Immagina se… COP 26 fosse la COP della svoltaLuca Lombroso
Tra clima e immaginazione
Live streaming con il noto meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, tar analisi e nuove visioni. Lunedì 27 settembre, ore 10.00.
E se l’immaginazione fosse uno strumento di svolta nella lotta al cambiamento climatico? Se lo chiederà il noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Lombroso, lunedì 27 settembre, alle ore 10.00, in un incontro live streaming dal titolo Immagina se… COP 26 fosse la COP della svolta. L’appuntamento apre la seconda settimana del calendario Carpinscienza, il festival scientifico promosso dagli istituti superiori di Carpi, e conclude la rassegna It’s NATURAL – forestazione urbana dialoghi green, promossa dalla Fondazione CR Carpi per affiancare la massiccia opera di forestazione che sta realizzando nel grande Parco Santacroce, di sua proprietà, per farlo diventare un polmone verde da 10.000 piante a pochi passi dal centro urbano. Il previsto saluto del ministro dell’istruzione durante lo streaming invece non avverrà per sopraggiunti improrogabili impegni istituzionali del professore Patrizio Bianchi.
Dove siamo, dove vogliamo andare, come arrivarci, erano gli slogan della COP 23, ed era il 2017. Partendo da questi interrogativi, Lombroso, in un dialogo con Francesco Natale, studente e conduttore radiofonico, aggiungerà nuovi tasselli di ragionamento, dopo la pausa forzata dei negoziati delle cosiddette “COP”, le grandi “Assemblee di condominio del Pianeta Terra”. A oltre un anno dalla COP 25, il mondo è infatti cambiato. La pandemia da COVID-19 ha lanciato un segnale, una sorta di avvertimento da non sottovalutare. La nostra economia, la globalizzazione, la “civiltà globale interconnessa”, sono estremamente fragili. Il lockdown di marzo 2020 è stato un esperimento involontario unico. Lo stop delle principali attività economiche ha mostrato quanto rapido possa essere il recupero dell’ambiente e della qualità dell’aria, ma anche quanto lento e subdolo sia il sistema climatico. Sono calate le emissioni serra dell’8-10% a livello globale, ma il segnale non si è visto nelle concentrazioni di CO2. Perché questo accada, occorre d’ora innanzi attuare, non per necessità ma per virtù, tagli ancora più ambiziosi delle emissioni. Il dato che emerge, se si guarda al passato, rivela invece che dagli accordi di Rio, nel 1992, alla COP di Madrid del 2019, le emissioni globali sono aumentate del 60%. Ora e non domani serve una svolta, e in questo cambio di passo Lombroso, nel proprio intervento live streaming, guarda alle nuove generazioni. Prendendo spunto Rob Hopkins, prova a individuare la chiave della svolta nella visione di un mondo diverso facendo riferimento a immaginazione e fantasia, virtù particolarmente attive proprio nei giovani. Ed è su questo filo conduttore che l’incontro, introdotto dal presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, tesserà i ragionamenti verso l’imminente COP 26.
25 settembre 2001 – 16 settembre 2021: Il peso delle variazioni climatiche ne...Luca Lombroso
l Museo della Bilancia giovedì 16 settembre 2021 dalle 18,30 alle 20,00 in modalità mista (in presenza con prenotazione obbligatoria e diretta streaming) Il peso delle variazioni climatiche negli ultimi 20 anni conferenza di Luca Lombroso meteorologo AMPRO, Osservatorio Geofisico UNIMORE e divulgatore ambientale.
Iniziativa nell'ambito di ALL4CLIMATE - Italy 2021, iniziativa nell'ambito della pre-COP di Milano e COP26 del Regno Unito.
Un'occasione per riprendere ed aggiornare i dati presentati esattamente 20 anni fa nell’ambito di due appuntamenti al museo sui cambiamenti climatici a scala globale e locale, con particolare attenzione alla provincia modenese.
Una breve introduzione sull’esperienza educativa del museo sottolinea l’importanza dei dati scientifici come elemento necessario per avvicinarsi al tema del cambiamento climatico.
Partecipazione in presenza a numero chiuso, prenotazione consigliata scrivendo a didattica@museodellabilancia.it
Diretta Youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z_7nwaoCSfE
La #cop21 e l'accordo di Parigi sul climaLuca Lombroso
Conferenza pubblica di
Luca Lombroso, Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
sul tema ” La COP21 e l’accordo di Parigi sul clima” che si terrà mercoledì 10 febbraio alle 18.00
presso la Sala studenti della Biblioteca Scientifica Interdipartimentale, in via G. Campi 213/c a Modena.
Saluti e introduzione: prof. Glauco Ponterini, Direttore scientifico BSI UniMoRe, prof. Alessandro Capra, Direttore DIEF UniMoRe.
Tecnico dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, Luca Lombroso, che ha partecipato come “observer” per il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
dell’Università di Modena e Reggio Emilia alla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici di dicembre 2015, verrà in BSI per informare gli studenti, la comunità dell’Ateneo e i cittadini sui risultati
della Conferenza e per condividere con il pubblico le prospettive attuali e future connesse ai cambiamenti climatici, alle loro cause, agli effetti e alle possibili soluzioni in materia di ambiente e biodiversità, energie rinnovabili e nuove tecnologie, stili di vita, giustizia climatica ed etica ambientale, presentando anche alcuni esempi e proposte concrete al riguardo.
“L’accordo di Parigi, in qualsiasi prospettiva lo si veda, – commenta Lombroso – è un passo storico. A differenza delle ultime COP (Conferenze delle Parti delle Nazioni Unite sul clima) Parigi si è conclusa non solo con una “COP decision” ma è stato approvato anche un nuovo trattato internazionale. Viene stabilito per la prima volta, in modo politicamente vincolante, un limite di massimo riscaldamento planetario, inferiore di ben 2ºC rispetto all’era preindustriale
ed entro il 2100, facendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1.5ºC”.
“Con le ‘promesse di riduzione attuali’, riconosce l’accordo stesso, c’è un GAP di 15 miliardi di tonnellate di CO2 per il percorso da fare per contenere il global warming a 2°C, ma si indica anche la strada da percorrere per colmare questo gap attraverso il coinvolgimento del livello sub nazionale: regioni, città e comuni, imprese, associazioni e società civile. Questa, ritengo, sarà anche una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile e ovviamente per la ricerca.
Al proposito l’accordo di Parigi cita esplicitamente, art. 7.7, “l’approfondimento della conoscenza scientifica sul clima inclusa la ricerca, l’osservazione sistematica del sistema climatico ed i sistemi di allerta precoce in una maniera che aiuti i servizi climatici e supporti la presa di decisione.”
La conferenza è disponibile in streaming (http://tv.unimore.it ) .
Immagina se… COP 26 fosse la COP della svoltaLuca Lombroso
Tra clima e immaginazione
Live streaming con il noto meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, tar analisi e nuove visioni. Lunedì 27 settembre, ore 10.00.
E se l’immaginazione fosse uno strumento di svolta nella lotta al cambiamento climatico? Se lo chiederà il noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Lombroso, lunedì 27 settembre, alle ore 10.00, in un incontro live streaming dal titolo Immagina se… COP 26 fosse la COP della svolta. L’appuntamento apre la seconda settimana del calendario Carpinscienza, il festival scientifico promosso dagli istituti superiori di Carpi, e conclude la rassegna It’s NATURAL – forestazione urbana dialoghi green, promossa dalla Fondazione CR Carpi per affiancare la massiccia opera di forestazione che sta realizzando nel grande Parco Santacroce, di sua proprietà, per farlo diventare un polmone verde da 10.000 piante a pochi passi dal centro urbano. Il previsto saluto del ministro dell’istruzione durante lo streaming invece non avverrà per sopraggiunti improrogabili impegni istituzionali del professore Patrizio Bianchi.
Dove siamo, dove vogliamo andare, come arrivarci, erano gli slogan della COP 23, ed era il 2017. Partendo da questi interrogativi, Lombroso, in un dialogo con Francesco Natale, studente e conduttore radiofonico, aggiungerà nuovi tasselli di ragionamento, dopo la pausa forzata dei negoziati delle cosiddette “COP”, le grandi “Assemblee di condominio del Pianeta Terra”. A oltre un anno dalla COP 25, il mondo è infatti cambiato. La pandemia da COVID-19 ha lanciato un segnale, una sorta di avvertimento da non sottovalutare. La nostra economia, la globalizzazione, la “civiltà globale interconnessa”, sono estremamente fragili. Il lockdown di marzo 2020 è stato un esperimento involontario unico. Lo stop delle principali attività economiche ha mostrato quanto rapido possa essere il recupero dell’ambiente e della qualità dell’aria, ma anche quanto lento e subdolo sia il sistema climatico. Sono calate le emissioni serra dell’8-10% a livello globale, ma il segnale non si è visto nelle concentrazioni di CO2. Perché questo accada, occorre d’ora innanzi attuare, non per necessità ma per virtù, tagli ancora più ambiziosi delle emissioni. Il dato che emerge, se si guarda al passato, rivela invece che dagli accordi di Rio, nel 1992, alla COP di Madrid del 2019, le emissioni globali sono aumentate del 60%. Ora e non domani serve una svolta, e in questo cambio di passo Lombroso, nel proprio intervento live streaming, guarda alle nuove generazioni. Prendendo spunto Rob Hopkins, prova a individuare la chiave della svolta nella visione di un mondo diverso facendo riferimento a immaginazione e fantasia, virtù particolarmente attive proprio nei giovani. Ed è su questo filo conduttore che l’incontro, introdotto dal presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, tesserà i ragionamenti verso l’imminente COP 26.
25 settembre 2001 – 16 settembre 2021: Il peso delle variazioni climatiche ne...Luca Lombroso
l Museo della Bilancia giovedì 16 settembre 2021 dalle 18,30 alle 20,00 in modalità mista (in presenza con prenotazione obbligatoria e diretta streaming) Il peso delle variazioni climatiche negli ultimi 20 anni conferenza di Luca Lombroso meteorologo AMPRO, Osservatorio Geofisico UNIMORE e divulgatore ambientale.
Iniziativa nell'ambito di ALL4CLIMATE - Italy 2021, iniziativa nell'ambito della pre-COP di Milano e COP26 del Regno Unito.
Un'occasione per riprendere ed aggiornare i dati presentati esattamente 20 anni fa nell’ambito di due appuntamenti al museo sui cambiamenti climatici a scala globale e locale, con particolare attenzione alla provincia modenese.
Una breve introduzione sull’esperienza educativa del museo sottolinea l’importanza dei dati scientifici come elemento necessario per avvicinarsi al tema del cambiamento climatico.
Partecipazione in presenza a numero chiuso, prenotazione consigliata scrivendo a didattica@museodellabilancia.it
Diretta Youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z_7nwaoCSfE
La #cop21 e l'accordo di Parigi sul climaLuca Lombroso
Conferenza pubblica di
Luca Lombroso, Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
sul tema ” La COP21 e l’accordo di Parigi sul clima” che si terrà mercoledì 10 febbraio alle 18.00
presso la Sala studenti della Biblioteca Scientifica Interdipartimentale, in via G. Campi 213/c a Modena.
Saluti e introduzione: prof. Glauco Ponterini, Direttore scientifico BSI UniMoRe, prof. Alessandro Capra, Direttore DIEF UniMoRe.
Tecnico dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, Luca Lombroso, che ha partecipato come “observer” per il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
dell’Università di Modena e Reggio Emilia alla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici di dicembre 2015, verrà in BSI per informare gli studenti, la comunità dell’Ateneo e i cittadini sui risultati
della Conferenza e per condividere con il pubblico le prospettive attuali e future connesse ai cambiamenti climatici, alle loro cause, agli effetti e alle possibili soluzioni in materia di ambiente e biodiversità, energie rinnovabili e nuove tecnologie, stili di vita, giustizia climatica ed etica ambientale, presentando anche alcuni esempi e proposte concrete al riguardo.
“L’accordo di Parigi, in qualsiasi prospettiva lo si veda, – commenta Lombroso – è un passo storico. A differenza delle ultime COP (Conferenze delle Parti delle Nazioni Unite sul clima) Parigi si è conclusa non solo con una “COP decision” ma è stato approvato anche un nuovo trattato internazionale. Viene stabilito per la prima volta, in modo politicamente vincolante, un limite di massimo riscaldamento planetario, inferiore di ben 2ºC rispetto all’era preindustriale
ed entro il 2100, facendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1.5ºC”.
“Con le ‘promesse di riduzione attuali’, riconosce l’accordo stesso, c’è un GAP di 15 miliardi di tonnellate di CO2 per il percorso da fare per contenere il global warming a 2°C, ma si indica anche la strada da percorrere per colmare questo gap attraverso il coinvolgimento del livello sub nazionale: regioni, città e comuni, imprese, associazioni e società civile. Questa, ritengo, sarà anche una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile e ovviamente per la ricerca.
Al proposito l’accordo di Parigi cita esplicitamente, art. 7.7, “l’approfondimento della conoscenza scientifica sul clima inclusa la ricerca, l’osservazione sistematica del sistema climatico ed i sistemi di allerta precoce in una maniera che aiuti i servizi climatici e supporti la presa di decisione.”
La conferenza è disponibile in streaming (http://tv.unimore.it ) .
#MeteoredWorldMetDay: Oceani, tempo, clima ed eventi estremi: tutto è connessoLuca Lombroso
Presentazione di Luca Lombroso alla conferenza on line organizzata da Meteored e presentata da Lorenzo Pasqualini, caporedattore di www.ilmeteo.net, alla Giornata Mondiale della Meteorologia 2021
Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
Oltre Parigi #COP21 vers. CampogallianoLuca Lombroso
Slides intervento a Consulta Ambiente Aperta a Campogalliano, 19 febbraio 2016, con aperitivo a lume di candela per M'Illunimo di Meno.
questo video è sostanzialmente una "short version" delle due conferenze precedenti (vedi relative slide) in università e AESS
Il rifiuto della Terra - verso #paris2015 #cop21Luca Lombroso
la mia ultima presentazione nel percorso "verso parigi", focalizzata anche al tema migranti e profughi climatici
Versione della conferenza "il rifiuto della Terra, Trento lunedì 9 novembre 2015
Da Severn Suzuki a Greta Thunberg: come è cambiato il clima e la comunicazioneLuca Lombroso
In questo incontro virtuale, promosso all’interno del progetto LIFE Metroadapt, percorreremo l’evoluzione della comunicazione dei cambiamenti climatici dai tempi, ormai storici, dell’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992 ai giorni nostri. In questo arco di tempo sono cambiati i termini e gli slogan, ma è cambiato soprattutto il clima. Ci interrogheremo su cosa si è sbagliato e soprattutto su come migliorare la comunicazione climatica per farla risultare maggiormente efficace.
Aprirà l’incontro Cinzia Cesarini di Città Metropolitana
Parlerà Luca Lombroso – meteorologo e divulgatore scientifico
Modera Marzio Marzorati – Legambiente Lombardia
#MeteoredWorldMetDay: Oceani, tempo, clima ed eventi estremi: tutto è connessoLuca Lombroso
Presentazione di Luca Lombroso alla conferenza on line organizzata da Meteored e presentata da Lorenzo Pasqualini, caporedattore di www.ilmeteo.net, alla Giornata Mondiale della Meteorologia 2021
Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
Oltre Parigi #COP21 vers. CampogallianoLuca Lombroso
Slides intervento a Consulta Ambiente Aperta a Campogalliano, 19 febbraio 2016, con aperitivo a lume di candela per M'Illunimo di Meno.
questo video è sostanzialmente una "short version" delle due conferenze precedenti (vedi relative slide) in università e AESS
Il rifiuto della Terra - verso #paris2015 #cop21Luca Lombroso
la mia ultima presentazione nel percorso "verso parigi", focalizzata anche al tema migranti e profughi climatici
Versione della conferenza "il rifiuto della Terra, Trento lunedì 9 novembre 2015
Da Severn Suzuki a Greta Thunberg: come è cambiato il clima e la comunicazioneLuca Lombroso
In questo incontro virtuale, promosso all’interno del progetto LIFE Metroadapt, percorreremo l’evoluzione della comunicazione dei cambiamenti climatici dai tempi, ormai storici, dell’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992 ai giorni nostri. In questo arco di tempo sono cambiati i termini e gli slogan, ma è cambiato soprattutto il clima. Ci interrogheremo su cosa si è sbagliato e soprattutto su come migliorare la comunicazione climatica per farla risultare maggiormente efficace.
Aprirà l’incontro Cinzia Cesarini di Città Metropolitana
Parlerà Luca Lombroso – meteorologo e divulgatore scientifico
Modera Marzio Marzorati – Legambiente Lombardia
Corso On line «Futuro del pianeta, cambiamenti climatici, cibo, educazione all'ambiente, mitigazione ed adattamento
Seminario online UNIMORE nell'ambito delle iniziative per EXPO 2015
Buone azioni per rispettare la Terra. Energia, effetto serra, cambiamenti climatici, innalzamento dei mari e ispessimento delle foglie: effetti sulla vita!
presentazione al corso
intervento 8 gennaio 2015
Clima: ultima chiamata?
A fine 2015, a Parigi, si terrà l’ennesimo summit mondiale sul tema, da molti considerato l’ultima opportunità per giungere ad un accordo che eviti il peggio. Anche perché la velocità e la portata dei cambiamenti climatici in atto sono tali che, anche nella migliore delle ipotesi, non è affatto scontato - anzi! - si riesca a tornare a “com’era prima”. Controcorrente, perché di questi temi ci si ricorda solo in occasione di qualche disastro socio-ambientale, con questo corso di formazione cerchiamo di capire meglio quali siano le urgenze del pianeta e, soprattutto, le alternative concretamente praticabili per un futuro più ecologico per tutti.
Relatori:
Luca Lombroso, Mario Agostinelli,
Marzio Galeotti, Monica Di Sisto, Luigi Lazzaro
Organizzato da Alternativa Nord/Sud per il XXI Secolo (ANS-XXI ONLUS) con la collaborazione di Legambiente
Tutti gli incontri si svolgono presso il salone della Cooperativa Sociale Insieme, in via B. Dalla Scola 253, Vicenza.
Verso il summit sul clima di Parigi: proposte, alleanze, strategie, speranze.
CO2mmunity School | Risparmiare energia sarà un gioco da ragazzi! - I° lezioneTHOMAS ZINATO
Prima lezione di un breve ciclo didattico sull'efficienza energetica tenuto presso le scuole medie di Pianiga e Cazzago, nell'entroterra veneziano, a novembre 2016.
Consumo risorse - Impronta ecologica - Energia da combustibili fossili - Cambiamento climatico - Efficienza energetica - Risparmio energetico - Energia rinnovabile
Presentazione al CAI Legnago Venerdì 20 marzo 2015
Versione completa con tutte le slides (alcune non proiettate durante la conferenza) e video you tube citati nella serata al pubblico e nella successiva mattinata di presentazione agli studenti
Sono usciti due recentissimi studi (IEA e IRENA) sulla maggiore resilienza alla pandemia dei sistemi a rete alimentati da rinnovabili anziché da fonti fossili e sulle prospettive della decarbonizzazione. In base ai dati forniti dai due centri studi, queste slides forniscono ampia documentazione in particolare sui vantaggi climatici e occupazionali delle rinnovabili rispetto alle fonti fossili. Per i riferimenti ai link di IEA e IRENA e al caso di Civitavecchia v. https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/14/energia-rinnovabili-il-covid-19-non-ne-ferma-la-crescita-due-studi-ci-spiegano-perche/6002910/ .
EDUCAZIONE: UN IMPORTANTE STRUMENTO PER COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLMATICOMario Agostinelli
Il cambiamento climatico sta scuotendo l'agenda politica. Mentre il gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) suona regolarmente l'allarme, i processi internazionali volti a contenere il riscaldamento globale non sono riusciti a compiere alcun progresso. Alcuni governi, come il Regno Unito e il Canada, hanno recentemente dichiarato un'emergenza climatica, ma finora non hanno intrapreso alcuna azione.
5. 5
L’emergenza climatica
• Negli ultimi 150 anni la concentrazione di CO2 in
atmosfera: da 280 a 379 ppm.
• Ogni anno vengono rilasciati 26.4 Gton di CO2
= 7.2 Gton di C.
• La temperatura del globo si è innalzata di 0,6 °C
nel ‘900.
• L’aumento inevitabile tra 20 anni sarà di 6 °C
• La crescita di CO2 al 2020 è previsto del 50%.
6. Per 650.000 anni fino al 1750
180<[CO2]<300 ppm
Per 10.000 anni fino al 1750
265 <[CO2]<280 ppm
Negli ultimi 150 anni [CO2]
fino a 385 ppm nel 2006
L’aumento dei gas serra dal
1750 è dovuto principalmente
alle emissioni da combustione
di combustibili fossili,
dalle attività agricole e
da cambio uso del
territorio
Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007
385385
6
7. Energia e cambiamenti climatici
Emissioni di CO2 da combustione dimetano, petrolio e carbone.
Periodo 1990-2009
7
10. 10
1 litro gasolio: 2,7 kg CO2
1 litro benzina: 2,4 kg CO2
1 kg carbone = 3,7 kg CO2
1 kWh elettrico da petrolio =
0,6 kg CO2
Quanta
CO2?
11. 11
Produciamo circa 520 kga testa di rifiuti all’anno! Energia e materie prime “nascoste”
nel prodotto
Italia: 200.000 tonnellate/anno di plastica per imbottigliare 11 miliardi di litri d'acqua, 193
litri/ persona all’anno
1 kg di plastica = 2 kg di petrolio e 10 kWh di energia
(1 bottiglia da 1,5 l = 35 g di plastica)
Il riciclo consente di utilizzare solo 3 kWh/kg
bottiglie di plastica = – energia – emissioni – rifiuti – inceneritori!
1 t di carta = 10 alberi+ 15 m3
d‘acqua + 6000 kWh
I RIFIUTI
12. 12
L’EMERGENZA CLIMATICA: SEQUESTRO DI
CO2?
• Per immettere nel sottosuolo 1G ton di CO2 (4%
emissione annua) occorre movimentare 5 milioni di
m3
di gas al giorno;
• Il sequestro di CO2 incide per 3-4 centesimi di euro
per Kw/ora sul costo totale (7-10 centesimi di euro);
• Generare elettricità da carbone e sequestrare la CO2
costa oggi il 14% rispetto all’elettricità da
fotovoltaico.
13. AGRICOLTURA INDUSTRIALE
(N.B.: uomo=0.5% biomassa terrestre, si appropria 20% attività fotosintesi)
• Agricoltura industriale = da 11 a 15% GHG
• Deforestazione = da 15 a 18% GHG
• Conservazione/Trasporto/imballaggi alimenti
= da 15 a 20% GHG
• Decomposizione organica = da 3 a 4 % GHG
• Sistema alimentare industriale =
da 44 a 57% CHG!!!
13
25. Percentage change in
average crop yields for the
climate change scenario.
Effects of CO2 are taken into
account. Crops modeled are:
wheat, maize and rice.
Jackson Institute, University College
London / Goddard Institute for Space
Studies / International Institute for
Applied Systems Analysis
Variazioni delle produttività agricole (previsioni 2020 ,2050 e
2080)
25
27. Verso 50 milioni di rifugiati
ambientali• L’ONU afferma che nei prossimi anni moltissime persone
saranno costrette a emigrare perché il luogo dove vivono non è
in grado di sostenere la presenza umana.
• Marocco,Tunisia e Libia perdono ciascuno oltre 1000 km2 di
terra produttiva ogni anno a causa della desertificazione.
• In Turchia 160.000 km2 di terra agricola si perdono per
l'erosione dei suoli.
• Gli effetti della desertificazione, l’erosione dei suoli
l'innalzamento dei mari, lo scioglimento del permafrost (terreno
ghiacciato) e conseguente erosione delle coste produrranno
molti rifugiati ambientali.
• già oggi ci sono più persone sfollate da disastri ambientali che
dalle guerre.
27
29. 29
In base ai risultati dei convenzionali modelli economici, il
Rapporto prevede che se non interverremo, il costo complessivo
e i rischi delle mutazioni climatiche equivarranno ad una perdita
del cinque per cento del prodotto nazionale lordo annuo globale,
da oggi e per sempre. Se si considera una gamma più ampia di
rischi e conseguenze, si calcola che il danno potrebbe arrivare
fino al 20% del prodotto nazionale lordo, o anche di più.
Mentre il costo di un intervento, che riduca le emissioni di
gas nocivi per evitare le conseguenze peggiori delle
mutazioni climatiche, può essere contenuto nell'1% circa del
prodotto nazionale lordo mondiale annuo.
Rapporto Stern
Rapporto Stern
30. Cambiamento climatico:Dati
economici
• Il Cambiamento climatico potrebbe costare
all’economia mondiale fino a 5000 miliardi di $ ossia il
20% del PIL mondiale. (Rapporto Stern)
• Per evitare le peggiori conseguenze economiche ed
umane del Cambiamento Climatico basterebbero forse
275 Mld. € pari all’1% PIL mondiale. (Minh Ha Dong,
econ.)
• Il settore assicurativo è a rischio: bastano 2 cicloni tipo
Katrina per dover pagare 100 miliardi di $. (Pres,
Lloyd’s di Londra)
30
32. L’ITALIA CAMPIONE D’EUROPA PER EMISSIONI DI CO2
SE NON RISPETTEREMO LA DELIBERA EUROPEA SUI PARAMETRI DI
KYOTO ENTRO IL 2012, DOVREMO ACQUISTARE
“CERTIFICATI VERDI” DA ALTRI PAESI EUROPEI
32
33. 33
Emissioni di CO2 in Lombardia
e Protocollo di Kyoto
• Le emissioni CO2 In Lombardia sono 100
milioni di Tonnellate/anno:
• I trasporti contribuiscono col 23%;
• Il riscaldamento civile col 21%;
• La produzione di energia col 17%;
• L’industria col 16%;
• L’agricoltura 9%;
• I rifiuti 4%.
34. Il 4° Rapporto IPCC
La temperatura globale nel 2100: tra 1.8 e 4 °C in più
Le previsioni sul clima futuro sono basate su differenti scenari di emissione di gas serra
(che tengono conto dello sviluppo tecnologico e socio-economico della popolazione).
I modelli non sono infallibili, rimangono incertezze su alcuni elementi
(aerosol, fenomeni di feedback), ma sono l’unico mezzo che abbiamo per ragionare sul futuro
Alta emissione di gas serra
= riscaldamento maggiore
Riduzione emissioni =
riscaldamento
minore
Emissioni nulle =
riscaldamento residuo (gas
serra già emessi)
34
36. •Percorso delle emissioni globali nei prossimi 40 anni determinerà con
•probabilità un riscaldamento entro la fine del secolo
Impatto azione climatica su
temperatura entro 2100
37. 37 2005
14
Emissioni
stabilizzate
7
Gigatons
Carbon Emitted
per Year
1950
1.6
Emissioni
raddoppiate
Emissioni
attuali
The Stabilization Wedge
0
175 Gt di
Carbonio
Business-as-usual trajectory
Stabilization trajectory
A livello mondiale sono necessari 7 cunei di stabilizzazione
per evitare il raddoppio delle emissioni nei prossimi 50 anni
(Pacala e Socolow, 2004)
2054
25 Gt/cuneo
in 50 anni
Azioni di stabilizzazione CO2
38. 20/20/20: la politica energetico - ambientale
dell’Unione Europea
• ridurre le proprie emissioni del 20% rispetto
alle emissioni del 1990 entro il 2020;
• conseguire un risparmio energetico del 20% al
2020 rispetto ai consumi previsti;
• raggiungere una quota di fonti rinnovabili del
20% al 2020 rispetto ai consumi complessivi;
• raggiungere una quota del 10% di
biocombustibili nel settore trasporti, rispetto
ai consumi di benzina e diesel.
38
39. •Emissioni UE ridotte del
•16% tra il 1990 e 2009
•PIL UE cresciuto del
•40%
•Settore manifatturiero
•UE cresciuto del 34%
•UE in pista verso
•l’obiettivo - 20% di
•riduzione delle emissioni
•nel 2020
•Tuttavia, le politiche
•attuali produrrebbero
•solo - 40% emissioni di•4
•gas serra nel 2050
Emissioni Gas serra:
dove si trova adesso la UE?
41. LA TERRA E’ MALATA
Come ferite non curate, le macchie
rosse che indicano concentrazioni
elevate di NO2 (generato dalla
combustione), coincidono con le zone
più industrializzate: le principali città
del Nord America e dell'Europa. In
particolare in Italia, tutta la zona della
Pianura Padana presenta valori
altissimi.
41
44. 44
INVIVIBILITA’ / SOPRAVVIVENZA
• Costi di “riparazione” molto elevati
• Si alimentano le “protesi”, ma perisce la specie
• L’economia capitalistica non assicura la
sopravvivenza della civilta’
• Il danno ambientale aumenta l’ingiustizia sociale
→La biosfera al posto della geopolitica
Se ne può occupare la destra (Sarkozy, Formigoni?)
45. Scenari di riduzione delle emissioni per
limitare aumento di temperatura a 2°C
45
46. 46
Obiettivo di fondo: 2°C rispetto ai livelli pre-
industriali
Picco globale
entro il 2020
Emissioni globali: - -
50% entro il 2050
(rispetto al 1990)
Paesi sviluppati:
riduzione del 80-95%
entro il 2050
(rispetto al 1990)
Riduzione
maggiore ?
46
50. •
•80% riduzione
•interna nel 2050 è
•possibile
•Con le attuali tecnologie
disponibili,
•Con un cambiamento
dei comportamenti
indotto dai prezzi
•Se tutti I settori
economici contribuiscono
•Percorso efficiente:
•-25% in 2020
•-40% in 2030
•-60% in 2040
•1990 2000 2010 2020 2030 2040 2050
•100%
•40%
•20%
•80%
•60%
•0
%
•Industry
•Transport
•Non CO2 Other Sectors
•Non CO2 Agriculture
•Residential & Tertiary
•Power
Sector
•Current policy
•40%
•20%
•60%
•0
%
•80%
•100%
ROAD MAP EUROPEA AL 2050
51. •*Risparmio sui combustibili: da € 175 a 320 miliardi di media
per anno nel 2010-2050 (rispetto a € 270 miliardi di investimenti)
•*Consumo primario di energia circa 30% al di sotto del 2005
senza incidere negativamente sui servizi energetici
•*Rendere l’economia UE più sicura dal punto di vista
energetico:
•Dimezzare importazioni di petrolio e gas rispetto alla situazione attuale
•Risparmiare € 400 miliardi of sulle importazioni UE di petrolio oil e gas
nel 2050, equivalente a > 3% PIL odierno
•Salvaguardia contro impatti macroeconomici di rialzi futuri dei prezzi
energetici
•*Benefici su qualità dell’aria e salute : € 27 miliardi nel 2030
•e € 88 miliardi nel 2050
Benefici scenario 450 per Europa
52. •
•Passaggio dal costo del carburante a spesa per investimenti
Denaro rimane nella UE
•22
0
•20
0
•18
0
•16
0
•14
0
•12
0
•10
0
•4
0
•8
0
•6
0
•GDP and GHG decoupling
•1990 2000 2010 2020 2030
•GDP GHG emissions
•Innovazione in settori
chiave per la crescita
•cruciale per competitività
futura
•Crescita PIL scollegata da
emissioni gas serra anche
dopo 2020
•PIL più sicuro rispetto a
shock energetici
Benefici per l’economia UE
53. •Creazione nuova occupazione
•Breve termine: ristrutturazione edilizia, produzione di
materiali di isolamento, industria delle rinnovabili
•Potenziale per creazione nuovi posti di lavoro sino a 1.5
milioni entro il 2020
•Usare i ricavi delle aste del sistema UE di scambio delle
quote di emissione e i ricavi fiscali a seguito della riduzione
dei costi occupazionali e aumentare investimenti e R&S
•Prospettive occupazionali a lungo termine dipendono da
condizioni favorevoli del quadro economico, p.es. Spese su ricerca e
sviluppo tecnologico, innovazione, imprenditorialità,
nuove professioni, investimenti
Benefici per occupazione UE