la mia ultima presentazione nel percorso "verso parigi", focalizzata anche al tema migranti e profughi climatici
Versione della conferenza "il rifiuto della Terra, Trento lunedì 9 novembre 2015
Immagina se… COP 26 fosse la COP della svoltaLuca Lombroso
Tra clima e immaginazione
Live streaming con il noto meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, tar analisi e nuove visioni. Lunedì 27 settembre, ore 10.00.
E se l’immaginazione fosse uno strumento di svolta nella lotta al cambiamento climatico? Se lo chiederà il noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Lombroso, lunedì 27 settembre, alle ore 10.00, in un incontro live streaming dal titolo Immagina se… COP 26 fosse la COP della svolta. L’appuntamento apre la seconda settimana del calendario Carpinscienza, il festival scientifico promosso dagli istituti superiori di Carpi, e conclude la rassegna It’s NATURAL – forestazione urbana dialoghi green, promossa dalla Fondazione CR Carpi per affiancare la massiccia opera di forestazione che sta realizzando nel grande Parco Santacroce, di sua proprietà, per farlo diventare un polmone verde da 10.000 piante a pochi passi dal centro urbano. Il previsto saluto del ministro dell’istruzione durante lo streaming invece non avverrà per sopraggiunti improrogabili impegni istituzionali del professore Patrizio Bianchi.
Dove siamo, dove vogliamo andare, come arrivarci, erano gli slogan della COP 23, ed era il 2017. Partendo da questi interrogativi, Lombroso, in un dialogo con Francesco Natale, studente e conduttore radiofonico, aggiungerà nuovi tasselli di ragionamento, dopo la pausa forzata dei negoziati delle cosiddette “COP”, le grandi “Assemblee di condominio del Pianeta Terra”. A oltre un anno dalla COP 25, il mondo è infatti cambiato. La pandemia da COVID-19 ha lanciato un segnale, una sorta di avvertimento da non sottovalutare. La nostra economia, la globalizzazione, la “civiltà globale interconnessa”, sono estremamente fragili. Il lockdown di marzo 2020 è stato un esperimento involontario unico. Lo stop delle principali attività economiche ha mostrato quanto rapido possa essere il recupero dell’ambiente e della qualità dell’aria, ma anche quanto lento e subdolo sia il sistema climatico. Sono calate le emissioni serra dell’8-10% a livello globale, ma il segnale non si è visto nelle concentrazioni di CO2. Perché questo accada, occorre d’ora innanzi attuare, non per necessità ma per virtù, tagli ancora più ambiziosi delle emissioni. Il dato che emerge, se si guarda al passato, rivela invece che dagli accordi di Rio, nel 1992, alla COP di Madrid del 2019, le emissioni globali sono aumentate del 60%. Ora e non domani serve una svolta, e in questo cambio di passo Lombroso, nel proprio intervento live streaming, guarda alle nuove generazioni. Prendendo spunto Rob Hopkins, prova a individuare la chiave della svolta nella visione di un mondo diverso facendo riferimento a immaginazione e fantasia, virtù particolarmente attive proprio nei giovani. Ed è su questo filo conduttore che l’incontro, introdotto dal presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, tesserà i ragionamenti verso l’imminente COP 26.
Presentazione al CAI Legnago Venerdì 20 marzo 2015
Versione completa con tutte le slides (alcune non proiettate durante la conferenza) e video you tube citati nella serata al pubblico e nella successiva mattinata di presentazione agli studenti
25 settembre 2001 – 16 settembre 2021: Il peso delle variazioni climatiche ne...Luca Lombroso
l Museo della Bilancia giovedì 16 settembre 2021 dalle 18,30 alle 20,00 in modalità mista (in presenza con prenotazione obbligatoria e diretta streaming) Il peso delle variazioni climatiche negli ultimi 20 anni conferenza di Luca Lombroso meteorologo AMPRO, Osservatorio Geofisico UNIMORE e divulgatore ambientale.
Iniziativa nell'ambito di ALL4CLIMATE - Italy 2021, iniziativa nell'ambito della pre-COP di Milano e COP26 del Regno Unito.
Un'occasione per riprendere ed aggiornare i dati presentati esattamente 20 anni fa nell’ambito di due appuntamenti al museo sui cambiamenti climatici a scala globale e locale, con particolare attenzione alla provincia modenese.
Una breve introduzione sull’esperienza educativa del museo sottolinea l’importanza dei dati scientifici come elemento necessario per avvicinarsi al tema del cambiamento climatico.
Partecipazione in presenza a numero chiuso, prenotazione consigliata scrivendo a didattica@museodellabilancia.it
Diretta Youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z_7nwaoCSfE
Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
Immagina se… COP 26 fosse la COP della svoltaLuca Lombroso
Tra clima e immaginazione
Live streaming con il noto meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, tar analisi e nuove visioni. Lunedì 27 settembre, ore 10.00.
E se l’immaginazione fosse uno strumento di svolta nella lotta al cambiamento climatico? Se lo chiederà il noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Lombroso, lunedì 27 settembre, alle ore 10.00, in un incontro live streaming dal titolo Immagina se… COP 26 fosse la COP della svolta. L’appuntamento apre la seconda settimana del calendario Carpinscienza, il festival scientifico promosso dagli istituti superiori di Carpi, e conclude la rassegna It’s NATURAL – forestazione urbana dialoghi green, promossa dalla Fondazione CR Carpi per affiancare la massiccia opera di forestazione che sta realizzando nel grande Parco Santacroce, di sua proprietà, per farlo diventare un polmone verde da 10.000 piante a pochi passi dal centro urbano. Il previsto saluto del ministro dell’istruzione durante lo streaming invece non avverrà per sopraggiunti improrogabili impegni istituzionali del professore Patrizio Bianchi.
Dove siamo, dove vogliamo andare, come arrivarci, erano gli slogan della COP 23, ed era il 2017. Partendo da questi interrogativi, Lombroso, in un dialogo con Francesco Natale, studente e conduttore radiofonico, aggiungerà nuovi tasselli di ragionamento, dopo la pausa forzata dei negoziati delle cosiddette “COP”, le grandi “Assemblee di condominio del Pianeta Terra”. A oltre un anno dalla COP 25, il mondo è infatti cambiato. La pandemia da COVID-19 ha lanciato un segnale, una sorta di avvertimento da non sottovalutare. La nostra economia, la globalizzazione, la “civiltà globale interconnessa”, sono estremamente fragili. Il lockdown di marzo 2020 è stato un esperimento involontario unico. Lo stop delle principali attività economiche ha mostrato quanto rapido possa essere il recupero dell’ambiente e della qualità dell’aria, ma anche quanto lento e subdolo sia il sistema climatico. Sono calate le emissioni serra dell’8-10% a livello globale, ma il segnale non si è visto nelle concentrazioni di CO2. Perché questo accada, occorre d’ora innanzi attuare, non per necessità ma per virtù, tagli ancora più ambiziosi delle emissioni. Il dato che emerge, se si guarda al passato, rivela invece che dagli accordi di Rio, nel 1992, alla COP di Madrid del 2019, le emissioni globali sono aumentate del 60%. Ora e non domani serve una svolta, e in questo cambio di passo Lombroso, nel proprio intervento live streaming, guarda alle nuove generazioni. Prendendo spunto Rob Hopkins, prova a individuare la chiave della svolta nella visione di un mondo diverso facendo riferimento a immaginazione e fantasia, virtù particolarmente attive proprio nei giovani. Ed è su questo filo conduttore che l’incontro, introdotto dal presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, tesserà i ragionamenti verso l’imminente COP 26.
Presentazione al CAI Legnago Venerdì 20 marzo 2015
Versione completa con tutte le slides (alcune non proiettate durante la conferenza) e video you tube citati nella serata al pubblico e nella successiva mattinata di presentazione agli studenti
25 settembre 2001 – 16 settembre 2021: Il peso delle variazioni climatiche ne...Luca Lombroso
l Museo della Bilancia giovedì 16 settembre 2021 dalle 18,30 alle 20,00 in modalità mista (in presenza con prenotazione obbligatoria e diretta streaming) Il peso delle variazioni climatiche negli ultimi 20 anni conferenza di Luca Lombroso meteorologo AMPRO, Osservatorio Geofisico UNIMORE e divulgatore ambientale.
Iniziativa nell'ambito di ALL4CLIMATE - Italy 2021, iniziativa nell'ambito della pre-COP di Milano e COP26 del Regno Unito.
Un'occasione per riprendere ed aggiornare i dati presentati esattamente 20 anni fa nell’ambito di due appuntamenti al museo sui cambiamenti climatici a scala globale e locale, con particolare attenzione alla provincia modenese.
Una breve introduzione sull’esperienza educativa del museo sottolinea l’importanza dei dati scientifici come elemento necessario per avvicinarsi al tema del cambiamento climatico.
Partecipazione in presenza a numero chiuso, prenotazione consigliata scrivendo a didattica@museodellabilancia.it
Diretta Youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z_7nwaoCSfE
Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
CO2mmunity School | Risparmiare energia sarà un gioco da ragazzi! - I° lezioneTHOMAS ZINATO
Prima lezione di un breve ciclo didattico sull'efficienza energetica tenuto presso le scuole medie di Pianiga e Cazzago, nell'entroterra veneziano, a novembre 2016.
Consumo risorse - Impronta ecologica - Energia da combustibili fossili - Cambiamento climatico - Efficienza energetica - Risparmio energetico - Energia rinnovabile
#MeteoredWorldMetDay: Oceani, tempo, clima ed eventi estremi: tutto è connessoLuca Lombroso
Presentazione di Luca Lombroso alla conferenza on line organizzata da Meteored e presentata da Lorenzo Pasqualini, caporedattore di www.ilmeteo.net, alla Giornata Mondiale della Meteorologia 2021
INTRODUZIONE 12 pagine FUTURO SOSTENIBILE 2011
La marea si è invertita. Ai vertici della politica e dell’economia hanno cominciato
a vacillare certezze di lunga data. Sono finiti i giorni d’euforia
neoliberista e di trionfante globalizzazione. Una rimozione durata anni
sembra terminare. L’uragano Katrina, gli iceberg che si sciolgono, le ondate
di caldo ricorrenti e gli uccelli migratori disorientati sembrano suggerire
ai popoli e ai loro leader: la natura restituisce i colpi che subisce.
Fino a quando sembrava che l’economia mondiale minacciasse soltanto
la stabilità del clima, si poteva lasciare questa preoccupazione agli ambientalisti.
Quando però nel 2006 il “Rapporto Stern”,1 commissionato
dal governo britannico, spiegò che i cambiamenti climatici minacciano
anche la stabilità dell’economia mondiale, i primi campanelli di allarme
hanno iniziato a squillare.
Eppure, finito il tempo della rimozione collettiva, sembra però propagarsi
ora una schizofrenia collettiva. Molti segnali indicano che siamo
davanti a un periodo di ambiguità: siamo provvisti di conoscenze, ma
incapaci di agire. Da un lato la società si è risvegliata alla consapevolezza
che la minaccia del caos climatico richiede un’inversione di marcia.
D’altro canto, molto va avanti come al solito. Gli aeroporti prevedono
un aumento di traffico e si espandono, alcune imprese ferroviarie mirano
a diventare imprese di logistica globale, le grandi compagnie elettriche
vogliono costruire decine di nuove centrali a carbone o atomiche, le
compagnie aeree a basso costo si rafforzano fondendosi con altre e si attrezzano
per il traffico intercontinentale, davanti ai ristoranti proliferano
le stufe a gas all’aperto, sulle strade di uscita dalle città fioriscono discount
Futuro.
e outlet. Di fronte alla decrescita causata dalla crisi finanziaria si moltiplicano
le sollecitazioni ai cittadini perché consumino di più e la logica
intrinseca di ogni singolo settore vanifica quello che dovrebbe essere l’obiettivo
comune. Ciò che tutt’al più finora procede bene, è una diversificazione
dell’offerta per corrispondere all’emergente sensibilità ecologica:
in qualche aeroporto circolano i primi autobus a idrogeno, le compagnie
elettriche vendono in segmenti di nicchia anche elettricità “verde”, alcune
compagnie ferroviarie noleggiano biciclette, le compagnie aeree a basso
costo fanno pubblicità di vacanze ecologiche, d’inverno, sotto le stufe
a fungo sui marciapiedi, vengono serviti alimenti dell’agricoltura biologica.
Ma nel complesso domina la schizofrenia: nel dibattito pubblico e
nei media quasi tutti sembrano favorevoli a una politica per il clima; nel
mondo della produzione materiale, però, l’uso di energia e combustibili
fossili continua ad aumentare.
Eppure non solo la natura, ma anche la globalizzazione si ritorce contro
di noi. La crescita delle economie emergenti, specialmente di Cina
e India, è un
E' ormai noto come il carbone sia il combustibile fossile più pericoloso per l'ambiente e la salute; anche le ultime tecnologie (impropriamente chiamate "carbone pulito") non sono altro che una foglia di fico messa sopra i devastanti effetti che la combustione del carbone ha sul clima e sulla salute umana. Il carbone è sempre il combustibile che emette più CO2 per unità bruciata (rispetto a petrolio e gas naturale), insieme a tutta una serie di elementi tossici che minano pesantemente la salute (dal particolato fine e ultrafine, mercurio, ossidi di zolfo, etc...) che, come orami dimostra una serie sterminata di studi, causano svariate patologie.▶▶bit.ly/stopcarbonedossier
Cambiamento climatico: un sfida per l’umanità?Quattrogatti.info
L’innalzamento delle temperature globali verificatosi negli ultimi 200 anni è un fenomeno anomalo e preoccupante, riconducibile con elevate probabilità all’attività dell’uomo sulla terra, alle nostre abitudini e all’organizzazione delle nostre società.
Questa presentazione fornisce una panoramica sul fenomeno scientifico del surriscaldamento della terra, sulle conseguenze drammatiche di un aumento delle temperature e sui principali fattori determinanti di tale fenomeno, con l’obiettivo di chiarire concetti a volte complessi. Viene inoltre approfondito il ruolo dei governi e il recente dibattito politico in vista della Conferenza Mondiale sul Clima di Copenaghen.
America first
Trump conferma l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo mondiale sul clima. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le implicazioni per il mondo del lavoro.
Il carbone non serve all'Italia: il nostro paese, con una potenza installata che già supera i 106 GW, a fronte di una punta massima della domanda di circa 57 GW, ha una sovraccapacità di produzione di energia elettrica tale da costringere le centrali a funzionare a scartamento ridotto. Non abbiamo quindi alcun bisogno di investire in impianti a carbone.
presentazione al corso
intervento 8 gennaio 2015
Clima: ultima chiamata?
A fine 2015, a Parigi, si terrà l’ennesimo summit mondiale sul tema, da molti considerato l’ultima opportunità per giungere ad un accordo che eviti il peggio. Anche perché la velocità e la portata dei cambiamenti climatici in atto sono tali che, anche nella migliore delle ipotesi, non è affatto scontato - anzi! - si riesca a tornare a “com’era prima”. Controcorrente, perché di questi temi ci si ricorda solo in occasione di qualche disastro socio-ambientale, con questo corso di formazione cerchiamo di capire meglio quali siano le urgenze del pianeta e, soprattutto, le alternative concretamente praticabili per un futuro più ecologico per tutti.
Relatori:
Luca Lombroso, Mario Agostinelli,
Marzio Galeotti, Monica Di Sisto, Luigi Lazzaro
Organizzato da Alternativa Nord/Sud per il XXI Secolo (ANS-XXI ONLUS) con la collaborazione di Legambiente
Tutti gli incontri si svolgono presso il salone della Cooperativa Sociale Insieme, in via B. Dalla Scola 253, Vicenza.
Verso il summit sul clima di Parigi: proposte, alleanze, strategie, speranze.
CO2mmunity School | Risparmiare energia sarà un gioco da ragazzi! - I° lezioneTHOMAS ZINATO
Prima lezione di un breve ciclo didattico sull'efficienza energetica tenuto presso le scuole medie di Pianiga e Cazzago, nell'entroterra veneziano, a novembre 2016.
Consumo risorse - Impronta ecologica - Energia da combustibili fossili - Cambiamento climatico - Efficienza energetica - Risparmio energetico - Energia rinnovabile
#MeteoredWorldMetDay: Oceani, tempo, clima ed eventi estremi: tutto è connessoLuca Lombroso
Presentazione di Luca Lombroso alla conferenza on line organizzata da Meteored e presentata da Lorenzo Pasqualini, caporedattore di www.ilmeteo.net, alla Giornata Mondiale della Meteorologia 2021
INTRODUZIONE 12 pagine FUTURO SOSTENIBILE 2011
La marea si è invertita. Ai vertici della politica e dell’economia hanno cominciato
a vacillare certezze di lunga data. Sono finiti i giorni d’euforia
neoliberista e di trionfante globalizzazione. Una rimozione durata anni
sembra terminare. L’uragano Katrina, gli iceberg che si sciolgono, le ondate
di caldo ricorrenti e gli uccelli migratori disorientati sembrano suggerire
ai popoli e ai loro leader: la natura restituisce i colpi che subisce.
Fino a quando sembrava che l’economia mondiale minacciasse soltanto
la stabilità del clima, si poteva lasciare questa preoccupazione agli ambientalisti.
Quando però nel 2006 il “Rapporto Stern”,1 commissionato
dal governo britannico, spiegò che i cambiamenti climatici minacciano
anche la stabilità dell’economia mondiale, i primi campanelli di allarme
hanno iniziato a squillare.
Eppure, finito il tempo della rimozione collettiva, sembra però propagarsi
ora una schizofrenia collettiva. Molti segnali indicano che siamo
davanti a un periodo di ambiguità: siamo provvisti di conoscenze, ma
incapaci di agire. Da un lato la società si è risvegliata alla consapevolezza
che la minaccia del caos climatico richiede un’inversione di marcia.
D’altro canto, molto va avanti come al solito. Gli aeroporti prevedono
un aumento di traffico e si espandono, alcune imprese ferroviarie mirano
a diventare imprese di logistica globale, le grandi compagnie elettriche
vogliono costruire decine di nuove centrali a carbone o atomiche, le
compagnie aeree a basso costo si rafforzano fondendosi con altre e si attrezzano
per il traffico intercontinentale, davanti ai ristoranti proliferano
le stufe a gas all’aperto, sulle strade di uscita dalle città fioriscono discount
Futuro.
e outlet. Di fronte alla decrescita causata dalla crisi finanziaria si moltiplicano
le sollecitazioni ai cittadini perché consumino di più e la logica
intrinseca di ogni singolo settore vanifica quello che dovrebbe essere l’obiettivo
comune. Ciò che tutt’al più finora procede bene, è una diversificazione
dell’offerta per corrispondere all’emergente sensibilità ecologica:
in qualche aeroporto circolano i primi autobus a idrogeno, le compagnie
elettriche vendono in segmenti di nicchia anche elettricità “verde”, alcune
compagnie ferroviarie noleggiano biciclette, le compagnie aeree a basso
costo fanno pubblicità di vacanze ecologiche, d’inverno, sotto le stufe
a fungo sui marciapiedi, vengono serviti alimenti dell’agricoltura biologica.
Ma nel complesso domina la schizofrenia: nel dibattito pubblico e
nei media quasi tutti sembrano favorevoli a una politica per il clima; nel
mondo della produzione materiale, però, l’uso di energia e combustibili
fossili continua ad aumentare.
Eppure non solo la natura, ma anche la globalizzazione si ritorce contro
di noi. La crescita delle economie emergenti, specialmente di Cina
e India, è un
E' ormai noto come il carbone sia il combustibile fossile più pericoloso per l'ambiente e la salute; anche le ultime tecnologie (impropriamente chiamate "carbone pulito") non sono altro che una foglia di fico messa sopra i devastanti effetti che la combustione del carbone ha sul clima e sulla salute umana. Il carbone è sempre il combustibile che emette più CO2 per unità bruciata (rispetto a petrolio e gas naturale), insieme a tutta una serie di elementi tossici che minano pesantemente la salute (dal particolato fine e ultrafine, mercurio, ossidi di zolfo, etc...) che, come orami dimostra una serie sterminata di studi, causano svariate patologie.▶▶bit.ly/stopcarbonedossier
Cambiamento climatico: un sfida per l’umanità?Quattrogatti.info
L’innalzamento delle temperature globali verificatosi negli ultimi 200 anni è un fenomeno anomalo e preoccupante, riconducibile con elevate probabilità all’attività dell’uomo sulla terra, alle nostre abitudini e all’organizzazione delle nostre società.
Questa presentazione fornisce una panoramica sul fenomeno scientifico del surriscaldamento della terra, sulle conseguenze drammatiche di un aumento delle temperature e sui principali fattori determinanti di tale fenomeno, con l’obiettivo di chiarire concetti a volte complessi. Viene inoltre approfondito il ruolo dei governi e il recente dibattito politico in vista della Conferenza Mondiale sul Clima di Copenaghen.
America first
Trump conferma l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo mondiale sul clima. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le implicazioni per il mondo del lavoro.
Il carbone non serve all'Italia: il nostro paese, con una potenza installata che già supera i 106 GW, a fronte di una punta massima della domanda di circa 57 GW, ha una sovraccapacità di produzione di energia elettrica tale da costringere le centrali a funzionare a scartamento ridotto. Non abbiamo quindi alcun bisogno di investire in impianti a carbone.
presentazione al corso
intervento 8 gennaio 2015
Clima: ultima chiamata?
A fine 2015, a Parigi, si terrà l’ennesimo summit mondiale sul tema, da molti considerato l’ultima opportunità per giungere ad un accordo che eviti il peggio. Anche perché la velocità e la portata dei cambiamenti climatici in atto sono tali che, anche nella migliore delle ipotesi, non è affatto scontato - anzi! - si riesca a tornare a “com’era prima”. Controcorrente, perché di questi temi ci si ricorda solo in occasione di qualche disastro socio-ambientale, con questo corso di formazione cerchiamo di capire meglio quali siano le urgenze del pianeta e, soprattutto, le alternative concretamente praticabili per un futuro più ecologico per tutti.
Relatori:
Luca Lombroso, Mario Agostinelli,
Marzio Galeotti, Monica Di Sisto, Luigi Lazzaro
Organizzato da Alternativa Nord/Sud per il XXI Secolo (ANS-XXI ONLUS) con la collaborazione di Legambiente
Tutti gli incontri si svolgono presso il salone della Cooperativa Sociale Insieme, in via B. Dalla Scola 253, Vicenza.
Verso il summit sul clima di Parigi: proposte, alleanze, strategie, speranze.
Corso On line «Futuro del pianeta, cambiamenti climatici, cibo, educazione all'ambiente, mitigazione ed adattamento
Seminario online UNIMORE nell'ambito delle iniziative per EXPO 2015
La #cop21 e l'accordo di Parigi sul climaLuca Lombroso
Conferenza pubblica di
Luca Lombroso, Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
sul tema ” La COP21 e l’accordo di Parigi sul clima” che si terrà mercoledì 10 febbraio alle 18.00
presso la Sala studenti della Biblioteca Scientifica Interdipartimentale, in via G. Campi 213/c a Modena.
Saluti e introduzione: prof. Glauco Ponterini, Direttore scientifico BSI UniMoRe, prof. Alessandro Capra, Direttore DIEF UniMoRe.
Tecnico dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, Luca Lombroso, che ha partecipato come “observer” per il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
dell’Università di Modena e Reggio Emilia alla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici di dicembre 2015, verrà in BSI per informare gli studenti, la comunità dell’Ateneo e i cittadini sui risultati
della Conferenza e per condividere con il pubblico le prospettive attuali e future connesse ai cambiamenti climatici, alle loro cause, agli effetti e alle possibili soluzioni in materia di ambiente e biodiversità, energie rinnovabili e nuove tecnologie, stili di vita, giustizia climatica ed etica ambientale, presentando anche alcuni esempi e proposte concrete al riguardo.
“L’accordo di Parigi, in qualsiasi prospettiva lo si veda, – commenta Lombroso – è un passo storico. A differenza delle ultime COP (Conferenze delle Parti delle Nazioni Unite sul clima) Parigi si è conclusa non solo con una “COP decision” ma è stato approvato anche un nuovo trattato internazionale. Viene stabilito per la prima volta, in modo politicamente vincolante, un limite di massimo riscaldamento planetario, inferiore di ben 2ºC rispetto all’era preindustriale
ed entro il 2100, facendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1.5ºC”.
“Con le ‘promesse di riduzione attuali’, riconosce l’accordo stesso, c’è un GAP di 15 miliardi di tonnellate di CO2 per il percorso da fare per contenere il global warming a 2°C, ma si indica anche la strada da percorrere per colmare questo gap attraverso il coinvolgimento del livello sub nazionale: regioni, città e comuni, imprese, associazioni e società civile. Questa, ritengo, sarà anche una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile e ovviamente per la ricerca.
Al proposito l’accordo di Parigi cita esplicitamente, art. 7.7, “l’approfondimento della conoscenza scientifica sul clima inclusa la ricerca, l’osservazione sistematica del sistema climatico ed i sistemi di allerta precoce in una maniera che aiuti i servizi climatici e supporti la presa di decisione.”
La conferenza è disponibile in streaming (http://tv.unimore.it ) .
Oltre Parigi #COP21 vers. CampogallianoLuca Lombroso
Slides intervento a Consulta Ambiente Aperta a Campogalliano, 19 febbraio 2016, con aperitivo a lume di candela per M'Illunimo di Meno.
questo video è sostanzialmente una "short version" delle due conferenze precedenti (vedi relative slide) in università e AESS
All4climate2021 Viaggio nel tempo e nel clima di ModenaLuca Lombroso
L’evento va ad inserirsi all’interno del Programma “All4Climate – Italy 2021”, volto a promuovere il 2021 come l’anno dell’Ambizione Climatica.
Quest’anno il Regno Unito ospiterà la 26a Conferenza delle Parti sulla Convenzione ONU sul cambiamento climatico (COP26) a Glasgow, mentre l’Italia ospiterà gli eventi preparatori, tra cui un evento per i giovani e il vertice Pre-COP, che si terranno a Milano dal 28 settembre al 2 ottobre.
Proprio nell’ambito degli eventi preparatori va ad inserirsi All4Climate – Italy 2021, con un obiettivo molto chiaro: fare del 2021 un anno fondamentale per l’ambizione climatica.
L’evento che abbiamo progettato si avvia dall’analisi dei dati meteorologici rilevati dall’Osservatorio Geofisico di Modena, che l’Università gestisce dal lontano 1826 raccogliendo dati e studiando i fenomeni climatici. Accanto agli antichi strumenti, in Osservatorio si trovano le moderne stazioni che ci consentono di alimentare una delle serie storiche di dati meteo più lunghe ed ininterrotte d’Italia.
Un esperto giornalista modererà in diretta dal “Salotto dell’Osservatorio Geofisico” e coinvolgerà esperti di vari aspetti legati al clima, a partire dal nostro meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, che introdurrà la serie storica di temperature misurata a Modena.
Da Severn Suzuki a Greta Thunberg: come è cambiato il clima e la comunicazioneLuca Lombroso
In questo incontro virtuale, promosso all’interno del progetto LIFE Metroadapt, percorreremo l’evoluzione della comunicazione dei cambiamenti climatici dai tempi, ormai storici, dell’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992 ai giorni nostri. In questo arco di tempo sono cambiati i termini e gli slogan, ma è cambiato soprattutto il clima. Ci interrogheremo su cosa si è sbagliato e soprattutto su come migliorare la comunicazione climatica per farla risultare maggiormente efficace.
Aprirà l’incontro Cinzia Cesarini di Città Metropolitana
Parlerà Luca Lombroso – meteorologo e divulgatore scientifico
Modera Marzio Marzorati – Legambiente Lombardia
presentazione delle attività svolte nell'anno 2018 da Emilia Romagna Meteo Associazione di Promozione Sociale
Relazione del Presidente Luca Lombroso all'incontro annuale UNI-MET
L'Associazione Emilia romagna Meteo ha aderito a UNI-MET, Tavolo di coordinamento delle aggregazioni della meteorologia italiana. UNI-MET è il filo conduttore comune a tutte le aggregazioni italiane che si occupano di meteorologia e che intendono impegnarsi per l'utilizzo di procedure, protocolli, linguaggi e buone pratiche comuni. E' un canale di comunicazione aperto tutto l'anno per lo scambio di informazioni e di notizie meteorologiche.
UNI-MET vuole essere uno strumento utile e pratico per ridurre la frammentazione della meteorologia italiana. Qui la relazione presentata dal Presidente Luca Lombroso all'incontro annuale delle associazioni aderenti a UNIMET
Tempo clima e aria: l'Osservatorio Geofisico di Modena per la sostenibilità.Luca Lombroso
Modena, festival sviluppo sostenibile, 31 maggio 2018, vedi anche il video podcast http://tv.unimore.it/registrazioni/item/663-tempo-clima-e-aria-l-osservatorio-geofisico-per-la-sostenibilita
Cambiamenti climati e impatti su ambiente e agricoltura: La sfida dei 2°C,
con cenni ai risultati della COP23 - Fiji - Bonn Conferenza della Nazioni Unite sui cambiamenti climatici
diapositive della lezione al corso di formazione per apicoltori del circolo amici dell'ape
Istituto Agrario Spallanzani, Castelfranco Emilia
martedì 21 novembre 2017
4. L'ultimo uomo che ha convissuto con un clima
regolato dalla CO2 a 400 ppm
5. Esiste un consenso scientifico molto consistente
che indica che siamo in presenza di un
preoccupante riscaldamento del sistema climatico.
1990: i dubbi e le evidenze del global warming
1995: c’è una distinguibile influenza umana nel
clima globale
2001: Gran parte del riscaldamento è
probabilmente (>66%) dovuto all’uomo
2007: il riscaldamento è INEQUIVOCABILE e MOLTO
PROBABILMENTE (90%) dovuto ai gas serra
2014: E' "estremamente probabile" che le attività
umane siano la causa dei cambiamenti climatici
6. Il riscaldamendo del pianeta non è omogeneo, questi
squilibri influenzano anche (come?) la circolazione
7. Luglio 2015: il più caldo di sempre
Estate 2015: la terza più calda di sempre
9. Nel 2044 chiameremo “fresco” il caldo più
accanito che abbiamo finora sopportato
Nel 2044 chiameremo “fresco” il caldo più accanito
che abbiamo finora sopportato: credete che
basterà il condizionatore?
10. •
Riduci drasticamente le emissioni di gas serra
•
Lascia i combustibili fossili sotto terra
•
Usa fonti rinnovabili
•
Ferma la deforestazione
•
Smetti di cementificare il territorio
•
Pianta alberi ad alto fusto e con ampie foglie verdi nei viali e nelle piazze
•
Meno auto, più biciclette
•
Scegli prodotti e alimenti locali e biologici
•
Arresta il consumismo
•
Abbondona l’ideologia della crescita economica continua
I veri consigli anti caldo
12. tale riscaldamento è stato accompagnato dal costante
innalzamento del livello del mare, inoltre è difficile non metterlo
in relazione con l’aumento degli eventi meteorologici estremi
Eventi estremi e Cambiamenti Climatici
Siccità
Precipita
zioni
estreme
Alluvioni
costiere
ondate
calore
forti evidenze grandi evidenzelimitate
evidenze
tornado uragani
13. alluvioni in Emilia 2014/15
Alluvione Piacenza
13-14 set 2015
300 mm/ 6 ore
Alluvione Parma
13-14 ott 2014
200 mm/6 ore
Alluvione Modena
18-19 gen 2014
307 mm/3 gg
Alluvione Romagna
18-19 set 2014
150 mm/6 ore
14.
15. fa più clamore l'annuncio di un'era glaciale da siti di #meteobufale
che del #globalwarming da parte del 97% degli scienziati del clima
16. il #globalwarming vi invita al festival della fusione dei
ghiacciai che si terrà sulle Alpi nel weekend
17.
18. “il metano ci da una mano. ad estinguerci!”
IN SIBERIA SI INCENDIA IL PERMAFROST. ED È STRAGE.
http://www.crisiswhatcrisis.it/2015/04/20/in-siberia-si-incendia-il-
permafrost-ed-e-strage/
Lo scioglimento dei ghiacci polari e di quelli d’alta quota
minaccia la fuoriuscita ad alto rischio di gas metano
19. questo secolo potrebbe essere testimone di cambiamenti
climatici inauditi e di una distruzione senza precedenti
degli ecosistemi, con gravi conseguenze per tutti noi
2 gradi 5 gradi
2 gradi centigradi: scarsità d’acqua in aumento in Africa meridionale e nel Mediterraneo.
Significativo declino nella produzione di cibo in Africa, dove la malaria infliggerà 60 milioni di
persone.Fino a 10 milioni di persone afflitte dalle alluvioni costiere ogni anno. Le specie che
vivono all’artico, come gli orsi polari, minacciate d’estinzione insieme a una cifra oscillante fra il
15 e il 40% della restante selvaggina mondiale. La corrente del golfo potrebbe iniziare ad
indebolirsi e la fusione della calotta glaciale sulla Groenlandia divenire irreversibile.
5 gradi centigradi : possibile scomparsa di enormi ghiacciai sull’ Himalayas, affliggendo con la
carenza idrica il 25% della popolazione della Cina e centinaia di milioni di persone in India.
L’acidità degli oceani aumenta con minaccia di totale collasso dell’industria ittica. Il livello del
mare sale inesorabilmente inondando vaste regioni dell’Asia e circa la metà delle più grandi città
del mondo, comprese Londra, New York e Tokyo.
La scelta è nostra!
20. È tragico l’aumento dei migranti che fuggono
la miseria aggravata dal degrado ambientale
Come i cambiamenti climatici hanno influito sulla guerra in Siria -
See more at: http://www.climalteranti.it/2015/05/04/come-i-cambiamenti-climatici-hanno-influito-sulla-guerra-in-siria/
21. Chapala, lo strano ciclone che sta sferzando lo Yemen
Venti fino a 240 km/h e onde alte fino a 9 metri: Chapala ha caratteristiche
anomale per il Medio Oriente. Investita anche Makallah, la roccaforte di Al Qaeda
In 2 giorni le piogge di 10 anni!
24. Bikini: prima la bomba atomica (H), poi la
bomba climatica innescata dal #globalwarming
entrambe dovute alla follia umana
http://www.directmatin.fr/environnement/2015-10-28/les-habitants-des-bikini-reclament-lasile-climatique-aux-etats-
unis-714595
25. La vera causa dell'esodo di massa: il picco del
petrolio
http://ugobardi.blogspot.it/2015/10/la-vera-causa-dellesodo-di-massa-il.html#more
26. ugobardi.blogspot.it/2015/10/la-vera-causa-dellesodo-di-massa-il.html#more
1996: picco della produzione
2001: le esportazioni di petrolio greggio cominciano a
diminuite in modo netto, anche se ammortizzate
dall'aumento dei prezzi del petrolio
2006: le importazioni di petrolio cominciano ad
aumentare ad un tasso più alto
2008: l'aumento del consumo di petrolio raggiunge il
livello del declino della produzione di petrolio
2011 la Primavera Araba raggiunge la Siria in marzo
2011 le aziende internazionali petrolifere sospendo le
operazioni
embargo petrolifero
2012: la produzione di petrolio crolla
precipitosamente man mano che il governo perde il
controllo sui giacimenti petroliferi orientali.
2014: la produzione petrolifera è completamente
collassata
27. Il carbon budget disponibile (e il,petrolio disponibile)
per le future generazioni
28. 1 m3 methane ->1.8 kg/CO2
1 kWh->0.4-0.9 kg/CO2
1 l gasoline->2.4 kg/CO2
1 l diesel->2.6 kg/CO2
1 kg coal -> 3.7 kg/CO2
29. è diventato urgente e impellente lo sviluppo di politiche
affinché nei prossimi anni l’emissione di anidride carbonica
e di altri gas altamente inquinanti si riduca drasticamente
30. l'atmosfera è la più grande
discarica (abusiva) del mondo!
Rifiuti urbani in Italia (2011): 527 kg/procapite, 32 Mt
totali
Gas serra in italia (2012, solo da comb.fossili): 6,7
tCO2/procapite, 406 MtCO2 totali
31. accogliere i partecipanti nelle migliori condizioni per
lavorare e discutere
Facilitare il dibattito tra le nazioni e assicurare un processo
negoziale trasparente e inclusivo per favorire l’adozione di
un accorto. Questo non è un compito facile, perché le
decisioni possono essere prese solo unanimemente
La prossima conferenza ONU,
COP 21, sarà il più grande summit
internazionale
la posta in gioco è alta: gestire la
perturbazione climatica che minaccia la
nostra società ed economia. La
conferenza dovrebbe portare
all’adozione di un accordo universale
per la transizione verso una società
low carbon e a un’economia
resiliente ai cambiamenti climatici
LE COP sono conferenze IBRIDE
Negoziati ONU (UNFCCC)
seminari scientifici, economici, policy (side events)
mostre ed esposizioni
Partecipano, da 195 paesi del mondo
Delegati (parties)
Agenzie intergovernative (IPCC, UNEP, WMO, ecc)
osservatori (ONG ambientaliste, scientifiche, di categoria, indigeni, ecc
giornalisti e media
Obiettivo
“non vincolante”
UNFCCC:
raggiungere la stabilizzazione
delle concentrazioni dei gas serra
in atmosfera a un livello
abbastanza basso per prevenire
interferenze antropogeniche
dannose per il sistema climatico
32. Lo scopo della COP 21 è limitare il
global warming entro i 2°C rispetto
all’era pre industriale (1850)
il futuro accordo interazione dovrà prima di tutto fare in modo
equilibrato fare lo sforzo di ridurre le emissioni di gas a effetto
serra - e adattare le società alle perturbazioni climatiche esistenti
prima della COP 21, ogni nazione doveva
comunicare i suoi “contributi
nazionali” (INDC) presentando gli sforzi che
intende attuare
Altra parte essenziale
degli obiettivi di Parigi è
stanziare 100 miliardi
di dollari all’anno (circa
78 milioni di euro) di
contributi statali, di
organizzazioni
internazionali e dal
settore privato dal 2020
per aiutare i PVS
Molte iniziative su larga scala sono correntemente
sviluppare da vari enti subnazionali (città, Regioni, ecc),
associazioni, businesses, ecc. Questo è quel che si
chiama L’agenda delle soluzioni
33. INDC Intended National Determinate Contribution
alcuni esempi
http://cait2.wri.org/indc/
- USA: -26/28% entro 2025 rispetto 2005
- UE: -40% entro 2040 rispetto 1990
- Russia: -25/30% entro 2020/30 rispetto 1990
- Norvegia: -40% entro 2021/30 rispetto 1990
- Svizzera: -50% entro 2021/30 rispetto 1990
- Messico: -22% entro 2030 rispetto al “BAU”
- Gabon: -50% entro 2025 rispetto al “BAU”
34. Verso Parigi dove NON si salverà la
Terra!
Fonte: ClimateAction Tracker Update
http://climateactiontracker.org/assets/publications/CAT_global_temperature_update_October_2015.pdf
36. La riduzione dei gas serra richiede onestà, coraggio e
responsabilità, soprattutto da parte dei Paesi più
potenti e più inquinanti
37. La sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza
si dimostra nel fallimento dei Vertici mondiali sull’ambiente
38. Non servono le pur importanti piccole azioni
ma agire in 4-5 macro consumi
Cosa
posso
fare?
Come scaldo
casa
Come illumino
(elettricità) casa
Come (e quanto) mi
mi muovo
Come mangio
Quanto consumo
e quanto butto
D'altronde se agiamo individualmente, sarà
troppo poco
39. Ogni comunità può prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha
bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di
tutelarla e garantire la continuità della sua fertilità per le
generazioni future
Il modello delle Citta’
di Transizione
ma se agiamo come comunità, potrebbe
essere quanto basta e giusto in tempo
40. Transition Training & Consulting 2010
CAMBIAMENTO
CLIMATICO
Ingegneria climatica
Sequestro di carbonio
Commercio emissioni
Addattamento
Energia nucleare
• Soluzioni High/
Green Tech
P O + C C
=Ripensare il
sistema
• Rilocalizzazione
pianificata
• Percorsi di discesa
energetica
• Resilienza locale
• Cambiare gestione
della terra
TRANSIZIONE!
PICCO PETROLIO
• Brucia tutto!
Deregulation,
trivelle libere!
• biocarburanti
• sabbie bituminose
e petrolio non
convenzionale
• Nazionalismo della
risorse
• Guerre per le
risorse
È fondamentale cercare soluzioni integrali, che
considerino le interazioni dei sistemi naturali tra loro e
41. Sostenibilità
Raccolta differenziata
Cibo biologico
Rinforzare gli argini
Finanza etica
Caldaia a condensazione
Carbon neutral
Scuolabus a metano
Innovazione,meritocrazia
Resilienza
Riuso,rifiuti zero
Prod. locali,permacultura
Ridare spazio al fiume
Economia locale circolare
Isolare la casa
Post carbon
Piedi bus,bici
Invenzione,collaborazione
42. Più il cuore della persona è vuoto, più ha bisogno
di oggetti da comprare, possedere e consumare
Sconti!
tutto sottocosto!
43. •• CONSUMARE: logorare coll’uso, distruggere, … mandare al
male, rovinare, sciupare, sprecare - CONSUMATORE: che
distrugge, sciupone (Vocabolario Zingarelli 1968)
• CONSUMO: atto di consumare, logorio, danno
Based on Dominguez and Robin (1992)
Curva della soddisfazione…
Livellodisoddisfazione
Consumi
sopravvivenza
com
fort
Lusso
stravaganza
sufficienza
44. effetti collaterali del “risparmio energetico” e
delle “buone pratiche”
aumento dei consumi!
45. la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto
inquinanti, deve essere sostituita progressivamente e
senza indugio
46. Il cammino verso #paris2015 e la #cop21
#peoplespilgrimage #unaterraunafamiglia
http://www.abitcoop.it/cammino-verso-paris2015-cop21/
47. non tutto è perduto, perché
gli esseri umani, capaci di
degradarsi fino all’estremo,
possono anche superarsi,
ritornare a scegliere il bene
e rigenerarsi, al di là di
qualsiasi condizionamento
psicologico e sociale che
venga loro imposto
48. Gioco delle braccia di
last call
Un esercizio molto semplice
Incrociate le braccia
Guardate che posto avete sopra poi abbassatele
Incrociate di nuovo le braccia
Alzi la mano chi aveva sopra lo stesso polso
Alzi la mano chi ha sopra il polso destro
Alzi la mano chi ha sopra il polso sinistro
Ma a volte le cose cambiano, o siamo costretti a cambiare abitudini.
Incrociate le braccia al contrario
Guardate che posto avete sopra poi abbassatele
Vi sarete accorti di 3 cose che valgono anche per la transizione al futuro sostenibile
1. É possibile
2. Dobbiamo rifletterci, e specie all'inizio faremo degli errori
3. É un po' scomodo all'inizio, ma poi ci si abitua e può anche piacere di più!