2. antonella patrizi 2
Piaget
Nasce a Neuchatel, in Svizzera, nel 1896
Laureato in biologia, presso l’istituto
Rousseau di Ginevra si occupa di psicologia
Elementi ispiratori della sua teoria sono:
- la filosofia di Kant (l’idea che la conoscenza
della realtà avviene attraverso categorie di
cui la mente umana è dotata a priori ..)
- La formazione universitaria in biologia
3. antonella patrizi 3
Piaget
Ha cercato di integrare i suoi interessi per la
biologia e per l’epistemologia
Secondo l’autore, i bambini fin dai primi giorni
di vita:
Interpretano
Organizzano
Utilizzano
Le informazioni provenienti dall’ambiente per
costruire concetti (strutture mentali) della realtà
fisica e mentale
4. antonella patrizi 4
Piaget
Lo sviluppo cognitivo non è un processo
di accumulazione di fatti e di abilità, ma
l’acquisizione progressiva di abilità
intellettuali attraverso stadi
qualitativamente distinti
5. antonella patrizi 5
PIAGET
Il concetto di stadio è molto importante,
perché evidenzia che la PERCEZIONE
e L’ORGANIZZAZIONE DELLA
REALTA’ sono qualitativamente diverse
nell’evoluzione dell’individuo
6. antonella patrizi 6
PIAGET
L’EQUILIBRIO è la forza centrale che fa
muovere il bambino nei diversi stadi e si
traduce in:
Compensazione che deriva dalle attività
del soggetto in risposta ad intrusione
esterne
Compensazione che dipende dalle attività
esercitate dai bambini nei loro mondi
sociali ed ecologici
7. antonella patrizi 7
Piaget
Lo sviluppo cognitivo è un’evoluzione dello
sviluppo biologico
L’intelligenza è una forma particolare di
attività biologica con funzione di adattamento
La mente dell’individuo si sviluppa per stadi,
attraverso processi di assimilazioneassimilazione e
accomodamentoaccomodamento, costruendo via via nuove
strutture cognitive
8. antonella patrizi 8
PIAGET
Adattamento: equilibrio tra due processi dell’assimilazioneassimilazione ee
dell’dell’accomodamentoaccomodamento
Primi due anni di vita:
INTELLIGENZA SENSO MOTORIA/pratica (azioni e percezioni)
In seguito:
INTELLIGENZA RAPPRESENTATIVA (dal simbolo al concetto):
2-7 anni: pensiero pre-operatorio simbolico
7-10 anni: pensiero operatorio formale/astratto
dai 10 anni: pensiero operatorio formale/astratto (ipotetico- deduttivo)
9. antonella patrizi 9
Piaget
Il punto di arrivo dello sviluppo è
rappresentato dall’intelligenza del
periodo operatorio formale, che è
caratterizzata da:
- capacità di costruire ipotesi sulla realtàcapacità di costruire ipotesi sulla realtà
- sottoporre tali ipotesi a verifica,- sottoporre tali ipotesi a verifica,
mediante criteri logicimediante criteri logici
10. antonella patrizi 10
Il conflitto sociocognitivo
È la dinamica di
costruzione in
comune delle risposte
attraverso la messa in
discussione dei
rispettivi punti di vista.
11. antonella patrizi 11
Conflitto sociocognitivo
ATTENZIONE!
Il conflitto sociocognitivo a volte deraglia
in
conflitto sulla relazione interpersonale.conflitto sulla relazione interpersonale.
Il tema in questione non è più il compito,
ma
chi, tra i due patner, sia il “più bravo”.
- non si trova una soluzione comune
- non c’è progressione
12. antonella patrizi 12
Il conflitto sociocognitivo
Alcune difficoltà:
far percepire e riconoscere ai bambini e ai ragazzi la
differenza fra risposte proprie e quelle del compagno
a prendere in considerazione, durante l’interazione la
realtà e la legittimità di una risposta diversa dalla
propria
Difficoltà di regolazione del conflitto, quando si
manifestano atteggiamenti di compiacenza,compiacenza,
condiscendenza,conformismo, accettazione acriticacondiscendenza,conformismo, accettazione acritica,
rinunciando ad integrare i due punti di vista
14. antonella patrizi 14
VYGOTSKIJ
Nasce nel 1896 in Bielorussia
Diviene avvocato
Gli viene affidato l’incarico di Commissario del popolo per
l’istruzione (da qui nasce il suo interesse per l’educazione e
l’apprendimento)
Diviene responsabile del Dipartimento per l’istruzione dei
Bambini Handicappati e in seguito dell’Istituto di Difettologia di
Mosca
Muore nel 1934
La conoscenza delle sue opere in Europa e in America
è relativamente recente, a causa della scarsa comunicazione
tra URSS e Occidente a durante il periodo della guerra fredda
15. antonella patrizi 15
VYGOTSKIJ
L’analisi genetica nello studio della mente:
sviluppo filogenetico, storico-culturale,
ontogenetico, microgenetico.
Lo sviluppo psicologico è legato all’utilizzo di
strumenti e segni che mediano l’azione
del soggetto sulla realtà.
Le funzioni psichiche superiori originano nelle
relazioni sociali che il bambino instaura
con gli altri.
16. antonella patrizi 16
VYGOTSKIJ
LO SVILUPPO COGNITIVO PROCEDE
SOSTANZIALMENTE ATTRAVERSO
LA MEDIAZIONE DI STRUMENTISTRUMENTI E
SEGNISEGNI
(gli artefatti culturali) DELLA NOSTRA
CULTURA
17. antonella patrizi 17
Gli artefatti culturali
Si definisce artefatto culturale ogni aspetto del mondo
materiale, modificato nel corso della storia della sua
utilizzazione, all’interno di attività umane dirette ad
uno scopo (Cole 1996)
Si possono considerare:
- materiali poiché sono costituiti da materie specifiche
- concettuali poiché hanno un nome, sono stati
progettati e costruiti da qualcuno, derivano dalla
trasformazione di altri artefatti
Es. il linguaggio può essere considerato un artefatto un
artefatto concettuale e materiale
18. antonella patrizi 18
Zona di sviluppo prossimale
Livello di sviluppo di cui dà prova un individuo
quando affronta un problema del medesimo tipo
con l’assistenza di un adulto o di un coetaneo più
esperto
Livello di sviluppo attuale, definito dal tipo di
abilità mostrata dall’individuo nel risolvere un
problema da solo
19. antonella patrizi 19
Zona di sviluppo prossimale
Prima versione della definizione di
ZOPED
la distanza fra il livello reale di sviluppo
determinato dalla capacità di
problem solving autonomo e il livello
potenziale di sviluppo di problem
solving sotto la guida dell’adulto o con
la collaborazione di adulti più capaci
20. antonella patrizi 20
Zona di sviluppo prossimale
Seconda versione della definizione di ZOPED
(questione del rapporto tra insegnamento e sviluppo(questione del rapporto tra insegnamento e sviluppo
delle funzioni psichiche superiori): la zona di sviluppodelle funzioni psichiche superiori): la zona di sviluppo
prossimale definisce i limiti cognitivi inferiori eprossimale definisce i limiti cognitivi inferiori e
superiori entro i quali l’insegnamento può averesuperiori entro i quali l’insegnamento può avere
efficacia.efficacia.
L’insegnamento è utile solo quando si colloca oltre ilL’insegnamento è utile solo quando si colloca oltre il
livello di sviluppo attuale, conducendo il bambino alivello di sviluppo attuale, conducendo il bambino a
intraprendere l’attività che lo spingono a superare seintraprendere l’attività che lo spingono a superare se
stesso (importanza dell’insegnamento)stesso (importanza dell’insegnamento)
21. antonella patrizi 21
ZOPED
Osservazione di comportamenti
Utilizzo della contingenza
Feedback
Istruzioni sul compito
Porre domande
Strutturazione cognitiva
Scaffolding
22. antonella patrizi 22
Osservazione dei
comportamenti
Significa offrire un comportamento da
osservare ed eventualmente da imitare
(cucinare, preparare la tavola,
aggiustare un’oggetto…)
in questa fase si utilizza la
partecipazione guidata (Rogoff, 1990)
23. antonella patrizi 23
Utilizzo della contingenza
Indica una modalità di governo delle
produzioni dei comportamenti
Indica la capacità, da parte dell’adulto, di
ritmare i propri interventi sulla base del
successo/insuccesso del bambino
nell’eseguire un compito
Previene la diminuzione dell’impegno e la
demotivazione premiando i successi ed
incoraggiando anche in caso di insuccesso
24. antonella patrizi 24
feedback
Si tratta di un’offerta di informazioni
sull’attività in corso o compiuta e si può
esprimere:
-commento dell’insegnante
-una valutazione (punteggio) rispetto
alle prestazioni degli altri o alle
prestazioni precedenti del soggetto
25. antonella patrizi 25
istruzioni sul compito
È lo strumento più diffuso nella vita
quotidiana e riguarda tutte le situazioni
in cui ai bambini viene richiesto di
portare a termine un compito
Ai fini della riuscita dello scopo
prefissato è fondamentale avere degli
obiettivi condivisi
26. antonella patrizi 26
Porre domande
Utilizzo di domande/risposte come strumento
per indirizzare il lavoro comune
E’ importante distinguere:
- domande che promuovono l’attività
- domande che sono utilizzate per
valutare (l’attenzione, l’interesse, l’impegno)
27. antonella patrizi 27
Le domande possono essere indicate come utili
strumenti per favorire l’apprendimento
Es. gli alunni hanno letto un breve testo di storia.
Domande:
Prima di fare il riassunto potete pensare al momento centrale del testo?
ISTRUZIONI SUL COMPITO
Quale pensate sia il tema centrale del testo?
PORRE DOMANDE
Tutte le parti del testo letto sono collegate fra loro da questa idea centrale e cioè….
STRUTTURE DI SPIEGAZIONE
Come abbiamo visto altre volte , tutti i testi hanno un tema centrale. Le diverse parti di
un testo sono collegate fra loro proprio da questo tema che…
STRUTTURE CHE PERMETTONO DI ORGANIZZARE LE
ATTIVITA’ COGNITIVE
28. antonella patrizi 28
Strutturazione cognitiva
E’ lo strumento attraverso il quale l’adulto
mette a disposizione le modalità di
organizzare il pensiero e l’azione. Si
distinguono:
- strutture di spiegazione
- strutture che permettono di
organizzare le attività cognitive
29. antonella patrizi 29
SCAFFOLDING
Le funzioni:
- coinvolgere il bambino
- ridurre le difficoltà
- mantenere l’orientamento verso
l’obiettivo
- segnalare le caratteristiche
specifiche
- controllare la frustrazione
- -modellng, il “far vedere”, la
dimostrazione
30. antonella patrizi 30
SCAFFOLDING
L’adulto
- opera collocandosi al limite superiore
delle abilità del bambino;
- agisce in modo contingente;
- cerca di scoraggiare comportamenti
ritenuti ormai consolidati;
- fa esercitare in compiti un poco diversi .
31. antonella patrizi 31
ZOPED tra coetanei
Tutor
il soggetto più esperto è un coetaneo
Apprendimento cooperativo
Cooperano piccoli gruppi di alunni per raggiungere
un obiettivo comune
Apprendimento reciproco
Tentativo di concretizzare la Zoped attraverso il
lavoro di gruppo (Brown e colleghi)
32. antonella patrizi 32
PIAGET/ VYGOTSKIJ
PIAGET
Inside out
Autistico-egocentrico-
sociale
Costruttivismo in
solitudine (lo sviluppo è
un’impresa
intradividuale)
Ottica bipolare
(soggetto/ambiente
fisico)
VYGOTSKIJ
Outside in
Sociale-egocentrico-
interiorizzato
Costruttivismo sociale
(lo sviluppo è
un’impresa congiunta)
Ottica tripolare
(soggetto/cultura/gli
altri): contesto
33. antonella patrizi 33
PIAGET/ VYGOTSKIJ
PIAGET
Il pensiero è causa
del linguaggio
Lo sviluppo precede
l’apprendimento
VYGOTSKIJ
Il linguaggio è causa
del pensiero
L’insegnamento
precede lo
sviluppo(ruolo
adulto/trasmissione
intergenerazionale)
34. antonella patrizi 34
PIAGET/ VYGOTSKIJ
PIAGET
Importanza del rapporto
tra i pari
(parità di competenze )
Possibilità di
esplorazione del
conflitto cognitivo tra
compagni di pari
condizione
(cooperazione)
VYGOTSKIJ
Importanza del rapporto
con il partner più
esperto (disparità di
competenze)
Zona di sviluppo
prossimale in cui
attivare situazione di
problem solving
35. antonella patrizi 35
PIAGET/
VYGOTSKIJ:convergenze
Importanza della comprensione
reciproca tra i partner:
Pensiero condiviso (condividere le
prospettive, pensare insieme)
Conoscenze del bambino come base di
partenza
Editor's Notes
In effetti l’interazione sociale si configura come un vero e proprio motore dello sviluppo. Mediante il processo di interiorizzazione – che avviene a partire dal sociale - dell’uso degli strumenti e dei segni (mediatori simbolico-culturali, artefatti culturali), vengono sviluppate le funzioni psichiche superiori (l’attenzione volontaria, la memoria “logica”, il pensiero ). Strumenti e segno o artefatti culturali sono ad un tempo strumenti per comunicare e per pensare.
La ZOPED viene definita come la distanza fra il livello di sviluppo attuale, definito ….
In sostanza si tratta della differenza fra due prestazioni di un soggetto: senza o con l’assistenza di un partner. Il punto è definire il tipo di assistenza dato dal partner: si tratta di “stimoli” costituiti da oggetti, suggerimenti parziali, domande che focalizzano l’attenzione su aspetti rilevanti per la soluzione del compito. La zona verde che vedete nell’immagine è, per così dire, popolata di una pluralità di tali “stimoli”: sta all’adulto o al partner più esperto calibrarne la proposta a seconda delle risposte del bambino.
Secondo V. l’insegnamento è utile solo quando si colloca oltre il livello di sviluppo attuale inducendo il bambino a superare se stesso.
S. È una metafora dello sviluppo e dell’apprendimento. Significa “montare un’impalcatura” che serve per costruire un edificio, terminato il quale essa viene rimossa. E’ una metafora dello sviluppo e dell’apprendimento per comprendere le modalità usate dagli adulti (in particolare le madri) nell’organizzare le loro attività con i bambini (infanti ed età prescolare).
La nozione di CONTINGENZA si riferisce alla capacità dell’adulto di
ritmare i propri interventi sulla base del successo/insuccesso del bambino nell’eseguire il compito. L’adulto agisce combinando interventi generali e specifici - da un generico suggerimento a mostrare “come si fa” passando a porre domande di aiuto -, calibrando così la libertà d’azione data al bambino (dire, fare, far fare).
C’è una relazione fra “comportamento istruttivo” dell’adulto – può essere più o meno contingente -, apprendimento e relazioni instaurate fra adulto (tutor) e bambino.