Il Piemonte sta soffrendo per la congiuntura economica ma la regione sta reagendo, mentre Biella continua nella sua discesa recessiva guadagnandosi la maglia nera in alcuni settori. Questa la fotografia dell'ecnomia locale, presentata il 21 giugno dall'Istituto di ricerche economiche e sociali (Ires) della Regione Piemonte, che ha presentato il rapporto "Piemonte economico e sociale" relativo al 2012.
Giornata di studio 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’Istituto Nazionale di Statistica si muove da anni verso un uso intensivo delle fonti amministrative nella produzione di informazione statistica, per far fronte alla crescente richiesta di informazioni statistiche nuove, più tempestive e con maggior dettaglio territoriale.
Al fine di sfruttare il patrimonio informativo disponibile relativo ad archivi amministrativi e fonti statistiche di natura censuaria, il progetto ARCHIMEDE (ARCHIvio di Microdati Economici e DEmo sociali) produce specifici output finalizzati alla ricerca sociale ed economica, alla programmazione territoriale, alla valutazione delle politiche pubbliche a livello nazionale, regionale e locale.
Nella prima parte del lavoro vengono descritte sinteticamente le basi dati prodotte, diffuse attraverso l’Archivio dei microdati validati (ARMIDA) al fine di garantire un ampliamento dell’offerta informativa statistica soprattutto per ambiti territoriali ristretti (comunali o sub-comunali). Successivamente vengono presentati dei possibili utilizzi dei microdati a supporto delle policy degli Enti locali. La rassegna proposta mostra alcune potenzialità per l’analisi territoriale, con particolare riferimento alla Lombardia, delle basi dati su Condizioni socio-economiche delle famiglie, sui Bacini Universitari e su quella ancora in fase di studio su Percorsi di istruzione, formazione e inserimento lavorativo.
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016, MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’intervento ha l’obiettivo presentare il Censimento delle istituzioni non profit 2015, ed evidenziarne le nuove opportunità di analisi. Il censimento si inserisce nella nuova strategia censuaria basata sull’integrazione di Registri statistici e rilevazioni campionarie, che consente da un lato di produrre annualmente dati quantitativi relativi alle caratteristiche strutturali del settore non profit, attraverso il registro statistico; dall’altro rileva e approfondisce, biennalmente, informazioni sugli aspetti peculiari e “qualitativi” delle istituzioni non profit italiane. La base informativa generata dal nuovo approccio metodologico risulta così di grande utilità per la produzione di statistiche territoriali che costituiscono elementi indispensabili per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche del territorio. Il registro statistico garantirà annualmente dati strutturali al massimo dettaglio territoriale (comunale); le rilevazioni campionarie garantiranno la diffusione biennale, a livello subregionale (es. aree metropolitane) di dati e approfondimenti coerenti con le esigenze della programmazione politica. Il questionario della rilevazione prevede infatti focus su contenuti informativi che restituiscono nuove e interessanti opportunità di analisi. Sarà così possibile proporre una griglia di lettura utile per cogliere il ruolo del settore non profit nei diversi territori e la sua capacità di generare sviluppo economico e coesione sociale. Questo anche al fine di ripensare politiche “per” e “con” il settore, da considerare nella sua duplice veste di soggetto economico da un lato e di attore, ormai protagonista, delle politiche sociali territoriali.
Il Piemonte sta soffrendo per la congiuntura economica ma la regione sta reagendo, mentre Biella continua nella sua discesa recessiva guadagnandosi la maglia nera in alcuni settori. Questa la fotografia dell'ecnomia locale, presentata il 21 giugno dall'Istituto di ricerche economiche e sociali (Ires) della Regione Piemonte, che ha presentato il rapporto "Piemonte economico e sociale" relativo al 2012.
Giornata di studio 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’Istituto Nazionale di Statistica si muove da anni verso un uso intensivo delle fonti amministrative nella produzione di informazione statistica, per far fronte alla crescente richiesta di informazioni statistiche nuove, più tempestive e con maggior dettaglio territoriale.
Al fine di sfruttare il patrimonio informativo disponibile relativo ad archivi amministrativi e fonti statistiche di natura censuaria, il progetto ARCHIMEDE (ARCHIvio di Microdati Economici e DEmo sociali) produce specifici output finalizzati alla ricerca sociale ed economica, alla programmazione territoriale, alla valutazione delle politiche pubbliche a livello nazionale, regionale e locale.
Nella prima parte del lavoro vengono descritte sinteticamente le basi dati prodotte, diffuse attraverso l’Archivio dei microdati validati (ARMIDA) al fine di garantire un ampliamento dell’offerta informativa statistica soprattutto per ambiti territoriali ristretti (comunali o sub-comunali). Successivamente vengono presentati dei possibili utilizzi dei microdati a supporto delle policy degli Enti locali. La rassegna proposta mostra alcune potenzialità per l’analisi territoriale, con particolare riferimento alla Lombardia, delle basi dati su Condizioni socio-economiche delle famiglie, sui Bacini Universitari e su quella ancora in fase di studio su Percorsi di istruzione, formazione e inserimento lavorativo.
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016, MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’intervento ha l’obiettivo presentare il Censimento delle istituzioni non profit 2015, ed evidenziarne le nuove opportunità di analisi. Il censimento si inserisce nella nuova strategia censuaria basata sull’integrazione di Registri statistici e rilevazioni campionarie, che consente da un lato di produrre annualmente dati quantitativi relativi alle caratteristiche strutturali del settore non profit, attraverso il registro statistico; dall’altro rileva e approfondisce, biennalmente, informazioni sugli aspetti peculiari e “qualitativi” delle istituzioni non profit italiane. La base informativa generata dal nuovo approccio metodologico risulta così di grande utilità per la produzione di statistiche territoriali che costituiscono elementi indispensabili per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche del territorio. Il registro statistico garantirà annualmente dati strutturali al massimo dettaglio territoriale (comunale); le rilevazioni campionarie garantiranno la diffusione biennale, a livello subregionale (es. aree metropolitane) di dati e approfondimenti coerenti con le esigenze della programmazione politica. Il questionario della rilevazione prevede infatti focus su contenuti informativi che restituiscono nuove e interessanti opportunità di analisi. Sarà così possibile proporre una griglia di lettura utile per cogliere il ruolo del settore non profit nei diversi territori e la sua capacità di generare sviluppo economico e coesione sociale. Questo anche al fine di ripensare politiche “per” e “con” il settore, da considerare nella sua duplice veste di soggetto economico da un lato e di attore, ormai protagonista, delle politiche sociali territoriali.
Conferenza Stampa - Il mercato del lavoro: verso una lettura integrata
Roma, 11 dicembre 2017
Presidenza consiglio dei Ministri- Sala Polifunzionale
Via Santa Maria in Via, 37b
Verso un sistema integrato di indicatori per le politiche localiGiovanni Barbieri
Giovanni A. Barbieri, Istat
Intervento al convegno:
Matera, 9 giugno 2017
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi
e dei sistemi di integrazione delle fonti
Dati e indicatori per le politiche del territorio
L’ANDAMENTO DEL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE IN ITALIA
I principali risultati del Rapporto 2018
Roberto Monducci
Direttore del Dipartimento per la produzione statistica
18 dicembre 2018
#BES_2018 #RapportoBes #istat #18dicembre
L’intervento illustra la base informativa statistica del Bes delle Province, specificandone gli obiettivi e il percorso che ha portato alla sua implementazione
Seminario di Presentazione dell’Annuario statistico "I numeri del Piemonte" Torino, 7 febbraio 2018
Consiglio regionale del Piemonte - Sala Viglione
Via Vittorio Alfieri, 15
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Venezia, 8 novembre 2018
Università Ca’ Foscari Aula 10C
San Giobbe, Cannaregio 873
Intervento a StatCities 2016.
Tre spunti a partire dal lavoro svolto dal Servizio Statistica e toponomastica del Comune di Firenze:
Diffondere la cultura dell’analisi e dell’integrazione
Le nuove geografie e le nuove prospettive
Di quali informazioni hanno bisogno i luoghi?
Conferenza Stampa - Il mercato del lavoro: verso una lettura integrata
Roma, 11 dicembre 2017
Presidenza consiglio dei Ministri- Sala Polifunzionale
Via Santa Maria in Via, 37b
Verso un sistema integrato di indicatori per le politiche localiGiovanni Barbieri
Giovanni A. Barbieri, Istat
Intervento al convegno:
Matera, 9 giugno 2017
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi
e dei sistemi di integrazione delle fonti
Dati e indicatori per le politiche del territorio
L’ANDAMENTO DEL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE IN ITALIA
I principali risultati del Rapporto 2018
Roberto Monducci
Direttore del Dipartimento per la produzione statistica
18 dicembre 2018
#BES_2018 #RapportoBes #istat #18dicembre
L’intervento illustra la base informativa statistica del Bes delle Province, specificandone gli obiettivi e il percorso che ha portato alla sua implementazione
Seminario di Presentazione dell’Annuario statistico "I numeri del Piemonte" Torino, 7 febbraio 2018
Consiglio regionale del Piemonte - Sala Viglione
Via Vittorio Alfieri, 15
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Venezia, 8 novembre 2018
Università Ca’ Foscari Aula 10C
San Giobbe, Cannaregio 873
Intervento a StatCities 2016.
Tre spunti a partire dal lavoro svolto dal Servizio Statistica e toponomastica del Comune di Firenze:
Diffondere la cultura dell’analisi e dell’integrazione
Le nuove geografie e le nuove prospettive
Di quali informazioni hanno bisogno i luoghi?
Evento territoriale “La Statistica per il governo del territorio”
Napoli, Palazzo San Giacomo, patrocinato dalla Città metropolitana di Napoli, dell’Anci, dell’UPI, organizzato dall' Ufficio Territoriale Istat per la Campania e la Basilicata e dal Comune di Napoli con l'obiettivo di valorizzare il ruolo della statistica per una corretta programmazione delle politiche territoriali.
Convegno scientifico Firenze 7 novembre 2016
Il valore dei dati: l’Istat da 90 anni al servizio del Paese
La presentazione si apre con l’illustrazione di possibili utilizzi dei dati per raccontare, descrivere e prevedere i principali fenomeni demografici, sociali ed economici del nostro Paese. Questo è il pretesto per ripercorrere la storia dell’infrastruttura statistica che ha reso possibile un’offerta così ampia: vengono infatti messe in luce le principali tappe che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’Istat negli ultimi 90 anni.
Si mette quindi in risalto il recente processo di modernizzazione che è stato avviato per adeguare l’Istituto alle innovazioni organizzative, tecniche e metodologiche necessarie per mantenere il primato nell’ambito della statistica ufficiale. In particolare si citano le nuove modalità di raccolta dei dati e si fa cenno al sempre più ampio ricorso alle fonti amministrative.
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Treviso, 25 ottobre 2018
Università Ca’ Foscari Campus di Treviso
Auditorium Santa Croce
Piazza della Dogana
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Le parole per capire i numeri, i numeri per capire il mondo
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Barbieri De Francisci_Dealing with Open Data at ISTATGiovanni Barbieri
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Scuola e mercato del lavoro: una prospettiva storica, di Giovanni A. Barbieri...Giovanni Barbieri
Scuola e mercato del lavoro: una prospettiva storica
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Disparità territoriali e politiche di coesione: il ruolo dell'Istat 1926-2016Giovanni Barbieri
L’attenzione dell’Istat alle disparità territoriali è indissolubilmente legato alle vicende del Paese: dal centralismo dell'epoca fascista alle diverse concezioni che i partiti di ispirazione liberale, cattolica, socialista e comunista hanno della natura dei divari e dunque delle politiche per la loro riduzione. La definizione geografica del Mezzogiorno, diversa da quella amministrativa, rende arduo il compito delle statistiche. Dalla seconda metà degli anni Ottanta, con l’Atto unico europeo e la riforma dei fondi strutturali, l’Istat è chiamato a dare sostegno di documentazione alle politiche di coesione e si apre un nuovo straordinario periodo di sviluppo delle statistiche territoriali, tuttora in crescita.
La stima del valore aggiunto a livello territoriale: nuovi sviluppi (G. A. Ba...Giovanni Barbieri
Il lavoro si basa sui risultati degli studi e sperimentazioni in corso in Istat per ricercare una soluzione compiuta alla stima del valore aggiunto su base territoriale fine.
Relazioni tra imprese in Italia: un modello interpretativo (A. Righi, E. Pavo...Giovanni Barbieri
Il lavoro affronta il tema della diffusione delle collaborazioni delle imprese tra loro e con altre importanti istituzioni/attori, illustrando le tipologie esistenti (verticale, orizzontale, o altro) e la geografia del fenomeno.
2015.12.21 L'uso di internet da parte delle imprese Giovanni A. BarbieriGiovanni Barbieri
Giovanni A. Barbieri
L'uso di internet da parte delle imprese
21.12.2015
Intervento al convegno
Il digital divide nell'uso di Internet da parte di cittadini e imprese
2015.11.20 Barbieri Structural Business Statistics
Il Rapporto annuale dell'Istat. Dall'analisi dei soggetti a quella delle relazioni
1. IL RAPPORTO ANNUALE DELL’ISTAT
Dall’analisi dei soggetti a quella delle
relazioni
Giovanni A. Barbieri
già Istat, Direttore per lo sviluppo dell’informazione e della cultura statistica
Salerno, Dipartimento di studi politici e sociali
Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018 – 27 marzo 2019, ore 14:30
2. Sommario
Il Rapporto annuale dell’Istat: un po’ di storia
Il Rapporto annuale 2015: a new beginning
Il Rapporto annuale 2018: dai soggetti alle relazioni
2Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
3. Il Rapporto annuale: un po’ di storia
La riforma del 1989: sviluppo della ricerca metodologica e
applicata
L’esito di un percorso iniziato con la presidenza Rey (1980-1993)
Statistiche come «prodotto»
Rigorosa elaborazione e presentazione dei risultati
Analisi e spunti interpretativi utili per comprendere la società nei suoi diversi
aspetti e nella sua dinamica
Rapporto annuale 1992
In realtà: Rapporto annuale. La situazione del Paese nel 1992
Presentato il 9 maggio 1993 nell’aula magna dell’Istat
200 pagine + 100 di appendice statistica
Articolato in testo, box e approfondimenti
7 capitoli (attese e risultati economici, dinamica dei redditi e finanza pubblica,
domanda di beni e servizi, sistema produttivo, mobilità e territorio, insicurezze
della società, strategie e risposte nella ricerca di nuovi equilibri)
La sintesi: l’insicurezza e la statistica come antidoto «ai "falsi" segnali o
affermazioni di parte»
3Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
4. Il Rapporto annuale: gli sviluppi [1]
Rapporto annuale 1994
Per la prima volta sono coordinatore
Compaiono i «titoletti» (nella sintesi)
5 capitoli (diventerà uno standard, ma non sùbito)
Rapporto annuale 1997
450 pagine in 9 capitoli
Per la prima volta alla Camera dei deputati (14 maggio 1998)
Rapporto annuale 1999
Il rapporto del millennio
10 capitoli, oltre 500 pagine
Per la prima volta una foto in copertina
4Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
5. Il Rapporto annuale: gli sviluppi [2]
Rapporto annuale 2000
Cambia la veste grafica
Gradualmente introdotti gli apparati (bibliografia, glossario, indice
analitico)
Prestampa interna
Rapporto annuale 2012: si cambia
Il titolo diventa quello attuale (Rapporto annuale 2012. La
situazione del Paese, con riferimento all’anno di presentazione e
non a quello di riferimento)
Cambiano di nuovo veste grafica e formato
Rapporto annuale 2014: si cambia ancora
Ogni capitolo si articola in due parti (Quadro d’insieme e
Approfondimenti e analisi)
Non ci sono più i box
5Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
6. Sommario
Il Rapporto annuale dell’Istat: un po’ di storia
Il Rapporto annuale 2015: a new beginning
Il Rapporto annuale 2018: dai soggetti alle relazioni
6Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
7.
8. Il Rapporto annuale 2015: a new beginning
Un filo conduttore (filo rosso, leitmotiv)
Esplicitazione delle domande di ricerca
Attenzione alle sotto-popolazioni e alle eterogeneità
Caratteri sperimentali
Si forzano i domini pianificati
Si propongono e utilizzano nuove classificazioni
Si utilizzano modelli statistici più sofisticati
Analisi micro-fondate e simulazioni
Le parole-chiave
Integrazione
Ricerca
8Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
9. Il Rapporto annuale 2015: il territorio
La diversità è la ricchezza del Paese
611 sistemi locali, una geografia costruita sulla base degli
spostamenti quotidiani, che permette di presentare le informazioni
con un riferimento territoriale più vicino ai luoghi dove operano
persone, imprese e istituzioni
Sullo sfondo:
Cambiamenti profondi: il bagaglio tradizionale di conoscenze e di strumenti
d’analisi appare inadeguato
Progressi importanti della statistica ufficiale
Tre classificazioni sperimentali:
7 aggregazioni omogenee rispetto alla struttura demografica, alla dinamica
della popolazione e alle forme dell’insediamento residenziale
17 aggregazioni omogenee rispetto alla specializzazione produttiva prevalente
5 aggregazioni omogenee rispetto alla vocazione culturale e attrattiva dei
territori
9Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
10. Il Rapporto annuale 2016: le generazioni
L’Istat compie 90 anni
Affronta in modo non convenzionale il tema delle generazioni
Complementarità oltre che conflittualità
Sguardo dagli individui ai soggetti sociali e agli attori economici
Confronti retrospettivi
Cambiamenti che caratterizzano le generazioni attuali rispetto a
quelle di 10, 20, 30 anni fa, quelli intervenuti nel passaggio all’età
adulta e negli stessi confini generazionali, nella solidarietà
intergenerazionale, nella mobilità sociale
Classificazione sperimentale:
Applicabile a una pluralità di classificazioni ufficiali purché in queste si
faccia riferimento, tra le variabili di classificazione, all’anno di nascita
Accomuna le generazioni che hanno sperimentato l’ingresso nella
vita adulta in corrispondenza di periodi storici che hanno
rappresentato una “rottura” nel continuum della nostra storia
Story-telling nella sintesi
10Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
11. 11Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
12. Il Rapporto annuale 2017: i gruppi sociali
Struttura sociale, letta attraverso le caratteristiche dei gruppi sociali
Ciascun gruppo sociale racchiude un insieme di dimensioni che possono evolversi in
direzioni diverse
Differenze sociali ed eterogeneità dei comportamenti come vincoli e potenzialità
Metodologia d’individuazione dei 9 gruppi:
Procedimento statistico che consente di non definire ex ante l’appartenenza di
classe delle famiglie
Approccio multidimensionale differente ruolo nella formazione dei gruppi di aspetti
di natura economica (reddito, condizione occupazionale), culturale (titolo di studio) e
sociale (cittadinanza, dimensione della famiglia, tipologia del comune di residenza)
Metodo di classificazione gerarchico
Variabile guida il reddito familiare equivalente
Albero di classificazione (tronco rami foglie)
Un’altra classificazione sperimentale (questa volta micro-fondata)
Il confronto con l’ortodossia sociologica:
Polemiche e incomprensioni
14 luglio 2017: un seminario di approfondimento
A quale gruppo sociale appartieni?
12Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
13. 13
Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
14. 14Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
15. Il Rapporto annuale 2018: le reti
Reti e relazioni
Cambiamento di prospettiva:
Dai soggetti – sociali, economici e istituzionali – …
… alle relazioni che li legano tra loro
Domande di ricerca:
Le reti sono un fattore evolutivo?
Offrono un contributo alla resilienza dei soggetti e delle forme in cui si
organizzano?
Sono un fattore di protezione, di rafforzamento, di crescita?
La crescita delle reti e della loro densità ha un costo, nel senso che
inducono ad abbandonare forme organizzative diverse?
Le reti di aiuto preservano la famiglia o la superano?
I gruppi smantellano l’impresa familiare?
Qual è il segno del cambiamento?
In che misura dipende dal sistema di valori?
15Le reti nel Rapporto annuale Istat 2018
Giovanni A. Barbieri – 27 marzo 2019
Editor's Notes
Rey nel 1980 ha 44 anni (Giuseppe De Meo ne aveva 74 ed era stato presidente per 19 anni)
Statistiche intese come "prodotto" complesso, nel quale la rigorosa elaborazione e presentazione dei risultati venga accompagnata da analisi e spunti interpretativi utili per comprendere la società nei suoi diversi aspetti e nella sua dinamica
I 7 capitoli:
ATTESE E RISULTATI ECONOMICI
DINAMICA DEI REDDITI E FINANZA PUBBLICA
LA DOMANDA DI BENI E SERVIZI
IL SISTEMA PRODUTTIVO
LA MOBILITÀ E IL TERRITORIO
LE INSICUREZZE DELLA SOCIETÀ
STRATEGIE E RISPOSTE NELLA ~CERCA DI NUOVI EQUILIBRI
BRI
L’unità del Rapporto costruita intorno a uno o più motivi di fondo a carattere trasversale, richiamati e collegati in diverse parti del testo e in diversi capitoli