Presentazione di ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali U.O. Centro Regionale Laghi e Monitoraggio Biologico Acque Superficiali
Como città d’acqua -19 maggio 2018
Applicazione di analisi di rischio ad una discarica per rifiuti inerti.
A cura del dott. geol. Alessio Iacobini, partner Earthwork.
Incontro Sigea, 17 febbraio 2020, Napoli
Venator Italy è l’unico impianto di produzione di Biossido di Titanio presente sul territorio nazionale; il sito di Scarlino, attivo dal 1972, ha una capacità produttiva di circa 70.000 tonnellate annue.
Il complesso processo di produzione del TiO2, totalmente inorganico, ha origine dalla reazione delle due materie prime principali, l’Acido Solforico ed il minerale Titanifero.
L’intimo contatto tra questi prodotti, fase denominata Digestione Acido –Minerale, origina una soluzione ricca in Titanio che viene processata in sito sino all’ottenimento del prodotto finale TiO2.
Dalla reazione chimica tra acido e minerale si origina un flusso gassoso caratterizzato da vapore acqueo con presenza in massima parte di anidride solforosa ed acido solfidrico.
La Venator ha provveduto all’installazione di un primo abbattimento nel 1995, e dal Gennaio 2017 ha implementato un secondo stadio di abbattimento, allineato alle BREF comunitarie, costituito da una torre di lavaggio Scrubber, che, utilizzando Soda come additivo, ha consentito di abbattere sensibilmente la concentrazione delle sostanze presenti nella corrente gassosa in uscita.
Inoltre, lo sviluppo di questa nuova tecnologia ha portato alla dismissione di sei punti emissivi, permettendo il convogliamento del gas verso un unico camino monitorato in continuo con strumentazione dedicata a SOx ed H2S.
Applicazione di analisi di rischio ad una discarica per rifiuti inerti.
A cura del dott. geol. Alessio Iacobini, partner Earthwork.
Incontro Sigea, 17 febbraio 2020, Napoli
Venator Italy è l’unico impianto di produzione di Biossido di Titanio presente sul territorio nazionale; il sito di Scarlino, attivo dal 1972, ha una capacità produttiva di circa 70.000 tonnellate annue.
Il complesso processo di produzione del TiO2, totalmente inorganico, ha origine dalla reazione delle due materie prime principali, l’Acido Solforico ed il minerale Titanifero.
L’intimo contatto tra questi prodotti, fase denominata Digestione Acido –Minerale, origina una soluzione ricca in Titanio che viene processata in sito sino all’ottenimento del prodotto finale TiO2.
Dalla reazione chimica tra acido e minerale si origina un flusso gassoso caratterizzato da vapore acqueo con presenza in massima parte di anidride solforosa ed acido solfidrico.
La Venator ha provveduto all’installazione di un primo abbattimento nel 1995, e dal Gennaio 2017 ha implementato un secondo stadio di abbattimento, allineato alle BREF comunitarie, costituito da una torre di lavaggio Scrubber, che, utilizzando Soda come additivo, ha consentito di abbattere sensibilmente la concentrazione delle sostanze presenti nella corrente gassosa in uscita.
Inoltre, lo sviluppo di questa nuova tecnologia ha portato alla dismissione di sei punti emissivi, permettendo il convogliamento del gas verso un unico camino monitorato in continuo con strumentazione dedicata a SOx ed H2S.
La qualità delle acque superficiali e sotterranee in Piemonte, 2015Arpa Piemonte
La tutela delle acque (fiumi, laghi, transizione, marino costiere e sotterranee) e degli ecosistemi collegati è regolamentata dalla Direttiva 2000/60/CE (WFD) che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, dalle direttive figlie e dalla normativa nazionale conseguente.
Esercitazione / Exercise
Valutazione dei fattori fisici e misurazione della qualità ambientale (acqua aria suolo) a supporto dell'urbanistica.
La qualità ambientale è somma delle qualità (acqua aria suolo)? Tutto qui? o qualche cosa di diverso?
L'ambiente è un sistema complesso, biologico & fisico, adattivo …e il benessere umano si misura nella sua interezza e armonia.
Evaluation of physical factors and measurement of environmental quality (air water soil) to support planning.
The environmental quality is the sum of water-air-soil qualities?
That's all? or something different?
The environment is a complex system, biological & physical, adaptive ...and human well-being is measured in its wholeness and harmony.
Excursus Acqua per Consumo Umano - Prof. Vincenzo Riganti UNIPVSeppelfricke SD
I prodotti Seppelfricke SD mantengono i livelli di concentrazione sotto gli standard richiesti dall'OMS a salvaguardia della salute di tutti i suoi clienti e mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche delle acque italiane.
Alternative sostenibili al consumo di acque minerali confezionate in bottigli...Elena Tasca
Breve tesina preparata per l'esame di geologia ambientale. Il testo si occupa di analizzare queli sono le caratteristiche delle acque potabili erogate dagli acquedotti rispetto a quelle delle acque minerali e in particolare si concentra sul diverso impatto ambientale che il consumo delle une rispetto alle altre comporta. Si è anche preso in considerazione l''LCA di un nuovo biopolimero (PLA)per la produzione di bottiglie per la commercializzazione delle acque minerali.
Relazione della Dr.ssa Mariantonietta Iannarelli, Dirigente responsabile del Servizio Tutela delle Acque della Regione Puglia al Convegno "La gestione dei fanghi rinvenienti dalla depurazione delle acque reflue urbane nell'ATO Puglia"
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale - Stefano Alini, Accoriniti Pasquale, Irma Cavallotti, Edoardo Bollati, Marta Ferreri, Filippo Servalli,
Radici Chimica S.p.A.; ICA s.r.l; Radici Partecipazioni S.p.A. - Metodologie, modelli e indicatori per la valutazione dell’impatto ambientale e della sostenibilità - XV Congresso Nazionale Chimica dell'Ambiente e dei BeniCulturali - Bergamo, 16 Giugno 2015
Le slides di Patrizia Bolletti per il corso del 9 giugno 2016 a Siena “L’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Toscana: attività di laboratorio, controllo della geotermia e comunicazione””, organizzato da Arpat e valido per la formazione giornalisti
La qualità delle acque superficiali e sotterranee in Piemonte, 2015Arpa Piemonte
La tutela delle acque (fiumi, laghi, transizione, marino costiere e sotterranee) e degli ecosistemi collegati è regolamentata dalla Direttiva 2000/60/CE (WFD) che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, dalle direttive figlie e dalla normativa nazionale conseguente.
Esercitazione / Exercise
Valutazione dei fattori fisici e misurazione della qualità ambientale (acqua aria suolo) a supporto dell'urbanistica.
La qualità ambientale è somma delle qualità (acqua aria suolo)? Tutto qui? o qualche cosa di diverso?
L'ambiente è un sistema complesso, biologico & fisico, adattivo …e il benessere umano si misura nella sua interezza e armonia.
Evaluation of physical factors and measurement of environmental quality (air water soil) to support planning.
The environmental quality is the sum of water-air-soil qualities?
That's all? or something different?
The environment is a complex system, biological & physical, adaptive ...and human well-being is measured in its wholeness and harmony.
Excursus Acqua per Consumo Umano - Prof. Vincenzo Riganti UNIPVSeppelfricke SD
I prodotti Seppelfricke SD mantengono i livelli di concentrazione sotto gli standard richiesti dall'OMS a salvaguardia della salute di tutti i suoi clienti e mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche delle acque italiane.
Alternative sostenibili al consumo di acque minerali confezionate in bottigli...Elena Tasca
Breve tesina preparata per l'esame di geologia ambientale. Il testo si occupa di analizzare queli sono le caratteristiche delle acque potabili erogate dagli acquedotti rispetto a quelle delle acque minerali e in particolare si concentra sul diverso impatto ambientale che il consumo delle une rispetto alle altre comporta. Si è anche preso in considerazione l''LCA di un nuovo biopolimero (PLA)per la produzione di bottiglie per la commercializzazione delle acque minerali.
Relazione della Dr.ssa Mariantonietta Iannarelli, Dirigente responsabile del Servizio Tutela delle Acque della Regione Puglia al Convegno "La gestione dei fanghi rinvenienti dalla depurazione delle acque reflue urbane nell'ATO Puglia"
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale - Stefano Alini, Accoriniti Pasquale, Irma Cavallotti, Edoardo Bollati, Marta Ferreri, Filippo Servalli,
Radici Chimica S.p.A.; ICA s.r.l; Radici Partecipazioni S.p.A. - Metodologie, modelli e indicatori per la valutazione dell’impatto ambientale e della sostenibilità - XV Congresso Nazionale Chimica dell'Ambiente e dei BeniCulturali - Bergamo, 16 Giugno 2015
Le slides di Patrizia Bolletti per il corso del 9 giugno 2016 a Siena “L’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Toscana: attività di laboratorio, controllo della geotermia e comunicazione””, organizzato da Arpat e valido per la formazione giornalisti
Utilizzo delle System Information Broadcasting nell’acquisizione dei segnali ...
Lo stato ecologico e chimico del Lago di Como
1. Lo stato ecologico e chimico
del Lago di Como
Como città d’acqua
Como, 19 maggio 2018
Pietro Genoni
Fabio Buzzi
ARPA Lombardia – Settore Monitoraggi Ambientali
U.O. Centro Regionale Laghi e Monitoraggio Biologico Acque Superficiali
2. 2
Normativa essenziale
• Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23
ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in
materia di acque (Direttiva Acque; WFD)
• Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia
ambientale (Parte terza)
• D.M. Ambiente 8 novembre 2010, n. 260 Criteri tecnici per la
classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali
• Decreto Legislativo 13 ottobre 2015, n. 172 Attuazione della
direttiva 2013/39/UE, che modifica la direttiva 2000/60/CE per
quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle
acque
3. Obiettivi ambientali della Direttiva 2000/60/CE
− Impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici
superficiali
− Raggiungere il buono stato delle acque superficiali entro
il 2015 (possibili proroghe al 2021 e al 2027 e deroghe)
− Ridurre l’inquinamento ed eliminare gli scarichi di sostanze
pericolose prioritarie
3
4. Balneazione
• Direttiva 2006/7/CE qualità acque di balneazione recepita in
Italia con Decreto legislativo 116/2008 e DM Salute 30/03/2010
− Protezione della salute umana anche attraverso la protezione e il
miglioramento ambientale
− Criteri di monitoraggio e valutazione
− Entro la fine della stagione balneare 2015 tutte le acque di
balneazione almeno «sufficienti»
4
5. Stato ambientale dei corpi idrici superficiali
Stato ecologico
Espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli
ecosistemi acquatici associati alle acque superficiali
Stato chimico
Definito dalla concentrazione delle sostanze dell’elenco di priorità
in relazione agli standard di qualità ambientale fissati dal DM
260/2010, come modificato dal D.Lgs. 172/2015 (Tab. 1/A)
5
7. CLASSIFICAZIONE DELLO STATO AMBIENTALE
7
E E E E
B B B B
S S S S Giudizio peggiore
S S S S
C C C C
E E
B B Giudizio peggiore
S S Classificazione
ELEVATO
BUONO
SUFFICIENTE
E E E E SCARSO
B B B B Giudizio peggiore CATTIVO
S S S S
E E Giudizio peggiore
B B
Elementi idromorfologici
STATO ECOLOGICO
Elementi generali fisico-chimici
Elementi di qualità biologica
Elementi chimici (inquinanti specifici)
Classificazione
B B B B Giudizio peggiore BUONO
NB NB NB NB NON BUONO
Sostanze dell'elenco di priorità
STATO CHIMICO
8. Elementi chimici
Fitobentos (diatomee)
ELEMENTI DI QUALITÀ PER LA CLASSIFICAZIONE
DELLO STATO ECOLOGICO DEI LAGHI
8
Elementi fisico-chimici
Macroinvertebrati
Fauna ittica
Macrofite
Fitoplancton
Elementi idromorfologici
Trasparenza, fosforo totale, ossigeno ipolimnico
Metalli, pesticidi, solventi …..
9. 9
CLASSIFICAZIONE DELLO STATO CHIMICO
Il buono stato chimico è definito dal rispetto degli
standard di qualità ambientale (SQA) delle sostanze
dell’elenco di priorità:
• sostanze prioritarie (P)
• sostanze pericolose prioritarie (PP)
• rimanenti sostanze (E)
DM 260/2010: 37 sostanze o gruppi di sostanze
D.Lgs. 172/2015: 45 sostanze o gruppi di sostanze
10. Lago di Como: corpi idrici e stazioni di campionamento
10
Il Lario è suddivisibile in 3 sottobacini
con differenti caratteristiche morfologiche
ed idrodinamiche.
Per la classificazione ecologica e chimica è
stato suddiviso in 2 corpi idrici:
• bacino di Como (occidentale)
• bacino di Lecco (settentrionale e
orientale)
11. • Il Lago di Como (LTER_EU_IT_087) è l’ambiente monitorato da
ARPA Lombardia nell’ambito della rete LTER. Esso fa parte del
Macrosito “Laghi Sudalpini” (LTER_EU_IT_008) che include sei
ambienti lacustri pedemontani situati a sud delle Alpi.
• ARPA Lombardia mette a disposizione della rete LTER i dati raccolti
in corrispondenza della stazione di monitoraggio situata a Dervio.
Per questo sito sono disponibili i seguenti dati:
– temperatura e ossigeno disciolto (dal 2000)
– fitoplancton (dal 1997)
– zooplancton (dal 2004)
– caratteristiche chimiche (dal 1997)
Rete LTER (Long Term Ecological Research)
11
12. Obiettivi di qualità (Programma di Tutela e Uso delle Acque – 2016)
Stato ecologico
12
Corpo idrico
Stazioni di
monitoraggio
Obiettivo
ecologico
Obiettivo
chimico
Bacino di Como
Como
Buono al 2027 Buono al 2027
Argegno
Bacino di Lecco
Abbadia Lariana
Buono al 2027 Buono al 2027
Dervio
13. Classificazione triennale (monitoraggio operativo)
13
Corpo idrico Triennio
Stato
fitoplancton
Stato
LTLeco
Stato elementi
chimici a sostegno
Stato ecologico
Bacino di Como
2009-2011
SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO SUFFICIENTE
Bacino di Lecco SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO SUFFICIENTE
Bacino di Como
2012-2014
SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO SUFFICIENTE
Bacino di Lecco SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO SUFFICIENTE
Bacino di Como
2014-2016
SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO SUFFICIENTE
Bacino di Lecco SUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO SUFFICIENTE
Corpo idrico Sessennio Stato ecologico
Bacino di Como
2009-2014
SUFFICIENTE
Bacino di Lecco SUFFICIENTE
Classificazione ufficiale (Piano di Tutela e Utilizzo delle Acque – 2016)
Stato ecologico
14. Stato ecologico
14
Stazione Triennio
Fosforo totale Trasparenza
Ossigeno
ipolimnico LTLeco Giudizio
µg/L P Punt. m Punt. % Punt.
Argegno
2009-2011
41 3 6,2 4 64 4 11 SUFFICIENTE
Como 28 3 6,3 4 78 4 11 SUFFICIENTE
Abbadia L. 25 3 7,3 4 72 4 11 SUFFICIENTE
Dervio 27 3 7,2 4 72 4 11 SUFFICIENTE
Argegno
2012-2014
37 3 6,7 4 68 4 11 SUFFICIENTE
Como 30 3 5,5 4 72 4 11 SUFFICIENTE
Abbadia L. 28 3 6,4 4 77 4 11 SUFFICIENTE
Dervio 22 3 6,2 4 76 4 11 SUFFICIENTE
Argegno
2014-2016
35 3 6,5 4 63 4 11 SUFFICIENTE
Como 21 3 5,2 3 77 4 10 SUFFICIENTE
Abbadia L. 35 3 6,1 4 73 4 11 SUFFICIENTE
Dervio 24 3 5,9 4 69 4 11 SUFFICIENTE
LTLeco: indice relativo ai parametri chimico-fisici limnologici classici.
Il parametro chiave è quello relativo al fosforo totale alla circolazione
primaverile:
• elemento limitante la produzione algale nel Lario
• nutriente su cui si basano tutte le pianificazioni volte al risanamento del
Lario nel PTUA
• nutriente utilizzato per la valutazione dello stato di trofia dei laghi
15. Fosforo totale alla circolazione primaverile
15
Il valore medio di fosforo totale sulla colonna alla circolazione primaverile consente di
valutare l’evoluzione trofica a lungo termine del lago:
• dalla condizione naturale di oligotrofia si è raggiunta la condizione peggiore di
eutrofizzazione negli anni ’80
• la rimozione del fosforo dai detersivi e gli interventi di risanamento hanno portato
ad una diminuzione della concentrazione di questo nutriente fino al 1999/2000
• da quel periodo in poi la situazione non ha subito sostanziali variazioni
La stazione di massima profondità (Argegno) è significativa per stimare le riserve di
fosforo negli strati profondi, che raramente sono interessati dalla piena circolazione.
I cambiamenti climatici recenti hanno provocato l’aumento delle concentrazioni negli
strati profondi.
16. LTER Remote Sensing - Thermal Infra-red Region
16
Riproduzione della serie storica (1986-2015) della temperatura delle
acque di superficie del Lario validata con i dati misurati in campo (da:
Pareeth et al., Science of the Total Environment, 578 - 2017).
Il trend di incremento stimato per il periodo estivo è risultato
significativo ed è stato pari a 0,032 °C/anno (p<0,05).
Il trend di incremento annuale è risultato uguale a 0,012 °C/anno,
statisticamente non significativo.
17. Effetti dei cambiamenti climatici
Confronto tra i profili dal 2004 al 2016
2005 e 2006: piena circolazione
evidenziata dal profilo dell’ossigeno
2012 e 2013: omeotermia senza
piena circolazione
Dal 2006 al 2016: diminuzione della
profondità di mescolamento ed
aumento della temperatura negli strati
profondi (0,5 °C di differenza tra il
2006 ed il 2016)
Dal 2006 al 2016: ossigeno disciolto
in forte diminuzione
18. Anche alla fine della stratificazione
si osserva un forte calo della
concentrazione di ossigeno disciolto
dal 2006 al 2016
In parecchi profili è possibile notare
il minimo metalimnetico
Forte stratificazione con gradiente
termico, e di densità, molto elevato
Effetti dei cambiamenti climatici
19. • Componente biologica scelta per il monitoraggio perché è quella
che meglio risponde alla pressione dell’eutrofizzazione
• Valutata attraverso l’indice IPAM (Italian Phytoplankton
Assessment Method) che considera la biomassa, la concentrazione
della clorofilla e la composizione in specie
Fitoplancton
19
Stazione Triennio IPAM Giudizio
Argegno
2009-2011
0,49 SUFFICIENTE
Como 0,47 SUFFICIENTE
Abbadia Lariana 0,50 SUFFICIENTE
Dervio 0,53 SUFFICIENTE
Argegno
2012-2014
0,49 SUFFICIENTE
Como 0,47 SUFFICIENTE
Abbadia Lariana 0,50 SUFFICIENTE
Dervio 0,53 SUFFICIENTE
Argegno
2014-2016
0,43 SUFFICIENTE
Como 0,43 SUFFICIENTE
Abbadia Lariana 0,48 SUFFICIENTE
Dervio 0,59 SUFFICIENTE
20. Fitoplancton
20
● Differenza di produzione tra la stazione di Como e il resto del lago
● Sia le concentrazioni di fosforo che le caratteristiche fisiche della
colonna d’acqua consentono una maggiore produzione algale in termini
di biomassa e concentrazione di clorofilla
● La minore turbolenza favorisce anche la formazione di fioriture algali
21. Fioriture algali superficiali
• Dal 2000 si è verificata una serie di episodi di fioriture superficiali di
cianobatteri con una frequenza che è aumentata negli ultimi anni
• In alcuni casi i blooms erano contenuti e limitati ad alcune zone
• Nel 2000, 2003, 2006, 2016 (settembre solo nel ramo occidentale):
fioriture di Microcystis aeruginosa/wesenbergii
• Nel 2006, 2010, 2011,2012, 2013, 2016 (luglio): fioriture di
Dolichospermum lemmermannii
• L’episodio del 2013 è stato molto esteso, con biovolumi elevati ed
elevate concentrazioni di clorofilla a in superficie, pari a 141 µg/L
21
22. Fioriture algali superficiali - Remote sensing
22
In viola sono evidenziati gli
aggregati superficiali di
Dolichospermum lemmermannii
(2 agosto 2013)
Elaborazione effettuata da
IREA-CNR, Milano (M. Bresciani)
23. Stato chimico
23
Lo stato chimico non buono nel primo sessennio è stato determinato dalla presenza
di mercurio per il quale non è stata rilevata una sorgente specifica (anche problemi
analitici: LOQ molto vicino a SQA).
La presenza di cadmio è legata alla litologia del bacino imbrifero: la sua presenza è
stata riscontrata nei corsi d’acqua del bacino in zone prive di pressioni antropiche.
Corpo idrico Triennio
Stato
chimico
>SQA-MA >SQA-CMA
Bacino di Como
2009-2011
NON BUONO - mercurio
Bacino di Lecco NON BUONO - mercurio
Bacino di Como
2012-2014
NON BUONO - mercurio
Bacino di Lecco NON BUONO - mercurio
Bacino di Como
2014-2016
NON BUONO cadmio cadmio, nichel
Bacino di Lecco NON BUONO - cadmio, nichel
Corpo idrico Sessennio Stato chimico
Bacino di Como
2009-2014
NON BUONO
Bacino di Lecco NON BUONO
Classificazione ufficiale (Piano di Tutela e Utilizzo delle Acque – 2016)
24. Priorità di intervento e necessità di approfondimento
Lo stato stazionario in cui versa il Lario dal punto di vista trofico impone una
valutazione in merito ai risultati raggiunti dal risanamento e un
aggiornamento dei carichi insistenti.
La valutazione dello stato ecologico e delle dinamiche delle diverse
componenti dell’ecosistema in relazione ai cambiamenti climatici ed alle
pressioni antropiche implica la disponibilità di dati relativi a tutte le variabili
climatiche, idrologiche ed idrodinamiche che consentano anche l’utilizzo di
approcci di tipo modellistico.
Per il Lario sarà necessaria, nei prossimi anni, una valutazione in merito agli
inquinanti chimici presenti nei diversi comparti (sedimenti, biota) in relazione
a quanto previsto dal DLgs 172/2015.
In relazione alle fioriture di cianobatteri vi è una criticità rispetto alla
valutazione delle concentrazioni delle tossine algali (anatossine) che non
sono trattate dalla legislazione in materia sanitaria.
E’ importante prevedere lo sviluppo e l’applicazione di nuove metodologie
d’indagine sia per l’identificazione delle specie che per l’acquisizione in
continuo di grandezze ambientali necessarie per la caratterizzazione
qualitativa e quantitativa degli ecosistemi lacustri.