Le relazioni con clienti attraverso i social network Giancarlo Panico
workshop a Smau Napoli 2014 promosso dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'Università di Salerno con interventi di Giancarlo Panico, Alfonso Siano e Tommaso Niccoli.
Social Media Marketing dissociato dal Web Marketing.
Analisi di perché il Social Media Marketing non è più subordinabile al Web Marketing. Approfondisci su http://www.dbi.srl/Social_Media_Marketing.html
Le relazioni con clienti attraverso i social network Giancarlo Panico
workshop a Smau Napoli 2014 promosso dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'Università di Salerno con interventi di Giancarlo Panico, Alfonso Siano e Tommaso Niccoli.
Social Media Marketing dissociato dal Web Marketing.
Analisi di perché il Social Media Marketing non è più subordinabile al Web Marketing. Approfondisci su http://www.dbi.srl/Social_Media_Marketing.html
9.30 Apertura lavori
Fabiano Lazzarini, General Manager IAB Italia
9.40"Transparency and Trust"
David Weinberger, Harvard Berkman Center for Internet & Society
10.10"Legal and business challenges for digital Europe"
Alain Heureux, President IAB Europe
10.30Intervento di Diego Masi
Presidente Assocomunicazione
10.45Presentazione Master IAB / Almed Università Cattolica del Sacro Cuore
11.30Tavola Rotonda con UPA
"Aziende a confronto sulla comunicazione digitale"
Modera: Fabio Grattagliano, Giornalista Il Sole 24 ORE
Partecipano:
Giovanna Maggioni, Direttore Generale UPA
Layla Pavone, Presidente IAB Italia e Managing Director Isobar Communications
Alessandro de Angelini, Direttore Marketing BMW Italia
Irene Larcher, Media & Marketing Services Director Henkel Italia
Teresa Madeddu, Area Manager Media Italy/Greece/Iberia Kraft Foods Italia Services
Carlo Salvadori, Direttore Consumer Marketing and Communication Nestlé Italiana
Mirko Lalli, Responsabile Marketing e Comunicazione Fondazione Sistema Toscana
La presentazione di Galeati Alessandro durante il seminario"è comunicazione se c'è relazione" sul tema delle pr online e delle dinamiche relazionali in rete. L?incontro è realizzato nell'ambito del progetto "sinergie" dagli Associati per gli Associati promosso da Confindustria Ravenna
Il vecchio marketig era fondato sul potere dell'interruzione. Le nuove tecnologie, con in testa i social media, palesano una volta per tutte l'inefficacia di quegli approcci. Proviamo a capire come.
I Musei Virtuali: Comunicazione e Marketing Non ConvenzionaleRiccardo Schiano
"La mia tesi è la pubblicità della mia tesi"
PROMO : https://www.youtube.com/watch?v=dv1MWx_uXqU
THE EXPERIENCE: https://www.youtube.com/watch?v=324peneTy9M
Content Marketing - alla conquista dei pubblici della Digital AgeLUZ
Background, i principali trend e gli attori della Digital Age
Social Media Revolution, capire i linguaggi, oltre la tecnologia
Content Marketing performance, fedeltà a patto di credibilità: il caso Samsung Instagram storytelling by LUZ
"L'impatto di Internet e dei Media Social nella comunicazione politica di Barack Obama"
Presentazione tenuta da Andrea Genovese, 7thfloor, presso l'evento Yes Web Can
http://www.mastersocialmediamarketing.it/yes-web-can/
Il Web 2.0 E La Multicanalità Del Consumatore ItalianoDesirée Noto
Partendo dalla definizione di web 2.0 e attraversando i concetti di multicanalità e convergenza si arriva a classificare la società italiana con le corrispondenti categorie di consumatori, fino a definire i cluster emergenti: i Reloaded e gli Open Minded.
9.30 Apertura lavori
Fabiano Lazzarini, General Manager IAB Italia
9.40"Transparency and Trust"
David Weinberger, Harvard Berkman Center for Internet & Society
10.10"Legal and business challenges for digital Europe"
Alain Heureux, President IAB Europe
10.30Intervento di Diego Masi
Presidente Assocomunicazione
10.45Presentazione Master IAB / Almed Università Cattolica del Sacro Cuore
11.30Tavola Rotonda con UPA
"Aziende a confronto sulla comunicazione digitale"
Modera: Fabio Grattagliano, Giornalista Il Sole 24 ORE
Partecipano:
Giovanna Maggioni, Direttore Generale UPA
Layla Pavone, Presidente IAB Italia e Managing Director Isobar Communications
Alessandro de Angelini, Direttore Marketing BMW Italia
Irene Larcher, Media & Marketing Services Director Henkel Italia
Teresa Madeddu, Area Manager Media Italy/Greece/Iberia Kraft Foods Italia Services
Carlo Salvadori, Direttore Consumer Marketing and Communication Nestlé Italiana
Mirko Lalli, Responsabile Marketing e Comunicazione Fondazione Sistema Toscana
La presentazione di Galeati Alessandro durante il seminario"è comunicazione se c'è relazione" sul tema delle pr online e delle dinamiche relazionali in rete. L?incontro è realizzato nell'ambito del progetto "sinergie" dagli Associati per gli Associati promosso da Confindustria Ravenna
Il vecchio marketig era fondato sul potere dell'interruzione. Le nuove tecnologie, con in testa i social media, palesano una volta per tutte l'inefficacia di quegli approcci. Proviamo a capire come.
I Musei Virtuali: Comunicazione e Marketing Non ConvenzionaleRiccardo Schiano
"La mia tesi è la pubblicità della mia tesi"
PROMO : https://www.youtube.com/watch?v=dv1MWx_uXqU
THE EXPERIENCE: https://www.youtube.com/watch?v=324peneTy9M
Content Marketing - alla conquista dei pubblici della Digital AgeLUZ
Background, i principali trend e gli attori della Digital Age
Social Media Revolution, capire i linguaggi, oltre la tecnologia
Content Marketing performance, fedeltà a patto di credibilità: il caso Samsung Instagram storytelling by LUZ
"L'impatto di Internet e dei Media Social nella comunicazione politica di Barack Obama"
Presentazione tenuta da Andrea Genovese, 7thfloor, presso l'evento Yes Web Can
http://www.mastersocialmediamarketing.it/yes-web-can/
Il Web 2.0 E La Multicanalità Del Consumatore ItalianoDesirée Noto
Partendo dalla definizione di web 2.0 e attraversando i concetti di multicanalità e convergenza si arriva a classificare la società italiana con le corrispondenti categorie di consumatori, fino a definire i cluster emergenti: i Reloaded e gli Open Minded.
Compralo qui http://tinyurl.com/yzd7pum oppure in libreria. Scarica gratis il 1° capitolo del libro Buzz Marketing nei Social Media. Un approccio pratico a questo nuovo modo di comunicare raccontato dall'esperienza di PromoDigital buzz agency Italiana. Molte interessanti e recenti case history da non perdere.
Presentazione degli argomenti trattati all'interno del libro di Alessandro Prunesti "Social media e comunicazione di marketing: pianificare e gestire le attività di marketing e comunicazione nell'era del web 2.0", edito da Franco Angeli, 2009
Lezione1 Corso web e social network per la comunicazione di marketingW3design sas
Cenni teorici sull’evoluzione del marketing, della marca e del consumatore.
- Dal web 1.0 al web 2.0
- Il potere del consumatore
- Le conversazioni con il nuovo pubblico
- Il nuovo consumatore
- L’impresa nel web
- La marca nel web
- La comunicazione nel web
Introduzione al corso in web marketing presso ente ENAIP
Come evolve il marketing nell'era del 2.0?
Come cambia la marca, l'azienda e la comunicazione?
I social media marketing e il mobile marketing sono un argomento che ogni imprenditrice oggi non può permettersi di ignorare.
Ma quali sono i reali vantaggi che si possono ottenere dalle innumerevoli piattaforme e soprattutto come organizzare un piano efficace?
Il corso si prefigge il traguardo di esaminare gli aspetti pratici mettendo in grado i partecipanti di raggiungere un buon livello cognitivo delle possibilità offerte dal nuovo panorama mediatico.
Saranno identificati gli strumenti attualmente disponibili e verrà effettuata una disamina dei vantaggi offerti dai vari canali.
Per una serie di piattaforme saranno suggerite le migliori tecniche di ingaggio e mostrate delle case history di successo.
Verrà inoltre ampiamente analizzato il mondo mobile, dall’advertising al m-commerce. Analizzati i trend e suggerite tecniche per veicolare il proprio business attraverso questo canale.
Un programma di social marketing ben pianificato può cambiare il modo di interagire con i consumatori e, come risultato, il modo in cui i consumatori percepiscono la vostra azienda.
1. L e implicazioni del Web 2.0 nel
rapporto tra imprese e
consumatori
L’irruzione della tecnologia digitale ha cambiato le
basi e i procedimenti di scelta e d’acquisto.
Il consumatore ha trovato nel digitale il suo medium di
elezione
Gli strumenti del web rappresentano la principale e
più autorevole fonte di informazione
2. Le conversazioni si moltiplicano, diventano globali
e le aziende sfruttano questo fenomeno per
introdursi nel dialogo con l’intento di stabilire
un rapporto diretto con il consumatore, che passa
molto tempo su Internet ed è ogni giorno più
attento selettivo, critico e competente.
Oggi le persone hanno la possibilità di condividere
informazioni e di esprimere le proprie opinioni
sul web.
L’utente si esprime e condivide esperienze dentro e
fuori la rete obbligando le aziende a riconsiderare
strategie di marketing e rapporto con i
consumatori.
3. Word of mounth - passaparola
Atto con cui i consumatori ricevono informazioni da
altri consumatori.
Il web 2.0 è sempre più considerato dai potenziali
consumatori il territorio primo nel quale reperire
informazioni, opinioni, giudizi:
una TAPPA obbligata per vagliare l’acquisto di un
bene/servizio.
4. Principali fonti che influenzano le decisioni d'acquisto
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
recensioni dei Opinioni recensioni del Informazioni
blogger community di prodotto apparse pubblicate sul
utenti sui giornali sito del
produttore
5. Il consumatore post-moderno
Ragazzi tra i 15 e i 25 anni che vivono costantemente
connessi on-line, cresciuti in piena espansione
digitale.
Assidui frequentatori delle più famose community on-
line – Facebook, My space, YouTube – sono considerati
dal mercato come un gruppo di riferimento con un
considerevole poter d’acquisto, un’approfondita
conoscenza dei prodotti, capaci di influenzare anche
gran parte delle decisioni di un pubblico più
adulto, genitori in testa.
6. Mercati sempre più conversazionali
Le aziende hanno dovuto adeguarsi ad operare in un
contesto dove le persone
commentano, criticano, scambiano idee e contenuti in
maniera pubblica su blog, forum e social network.
Gli utenti diventano PROSUMER: attraverso le nuove
possibilità di connessione sono in grado di influenzare
le percezioni dei brand e influiscono sulle decisioni di
acquisto dei loro pari.
7. 2.0 Azienda – Consumatore P2P
Si instaura una nuova comunicazione alla
pari, P2P, dove l’azienda/brand non esprime la sua
superiorità, ma si mette in posizione di ascolto ed
espone la propria tesi, come un qualsiasi altro utente.
I consumatori parlano tra loro su blog, forum, social
network accumulando informazioni più ricche e
diversificate di quelle veicolate dall’alto dai tradizionali
messaggi corporate
8. Marketing in evoluzione
Nei media tradizionali e on-line la pubblicità
tradizionale è arrivata ad un punto di saturazione.
Yankelovic (società di consulenza specializzata nel
miglioramento dei piani aziendali) afferma che il 70%
degli individui non crede più ai messaggi pubblicitari.
La pubblicità su radio e tv perde audience e vede
aumentare i costi di oltre il 40% negli ultimi 10 anni.
9. J. Walker Smith, CEO di Yankelovich:
La resistenza al marketing non è un desiderio improvviso di smettere di
comprare. I consumatori vogliono interagire con le marche. Sono
intelligenti, tecnologicamente avanzati e con poco tempo a
disposizione.
Vogliono un marketing che mostri maggior rispetto e attenzione per il
loro tempo. Finchè non miglioreremo il nostro approccio con il
consumatore, essi continueranno a resistere e a chiudersi ai messaggi
pubblicitari delle aziende.
J. Carson , Nielsen BuzzMetrics:
Nei mercati in via di sviluppo, la pubblicità è vista come un
“convogliatore” di informazioni utili. Nei Paesi più sviluppati, le persone
non hanno bisogno che la pubblicità svolga questo ruolo. Essi hanno già
troppe informazioni.
10. Word of mouth, la forza del passaparola
Raggio di diffusione: ampiezza degli attori coinvolti
Rapidità: velocità con cui si diffonde il passaparola
Secondo studi recenti un network on-line di 1000
persone generaun potenziale che può arrivare fino a
500.000 connessioni.
E’ il cosiddetto small world phenomenon.
Nel 78% dei casi le persone si affidano a utenti che non
conoscono, mentre nell’off-line è la cerchia amicale e
familiare ad influire maggiormente nelle scelte
d’acquisto
11. Passaparola e social network
I social media permettono di ascoltare conversazioni
attive on-line:
Cosa stanno dicendo le persone dei loro bisogni?
Quali sono i prodotti “top of mind”?
Perché?
Il rapporto tra bisogni dei consumatori e brand sta
evolvendo grazie alle nuove tecnologie.
I
12. Buzz Marketing
Scopo del Buzz Marketing è alimentare le
conversazioni delle persone intorno a una marca o ad
un prodotto/servizio.
“Il Buzz Marketing consiste nell’utilizzo di intrattenimento o notizie di
alto profilo per far parlare le persone della marca”
A differenza del passaparola , il buzz (termine che
richiama il ronzio delle api), non si attiva
autonomamente, ma innesca attività di marketing on-
line al fine di ottenere un effetto di propagazione del
“rumore”
13. Scatenare il buzz
Tra le varie forme di WOM il buzz marketing è quello che più aiuta a
costruire una comunità, un network di consumatori:
instaura una relazione privilegiata diretta tra consumatori e brand
Struttura la comunicazione del prodotto/servizio come collaborazione con i
consumatori stessi
Organizza la proliferazione delle conversazioni attraverso una serie di
“campagne di passaparola”
Stimola un brusio comunicativo che parte dal basso, prolifera e può crescere
fino a contagiare i canali della comunicazione, dei media tradizionali
Genera sorpresa
Si basa sulla forza degli opinion leader, persone che grazie al loro carisma e alla
loro autorevolezza riescono a stimolare il confronto e la conversazione tra un
gran numero di individui.
14. Case study: Pepsi
In occasione del restyling del logo della Pepsi
, l’azienda ha deciso di scatenare il passaparola e di
raccontare la rinascita del brand.
E’ stata creata una room su FriendeFeed, strumento
adatto a ricevere feedback, che ha registrato oltre 300
iscritti dopo pochi giorni dall’inizio della campagna
Le discussioni si sono arricchite di interventi con
foto, video e link a post sui blog.
Twitter ha permesso ai promotori del brand di gestire
al meglio la reputazione di fronte ai detrattori.