Diagnosi e management della glicogenosi di tipo IILa valutazione neurologica del paziente affetto da glicogenosi II - Grazia Devigili
SOC NeurologiaAzienda ospedaliero-universitaria
“S. Maria della Misericordia” di Udine
Affettività e rischio psicopatologico delle disabilità intellettive
Diagnosi e management della glicogenosi di tipo IILa valutazione neurologica del paziente affetto da glicogenosi II
1. Diagnosi e management della
glicogenosi di tipo II
La valutazione neurologica del paziente
affetto da glicogenosi II
Grazia Devigili
SOC Neurologia
Azienda ospedaliero-universitaria
“S. Maria della Misericordia” di Udine
4. Infantile
classica
Dopo il primo
anno di vita
Infantile Late onset
Non classica
giovanile adulto
Entro il primo
anno di vita
Tra primo e
secondo anno di
vita
5. Malattia di Pompe classica infantile
•Entro i primi mesi di vita
•Cardiomegalia (92%) e cardiomiopatia
(88%)
• Ipotonia (88%)
•Ipostenia (63%)
•Distress respiratorio (78%)
6. Malattia di Pompe classica infantile
Inquadramento clinico
•Macroglossia, ipotonia muscolatura facciale
•Bocca semiaperta
•Atteggiamento con capo retroflesso
•Postura a rana delle gambe
•Ritardo nelle tappe motorie o perdita delle
tappe acquisite
•Riduzione del riflesso faringeo
•Deficit di suzione e deglutizione
•Difficoltà di alimentazione ed accumulo delle
secrezioni nella cavità orale
7. Malattia di Pompe classica infantile
Inquadramento clinico
•Ipotonia diffusa
•Epatomegalia
•Cardiomegalia --- cardomiopatia
Alterazioni del ritmo cardiaco
•Utilizzo muscoli accessori respiratori
•Evoluzione rapidamente progressiva
•Assente attività GAA
•Sopravvivenza media (8.7 mesi)
13. Malattia di Pompe late onset dell’adulto
Esordio a qualsiasi età
Esordio insidioso
Progressione lenta
Sintomi dominati dal coinvolgimento dei muscoli scheletrici
Coinvolgimento muscolatura scheletrica (predominante) agli arti
inferiori e cingoli
(Assente o lieve il coinvolgimento cardiaco)
Ipotonia
Ipostenia progressiva
14. Malattia di Pompe dell’adulto
Ampia variabilità dell’età di esordio
e di presentazione clinica
Segni e sintomi comuni a molte altre patologie acquisite /
congenite
16. Coinvolgimento muscolatura scheletrica
Progressiva ipotonia e ipostenia prossimale dei
cingoli
Del tronco (muscolatura paraspinale)
agli arti inferiori
Marcia (normale/ anserina/ lordosi/assistita
Camminare, correre, fare le scale, alzarsi dalla
sedia
Algie muscolari
Intolleranza all’esercizio
Cadute
Ipotonia e ipostenia prossimale
degli arti superiori
diaframma
22. Tomografia computerizzata
A livello della coscia di un paziente affetto da glicogenosi di tipo II.
Ridotta densità del tessuto muscolare da degenerazione fibro-adiposa
Età del paziente: 70 anni.
23. Coscia gamba
Pz di 60 anni
con forma grave
Risonanza magnetica
Coscia pz di 40 anni
24. Atrofia delle scapole e
muscolatura paraspinale
Interessamento precoce
dei paraspinali
28. Livelli di Creatinfosfokinasi sierica
1.5-10 volte o più i valori normali
Puo’ essere nel range di normalità
iperCPKemie: M.Pompe 2.4-3.8% dei casi
Miopatie o ipostenie dei cingoli: M.Pompe 8-15% dei
casi
30. Valutazione neurologica
Scale di funzionalità – scale di forza MRC 0-5 / CQMS 0-10
Suddivisa nei singoli muscoli e gruppi muscolari
6 minutes walkin test (misura di funzionalità residua) 6MWT
Scala Fatica
Scala di disabilità: Walton & Gardner-Medwin (0-10) e
Rotterdam 9-item
EMG - (es: mm. paraspinali scariche miotoniche)
(MUNE motor unit number estimation)
(Potenziali Evocati)
31. Coinvolgimento respiratorio
• Sonnolenza diurna
• Cefalea mattutina
• Disordini nella respirazione notturna
• Infezioni ricorrenti, tosse
– Insufficienza respiratoria
– Ortopnea
– Apnee nel sonno
– Infezioni respiratorie ricorrenti
• Progressione verso l’insufficienza respiratoria
Rari sintomi cardiologici
Muscoli coinvolti:
Alte vie respiratorie
mm.Inspiratori
diaframma
32. Coinvolgimento respiratorio
• Può essere un sintomo d’esordio
• Ancor prima dei sintomi segmentari
• Ipostenia diaframma
33.
34.
35. COINVOLGIMENTO del SISTEMA
NERVOSO CENTRALE ?
Muscoli striati
Fegato
Cuore
Cellule gliali
Nuclei troncoencefalici
Muscoli lisci
Corna anteriori del midollo spinale
Vasi sanguigni
36. Coinvolgimento della coclea
Descritti casi di ipoacusia neurosensoriale, con
probabile interessamento del nervo acustico
Su modelli animali (topo
knockout per il gene GAA)
dimostrazione della presenza di
depositi di glicogeno e
conseguenti alterazioni
patologiche a livello della coclea.
37. Possibile danno cerebrale indiretto da accumulo di glicogeno a
livello degli aneurismi
“arteriopatia”
38. Accumulo di glicogeno a livello della muscolatura liscia dei vasi
Wens et Al., J Inherit Metab Dis (2014) 37:391–397
41. Ipostenia ai gingoli, distress respiratorio
CK / ALT / AST / LDH, linfociti vacuolati, MRI
muscolare
n
Depositi di glicogeno,
miopatia vacuolare
Altra malattia NM
M.
Pompe
n
BIOPSIA MUSCOLARE
Attività enzimatica
Miopatia
indeterminata
n
Altra patologia da
accumulo di
glicogeno
ENG/EMG
Attività enzimatica,
ricerca di mutazioni
Ipostenia diaframma
M.Pompe dell’adulto
42. Glicogenosi tipo II,
Malattia di Pompe o deficit di maltasi acida
Patologia da accumulo lisosomiale a trasmissione autosomica
recessiva
Alfa glucosidasi acida
descritta dal Dr J. C. Pompe in 1932
Accumulo di glicogeno all’interno dei lisosomi con
coinvolgimento della muscolatura scheletrica e cardiaca
Editor's Notes
Nel 1932 J.C. Pompe, un patologo olandese, riferì il caso di
un bambino di 7 mesi con il cuore notevolmente ingrossato morto poco dopo essere stato ricoverato in ospedale. Questo fu il primo caso documentato della malattia che, successivamente, divenne nota come Malattia di Pompe. Trent’anni più tardi, uno scienziato belga scoprì che le persone affette dalla Malattia di Pompe mancavano di un enzima chiamato alfa-glucosidasi acida o maltasi acida.