L’intervento illustra la base informativa statistica del Bes delle Province, specificandone gli obiettivi e il percorso che ha portato alla sua implementazione
Il Censimento delle istituzioni non profit 2011 ha rilevato (al 31/12/2011) la
presenza di 4.758 mila volontari, in crescita rispetto al 2001 del 43,5%. Essi
svolgono attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale
del paese, sulla qualità della vita, le relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
L’intervento illustra i principali risultati dell’analisi svolta nel fascicolo nazionale Il Benessere equo e sostenibile delle province 2015, che mette in luce le principali e più significative somiglianze e differenze della struttura del benessere tra territori provinciali al fine di individuare le tipologie di profilo di benessere cha accomunano le province italiane.
Convegno Il censimento permanente e gli archivi amministrativi:
bacini informativi a sostegno delle politiche locali
Milano, 19 aprile 2018
Palazzo Reale, Sala delle conferenze
Piazza Duomo, 14 – III Piano
Conferenza stampa - Evento Istat Roma Aula Magna 17.12.19
Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche.
Presentazione primi risultati edizione 2018
via Cesare Balbo 16
Convegno Il censimento permanente e gli archivi amministrativi:
bacini informativi a sostegno delle politiche locali
Milano, 19 aprile 2018
Palazzo Reale, Sala delle conferenze
Piazza Duomo, 14 – III Piano
La rilevazione delle istituzioni non profit nell’ambito del 9° Censimento dell’industria e dei servizi ha fatto riferimento alla situazione al 31 dicembre 2011 censendo 301.191 organizzazioni non profit attive in Italia
Convegno Il censimento permanente e gli archivi amministrativi:bacini informativi a sostegno delle politiche locali
Milano 19 aprile 2018 - Palazzo Reale, Sala delle conferenze
Piazza Duomo, 14 - III Piano
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Torino 30 ottobre 2018
Istat Sede del Piemonte e della Valle d’Aosta
Via Alessandro Volta, 3
Convegno scientifico/istituzionale
Il benessere equo e sostenibile dei territori: un’opportunità per le politiche locali Bari, 21 Novembre 2018
Politecnico di Bari
Aula Magna “Attilio Alto” Via Edoardo Orabona, 4
Convegno scientifico Firenze 7 novembre 2016
Il valore dei dati: l’Istat da 90 anni al servizio del Paese
La presentazione si apre con l’illustrazione di possibili utilizzi dei dati per raccontare, descrivere e prevedere i principali fenomeni demografici, sociali ed economici del nostro Paese. Questo è il pretesto per ripercorrere la storia dell’infrastruttura statistica che ha reso possibile un’offerta così ampia: vengono infatti messe in luce le principali tappe che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’Istat negli ultimi 90 anni.
Si mette quindi in risalto il recente processo di modernizzazione che è stato avviato per adeguare l’Istituto alle innovazioni organizzative, tecniche e metodologiche necessarie per mantenere il primato nell’ambito della statistica ufficiale. In particolare si citano le nuove modalità di raccolta dei dati e si fa cenno al sempre più ampio ricorso alle fonti amministrative.
Bes delle province è un impegno della rete degli Uffici di statistica provinciali che l’hanno intrapreso e realizzato con il coordinamento metodologico e il supporto tecnico dell’Istat
L’intervento illustra la base informativa statistica del Bes delle Province, specificandone gli obiettivi e il percorso che ha portato alla sua implementazione
Il Censimento delle istituzioni non profit 2011 ha rilevato (al 31/12/2011) la
presenza di 4.758 mila volontari, in crescita rispetto al 2001 del 43,5%. Essi
svolgono attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale
del paese, sulla qualità della vita, le relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
L’intervento illustra i principali risultati dell’analisi svolta nel fascicolo nazionale Il Benessere equo e sostenibile delle province 2015, che mette in luce le principali e più significative somiglianze e differenze della struttura del benessere tra territori provinciali al fine di individuare le tipologie di profilo di benessere cha accomunano le province italiane.
Convegno Il censimento permanente e gli archivi amministrativi:
bacini informativi a sostegno delle politiche locali
Milano, 19 aprile 2018
Palazzo Reale, Sala delle conferenze
Piazza Duomo, 14 – III Piano
Conferenza stampa - Evento Istat Roma Aula Magna 17.12.19
Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche.
Presentazione primi risultati edizione 2018
via Cesare Balbo 16
Convegno Il censimento permanente e gli archivi amministrativi:
bacini informativi a sostegno delle politiche locali
Milano, 19 aprile 2018
Palazzo Reale, Sala delle conferenze
Piazza Duomo, 14 – III Piano
La rilevazione delle istituzioni non profit nell’ambito del 9° Censimento dell’industria e dei servizi ha fatto riferimento alla situazione al 31 dicembre 2011 censendo 301.191 organizzazioni non profit attive in Italia
Convegno Il censimento permanente e gli archivi amministrativi:bacini informativi a sostegno delle politiche locali
Milano 19 aprile 2018 - Palazzo Reale, Sala delle conferenze
Piazza Duomo, 14 - III Piano
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Torino 30 ottobre 2018
Istat Sede del Piemonte e della Valle d’Aosta
Via Alessandro Volta, 3
Convegno scientifico/istituzionale
Il benessere equo e sostenibile dei territori: un’opportunità per le politiche locali Bari, 21 Novembre 2018
Politecnico di Bari
Aula Magna “Attilio Alto” Via Edoardo Orabona, 4
Convegno scientifico Firenze 7 novembre 2016
Il valore dei dati: l’Istat da 90 anni al servizio del Paese
La presentazione si apre con l’illustrazione di possibili utilizzi dei dati per raccontare, descrivere e prevedere i principali fenomeni demografici, sociali ed economici del nostro Paese. Questo è il pretesto per ripercorrere la storia dell’infrastruttura statistica che ha reso possibile un’offerta così ampia: vengono infatti messe in luce le principali tappe che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’Istat negli ultimi 90 anni.
Si mette quindi in risalto il recente processo di modernizzazione che è stato avviato per adeguare l’Istituto alle innovazioni organizzative, tecniche e metodologiche necessarie per mantenere il primato nell’ambito della statistica ufficiale. In particolare si citano le nuove modalità di raccolta dei dati e si fa cenno al sempre più ampio ricorso alle fonti amministrative.
Bes delle province è un impegno della rete degli Uffici di statistica provinciali che l’hanno intrapreso e realizzato con il coordinamento metodologico e il supporto tecnico dell’Istat
La presentazione si articola in più parti: nella prima, viene descritto il nuovo volto della P.A., per forma giuridica e per classe di addetti. Nella seconda parte si illustra la crescita delle istituzioni non profit e delle loro unità locali, per ripartizione geografica, tipologia di addetti, forma giuridica e settore di attività.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Conferenza stampa - Evento Istat Roma Aula Magna 17.12.19
Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche.
Presentazione primi risultati edizione 2018
via Cesare Balbo 16
Una sintesi dei principali risultati dei censimenti economici, a partire dal sistema economico nel suo complesso - imprese, istituzioni non profit e pubbliche - e proseguendo con focus su ciascuno dei tre comparti. I dati 2011 vengono posti a confronto con quelli dei precedenti censimenti. Tavole, grafici e mappe, accompagnati da brevi commenti, offrono un assaggio del patrimonio informativo a disposizione e costituiscono spunti per incuriosire e stimolare riflessioni e approfondimenti.
Sempre più lavoratori autonomi pagati sempre meno. E meno lavoratori subordinati nel settore dell'editoria giornalistica. Continua a calare il peso di quotidiani, periodici e Rai sul totale degli occupati. In controtendenza solo le aziende private e le radio e tv nazionali. Mentre restano ancora molto vaghi i contorni del cosiddetto giornalismo digitale "nativo".
Sono alcuni dei dati contenuti nell'aggiornamento del rapporto su "La professione giornalistica in Italia", curato per Lsdi dal collega Pino Rea, che domani, martedì 7 febbraio, alle 10.30, sarà presentato nella sala "Walter Tobagi" della Fnsi alla presenza – fra gli altri – dei vertici degli enti di categoria.
Nel 2015 continua ad approfondirsi la crisi della professione giornalistica, che va di pari passo con la crisi del settore registrata a partire dal 2010 e dalla quale il mondo dell'editoria non sembra ancora riuscire a liberarsi, come dimostra anche l'alta percentuale di aziende (oltre 400 delle 1.400 iscritte alla Cassa) che non rispettano scadenze e versamenti a Casagit.
E se qualche segnale positivo inizia a ravvisarsi in alcuni settori dell'informazione, con l'occupazione che cresce nelle aziende private e nelle radio e tv nazionali, il rapporto evidenzia come continui ad allargarsi la forbice fra lavoro dipendente e lavoro autonomo, che dal 64,6% del 2014 è salito al 65,5% nel 2015: era il 62,6% nel 2013, il 59,5% del 2012, il 57,4% nel 2011, il 55,7% nel 2010.
Su 50.674 giornalisti attivi iscritti all'Inpgi i lavoratori autonomi "puri" (quelli cioè iscritti solo all'Inpgi2) alla fine del 2015 erano 33.188 a fronte di 17.486 giornalisti dipendenti (il 34,5%).
03 master noprofit tor vergata 2014 messina dimensioni del nonprofit persone ...Alessandro Messina
Terza serie di slide utilizzate nel modulo di Economia e finanza delle organizzazioni nonprofit del Master Lavorare nel nonprofit dell'Università di Tor Vergata (Roma2) - A.A. 2013/2014
Il 9° Censimento generale dell’industria, servizi e istituzioni non profit, ha rilevato 38.542 unità giuridico economiche con sede amministrativa in Basilicata: 35.101 imprese, 3.238 istituzioni non profit e 203 istituzioni pubbliche.
Rispetto al precedente censimento del 2001 si registra un aumento del numero delle imprese (+6,1 per cento) e, in misura ancora più significativa, delle istituzioni non profit (+41,5 per cento) mentre le istituzioni pubbliche diminuiscono del 12,1 per cento.
Diverso l’andamento degli addetti, che nelle imprese e nelle istituzioni pubbliche si riducono rispettivamente del 4,3 per cento e del 5,4 per cento mentre registrano un aumento del 49,6 per cento nelle istituzioni non profit.
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
Convegno L’ISTAT PARTECIPA ALLA XX EDIZIONE DELLE GIORNATE DI BERTINORO
Roma 9 ottobre 2020
Evento Digital Edition, Censimenti Permanenti - Istituzioni non profit
sessione Presentazione Istat sulle Istituzioni Non Profit
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
R. Crialesi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La tutela della salute: vecchie e nuove esigenze informative
S. Strozza, M. Battaglini, C. Conti, G. Corsetti, E. Tucci,
30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Le dimensioni della diseguaglianza
Titolo: Cittadinanza e disuguaglianze: le sfide della misurazione in una società complessa
1. ROMA 20 DICEMBRE 2017
Il quadro generale
Censimento permanente
Istituzioni non profit
Alessandro Faramondi
Istat – Direzione Centrale per le Statistiche Economiche
Daniela De Francesco
Istat – Direzione Centrale per le Statistiche Economiche
2. Istituzioni non profit e statistica ufficiale
2
Il settore delle istituzioni non profit registra una consistente crescita, confermandosi un comparto
emergente dell’economia e della società, che realizza “numeri” sempre più importanti e costituisce un
asse portante delle politiche attive creando innovazione, capitale sociale e occupazione.
Le realtà del non profit costituiscono una risorsa fondamentale per dare risposta ai bisogni emergenti
delle comunità e ad una utenza sempre più differenziata.
Per regolamentare e sviluppare il settore del non profit sono intervenute importanti iniziative nazionali e
comunitarie:
strategia europea 2020,
riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale
Ciò richiede alla Statistica ufficiale di riorganizzare la produzione delle informazioni per
assicurare conoscenze adeguate a cittadini e decisori pubblici
La prima innovazione è proprio il censimento permanente delle Istituzioni Non profit.
Ciò richiede alla Statistica ufficiale di riorganizzare la produzione delle informazioni per
assicurare conoscenze adeguate a cittadini e decisori pubblici
La prima innovazione è proprio il censimento permanente delle Istituzioni Non profit.
3. Il Censimento permanente delle Istituzioni non profit:
che cosa ha rilevato
Istituzione non profit
Unità giuridico - economica dotata o meno
di personalità giuridica, di natura privata,
che produce beni e servizi destinabili o non
destinabili alla vendita e che, in base alle
leggi vigenti o a proprie norme statutarie,
non ha facoltà di distribuire, anche
indirettamente, profitti o altri guadagni,
diversi dalla remunerazione del lavoro
prestato, ai soggetti che la hanno istituita o
ai soci.
Associazioni (riconosciute e non)
Comitati
Cooperative sociali
Enti ecclesiastici
Fondazioni
Società di mutuo soccorso
Altro (istituzioni sanitarie, istituzioni
educative, etc. ..)
3
4. I numeri delle istituzioni non profit (31 dicembre 2015)
336.275 istituzioni non profit
in 267.529 istituzioni (circa l’80% delle
istituzioni) ci si avvale del supporto dei
volontari per un totale di 5,5 milioni
in 55.196 istituzioni (circa il 16%) sono
impiegati 788.126 dipendenti
Il non profit è fatto da
4
5. La forma giuridica
L’85,3% è costituito da associazioni (riconosciute e non riconosciute) anche se rispetto al 2011 si rileva
una flessione di tale forma giuridica anche in termini di dipendenti e di volontari.
Le cooperativa sociali (pari al 4,8% delle istituzioni) raccolgono più della metà dei dipendenti impiegati
nel settore (52,8%). Quota in crescita rispetto al 2011 (circa +5 punti percentuali).
In diminuzione invece la quota di dipendenti delle istituzioni non profit impiegati nelle fondazioni (pari
all’11,3% nel 2015 rispetto al 13,5% del 2015).
Dipendenti VolontariIstituzioni
286.942 16.125 6.451 26.756
5
6. I settori di attività
Dipendenti VolontariIstituzioni
15 dipendenti
per istituzione
In media
9 dipendenti
per istituzione
14 dipendenti
per istituzione
6
7. Il non profit sul territorio
Si conferma la concentrazione delle istituzioni non
profit nell’Italia settentrionale dove è presente più
della metà delle unità;
la Lombardia e il Veneto restano le regioni con la
presenza più consistente di istituzioni, con quote
rispettivamente pari al 15,7% e all’8,9%;
Rispetto al 2011 cresce comunque il peso di
istituzioni del Centro dove la quota passa dal
21,5% al 22,5% (+1,1) e del Sud (dal 16,6% al
17,1% ossia +0,6).
Nord
171.419
51,0%
Centro
75.751
22,5%
Sud e Isole
89.105
26,5%
7
8. Le risorse umane sul territorio
Bolzano 3.004
Trento 2.200
Umbria 1.493
Valle d’Aosta
2.037
Italia: 130
Valori per 10 mila abitanti – Anno 2015
Trento 230Lombardia 180
Lazio 173
Emilia Romagna 161
Italia: 911
Dipendenti Volontari
Liguria 1.187
Toscana 1.254
Sardegna 1.165
8
9. Confronti temporali
Le istituzioni non profit sono aumentate tra il 2011 e
il 2015 dell’11,6% (tasso di crescita medio annuo del
2,23%). Tra il 2001 e il 2011 l’aumento è stato del
28,0% (tasso di crescita medio annuo 2,25% l’anno).
Il personale dipendente in servizio presso le
istituzioni non profit è aumentato del 15,8% (tasso di
crescita medio annuo del 2,97%). Tra il 2001 e il 2011
l’aumento è stato del 39,36% (tasso di crescita medio
annuo 3,03% l’anno).
I volontari aumentano del 16,2%. Tra il 2001 e il
2011 l’aumento è stato del 39,36%.
In diminuzione invece la dimensione media delle
istituzioni in termini di dipendenti si passa da 16
dipendenti per istituzione nel 2011 a 14 nel 2015.
La crescita costante delle istituzioni non profit e delle risorse umane impiegate
9
10. Sardegna
+12,2%
Confronti 2015/2011
Var.% Italia = +11,6%
Istituzioni non profit
Campania
+33,0%
Lazio
+29,5%
Lombardia
+14,1%
Puglia
+11,4%
Toscana
+11,3%
Molise
-2,0%
Trento
+11,7%
Liguria
+10,5%
Le istituzioni non profit crescono di più al
Centro (+17,1%) e al Sud (15,6%) rispetto
al Nord (+9%).
Campania (con il +33%) e Lazio (+29,5%)
registrano l’incremento più ampio (pari in
termini assoluti rispettivamente a +4mila e
+7mila unità).
Molise unica regione in cui il numero di
istituzioni è in leggera diminuzione (-2%).
10
12. Andamento delle istituzioni per forma giuridica
Si conferma la crescita di istituzioni, dipendenti e volontari in tutte le forme
giuridiche osservate. Unica eccezione:
i dipendenti impiegati nelle fondazioni
che diminuiscono del 3%.
L’aumento più importante in termini
di istituzioni (+43,2%) e di dipendenti (+29,8%) si registra per le cooperative
sociali mentre di volontari (+21,3%)
per le fondazioni.
Contenuto l’incremento del numero
di associazioni (+6,5% a fronte
del +23,4% registrato tra il 2001 e il 2011).
12
13. La crescita dei settori più piccoli
Dimensione bolle: % istituzioni in quel settore
Var.%2015/2011VOLONTARI
Var. % 2015/2011 DIPENDENTI
13
14. Disponibilità dei dati del Censimento
Oggi sono state diffuse le informazioni principali
Come per i precedenti censimenti, i dati verranno rilasciati
progressivamente nel tempo con un dettaglio sempre più fine
14