4. P.D.P.
Cos’è?
Un documento che garantisce all’alunno
l’opportunità di una didattica il più possibile
funzionale al suo modo di apprendere
5. P.D.P.
A cosa serve?
Serve a garantire
il diritto allo studio e all’apprendimento
del ragazzo con DSA
Permette alla Scuola di agire in modo condiviso con la famiglia e
con lo studente al fine di pianificare un percorso didattico
rispettoso delle caratteristiche di apprendimento dello studente
Crea le condizioni per
fermarsi a riflettere sulla persona,
sui suoi punti di forza, sulla sue difficoltà
e sulla didattica
6. Come si arriva al PDP?
(La diagnosi - art.3 L. 170/2010)
“La diagnosi di DSA e’ effettuata nell’ambito dei
trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio Sanitario
Nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla
famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. […]
La medesima diagnosi sia effettuata da specialisti
o strutture accreditate”
E’ stata fatta una diagnosi di
disturbo specifico dell’apprendimento
7. Come si arriva al PDP?
La diagnosi viene consegnata
dalla famiglia a scuola
Possibilità di accedere a quanto previsto da
8. Cosa dice la legge?
Possibilità di accedere a
Misure educative didattiche e di supporto (Legge 170/2010 – art.5) e
ad una Didattica individualizzata e personalizzata
Strumenti compensativi e misure dispensative (Linee Guida 2011)
19. Dislessia
(art. 1 L.170/2010 - L.g/2011, p.1.1)
Si intende per dislessia
“un disturbo specifico che si manifesta con una
difficoltà nell’imparare a leggere,
in particolare nella decifrazione dei segni linguistici,
ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura”
22. Quali sono le situazioni scolastiche
in cui si legge?
• La lettura del libro di testo
• La lettura della lavagna
• La lettura delle mappe
• La lettura delle verifiche
• La rilettura dei propri elaborati
• La lettura degli appunti
• La lettura delle fotocopie
• La lettura dei problemi, delle formule, dei numeri
• Ecc.
23. Disgrafia
(art. 1 L.170/2010 - L.g. /2011, p.1.2)
Si intende per disgrafia
“un disturbo specifico di scrittura che
si manifesta come difficoltà
nella realizzazione grafica”
25. Disortografia
(art. 1 L.170/2010 - L.g. /2011, p.1.2)
Si intende per disortografia
“un disturbo specifico di scrittura che si
manifesta come difficoltà nei processi
linguistici di transcodifica”
27. Quali sono le situazioni scolastiche
in cui si scrive?
• Si scrivono i dettati,
• Si scrivono i compiti sul diario
• Si scrivono gli appunti
• Si scrivono le verifiche
• Si scrivono i riassunti
• Si scrivono i temi (si generano idee, si pianifica il testo)
• Si scrive copiando dalla lavagna
• Si scrive la matematica
• Si scrive la geometria (disegni geometrici)
• Ecc.
29. Discalculia
(art. 1 L.170/2010 - L.g. /2011, p.1.3)
Si intende per discalculia un
“disturbo specifico che si manifesta con una
difficoltà negli automatismi del calcolo e
dell’elaborazione dei numeri”
32. Quali sono le situazioni scolastiche
in cui si fa di conto?
• Durante il conteggio (counting – quanti sono?)
• Nel calcolo a mente e nel calcolo scritto
• Durante l’esecuzione di esercizi
• Durante le verifiche
• Nel reperimento dei fatti numerici
• Nelle interrogazioni alla lavagna
• Ecc.
40. Di che cosa ha bisogno
lo studente?
Come faccio a capire
quali strumenti e strategie
utilizzare?
Quali misure dispensative?
Quali criteri di valutazione e verifica?
41. Il valore dell’errore
nel processo di apprendimento
e nella progettazione dell’intervento
Analisi
degli errori
più ricorrenti
42. Il PDP come
garante dell’apprendimento
strumento per progettare in rete
modo per creare un linguaggio comune