0236D AVS Siena
0236E AVS Arezzo
49
una sempre
maggiore
efficienza
una sempre
maggiore
efficacia
una sempre
maggiore
economicità
elevati
standard
qualitativi
L’accreditamento multisito prevede
- un unico approccio organizzativo/gestionale
- medesimi standard tecnico-qualitativi per tutti i laboratori
per garantire
50
Accreditamento multisito
articolato in una sede centrale, in cui non vengono svolte
attività di prova, che corrisponde alla Direzione generale (sede
legale) e nelle seguenti sedi periferiche nelle quali si svolgono
le attività di prova/misura:
51
Accreditamento multisito
•Firenze – Area vasta Centro - Settore laboratorio con le Unità
operative: Chimica I, Chimica II, Biologia, Radioattività e amianto
e Settore Agenti fisici;
•Livorno - Area vasta Costa - Settore laboratorio con le Unità
operative Chimica I e Chimica II e Settore Agenti fisici;
•Pisa - Area vasta Costa - Settore laboratorio con l’Unità operativa
Biologia;
•Siena - Area vasta Sud - Settore laboratorio con l’Unità operativa
Chimica
52
prove accreditate
TOTALE 99 prove chimiche fisiche e microbiologiche
AVC: 28
AVL : 45
AVS: 26
Su matrici: acqua suoli emissioni comprensive anche
di campionamento prove in campo alle emissioni
Nel 2016 + 23 prove

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  • 1. 1 IL SISTEMA DEI LABORATORI ARPAT Presentazione a cura di Patrizia Bolletti Siena 9 giugno 2016
  • 2. 2 BREVE STORIA 1. Fino al 1996 : laboratori SMP ASL provinciali (n. 10+1) . Analisi sanitarie (acque, alimenti) ed ambientali 2. Dal 1996 : trasferimento personale e attrezzature di laboratorio alle ARPA (10+1) 3. Dal 2011 passaggio progressivo delle competenze sanitarie al LSP; accentramento delle competenze e riduzione delle strutture 4. Dal 2014 : n. 3 sedi principali di laboratorio AVS, AVC, AVL + 2 sedi distaccate
  • 3. 3 1. Incremento crescente di nuove sostanze da ricercare 2. Limiti sempre più bassi in funzione della pericolosità riconosciuta alle sostanze 3. Necessità di strumentazione sempre più sofisticata : investimenti crescenti 4. Necessità di concentrare le analisi anche per ammortizzare i costi di esercizio sempre maggiori
  • 4. 4 Art.5 ) Le Aree vaste coordinano le attività dei Dipartimenti, dei Laboratori e delle attività specialistiche ad esse afferenti e sovrintendono al rispetto delle politiche, degli indirizzi, delle direttive e linee guida impartiti dalla Direzione, anche ai fini del monitoraggio e controllo delle grandi opere e degli impianti che determinano signiticative pressioni sull’ambiente. Regolamento di organizzazione (art.20 LR) DGRT 796 del 19.9.2011
  • 5. 5 Atto di disciplina dell'organizzazione interna (ultima modifica DDG n. 2 del 4.1.2013) 1. Eroga attività di analisi e misura da effettuare in laboratorio, in relazione alle attività istituzionali dell’Agenzia, come definite nella Carta dei servizi e delle attività. 2. Garantisce lo sviluppo e il funzionamento efficace/ efficiente del processo analitico e di misura secondo gli obiettivi e gli indirizzi fissati dalla Direzione tecnica, avendo cura di assicurare l’accreditamento delle prove ai sensi della UNI CEI EN ISO/IEC 17025
  • 6. 6 Atto di disciplina dell'organizzazione interna (ultima modifica DDG n. 2 del 4.1.2013) 3. Ha la responsabilità tecnica delle attività di prova in campo e di campionamento svolte dal personale assegnato alle strutture afferenti all’Area vasta, in termini di assicurazione di qualità delle stesse, supervisione tecnica e abilitazione del personale
  • 7. 7 Atto di disciplina dell'organizzazione interna (ultima modifica DDG n. 2 del 4.1.2013) Le commissioni operano ai fini di supportare le funzioni di indirizzo e controllo tecnico della Direzione tecnica f) Commissione Attività analitiche: competente in temadi processi di misura e prova, svolti in laboratorio e in campo. Il coordinatore dei lavori della Commissione è individuato in uno dei responsabili dei Settori Laboratorio e assume altresì le funzioni di Coordinatore tecnico delle attività di laboratorio 2.0 COMMISSIONI DI LAVORO TEMATICHE
  • 8. 8 Compiti del coordinatore tecnico delle attività di prova DDG 169 del 10.10.12 Coordina le attività dei laboratori con lo scopo di: • Omogeneizzare procedure e metodi di prova • Indirizza i laboratori alla integrazione tra le aree vaste ai fini di migliorare economicità ed efficienza del processo analitico e la soddisfaziobne delle richieste • Definisce le ripartizioni delle attività analitiche tra i laboratorimanalitiche individuandone ove necessario le specializzazioni • Indirizza i laboratori alla implementazione e sviluppo dei metodi Per l’espletamento dei compiti si avvale della COMMISSIONE ATTIVTA’ANALITICHE
  • 9. 9 DT Commissione Attività analitiche RSL AVL RSL AVC RSL AVS chimicaI chimicaII biologia chimica I chimica II biologia ram Chimica I biologia
  • 10. 10 DT Commissione Attività analitiche RSL AVL RSL AVC RSL AVS chimicaI chimicaII biologia chimica I chimica II biologia ram Chimica I biologia
  • 11. 11 RETE DEI LABORATORI Omogeneizzazione delle procedure di prova e delle prestazioni Integrazione delle risorse e delle conoscenze Potenziamento della capacità analitica e delle competenze Attraverso specializzazioni delle sedi
  • 12. 12 RETE DEI LABORATORI Specializzazioni Polo rifiuti: laboratorio Siena AVS Microinquinanti nelle acque di monitoraggio : laboratorio AVC Livorno Radioattività amianto : laboratorio AVC Firenze Balneazione : laboratorio AVL di Pisa Aerobiologia : laboratorio AVS di Arezzo
  • 13. 13 Accettazionecampioni UO BIOLOGIA RESPONSABILE SETTORE LABORATORIO UO CHIMICA II UO CHIMICA I UO RADIOATTIVITA’ AMIANTO FIRENZE Microbiol scarichi ecotossicologia Biomonitoraggio Analisi acque scarico superficiali sotterranee Analisi suoli e rifiuti Analisi microinquinanti (diox, IPA, PCB) emissioni suoli rifiuti acque Campionamento alle emissioni
  • 14. 14 Accettazionecampioni UO BIOLOGIA SEDE PISA RESPONSABILE SETTORE LABORATORIO UO CHIMICA II UO CHIMICA I LIVORNO Microbiol scarichi ecotossicologia Biomonitoraggio Balneazione Analisi acque scarico superficiali sotterranee Analisi suoli e rifiuti Emissioni (macro) Analisi microinquinanti (diox, IPA, PCB) emissioni suoli rifiuti acque Analisi residui fitofarmaci Inquinanti organici in matrici ambientali
  • 15. 15 Accettazionecampioni UO BIOLOGIA SEDE DI AREZZO RESPONSABILE SETTORE LABORATORIO UO CHIMICA SEDE SIENA SIENA Analisi acque scarico superficiali sotterranee Analisi suoli e rifiuti Emissioni (macro) Inquinanti organici in matrici ambientali Aerobiologia (pollini) biomonitoraggio
  • 16. 16 Le UO Biologia erogano attività di analisi e misure: ● - microbiologiche su matrice acqua ● - ecotossicologiche con Daphnia magna, Vibrio fischeri e Selenastrum ● capricornutum su acque, fanghi e rifiuti ● - biologiche con determinazione degli indici del biomonitoraggio delle ● acque superfciali ● - Monitoraggio dei pollini ● - Analisi acque mare ai fini della balneazione COSA FACCIAMO
  • 17. 17 Le UO Chimica erogano attività di analisi e misura chimiche su • acque naturali (superficiali, sotterranee, ad uso specifico), acque di scarico, acque di piezometro provenienti da siti soggetti a bonifica • Acque di mare • Suoli contaminati • Rifuti • Emissioni convogliate • Fluidi geotermici • Aria • Svolgono funzioni di validazione, riferimento tecnico, abilitazione del personale delle prove in campo COSA FACCIAMO
  • 18. 18 La UO Radioattività e amianto : ● eroga a livello regionale attività di analisi e misura chimiche, fisiche ● garantisce, a livello regionale, funzioni operative di controllo, monitoraggio, supporto tecnico e attività tecnico scientifiche relativamente alla radioattività e all’amianto, anche mediante misurazioni e prove in campo ● svolge le funzioni di Centro regionale di rilevamento della radioattività ambientale di origine artificiale e naturale secondo le direttive della Direzione tecnica ● garantisce le attività del Centro di riferimento per l'amianto, compresa la mappatura ed il supporto tecnico per le azioni regionali COSA FACCIAMO
  • 19. 19 Temi ambientali acqua Acque superficiali : direttiva 200/60/EU e D.Lgs 152/06 monitoraggio ambientale delle acque superficiali per la verifica dello stato di qualità. Il fine del monitoraggio è quello di controllare lo stato di qualità dei corsi d’acqua attraverso la elaborazione di due indici: 1) lo stato ecologico 2) Lo stato chimico Gli indicatori sia chimici che biologici, concorrono a stabilire lo stato di qualità delle acque , sono espressi sotto forma di rapporto tra la qualità rilevata e quella misurata nel sito di riferimento, cioè in zone con nullo o minimo impatto antropico (EQR =valore attuale/valore di riferimento).
  • 20. 20 DM 260/2010 Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, definisce i parametri chimici e biologici da monitorare Monitoraggio chimico : fitofarmaci (glifosato) solventi organici (tetracloroetilene ecc) BTEX (benzene toluene xilene) metalli (mercurio, piombo..) IPA, tensioattivi ftalati Nitrati Temi ambientali : acqua
  • 21. 21 macroinvertebrati benthonici di cui fanno parte crostacei, molluschi, piccoli gamberi ecc) visibili ad occhio nudo e allo stereomicroscopio Monitoraggio biologico : studio delle comunità biotiche animali e vegetali come indice dello stato di qualità delle acque in quanto Sensibili all’inquinamento Diatomee: alghe microscopiche avvolte in una corazza silicea con diverso grado di tolleranza all’inquinamento organico Temi ambientali : acqua
  • 22. 22 macrofite organismi vegetali e non (comprende anche i muschi) visibili ad occhio nudo che sono indicatrici delle condizioni ecologiche ed ambientali Temi ambientali : acqua
  • 23. 23 Gli indicatori sia chimici che biologici, concorrono a stabilire lo stato di qualità delle acque , sono espressi sotto forma di rapporto tra la qualità rilevata e quella misurata nel sito di riferimento, cioè in zone con nullo o minimo impatto antropico (EQR =valore attuale/valore di riferimento).
  • 24. 24 Temi ambientali : acqua Acque superficiali destinate alla potabilizzazione: D.Lvo 152/06 vengono controllate le acque superficiali utilizzate dagli impianti di potabilizzazione per l’approvigionamento idrico a scopo potabile dopo opportuni trattamenti chimico fisici Acque superficiali destinate alla vita dei pesci. D.Lvo 152/06 monitoraggio con lo scopo di verificare su alcuni fiumi rappresentativi della intera rete fluviale della toscana se le condizioni fisiche chimiche e idromorfologiche sono idonee alla vita dei pesci.
  • 25. 25 Temi ambientali : acqua Acque sotterranee : DM 260/2010 viene monitorato lo stato chimico delle acque e la tendenza delle sostanze inquinanti nel tempo in modo da intervenire in caso di superamento di Valori soglia o trend negativi. Parametri ricercati: - Metalli -- composti organici (benzene,toluene ecc) -- inquinanti inorganici (cloruri, nitrati, ammoniaca ecc) --pesticidi -- IPA - PCB
  • 26. 26 Balneazione: D.Lvo 116/2008 controlli dal 1 Aprile al 30 settembre campionamenti ed analisi di laboratorio al fine di verificare l’idoneità alla balneazione Le analisi sono di tipo microbiologico ed hanno una durata di 48 ore. Tuttavia quando è evidente il superamento il laboratorio anche dopo 24 ore da comunicazione al sindaco per i provvedimenti del caso. I parametri ricercati sono batteri enterococchi intestinali ed escherichia coli Temi ambientali : acqua
  • 27. 27 Balneazione: Inoltre viene monitorata l’ ostreopsis ovata un’alga unicellulare che vive in zone calde ma da alcuni anni è presente in alcune si trova In alcune zone dei nostri mari e che produce una tossina con effetti dannosi sulla salute umana in caso di contatto o inalazione Temi ambientali : acqua
  • 28. 28 Acque di scarico: D. Lgs 152/06 parte II All 5 controllo degli scarichi in acque superficiale ed in pubblica fognatura Temi ambientali : acqua Acque reflue industriali: Scarico in acque superficiali, e scarico in rete fognaria Tab 3 : limiti diversificati se scarico in superficiale o in fognatura Acque reflue urbane : scarichi provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue urbane Tab 1 : COD, solidi,BOD5 Tab 3: 51 parametri (metalli, idrocarburi, solventi, pesticidi)
  • 29. 29 Acque reflue industriali: tab 3 saggio di tossicità acuta con daphnia magna Temi ambientali : acqua I saggi di tossicità con animali acquatici vengono effettuati per valutare se un campione d’acqua di scarico è tossico e, in caso positivo,per definire il grado di tossicità o i valori di diluizione compatibili con la vita acquatica.
  • 30. 30 Temi ambientali : aria controllo delle emissioni in atmosfera degli effluenti gassosi D.Lvo 152/06 parte V All1 consente di valutare l'efficacia delle azioni adottate sui processi produttivi, sulle tecnologie di produzione e/o di abbattimento. • Attività di prova in campo : portata, temperatura, COT, NOX,SOx •Parametri chimici di laboratorio : polveri, metalli (Hg, Pb, Cd, Ni, As..) , sostanze organiche volatili , acidi (HCl, HF) ; PCB e diossine Monitoraggio della qualità dell’aria : vengono determinati metalli e IPA nei filtri di campionamento dalle centraline della rete di monitoraggio
  • 31. 31 Temi ambientali : aria pollini L'aerobiologia ha come campo di applicazione lo studio dell'inquinamento da agenti biologici aerodispersi (batteri, pollini, virus,) in relazione anche ai loro effetti sull'ambiente (piante, animali, uomo e opere d'arte) Bollettino settimanale dei pollini pubblicato nel sito ARPAT
  • 32. 32 Temi ambientali : bonifiche aree contaminate Si intendono i processi di bonifica ed il risanamento delle matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque superficiali e profonde) compromessi, talora irreversibilmente, da attività antropiche gestite, soprattutto nel passato, con scarsa o nessuna sensibilità ambientale Il laboratorio ARPAT ha il compito di verificare e validare le attività di prova eseguite dal proponente durante le fasi del processo di bonifica Suoli ed acque : D.Lvo 152/06 parte IV titolo V allegato 5
  • 33. 33 Temi ambientali : bonifiche aree contaminate Suoli ed acque : D.Lvo 152/06 parte IV titolo V allegato 5 Tab 1 : limiti sui suoli 97 parametri Tab. 2 limiti sulle acque 92 parametri tra cui • Metalli •Sostanze organiche clorurate , aromatiche ecc •IPA •Idrocarburi •Aniline •Diossine •PCB •Amianto 2015: + 15% acque + 38% suoli
  • 34. 34 Temi ambientali : rifiuti Il Testo Unico Ambientale, all'art. 183, definisce rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi. La norma classifica i rifiuti in base all'origine in • Rifiuti urbani. Rifiuti prodotti dalle famiglie e ad essi assimilabili • rifiuti speciali : rifiuti prodotti da ttività agricole, industriali,commerciali ecc in base alla loro pericolosità in pericolosi e non pericolosi.
  • 35. 35 Temi ambientali : rifiuti Controllo dei rifiuti prodotti e/o conferiti ARPAT effettua controlli presso produttori di rifiuti e impianti di smaltimento ARPAT verifica che •l'impianto sia gestito correttamente •siano trattate solo le tipologie di rifiuto autorizzate •il trattamento corrisponda a quello autorizzato •il materiale in uscita - sia esso rifiuto o materia prima secondaria - sia destinato ad impianti o operazioni corrette e che durante il trasporto arrivi con le stesse caratteristiche di partenza. Varie normative regolano la gestione dei rifiuti ed il laboratorio deve verificarne la rispondenza
  • 36. 36 Temi ambientali : rifiuti Verifica della pericolosità Allegato III - Regolamento (UE) N. 1357/2014 del 18/12/2014 Regolamento CE N.1272/2008 e al Regolamento CE N° 1342/2 Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero DM 05/02/98 Definizione dei criteri di ammissibilita' dei rifiuti in discarica DM 27-09-2010
  • 37. 37 Temi ambientali : rifiuti In caso di rifuti abbandonati il laboratorio è impegnato in analisi complesse mirate alla identificazione dl tipo di rifiuto ed alla classificazione di pericolosità
  • 38. 38 Temi ambientali : rifiuti Le attività di controllo sui rifiuti non sono di esclusiva competenza di ARPAT, sono infatti interessati la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato, le polizie provinciali e Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente (ex N.O.E). I laboratori ARPAT sono riferimento tecnico di altri enti compresa la magistratura per indagini delegate 2015 + 41%
  • 39. 39 Acque di Monitoraggio 7389 Altro tipo campione 1150 Balneazione 1917 Bonifiche Acque 1943 Bonifiche Suoli 1916 Campioni provenienti dalla Sanita 178 Emissioni 1068 Materiali (amianto) 153 Pollini 1397 Qualità dell'aria 2068 Rifiuti 662 Scarichi 1273 Monitoraggio Radioattività 150 Totale 21302 Campioni analizzati nel 2015
  • 40. 40 34% 5% 9%9% 9% 1% 5% 1% 7% 10% 3% 6% 1% Acque di Monitoraggio Altro tipo campione Balneazione Bonifiche Acque Bonifiche Suoli Campioni provenienti dalla Sanita Emissioni Materiali (amianto) Pollini Qualità dell'aria Rifiuti Scarichi Monitoraggio Radioattività Matrici analizzate
  • 41. 41 N camp 17500 18000 18500 19000 19500 20000 20500 21000 21500 2013 2014 2015 N camp 2014 19222 2015 21036 variazione + 10,8 %
  • 42. 42 Altre attività Progetto speciale: nel 2014 è stato predispsto un progetto speciale per il potenziamento dei controlli finalizzati al contrastare l’insorgere di un’economia illegale in Toscana : sono aumentati i controlli sulla complessiva gestione rifiuti relativamente al settore tessile, rottamazione, Monitoraggio nave Concordia:dal 13.1 2012 al luglio 2014 ARPAT ha curato l’attività di monitoraggio ambientale con campionamenti ed analisi della acque di mare riportando i risultati in bollettini periodici
  • 43. 43 Operatori comparto 87 Dirigenti 11 CON CHE COSA LO FACCIAMO Personale
  • 44. 44 N. 621 Apparecchiature di cui • 8 altissima complessità • 126 alta complessità • 51 media complessità • 436 bassa complessità CON CHE COSA LO FACCIAMO Apparecchiature Servizio di gestione global service che garantisce tempi di intervento per la riduzione fermi macchina
  • 45. 45 ACCREDITAMENTO L'accreditamento è l’attestazione rilasciata da una parte terza indipendente (ACCREDIA ) è l'attestazione formale di imparzialità e competenza tecnica previa verifica della conformità del suo sistema di gestione alle prescrizioni legislative obbligatorie nonché agli standard normativi riconosciuti a livello internazionale
  • 46. 46 ACCREDITAMENTO Norma internazionale di riferimento è lo standard ISO/IEC 17025 che definisce i requisiti che un laboratorio deve soddisfare per dimostrare la competenza tecnica del suo personale e la disponibilità di tutte le risorse tecniche, tali da garantire dati e risultati che siano accurati e affidabili per specifiche prove, misurazioni e tarature, oltre a prevedere requisiti per la gestione del sistema della qualità atti a garantire che il laboratorio fornisca servizi affidabili. .
  • 47. 47 ACCREDITAMENTO Essere in conformità con i requisiti della ISO/IEC 17025 significa quindi che il laboratorio soddisfa i requisiti tecnici e di sistema di gestione necessari per offrire risultati tecnicamente validi :
  • 48. 48 ACCREDITAMENTO I laboratori ARPAT sono accreditati UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per le attività di prova dal 1998 Dal 2013 è stato ottenuto l’ accreditamento multisito dei Laboratori ARPAT in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 N accreditamento ARPAT 0236A AVCFirenze 0236B AVLLivorno 0236C AVLPisa 0236D AVS Siena 0236E AVS Arezzo
  • 49. 49 una sempre maggiore efficienza una sempre maggiore efficacia una sempre maggiore economicità elevati standard qualitativi L’accreditamento multisito prevede - un unico approccio organizzativo/gestionale - medesimi standard tecnico-qualitativi per tutti i laboratori per garantire
  • 50. 50 Accreditamento multisito articolato in una sede centrale, in cui non vengono svolte attività di prova, che corrisponde alla Direzione generale (sede legale) e nelle seguenti sedi periferiche nelle quali si svolgono le attività di prova/misura:
  • 51. 51 Accreditamento multisito •Firenze – Area vasta Centro - Settore laboratorio con le Unità operative: Chimica I, Chimica II, Biologia, Radioattività e amianto e Settore Agenti fisici; •Livorno - Area vasta Costa - Settore laboratorio con le Unità operative Chimica I e Chimica II e Settore Agenti fisici; •Pisa - Area vasta Costa - Settore laboratorio con l’Unità operativa Biologia; •Siena - Area vasta Sud - Settore laboratorio con l’Unità operativa Chimica
  • 52. 52 prove accreditate TOTALE 99 prove chimiche fisiche e microbiologiche AVC: 28 AVL : 45 AVS: 26 Su matrici: acqua suoli emissioni comprensive anche di campionamento prove in campo alle emissioni Nel 2016 + 23 prove